La svolta della Regione: «Basta prodotti tipici, è ora dei prodotti distintivi»

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L’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Fava

«La fase dei prodotti tipici per me è finita, la gente vuole i prodotti distintivi, al consumatore non interessa che lo hai sempre fatto, ma che lo hai fatto solo tu, che è di quel territorio e non di un altro». È il cambio di prospettiva indicato dall’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, intervento a Broni (Pv) ad un convegno sul tema delle tipicità agricole in Lombardia.

«Il mercato ha vissuto cambi radicali e per noi non c’è altra strada che l’internazionalizzazione – ha proseguito -. Non tutti devono andare all’estero. Piuttosto dobbiamo spingere chi è in grado di andare fuori per poter liberare quote di mercato interno, oggi asfittico». «Non abbiamo problemi dal punto di vista qualitativo – ha detto Fava -. La nostra scarsa competitività a livello internazionale è data, oltre che dalle difficoltà del sistema economico nazionale, anche da una scarsa organizzazione sul tema della internazionalizzazione. Avevamo una filiera agroalimentare fortissima che viveva di consumi interni, ma da quando la situazione è cambiata, da un lato abbiamo avuto un calo di consumi interni dall’altro abbiamo continuato a produrre in misura significativa per molto tempo».

Di qui la difficoltà poi di penetrare certi mercati, dove peraltro il gradimento verso i nostri prodotti è altissimo. «Le grandi imprese hanno dimostrato meno difficoltà nell’andare oltre confine – ha spiegato Fava -. Dobbiamo migliorare, da un lato, la penetrazione dei mercati mettendo a disposizione del sistema delle imprese di meccanismi utili per garantire la logistica e la capacità di vendere sul mercato internazionale e dall’altro, la promozione. Buona parte dei nostri prodotti non sono conosciuti, a parte alcuni, nell’immaginario globale. Tutti gli altri sono da promuovere, certamente si tratta di produzioni piccole».




Cusio, due giorni dedicati all’antico mulino e al mais della Val Brembana

antico-mulino-di-cusioUn fine settimana per scoprire l’antico mulino di Cusio, che risale al XVII secolo e ancora oggi è funzionante, e conoscere il Mais della Val Brembana. Sabato 22 e domenica 23 ottobre è in programma “Festa d’autunno al Borgo del Mulino” un appuntamento con la tradizione e la gastronomia fatto di attività, laboratori, dimostrazioni e degustazioni

IL PROGRAMMA

SABATO 22 OTTOBRE
  • dalle 15 – dimostrazione del funzionamento dell’Antico Mulino di Cusio
  • dalle 15,30 – attività e laboratori per bambini presso il Mulino (a cura di Kairòs)
  • ore 16 – La Merenda del Mugnaio, con dolci a base di farina macinata al Mulino
  • ore 16,30 – passeggiata nel borgo e visita a un piccolo campo di Mais locale
  • ore 17,30 – L’Aperitivo del Mugnaio con degustazione di polenta preparata con la farina del Mulino
DOMENICA 23 OTTOBRE

La giornata sarà rallegrata dai Canti Popolari dei “Coscritti di Premana”

  • dalle 10,30 – mercatini di artigianato e prodotti locali
  • dalle 10,30 – dimostrazione del funzionamento dell’Antico Mulino di Cusio
  • ore 11,30 – aperitivo all’Antico Mulino
  • ore 12,30 – Il Pranzo del Mugnaio. Menù: polenta con la farina integrale di mais del Mulino, nosècc e osèi scapà
  • ore 14,30 – danze popolari al Mulino con il gruppo Folkinvalle
  • dalle 15 – Laboratori, caldarroste e pomeriggio in compagnia con canti e divertimento

Info: 348 1842781 – info@altobrembo.it




Formaggi, l’arte di affinare raccontata dagli esperti

formaggi-affinamentoA Romano di Lombardia arriva un fine settimana per gli specialisti del formaggio. Sabato 22 ottobre a partire dalle 10 nella Rocca Viscontea è in programma il convegno-tavola rotonda dal titolo “Arte di affinare”.

Noti affinatori del panorama nazionale racconteranno come si trasforma un formaggio accuratamente selezionato sui luoghi di produzione in qualcosa di unico e sorprendente, introducendo variabili nella stagionatura, nei tempi e nelle tecniche, utilizzando ingredienti naturali che danno diverse aromaticità. Si parlerà dell’importanza dell’estetica, del gusto e del marketing dei formaggi da meditazione, oltre che della qualità del latte.

Obiettivo cercare di definire la categoria professionale degli affinatori, grazie anche alle esperienze dei professionisti del settore. Interverranno: Vittorio Beltrami, Gastronomia Beltrami Cartoceto (Pu); Renato Brancaleoni, Fossa Dell’Abbondanza Roncofreddo (Fc); Antonio e Alessandro Carpenedo, la Casearia Camalò di Povegliano (Tv); Roberto Facchetti, Lavialattea di Gera d’Adda (Bg); Andrea Magi, Azienda De’ Magi L’alchimia de’ formaggi Castiglion Fiorentino (Ar); Carlo Piccoli, Latteria Perenzin San Pietro di Feletto (Tv), insieme a Gianfranco Drigo, direttore della Coldiretti di Bergamo e Daniele Bassi, componente Commissione Tecnica Scientifica Onaf (Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggio). A moderare i lavori sarà Grazia Mercalli, delegato Onaf Bergamo.

Domenica 23, sempre alla Rocca viscontea, dalle ore 10, si terrà invece il primo concorso caseario “Stupore ed emozione”, dedicato esclusivamente ai formaggi affinati: a pasta molle, semidura e dura, di latte vaccino, caprino, ovino, bufalino e misto. La giuria composta da Maestri Assaggiatori ed Assaggiatori Onaf valuterà la “metamorfosi di un buon formaggio” sottoposto ad affinamento in “qualcosa di bello da vedersi e piacevole da mangiare”, esprimendo un punteggio ed un commento tecnico. L’iscrizione dei formaggi a concorso è gratuita.

Per informazioni bergamo@onaf.it




Innovazione nel settore food, ecco un progetto che supporta le start up

innovazione-cibo-food-innovationDigital Magics, business incubator quotato sul mercato Aim Italia di Borsa Italiana (simbolo: DM), in collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo, lancia Future Food: Call4Innovation rivolta a tutte le startup che sviluppano prodotti e servizi originali e modelli di business innovativi nei settori del food e dell’agroalimentare.

La call – organizzata dall’incubatore certificato in partnership con l’importante Gruppo bancario italiano – è alla ricerca dei migliori progetti italiani per creare innovazione in uno dei settori più tradizionali che, insieme alla moda e al design, porta in alto il Made in Italy in tutto il mondo.

Fra tutte le startup che avranno inviato la propria candidatura a http://futurefood.digitalmagics.com/ entro il 4 novembre, saranno selezionate le 10 idee migliori che parteciperanno il 16 novembre alla fase finale della competition al Circolo Sportivo Cierrebiclub Carisbo a Bologna. I team delle neoimprese digitali presenteranno i loro progetti a un Comitato composto da Digital Magics, Intesa Sanpaolo e importanti Pmi e imprese che operano nel settore alimentare.

Dopo aver spiegato il proprio modello con presentazioni di pochi minuti (pitch), le startup avranno la possibilità di approfondire, in incontri informali, il loro business. L’obiettivo è analizzare il potenziale delle 10 startup finaliste per individuare quelle più interessanti e adatte per entrare nel percorso di incubazione di Digital Magics ed essere coinvolte in programmi di Open Innovation per creare sinergie, collaborazioni e innovazione dei processi, servizi e prodotti delle aziende del food presenti nel Comitato.




La famiglia Cerea si racconta e cucina da Coin

 

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Ebbene sì, può succedere anche questo. Entrare da Coin, tappa fissa dello shopping in città, e trovare una famiglia di ristoratori stellati che si racconta e cucina. Per promuovere l’ingresso del marchio di arredamento e accessori Cargo Etc. nello store di via Zambonate, venerdì 21 ottobre alle 18.30 è in programma “Storie di Gusto e di Passione”, uno show cooking a cura dei fratelli Cerea, del ristorante Da Vittorio di Brusaporto, tre stelle Michelin.

Introdurrà l’esperienza di gusto una conversazione tra Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, e i fratelli Cerea con la mamma Bruna: filo conduttore la storia di una famiglia che in 50 di attività è diventata marchio di eccellenza nel mondo della ristorazione e dell’accoglienza, con il proprio stile culinario basato sulla massima valorizzazione di materie prime di qualità assoluta in armonica composizione.

Ad accogliere tutti coloro che interverranno saranno gli studenti dell’Istituto Professionale di Stato “Alfredo Sonzogni” di Nembro che affiancheranno gli chef nella preparazione e si occuperanno del servizio dei piatti. Per il brindisi, sempre servito dai ragazzi della scuola, verrà offerto Prosecco di Treviso Doc Isolaprimo.

Articolato in sette eventi lungo la penisola, il progetto Storie di Gusto e di Passione vuole offrire al pubblico l’istantanea di un’Italia che si rinnova di giorno in giorno sulla via delle esperienze a tavola, con alcuni fra i più interessanti interpreti del panorama gastronomico italiano.




Bergamo e Milano, invito a cena con i grandi chef

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Mezza-Manica al brodo di prosciutto, torta fritta e ristretto di balsamico, uno dei cavalli di battaglia di Terry Giacomello

La vivacità di un ristorante e di una cucina, di questi tempi, non la si mostra solo con la creatività del cuoco di casa, con l’ambiente curato, con un buon servizio ai tavoli e tutta quella serie di condizioni che distinguono l’eccellenza dalla normalità.

A volte capita di volersi confrontare con altri “colleghi” e si ha il piacere di ospitarli nel proprio ristorante per delle serate un po’ speciali, delle cene che la maggior parte delle volte sono dei veri e propri “quattro mani”, dove si alternano nel menù i piatti dell’ospite con quelli del cuoco che ospita. Anzi, è diventato quasi un “must” l’idea di avvicinare la propria clientela affezionata (e non solo) a una cucina con altre caratteristiche, magari perfino di altre culture gastronomiche e Paesi.

In provincia di Bergamo, nel corso dell’ultimo anno, due ristoranti (Florian Maison a San Paolo d’Argon e l’Hostaria del Relais San Lorenzo a Bergamo Alta) si sono attivati in questo senso ed hanno iniziato a organizzare, con una certa continuità, appuntamenti in compagnia di cuochi italiani e, di tanto in tanto, perfino stranieri.

Già a partire dai prossimi giorni, saranno ricchi di serate da tenere d’occhio, da parte dei foodies più sfegatati ma anche da parte di chi, semplicemente, vuole concedersi un momento di esplorazione culinaria al di fuori dalla routine locale. È un trend quello delle “ospitate” di cuochi che nel capoluogo lombardo si replica con maggiore frequenza e che, tra gli appuntamenti di maggior prestigio previsti a breve, vedrà impegnato a partire da novembre anche il Ristorante Armani a Milano e il suo cuoco Filippo Gozzoli. Con nomi internazionali di assoluto prestigio.

Vediamo chi sono i cuochi presenti e quali sono i prossimi incontri gourmand sia nella provincia orobica che nel ristorante stellato di Gozzoli. Intanto, si parte fra pochi giorni, già il 20 ottobre.

Marco Sacco al Florian Maison

giovedì 20 ottobre

Il bistellato del lago di Margozzo, in Piemonte, è uno dei protagonisti della cucina a metà strada tra montagna e lago, tra pesce e carne, con diverse influenze dettate dai prodotti che “fanno” la tradizione piemontese e provenienti de aree vicine come la Val d’Ossola. Con preparazioni che nel tempo (la famiglia Sacco gestisce il ristorante dal 1974) sono diventate dei classici, come nel caso del Flan di Bettelmatt dell’Alpe Morasco, con mostarda di pere e salsa di mirtilli speziati.

Terry Giacomello all’Hostaria del Relais San Lorenzo

martedì 25 ottobre

terry-giacomelloCuoco d’avanguardia, che ha vissuto esperienze importanti alla corte di Ferran Adrià a El Bulli e da René Redzepi al Noma, il suo stile passa dal post molecolare al tecnoemozionale, con piatti che offrono sempre incroci di gusto sorprendenti. Il suo ristorante Inkiostro, a Parma, ha conseguito lo scorso anno la prima stella Michelin. A Bergamo presenterà un menù con alcuni cavalli di battaglia come la strepitosa Mezza-Manica al brodo di prosciutto, torta fritta e ristretto di balsamico e i Tagliolini al bianco d’uovo con crema di parmigiano e caviale di tartufo.

Philippe Leveillé al Florian Maison

lunedì 7 novembre

Il cuoco bretone protagonista ai fornelli e in televisione (insieme a Davide Oldani) mette sempre in campo lo stile d’oltralpe, tra piatti “burrosi” e iperclassici, con piccioni e lumache in evidenza, ma anche risotti di altissimo livello. È la classica cucina da mangiare con gli occhi e da gustare al palato, di assoluta sostanza e ricchezza; opulenta quanto basta per dare grande soddisfazione a tutti coloro che, magari, sono appena passati attraverso piatti minimal.

Paco Perez al Ristorante Armani

mercoledì 16 novembre

paco-perezUno dei grandi di Spagna, che negli ultimi anni ha saputo reinventare la cucina moderna iberica e mettere nel piatto un’esplosione di creatività. Il suo background abbraccia agli esordi la nouvelle cuisine francese e arriva fino alle tecniche di El Bulli dimostrando così quella versatilità che oggi si ritrova tutta nei suoi piatti. Oggi gestisce diversi ristoranti stellati e ha come braccio destro, da un decennio a questa parte, un cuoco italiano, Antonio Arcieri. La serata avrà tra i vini proposti al tavolo anche la sorpresa di un Moscato di Scanzo dell’azienda La Brugherata.

Gert De Mangeleer al Ristorante Armani

giovedì 26 gennaio

gert-de-mangeleerStella della ristorazione europea e giovane con già tre stelle Michelin sul petto, Gert de Mangeleer ha saputo riscrivere la storia recente della cucina belga, diventando capofila di una nuovissima generazione di cuochi. Con uno stile eclettico e global, molta della materia prima che utilizza arriva dall’orto di fronte al suo ristorante, ma è facile trovare anche prodotti internazionali che portano linfa vitale in ogni piatto rendendolo universale. Un suo must? L’avocado cosparso di polvere di pomodoro.

 

Domenico Iavarone all’Hostaria del Relais San Lorenzo

martedì 28 febbraio

domenico-iavaroneDalla costiera sorrentina ecco un cuoco che ha il Mediterraneo nel sangue e che propone una cucina da veri gourmet del mare con il pesce che è sempre l’assoluto protagonista. Domenico Iavarone arriva da Vico Equense, patria di grandi cuochi, e promette di dare una versione molto personale della cucina campana, mediata da tecniche ed estetica più attuali. La freschezza della materia prima e i sapori del sud accompagnano l’intero percorso a tavola.

José Avillez al Ristorante Armani

giovedì 9 marzo

jose-avillez-belcanto_mJosé Avillez è stato il primo cuoco portoghese ad aggiudicarsi due stelle Michelin ed è il vero punto di rottura nella cucina lusitana tra i classico e il moderno. I suoi piatti al ristorante Belcanto, in centro a Lisbona, raccontano dell’infanzia trascorsa nella vicina Cascais, a stretto contatto con il mare, ma anche della tradizione rivisitata in chiave moderna. Delizie esteticamente perfette e sapori alleggeriti senza perdita di gusto e consistenze. Tra i suoi piatti imperdibili c’è Tangerina, un dessert al mandarino.

 

Oliver Piras all’Hostaria del Relais San Lorenzo

martedì 28 marzo

Cresciuto alla corte dei Cerea, ma passato anche dalle cucine di Joel Robuchon e del Noma a Copenhagen, il talentuoso cuoco di origini sarde è un eclettico che ama la cucina di contrasti, con un taglio un po’ nordico. Il suo piccolo ristorante, aperto a San Vito di Cadore insieme alla compagna Alessandra Del Favero, anch’essa cuoca, è stellato Michelin ed è diventato mecca di appassionati foodies. E’ una delle nuove cucine italiane più interessanti in circolazione.

Sergio Herman al Ristorante Armani

giovedì 11 maggio

sergio-herman-foto-di-eric-kleinbergStar della cucina mondiale, prima nel tristellato Oud Sluis in Olanda e ora al bistellato The Jane di Anversa, in Belgio, Sergio Herman è il perfetto cuoco moderno. Creatività e curiosità sono in grande evidenza in ogni piatto, il gusto estetico e il piacere intellettuale non mancano mai, pur con un approccio rilassato alla gastronomia. Protagonista mediatico e autori di diversi libri di cucina, Sergio Herman ha anche inaugurato da pochi mesi una serie di “frituur” (i classici punti di ristoro di fritti) in Olanda.




Emozioni dal Mondo, tutti i vincitori del concorso enologico

emozioni-dal-mondo-2016-degustazioni-a-palazzo-maestri - Cenate SopraLe sorprese dell’edizione 2016 del Concorso enologico internazionale “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme” parlano cinese e russo. Due nazioni al debutto nella competizione bergamasca che sono state capaci di conquistare entrambe tre medaglie d’oro, convincendo la qualificata giuria: ben 83 esperti provenienti da 27 nazioni che, divisi in 7 commissioni da 12 membri, hanno degustato i 236 campioni in concorso giunti a Palazzo Maestri di Cenate Sopra, confermando il miglior rapporto tra il numero di giudici e di campioni nel panorama dei concorsi internazionali Oiv.

Ribadiscono il loro ruolo di grande rilevanza enologica nazioni come la Croazia, premiata con 6 medaglie, Israele che ne porta a casa 5, l’Argentina e la Turchia, premiate ancora una volta a Emozioni dal Mondo con tre medaglie ciascuna. Buoni anche i risultati di Ungheria e Slovenia, due medaglie ciascuna, e quelli di Serbia, Germania, Repubblica Ceca, Sud Africa, Slovacchia e Georgia.

All’Italia sono andate 38 delle 71 medaglie d’oro assegnate, a 15 dei 21 paesi in concorso. La distribuzione regionale dice di 17 medaglie alla Lombardia, di cui 7 arrivate in Bergamasca, 10 al Veneto, 3 ciascuna a Friuli e Trentino Alto Adige, 2 alla Toscana e una a Lazio, Puglia e Abruzzo.

Per ogni nazione una giuria di giornalisti ha inoltre assegnato un premio della stampa, scegliendo tra vini che avessero superato la soglia degli 85 punti. I premi assegnati sono stati 15 su 21 e per l’Italia si è aggiudicato il “titolo” il Cabernet della Bergamasca Igt Villa Redona 2010 dell’azienda agricola Medolago Albani di Trescore Balneario. La stessa etichetta ha anche ottenuto, oltre alla medaglia d’oro della giuria, il Web Award, novità di questa edizione, assegnato da una giuria di blogger e web journalist. Tre riconoscimenti che evidenziano la capacità del prodotto di mettere d’accordo le tre componenti del giudizio del concorso, i tecnici, i giornalisti e i blogger.

>>Tutti i vincitori




FruitAma, così la marmellata è finita in un tubetto

Flavio Amaglio
Flavio Amaglio

Una marmellata così non s’era mai vista. Nasce da un’idea di un ex broker assicurativo una novità assoluta, la confettura extra in tubetto di alluminio.

Flavio Amaglio, 32 anni, di Casazza, ha lasciato la sua professione per reinventarsi grazie a FruitAma, una start up giovane che si basa su un packaging accattivante, capace di catturare la curiosità dei consumatori. Il prodotto è talmente piaciuto che ha vinto il “World tube congress 2016” organizzato a Düsseldorf dall’Etma, l’associazione europea dei produttori di tubetti.

«Gli ingredienti sono i migliori, ma in un mercato saturato dalle multinazionali e non, dovevo creare qualcosa di nuovo per non farmi schiacciare dalla concorrenza, un formato diverso e colorato che invogliasse all’acquisto», spiega Amaglio.

La rivoluzione nasce dal contenitore, realizzato dall’azienda “La metallurgica” di Albignano d’Adda, alle porte di Milano, tra i principali produttori di tubetti deformabili in alluminio e operativa dal 1947. Anche il contenuto, 100 grammi, è frutto di un ragionamento. «I vasetti da 300 grammi spesso non vengono finiti, il prodotto va a male e viene buttato. In una società composta sempre più da famiglie poco numerose, single e separati ho pensato a una quantità giusta, che fosse anti spreco», prosegue il titolare.

Il progetto è nato l’anno scorso quasi come una scommessa, un secondo lavoro, che offrisse una produzione da condividere con gli amici. Amaglio ha acquistato i macchinari, tipici dell’industria farmaceutica e cosmetica, adattandoli alle sue esigenze. Il successo e le soddisfazioni sono arrivate presto e lo scorso agosto ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla nuova avventura. In poco tempo si è passati da una produzione di 400 tubetti a settimana agli attuali 30mila. Tra la dosatura e la timbratura, prima s’impiegava un minuto per preparare una confezione. Oggi è una al secondo. Quattro i ragazzi impegnati, insieme al proprietario, nel laboratorio di 100 metri quadri. Ma, considerato il boom di richieste, si sta cercando uno spazio più ampio, un capannone industriale. La frutta è di qualità e dolcificata usando fruttosio e agave biologica. A fragola, pera, albicocca, ciliegia e frutti di bosco si aggiunge da questo mese la pesca.

fruitama-marmellata-in-tubettoL’intenzione è di introdurre altra frutta, stagionale, come arance di Sicilia o amarene delle Marche. I prodotti FruitAma si trovano nelle pasticcerie, panetterie e dai fruttivendoli, posizionati vicino alla cassa o sul bancone. Il costo suggerito è di 1,90 euro. «Lo chiamiamo un acquisto di impulso, un po’ come accade per i cioccolatini», sorride il neo imprenditore, riferendosi alla stampa digitale e fotorealistica che impreziosisce i tubetti, facendo da richiamo. Tuttavia, una nuova linea, più economica e dal formato più grande, sbarcherà presto negli scaffali dei supermercati. L’azienda bergamasca mira a coprire con i suoi agenti tutta l’Italia. Ma la strada da percorrere per le marmellate di Casazza è lunga. E il passo successivo sarà l’export.




Cuochi, sfida in Fiera sul “piatto unico della nonna”

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I cuochi tornano a sfidarsi davanti al pubblico della Fiera Campionaria di Bergamo martedì primo novembre. L’Associazione Cuochi bergamaschi, insieme con la Fic e l’Unione cuochi regione Lombardia organizza infatti la sesta edizione del Trofeo Fiorenzo Baroni, indimenticato promotore della cucina, della formazione e dell’associazionismo a Bergamo e non solo.

Tema del concorso, a caldo, è “Il piatto unico della nonna”, che dovrà essere realizzato utilizzando obbligatoriamente tre ingredienti base – galletto, riso e formaggio Branzi – abbinati ai prodotti di un paniere misterioso, diverso per ogni batteria di concorrenti. Gli i prodotti verranno forniti dall’organizzazione e saranno esclusivamente della tradizione lombarda.

Possono partecipare i cuochi professionisti. Il termine delle iscrizioni è fissato per il giorno 25 ottobre o al raggiungimento di dei 12 partecipanti previsti. La gara si svolge su quattro postazioni individuali. Il vincitore di ogni batteria e il migliore degli esclusi parteciperanno alla finale.

Gli chef avranno a disposizione anche una “dispensa” (olio, sale, aceto, farina, ecc.) che verrà comunicata all’accettazione della richiesta di partecipazione, insieme alla
lista delle attrezzature disponibili. La gara prevede 5 minuti per studiare gli ingredienti e rendere noto il nome del piatto e 45 minuti per la realizzazione del piatto, che dovrà essere presentato in una porzione da esposizione e in sei mezze porzioni per la giuria. Tutti gli utensili per la realizzazione dei piatti, non inclusi nella lista (che verrà inviata ad iscrizione avvenuta), dovranno essere portati dai concorrenti. Sarà cura di ogni concorrente lasciare la postazione pulita entro 10 minuti dalla presentazione dei piatti. La mancanza di questa osservazione comporterà una penalizzazione sui punteggi. Le cucine saranno identiche per tutti i concorrenti ed è previsto un commissario di gara che sorveglierà il regolare svolgimento dei termini della competizione.

I punteggi verranno così assegnati: 50 per il gusto, 20 per l’estetica, 10 per la mise en place, pulizia e rispetto norme Haccp (commissario di gara), 10 per gli scarti di lavorazione (commissario di gara), 10 punti per il rispetto della tradizione. Ogni minuto di ritardo comporta la perdita di un punto

Al primo classificato adrà un premio di 500 euro, al secondo di 300, al terzo di 100 euro. Sarà assegnato anche un Premio speciale Tradizione e consegnato un attestato a tutti i partecipanti. La quota d’iscrizione per i cuochi associati alla Fic per il 2016 è di 60 euro, di 120 per non tesserati.

>>Qui la scheda ed i dettagli per l’iscrizione




Cibo, con #ItalyFoodWeek una settimana di conversazioni su Twitter

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È partita oggi la #ItalyFoodWeek, l’iniziativa promossa da Twitter Italia, con il patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Per sette giorni, sino a giovedì 20 ottobre, su Twitter saranno celebrate le eccellenze del Made in Italy agroalimentare e aziende ed esperti del mondo Food, ma anche semplici appassionati di cibo, animeranno conversazioni legate al tema.

La #ItalyFoodWeek verterà su tematiche legate al cibo e all’alimentazione, dai prodotti tipici o a Km zero, dal vino alla cucina stellata, passando per argomenti di interesse comune ed attualità, quali le conoscenze nutrizionali o la lotta agli sprechi alimentari. Chiunque potrà partecipare alla conversazione per conoscere, chiedere, condividere o dire la propria, entrando in contatto con aziende, professionisti del settore e altri appassionati di cibo in tutta Italia.

Il primo focus è sulla lotta agli sprechi alimentari: per partecipare alla conversazione e dire la propria basta utilizzare l’hashtag #zerosprechiFW. Sabato 15 ottobre è la volta di Coldiretti, in occasione della quindicesima edizione del Forum internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, momento di riferimento per le riflessioni sull’agroalimentare in Italia.

Molte i personaggi del mondo food che parteciperanno all’iniziativa e che Twitteranno durante la settimana, tra cui, per citarne alcuni, gli chef stellati Bruno Barbieri e Rosanna Marziale, Francesca Romana Barberini conduttrice di Alice Club, il club della buona tavola, la celebre esperta Chiara Maci, Riccardo Casiraghi e Stefano Paleari, fondatori di GNAMBOX, Chissenefood, il brand di ecommerce dedicato alla cucina fondato da Maurizio Rosazza Prin. E ancora, la vincitrice della quinta edizione di MasterChef Italia Erica Liverani e il finalista Lorenzo De Guio, il vincitore della seconda stagione di Hell’s Kitchen Italia Mirko Ronzoni, il finalista della prima edizione di Bake Off Italia Emanuele Patrini, e il “Cuoco Contadino” Pietro Parisi. Prenderanno inoltre parte alle conversazioni anche l’Associazione Slow Food, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana Alma e il famoso Cucchiaio d’Argento.

La settimana è scandita da un tema specifico, definito da un hashtag diverso per ogni giorno della #ItalyFoodWeek

  • Venerdì 14 ottobre – #zerosprechiFW
  • Sabato 15 ottobre – #kmzeroFW
  • Domenica 16 ottobre – #apranzoinsiemeFW
  • Lunedì 17 ottobre – #prodottitipiciFW
  • Martedì 18 ottobre – #vinoFW
  • Mercoledì 19 ottobre – #cucinaFW
  • Giovedì 20 ottobre – #ciboesaluteFW