A Bergamo un imprenditore su 10 è under 40

In bergamasca il 10,6 % delle oltre 95mila imprese hanno alla guida uno o più giovani con meno di 40 anni di età. Secondo il Servizio Studi della Camera di Commercio di Bergamo le imprese giovanili bergamasche sono 9.865 (il -2,4% rispetto al 2013), di cui 9.087 attive. Nel 2014 le iscrizioni sono state 1.888 e le cessazioni 844.

Terziario

Il commercio conta a Bergamo 3.001 attività under 40, il 36% delle quali sono imprese femminili. I titolari delle imprese sono il 90%, e gli stranieri il 22,4%. La maggior pare degli imprenditori ha un età compresa tra i 31 e 40 anni (73%). Le attività gestite da giovani imprenditori sono: per il 24,7% bar, alberghi e ristoranti; per il 20,1% commercio non alimentare; per il 19,5% agenti e mediatori immobiliari; per il 15% ambulanti, per il 13,1% servizi alle imprese; per il 7,6% commercio alimentare. Le imprese del terziario nate nel 2014 sono state 544 contro le 63 cessate. (Dati Ascom su Fonte Camera di Commercio)

Artigianato

In provincia di Bergamo le imprese artigiane guidate da imprenditori under 35 sono 4.318. I settori in cui si rileva una maggior presenza di imprese artigiane gestite da giovani sono: lavori di costruzioni specializzati (circa il 40%), attività di servizi alle persone (circa il 10%), costruzione di edifici (7%), attività di servizi per edifici e paesaggio (6%), attività dei servizi di ristorazione (4%), fabbricazione di prodotti in metalli (3%), trasporto (3%), commercio all’ingrosso e riparazione autoveicoli e motocicli (2%). I dati si riferiscono all’anno 2013, elaborati dell’Osservatorio Mpi Confartigianato Lombardia su dati forniti da Unioncamere Lombardia

Industria

Le aziende industriali guidate da imprenditori under 35 sono 149 e rappresentano il 3,5% del totale delle industrie bergamasche attive sul territorio, una percentuale significativa considerando la complessità dell’avvio di un’attività manufatturiera industriale e i consistenti investimenti necessari. Al Gruppo Giovani di Confindustria Bergamo sono iscritti 220 imprenditori under 40 che operano in aziende che impiegano oltre 10 mila dipendenti. (Fonti:  Registro Imprese CCIAA di Bergamo – 2014; Confindustria Bergamo – 2015)

Edilizia

In Lombardia, nonostante la situazione difficile per il comparto edile, sono attive quasi un terzo delle imprese giovanili complessive. Nel 2014 a livello regionale nel settore costruzioni risultano attive 18.059 imprese under 35 (dati Unioncamere Lombardia). A livello nazionale, nel settore edile gli occupati under 35 rappresentano il 26% del totale occupati, un quarto dei quali risulta indipendente (109.000 su 383.000). Sul numero complessivo di occupati (1.484.000), i lavoratori indipendenti under 35 rappresentano il 7,3%.




Rilancio e innovazione, i giovani imprenditori giocano la carta del teatro

Giovani ImprenditoriInsieme per conoscersi e contribuire allo sviluppo del territorio e del tessuto imprenditoriale bergamasco. Si pone questo obiettivo il coordinamento Giovani Imprenditori Bergamo, che, in rappresentanza di circa 10mila imprese, riunisce i Gruppi Giovani di Ance, Ascom, Confartigianato e Confindustria.

Dal 2013 ad oggi il Coordinamento Giovani,  mosso dal desiderio di fare sinergia e sviluppare una progettualità sui temi inerenti il fare impresa, il lavoro e la formazione, ha realizzato progetti formativi dedicati al cambio generazionale e alla internazionalizzazione, valorizzando anche la diversità dei settori rappresentati.

Ora il Coordinamento è pronto a mettersi in gioco, farsi conoscere, mostrarsi al territorio, attraverso una serie di proposte che si sviluppano lungo tutto l’anno.

Il primo appuntamento per il 2015 è in programma per giovedì 16 aprile alle 21 al Teatro Sociale di Bergamo con “Gli otto valori che fanno volare”, un evento-spettacolo che vuole indagare su quello che muove l’uomo nell’agire di ogni giorno, dal fare impresa alla vita famigliare, realizzato in collaborazione con l’Associazione Bergamo Incontra e il life coah Paolo Manocchi.

Dentro un contesto affascinante e importante per la città come il Teatro Sociale, la serata, che ha un approccio esperienziale, vede nella prima parte protagonisti i quattro presidenti young delle associazioni di categoria, che raccontano che cosa li sostiene e rende uniti nel loro fare impresa. Nella seconda parte il coach Paolo Manocchi, attraverso un format (immagine, verbale, musica, luci, video) originato da 20 anni di esperienza in ambito formazione professionale, aiuta a riscoprire alcuni valori fondamentali, non solo dal punto di vista della creatività imprenditoriale.

Con “Gli 8 valori che fanno volare” i Gruppi Giovani delle quattro realtà associative più significative del territorio vogliono comunicare alle proprie organizzazioni imprenditoriali, alle autorità e alle istituzioni presenti la volontà di coltivare una “Rete di Valore Imprenditoriale” a favore del territorio, che trova terreno fertile in persone, prima che imprenditori, appassionate, curiose e desiderose di apprendere, conoscere e innovare.

 

 




Tasse sul mattone, Fimaa invoca più chiarezza

immobilott14.jpgFimaa-Confcommercio, la federazione italiana dei mediatori agenti d’affari, col presidente Valerio Angeletti, commenta il contenuto del Def (Documento economia e finanza) relativo all’ipotesi di dare vita ad un’unica tassa sulla casa (local tax) prima della fine del 2015. “Fare chiarezza nella giungla delle tasse sul mattone – dice Angeletti – semplificando con un’imposta sulla casa unica e secca vuol dire mettere ordine una volta per tutte al pasticcio della Iuc, ma per la vera ripresa del mercato delle compravendite immobiliari occorre ridurre la pressione fiscale sugli immobili. E’ questa l’unica via per sostenere l’incremento delle compravendite che, seppur ancor molto lento, stiamo registrando in diverse zone del Paese e per tornare finalmente a crescere in maniera costante e duratura”. “Superare la coesistenza di Imu e Tasi, unificando i due tributi in un’unica imposta con aliquote differenziate è senza dubbio positivo, perché senza tasse chiare ed eque non si va da nessuna parte. Ci auguriamo però – conclude il numero uno di Fimaa-Confcommercio Angeletti – che alla politica degli annunci sulla local tax non segua di fatto il solito giochetto del cambiar nome alle cose solo per nascondere improvvisi aumenti delle imposte a carico dei cittadini e delle imprese”, conclude il presidente Fimaa




I commercianti: «Non siamo una via secondaria, meritiamo più attenzione»

 

PARCHEGGIO VIA CONTRADA
I posteggi sono sul lato commerciale della Via, per il carico-scarico bisogna attraversare la strada

I problemi di Via Tasso non sono legati esclusivamente alla ztl, ma iniziano ben prima del varco elettronico. In Contrada Tre Passi i posteggi, riservati esclusivamente ai residenti, sono stati piazzati tutti dall’unico lato commerciale della via, mentre il carico-scarico sta dall’altra parte della strada, dove non c’è l’ombra di un negozio, rendendo non poco agevoli le operazioni di consegna e ritiro merci dai fornitori.

Ma oltre al disagio, c’è anche la beffa di vedere cancellare dalla vista dei passanti le vetrine: «Ho provato a segnalare quest’anomalia al Comune: basterebbe ridisegnare le strisce gialle- spiega Mario Casali, della Casa della Renna-. Bastano piccoli accorgimenti per migliorare l’area, come già fatto in Via Tasso, con l’eliminazione dei paletti e l’inserimento di fioriere sempre curate».

MARIO CASALI
Mario Casali

 

MADAMA
Antonio Madama

Di contro, per abbellire la via ed invogliare la gente ad entrare nel nuovo negozio di fiori Madama, con fioriere e composizioni l’iter di autorizzazioni per occupazione del suolo pubblico è stato massacrante, a detta del titolare: «Ho dovuto aspettare due mesi per l’autorizzazione ed è stato tutto molto complesso: per un tavolo e una fioriera ho dovuto presentare un progetto dettagliatissimo. Nonostante i fiori abbelliscano una via che si sta sempre più desertificando, più di una volta gli agenti sono venuti a controllare gli ingombri col centimetro in mano- spiega Antonio Madama-. La sensazione è che l’iniziativa più semplice si riveli complicata. Così non si agevolano certo l’imprenditoria giovanile e le nuove imprese, già chiamate a far fronte ad affitti elevatissimi e ad altri problemi. Per la sicurezza della via sarebbe bello vedere un restyling dell’illuminazione che è assolutamente insufficiente. E infine, ben vengano le domeniche senz’auto, ma che si pensi anche ai parcheggi, sennò il risultato è che la città si svuota e i centri commerciali si riempiono».

MONIA REMOTTI
Monia Remotti

La via va rivitalizzata: «Via Tasso ha negozi storici ed è assolutamente piacevole passeggiarvi, però sembra che si faccia di tutti per concentrare gli eventi solo in Via XX Settembre e sul Sentierone, già animate di per sè- commenta Monia Remotti, titolare con il fratello Francesco del negozio Mcs- Marlboro Classics, appena fuori dall’area soggetta a ztl-. Solo in questi giorni, dopo la segnalazione all’Ufficio del Verde, il Comune ha provveduto a potare le aiuole che non vedevano da due anni le cesoie. E’ bastata una segnalazione per vedere ripulire le aiuole che erano ormai un ricettacolo di immondizia, però senza il nostro interessamento la sensazione è che la via avrebbe potuto continuare per mesi ad essere dimenticata». Via Tasso non è una via secondaria, tiene a ribadire Monia Remotti a nome dei commercianti della via: «Ci auguriamo di portare eventi nella via con il distretto del commercio. Ora stiamo organizzando alcuni eventi in avvicinamento ad Expo, a partire da un progetto con il Liceo Manzù e il Quarenghi per dare visibilità alle opere realizzate dai ragazzi. Finora le iniziative hanno avuto un ottimo riscontro, dai costumi teatrali nei negozi per l’avvio della stagione lirica l’anno scorso allo show-cooking in omaggio all’arte golosa di Palma il Vecchio poco più di un mese fa».

MIRKO ISNENGHI
Mirko Isnenghi

Mirko Isnenghi, storico ottico della Via, oltre che candidato sindaco alle ultime amministrative ed ex presidente dell’associazione di Via Tasso,  riconosce a Gori il merito di aver migliorato la zona a traffico limitato, ma sottolinea l’urgenza di una politica del commercio prima che nuove attività siano costrette a chiudere:« In due mesi il sindaco ha migliorato l’area, riuscendo ad abbellire l’area pedonale, cosa che da quattro anni chiedevamo con insistenza all’amministrazione Tentorio. Ora ci aspettiamo di veder estesa l’area pedonale perché questa frammentazione non ha senso. La via sente la crisi, ma chi gestisce immobili e canoni d’affitto sembra ignorare l’andamento economico attuale. Le locazioni incidono troppo sulle attività  ed è tempo di intervenire. Vogliamo avere un centro con ristoranti e gioiellerie o una passeggiata commerciale? La città sta morendo, non ha più un’anima: Via Venti Settembre ormai non è più supportata commercialmente dalle vie adiacenti, la Galleria Mazzoleni ha centinaia di metri sfitti e sul Sentierone abbiamo assistito a chiusure eccellenti. Il rischio è quello che anche Via Venti torni alla crisi degli anni Trenta, quando tutti fallirono e andarono in concordato». Serve un vero rilancio della città: «Non è il momento di speculazioni con affitti spropositati. La politica deve prendere per mano la città- continua Isnenghi-. Un centro commerciale storico è più potente di qualsiasi shopping center ed è bene che anche i negozianti ne abbiano la consapevolezza. La città pulsa, vive e si evolve, ma va assecondata nei suoi cambiamenti sennò diventa un dormitorio». Beppe Marchetti di Lago Store, showroom di arredo, vuole far rivivere la Piazza, radunando tutti allo stesso tavolo, come già fatto con il progetto “Community Table” in Piazza Pontida e alla GAMeC: «Piazzetta Santo Spirito potrebbe diventare il luogo di ritrovo per antonomasia. Abbiamo una Chiesa con una Pala del Lotto straordinaria e fresca di restauro, eppure sono molti i bergamaschi ad ignorarne l’esistenza. L’idea è di promuovere, anche in concomitanza ad Expo, la condivisione di idee ed esperienze; l’obiettivo è coinvolgere la città, i negozi, le imprese per rendere la città più viva, moltiplicando le occasioni di confronto e- perchè no- anche di business. L’idea, nata durante il Salone del Mobile, sta riscuotendo un buon successo. Speriamo di portarla anche nella nostra Piazzetta e di riuscire con un’iniziativa semplice a rendere il quartiere più vivo, ma anche più coeso e determinato». Le auto posteggiate in Piazza e la ztl dei furbetti della sosta continua ad essere uno dei problemi principali dell’area: «L’amministrazione si sta impegnando a risolvere la questione, ma purtroppo l’area è soggetta a vincoli della Soprintendenza e al momento sembra difficile intervenire sull’arredo urbano- continua Marchetti-. Dopo le 19 purtroppo la via diventa terra di nessuno, quando il solo passaggio notturno garantirebbe un minimo di presidio. Non c’è poi alcuna tolleranza per chi sfora anche solo di cinque minuti l’orario: durante un allestimento in negozio è bastato sgarrare di qualche minuto per ricevere, andando avanti e indietro, ben tre multe». Il problema dei posteggi è sotto l’occhio costante dell’erborista Gianfranco Baroni, dato che parte delle vetrine del suo negozio Antichi Profumi si affacciano in Piazzetta Santo Spirito: «E’ innegabile che la situazione sia migliorata con l’amministrazione Gori, ma si avverte l’esigenza di un progetto più ampio per liberare definitivamente la Piazzetta dalle auto. Un’idea, dato che il sedime è di proprietà comunale, è quella di destinare ai residenti l’area della sosta in Via Pignolo, al civico 42, magari con un canone agevolato».




Gli albergatori bergamaschi: «Clientela in calo mentre il fisco ci strangola»

«reception“Segnano tempo instabile le previsioni sul movimento turistico degli italiani”. È questo il commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei dati previsionali sulle vacanze di Pasqua degli italiani. “Infatti – rimarca Bocca – addirittura l’85,1% di italiani, pari a circa 51 milioni di persone, non si muoveranno di casa per il periodo pasquale, evidenziando tra i motivi della non-vacanza fondamentalmente quelli economici (49,4% dei casi), seguiti dai motivi familiari (21,9%) e da motivi di salute (17,1%).

“Quanto poi alla struttura ricettiva prescelta – sottolinea il presidente degli albergatori italiani – quei 9 milioni di connazionali che potranno permettersi un breve periodo di vacanze, per quasi il 50% opteranno tra la casa di parenti o amici e la casa di proprietà, rendendo ancor più esiguo il reale movimento turistico in grado di generare giro d’affari ed animare l’economia. “Per un risultato finale – conclude Bocca – che deve far riflettere attentamente Governo e Parlamento ai quali chiediamo l’adozione di misure straordinarie quali un alleggerimento della pressione fiscale e degli altri costi che gravano sul sistema ricettivo ed una revisione degli incentivi per chi crea lavoro, in quanto il contratto a tutele crescenti può andar bene per le imprese che hanno una domanda ‘piatta’, ma è di fatto inapplicabile per il turismo interessato da notevoli fluttuazioni della domanda che impongono il ricorso principalmente a contratti a tempo determinato”. Dichiarazione Zambonelli su presenze di Pasqua

Giovanni Zambonelli
Giovanni Zambonelli

“Abbiamo in effetti passato momenti e periodi pasquali migliori – ribadisce anche Giovanni Zambonelli – presidente di Federalberghi Bergamo -. Per la città la situazione non è certo soddisfacente e quella che manca è innanzitutto la clientela italiana. L’indagine di Federalberghi disegna bene anche la situazione di Bergamo. Inoltre – continua Zambinelli – la diminuzione della clientela e l’alta pressione fiscale stanno creando delle difficoltà al nostro settore. La tassa sui rifiuti e l’Imu sono diventate insopportabili ed è davvero arrivato il momento di far riflettere attentamente Governo e Parlamento come ha dichiarato il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca”.




Expo, focus dei Grossisti di vino e bevande dell’Ascom

Giampietro Rota
Giampietro Rota

Si riunisce in assemblea il gruppo Grossisti di vino e bevande di Ascom Bergamo. L’appuntamento è per giovedì 9 aprile alle ore 17,00 nella sede dell’Associazione Commercianti in via Borgo Palazzo 154 (Ex Una hotel- IV° piano sala Consiglio). All’ordine del giorno, oltre alle comunicazioni del presidente Giampietro Rota, è previsto un focus sulle opportunità e iniziative realizzate per Expo 2015, compresa la visita ai padiglioni dell’Esposizione Internazionale che avrà un occhio di riguardo al tema dei vini. Si discuterà inoltre della nuova normativa sugli allergeni (Reg. CE 1169/11), entrata in vigore il 13 dicembre 2014 a tutela dei consumatori. L’assemblea è aperta a tutti i distributori e grossisti di vini e bevande, associati e non. La settore dei grossisti vino e bevande, negli ultimi 10 anni, ha registrato una diminuzione del 7,5% delle aziende, e oggi conta in provincia di Bergamo 148 imprese, di cui 13 presenti in




Benzinai, torna la minaccia dello sciopero

benzinaiDopo la due giorni di sciopero dei gestori sulla rete autostradale, l’attenzione è rivolta adesso al 14 aprile, giorno in cui ci sarà una nuova riunione al ministero dello Sviluppo economico per cercare di risolvere la vertenza: se non dovesse nuovamente portare a nulla, affermano Faib, Fegica e Anisa, “i gestori saranno pronti a una nuova e immediata proclamazione della terza tornata di sciopero”. Per i gestori dei carburanti, infatti, “è arrivato il momento di  dire chiaramente che le priorità non possono essere rappresentate dai  ‘piani di ristrutturazione’, come pure il Governo vorrebbe lasciar credere e che pure avrebbero dovuti essere già stati realizzati entro  lo scorso 15 marzo”. L’ interesse di un intero settore e della collettività, rilevano Faib,  Fegica e Anisa, “è quello di mettere le mani su un sistema perverso  e torbido che, sull’utilizzo di un bene pubblico dato in concessione, permette di lucrare ingentissime rendite di posizione a soggetti privati, restituendo tariffe di pedaggio aumentate di quasi il 50% dalla privatizzazione ad oggi, royalty sui carburanti aumentati del 1.400% nello stesso periodo, con l’effetto di avere sulle autostrade italiane i prezzi più alti d’ Europa, e standard di servizio assolutamente inadeguati per varietà e qualità, mettendo a rischio la  continuità del servizio oltre ai livelli occupazionali”.




Ascom, venerdì pomeriggio uffici chiusi

In occasione delle festività Pasquali, nel pomeriggio di venerdì 3 aprile gli uffici della sede dell’Ascom di Bergamo e delle delegazioni di Albino, Calusco d’Adda, Clusone, Lovere, Osio Sotto, Romano di Lombardia, Sarnico, Trescore Balneario, Treviglio e Zogno saranno chiusi.

Gli uffici riapriranno regolarmente martedì 7 aprile 2015.

 




Alimentaristi sul Garda domenica 19 aprile

La Pia Unione San Lucio, lo storico sodalizio tra i commercianti alimentari che fa capo all’Ascom e che promuove momenti di incontro, confronto, svago e solidarietà, propone l’annuale gita di primavera.

L’appuntamento è per domenica 19 aprile e offre l’occasione di conoscere da vicino la produzione del Grana Padano e delle bontà gastronomiche locali e di trascorrere una giornata in compagnia sul Lago di Garda.

Il ritrovo è fissato alle 7,30 alla vecchia sede Ascom Bergamo. L’escursione prevede la visita al “Caseificio Gervasina” della Zanetti Spa in San Gervasio (Bs), pranzo all’Agriturismo Pratello in Padenghe sul Garda (BS), la visita al castello di Padenghe e una passeggiata in riva al Garda.

L’invito è rivolto ai dettaglianti alimentari, alle loro famiglie, ai collaboratori, ai soci 50& Più, e a tutti gli operatori del territorio come occasione di incontro e condivisione tra le categorie in un’atmosfera informale. Il costo di partecipazione è di 40 euro.

Le prenotazioni chiudono lunedì 13 aprile, per partecipare telefonare allo 035 4120200.




Il sindacato / Un argine contro la crisi dei consumi

“La sottoscrizione del contratto del commercio – commenta Alberto Citerio, segretario generale di Fisascat Cisl Bergamo – è particolarmente importante per le dimensioni del settore e per la crisi che sta colpendo ancora duramente le aziende del terziario e del commercio alle prese con una riduzione dei consumi che ancora non presenta inversioni di tendenza. Rimane esclusa per ora Federdistribuzione, che rappresenta le grandi aziende della grande distribuzione (Auchan, Carrefour, Esselunga, Iper per citarne alcune), in quanto l’associazione da due anni è uscita dal sistema di rappresentanza di Confcommercio. Ci auguriamo che questo rinnovo possa spingere nuovamente Federdistribuzione ai tavoli negoziali”. “Nel difficile contesto economico e sociale attuale la conclusione positiva dei negoziati e la sottoscrizione di un’intesa unitaria è un segnale importante e significativo” hanno commentato invece le segreterie nazionali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Che hanno aggiunto: “Il grande senso di responsabilità nei confronti dei milioni di lavoratori coinvolti ha consentito di superare vecchie divisioni con l’intenzione di affrontare una crisi economica che ha investito anche il settore commerciale”. L’ipotesi di accordo siglata sarà sottoposta all’assemblea unitaria delle strutture e dei delegati in programma a Roma per il 14 aprile prossimo e poi alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro.