Obiettivo zero fame, la Dichiarazione di Bergamo per punti

g7 agricoltura - tavolo 2500 milioni di persone fuori dalla fame entro il 2030: è l’obiettivo che si è posto il G7 dell’Agricoltura, il summit dei sette paesi più industrializzati al mondo (Italia, Canada, Giappone, Stati Uniti, Francia, Germania e Gran Bretagna) riunito a Bergamo il 14 e 15 ottobre. Le azioni prioritarie sono riassunte nella Dichiarazione di Bergamo, siglata all’unanimità dai ministri.

 

  • TUTELA DEL REDDITO DEI PRODUTTORI DALLE CRISI CLIMATICO AMBIENTALI, MANDATO ALLA FAO

promuovere la tutela del reddito dei produttori, a partire dai piccoli, davanti alle crisi economiche e i disastri climatici. I Paesi G7 insieme a IFAD, WFP e OCSE hanno concordato di affidare alla Fao il compito di studiare un programma di azioni e individuare una definizione unitaria di evento catastrofico che oggi manca

  • PIÙ COOPERAZIONE AGRICOLA CON L’AFRICA

aumento della cooperazione agricola, sviluppo delle partnership nella ricerca, del trasferimento di conoscenza e tecnologia. La zona prioritaria di intervento, anche in relazione al fenomeno migratorio, è il continente africano, dove il 20% della popolazione soffre di povertà alimentare

  • MAGGIORE TRASPARENZA NEI PREZZI DEL CIBO

impegno a rafforzare la trasparenza nella formazione dei prezzi e nella difesa del ruolo degli agricoltori nelle filiere soprattutto di fronte alle crisi di mercato e alla volatilità dei prezzi. In particolare sui mercati locali si lavora a partire dalla Fao per dotare i produttori di strumenti che li aiutino nella definizione dei prezzi anche utilizzando big data e previsioni sull’andamento dei mercati

  • BATTERE LO SPRECO ALIMENTARE

necessità di rafforzare le norme e le azioni per ridurre le perdite di cibo e gli sprechi alimentari, che oggi coinvolgono un terzo della produzione alimentare mondiale

  • TRACCIABILITÀ PER SISTEMI PRODUTTIVI TERRITORIALI

adozione di politiche concrete per la tracciabilità e lo sviluppo di sistemi produttivi legati al territorio.




G7 dell’Agricoltura, «la partecipazione dei cittadini è stato il valore in più»

g7 agricoltura - tavolo

Un obiettivo ambizioso e il coinvolgimento attivo dei cittadini sui temi dell’agricoltura, della sostenibilità e del diritto al cibo. È il lascito del G7 dell’Agricoltura, il summit che nel fine settimana appena trascorso ha portato a Bergamo i ministri di Italia, Canada, Giappone, Stati Uniti, Francia, Germania e Gran Bretagna e i rappresentanti delle Organizzazioni internazionali. Il confronto si è concluso con l’adozione unanime della “Dichiarazione di Bergamo”.

«500 milioni di persone fuori dalla fame entro il 2030 – ha dichiarato il Ministro Martina, presidente G7 agricoltura – attraverso impegni concreti dei sette Paesi. È questo l’obiettivo che confermiamo come G7 agricoltura nel solco di Taormina e nella più ampia cornice Fame zero dell’Onu. Il ruolo della cooperazione agricola sarà decisivo per raggiungere questo traguardo, perché la maggioranza delle persone che soffrono la fame vive in aree rurali. La fame è una questione prima di tutto agricola. Per questo abbiamo deciso di aumentare gli sforzi per favorire la produttività sostenibile in particolare in Africa, attraverso la condivisione di buone pratiche per aumentare la resilienza e accompagnare lo sviluppo delle comunità locali. Abbiamo affrontato anche il tema della difesa dei redditi degli agricoltori davanti alle crisi dovute al cambiamento climatico e a quelle economiche, affidando il mandato alla Fao per studiare azioni sul tema».

«Ci sono temi – prosegue Martina – sui quali dovremo aumentare ancora gli sforzi, come la protezione dei suoli e la biodiversità, la maggiore trasparenza nella formazione del prezzo del cibo e la riduzione radicale dello spreco alimentare. Su questi fronti serve più consapevolezza, ognuno deve sentire forte la propria responsabilità. Anche per questo abbiamo voluto un G7 aperto, con una settimana dedicata dalla città di Bergamo a decine di appuntamenti sul tema del diritto al cibo, in continuità col lavoro che l’Italia ha fatto con Expo Milano. Una partecipazione straordinaria di giovani, organizzazioni non governative, agricoltori, istituzioni, associazioni che hanno dato spunti interessanti per il lavoro di confronto con gli altri ministri. Da Bergamo rilanciamo ancora la sfida per garantire davvero il diritto al cibo di ogni essere umano a qualunque latitudine».

mandala maisIl vertice è stato infatti accompagnato dalla Settimana dell’Agricultura di Bergamo, il festival voluto e realizzato dal Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo e Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, che ha proposto 65 eventi tra laboratori, mercati, convegni, tavole rotonde.

Secondo i dati forniti dal Comune, il programma ha coinvolto oltre 106mila persone, con la punta di oltre 70mila visitatori registrata dal mercato della Coldiretti, ma anche 2.500 persone che hanno visitato lo Spazio MAD durante l’arco della settimana e poi i successi delle conferenze sul tema “Fame Zero” organizzate in collaborazione con BergamoScienza e Cesvi tra il Teatro Donizetti e l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo: oltre mille persone hanno ascoltato le parole del sindaco Giorgio Gori, del Ministro Martina, del commissario europeo Phil Hogan, di monsignor Nunzio Galantino, segretario della Cei e Graziano Da Silva, direttore generale della Fao.

A questi di aggiungono i visitatori del Mercato dei Mercati e le oltre 3.500 persone che hanno acquistato biglietti per il grande appuntamento enogastronomico di Astino nel gusto.

«Siamo stati l’unica tra le città italiane che hanno ospitato gli appuntamenti della Presidenza italiana del G7 a non limitarsi all’accoglienza verso le delegazioni, ma abbiamo creato invece un evento aperto e che ha visto una grande partecipazione», ha spiegato Gori. «Abbiamo voluto rappresentare visioni e punti di vista diversi, cercando di coinvolgere cittadini e visitatori intorno a temi di fondamentale importanza quali il futuro dell’alimentazione. Credo che ci siamo riusciti, anche grazie al grande lavoro che da qualche anno abbiamo intrapreso con il tavolo dell’agricoltura e alla grande risposta di enti, associazioni e realtà che hanno collaborato con il Comune, la Provincia e il Ministero alla realizzazione della settimana».




Smog, lo stop alle auto più inquinanti anticipato al primo ottobre

smog

Quest’anno le limitazioni alla circolazione in chiave antismog scattano prima. La Giunta della Regione Lombardia ha dato il via libera alle nuove misure per il miglioramento della qualità dell’aria anticipando dal 15 al primo ottobre l’avvio della stagione dei divieti.

Lo stop è previsto nei 570 Comuni ricadenti all’interno della Fascia 1 e della Fascia 2 per i veicoli a benzina Euro zero e i diesel Euro zero, 1 e 2 dal lunedì al venerdì, escluse le giornate festive infrasettimanali, dalle ore 7.30 alle ore 19.30, fino al 31 marzo 2018 (non più il 15 aprile). La modifica del calendario è stata decisa per armonizzare le date con le altre Regioni del Bacino padano (Veneto, Emilia Romagna e Piemonte) che lo scorso 9 giugno a Bologna hanno sottoscritto l’Accordo di programma insieme al ministero dell’Ambiente.

Restano in vigore anche le misure emergenziali, quelle che scattano al persistere di alte concentrazioni di Pm10, ma scattano in anticipo. Al superamento dei 50 microgrammi per metro cubo per quattro giorni consecutivi (invece dei sette dello scorso anno) scatterà lo stop dei veicoli fino a Euro 4 diesel dalle 8.30 alle 18.30 e dei veicoli commerciali fino a Euro 3 diesel dalle 8.30 alle 12.30. Sarà inoltre è vietato sostare con veicoli a motore acceso, usare camini o stufe con prestazioni energetiche sotto le 3 stelle, accendere fuochi e falò all’aperto e superare i 19°C per le temperature medie.

Nel caso di sforamento per 10 giorni consecutivi (come in passato) le limitazioni riguarderanno i veicoli sino all’Euro 4 diesel dalle 8,30 alle 18,30 e i veicoli commerciali Euro 3 diesel dalle 8,30 alle 18,30 ed Euro 4 diesel dalle 8,30 alle 12,30.

 




Malpensata, inaugurato il nuovo parco. C’è anche un campo da basket

MalpensataParcoE’ stato inaugurato questa mattina, alla presenza del Sindaco Giorgio Gori e della Giunta del Comune di Bergamo, il nuovo parco della Malpensata: un’area verde di  11.687 metri quadrati corrispondenti che ospita da oggi un campo da basket e pallavolo, un’area parkour, realizzata in collaborazione con Uisp e l’Associazione ParkourWave, e il nuovo centro giovanile. L’area giochi per bambini è in fase di ultimazione e sarà completata in una ventina di giorni. Nei giorni scorsi anche BergamoWifi è sbarcato nel nuovo parco, realizzando la prima isola del quartiere della Malpensata: con questo hotspot il sistema del wifi pubblico del Comune di Bergamo raggiunge quota 100 punti d’accesso in città, confermandosi uno dei sistemi più avanzati del nostro Paese.

Parco MalpensataL’intervento per la realizzazione del parco è durato oltre un anno e mezzo e ha previsto lavorazioni per un valore complessivo di ottocentomila euro al netto dell’Iva. Venerdì 24 marzo, alle 18, inaugura ufficialmente invece GATE, il centro giovanile del Comune di Bergamo, il terzo di questo genere del Comune di Bergamo, dopo Edoné e Polaresco: una novità importante per le politiche giovanili del quartiere e della zona a sud della città. malpensata

Il progetto del nuovo parco: http://www.comune.bergamo.it/upload/bergamo_ecm8/gestionedocumentale/ProgettoMalpensata_784_25392.JPG




Segnali di primavera, riapre l’orto botanico

orto botanico bergamo altaMercoledì 1 marzo riapre l’Orto Botanico in Città Alta. Fino al 31 ottobre sarà possibile vivere un luogo di pace ricco di biodiversità vegetale, da cui si godono ampi orizzonti su Prealpi e Pianura Padana e un punto di vista speciale su Città Alta.

L’Orto Botanico sorge su uno spalto delle Mura veneziane, per l’esattezza la punta più settentrionale del sistema difensivo, scelto 45 anni fa come sede dell’orto per la bellezza del luogo, appena a monte della polveriera seicentesca di via Beltrami.

Oggi è un osservatorio privilegiato dei fenomeni che accadono in natura, poiché vi è concentrata una quantità notevole di specie e varietà differenti, in continuo arricchimento e, sebbene la stagione vegetativa stia muovendo i primi passi, le piante più precoci, come gli ellebori e l’edgeworthia, sono già in fioritura.

Le piante meno rustiche, come agavi, cordiline, banani del Giappone ecc. richiedono ancora evidenti coperture in cellophane, in questi giorni utilizzate anche per lavori di rinnovo delle tinteggiature degli arredi metallici. Presto cresceranno inoltre molte varietà di tulipani che anche quest’anno sono state predisposte negli spazi adiacenti la polveriera, un appuntamento floreale che i visitatori apprezzano molto. Per quel che riguarda la sezione di Astino, la Valle della Biodiversità, la riapertura è prevista ad aprile.

L’Orto Botanico resterà aperto tutti i giorni, festività comprese, fino al 31 ottobre. L’ingresso è, come sempre, libero. Invariati gli orari.

MARZO 10 – 12 / 14 – 17

APRILE 10 – 12 / 14 – 18

MAGGIO 10 – 12 / 14 – 19

GIUGNO 10 – 12 / 14 – 20

LUGLIO 10 – 12 / 14 – 19

AGOSTO 10 – 12 / 14 – 19

SETTEMBRE 10 – 12 / 14 – 18

OTTOBRE 10 – 12 / 14 – 17




Parco della Trucca, in arrivo il padiglione permanente e i lavori anti-allagamento

parco_trucca.jpgIl nuovo padiglione permanente, lo spostamento dell’area giochi e la riqualificazione idraulica della zona vicina al parcheggio pubblico: diverse le novità illustrate ieri dall’assessore al Verde pubblico del Comune di Bergamo Leyla Ciagà durante l’incontro con la rete sociale del Villaggio degli Sposi. Un incontro nato per presentare alla rete del quartiere il progetto del nuovo padiglione, alla presenza del giovane architetto Matteo Battistini di Cesena, vincitore del bando istruito dal Comune di Bergamo lo scorso anno. “Il Parco della Trucca – ha sottolineato Ciagà – considerata la sua estensione, è un’area verde di interesse per tutta la città e negli ultimi anni ha visto incrementare il gradimento da parte dei cittadini di Bergamo: da qui nasce la necessità di dotarlo dei servizi essenziali all’utenza lungo tutto l’arco dell’anno, garantendo non solo somministrazione di bevande o cibo, ma anche e soprattutto spazi per attività ricreative e ludico-sportive”.

La struttura a forma di lente di 300 metri quadri sarà in legno e acciaio, con una grande pensilina esterna, dove sarà possibile svolgere varie attività. A differenza degli altri parchi cittadini, vi sarà una gestione unica della struttura e del parco. Il costo di realizzazione è di 360 mila euro: sarà avviato dal Comune di Bergamo un bando pubblico rivolto agli operatori commerciali entro l’estate 2017 per la sua costruzione e la successiva gestione. “Credo che i benefici possano essere diversi – prosegue Ciagà -, non solo si evitano montaggio e smontaggio delle strutture che caratterizzano la stagione estiva, ma si migliora e stabilizza la fruizione del Parco, non più legata alla stagionalità e alla straordinarietà dell’offerta estiva. Consideriamo inoltre quanto sia più semplice l’interlocuzione con un eventuale operatore privato che opta per un investimento di lungo periodo: le attività non sono necessariamente legate alla massimizzazione dei profitti che di solito avviene in presenza di un investimento che conta solo sull’arco dei pochi mesi della stagione calda.”

Novità importanti per quello che riguarda i problemi idraulici registrati nelle aree limitrofe il parco nell’estate scorsa: il Comune di Bergamo ha infatti previsto ben 300mila euro nel Piano delle Opere Pubbliche per la riqualificazione idraulica del parco, un intervento che prevede l’abbassamento e la riconfigurazione del terreno in corrispondenza dell’attuale area giochi (che sarà ricollocata), creando un “bacino di calma” in grado di proteggere i condomini vicini in caso di violenti nubifragi. “Attualmente – conclude Ciagà – il terreno di questa zona del parco risulta essere più alto rispetto al piano terra dei condomini vicini, con le conseguenze che si possono prevedere in caso di violente piogge o nubifragi. Abbassando e mitigando il terreno, possiamo prevenire eventuali disagi, consentendo all’acqua di raccogliersi in un punto lontano dalle abitazioni per poi defluire senza arrecare danni. Sistemeremo poi la vegetazione e sposteremo l’area giochi, venendo incontro alle richieste degli stessi residenti”.

 




Sale l’inquinamento, tornano le limitazioni a traffico e riscaldamento

Smoke and exhaustLa qualità dell’aria è di nuovo peggiorata e a Bergamo e negli altri 27 Comuni che aderiscono al Protocollo Aria della Regione Lombardia (Arcene, Bagnatica, Boltiere, Brembate, Brusaporto, Cologno al Serio, Curno, Dalmine, Gorle, Grassobbio, Mozzo, Nembro, Osio Sopra, Osio Sotto, Pedrengo, Ponteranica, Ponte San Pietro, Pontirolo, Pradalunga, Ranica, San Paolo d’Argon, Scanzorosciate, Seriate, Torre Boldone, Trescore Balneario, Treviolo e Villa di Serio) scattano di nuovo le limitazioni previste dopo sette giorni consecutivi di sforamento della soglia di 50 microgrammi di PM10.

Da domani torneranno perciò lo stop alla circolazione dei veicoli euro 3 diesel dalle ore 9 alle 17 (dalle ore 7.30 alle 9.30 per i veicoli commerciali diesel euro 3), il divieto di circolazione dei veicoli euro 0 benzina e euro 0, 1 e 2 diesel anche nelle giornate di sabato, domenica e nei giorni festivi dalle ore 7.30 alle 19.30, lo stop alle stufe con rendimento inferiore alla classe 3 stelle, il divieto assoluto di combustioni all’aperto e di spandimento liquami zootecnici in agricoltura e il limite a 19 gradi (con tolleranza di 2°) delle temperature medie degli edifici, con divieto di lasciare le porte aperte degli esercizi commerciali.

 




“M’illumino di meno”, anche i ristoratori in campo con la cena a lume di candela

illumino_di_menoGiunta alla tredicesima edizione, “M’illumino di meno a Bergamo” torna il 24 febbraio con una manifestazione che punta – come da tradizione – a sensibilizzare i cittadini alla cura dell’ambiente, al rispetto del pianeta, con un gesto simbolico ma al tempo stesso concreto. Venerdì sera, per limitare lo spreco, le luci di Città Alta (che resterà chiusa al traffico dalle 20 alle 24) si spegneranno dalle 21,45 alle 22,45 e, contestualmente, cento candele illumineranno i cento rintocchi del Campanone tra piazza Vecchia, piazza Mascheroni, la Corsarola e piazza Mercato delle Scarpe. Sarà l’occasione anche per una cena soffusa, dal momento che anche i ristoranti del borgo antico aderiranno all’iniziativa proponendo un menù da degustare a lume di candela. Chi sale con i mezzi pubblici e consuma presso un ristorante, mostrando il biglietto di andata potrà avere in omaggio il biglietto per il ritorno. Il servizio della funicolare è potenziato dalle 19.30 fino alle 24.30. Non mancheranno gli artisti di strada che si esibiranno in performance di luce e fuoco con le compagnie teatrali Ambaradan e Chapati. Ci sarà anche un “reading” dedicato al poeta Konstantinos Kavafis nell’ambito della rassegna Orlando organizzata dal Circolo Arci nell’ex carcere di Sant’Agata. in evidenza anche il Contest fotografico “Effetto Notte” che premierà i migliori scatti relativi alla serata con tre premi significativi. Info sulla pagina facebook Bergamo Alta.

Cosa può il singolo cittadino?

Spegnere le luci, andare al lavoro in bici, mangiare crudità e diffondere il messaggio.

Il decalogo di M’illumino di meno

  1. spegnere le luci quando non servono.
  2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici.
  3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria.
  4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola.
  5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre.
  6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria.
  7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne.
  8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni.
  9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni.
  10. utilizzare l’automobile il meno possibile, condividerla con chi fa lo stesso tragitto. Utilizzare la bicicletta per gli spostamenti in città.

 

 




Gestione dei torrenti, convenzione tra Regione e Consorzio di bonifica

Consorzio di bonifica“È stato approvato lo schema di convenzione tra la Regione Lombardia e il Consorzio di bonifica della Media Pianura Bergamasca per la gestione dei corsi d’acqua del reticolo principale”. Il provvedimento è stato approvato su proposta dell’assessore al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana di Regione Lombardia, Viviana Beccalossi.
“La Convenzione – sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi – di durata annuale, rinnovabile di anno in anno, individua e disciplina le attività per le quali Regione Lombardia si avvale del Consorzio, per la gestione e manutenzione ordinaria di alcuni corsi d’acqua del Reticolo Idrico Principale, per la gestione di attività di pulizia idraulica e della georeferenziazione delle opere concesse e autorizzate, regolandone condizioni e modalità di esecuzione”.
“Con la stipula di questo documento – spiega Terzi – il Consorzio si impegna, tra l’altro, a eseguire, in raccordo con l’UTR Bergamo, la necessaria manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua del reticolo idrico principale , al fine di assicurare il buon regime delle acque che vi transitano e garantire la difesa idraulica dei territori attraversati”.
Nel dettaglio, l’elenco dei corsi d’acqua coinvolti per un totale di 108.707,3 metri.
– Torrente Dordo
– Torrente Zerra, detto anche Borgogna nel tratto da Albano nell’immissione della Roggia Borgogna nel Torrente Zerra fino a Costa di Mezzate dove parte lo scolmatore (tutto il corso).
– Torrente Seniga (dallo sbocco alla confluenza del fosso Busone)
– Rio Morla o Rio Morletta (tutto il corso fino all’altezza della cascina Valota)
– Torrente e rio Morla (dalle origini fino a Cascina Ceresola in Comune di Zanica)
– Torrente Tremana (tutto il corso).




Ristorazione, a Bergamo la raccolta degli oli esausti è semplice e gratuita

restaurants-1024x804Per i ristoratori di Bergamo smaltire gli olii esausti diventa più semplice. Il Comune di Bergamo promuove dal mese di aprile un servizio gratuito che agevola la gestione da parte dei commercianti e semplifica ulteriormente il servizio di ritiro degli oli esausti da ristorazione. Il servizio prevede il prelievo dei contenitori pieni a fronte della consegna di contenitori vuoti ed è rivolto anche alle attività ambulanti e di mercato.

Il servizio, curato da Aprica S.p.A., ha una valenza anche sociale: si avvale infatti di un operatore della Cooperativa Ruah di Bergamo.

I ristoratori e gli ambulanti che desiderano conferire gli olii vegetali al servizio pubblico, possono contattare Aprica S.p.A. al numero 035 351661–600 – o per mail a bergamo.preventivi.ambiente@a2a.eu (riferimento: Angelo Moretti). Aprica s.p.a. provvederà a organizzare il ritiro personalizzato al proprio esercizio commerciale.

In tema di normativa ambientale, si rammenta che è vietato espressamente lo sversamento degli olii vegetali all’interno della rete fognaria: caditoie stradali, vasche di sedimentazione, scarichi, etc.

Il produttore può conferire i propri rifiuti:

  1. Ad Aprica S.p.A. (gestore del servizio pubblico). In questo caso il produttore è esentato da qualsiasi incombenza;
  2. A una società terza autorizzata al trasporto e smaltimento/recupero dei rifiuti. In questo caso il produttore, se non vuole incorrere in sanzioni anche di carattere amministrativo, deve predisporre un formulario di identificazione del rifiuto, tenere il registro di carico e scarico, e fare la denuncia annuale (MUD). L’Amministrazione comunale procederà alla richiesta di trasmissione dei quantitativi annuali conferiti a terzi, in modo tale da poterli considerare nel novero dei rifiuti differenziati.
  3. Direttamente all’impianto di stoccaggio/recupero
    In questo caso il produttore deve avere l’autorizzazione al trasporto dei rifiuti in contro proprio (viene rilasciata dall’Albo Gestori Ambientali) e deve predisporre il Formulario di Identificazione del Rifiuto.