Bake Off Italia, derby bergamasco nella sfida al miglior pasticciere

il set di bake off italia
In nuovo set del programma è caratterizzato da un “Mexico mood” che rende omaggio alla pittrice Frida Kahlo

Carlo o Rosalind? Gli appassionati bergamaschi di Bake Off Italia – il talent show televisivo che mette in sfida pasticcieri dilettanti condotto da Benedetta Parodi su Real Time – nella nuova edizione potrebbero essere combattuti nella scelta del beniamino locale.

Tra i 16 concorrenti che nella puntata di selezione andata in onda ieri sera si sono aggiudicati l’accesso al programma ben due provengono, infatti, dalla nostra provincia.

Sono Carlo Beltrami, 36 anni, serramentista di Casnigo, e Rosalind Pratt, 44 anni, inglese di origine, vive ad Adrara San Martino e fa l’insegnate madrelingua.

Hanno avuto la meglio tra i 50 cultori del mondo dolce riuniti nel prato di Villa Annoni di Cuggiono (Mi) per contendersi una postazione nel mitico “tendone” dove si svolgono le prove del contest, sotto gli occhi attenti (per non dire dei palati) dei giudici Ernst Knam, maestro di cioccolateria, Clelia D’Onofrio, direttrice della rivista Il Cucchiaio d’Argento, e Damiano Carrara, pasticciere lucchese che spopola negli Stati Uniti con la sua catena di pasticcerie e in tv, nuovo volto di questa quinta edizione.

Carlo e Rosalind hanno convinto con la prova “cavallo di battaglia” e quella tecnica. Qualche brivido lo ha corso Carlo quando ha visto crollare sotto il peso dei fiori di frutta il cestino di frolla realizzato per la prova “wow” che chiedeva di stupire con una flower cake. È stato però salvato dalla competenza e dalla precisione dimostrata nel corso dell’intera selezione.

La gara ora entra nel vivo. Le puntate, in onda di venerdì alle 21.10 (il canale è il 31), saranno tutte a tema e scandite da tre sfide: la prova creativa, quella tecnica e la spettacolare prova “wow”.

Intanto i due concorrenti si presentano così

Rosalind

Rosalind - bake offInglese d’origine, vive in Italia da 15 anni, ma ancora conserva un forte accento britannico. È mamma di quatto figli e moglie innamoratissima. Dopo aver girato moltissimo per studio e lavoro in gioventù, ora fa l’insegnante d’inglese madrelingua. Vive con la famiglia in una fattoria in mezzo alle montagne e quando non deve tenere lezioni si occupa dell’orto e degli animali. Sorridente ed emotiva, rappresenta alla perfezione lo spirito British, sempre molto pacato e diplomatico, ma in gara potrebbe tirare fuori le unghie…

Cavallo di battaglia: Drip Cake

Carlo

Carlo - bake offMarito e padre di famiglia, Carlo è il classico esempio di come un hobby possa trasformarsi in una grande passione. Posatore serramentista, Carlo è un uomo semplice, che pone la famiglia prima di tutto. Ha tre figli, Marco, Silvia e Giada, che sono il suo orgoglio e fonte d’ispirazione per le sue ricette. Buono d’animo cerca sempre di aiutare chi è in difficoltà. Appassionato di corsa in montagna, è molto tenace e determinato. Vuole vincere Bake Off per cambiare la sua vita e fare di questa sua passione il suo lavoro.

Cavallo di battaglia: Guscio frolla al mais integrale, confettura di pere, frangipane noci e mais e ganache di cioccolato fondente




Fungolandia, in Val Brembana nove giorni tra funghi e natura

fungolandia

In Alta Val Brembana i funghi tornano puntuali ogni anno. Almeno quelli di Fungolandia, la manifestazione organizzata dall’associazione di promozione turistica e di coordinamento territoriale Altobrembo, negli undici comuni che la compongono (Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Olmo al Brembo, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Santa Brigida e Valtorta).

La dodicesima edizione si tiene da sabato 2 a domenica 10 settembre e attorno ai profumati frutti del bosco ha costruito un fitto programma che unisce sapori, natura e cultura locali.

fungolandiaOgni giorno si può partecipare all’escursione con i micologi per scoprire le varie specie di funghi e il loro mondo (ritrovo all’Info-point di Olmo al Brembo alle ore 8,30. Costo 2 euro, partecipazione gratuita con Altobrembo Card) e poco importa se il bottino non sarà ricco, ci si potrà consolare con i menù guidati proposti dai ristoranti convenzionati, con gli aperitivi, con la cena “Funghi nel borgo” ad Ornica e persino con lo “street fungo” e l'”happy fungo”, ovvero streetfood e happy hour a tema. Per saperne di più ci sono la mostra allestita dal gruppo micologico Bresadola di Agrate Brianza e le conferenze.

In primo piano anche i formaggi, altro tesoro della Valle, e le aziende agricole che animano il territorio, che aprono le proprie porte e propongono iniziative.

Una speciale sezione del programma è dedicata al benessere nella natura, con passeggiate, lezioni di yoga, laboratori di cucina naturale, meditazione, cosmetica. Un’altra all’acqua, che spazia dalla visita guidata alla centrale idroelettrica di Olmo al Brembo alla camminata insieme alla geologa tra le rocce che caratterizzano il corso del fiume Brembo fino al concerto al tramonto al lago di Cassiglio. E ancora escursioni naturalistiche e storiche, merende, attività con gli animali, laboratori, mercatini di prodotti tipici e artigianato.

C’è anche il concorso “Caccia al fungo più grosso!” che premierà il cercatore il cercatore che nel corso della settimana di Fungolandia avrà trovato e fatto pesare il porcino più grosso della Sagra.

>> IL PROGRAMMA COMPLETO




Bolognini, la trattoria storica non teme le novità

Altre due insegne bergamasche sono recentemente entrate a far parte degli indirizzi storici della ristorazione. Si tratta della “Trattoria Bolognini” di Mapello e della “Piccola Trattoria da Tite” di Valsecca che si sono recentemente aggiudicate il riconoscimento di “Storica Attività” dalla Regione Lombardia. Il titolo viene assegnato a chi può vantare almeno 50 anni di storia, mantenendo inalterati i propri prodotti, l’insegna e possibilmente la gestione e la sede fisica. Conosciamo la Trattoria Bolognini

 

Trattoria Bolognini - la famiglia al completoA Mapello, a pochi passi da Sotto il Monte, paese natale di Papa Giovanni XXIII, c’è un locale che dal secondo dopoguerra rappresenta un vero e proprio punto di riferimento culinario per l’Isola bergamasca. La Trattoria Bolognini, così come la conosciamo oggi, venne aperta dal 1963 ma le sue origini risalgono a parecchi anni prima.

«Era il 1947 quando i miei bisnonni Pietro Bolognini e Caterina Donadoni aprirono la “Frosca” in località Piana di Sotto dove producevano vini. Poi dal 1951 l’attività diventò Circolo Arci Enal», racconta Romina Bolognini che insieme al padre Giambattista, al fratello Cristian e alla mamma Maria Grazia Panzeri è oggi al timone di questa storica attività che si tramanda da decenni. Dal 1963 il locale cambiò insegna in “Trattoria” con nonno Natale e la moglie Felicità Roncalli e, nel 1970, venne spostata nell’attuale location in via Divisione Alpina Tridentina. Dal 1975 Gianbattista, dopo anni di lavoro a fianco di Felicità, prese le redini del Bar Trattoria insieme alla moglie Maria Grazia.

Ora il locale, che dal 1995 conta anche sul prezioso aiuto della figlia Romina, guarda al futuro senza perdere di vista le tradizioni che lo ancorano al territorio. «Ho sempre cercato di tenermi al passo coi tempi unendo tradizione e innovazione e frequentando corsi di aggiornamento e di cucina – spiega Romina – . Abbiamo anche una fattoria portata avanti da mio fratello Cristian. Grazie alla passione per la tradizione contadina che si tramanda da generazioni, il raccolto delle nostre terre e l’allevamento dei nostri animali riusciamo ancora a offrire cibi genuini e a chilometro zero. Produciamo anche tre varietà di vini: rosso, bianco incrocio Manzoni e filtrato dolce».

Trattoria Bolognini - Mapello

Tra gli antipasti il salame nostrano non manca mai, abbinato ad altre gustose specialità, come la pancetta o la testina, che provengono direttamente dall’azienda agricola. E ancora: cascata di crudo e pere; involtini di bresaola e caprino; pizzette e sfogliatine; taglieri di formaggi misti con confetture; crostino con pancetta e castagne in agrodolce; vol au vent con salsa sfiziosa. Tra i primi, oltre ai classici casoncelli, ci sono vari tipi di pasta fatta in casa il cui ripieno varia a seconda delle stagioni con asparagi, canapa, speck, scamorza. C’è poi il risotto con mirtilli e porcini, un abbinamento che, assicura Romina, «ai clienti piace tantissimo». I secondi vengono preparati con carne di vitellone di provenienza della fattoria Bolognini: da provare i bocconcini con la polenta. Infine le crostate, tutte rigorosamente fatte in casa con frutta di stagione.

«Nel corso degli anni – prosegue Romina – il nostro menù si è evoluto per andare incontro alle esigenze della clientela. Se prima ci chiedevano solo salame, casoncelli e formaggi, oggi la scelta cade su cibi più ricercati. La gente è più attenta a ciò che consuma e soprattutto rispetto a un tempo si mangia meno, le grandi abbuffate dall’antipasto al dolce non si usano più. Tutte le domeniche proponiamo un piatto unico che varia a seconda delle stagioni più un tris di dolci. Per i più golosi c’è anche un menù degustazione con antipasto, casoncelli, carne coi funghi e dolci. Ci stiamo adattando anche ai vegani con pietanze naturali e integrali».

via Divisione Tridentina, 11
Mapello
tel. 035 908173

 




Moscato di Scanzo, che Festa! Ecco il programma

festa moscato di scanzo (3)

La Festa del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi sfodera anche quest’anno un programma intenso. La 12esima edizione si terrà dal 7 al 10 settembre e avrà come fulcro il tradizionale percorso, nel borgo storico di Rosciate, tra i produttori associati alla Strada del Moscato di Scanzo, che proporranno in degustazione il proprio passito (a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, l’unica della Bergamasca e la più piccola d’Italia) insieme ad altri vini, miele, olio, formaggi e prodotti da forno, tutti provenienti dalle colline scanzesi. Non mancherà nemmeno il gelato al Moscato di Scanzo.

La Festa inizierà giovedì 7 settembre con la simpatia del cabarettista e attore Leonardo Manera e lo spettacolo “Segnali di vita” e la partecipazione di alcuni giocatori dell’Atalanta.

Si continua venerdì 8 con la partecipazione delle atlete della Foppapedretti Volley e, a seguire, con lo spettacolo comico dell’artista bergamasco Il Vava77 “TOURnée  Söbet 2017”.

festa moscato di scanzo (2)Sabato 9 l’appuntamento sarà con la tradizionale sfilata e con il Palio del Moscato di Scanzo, una gara di pigiatura dell’uva tra contrade, disputata dai bambini delle scuole materne di Scanzorosciate. Sempre per i più piccoli, dalle 17, ci sarà la possibilità di incontrare e vedere all’opera il fumettista Luca Rota Nodari, creatore della mascotte del Moscato di Scanzo, il Mosgatto e del suo fumetto. Alle 18.30 si terrà il consueto momento istituzionale con uno show-cooking nel teatro dell’oratorio di Rosciate, condotto dallo chef della Nazionale Italiana Cuochi Francesco Gotti e lo chef della Nazionale Italiana Cuochi Junior Andrea Tiziani, che vedrà protagonisti i prodotti delle Terre del Vescovado. Durante lo show-cooking il servizio per la degustazione del Moscato di Scanzo sarà gestito da Onav Bergamo.

La mattina di domenica 10 grande appuntamento con la seconda edizione della “Moscato di Scanzo Trail”, una gara di corsa tra colline, vigne e cantine di Scanzorosciate (per chi non è allenato c’è invece la “Moscato di Scanzo Family Walk”, versione non agonistica della corsa con un percorso più “soft”). Durante la mattinata si terranno anche le tradizionali camminate guidate lungo gli itinerari della Strada del Moscato (su prenotazione). Nel pomeriggio l’associazione culturale musicale Rataplam si esibirà in “Storie bergamasche cantate” e balli popolari, inoltre, nelle vie del borgo si terranno gli interventi teatrali a cura di Erbamil. Alle 18, in Piazza Alberico, si terrà in contemporanea mondiale il #Fencingmob 2017 – Flash mob di scherma, a cura di Scherma Bergamo.

A fare da cornice della Festa del Moscato di Scanzo sarà poi il tradizionale binomio tra vino e musica: per tutta la durata della Festa, le vie del borgo saranno animate dai ritmi di 15 gruppi musicali che spazieranno dal rock al pop internazionale fino alla musica leggera italiana e alla nuova proposta di musica underground. Oltre agli angoli musicali, che saranno allestiti lungo le vie del borgo, sul palco principale di piazza Alberico si esibiranno tre big: giovedì, musica internazionale con i “BBBand”; sabato, tributo ufficiale ai Pooh con i “Boomerang”; domenica, i grandi successi Pop & Rock con gli “Hi Five”.

Novità per l’edizione 2017 è la nuova rassegna musicale underground “In Vino Veritas”, con la direzione artistica dell’associazione Sotto Alt(r)a Quota, nelle figure di Michela Benaglia e Andrea Manzoni. Una proposta originale e di qualità che si dirama su due palchi, elettrico e acustico, per dar vita a una nuova rassegna musicale tra le vie del Moscato di Scanzo. Due atmosfere ben distinte e nove artisti, che alle spalle hanno una ricerca musicale personale e un approccio innovativo e sperimentale.

moscato scanzoDal cuore di piazza Alberico la Festa continuerà in via degli Orti, coinvolgendo sia la struttura scolastica sia il piazzale. Nel parco della scuola media l’Orto didattico più grande d’Italia, mentre nella struttura scolastica verranno proposti concerti, corsi e laboratori con Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori), Ais (Associazione Italiana Sommelier) e il Laboratorio del Gusto con Slow Food Bergamo. Ma non finisce qui, all’orario di Rosciate alcuni produttori associati alla Strada del Moscato e altri professionisti proporranno laboratori e corsi. Inoltre, presso la struttura scolastica, sarà allestita un’area bimbi, dove in tutta sicurezza potranno giocare e divertirsi, oltre ad incontrare gli animali della fattoria.

Ci sarà anche quest’anno un ristoro principale con piatti tradizionali e grigliate, affiancato da altri tre punti food dove sarà possibile fare spuntini e pasti veloci a base di prodotti locali.

Dopo il successo degli scorsi anni, la Festa del Moscato di Scanzo sposerà l’arte ospitando una pluralità di linguaggi all’interno del suggestivo borgo storico di Rosciate, con la direzione artistica dell’associazione Sotto Alt(r)a Quota. Forme artistiche che troveranno sede lungo le strade della Festa e nella quattrocentesca Chiesa di Santa Maria Assunta: “Abitare l’incontro” installazioni artistiche, “Le rughe sono come strade” mostra fotografica, “Cinemoscato” la proiezione su mura storiche di un film d’autore, “Moscáns” l’inedito ed originale gioco da tavolo del Moscato di Scanzo. Senza dimenticare i concorsi: addobbi case e vetrine e MoscaT-shirt, le magliette d’artista del Moscato.

Quanto all’accesso, viene confermato il servizio navetta gratuito messo a disposizione dal Comune in collaborazione con Atb, che permetterà ai visitatori di lasciare l’auto nei parcheggi convenzionati e di raggiungere comodamente la Festa.

Laboratori e degustazioni

VENERDÌ 8 SETTEMBRE

ore 20.30 – ORATORIO

“Il miele e il suo mondo” – a cura dell’azienda agricola Martellini. Costo 5 euro a persona, inclusi assaggi e mignon di miele in regalo (iscrizioni@stradamoscatodiscanzo.it).

ore 20 – SCUOLE VIA DEGLI ORTI

“Questo è il passito” – introduzione mediata dall’enologo sulle peculiarità territoriali. Degustazione ragionata Ais di sei differenti bottiglie. Abbinamenti culinari con possibilità d’assaggio. Contributo aggiuntivo alla realizzazione dell’evento: 25 euro soci Ais, 30 euro  non soci. Per informazioni e prenotazioni: Roberta Agnelli (347 7321538; mail: roberta.agnelli@aislombardia.it) Luigi Mascheretti (349 2676432; mascherettiluigi@libero.it).

SABATO 9 SETTEMBRE

ore 17.30 – ORATORIO

“Dall’oliva all’olio e alla bruschetta bergamasca” – a cura dell’azienda agricola Il Castelletto. Costo 5 euro a persona (iscrizioni@stradamoscatodiscanzo.it).

DEGUSTAZIONI FISAR – SCUOLE VIA DEGLI ORTI

ore 15

In vigna con Fisar – le diverse forme di allevamento della vite, l’importanza della viticoltura nella valorizzazione dei territori (attività adatta anche ai bambini). Costo 10 euro.

ore 16.30

Storia dei dolci contadini della Lombardia – spiegazione della storia e degustazione di due dolci tipici della tradizione contadina lombarda, in abbinamento un Moscato di Scanzo (attività adatta anche ai bambini). Costo 10 euro.

ore 18

Aperitivo didattico con Fisar- buffet gourmet e vini in abbinamento selezionati dai sommelier Fisar Monza. Costo 20 euro.

ore 20 e ore 21.30

Il Moscato di Scanzo e i suoi abbinamenti – due grandi dolci italiani in abbinamento al Moscato di Scanzo. Costo 15 euro.

Tutte le attività Fisar sono confermate al raggiungimento di minimo 20 partecipanti (iscrizioni 039 323036 – info@fisarmonza.it)

DOMENICA 10 SETTEMBRE

ore 14.30 – ORATORIO

“Il galateo a tavola per bambini e ragazzi” – età 6-13 anni, durata 2 ore; costo 8 euro (iscrizioni@stradamoscatodiscanzo.it)

ore 17 – ORATORIO

“L’arte del ricevere il galateo a tavola” (adulti) – durata 2 ore; costo 10 euro (iscrizioni@stradamoscatodiscanzo.it)

ore 17  – SCUOLA VIA DEGLI ORTI

“Laboratorio del Gusto” – degustazione guidata di tre Moscato di Scanzo in abbinamento al formaggio erborinato “Blu di bufala” del caseificio Quattro Portoni di Cologno al Serio. Organizzato dalle Condotte Slow Food di Bergamo, Bassa Bergamasca e Valli Orobiche. Costo di 10 euro (prenotazione obbligatoria: prenotazioni@slowfoodbergamo.it).

>>Il programma completo 




Escursione con gusto, a Mezzoldo c’è il Cheese Trekking

La-casere-di-Mezzoldo

I sentieri si arricchiscono di gusto in alta Val Brembana. Venerdì 18 agosto a Mezzoldo c’è il Cheese Trekking, un’escursione guidata da un accompagnatore professionale per scoprire le bellezze del territorio e gli alpeggi, corredata da soste di approfondimento ambientale su botanica, fauna e geologia, visita e pranzo in alpeggio con i prodotti a chilometro zero.

Il ritrovo è alle 9 al parcheggio del rifugio Madonna delle Nevi, il rientro è previsto per le ore 16. Il dislivello da affrontare è di 500 metri, la difficoltà è quella del sentiero “Escursionistico”. Sono richiesti abbigliamento da escursionismo e scarponi, consigliati i bastoncini da trekking.

Il costo di partecipazione è di 20 euro, incluso il pranzo in alpeggio, di 12 euro per i bambini fino ai 12 anni.

La giornata – che sarà replicata lunedì 4 settembre – è organizzata da Altobrembo, l’associazione di promozione turistica e coordinamento territoriale dei comuni di Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Olmo al Brembo, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Santa Brigida e Valtorta alla quale partecipano anche operatori turistici, commercianti, artigiani, aziende agricole e associazioni.

L’escursione viene confermata al raggiungimento di minimo 10 partecipanti. L’iscrizione è obbligatoria (tel. 348 1842781 – info@altobrembo.it)

 




Festival del Casoncello, dieci giorni di piatti tipici all’Edoné di Redona

casoncelli edonè

Per chi neanche a Ferragosto rinuncia ai piatti tipici della cucina bergamasca torna, dal 10 al 20 agosto, allo spazio Edoné di Redona (via Gemelli, 17) “Made in BG: Festival del casoncello”.

La rassegna, alla seconda edizione, ha per sottotitolo “tutto fatto a mano” e propone, dalle 19 a mezzanotte, i capisaldi della tavola orobica, cominciando delle paste ripiene, casoncelli e scarpinocc, per passare alle carni, alla polenta, taragna e non, alla selvaggina, ai porcini e ai formaggi locali.

È una vera e propria festa per tutta la famiglia, con area bimbi tutti i giorni, alla quale si aggiungono giochi d’acqua nella giornata di Ferragosto e gonfiabili nell’ultimo fine settimana.

Giovedì 10 alle 21.30 è in programma, in collaborazione con Lab 80, la proiezione all’aperto del film di animazione Inside Out.




Quattoerre Group sempre più internazionale. E anche il look si adegua

sede QUATTROERRE GROUP 2017 svQuattroerre Group, l’azienda di distribuzione di vini e bevande di Torre de’ Roveri, capitanata dai quattro fratelli Rota, si appresta ad affrontare il futuro con una serie di progetti dedicati non solo allo sviluppo interno ma anche alle molteplici opportunità che il mercato internazionale può generare.

Il nuovo logo
Il nuovo logo

«Molto è stato fatto – spiega il presidente di Quattroerre Group, Giampietro Rota – e molto si deve ancora fare. Nati come produttori di vino, abbiamo fatto evolvere la nostra azienda integrandola con altri prodotti e servizi che ci permettono, con grande determinazione, di affrontare tutte le sfide che il mercato locale ed internazionale ci offre quotidianamente. Dopo trentacinque anni, abbiamo sentito la necessità di riaggiornare il nostro emblema, rendendolo più confacente all’attuale momento e, cogliendo l’occasione del nuovo aumento di capitale sociale varato dai soci, prettamente opportuno per consolidare un’immagine di stampo internazionale».

«Altro passaggio fondamentale – prosegue Rota – è stato quello di costituire una rete d’impresa (Aidg – Attitude for Italian distribution of gourmet), prima nel suo genere sul territorio, con altre aziende che condividono gli stessi nostri valori. Ogni mercato, da quello bergamasco a quello oltreoceano, ha bisogno prima di essere capito, poi interpretato ed infine anticipato. Per fare ciò, servono uomini, mezzi e una cultura del lavoro assai importante».

I fratelli Rota. Da sinistra, Luca, Giampietro, Maurizio ed Enrico
I fratelli Rota. Da sinistra, Luca, Giampietro, Maurizio ed Enrico

Il percorso va di pari passo con gli investimenti. «Da meno di un anno – ricorda il presidente – abbiamo terminato anche la riqualificazione delle strutture per la logistica, necessarie per tener testa alle nuove esigenze commerciali. Gli investimenti, partendo da quello fatto assieme alla Cantina Sociale Bergamasca per il vigneto a Scanzorosciate, arrivando a quello legato alle risorse umane, fondamentali per garantire all’azienda una squadra di uomini e donne di prim’ordine, ci danno la giusta serenità per programmare un futuro da protagonisti. La partnership con il Birrificio Otus di Seriate è stata un’intuizione incredibile. Il mercato cambia, evolve. Bisogna però essere in grado, come dicevo, di interpretarlo e di cogliere ogni sfumatura possibile. La grande attenzione dedicata oggi al prodotto birra artigianale non può e non deve essere vista a livello amatoriale. La ricetta e il prodotto devono sì avere questa ispirazione, ma la produzione, il controllo qualità e un sistema a salvaguardia dell’ambiente necessitano di un processo metodico, senza attenuanti. Infine, è il consolidamento del mercato asiatico il nostro prossimo obbiettivo: già presenti a Singapore e in Corea del Sud, stiamo cercando di definire nuove operazioni commerciali partendo dall’Indonesia arrivando, perché no, al mercato cinese».

Quattoerre Group

via Marconi, 1
Torre de’ Roveri
tel. 035 580701
info@quattroerre.com
www.quattroerre.com



Da Tite, cucina tipica e tanti servizi. «Così riusciamo a resistere in montagna»

Altre due insegne bergamasche sono entrate a far parte degli indirizzi storici della ristorazione. Si tratta della “Trattoria Bolognini” di Mapello e della “Piccola Trattoria da Tite” di Valsecca che si sono recentemente aggiudicate il riconoscimento di “Storica Attività” dalla Regione Lombardia. Il titolo viene assegnato a chi può vantare almeno 50 anni di storia, mantenendo inalterati i propri prodotti, l’insegna e possibilmente la gestione e la sede fisica. Conosciamo la Piccola Trattoria da Tite

Silvia Invernizzi con il marito Luca Peroni e i figli Marco e Andrea
Silvia Invernizzi con il marito Luca Peroni e i figli Marco e Andrea

Quasi un secolo fa, tra i verdi boschi dell’Alta Valle Imagna, Noè ed Elvira Vanoli conducevano la loro piccola trattoria con negozio attiguo. Erano i tempi in cui le botteghe alimentari offrivano un servizio completo per l’intera comunità. Nel borgo montano di Valsecca, dal 2014 entrato a far parte del Comune di Sant’Omobono Terme, si produceva pane con il forno a legna, si macellava la carne per lo spaccio interno, si selezionavano i formaggi migliori della valle per i propri clienti. La Piccola Trattoria da Tite era un punto di ristoro sicuro durante la salita, capace di offrire un pasto caldo a ogni ora. Ma era anche il luogo ideale per celebrare le grandi occasioni di un tempo, dai matrimoni alle feste familiari.

Oggi le carovane di muli che trasportavano le merci hanno ceduto il passo a furgoni e motociclette, ma l’atmosfera, i sapori e gli odori di una volta sono rimasti gli stessi. Basta varcare la soglia della trattoria per rendersene conto. La titolare adesso è Silvia Invernizzi che ha raccolto il testimone dei nonni reinventando ogni giorno con passione quel servizio completo per le esigenze dei clienti moderni. Questa cuoca tuttofare, che si alterna sorridendo tra i fornelli e la sala, ama elencare a voce alcune delle sue specialità fatte in casa per solleticare il palato dei clienti, dando qualche preziosa dritta ai più indecisi.

Accanto al locale c’è poi un negozietto in cui si può trovare tutto ciò che un punto vendita di montagna deve offrire ai residenti e ai visitatori: giornali, riviste, marmellate, salumi, formaggi e persino un souvenir gastronomico, i biscotti di Valsecca, gustose frolle con pepite di cioccolato ideate da Silvia stessa. E ancora un corner informativo con cartine e brochure per la promozione turistica del territorio e una postazione internet gratuita. È compreso anche un capillare servizio di consegna a domicilio e l’estrema flessibilità degli orari di apertura.

«Anni fa la trattoria è rimasta chiusa per un lungo periodo – ricorda Silvia Invernizzi –. Facevamo solo servizio bar perché mia madre stava poco bene e io mi dovevo sposare. Quando sono nati i miei figli ho deciso di riattivarla. L’ho chiamata Tite in onore di mia mamma che è scomparsa poco dopo il mio matrimonio. Lei si chiamava Adoratrice ed era una discendente della famiglia Vanoli, tutti la conoscevano come Tite. Ho due figli che stanno frequentando la scuola alberghiera e spero che in futuro continuino la tradizione. Anche mio marito è il mio punto di forza: ha lasciato il suo precedente lavoro a Milano per aiutarmi a tempo pieno nella trattoria. Nel 2009 siamo diventati negozio multiservizio tramite un bando della Camera commercio di Bergamo. Ci dividiamo tra il bar, la cucina, la sala, la rivendita. Al premio di negozio storico della Regione Lombardia tenevo. Era un modo per rendere omaggio a mia mamma e ai miei familiari. Ho fornito parecchi documenti storici che ho reperito personalmente perché molti di quelli ufficiali sono bruciati in un incendio avvenuto nel nostro Comune. Per fortuna ho trovato licenze antiche risalenti all’epoca della seconda guerra mondiale. Ho anche cercato in paese persone che avevano festeggiato il loro matrimonio alla trattoria di mia mamma, ho preso foto dai loro album di nozze e le ho spedite alla Regione come testimonianza storica della nostra lunga attività».

Piccola trattoria da tite - Biscotti di ValseccaGià, ma qual è l’elisir di lunga vita della Piccola Trattoria da Tite? «Cucino tutto al momento, io punto molto sulla genuinità – esclama Silvia –. Ho frequentato diversi corsi per aggiornarmi e perfezionarmi. Ho mantenuto una cucina casalinga coi prodotti della valle cercando di offrire accoglienza e un servizio di bottega con le 14 “tabelle” di una volta. Certo, il nostro negozietto di prima necessità non può competere con la grande distribuzione. Tuttavia in paese siamo un punto di riferimento, quando chiudiamo due giorni la gente del posto è spiazzata perché non si trova più nulla qui nei dintorni». «E poi – aggiunge – mi piace mantenere le ricette classiche: preparo casoncelli, brasato, stinco, nidi di rondine (gli uccelli “scappati”), coniglio con la polenta come la faceva mia nonna. I milanesi che vengono da noi, caldo o no, chiedono sempre un bel piatto di polenta concia, contadina o taragna. Magari gli appassionati di nouvelle cuisine ci snobbano ma a forza di rivisitare i piatti della tradizione stiamo perdendo le ricette originali e, di conseguenza, le nostre radici».

via Cascutelli, 23
Sant’Omobono Terme – Valsecca
tel. 035 852976



Paratico, sul lungolago la Festa del Panettone d’estate

panettone d'estate - paratico 3Le iniziative sdoganare il panettone dal periodo natalizio e proporlo come dolce (buono!) per tutto l’anno sono numerose e in atto già da tempo. Succede anche a Paratico dove sabato 5 agosto torna sul lungolago Marconi la Festa del panettone d’estate, promossa da Naturalmente Paratico.

Protagoniste otto tra pasticcerie, gelaterie e fornerie che proporranno in degustazione la propria versione estiva del prodotto, tra frutta, spezie e fantasia. D’obbligo l’abbinamento con i vini della Franciacorta, con la presenza di cantine ed enoteche tra le quali scegliere l’abbinamento più adatto.

Si inizia alle 20 e ci sarà spazio anche per le bancarelle e la musica dal vivo (dalle 21.15) al parco delle erbe danzanti.

Ecco chi partecipa

panettone d'estate

 




Parre e i capù, la sagra celebra la ricetta locale

A Parre, terra di piatti tipici e sagre storiche, da venerdì 4 a domenica 6 agosto, al Pala Don Bosco, è in programma quella dei capù, le polpette avvolte nelle foglie di verza presenti nella tradizione bergamasca, che nella ricetta del paese sono però di magro, a base di formaggio, pangrattato ed erbe aromatiche.

Il piatto è accompagnato da una leggenda sulle sue origini. Narra del bambino di una povera famiglia contadina che, vedendo i genitori vendere sempre i capponi allevati ai signori ricchi, si lamentava con la mamma perché rimaneva sempre con la bocca asciutta di quella prelibatezza. La madre, stanca di vedere il figlio triste, ideò “i capù”: prese una bella pallina di ripieno – senza carne, ma ben saporito – e l’avvolse in una foglia di verza, la fece bollire e poi la presentò al figlio, che poté così gustarsi ance lui il suo “capù” (cappone in dialetto bergamasco).

Giunta alla 23esima edizione, la sagra è organizzata dal gruppo Lampiusa e si accompagna alla festa del folclore, con la presenza di gruppi ospiti. Accanto alla proposta gastronomica, ogni sera è allestito l’angolo antico con figuranti in costume seicentesco tipico che prepareranno i capù e proporranno antichi lavori, la costruzione di gerline e delle scarpe di pezza da cui prendono il nome gli “Scarpinocc”, i famosi ravioli, la cui sagra numero 52 si terrà, invece, dal 18 al 20 agosto.

Ecco come si preparano

capù - le fasi della preparazione

Il programma

venerdì 4 agosto

ore 19 – apertura ristoro con i tipici “CAPÙ” di Parre, piatti della tradizione bergamasca e tanto altro.
ore 20.45 – esibizione del “GRUPPO FOLKLORISTICO TREVIGIANO” di TREVISO
ore 22 – tombola con ricchi premi.
a seguire serata rock con “AYAHUASCA ROCK BAND ”

sabato 5 agosto

ore 19 – apertura ristoro con i tipici “CAPÙ” di Parre, piatti della tradizione bergamasca e tanto altro.
ore 20.45 – esibizione del “GRUPPO FOLKLORISTICO TREVIGIANO” di TREVISO
ore 22 – tombola con ricchi premi
a seguire serata danzante con il gruppo “ALIDA E LA BAND”

domenica 6 agosto

ore 9.30  – partenza dal campo sportivo con la sfilata dei gruppi folk “TREVIGIANO” di TREVISO e la “LAMPIUSA”.
ore 10 -S. Messa nella Parrocchiale di Parre

ore 19 – apertura ristoro con i tipici “CAPÙ” di Parre, piatti della tradizione bergamasca e tanto altro.
serata danzante con l’orchestra “MAURIZIO E SABRINA RUSSO”
ore 22 – tombola con ricchi premi