Expo, Ascom organizza una riunione strategica per gli albergatori

Lunedì 27 aprile Ascom Bergamo organizza una riunione per  gli albergatori. Nel corso dell’incontro verranno illustrati i temi dell’Expo,  i collegamenti da Bergamo, i biglietti di ingresso e tutto quanto può essere utile come informazione anche per clienti ospiti nella nostra città in occasione della grande kermesse milanese. L’incontro si svolgerà a partire dalle ore 15,30 nella sala corsi dell’Associazione commercianti in via Borgo Palazzo 154 (Ex Una hotel) e si propone di massimizzare le ricadute positive di Expo per le imprese della ricezione bergamasca.
All’incontro interverranno il presidente di Turismo Bergamo Luigi Trigona, i funzionari di Trenord per spiegare i collegamenti con Rho Expo, il vicedirettore Ascom Oscar Fusini per la convenzione acquisto biglietti e Stefania Pendezza esperta Expo e consulente Ascom per le iniziative dell’Associazione nell’ambito della manifestazione. Saranno disponibili per il ritiro gratuito le pocket map dei collegamenti ferroviari con Expo. Per partecipare è necessario confermare la propria presenza. Per informazioni: segreteria del Gruppo Albergatori, area Accoglienza tel. 035-4120304.




Osio Sotto, “Risorse limitate, ma cerchiamo di dare risposte al commercio”

Osio Sotto Munic - CopiaLe risorse finanziarie sono limitate e vincolate, ma il comune di Osio Sotto cerca lo stesso di promuovere iniziative che facciano da volano per rendere più vivo il paese. “Tentiamo di rendere il centro più attrattivo attraverso manifestazioni gestite da noi oppure in collaborazione con l’Acea (l’Associazione commercianti, esercenti e artigiani) e il Distretto del commercio come “Promotion expo” e “Gusti e buon gusto” dedicato ai sapori del territorio, ma il calendario prosegue tutto l’anno, anche se non è affatto semplice”, spiega il sindaco di Osio Sotto, Edoardo Musitelli.

L’insediamento della sua giunta è avvenuto nel maggio dello scorso anno, è quindi ancora presto per tirare le somme. “Ma un primo segnale di cambiamento l’abbiamo dato, i cittadini lo percepiscono”, dice. Una prova che l’amministrazione abbia stretto la cinghia la si è avuta a Natale con la spesa per le luminarie a carico dei commercianti, a eccezione di quelle in piazza Papa Giovanni, al parco e per i tre alberi addobbati. “Purtroppo ci impongono la politica del risparmio, abbiamo le mani legate e ci tocca fare delle scelte mirate e di opportunità”, lamenta il primo cittadino. La scarsità di parcheggi è un problema da sempre. Piazza Papa Giovanni è affollata di auto proprio perché nelle immediate vicinanze non ci sono strisce bianche, né blu. “Il piano di governo per il territorio prevede interventi per rendere più vivibile il centro, ma anche in questo caso, considerato le scarse disponibilità finanziarie nelle casse comunali, è facile che rimangano progetti solo sulla carta”, chiarisce il primo cittadino.

I commercianti sono gravati da balzelli e chiedono sgravi soprattutto per i giovani che si lanciano nelle nuove attività imprenditoriali. “La manovra fiscale che abbiamo effettuato era necessaria per garantire i servizi base per i cittadini, abbiamo tagliato dove era possibile farlo, adottando per la tassa dei rifiuti meccanismi che stabiliscano il costo effettivo per il rifiuto prodotto – spiega Musitelli -. Non c’era nessuna possibilità per effettuare riduzioni. Cosa faremo per il futuro? Vedremo”. Gli esercenti che gestiscono attività legate agli alimentari sono in difficoltà per il numero elevato di supermercati che sottrae una clientela giovane. Una questione, tuttavia, ereditata dalle passate amministrazioni. “Nuove licenze per i supermercati non ne sono state concesse, né sono in programma”, tiene a precisare il primo cittadino.




Carrozzieri, «un passo avanti contro la riforma delle assicurazioni»

carrozziereContinua la battaglia dei carrozzieri di Confartigianato Lombardia contro la riforma del codice delle assicurazioni, nell’ambito del Ddl Concorrenza. E segna un nuovo passo avanti per la categoria, che a inizio aprile aveva presentato le proprie istanze sul tema alla Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale: «La documentazione presentata in quell’occasione, che illustrava e spiegava gli emendamenti presentati da Confartigianato in sede parlamentare, ha permesso di redigere una proposta di risoluzione in cui Regione Lombardia si impegnava a sostenere le nostre ragioni a livello nazionale. Proposta che è stata presentata in Consiglio Regionale e votata all’unanimità», spiega il presidente regionale della categoria di Confartigianato, Stefano Romano.

«Un riconoscimento significativo – commenta il presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti – che peraltro proviene da tutte le parti politiche, concordi nel farsi portavoce delle istanze della categoria, il cui lavoro viene ancora una volta messo a rischio dalla lobby delle assicurazioni. Ai componenti del Consiglio Regionale va il nostro ringraziamento, per la grande attenzione e la sensibilità dimostrare, e in particolare al consigliere Fabio Rolfi, che è stato relatore della risoluzione votata».

Il principale punto critico della riforma segnalato da Confartigianato riguarda le modalità di risarcimento, che prevedono che l’automobilista sia di fatto vincolato a far riparare i danni dell’auto dalle carrozzerie convenzionate con l’assicurazione, cancellando la libertà di scelta e obbligando i carrozzieri ad accettare le condizioni imposte dalle assicurazioni. Inoltre, per coloro che comunque non vorranno rivolgersi agli artigiani convenzionati, la riforma prevede la possibilità per le assicurazioni di rimborsare i danni a prezzi stabiliti da quest’ultima in modo arbitrario.  Purtroppo se questa legge andasse in porto si andrebbe a cancellare il libero mercato, creando di fatto un oligopolio influenzato dal potere delle assicurazioni che peraltro in Italia costano il 45% in più rispetto alla media Ue, nonostante il calo costante degli incidenti.




Expo, dieci regole per una Bergamo a tripla “A”: Aperta, Attrattiva, Accogliente

tavolo expo
Oscar Fusini, Luigi Trigona, Stefania Pendezza

Padiglione ItaliaAperta, Attrattiva e Accogliente. E’ questa la “Tripla A” a cui Bergamo aspira attraverso il Progetto Expo Friends, nato dall’accordo esclusivo tra Confcommercio Imprese per l’Italia e la società Expo 2015. L’iniziativa, sottoscritta anche da Ascom Bergamo, vede protagonisti le attività commerciali e i pubblici esercizi pronti a “vestire” Bergamo per l’evento e ad accogliere cittadini e visitatori durante i sei mesi dell’Esposizione Universale. I negozi “amici di Expo” diventeranno supporter dell’Esposizione Universale e saranno riconoscibili grazie ad una vetrofania, “Expo Friends”. Per aderire al circuito è necessario sottoscrivere un Decalogo, esporre la vetrofania, formare il personale sui principali aspetti della manifestazione e fornire informazioni ai propri clienti. «Vogliamo una città più aperta, attrattiva ed accogliente – ha auspicato Luigi Trigona, direttore Ascom e presidente di Turismo Bergamo-. Bisogna superare la chiusura che contraddistingue spesso i bergamaschi e migliorare l’accoglienza. I punti vendita diventano gli amici di Expo, ma soprattutto dei punti di informazione e accoglienza per i visitatori, dall’approccio multilingue e multiculturale. Per questo è stato stilato un vademecum con attenzioni da riservare agli ospiti a seconda della cultura di provenienza. I commercianti Expo Friends oltre a sapere come accogliere al meglio turisti e visitatori avranno una maggior cura nell’allestimento delle vetrine e disponibilità per aperture straordinarie».  Il pacchetto contiene anche il Country Friendly Welcome & Accomodation, un vademecum sulla corretta accoglienza di ospiti cinesi, arabi e indiani. A maggio un seminario – che sarà anche disponibile on line- completerà la formazione sull’accoglienza. «L’accordo prevede, oltre all’esposizione della vetrofania e alla sottoscrizione delle regole per accogliere al meglio i visitatori, la disponibilità a tenere aperto ad agosto, invito che già la maggior parte degli esercizi coglie ogni anno nella nostra città e ad accompagnare le aperture straordinarie in concomitanza con eventi particolari- ha aggiunto il vicedirettore Ascom Oscar Fusini-. In avvicinamento ad Expo abbiamo in programma lunedì 27 un incontro con albergatori, nel corso del quale verranno illustrati i collegamenti per Expo da Bergamo con Trenord». Expo rappresenta un’occasione per lo sviluppo del territorio e delle imprese che va ben oltre il periodo dell’Esposizione: «L’ottica in cui Ascom si muove è quella di mietere semi durante Expo per poi  raccogliere segni di cambiamento, permettendo alle imprese del terziario di contribuire a far diventare Bergamo una meta non solo interessante dal punto di vista culturale e artistico, ma anche del punto di vista dell’accoglienza proponendo quello “stile italiano” a cui il mondo si ispira» ha continuato Oscar Fusini

Le dieci regole da sottoscrivere sono:
  1. disponibilità all’apertura nel periodo estivo, in particolare durante il mese di agosto;
  2. aperture straordinarie in occasione di eventi nell’area coinvolta;
  3. conoscenza, quanto meno di base, della lingua inglese per accogliere al meglio il visitatore straniero;
  4. cultura del sorriso e dell’accoglienza;
  5. la messa a disposizione di materiali informativi e indicazioni su Expo Milano 2015;
  6. la conoscenza delle attrazioni turistico/culturali della città;
  7. la disponibilità all’ascolto e alla comprensione delle necessità del cliente;
  8. consulenza a favore del cliente nella scelta;
  9. totale transparency: informazione chiara ai clienti stranieri sui prezzi;
  10. diritto per gli operatori commerciali aderenti di esporre nelle proprie vetrine e all’interno degli spazi commerciali il materiale informativo che sarà predisposto da Expo Milano 2015.

Le altre iniziative

Ad Expo Friends si affiancano altri progetti come Expo Gelato 2015, promosso da Camera di Commercio e gestito dal Comitato Gelatieri di Ascom, e la riconferma anche per il 2015 dello Sportello Expo, che rientra nel progetto “Prepariamoci all’Expo”, voluto da Camera di Commercio e Bergamo Sviluppo.  Attraverso lo Sportello Expo, l’Associazione sta predisponendo una serie di servizi per ottimizzare la presenza delle aziende associate negli uffici della Camera di Commercio nel padiglione Italia, secondo il calendario predisposto dall’ente camerale (ad Ascom toccheranno 12 giornate), l’organizzazione e l’accompagnamento di missioni aziendali, e lo sviluppo di rapporti di internazionalizzazione in chiave b2b tra gli imprenditori bergamaschi e le aziende espositrici di Expo. « Sono molte le imprese che finora si sono rivolte allo sportello- questo il primo bilancio della responsabile del servizio in Ascom Stefania Pendezza-. Il lascito culturale della manifestazione, oltre ad una visione più internazionale, è  la capacita’ di fare rete tra imprese. In questa prima fase le maggiori richieste ricevute erano su come accedere e visitare Expo. Nella seconda fase di consulenza programmeremo eventi business to business ed allargheremo gli orizzonti d’impresa attraverso il confronto internazionale, anche grazie alla piattaforma Expo che rappresenta un’occasione di incontro oltre che un patrimonio di relazioni».

La scheda di adesione al progetto, totalmente gratuito, e tutto il materiale è scaricabile dal sito di www.ascombg.it. La prima pubblicazione dei dati  sui siti e sui canali e strumenti multimediali avverrà dal 30 aprile. Per richiedere una consulenza su Expo: expo2015@ascombg.it

 

 




La delegazione Ascom resta un punto di riferimento

A Osio Sotto, i pubblici esercizi tengono testa alla crisi. Bar, ristoranti, pizzerie classiche e d’asporto si difendono, mentre sono un po’ più in difficoltà i negozi di abbigliamento, calzature e pelletteria. Tra le cause anche i centri commerciali presenti nelle vicinanze.

Anche il piccolo dettaglio alimentare è in sofferenza. “Funziona solamente se deve servire il pensionato con il quale si è instaurato un rapporto di fiducia oppure chi non possiede l’automobile per spostarsi – spiega Carla Guerra, responsabile della delegazione locale dell’Ascom -. L’unica eccezione è data dai “frutta e verdura”, con nuove aperture, conseguenza di una mentalità diffusa che crede nella disponibilità del prodotto fresco solo dal negoziante specializzato”.

Si affidano agli esperti e ai funzionari della delegazione molte attività locali, comprese quelle presenti a Dalmine, Filago, Osio Sopra, Madone, Verdello, Verdellino, Ciserano, Boltiere, Canonica d’Adda, Brembate, Capriate, Levate, Bottanuco, Spirano. Gli uffici Ascom offrono assistenza ai propri associati per tutte le pratiche amministrative relative alle iscrizioni per avvio attività o cancellazioni oltre al servizio completo di assistenza fiscale, dichiarazioni redditi e modelli 730. Negli ultimi tre anni, il calo delle attività si è assestato tra il 15 e il 20%. Anche a Osio Sotto sono molti gli improvvisati del commercio, lavoratori che perdono il posto da dipendente e investono in un’attività in proprio senza aver maturato le specifiche competenze. “Aprono con facilità, ma chiudono anche a tempo record, dopo un anno e mezzo”, spiega Guerra. Ad avere il polso della situazione è Vincenza Carissimi, titolare del “Bar commercio” e vicepresidente del Gruppo bar e pubblici esercizi dell’Ascom e consigliere in Acea (Associazione commercianti, esercenti e artigiani) che raggruppa settanta attività. “I locali li vediamo affollati, ma dobbiamo fare i conti con le tasse in continuo aumento e con una spesa procapite sempre più limitata – dice Carissimi -. Un tempo le famiglie si sedevano per gustare una coppa di gelato, oggi prendono un cono e se ne vanno”.

Comincia ad incassare frutti chi apre alle nuove tecnologie. “Molti propongono la loro merce, come elettrodomestici o bomboniere, esponendola sulla propria vetrina on line, offrendo prezzi vantaggiosi – spiega la barista -. Un canale sempre più seguito e che permette di raggiungere una clientela più giovane”.




Osio Sotto, il commercio soffre e chiede incentivi per i giovani

 Fabio Corna ed Erika Teoldi – Tabaccheria Corna

 Come va il comparto delle tabaccherie?

Fabio Corna e Erika Teoldi
Fabio Corna e Erika Teoldi

“Tengono le vendite legate al fumo, dove c’è stato solo un lieve calo”

E cosa non funziona, invece?

“Noi vendiamo anche quotidiani e riviste. Ma la carta stampata va male. I giovani non leggono e i giornali stanno sparendo”.

Come sopperite?

“Offrendo articoli vari, tentando di esporre prodotti originali e con le lotterie, ma anche i gratta e vinci rendono meno rispetto al boom di qualche anno fa”.

C’è una concorrenza forte in questo genere di esercizio?

“Quando mio papà ha avviato l’attività era il 1960 e c’erano solo due tabaccherie. Oggi siamo in sei. Riduciamo le spese con gestioni familiari. Ma a pesare, anche nel nostro caso, sono i centri commerciali”.

 

Giampietro Paris – Gioielleria Paris

Il settore del lusso è in buona salute?

Giampietro Paris
Giampietro Paris

“A Milano, in via Della Spiga va certamente bene. Nei piccoli comuni si lavora a fatica, proponendo sconti e oggetti che possano soddisfare chi ha minori entrate economiche. Apparteniamo al settore del superfluo e dell’inutile, penalizzato dal mutamento nelle abitudini di acquisto”.

I consumi sono ripartiti?

“Sì, l’anno scorso. I momenti peggiori si sono vissuti nel 2013. Ma è difficile fare bilanci perché bastano tre vendite importanti per portare a casa un ottimo guadagno”.

Come potrebbe intervenire l’Amministrazione comunale?

“Riducendo la moltitudine di balzelli: tasi, tares e tasse varie. E, in generale, limitando l’avvio di nuovi agglomerati commerciali, ne siamo circondati”.

I parcheggi sono sufficienti?

“Sono problemi che esistono ovunque, ma non si può fare un parcheggio in aperta campagna né buttare giù il paese per costruirne uno in centro storico. I miracoli non li fa nessuno”.

 

 

Francesca Sciola – cartoleria “Lo scarabocchio”

Francesca Sciola
Francesca Sciola

Le cartolerie sono sempre meno numerose, perchè?

“A Osio Sotto ce ne sono tre, io non ho mai sentito la crisi, forse anche perché sono una delle ultime ad aver aperto. I bilanci li fa chi ha attività da almeno dieci anni, ma credo sia stata la grande distribuzione a mettere in difficoltà le imprese”.

Qual è la sua strategia?

“Offro merce particolare, ricercata e pratico sconti su articoli di uso comune: per esempio i quaderni da me costano meno che al supermercato. Chi bada ai prezzi lo sa. Questi sono i miei punti di forza”.

Cosa dovrebbe fare l’amministrazione comunale per favorire i negozianti?

“E’ necessario incentivare i giovani, offrendo loro i contributi per aprire nuove attività oppure sgravi fiscali”.

 

Luisella Rossetti – Macelleria e rosticceria Rossetti

Luisella RossettiI piccoli negozi come il suo, aperto nel 1954, quale servizio aggiuntivo possono dare?

“Offriamo prodotti di qualità a un buon prezzo e instauriamo un rapporto di fiducia e duraturo con il cliente”.

Ci sono anche giovani che comprano da lei?

“Sono pochi. Da me entrano soprattutto persone di una certa età. Di giovani ben pochi”.

Il Comune cosa dovrebbe fare?

“Concedere meno permessi per i supermercati. Anche loro soffrono la crisi e sono costretti a ridurre il personale. Ma i piccoli negozi ne risentono di più. E anche loro sono vitali, animano i quartieri. Senza il salumiere o il piccolo esercente di alimentari un paese è destinato a morire. Purtroppo la gente se ne accorge quando è troppo tardi”.

 

 

Danilo Chignoli – Tutto a 20 euro

Fabiola FoschettiCome vanno gli affari?

“Non ci possiamo lamentare – risponde la commessa Fabiola Foschetti -. Le signore e le ragazze vengono a trovarci. Sono entrati in negozio anche uomini, vorrebbero che vendessimo anche capi per loro. La richiesta è tanta”.

Il vostro è un franchising?

“No. E’ una modalità di vendita che in questo momento va per la maggiore. Il proprietario possiede cinque negozi di questo tipo”.

I clienti sono invogliati dal prezzo basso e fisso, tuttavia non fate sconti?

“A volte sì. Il prezzo attira molto anche se la realtà non è facile, ma noi ci consideriamo una buona eccezione. Anche se per guadagnare dobbiamo basarci sulla quantità”.

 

 

Laura Gaspani – La bottega dell’arte”

Le bomboniere offrono più possibilità per conquistare il cliente attraverso prodotti originali e confezionati a mano?

“Eccome, dobbiamo essere al passo con i tempi. Spesso mi occupo personalmente delle decorazioni oppure vendo oggetti handmade unici e dal costo contenuto”.

Come si è modificata la capacità di spesa dei cittadini?

“E’ molto varia, c’è chi non bada a spendere per un anniversario o un regalo, ma capita che entri anche il cassaintegrato e ti dice che più di una certa cifra non può sborsare. Cerchi di accontentare tutte le tasche con il miglior servizio possibile”.

Il sindaco cosa fa per agevolare il commercio?

“Poco. Le manifestazioni sono di scarso appeal, rispetto a quelle dei paesi limitrofi. In compenso l’amministrazione non fornisce servizi, come le luminarie nel periodo natalizio. Da un paio d’anni dobbiamo provvedere a spese nostre, sborsando 50 euro, in un momento in cui avremmo avuto bisogno di sostegno”.




Lovere, Sara Raponi nuovo presidente dell’Asarco

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Sara Raponi

Asarco, l’associazione artigiani e commercianti di Lovere, ha un nuovo presidente: è Sara Raponi, della boutique La Primavera già vicepresidente dell’associazione nello scorso mandato. L’assemblea, riunitasi nei giorni scorsi per rinnovare le cariche, ha scelto anche il nuovo consiglio direttivo di cui fanno parte Elisa Trivella (Studio Arte), i giovanissimi e nuove entrate Alessandra Grassi (Bar Wender) e Michele Biolghini (Assicurazioni Biolghini) e Enrico Luca (Tabaccheria Luna), presidente uscente che ora svolgerà l’incarico di segretario dell’associazione. “Sono molto contenta di questo incarico – ha commentato Sara Raponi -. Il nostro primo proposito sarà di cercare di rappresentare gli interessi di tutti gli operatori e di creare un programma il più condiviso possibile”.
Il gruppo di Raponi in queste settimane sarà impegnato soprattutto a ridefinire il ruolo che l’associazione dovrà ricoprire nei prossimi anni. La prima iniziativa in agenda è il tesseramento di nuovi soci ritenuta la linfa necessaria per contribuire e organizzare eventi e tutto quello che serve a sostenere il commercio nel paese.  La campagna si chiuderà l’8 maggio prossimo. Nei prossimi giorni verrà inviata una lettera a tutti i commercianti, artigiani e operatori del terziario che spiegherà le linee guida di Asarco per tutto l’anno. Tante le iniziative già confermate: l’associazione loverese contribuirà ad alcune delle manifestazione presenti sul calendario unico eventi, che è in fase di stesura definitiva, dando la priorità a quelli che hanno esclusivamente un taglio commerciale; inoltre rinnoverà il proprio sostegno economico alle manifestazioni e agli addobbi per il Natale.
Ritornerà lo “Sbaracco”, al quale verrà data una nuova formula, e continuerà la collaborazione con Pro Loco, Lovere Iniziative e Agenzia del Centro Storico con le quali, nel corso dell’anno, verranno studiate possibili iniziative comuni.




Fondazione Armr, tra gli obiettivi anche sei nuove borse di studio

ANMR
I borsisti con alcuni membri della Armr

A cosa serve la ricerca? La risposta, concreta, è arrivata dalla voce di otto giovani ricercatori dell’Istituto Mario Negri. Lo scorso 16 aprile, a Ranica, al Centro di ricerca dell’Istituto Mario Negri di Villa Camozzi, nel corso dell’annuale riunione, i borsisti finanziati nel 2014 dalla fondazione Aiuti per la ricerca sulle malattie rare (Armr) hanno raccontato ai soci della Fondazione quali risultati hanno ottenuto e sperano di ottenere con i loro studi.

«Siamo orgogliosi di presentare questi otto giovani e di far raccontare loro l’esperienza al Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare Aldo e Cele Daccò – ha detto la presidente Daniela Guadalupi -. La ricerca non ha confini: ciò che si scopre studiando una malattia rara può servire anche per altre patologie. È importante avvicinare i giovani alla ricerca e al volontariato».

Per il 2016 la Fondazione si pone un obiettivo altrettanto ambizioso: istituire 6 borse di studio da 18mila euro l’una e altrettanti assegni per grant di ricerca internazionali. Alla raccolta fondi parteciperanno le 21 delegazioni presenti in tutta Italia, a partire dall’ultima nata di Zogno, sino alle associazioni siciliane e sarde e ci sarà anche il sostegno del Distretto del Commercio di Bergamo, nell’ambito delle iniziative ideate per Expo. Il prossimo appuntamento della Fondazione è l’8 maggio per la 12esima edizione del Gran Galà che si terrà al Ristorante La Cantalupa di Brusaporto.

Il Centro Aldo e Cele Daccò dell’Istituto Mario Negri si occupa di malattie rare dal 1992. Le malattie rare sono più di 5.000.




Terziario: Ascom e Popolare di Vicenza alleati per l’internazionalizzazione delle pmi

Sede Ascom

Banca Popolare di Vicenza e Ascom Bergamo, attraverso la Cooperativa di Garanzia Fogalco, confermano e rafforzano la loro collaborazione a sostegno delle imprese associate che riguarda importanti ambiti dell’attività aziendale. L’intesa si arricchisce ulteriormente e comprende soluzioni particolarmente innovative che riguardano l’operatività con l’estero e gli incassi con moneta elettronica.  Con l’obiettivo di favorire le attività di esportazione delle aziende aderenti all’Associazione, la Banca mette a disposizione servizi dedicati allo sviluppo dell’export, direttamente o anche grazie alla collaborazione con 71 banche estere di 47 Paesi. L’intervento di Banca Popolare di Vicenza prevede anche la possibilità di costruire delle operazioni finanziarie con il coinvolgimento di banche estere al fine di consentire agli Associati di Ascom Bergamo di offrire, nelle trattative con i loro clienti internazionali, importanti dilazioni di pagamento, senza intaccare la tesoreria interna dell’Associato.  In linea, inoltre, con la continua evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento elettronici, l’Istituto mette a disposizione delle imprese il servizio POS a condizioni agevolate. La Banca conferma l’offerta di soluzioni che riguardano la gestione della tesoreria aziendale e la possibilità di aderire alla gamma di conti correnti SemprePiù a condizioni riservate esclusivamente alle imprese associate, agli imprenditori e ai dipendenti per le loro posizioni personali. L’offerta di conto corrente comprende, inoltre, l’adesione al “Programma Commercianti” con prodotti volti a soddisfare i bisogni specifici della tipologia di attività svolta. L’intesa con Ascom Bergamo ha lo scopo di continuare a dare un sostegno concreto alle imprese e di rafforzare il rapporto di fiducia tra la Banca e l’Associazione. Facendosi promotrice di un sistema di relazioni con gli operatori economici del territorio, Banca Popolare di Vicenza persegue da tempo un significativo programma di supporto alle PMI. Ad oggi, infatti, sono 581 gli accordi e le convenzioni siglati da Banca Popolare di Vicenza con le principali Associazioni di Categoria delle Imprese, Consorzi di Garanzia Fidi ed Enti Pubblici a favore dell’economia e al servizio delle Istituzioni Pubbliche. Banca Popolare di Vicenza si conferma banca del territorio, vicina alle famiglie e alle imprese, sempre attenta al benessere della collettività. «Internazionalizzazione ed export rappresentano le nuove sfide da cogliere per le piccole e medie imprese del terziario – ha commentato il presidente Ascom Paolo Malvestiti -. L’accordo contribuisce concretamente al rafforzamento del tessuto imprenditoriale locale, attraverso l’apertura  a nuovi mercati, in un momento in cui, a meno di un mese da Expo, si moltiplicano anche sul territorio le occasioni di confronto internazionale. Anche la convenzione per i pagamenti elettronici contribuisce a supportare le imprese con condizioni agevolate». «La prosecuzione della collaborazione con Ascom Bergamo – ha dichiarato Samuele Sorato, Consigliere Delegato e Direttore Generale di Banca Popolare di Vicenza – è espressione dell’impegno concreto della nostra Banca per le imprese del territorio. Continuiamo, infatti, a sostenere le aziende sane e con buone prospettive di sviluppo e di crescita, sia accompagnandole sui mercati internazionali, sia offrendo loro soluzioni in grado di supportare l’evoluzione dei sistemi di pagamento elettronici. La provincia di Bergamo, in cui siamo presenti con 24 filiali, è un’area di particolare importanza per il nostro Istituto dove, solo nel 2014, abbiamo erogato nuovi finanziamenti alle piccole e medie imprese per un ammontare complessivo di circa 22 milioni di euro e dove, attualmente, contiamo 21 accordi con Enti e Associazioni del territorio. Al nostro impegno corrisponde una crescente fiducia sia dei nostri soci, aumentati del 38,6% nell’ultimo anno, sia dei circa 35 mila clienti».




Gioco d’azzardo, al via i corsi per i gestori di sale gioco e locali con slot

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Sono iniziati oggi, 15 aprile,  i corsi di formazione per i gestori di sale gioco e locali con slot machine , organizzati dalle associazioni di categoria, in collaborazione con l’Asl, che vedono Ascom tra i firmatari del protocollo siglato per dare una risposta alle recenti disposizioni ( L.R. 21 Ottobre 2013, n.8  “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico Il corso, avviato ieri presso la sede cittadina di Ascom Bergamo e in programmazione anche in provincia in base alle esigenze degli imprenditori del territorio (il prossimo appuntamento è a Treviglio il 22 aprile), è  finalizzato alla conoscenza e alla prevenzione dei rischi connessi al gioco d’azzardo patologico e alla conoscenza generale della normativa in materia di gioco d’azzardo lecito. «Non si tratta solo di presentare un corso obbligatorio– spiega il vicedirettore dell’Ascom Oscar Fusini  ai primi 25 corsisti– ma di fare informazione e sensibilizzazione sulla differenza tra gioco sano e gioco patologico. L’obiettivo è rendere più informati i gestori dei locali, permettere loro di riconoscere chi dei loro clienti ha un rapporto patologico con il gioco e di promuovere buone prassi per ridurre le problematicità della ludopatia. In questo modo il responsabile del locale ha anche un ruolo sociale ». «I corsi sono obbligatori per i titolari degli esercizi – ricorda Andrea Comotti, responsabile dell’Area Gestionale dell’Ascom, che gestisce la formazione specifica per prevenire la ludopatia -. Hanno una durata di 4 ore e al termine della frequenza è previsto un test. I requisiti per frequentarli sono aver compiuto 18 anni e avere una buona conoscenza della lingua italiana. Il corso va effettuato entro il 3 novembre per i pubblici esercizi già in attività ed entro sei mesi dall’apertura per i nuovi gestori. La frequenza deve essere rinnovata biennalmente. Per chi non ottempera all’obbligo è prevista una sanzione dai 1.000 ai 5.000 euro». In questo percorso di sensibilizzazione e di contrasto al gioco d’azzardo, l’Ascom si impegna inoltre a promuovere il Codice Etico di regolamentazione, redatto dal Tavolo Provinciale per la Prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico  costituito da ASL Bergamo. Elvira Beato, responsabile dell’Osservatorio delle Dipendenze dell’Asl, che ha tenuto il corso,  ha invitato gli esercenti a concentrare l’attenzione sulle persone più vulnerabili: « Tra le categorie che rischiano di incappare nella ludopatia, le persone-  soprattutto giovani-  con disturbi comportamentali “novelty seeking” (propensione al rischio), coloro che abusano di alcol o che hanno problemi mentali, chi ha disturbi nel controllo dell’impulsività e tutti coloro che hanno false e distorte credenze sulla fortuna e sulla reale possibilità di vincita al gioco. Per molti anziani con carenti attività ricreative e socializzanti, le slot sono un antidoto alla noia. Sono a rischio anche coloro che hanno familiarità con il gioco d’azzardo patologico, persone separate o divorziate e chi si trova in una situazione di vulnerabilità sociale o appartiene a contesti familiari poco o per nulla supportivi» .

I dati sul gioco d’azzardo

I dati ufficiali sul gioco d’azzardo in Italia confermano che si tratta di un fenomeno significativo, per cui la Lombardia detiene il primato con un fatturato annuo di circa il 18% del totale nazionale. La realtà e l’indotto del gioco d’azzardo sono considerate la terza industria italiana (4% del Pil), anche se negli ultimi mesi si nota un’inversione di tendenza sia nel giocato che nel numero delle strutture dedicate. Sono circa 1.600 i giocatori patologici in cura nei Dipartimenti delle dipendenze delle ASL lombarde (la stima nazionale oscilla tra i 302.093 e 1.329.211 giocatori patologici). Nel 2014 il numero di utenti in trattamento per il gioco d’azzardo patologico nei Sert bergamaschi sono stati 239 (nel 2005 erano 28), per lo più uomini di età compresa tra i 45 e i 49 anni.  Le stime del Ministero della Salute (2012) sulla popolazione residente in provincia di Bergamo calcolano come vi possano essere almeno 14 mila persone con problemi di gioco d’azzardo e almeno 5.500 con una dipendenza da gioco d’azzardo tra la popolazione tra i 18 e i 75 anni. La diffusione degli apparecchi nella nostra provincia è alta. Si contano oltre 2mila esercizi dotati di slot machine, il 10% (quindi 200) sono sale gioco, il rimanente pubblici esercizi. In totale i bar nella bergamasca sono 2.600.

I punti del codice etico

L’obiettivo del Codice Etico  è quello di tutelare la salute dei giocatori e ridurre il rischio di sviluppare una dipendenza da gioco. Il testo è stato redatto con la collaborazione dei partecipanti al Tavolo provinciale  per la Prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico  costituito da ASL Bergamo: Dipartimento Dipendenze, Ascom, Associazione Atena, Associazione Giocatori Anonimi, Associazione Libera, Associazione Provinciale Polizia Locale, Caritas Bergamo, Confcooperative – Federsolidarietà, Confesercenti, Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, L’Eco di Bergamo, Prefettura, Questura, Sindacato – CGIL, Sindacato – CISL, Tavolo Enti Accreditati, Tavolo Terzo Settore.
Bastano anche piccoli accorgimenti per disincentivare o, se non altro, rendere meno travolgente il gioco d’azzardo.  Il gestore che aderisce al codice, oltre a osservare in modo rigoroso la legge che vieta il gioco d’azzardo ai minorenni, si impegna a:

  1. non prestare denaro ai giocatori;
  2. adottare strategie per favorire il controllo del tempo (per es. apponendo orologi ben visibili se possibile orologi a timing sonoro);
  3. rendere effettivamente fruibili i giochi di intrattenimento alternativi, previsti dal comma 7art. 10 del TULP (per es. freccette, biliardino, tavoli da stecca);
  4. laddove possibile, a differenziare/isolare lo spazio slot machine dal resto del locale con elementi di separazione ambientale;
  5. sensibilizzare chi intende giocare con minori al seguito apponendo cartellonistica di divieto d’accesso ai minori agli spazi slot;
  6. disincentivare il consumo di alcolici nello spazio slot:
  7. non collocare le slot machine in aree fumatori;
  8. esporre in modo visibile le reali percentuali di vincita delle slot;
  9. esporre in modo visibile i materiali informativi messi a disposizione dall’ASL;
  10. collaborare a momenti di sensibilizzazione e prevenzione al Gioco Patologico;
  11. esporre in modo visibile il Codice Etico.