Formaggi, la Val Seriana ha eletto i suoi campioni

gromo sempre in formaLa sfida in quel di Gromo tra i formaggi locali ha emesso i suoi verdetti premiando i migliori produttori di Formaggella della Val Seriana, stracchino e formaggio di monte nella quarta edizione del concorso caseario “Gromo sempre in forma”. La manifestazione, promossa per favorire il confronto e promuovere i prodotti del territorio, ha sottoposto i campioni ad un duplice giudizio, quello degli esperti assaggiatori dell’Onaf (Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggio) e quello di una giuria popolare.

Ecco i risultati

Giuria Onaf

  • Categoria formaggella

1° classificato: Marco del Bono (Azienda Agricola Prat di Bus)

2° classificato: Claudia Riccardi (Azienda Agricola Riccardi)

  • Categoria stracchino

1° classificato: Luigi Nicoli (Società Agricola Clusven)

2° classificato: Claudia Riccardi (Azienda Agricola Riccardi)

  • Categoria formaggio di monte

1° classificato: Azienda agricola Bosio Loredana

2° classificato: Giulio Baronchelli (Azienda Agricola Bottega dei sapori di Baronchelli Giulio)

Giuria popolare

1° classificato: Luigi Nicoli (Società Agricola Clusven) per la categoria stracchino

2° classificato: Azienda agricola Bosio Loredana per la categoria formaggio di monte

3° classificato: Giulio Baronchelli (Azienda Agricola Bottega dei sapori di Baronchelli Giulio) per la categoria formaggella.

Il concorso si è svolto sabato 30 maggio nel corso della manifestazione che nel bel borgo di Gromo ha offerto diverse occasioni per conoscere ed assaggiare i formaggi e le produzioni agricole.




Cantine aperte, nove quelle del Valcalepio

Un lungo week end in compagnia dei produttori di vino di tutta Italia è ciò che offre la 23esima edizione di Cantine Aperte, in programma sabato 30 e domenica 31 maggio – in alcune aziende anche lunedì 1 e martedì 2 giugno – da Nord a Sud dello Stivale.

L’appuntamento quest’anno abbina alle visite gli scatti su Instagram con il contest “Bevi cosa Vedi” che coinvolgerà le community di Instagramers premiando i migliori scatti che raccontino l’abbinamento vino e territorio.

Cantine Aperte è l’evento enoturistico più importante in Italia. Dal 1993 l’ultima domenica di maggio le cantine socie del Movimento Turismo del Vino aprono le loro porte al pubblico, favorendo un contatto diretto con gli appassionati. La manifestazione è diventata nel tempo una filosofia, uno stile di viaggio e di scoperta dei territori del vino italiano. Oltre alla possibilità di assaggiare i vini e di acquistarli dal produttore, è possibile visitare le aziende e per scoprire i segreti della vinificazione e dell’affinamento. Non mancano iniziative speciali organizzate da ciascuna cantina per rendere ancor più coinvolgenti le giornate.

Valcalepio, nove le aziende che partecipano

Azienda agricola Lurani Cernuschi – Almenno San Salvatore  – aperta domenica 31 maggio (tel. 035 642576 – 035 640102)

La Brugherata – Scanzorosciate – aperta dal 30 maggio al 2 giugno, dalle 10 alle 18 con visita alla cantina e ai vigneti, degustazione di vini con prodotti del territorio e con la presenza del Salumificio Bassanelli di Ponteranica (tel. 035 655202)

La Tordela – Torre de’ Roveri – aperta domenica 31 (tel. 328 4234281)

Azienda agricola Angelo Pecis – San Paolo d’Argon – aperta dal 30 maggio al 2 giugno. Domenica 31 c’è un’iniziativa speciale per i bambini. Per partecipare alle degustazioni di spumante metodo classico (sabato) e passiti (lunedì) è necessario prenotare (tel. 035 959104)

Azienda vitivinicola Medolago Albani – Trescore balneario – aperta da domenica 31 maggio al 2 giugno (tel. 035 942022)

Azienda agricola Caminella – Cenate sotto – aperta domenica 31 maggio (tel. 035.941828 – 338 5896621)

Società agricola Locatelli-Caffi – Chiuduno – aperta domenica 31 maggio e martedì 2 giugno (tel. 035 838308)

Azienda vitivinicola Tenuta Castello di Grumello – Grumello del Monte – aperta dal 31 maggio al 2 giugno. Lunedì primo giugno e martedì 2 è obbligatoria la prenotazione. Il 2 giugno è festa gourmand, degustazione in cui i vini rossi dell’azienda sono abbinati alla carne chianina in forma di carpaccio, hamburger o tagliata. (tel. 348 3036243)

Azienda agricola Tallarini – Gandosso – aperta domenica 31 maggio (tel. 035 833729 – 035 834003)




Torna “Italia in Rosa”, tre giorni dedicati al rosé

ChiarettoSi rinnova, come ogni anno, l’appuntamento che anticipa l’estate nel cuore della Valtènesi: dal 5 al 7 giugno 2015, al Castello di Moniga del Garda, torna Italia in Rosa, la prima e più importante manifestazione nazionale dedicata alla cultura dei rosè, vero e proprio punto di riferimento per il sempre crescente esercito di appassionati di questa tipologia in forte affermazione sui mercati di tutto il mondo.

La rassegna – che vedrà la presenza di 116 aziende italiane, taglia il traguardo dell’ottava edizione presentandosi per la prima volta in una nuova e suggestiva location, come il castello di Moniga, tipica costruzione difensiva della Valtènesi che risale al periodo tra il XIV e il XV secolo e dove ora è a disposizione una grande area per eventi, recentemente recuperata dall’amministrazione comunale, che offre un panorama di grande suggestione sul lago di Garda. La storica sede secentesca di Villa Bertanzi ospiterà invece le degustazioni tecniche per giornalisti ed addetti ai lavori.

“Questo cambio di passo è particolarmente significativo ed importante – afferma Luigi Alberti, presidente di Italia in Rosa -. L’obbiettivo è lanciare un segnale di novità al grande pubblico che ha fatto di Italia in Rosa uno dei più importanti fenomeni nel mondo delle rassegne enogastronomiche nazionali: una rassegna che, nonostante la crescita registrata ogni anno, non vuole dormire sugli allori ma preferisce continuare a rinnovarsi consolidando il suo ruolo di fondamentale viatico promozionale per il territorio”.

Luigi Alberti, Giovanna Prandini, Alessandro Luzzago durante la presentazione di Italia in Rosa
Luigi Alberti, Giovanna Prandini, Alessandro Luzzago durante la presentazione di Italia in Rosa

Il programma si conferma fedele ad una formula che ha riscosso grande apprezzamenti, presentando al pubblico una selezione particolarmente rigorosa di 116 cantine di tutta Italia. cui si aggiungeranno quelle ospitate negli stand di Consorzio Oltrepò Pavese, Consorzio Bardolino e Associazione Donne del Vino per un totale di oltre 180 etichette in degustazione, a rappresentare tutte le più ricercate sfumature delle produzioni vitivinicole in rosa. A far la parte del leone saranno le insegne della Valtènesi, che ne approfitterà per rivendicare la sua natura di territorio viticolo storicamente vocato ed orientato alla produzione di rosè. Ma non mancheranno rappresentanze di altre aree di grandi tradizioni come il Salento o l’Abruzzo, oltre ad insegne del Veneto, del Piemonte, della Toscana e di molte altre regioni d’Italia.

Italia in Rosa è anche un importante momento di approfondimento culturale sulle tematiche del territorio: si inserisce in questo ambito il convegno “Valtènesi: dalle radici del rosé il futuro di un territorio”, in programma sabato 6 alle 11 a Villa Galnica di Puegnago, sede del Consorzio Valtènesi: ospite d’onore Gilles Masson, direttore del Centre de Recherche et d’Expérimentation sur le Vin Rosé di Vidauban (Provenza), che presenterà i primi dati di un progetto di ricerca triennale sul Chiaretto messo a punto lo scorso anno in collaborazione con il Consorzio Valtènesi. In finale, dibattito con Franco Ziliani, giornalista dei blog Vino al Vino e LeMilleBolleBlog. Al termine della tavola rotonda, verrà consegnato il Trofeo Pompeo Molmenti al miglior Chiaretto della vendemmia 2014.

“Italia in Rosa rappresenta uno dei momenti chiave di una strategia promozionale fortemente incentrata sull’internazionalizzazione del Chiaretto – afferma il presidente del Consorzio Valtènesi, Alessandro Luzzago -. La manifestazione, anno dopo anno, sta diventando un veicolo per rafforzare l’identità della Valtènesi come terra di produzione di grandi rosé: un concetto sul quale quest’anno abbiamo deciso di insistere con la volontà di rafforzare e rilanciare l’autentica vocazione del territorio”.

 

Tutte le info aggiornate su www.italiainrosa.it.

 




San Pellegrino, la birra artigianale bergamasca “fa 13”

Cinque giorni per degustare oltre 40 birre alla spina o in bottiglia. Sono i numeri della quinta edizione di BeerGhèm, la rassegna dedicata alla birra artigianale prodotta in Bergamasca organizzata dal birrificio Via Priula di San Pellegrino in collaborazione con La Compagnia del Luppolo.

L’appuntamento è nel centro di San Pellegrino per un lungo ponte brassicolo – dal 29 maggio al 2 giugno – che permetterà di conoscere un mondo sempre in fermento, dove si affacciano nuove birre e nuove realtà produttive. I birrifici partecipanti sono 13: Via Priula di San Pellegrino Terme, Valcavallina di Endine Gaiano, Endorama di Grassobbio, Del Lago di Sarnico, Kaos di Grumello del Monte, Della Ghironda di Brusaporto, Hop Skin di Curno, Birra Orobia di Gorle, Otus di Seriate, Dom Byron di Clusone, AR Brewing di Nembro, Elav di Comun Nuovo e il più giovane Lemine di Almenno San Salvatore.

La formula prevede l’acquisto del bicchiere (3 euro) e di gettoni per gli assaggi (2 euro). Sarà anche allestito un beershop per l’acquisto delle birre in bottiglia dei birrifici presenti da portarsi a casa. C’è anche la cucina, a cura di Pier Milesi del ristorante Bigio e dalla Birreria Via Priula . Venerdì 29 maggio la rassegna è aperta dalle 18 alle 24, da sabato al martedì dalle 11 alle 24.

Tra gli eventi collaterali, sono in programma quattro serate di musica dal vivo: si inizia venerdì 29, giorno di apertura ufficiale, con i Trio of a Kind mentre sabato 30 si potrà assistere alla performance del gruppo S.O.S. Save Our Soul, con la collaborazione di NDS Music di Treviglio. Domenica 31 saranno di scena gli Atomic Clock Radio, cover band 70’s e lunedì primo giugno spazio alla musica di Diego Deadman Potron.

Per gli aggiornamenti c’è la pagina Facebook BeerGhèm




“Gromo sempre in forma”, nel borgo concorso e sagra del formaggio

Venerdì 29 e sabato 30 maggio nelle vie del borgo di Gromo si tiene la quarta edizione della sagra del formaggio”Gromo sempre in forma”. L’evento ruota attorno al concorso caseario omonimo, che ha come protagonisti la Formaggella della Val Seriana, lo Stracchino e il Formaggio di monte, valutati e giudicati dagli assaggiatori dell’Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio), con lo scopo di valorizzare e far conoscere la produzione casearia della Val Seriana.

La manifestazione si apre venerdì 29 con un convegno dal titolo “Produzioni agricole di montagna e vendita diretta: quali opportunità per l’imprenditore agricolo e quale tutela igienico sanitaria per il consumatore”, organizzato dal Comune in collaborazione con la Pro Loco alle ore 20.30 nella sala Filisetti (via Milesi 25).

Sabato, invece, dalle 10 alle 18 sarà allestita nel centro storico la mostra mercato di prodotti alimentari degli agricoltori. In mattinata è previsto anche un percorso per i bambini delle scuole elementari, guidati dagli allievi dell’indirizzo agricolo dell’Abf di Clusone tra fattoria didattica, produzione e caratteristiche dei formaggi. La premiazione del concorso è fissata alle 15.30. A seguire degustazioni guidate (su prenotazione) con gli esperti Onaf e dimostrazioni e assaggi con gli allievi della scuola alberghiera di Clusone.

Non manca l’intrattenimento musicale. E dalle 19 scatta la cena tipica in piazza.

Per informazioni tel. 0346 41345

 




Oggi l’hamburger day. Ma c’è una festa per ogni cibo

Giovedì 28 maggio si celebra l’International Hamburger Day, quinta edizione di un evento lanciato da una community di appassionati del panino più amato d’America, diventato un must anche nella ristorazione, fast e non solo, di casa nostra.

Tutto ciò che c’è da fare in questa giornata  – spiegano i promotori – è mangiare hamburger (al plurale). Di carne, pesce, vegetali, con insalata o da soli, fatti in casa o presi al take away, da soli o in compagnia, sul barbecue all’aperto o in cucina: non importa, tutto è permesso, basta mettere da parte le preoccupazioni e godersi il proprio pasto.

La ricorrenza non manca di essere spunto per eventi promossi da locali e catene. Anche a Bergamo, ad esempio, si festeggerà. All’Edonè di Redona nella serata del 27 marzo (per farsi trovare a mezzanotte del grande giorno già con il panino preferito in mano) si troveranno Edolulu, Burger Surf, Wipe Burger, Berghem Burger, Crest Burger, Double Wave, Baconator, Happy Veg accompagnati dalla musica dal vivo di Doug Tuttle direttamente dagli Stati Uniti (New Hampshire).

Ci sono però tante altre buone “scuse” per festeggiare piatti e prodotti. Wikipedia propone un generoso calendario delle ricorrenze gastronomiche nel mondo, in pratica per ogni giorno dell’anno. Tra quelli di rilevanza globale, si va dal giorno del pancake (74 giorni prima di Pasqua) a quello della birra (il primo venerdì di agosto). A settembre tocca al bacon e al caffè (il 29), mentre in ottobre si passa dal cibo vegetariano alle uova, il World food day (il 16). Il primo novembre è invece festa per la scelta vegana.

Ogni nazione ha poi i propri culti. In Brasile si celebrano pomodori, miele, caffè, mate, banane, ma anche pizza e muffin. In Germania ci sono il giorno delle mele tedesche, della birra tedesca e pure della zuppa (il 19 novembre, con il clima giusto).

Ma per chi si vuole sbizzarrire sono gli Stati Uniti ad avere il calendario più grasso: settimana del buffet, burro di arachidi, pop corn, ciliegie ricoperte di cioccolato, formaggio e fonduta di formaggio, il giorno del gelato a colazione, quello delle polpette, degli scampi, della nocciola, della pannocchia grigliata, dell’aragosta, del barbecue, del pollo fritto, delle caramelle gommose, della tequila, dell’hot dog, dei leccalecca, dei marshmallow, dei cracker sulla tastiera e via così, tra piatti e prodotti tipici e omaggi più o meno ironici ai simboli del junk food, ai quali si fa fatica a resistere.

Insomma, ogni giorno è buono per giocare con il gusto.




Le bontà dei laghi d’Europa in vetrina a Iseo

ph sbardolini

 

I laghi italiani ed europei si danno appuntamento a Iseo. Da venerdì 29 maggio a martedì 2 giugno nella cittadina sebina si svolgerà la sesta edizione del Festival dei Laghi, la manifestazione che valorizza e promuove il turismo, le tradizioni e i prodotti delle località lacustri.

Alla vetrina partecipano circa ottanta espositori, provenienti da quaranta laghi italiani ed europei. Cinquanta gli eventi proposti nel corso dei quattro giorni di festival; il programma spazia dalla gastronomia, con la mostra mercato “Bontàlago” dove si ritroveranno eccellenze italiane come l’olio d’oliva del Trasimeno, le sarde di Montisola, le fragole del lago di Nemi e i vini dei laghi trentini e del Garda, alla musica e all’arte, con concerti e mostre.

FdL_edizione-2013-1-624x300Sono previste anche rassegne artistiche, gare sportive, regate veliche, show cooking, degustazioni, letture al giardino Garelli, installazioni dedicate all’acqua, camminate, passeggiate in bicicletta e escursioni in battello e in treno alla scoperta dei tesori del lago d’Iseo e della Franciacorta e menù nei ristoranti a prezzi contenuti. Particolare attenzione sarà data alla sostenibilità ambientale con la rassegna “Carovana della sostenibilità” che sul lungolago proporrà le migliori pratiche sul versante della tutela.

Il Festival dei Laghi, nato nel maggio 2010, è organizzato dal Comune di Iseo e dalla Fondazione l’Arsenale con l’obiettivo di valorizzare le località lacustri e nel contempo di mettere in comune le buone pratiche di salvaguardia ambientale, mobilità dolce, turismo, politiche di invecchiamento attivo e inclusione sociale. L’edizione di quest’anno è stata inserita nel programma “Europe for Citizens” e ha il marchio ufficiale di Expo 2015.

A sancire la vocazione europea della manifestazione, è previsto l’incontro delle comunità che aderiscono al partenariato «nEUlakes» (Network of European lakes), che vede Iseo come capofila e comprende i laghi di Bled (Slovenia), Manzanares El Real (Spagna), Windermere (Regno Unito), Ohrid (Macedonia), Sankt Gilgen (Austria), Lidkoping (Svezia), Savonlinna (Finlandia), Carrik on Shannon (Irlanda) e Subotica (Serbia).

 




Gina, sessant’anni di ristorazione e nessuna voglia di smettere

Gina Invernizzi con la figlia Antonella e la nipote Valentina

 

Entri nel locale e te la trovi subito davanti. Il simbolo dell’attività è lei: la Gina, all’anagrafe Gina Pierina Invernizzi di anni 80. Da dietro la cassa sorveglia tutto l’andamento del ristorante pizzeria che porta il suo nome. Siamo Da Gina, appunto, in via Marconi 95 a Seriate.

«Amo il mio lavoro, la mia vita è qui – racconta la signora – ormai da 60 anni, anche se abbiamo cambiato un po’ di posti. Chiudo alla mezzanotte e sono la prima ad aprire alle 7,30. Spero di continuare così ancora per qualche anno». «In verità non riusciamo a schiodarla dal suo posto né a farle fare qualche giorno di vacanza – precisa la figlia Antonella che con la madre conduce il locale –. La sua presenza è preziosa per la grande esperienza e per come sa trattare con i clienti che ormai, possiamo dire, conosce da generazioni».

da gina esterno ridL’avventura inizia in Svizzera, nel 1952, quando la signora Gina incontra Emilio Federici (purtroppo scomparso nel 1990). Entrambi sono lì per lavoro, poco dopo si sposano e rientrano in Italia aprendo una trattoria, sempre a Seriate, a circa un chilometro di distanza dalla collocazione attuale. È il 1955 ed è, ovviamente, una trattoria vecchio stile, anzi un Circolo Combattenti e Reduci per la precisione, dove ogni tanto si cucina anche.

La trasformazione nel 1976 con la costruzione e il trasferimento nell’attuale edificio, ampliato e ristrutturato nel 1997 sino a raggiungere le dimensioni odierne e le linee di arredamento che ancora stanno ben al passo con i tempi. Si tratta di un locale molto ampio, che raggiunge i 250 coperti distribuiti su tre sale, una delle quali si trasforma in dehors nella bella stagione.

«Abbiamo la possibilità di accontentare un po’ tutti – racconta Antonella Federici – visto che possiamo fare ricevimenti ma anche feste più piccole riservando delle sale. Per ogni occasione o ricorrenza prepariamo dei menù particolarmente ricchi e siamo ben attrezzati per ogni esigenza, del resto non è certo l’esperienza che ci manca». Come naturale, sessant’anni di attività l’offerta ha seguito l’evoluzione dei tempi e c’è sempre molta attenzione alle variazioni nei gusti della clientela. «Abbiamo tre cuochi ben preparati  e attualmente la tendenza ci porta a privilegiare i piatti di pesce, ma non per questo trascuriamo la cucina tipica, con salumi misti, formaggi e confetture, foiade e casoncelli, e poi tagliate e grigliate miste. Le paste fresche, compresi i casoncelli, le fa
cciamo in casa come tutti i dolci. Proponiamo due menù degustazione, uno di carne e l’altro di pesce rispettivamente a 33 e 35 euro. Il pesce comunque sembra incontrare da noi grandi favori».

da gina interno ridUn menù tipo di pesce che va per la maggiore? «La scelta è abbastanza ampia – dice Antonella – ma si potrebbe partire con un antipasto cotto e crudo per passare a delle linguine all’astice e proseguire con un fritto misto, un branzino o un’orata oppure con l’astice alla Catalana che sta andando molto di moda. La spesa? Attorno ai 40 euro, vini esclusi. Puntiamo naturalmente molto sulla qualità delle materie prime senza trascurare anche l’aspetto estetico dei piatti. Abbiamo clienti veramente da generazioni e non possiamo deluderli».

Nel frattempo nonna Gina (visto che c’è anche la nipote Valentina che nel frattempo ha preso un indirizzo scolastico diverso rispetto alla ristorazione) sta imperterrita e attenta alla cassa ed ogni tanto interviene con qualche battuta frutto della sua lunga esperienza: «È un lavoro che amo, è la mia vita, alle vacanze ci penseremo…».

Ristorante pizzeria Da Gina
via Marconi 95
Seriate
tel. 035 295038
www.ristorantedagina.it

 




Expo, inaugurato il padiglione “Vino – A taste of Italy”

Expo, Il padiglione del vino
Expo, Il padiglione del vino

Aperto dal 1° maggio, diventato già un luogo cult dell’Expo 2015, il Padiglione “Vino – A Taste of Italy”, il primo dedicato alla produzione vitivinicola nella storia dell’Esposizione Universale, è stato ufficialmente inaugurato sabato con l’opening day alla presenza del ministro delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina. “Siamo la patria della biodiversità anche a livello vitivinicolo con quasi 500 varietà di uve registrate e proprio per questo abbiamo voluto un padiglione dedicato al vino italiano in Expo – ha dichiarato Martina -. Questo prodotto rappresenta una metafora perfetta della capacità italiana di reagire alla crisi e di vincere la sfida globale. Se pensiamo al percorso fatto dagli anni ‘80 ad oggi capiamo appieno la potenza dell’esperienza vitivinicola italiana, che oggi vale oltre 14 miliardi di euro con più di 5 miliardi di export. Basta ascoltare le reazioni affascinate dei visitatori che scoprono dentro “Vino – A Taste of Italy” storia, tradizione, innovazione di questo mondo attraverso i cinque sensi. C’è in mostra tutta la forza del vino, il legame tra saper fare e bellezza dei paesaggi viticoli, tra innovazione e sguardo al futuro. C’è in mostra l’Italia”. Il Padiglione, realizzato dal Mipaaf con Veronafiere-Vinitaly seguendo le linee di un Comitato Scientifico nominato appositamente, è una installazione dell’architetto Italo Rota e racconta la storia del vino italiano, di Enotria, le radici e la profonda cultura che caratterizza questo prodotto di eccellenza dell’agricoltura italiana.

Il padiglione, attraverso le 1.400 etichette esposte nell’Enoteca del Futuro racconta così un patrimonio unico di 594 vitigni, di cui ben 544 autoctoni. Dietro ad ognuno di questi esiste una storia che va conosciuta per comprendere e apprezzare ogni singolo vino, ed è questa cultura che la Vinitaly International Academy con le sue attività formative porta nel mondo da tempo, e che ora che il mondo si riunisce a Expo2015 condivide con i visitatori tra iniziative e eventi speciali. Con l’inaugurazione di oggi si intensifica anche il programma ufficiale dei numerosi appuntamenti che animeranno il padiglione. “Il vino nella tradizione gastronomica italiana” ha aperto il ciclo “Sei Viaggi nell’Italia del Vino”, curato dal Comitato Scientifico, presieduto da Riccardo Cotarella, per approfondire le principali tematiche legate al comparto, dalla produzione alla scienza, dalla salute alla sostenibilità, fino alle prospettive per il futuro. A condurre l’evento importanti critici, esperti e editori accompagnati dagli chef stellati Heinz Beck e Niko Romito. I numerosi ospiti hanno brindato con gli spumanti Trentodoc accompagnati da una degustazione di prodotti di Casa Ferrarini. Il calendario proseguirà già da lunedì 25 maggio con la presenza ufficiale della Regione del Veneto che inaugurerà il proprio spazio nell’Enoteca del Futuro e l’inizio di un altro interessante ciclo, curato da Paolo Massobrio e Marco Gatti: “La Giostra dei Wine Bar” che ha l’obiettivo di far comprendere l’importanza anche per il business di far leva su conoscenza e cultura. Venti appuntamenti che ogni lunedì presenteranno con le degustazioni in terrazza i migliori wine bar italiani selezionati dal Golosario, dagli intramontabili ai più innovativi. In programma anche numerosi appuntamenti realizzati con il supporto di Civiltà del Bere e Gambero Rosso, che verranno segnalati nel corso della manifestazione attraverso il sito www.vino2015.it.




ExpoGelato, alla San Vincenzo il prodotto non consumato

ExpoGelato2015

Con ExpoGelato 2015, l’evento dedicato al gelato artigianale italiano, per un mese e mezzo – fino al 30 giugno – il centro di Bergamo offre molte occasioni per conoscere e mangiare questo gustoso alimento. Diverse le iniziative proposte: live­cooking, workshop, spettacoli del gusto e tantissime degustazioni. Il gelato è un alimento sano, tutto da condividere. In questa occasione, nulla verrà sprecato. Infatti, ExpoGelato, per tutto l’arco dell’iniziativa, regalerà al Patronato San Vincenzo il gelato artigianale non consumato durante il giorno, un’attenzione particolare a un ente che attraverso le proprie sedi operative (CFP) svolgere attività di formazione professionale, di educazione, di assistenza e di promozione sociale, con un riguardo particolare ai giovani e ai lavoratori.