Expo, c’è anche il sommelier della frutta

fruttaDalle pesche nettarine alle ciliegie, dalle albicocche alle nespole, dall’anguria al melone sino ai frutti più esotici, provenienti da ogni parte del mondo. E ancora melanzane, zucchine, pomodori e fiori di zucca.

Martedì 28 luglio, Expo Milano 2015 celebra la “Festa della Frutta e della Verdura”, all’insegna del mangiare sano e di uno stile di vita corretto.

Numerose le iniziative in programma che coinvolgeranno i Paesi partecipanti e animeranno l’Esposizione Universale per tutto il giorno. A cominciare dalla distribuzione a tutti i visitatori di oltre 50 quintali di frutta fresca da parte di Coldiretti, tra cui le pesche, le susine e gli agrumi tardivi provenienti dalla Lombardia, dal Veneto, dall’Emilia Romagna, dal Piemonte e dalla Calabria.

La frutta sarà distribuita in tre punti diversi: lungo il Cardo Sud davanti al Padiglione Coldiretti (all’interno del quale sarà presente la Regione Calabria che preparerà spremute di arance tardive e di bergamotto); lungo il Cardo Nord davanti a Palazzo Italia; sul Cardo angolo Decumano, all’altezza del Padiglione Lombardia.

Ma non è tutto. Sempre Coldiretti, con Onafrut, organizzerà dei laboratori del gusto, con dei “sommelier” che insegneranno alle persone come scegliere e distinguere la frutta migliore, e una serie di iniziative dedicate ai bambini, come le fattorie didattiche, con merendine a base di frutta fresca. Saranno, inoltre, predisposti orti orizzontali e verticali, per raccontare la produzione di verdura in campagna e in città. E ci si potrà divertire con giochi sul compostaggio domestico e sulla stagionalità dei prodotti dell’orto. Degli intagliatori realizzeranno delle sculture naturali artistiche e l’Unione nazionale dei produttori di Ortofrutta farà arrivare delle sagome a forma di frutta e verdura pronte per i selfie del grande pubblico. Saranno, inoltre, allestite quattro piramidi con prodotti naturali per decorare il Cardo Sud.

Protagonista della festa sarà il Cluster Frutta e Legumi, dove i visitatori potranno scoprire le caratteristiche dei frutti di stagione esposti in un mercato, a cura di Huiyuan. Si potranno assaggiare insalate, smoothie e un particolare succo di frutta e zafferano, la specialità del giorno. Anche i Paesi del Cluster parteciperanno all’iniziativa: l’Afghanistan proporrà un cocktail di mango e un rinfresco allo zafferano, il Gambia succhi di baobab e ibisco, mentre Kyrgyzstan e Uzbekistan frutta tipica.

Una band scandirà, con le sue performance, il programma degli eventi che animeranno il Cluster.

Pesche, pere e albicocche saranno distribuite in due postazioni, allestite lungo il Decumano, da Agrinsieme.

Al Parco della Biodiversità, nell’ambito dell’iniziativa “Frutta da Bere e da mangiare”, a cura del Padiglione del Biologico NaturaSì, saranno realizzati centrifugati biologici, con abbinamenti curiosi e ricercati di frutta e verdura e degustazioni di ortofrutta di stagione. Dalle ore 10, saranno offerti meloni, angurie, pesche e verdura di stagione biologica. Frutta e verdura biologici saranno gli ingredienti principali dell’aperitivo, alle ore 20.

Conaf-WAA (World Association of Agronomists), con il supporto dei loro volontari, definiranno un itinerario di visite guidate dei padiglioni, con fil rouge il tema della Frutta e della Verdura.




PolentOne, a Trieste la polenta alla spina sposa i piatti colombiani

piatto colombiano e polentone rit 1Dell’ascesa di PolentOne si sa. Il franchising di polenta alla spina del bergamasco Marco Pirovano è arrivato persino in Russia e ha conquistato gli investitori del programma Shark Tank di Italia Uno per ulteriori sviluppi negli Stati Uniti.

Logico attendersi che ampliando il business fuori dalla Lombardia il format potesse deviare dall’impostazione originale.

Il connubio che è nato a Trieste è, però, quantomeno singolare.

A portare la prima polenteria alla spina in città, circa un anno e mezzo fa, è stato infatti un locale gestito da colombiani, il Ristobar Luciano in via Rismondo, che ha scelto di dare un tocco di novità e originalità alla propria offerta fast food e da asporto.

È così che accanto ai classici che si trovano anche nei PolentOne di Bergamo (le due versioni di polenta, bramata o taragna, da condire con ragù di cinghiale, capriolo, lepre, crema ai cinque formaggi, oppure boscaiola, vegetariana e la curiosa ma gettonata polenta con Nutella) si possono ordinare gamberi alla colombiana, zuppe, riso, pesce, empanadas, pane di mais, patate ripiene, platano fritto e tanto altro. Mentre nel menù estivo la polenta fumante, che avrebbe ben poco appeal, viene sostituita da polenta alla piastra da unire ad hamburger, salsiccia, spiedini o cevapcici (polpette di carne cilindriche di origine slava diffuse anche in Friuli, Venezia Giulia e Austria).

Che di un piatto tipico del Nord Italia si sia fatto paladino un locale sudamericano, dove le ricette con il mais comunque non mancano, lo ha sottolineato anche il quotidiano della città, titolando “Un colombiano propone la polenta alla spina”. «In tempi di crisi sono convinta che è fondamentale offrire qualcosa di nuovo, idee che possano creare interesse, qualcosa di diverso dagli altri – ha spiegato dalle colonne del Piccolo Maribel Ortiz, che gestisce il locale ed è in Italia da 18 anni –. La scelta fatta si è rivelata vincente, con un piatto in realtà molto semplice, che fa parte della tavola italiana».

Che dire. Se Pirovano voleva un saggio delle potenzialità di internazionalizzazione della sua idea, l’ha avuto. E senza dover varcare confini.




Bossico, a cena nel cortile di una casa contadina

È un viaggio nel tempo la cena organizzata a Bossico venerdì 31 luglio. Viene infatti servita nel cortile di una casa contadina con personale in costume d’epoca tra arredi, stoviglie e atmosfera di una volta.

Tradizionale e locale anche il menù – curato da Bruno Arrighetti, chef dell’hotel Miralago – che prevede nell’ordine:

  • pane e salame nostrano all’asse
  • zuppa di patate e porri servita nel pane di patate
  • cappone ripieno arrosto con polenta
  • formaggi locali al tavolo
  • focaccia di Bossico con marmellate di frutta locale e miele
  • caffè “del pignitì”
  • vino e acqua

Il costo è di 30 euro. Le prenotazioni si raccolgono fino a giovedì 30 luglio.

www.bossicoturismo.com

 




Songavazzo, debutta la festa dei birrifici artigianali

baitella - birre artigianaliGli amanti della birra artigianale (ma anche quelli delle sagre e del cibo all’aria aperta) hanno 21 motivi per partecipare alla prima Festa della Birra artigianale organizzata dal ristorante La Baitella di Songavazzo.

Tante infatti sono le birre, alla spina e in bottiglia, che propone la manifestazione, in abbinamento a cucina e musica dal vivo con gruppi diversi ad alternarsi sul palco.

Le date quelle dell’ultimo fine settimana di luglio: venerdì 24 (con apertura di spine e cucina dalle 19), sabato 25 (dalle 18) e domenica 26 (dalle ore 10). Il luogo la tensostruttura denominata “Baitenda”, allestita di fianco al locale, sulla strada per Onore.

Le birre presenti

  • BIRRIFICIO CAROBBIOLO – WEISS AL FARRO
  • BIRRIFICIO CAROBBIOLO – ESTIVA – BIRRA CHIARA
  • BIRRIFICIO S.PAOLO – PECAN
  • BIRRIFICIO S.PAOLO – LAGHE PACIFIC ALE
  • BIRRIFICIO BALANDERS – PITOTA
  • BIRRIFICIO BALANDERS – HAPA
  • BIRRIFICIO VALCAVALLINA – SUN FLOWER – GOLDEN ALE
  • BIRRIFICIO VALCAVALLINA – POLLY JEAN – LIGHT IPA
  • BIRRIFICIO VALCAVALLINA – CALYPSO – AMERICAN PALE ALE
  • BIRRIFICIO MAGA – IPA
  • BIRRIFICIO MAGA – ESB – STRONG BITTER
  • BIRRIFICIO MAGA – PORTER
  • BIRRIFICIO MAGA – STOUT
  • BIRRIFICIO DOM BYRON – ICARUS – GOLDEN ALE
  • BIRRIFICIO DEL BORGO – MALEDETTA
  • BIRRIFICIO DEL BORGO – CORTIGIANA
  • BIRRIFICIO DEL BORGO – MY ANTONIA
  • BIRRIFICIO DEL BORGO – STELLE & STRISCE
  • BIRRIFICIO OYSTER – OYSTER STOUT
  • BIRRIFICIO MAXLRAINER – LEO WEISSE
  • BIRRIFICIO MAXLRAINER – AIBLINGER SCHWARZBIER

E i piatti da abbinare

I FRESCHI
  • Crudo Il Botto di Ardesio e melone
  • Rost beef marinato alla birra cotto nel sale nero
  • Salumi e formaggella az. agricola Bellini Giacomo
I FRITTI
  • Sciatt della Valtellina
  • Verdurine in pastella
  • Patate fritte
I FORTI
  • Kebab de Berghem (pane e strinù)
  • Wurstel e crauti
  • Manzo marinato alla birra

 




Due giorni di festa nella patria dei pizzoccheri

“Benvenuti a Teglio, la patria dei Pizzoccheri”. Recita il cartello all’ingresso del paese, che dedica al suo piatto anche una festa tradizionale l’ultimo weekend di luglio.

Sabato 25 e domenica 26 luglio, quindi, si può imboccare la strada della Valtellina per gustare la ricetta originale delle famose tagliatelle di grano saraceno, cucinate con verze o coste a seconda della stagione e riccamente condite con formaggi, burro fuso e aglio dorato.

La location è la panoramica pineta nel cuore del paese in cui sono stati predisposti posti coperti per mangiare e due piste da ballo, una dedicata al liscio, l’altra ai giovani.

Oltre ai pizzoccheri – interamente preparati sul posto e come tramandato da generazioni – si potranno gustare gli sciatt, tipiche frittelle anch’esse di grano saraceno con ripieno filante di formaggio, carne alla piastra, salumi e formaggi valtellinesi. Il tutto accompagnato da vini e birra artigianale del birrificio Doppio Malto di Erba.

Il programma

sabato 25 luglio
  • ore 19: inaugurazione della festa con apertura della cucina
  • ore 21: serata musicale con due piste da ballo (ballo liscio con l’orchestra “Romina” e discoteca sotto le stelle con live DJ)
domenica 26 luglio
  • ore 12: apertura della cucina
  • ore 15: apertura straordinaria della torre con possibilità di visita
  • ore 19: apertura della cucina
  • ore 21: serata musicale con due piste da ballo (orchestra “Danilo Ponti” e discoteca sotto le stelle con live DJ)

La festa si svolge anche in caso di maltempo in quanto i tavoli sono al coperto.




La Sagra del Taleggio racconta produzione e stagionatura

Peghera, in Val Taleggio, patria del famoso formaggio e luogo d’eccellenza per la stagionatura, gli dedica una sagra e lo fa sposare con i sapori e le tradizioni locali.

L’appuntamento è domenica 26 luglio per un full immersion tra i segreti della produzione. L’esposizione, con bancarelle di prodotti artigianali, si apre alle 10. Alle 10.30 è in programma la prima delle due visite guidate alle cantine di stagionatura del Taleggio (il bis alle 16.30), alle 11.30 la dimostrazione della caseificazione.

Il servizio ristoro è curato dal Gruppo Alpini di Taleggio e c’è la possibilità di pranzare con un menù tipico nei tre ristoranti convenzionati al costo di 17 euro.

Nel pomeriggio sono previsti spettacolo e animazione a cura del gruppo Arlecchino di Bergamo (alle 14.30) e la visita guidata (alle 15) alla pala di San Giacomo di Palma il Vecchio, il pittore al quale Bergamo proprio quest’anno ha dedicato la prima mostra antologica, chiusa lo scorso 12 luglio. Il dipinto è ospitato nella chiesa parrocchiale.

Durante la manifestazione si può visitare anche la mostra sul centenario della Grande guerra allestita nell’ex scuola di Peghera e i bambini si possono sfogare con i gonfiabili.

La giornata si conclude con la messa in piazza alle 20.

Per il pranzo al ristorante è gradita la prenotazione:

  • Bar ristorante Sciovia – tel. 0345 47338
  • Bar ristorante Liberty – tel. 0345 47025
  • Bar pizzeria Al Palazz del Miro – tel. 0345 47044



A Lovere la piazza diventa un grande ristorante

lovere mangi'n piazza luglio 2015Venerdì 24 e sabato 25 luglio a Lovere ritorna “Mangi ’n piazza”, la manifestazione enograstronomica che trasforma il centro in un grande ristorante a cielo aperto, con un menù unico e una cassa centralizzata.

L’iniziativa era in calendario a giugno ma a causa del cattivo tempo era stata annullata. Ora La Pro Loco, organizzatrice dell’evento, ci riprova, contando su un meteo dalle temperature tropicali.

La proposta è duplice: i ristoranti e i bar della cittadina metteranno in scena una superbrigata di cucina e i negozianti proporranno l’apertura serale.

Il programma si apre alle ore 17.30 con l’aperitivo nei bar convenzionati. Poi, dalle ore 19, si potrà mangiare nella bella cornice di Piazza Tredici Martiri sul lungolago, oppure nel borgo storico di Piazza Vittorio Emanuele II. In caso di maltempo, la manifestazione sarà di nuovo rinviata, a venerdì 7 e sabato 8 agosto.




Pisogne, con “Lungolagoloso” sapori e musica in riva al Sebino

Pisogne, sponda bresciana dell’Alto Sebino, si trasforma in un ristorante a cielo aperto. Giovedì 23 luglio ritorna, per il quarto anno, “Lungolagoloso”, il percorso enogastronomico musicale sulle rive del lago.

La manifestazione è organizzata dalla Pro Loco e coinvolge una ventina tra ristoranti, aziende agrituristiche e agricole impegnate nella preparazione delle diverse proposte.

Si inizia con l’aperitivo sul lungolago e si conclude nei bar del paese con il caffè. I piatti vengono preparati al momento, in gazebo attrezzati, e abbinati a un vino.

Il percorso prevede due possibili menù. Il costo è di 30 euro. Alla partenza, alle ore 21 si dovrà ritirare il kit con pettorina, bicchiere, posate e bottiglia d’acqua. L’iniziativa è a numero chiuso.

I biglietti si possono acquistare alla sede della Pro Loco (via Lungolago Tempini 5, tel. 0364 880517 – info@prolocopisogne.it  tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19) o nei ristoranti e bar che partecipano alla manifestazione.

il programma

 




“I cento chef che hanno cambiato la cucina italiana”. Tre sono bergamaschi

100 CHEF x 10 Anni copertinaCi sono anche tre bergamaschi tra i 100 protagonisti della cucina italiana selezionati da Identità Golose per il libro “100 x 10. I 100 chef che hanno cambiato la cucina italiana”. I fratelli Enrico e Roberto Cerea del tristellato Da Vittorio di Brusaporto e il bergamasco d’adozione Daniel Facen, stella all’Anteprima di Chiuduno.

Il volume sarà presentato giovedì  23 luglio in occasione del secondo forum della Cucina Italiana, alle ore 16 nella Sala Reale della Stazione Centrale a Milano. Realizzato da Identità Golose per celebrare i 10 anni di attività ed edito da Mondadori Electa, il libro vuole evidenziare le eccellenze della cucina del Bel Paese nell’anno dell’Expo e il loro personale contributo al gusto e alla ristorazione. A ogni chef è dedicato un capitolo che ne racconta la vita, la carriera e il pensiero. Di ognuno è stata inoltre selezionata la ricetta più creativa, spiegata nei dettaglia al lettore e illustrata da una foto.

Ecco, in rigoroso ordine alfabetico, i cento chef selezionati

  • Fabio Abbatista
  • Riccardo Agostini
  • Massimiliano Alajmo
  • Ugo Alciati
  • Andrea Aprea
  • Francesco Apreda
  • Corrado Assenza
  • Stefano Baiocco
  • Matteo Baronetto
  • Enrico Bartolini
  • Italo Bassi & Riccardo Monco
  • Cesare Battisti
  • Heinz Beck
  • Andrea Berton
  • Michele Biagiola
  • Gabriele Bonci
  • Antonio Borruso
  • Renato Bosco
  • Massimo Bottura
  • Cristina Bowerman
  • Stefano Callegari
  • Antonino Cannavacciuolo
  • Alfonso Caputo
  • Moreno Cedroni
  • Lionello Cera
  • Enrico & Roberto Cerea
  • Daniela Cicioni
  • Stefano Ciotti
  • Lorenzo Cogo
  • Christian & Manuel Costardi
  • Carlo Cracco
  • Accursio Craparo
  • Enrico Crippa
  • Enrico Croatti
  • Pino Cuttaia
  • Pietro D’Agostino
  • Alessandro Dal Degan
  • Giorgio Damini
  • Iside De Cesare
  • Nino Di Costanzo
  • Gennaro Esposito
  • Alberto Faccani
  • Daniel Facen
  • Loretta Fanella
  • Luca Fantin
  • Fabrizio Ferrari
  • Nicola Fossaceca
  • Gianluca Fusto
  • Riccardo Gaspari
  • Anthony Genovese
  • Stefano Ghetta
  • Alfio Ghezzi
  • Alessandro Gilmozzi
  • Oliver Glowig
  • Gianluca Gorini
  • Marta Grassi
  • Antonio Guida
  • Agostino Iacobucci
  • Giuseppe Iannotti
  • Denny Imbroisi
  • Antonia Klugmann
  • Pietro Leemann
  • Vitantonio Lombardo
  • Paolo Lopriore
  • Aurora Mazzucchelli
  • Fabrizia Meroi
  • Christian Milone
  • Luciano Monosilio
  • Alessandro Negrini & Fabio Pisani
  • Beniamino Nespor &Eugenio Roncoroni
  • Norbert Niederkofler
  • Davide Oldani
  • Simone Padoan
  • Davide Palluda
  • Enrico Panero
  • Pier Giorgio Parini
  • Giovanni Passerini
  • Franco Pepe
  • Giancarlo Perbellini
  • Matias Perdomo
  • Roberto Petza
  • Nicola Portinari
  • Niko Romito
  • Angelo Sabatelli
  • Claudio Sadler
  • Simone Salvini
  • Ciro Salvo
  • Giovanni Santini
  • Davide Scabin
  • Emanuele Scarello
  • Francesco Sposito
  • Marco Stabile
  • Ciccio Sultano
  • Salvatore Tassa
  • Simone Tondo
  • Mauro Uliassi
  • Daniele Usai
  • Viviana Varese
  • Marianna Vitale
  • Pietro Zito



Piatti “Maestri del Paesaggio”, cinque finalisiti per una cena

 

La manifestazione I Maestri del Paesaggio, che dal 5 al 20 settembre prossimi vestirà Bergamo di verde declinando il tema conduttore della quinta edizione, ovvero  “Feeling Landscape – Le colture agrarie fanno paesaggio” da tre anni a questa parte offre anche lo spunto per una selezione gastronomica “Green food e gli Chef del paesaggio”, ideata dall’associazione culturale Arketipos in collaborazione con il Gruppo Editoriale l’Espresso e Le Tavole di Bergamo Alta.

L’iniziativa coinvolge i cuochi amatoriali che dal 28 maggio al 5 luglio scorso hanno postato sul sito D Cucina e sulle pagine social le loro migliori creazioni gastronomiche ispirate al tema della manifestazione, piatti che, come previsto dal regolamento, dovevano nascere dall’incontro tra prodotti naturali, italiani, facilmente reperibili e di stagione.

Le cinque proposte arrivate in finale, mercoledì 22 luglio si contenderanno la vittoria in una serata al ristorante Il Gourmet di Bergamo Alta alla presenza di una Giuria tecnica e una Giuria popolare.

Oltre ad essere rigorosamente espressione di sostenibilità, benessere, genuinità degli ingredienti e delle preparazioni, le ricette erano vincolate ad utilizzare la mora (frutto del rovo – Rubus ulmifolius) con particolare attenzione ai prodotti d’orto e di giardino. Non erano ammessi dolci e dessert.

Ecco la cinquina finalista

I cinque piatti finalisti

  • Cupcake salati mandorle, formaggio e more
  • L’insalata era nell’orto
  • Tartara di zucchine e gelatina more
  • Farfalle nel rovo
  • Il filetto… e le quattro more

Le prime quattro sono state selezionate da una giuria composta dai ristoratori delle Tavole di Bergamo Alta, mentre l’ultima è stata scelta direttamente dai lettori con 620 voti/mi piace.

Nel corso della serata conclusiva gli Chef delle Tavole di Bergamo Alta prepareranno i piatti e gli ospiti degusteranno e voteranno le ricette.

Una serata davvero particolare per la quale è ancora possibile prenotare un posto a tavola come giurato (www.arketipos.org/programma/green-food-e-gli-chef-del-paesaggio-2015/).

Solo una ricetta si aggiudicherà il titolo di “Patrimonio de I Maestri del Paesaggio 2015”, per la capacità di esprimere l’unione tra territorio, gusto e naturalità. La sola che avrà l’onore di essere reinterpretata e inserita nei menù dei ristoranti partner (www.arketipos.org/edizione-2015/luoghi-dellevento/) nei sedici giorni della manifestazione.

Durante la cena le cinque ricette finaliste saranno accompagnate da una selezione di prosecco delle cantine Bisol.

Info: info@arketipos.org