Speed Date del turismo, così gli imprenditori rilanciano sulla competitività

speed date cartello

Cinque consulenti, cinque confortevoli uffici, una campanella che ogni venti minuti segnala che è arrivato il momento di cambiare tavolo e passare all’esperto successivo: sono gli Speed Date del Turismo, l’innovativa formula con la quale nelle giornate del 3 e del 4 aprile Ascom Confcommercio Bergamo ha offerto agli associati del settore alberghiero e della ristorazione un check up della propria attività. Un modo smart per affrontare i temi della competitività in un mondo, quello del fuoricasa, che va veloce e non perdona gli errori.

L’evento è stato realizzato dall’Area Formazione in collaborazione con l’Ente Bilaterale del Turismo e realizzato da GP Studios, azienda romagnola leader nella formazione delle imprese che operano nell’ospitalità.

Anziché le possibili anime gemelle – come nel format degli appuntamenti veloci per i single al quale si è ispirata l’iniziativa – i 31 imprenditori coinvolti hanno incontrato professionisti che hanno evidenziato criticità e opportunità, in tema di marketing e strategia; budget e controllo dei costi; web e social media marketing; gestione del lavoro e sicurezza; strategia commerciale.

Niente colpo di fulmine, ma qualcosa di ugualmente immediato su cui riflettere e lavorare, tra punti deboli, correzioni di rotta, nuove chance, piccoli e grandi spunti, conferme. Uno degli aspetti più sensibili, come emerso anche nella conferenza che ha aperto la due-giorni formativa, è quello del controllo e della gestione dei costi per ottenere una corretta marginalità sui prodotti e i servizi offerti. L’altro è la presenza sui social network, strumenti facilmente accessibili e con grandi potenzialità che devono però essere conosciuti e utilizzati al meglio perché possano dare risultati alle imprese. Ma la full immersion ha anche permesso di risolvere con facilità alcuni dubbi e ricevere utili informazioni, soprattutto sulle novità legate ai rapporti di lavoro.

Ecco cosa ci hanno detto

Claudia Muscio
Claudia Muscio

Per un “quattro stelle” da 150 camere di nuova generazione (è stato aperto otto anni fa) come il Winter Garden Hotel di Grassobbio analisi, organizzazione e marketing sono prassi consolidate, per questo l’incontro con i consulenti dello Speed Date Ascom è servito più che altro a dare conferme, «a dirmi che sono sulla strada giusta», commenta la direttrice Claudia Muscio. «Ma è arrivato anche qualche input – aggiunge –, lo stimolo a prendere in considerazione alcuni aspetti che ovviamente avranno bisogno di un maggiore livello di approfondimento. Un punto sul quale ci muoveremo di certo sono i costi della ristorazione, a cominciare da quello del personale, che hanno una forte incidenza sulla gestione. Ho anche ricevuto una diversa visione sul tasso di occupazione delle camere. Ho sempre pensato che potesse essere incrementato – confessa -, invece mi è stato detto che per il contesto in cui sorgiamo è già buono così». Nelle strategie commerciali l’hotel è stato “promosso”, con il consiglio di integrare maggiormente i social media, ha anche trovato la propria identità, indicata come fondamentale nella conferenza del mattino per competere in un mercato sempre più dinamico. «I clienti ci confermano che ormai il brand è conosciuto e ben posizionato», afferma la direttrice.

Mario Pesenti
Mario Pesenti

Sono i social network il punto, sin ora lasciato in secondo piano, che intende sviluppare Mario Pesenti, 34enne chef e patron del ristorante La Gare di Caravaggio, che ha aperto nel 2009, rinnovando la tradizione famigliare, dopo essersi fatto le ossa nelle cucine di Gualtiero Marchesi a Erbusco e Parigi, da Ezio Gritti all’Osteria di Via Solata e dal tristellato Georges Blanc in Francia. «Abbiamo un sito internet con il menù sempre aggiornato – racconta -, mentre non siamo presenti né su Facebook né su Instagram. Sinceramente sono strumenti che non conosco e ora come ora non saprei da dove cominciare per occuparmene, dovrò affidarmi a qualche esperto». I suoi bei piatti, per la verità, non sono sfuggiti ai social e sono già immortalati dai clienti in numerosi scatti, a testimonianza dell’appeal della sua tavola. C’è però la necessità di fare un passo avanti. «Il locale è piccolo, non possiamo lamentarci, ogni anno cresciamo – dice Pesenti -, ma di lavoro non ce n’è mai abbastanza, soprattutto durante la settimana e in inverno. Sino ad ora ha funzionato il passaparola, adesso si deve per forza fare di più».

Monica e Ivano Vitale
Monica e Ivano Vitale

Ristoratori da quattro generazioni, i fratelli Monica e Ivano Vitale, già Pooglia’s e El Topico Latino, oggi al Ristoro Pugliese di via Tasso a Bergamo, hanno inquadrato l’obiettivo con la prima consulenza, quella dedicata al marketing e alla strategia, e trovato negli appuntamenti successivi alcuni spunti per centrarlo. «Per una gestione ottimale dovremo aumentare del 20% i coperti – evidenzia Ivano -. È quanto immaginavamo ed ora ci metteremo al lavoro per raggiungerlo, approfondendo alcuni temi con l’Ascom che, abbiamo visto, è ben strutturata per farlo». Monica, la chef, ha apprezzato l’opportunità di analizzare l’azienda. «Siamo sempre molto impegnati “sul campo” – nota –, il tempo è poco per dedicarsi allo studio della propria attività, alla programmazione e all’organizzazione. Il confronto con i professionisti ci ha facilitato in questo compito ed ora abbiamo le idee un po’ più chiare». «L’intento è di sviluppare alcune iniziative commerciali – anticipa – ma anche migliorare l’offerta e affrontare il mondo dei social che sino ad ora abbiamo sottovalutato ma che può essere strategico proprio per gli aspetti commerciali».

Kim Vismara
Kim Vismara

«Ci vorrebbero anche solo dieci minuti in più a sportello per riuscire ad affrontare al meglio ogni singola questione. In ogni caso la consulenza è stata senz’altro utile, in particolar modo la parte dedicata a social media e marketing, mentre mi aspettavo decisamente di più dall’incontro su gestione e analisi dei costi – suggerisce Kim Vismara che si occupa della gestione e delle pubbliche relazioni dell’Hotel Piazza Vecchia in Città Alta, da 11 anni di proprietà della famiglia -. Lo speed date mi porterà a rivalutare l’idea di affidare ad uno specialista la parte di gestione dei social media: è evidente che per avere risultati non basta la gestione fai da te di un aspetto cruciale e delicato come quello della comunicazione. Anche dallo sportello dedicato al lavoro ho avuto indicazioni, più che altro legate a normative e direttive, di cui tenere conto.

Enrica Gusmini
Enrica Gusmini

«È stata una giornata intensa, ma estremamente positiva perché ci ha permesso di rivalutare la nostra organizzazione di lavoro – spiega Enrica Gusmini, seconda generazione del Ristorante Pizzeria Sette Colli dal 1970 a Bossico, 130 coperti -. Dobbiamo senza dubbio intensificare la nostra presenza sui social network, di cui mi sono sempre occupata io nei ritagli di tempo. Lavoreremo anche al recupero di mail di clienti per l’invio di newsletter con le novità del ristorante. Abbiamo anche molti margini di miglioramento sul fronte della gestione e dell’analisi dei costi: ci siamo sempre concentrati sulla ricerca della materia prima e poco sul food-cost. Venti minuti a consulenza mettono un po’ di ansia e pressione ma sono decisamente stimolanti e soprattutto affrontano concretamente e in modo propositivo questioni e problematiche con cui ci scontriamo ogni giorno».

Giuseppina Bianchi e Luca Arioli
Giuseppina Bianchi e Luca Arioli

«La consulenza è stata senza dubbio utile per la nostra attività anche se si scontra con una scarsa presenza turistica a Piazzatorre – commentano Luca Arioli e Giuseppina Bianchi dell’Albergo Ristorante Piazzatorre, gestito dal 1962 dalla famiglia Arioli, che recentemente ha investito nella creazione di un centro benessere -. Purtroppo lavoriamo a pieno regime solo tre mesi l’anno, da giugno a settembre, dall’autunno a primavera la località è praticamente deserta. Avevamo molte aspettative per le Terme di San Pellegrino, ma sono state purtroppo disattese dal ridimensionamento del progetto iniziale». Lo Speed Date Ascom ha portato idee e spunti: «Torniamo a casa con molti consigli giusti e stimoli importanti, dalla gestione dei costi alla comunicazione. Siamo molto carenti sul fronte social media marketing che implementeremo sicuramente al più presto».

Nicola Zanini
Nicola Zanini

Paragonandosi ad uno studente, al termine degli Speed Date, Nicola Zanini, titolare dell’Enoteca Zanini, che gestisce da 13 anni in via Borgo Santa Caterina a Bergamo, non si sente affatto bocciato, ma carico di compiti sì. «Quelli emersi dai colloqui con i cinque consulenti – afferma – non li definirei punti deboli, ma di certo aspetti sui quali lavorare, spunti per migliorarsi. È quanto mi aspettavo da questa iniziativa». «La ristorazione sta cambiando – spiega – e bisogna essere al passo con i tempi. Per questo è importante confrontarsi con un punto di vista esterno e sopratutto fermarsi, sottrarre qualche ora, o qualche giorno, al lavoro consueto e guardarsi attorno per capire cosa sta chiedendo la gente». Gli stimoli sono stati molti e dovranno essere approfonditi, «tra questi una gestione più professionale della presenza sui social media, che c’è già ma è impostata in modo “casalingo”», rileva.

Michela Tomasoni e Paolo Cortinovis
Michela Tomasoni e Paolo Cortinovis

Nel 2015 Paolo Cortinovis e la moglie Michela Tomasoni hanno operato una scelta controcorrente per il locale di famiglia, il Sorriso di Selvino aperto dal 1969: rinunciare alla pizzeria e puntare sul solo ristorante, riducendo la varietà dell’offerta. «Siamo soddisfatti della svolta – dice Paolo – ma cerchiamo sempre di migliorare. Poiché mi occupo della cucina, sono rimasto molto colpito dalle considerazioni sul food cost fatte dal consulente, su come gestire al meglio le diverse voci di spesa. Ho capito che è importantissimo fare i conti, ma farli sul serio, con carta e penna». Michela ha invece trovato nei professionisti l’opportunità per confermare quelle che per lei restavano intuizioni e per scogliere dubbi. «Capita di pensare “faccio questo o magari quello” – racconta –, potersi confrontare con degli esperti è utile a capire in che direzione andare, aggiustare il tiro. Ma abbiamo anche potuto risolvere rapidamente, grazie all’incontro in tema di lavoro, una questione legata all’abolizione dei voucher». Tra le iniziative che prendono in considerazione, la proposta di serate ed eventi e la ricerca dei modi migliori per pubblicizzarli.

Andrea Venturini
Andrea Venturini

Il Monello di Zingonia lavora con le colazioni e il menù di mezzogiorno a prezzo fisso. È perciò vitale per questo locale tenere sotto controllo il food cost. Ne ha avuto la conferma Andrea Venturini, seconda generazione in forza all’attività, aperta negli anni Settanta e tornata alla gestione diretta 13 anni fa. «Lavorando con le aziende dei dintorni – afferma – abbiamo subìto un duro colpo dalla crisi. Prima i flussi erano costanti, ora si sono ridotti e sono imprevedibili. Non è più possibile andare avanti navigando a vista e il food cost è un punto chiave. Abbiamo sempre pensato di fare del nostro meglio dando il massimo al cliente, senza calcolare esattamente le incidenze e i margini, senza pianificare e organizzare l’attività – ammette con coraggio -. È anche per questo motivo, per timore di sbagliare, che non abbiamo mai affrontato il tema delle convenzioni con le aziende per la pausa pranzo». «L’idea di intervenire sul controllo dei costi c’era – precisa -, lo Speed Date mi ha dato più consapevolezza, ora bisognerà studiare, a partire dai corsi che a breve proporrà Ascom Formazione». «Mettere a posto i conti – conclude – significa avere risorse da investire e in questi momenti poco felici occorre avere più armi a disposizione».

Luisella Scandella
Luisella Scandella

Al ristorante La Baitella nella pineta tra Songavazzo e Onore, più di 160 coperti in mezzo al verde, sono pronti a mettere in pratica i suggerimenti e i consigli degli esperti: «La nostra attività è più che avviata e specialmente nei fine settimana siamo al completo, ma possiamo ancora migliorare e aumentare i coperti durante la settimana – spiega Luisella Scandella che gestisce con il fratello Renzo il locale aperto da papà Ernesto nel 1973 -. Il primo passo sarà quello di limare i costi, anche se privilegiamo da sempre produttori locali e a kilometro zero e mio fratello, che si occupa della cucina, ha addirittura ristrutturato un’intera sala da solo, realizzando boiserie su misura, ed ora ha preparato una panca per l’esterno». Anche sul fronte del social media marketing ci sono ottimi margini di crescita: «Dobbiamo intensificare l’attività su Facebook, valorizzando anche la nostra cucina, dalla pasta fresca fatta in casa alla polenta fatta con farina di mais rostrato di Rovetta, fornita direttamente dal produttore, ai formaggi, tutti preparati da casari della zona».

Graziella Bonomi
Graziella Bonomi

All’Hotel Parigi 2 di Dalmine Graziella Bonomi, vicepresidente del Gruppo Albergatori Ascom, ha iniziato a rivedere costi e bilanci subito dopo il convegno di lunedì, per prepararsi ad affrontare al meglio lo Speed Date dell’indomani. «Gli spunti sono stati davvero tantissimi e abbiamo trovato il format molto innovativo, anche se chiaramente venti minuti a consulenza passano davvero in fretta – commenta Graziella Bonomi che con papà Luigi e mamma Irma Dentelli ha inaugurato l’albergo nel 1993, forte di una tradizione di famiglia iniziata dalla madre in Francia in Alta Savoia e poi a Dalmine all’Hotel Piccola Parigi -. Il nostro obiettivo è quello di migliorare il servizio stando ancora più attenti ai costi. Purtroppo siamo sempre talmente impegnati a portare avanti le attività di tutti i giorni che finiamo col trascurare il controllo di gestione e bilancio». L’obiettivo è quello di incrementare la redditività della spa dell’hotel inaugurata nel 2012 ed aperta anche agli esterni: «Abbiamo ampi margini di crescita e contiamo di attrarre un maggior numero di clienti con la nostra filosofia di cura olistica». Un’altra area da migliorare è quella dei social network: «Nonostante siamo ovviamente presenti sui social possiamo crescere ulteriormente e rafforzare la nostra immagine sul web» continua Bonomi.

Non mancano una riflessione e un appello alla categoria: «Lo Speed Date rappresenta un’occasione per frequentare di più l’associazione e collaborare tra colleghi. Con un lavoro di squadra potremmo valorizzare ulteriormente Bergamo come destinazione turistica. Insieme potremmo inoltre sensibilizzare le istituzioni per condividere una pianificazione annuale di eventi».

Francesco Tibaldo
Francesco Tibaldo

Il ristorante pizzeria Baraonda di Cirano, frazione di Gandino, è pronto a mettere in atto piccoli accorgimenti che possono portare l’attività, forte di 25 anni di storia, a crescere ulteriormente e ad ottimizzare risorse e sforzi: «Ci aspettavamo maggiori correttivi, invece tutto sommato abbiamo scoperto che stiamo facendo abbastanza bene – commenta Francesco Tibaldo che porta avanti l’attività con la moglie Daniela Gusmini, aperta nel 1992 dopo esperienze in diversi settori, rappresentante di articoli per fioristi lui e specializzata nella confezione sartoriale lei -. Possiamo comunque mettere in campo diversi accorgimenti, dalla spesa all’organizzazione manageriale in cucina, che ci consentono di limare i costi e incrementare l’efficienza». Decisamente da rivedere comunicazione e social media marketing: «Il sito va rifatto, anche perché abbiamo recentemente ristrutturato completamente il locale, inoltre dobbiamo affidare ad uno specialista la gestione dei social, perché non riusciamo ad essere abbastanza efficaci e le potenzialità offerte da questi mezzi sono davvero interessanti. Possiamo dare maggior valore e pubblicizzare l’attenzione che ogni giorno mettiamo dietro ad ogni ricetta, in particolar modo per le intolleranze alimentari, dai dolci senza glutine e senza lattosio, ai tempi lunghi di lievitazione degli impasti della pizza, arricchiti anche dall’uso di curcuma, soia, e proposti anche nella versione integrale» allarga le braccia Francesco Tibaldo.




Ascom, ecco i candidati per il nuovo Consiglio Direttivo

Il nuovo Consiglio delle categorie dell'Ascom di Bergamo
Il nuovo Consiglio delle categorie dell’Ascom di Bergamo

È stata presentata oggi la lista dei candidati per il Consiglio Direttivo che guiderà Ascom Bergamo Confcommercio dal 2017 al 2021. Dopo il rinnovo dei Consigli delle 28 categorie merceologiche dell’Associazione, si è riunito oggi il Consiglio delle categorie che ha presentato la lista dei candidati in vista dell’assemblea dell’Associazione del prossimo 8 maggio.

Per un mese e mezzo, dal 13 febbraio al 20 marzo, in Associazione si sono susseguiti gli incontri con gli imprenditori del terziario. Tra le novità di questa tornata elettorale c’è stato l’accorpamento di alcuni gruppi e la nascita di nuovi. La categoria degli Articoli sportivi è entrata a far parte di quella dell’Abbigliamento – calzature, in quanto entrambe fanno riferimento a FederModaItalia. I Mercanti d’arte si sono uniti al Gruppo dei Commercianti di preziosi; mentre sono nati due nuovi gruppi: Grossisti non alimentari – forniture industriali e Altro commercio BTC, che raggruppa gli operatori legati alle forme innovative di commercio, tra cui commercio elettronico, vendita porta a porta, multiutility e altre forme di distribuzione innovativa.

Il rinnovato Consiglio delle categorie vede la presenza di 28 presidenti, di cui 11 neo eletti (Fimaa – Agenti Immobiliari, Altro commercio BTC, Benzinai, Casalinghi, Concessionari, Edicole, Gastronomi – Salumieri, Giovani Imprenditori, Grossisti non alimentari, Grossisti Alimentari, Terziario Donna) e di 189 consiglieri, di cui 47 nuovi. Le donne presidenti di gruppi sono quattro (Gruppo casalinghi, Grossisti alimentari, Ristoratori e Terziario Donna).

A questi si aggiungono le Associazioni aderenti ad Ascom: Fiva, 50& Più, Fit, Federottica, Fai, Assopetroli, Upag, Sna, Gelatieri Bergamascgi e Pia Unione San Lucio.

I candidati per il prossimo consiglio sono: Giovanni Paolo Malvestiti (Servizi alle imprese); Giorgio Beltrami (Caffè bar pasticcerie), Livio Bresciani (Dettaglianti ortofrutticoli), Luca Bonicelli (Gastronomi salumieri), Cristian Botti (Librai cartolai), Lorenzo Cereda (Mobili ed arredi), Gianmario Ciceri (Ferro metalli macchine), Ettore Coffetti (Macellai), Loreno Epis (Autosalonisti), Petronilla Frosio (Ristoratori), Giuseppe Milazzo (Altro commercio BTC), Luciano Patelli (Agenti immobiliari), Diego Pedrali (Abbigliamento calzature); Alessandro Riva (Commercianti di preziosi); Giampietro Rota (Distributori vini e bevande); Adriano Vacchelli (Fioristi), Paolo Visinoni (Locali da ballo), Giovanni Zambonelli (Albergatori).

Dei 18 candidati, 13 comporranno il nuovo consiglio direttivo che sarà scelto nell’assemblea dell’8 maggio.  

«Il mandato che stiamo per chiudere – sottolinea il presidente dell’Ascom, Paolo Malvestiti – è stato difficile sia per i consumatori, le famiglie, i lavoratori, e soprattutto per le imprese. La tanto auspicata ripresa non si è mai realizzata, almeno nei nostri settori. Come Ascom, abbiamo cercato di rispondere alle esigenze dei nostri associati pur muovendoci in un contesto di debolezza e difficoltà. Con il nuovo mandato vogliamo puntare sulla formazione dei nostri dirigenti per una loro crescita nell’ambito della rappresentanza. Insieme all’Università di Bergamo stiamo predisponendo un progetto triennale di formazione. Altro tema sul quale stiamo lavorando riguarda la desertificazione dei centri storici , sul quale stiamo elaborando alcuni progetti».




In Ascom gli Speed Date del turismo. «Prima regola il controllo dei costi»

Territorio, autenticità, soggiorni esperienziali, attenzione massima al cliente, controllo gestionale, formazione. Sono queste, in sintesi, le ricette per avere successo nel mondo dell’ospitalità e della ristorazione oggi e nel prossimo futuro.

Se ne è parlato questa mattina alla sala conferenze di Ascom Bergamo Confcommercio in via Borgo Palazzo nell’ambito dell’incontro “Hotel and Restaurant management. Scenari futuri per l’imprenditore al passo con i tempi’, promosso da Ascom Formazione con il sostegno degli Enti bilaterali del commercio e del turismo. Al tavolo erano presenti i presidenti di categoria Ascom Giorgio Beltrami (Gruppo caffè bar), Giovanni Zambonelli (Albergatori), Petronilla Frosio (Ristoratori) e Giacomo Pini di GP Studios, azienda romagnola leader nella formazione alle imprese che operano nell’ospitalità, moderati da Giuseppe Ruggieri, direttore de larassegna.it e di Affari di Gola.

Oscar Fusini, direttore Ascom, ha aperto i lavori sottolineando l’importanza di “qualificare sempre più il proprio lavoro per poter essere competitivi e affrontare il mercato». Luigi Trigona, direttore di Turismo Bergamo, ha rimarcato le «opportunità offerte dall’aeroporto, dalla fiera, dall’Università e dalla stessa Turismo Bergamo con il suo portale Visit Bergamo, il secondo portale italiano dopo quello trentino. E ha affermato «la necessità di integrare le competenze specifiche mettendosi in un sistema integrato in modo che il visitatore possa avere un soggiorno soddisfacente».

Pini ha illustrato ai circa 100 operatori in platea i cambiamenti intervenuti nel mercato dell’ospitalità e nella clientela indicando le strategie più efficaci per affrontare queste trasformazioni. «Siamo in un mercato saturo, l’offerta è più della domanda anche nel resto del mondo. Ogni impresa deve controllare quello che sta avvenendo all’esterno e soddisfare il cliente traendo profitto – ha detto –. È cambiata la logica di come il clienti comprano i servizi della ristorazione e alberghieri. La leva del prezzo è da mettere insieme ad altre cose sennò al ribasso non c’è mai fine. Bisogna spostare l’attenzione dal prezzo all’esperienza: chiedere ai clienti quale esperienza vogliono fare. Lavorare sui bisogni con il marketing per spostare la percezione del prezzo. Ma per fare questo occorre conoscere bene i clienti».

Una delle strategie più importanti per il successo di un albergo e di un ristorante è proprio questa: conoscere bene il cliente e personalizzare il più possibile il suo soggiorno e il rapporto con lui «perché ogni cliente si vuole sentire unico».  Gli esempi vengono da Las Vegas che ha puntato su proposte legate all’intrattenimento a ampio raggio e dal Savoy di Londra che usa le informazioni delle prenotazioni on line per offrire ai clienti un’accoglienza personale. Ma la stessa sostituzione dei numeri alle camere con un nome, ad esempio, di fiori, può avere lo stesso effetto. 

Un altro aspetto vincente su cui puntare è il territorio. «Il trend – ha spiegato Pini – premia tutto ciò che è locale. I viaggiatori cercano autenticità, in particolare nuove destinazioni, cibi e modi di vivere. Sono sempre più richieste esperienze fuori dai percorsi classici, che trasmettano un senso di appartenenza al luogo. Bisogna pensare cosa vorremmo avere da clienti e comportarci di conseguenza. In generale pensare globale e agire locale. Il cliente deve essere felice di pagare il conto, felice di tornare e felice di raccontare la sua esperienza. Bisogna coinvolgere i clienti. Concentrarsi su di loro».

Rispetto ai bar: «L’idea conta. Nella ristorazione stanno nascendo tanti format con proposte specifiche, ognuno fa una cosa diversa. Abbiamo bisogno di specificità perché attraverso il web troviamo tutto di tutto. Sempre più locali scelgono di proporre più miscele di caffè. In generale i prodotti a km zero vincono». «Bisogna avere un backoffice fortissimo per vendere il prodotto e far pagare ad esempio, un caffè 2.50 euro, bisogna spiegare e far capire al cliente il valore aggiunto di quel caffè, perché paga di più».

Il successo di un albergo e di un ristorante dipende anche da una attenta gestione: «Oggi pochissimi baristi sanno fare i conti – ha denunciato Beltrami – e se non si sanno fare i conti è difficile guadagnare. La macchina del caffè ad esempio bisogna comprarla perché quella data dal torrefattore alla fine costa 4/5 volte di più».

«Bisogna fare una analisi di fattibilità, sempre sapere il contesto in cui si opera, conoscere i possibili concorrenti e i possibili clienti, in che momento si è, se in un momento di crescita o di consolidamento. Il modello di business deve essere molto chiaro – consiglia Pini -. Se si fanno tante cose si rischia di disperdere soldi. Ogni metro quadrato che non vende è un costo. Tutti gli spazi devono essere progettati perché vendano». «Occorre avere molto chiari i costi, soprattutto dove c’è molta movimentazione di merci, standardizzare l’organizzazione per tagliare gli sprechi, avere magazzini leggeri e un attento controllo gestionale. Intervenire prima che ci sia l’emorragia altrimenti l’azienda non si recupera più. Oggi persino a Londra se non lavori bene chiudi. Il mercato è fluido bisogna sempre monitorare». «Il segreto è avere grandi obiettivi e partire dalle piccole cose, da quelle che vengono più semplici». Avere chiari i costi fissi, ragionare sempre su costi benefici e marginalità. E vendere pensando al contesto. Oggi è impensabile vendere il prodotto senza il contesto.

Petronilla Frosio ha evidenziato le difficoltà di lavorare in un sistema normativo che cambia le regole da un giorno all’altro come è avvenuto nei giorni scorsi con i voucher. Al suo intervento ha fatto eco dalla platea quello di un albergatore che ha definito gli albergatori e i ristoratori di oggi degli eroi, per le troppe tasse che sono imputate all’attività.

Da Giovanni Zambonelli è arrivato l’invito a puntare sulla colazione che «può essere un forte valore aggiunto per catturare i clienti», non per niente è al centro della maggior parte delle recensioni di Tripadvisor. «L’Italia – ha ricordato –  è uno dei pochissimi paesi che vende la camera insieme con la colazione. È importantissima, il cliente sempre più esigente. Oltretutto è l’ultima azione che il cliente fa prima di andare in via”.  E da Pini la capacità di vedere l’arrivo delle grandi catene di ristorazione come delle opportunità perché la loro presenza metterà ancora più in evidenza l’offerta locale».




Con pass e posteggi dedicati arrivare in hotel in auto non è più un incubo. Il Comune di Bergamo accoglie le richieste dell’Ascom

carico scarico alberghi - conferenza stampa
Il direttore dell’Ascom Oscar Fusini, l’assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo Stefano Zenoni, il dirigente della Mobilità Virgilio Appiani e il responsabile del servizio Oscar Salvati

Da turisti è capitato un po’ a tutti. Arrivare all’albergo in centro città e non sapere dove e come lasciare l’auto per quel breve ma delicatissimo momento che passa tra l’accoglienza alla reception, lo scarico dei bagagli e lo spostamento del mezzo nelle aree di sosta, che siano i parcheggi interni all’hotel o quelli convenzionati. Il rischio, nemmeno troppo remoto, è quello di prendersi una multa e di cominciare malamente soggiorno.

A questo inconveniente il Comune di Bergamo, su sollecitazione dell’Ascom, ha posto rimedio prevedendo uno speciale pass che l’ospite posiziona sul cruscotto segnalando che la sua è, come da codice della strada, una “fermata”, ossia una sospensione temporanea della marcia effettuata in condizioni di sicurezza e senza intralciare la circolazione, e non una “sosta”, permettendo così agli agenti di capire immediatamente la situazione.

La novità riguarda sia le strutture alberghiere sia quelle non alberghiere di tutta la città, che potranno richiedere uno solo contrassegno “di carico e scarico” a testa. È contenuta in una delibera della Giunta che accoglie anche una seconda richiesta dell’Ascom, quella di poter mettere a disposizione esclusiva degli alberghi alcuni parcheggi su strada nelle vicinanze delle strutture per le operazioni di partenza e arrivo degli ospiti.

In questo caso il provvedimento riguarda solo gli alberghi di Città bassa con almeno 10 camere ed esternamente ad aree di pregio ambientale. È previsto il rilascio autorizzazioni per otto stalli in tutto, numero che dovrebbe soddisfare la l’esigenza manifestata soprattutto dagli hotel presenti lungo le vie centrali più trafficate, come viale Papa Giovanni e le sue intersezioni. «L’autorizzazione si configura come un’occupazione permanente di suolo pubblico, lo stesso concetto dei dehors – spiega l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni -. Per prima cosa saranno verificate le condizioni per concedere gli spazi, dopodiché l’albergatore sarà tenuto al pagamento della tariffa base al metro quadro prevista dal regolamento Cosap. Poiché gli stalli hanno una superficie di 10 mq circa, si va da 900 euro all’anno per la zona più centrale a 400 euro circa in quella più esterna alla città. Il provvedimento è adottato in via sperimentale per un anno».

pass alberghiQuesti spazi saranno contraddistinti da segnaletica verticale e orizzontale apposita. Le ipotesi grafiche sono ancora al vaglio, ma l’idea è di segnalare chiaramente con colori e icone che si tratta di parcheggi dedicati espressamente all’accoglienza turistica. Ed è questo che piace ancor di più all’Ascom. «Per le proposte ci siamo ispirati a quanto già accade a Milano, ma anche a Pisa, che per dimensioni e disegno urbano si avvicina maggiormente a Bergamo – ricorda il direttore dell’Ascom Oscar Fusini -. Siamo soddisfatti che il Comune, dopo un attento e puntuale confronto su un tema sempre scottante come quello della sosta, le abbia accolte in toto. Il valore aggiunto è dato dalla scelta di evidenziare i parcheggi con un simbolo proprio: è un bel segnale del fatto che esiste una città che pensa ai turisti».

Una seconda delibera di Giunta rivede invece una prassi già in atto, quella che permette alle strutture ricettive di richiedere l’autorizzazione per i propri clienti per l’accesso alle Ztl e per la sosta negli spazi riservati ai residenti. «L’analisi degli accreditamenti – prosegue l’assessore – ci ha detto che in un anno per Città alta sono stati rilasciati 8.447 permessi di transito e sosta, richiesti da 68 attività. Significa che ogni giorno 20-30 posti sono occupati dalle auto dei turisti, che su un totale di circa 400 posti non è poco. E i residenti non mancano di segnalarcelo puntualmente!».

Il piano di alleggerimento prevede una rimodulazione delle autorizzazioni. Fino ad ora le strutture con una camera potevano chiedere un permesso, quelle con due camere, due permessi, quelle con tre, tre permessi. Tre permessi erano concessi anche a chi ha fino a cinque camere e cinque permessi a chi ne ha più di cinque. Il rapporto cambierà invece in questo modo: un solo accredito per le strutture che dispongono fino a cinque camere, due accrediti per quelle che ne dispongono fino a dieci, tre accrediti per quelle che ne dispongono fino a quindici e quattro accrediti a fronte di una disponibilità di camere superiore a quindici, lasciando invariata quantitativamente quella per il transito. «Così facendo si ridurrà notevolmente l’impatto dei mezzi dei turisti sul totale dei posti auto, in attesa del riordino che arriverà con il parcheggio all’ex parco faunistico – evidenzia Zenoni -. Diventa inoltre più equo il rapporto tra grandi e piccole strutture ricettive nella destinazione degli spazi».

Sottolinea l’importanza di questo riequilibrio tra capacità ricettiva e possibilità di sosta, sino ad ora sbilanciato a favore delle strutture extra-alberghiere, anche il presidente degli albergatori dell’Ascom, Giovanni Zambonelli, che riconosce l’attenzione e gli sforzi  del Comune e dell’Associazione per raccogliere le istanze della categoria. «Quando un ospite arriva in auto il primo problema che ha è dove potersi fermare – spiega -. Ora invece potremo informarlo prima del suo arrivo della possibilità di chiederci l’apposito contrassegno e di fermarsi con tranquillità per registrarsi e scaricare i bagagli. In questo modo si elimina l’impatto negativo che il cliente potrebbe avere e che poi diventa impegnativo recuperare. È una questione di qualità dell’accoglienza, di immagine, di attenzione. Così l’incontro con la città parte con il piede giusto». Anche la possibilità di disporre di posteggi in esclusiva è un’opportunità, «per garantire un servizio in più al cliente – afferma -, con un ulteriore sacrificio però delle imprese, che devono mettere in conto anche questa spesa».

Dopo i necessari passaggi e adeguamenti burocratici e le novità entreranno in vigore, si prevede, in tempo per la stagione estiva.




Ambulanti, fino a domenica sul Sentierone la Festa di Primavera

Da sinistra Stefano Ginami, il direttore dell'Ascom oscar Fusini, Emilio Crotti e Mirko Alghisi
Da sinistra Stefano Ginami, il direttore dell’Ascom Oscar Fusini, Emilio Crotti e Mirko Alghisi

Da oggi fino a domenica 2 aprile il Sentierone di Bergamo sarà animato dai colori e dai sapori della primavera. È infatti tornata la tradizionale “Festa di Primavera”, l’appuntamento con lo shopping di stagione firmato dalla Comap, la cooperativa costituita dalle due associazioni provinciali dei venditori su area pubblica della Bergamasca – Fiva Ascom e Anva Confesercenti – per la promozione di eventi e manifestazioni.

Tra le 35 le bancarelle si possono trovare tante idee per rinnovare il proprio look, dall’abbigliamento ai bijoux, agli accessori, quello della casa, con i tessuti di tendenza, e naturalmente di balconi e giardini, con fiori e piante. Una parte importante è rappresentata dal settore alimentare, con specialità da mangiare passeggiando o da portare a casa e magari da sfoderare in occasione di un pranzo importante come quello di Pasqua. «Tra le chicche – racconta Stefano Ginami, consigliere Fiva Bergamo e Comap, presente con il proprio banco di caramelle – il formaggio affinato, le tipicità di Norcia, un’assoluta novità come il cioccolato Champagne, aromatizzato con le preziose bollicine francesi e proposto in bottiglia, la pasticceria artigianale e le patate fritte olandesi. La maggior parte degli espositori è presente sui mercati bergamaschi, ma non mancano aziende dalle province vicine».

Festa di Primavera 2017 - Bergamo SentieroneInsieme alla Fiera di Sant’Alessandro, alla Festa d’Autunno e alla Fiera di Santa Lucia, la Festa di Primavera rappresenta una delle vetrine più importanti per la categoria, un’opportunità per far conoscere la realtà del mercato a chi non frequenta abitualmente gli appuntamenti settimanali. «È ormai diventato un momento classico per noi – ricorda Emilio Crotti, altro consigliere Fiva, in fiera con la propria azienda floricola -. Tra marzo e aprile presentiamo alla città gli articoli legati alla stagione, animando la passeggiata e facendo conoscere meglio ciò che le nostre attività propongono quotidianamente nelle piazze di tutta la provincia».

Gli fa eco il collega nel Direttivo Fiva Mirko Alghisi, dal banco di frutta disidratata: «Arrivare in centro città è un grande valore per le nostre imprese – dice -. L’invito è passare in fiera in questi giorni e verificare personalmente la qualità e la varietà dei prodotti che gli ambulanti propongono». E se le previsioni meteo per il fine settimana non sembrano delle più propizie, lui rassicura: «Noi ci saremo in ogni caso, fino a domenica dalle 9 alle 20». Insomma una garanzia!




Ascom, la sfida al gelato più buono passa da Clusone

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Gusto, struttura e originalità: sono i tre parametri di giudizio che decreteranno il gelato più buono di Bergamo. Lunedì 3 aprile a Clusone ritorna il ‘Concorso gelateria artigianale’, la sfida a colpi di cono promossa dai Gelatieri Bergamaschi di Ascom Bergamo Confcommercio alla Scuola Alberghiera ABF.

Il concorso, giunto alla quinta edizione, anche quest’anno propone un tema che coniuga tradizione e territorio: la stracciatella. Il gelato, preparato con una crema bianchissima con pezzi irregolari di cioccolato fondente, è stato creato infatti a Bergamo nel 1961 da Enrico Panattoni nella pasticceria e gelateria ”La Marianna”. Il suo nome deriva dal nome di una minestra, la “stracciatella alla romana”; infatti l’uovo di questa minestra che si rapprende nel brodo bollente ricorda il cioccolato fondente a scaglie.

A partire dalle ore 16.30 gelatieri e studenti si sfideranno a suon di tecnica e fantasia per conquistare la giuria con reinterpretazioni personali della stracciatella, partendo da una base fiordilatte non variegata e lavorando sul cioccolato.

A concorrere saranno 14 gelaterie e 20 studenti degli istituti alberghieri di Sarnico, Nembro, San Pellegrino e Fondazione ISB di Torre Boldone.

I nuovi gusti saranno valutati da una giuria qualificata, presieduta dal Maestro Pierpaolo Magni, fondatore della Coppa del Mondo di Gelateria e presidente del Comitato d’onore, e composta da quattro esperti: Pierpaolo Magni, Emanuela Balestrino, Alessia Mazzola, Franco Irranca e Giuseppe Cereda.

Nell’ambito del concorso, nella Sala conferenze, verrà proposta agli studenti della scuola alberghiera una conferenza dal titolo “A scuola di passioni” con due giovani ospiti speciali: Matteo Corna della gelateria Gelatiamo di Treviolo che presenterà e illustrerà la torta Ciocoexperience (ore 17.30) e Mattia Cortinovis, 2° classificato alla Coppa del mondo di pasticceria Juniores tenutosi a gennaio al Sigep 2017 di Rimini che porterà le sue praline ‘stellate’.

Cortinovis, 20 anni, figlio d’arte (il papà Giancarlo Cortinovis, titolare dell’omonima pasticceria a Ranica, è già stato premiato a livello mondiale), ha rappresentato l’Italia, affrontando i giovani pasticceri under 23 di Francia, Giappone, India, Filippine, Singapore, Messico, Polonia, Russia, Italia. I due giovani professionisti parleranno agli studenti della loro esperienza professionale, mostrando come l’ingrediente principale del successo sia proprio la passione, la voglia di mettersi in gioco, di impegnarsi, la ricerca continua di superarsi che può essere applicata in più direzioni, ad esempio nello studio di nuove procedure o degli ingredienti.

«La loro presenza – spiega Massimo Bosio, presidente dei Gelatieri Bergamaschi promotori del concorso – intende mostrare agli studenti le  prospettive e le soddisfazioni che il nostro mestiere può dare se svolto con passione, impegno e professionalità. Cortinovis e Corna, con il loro esempio, rappresentano dei modelli di successo a cui possono ispirarsi».

I gelatieri in gara

Paolo Bignardi – Fior di Panna (Almenno San Bartolomeo)

Daniel Rossi – La voglia matta (Zanica)

Niccolò Panattoni – La Marianna (Bergamo)

Matteo Corna – Gelatiamo  (Treviolo)

Massimo Pagani – Bar Gelateria Alpino (Casirate d’Adda)

Bianca Giorgi – Baciami cocco (Chiari – Bs)

Vito Giammello – Lo chef del gelato (Trescore)

Enrica Natali – Petit Fleur (Almenno San Bartolomeo)

Teresa Nodari – Gelaterie Rosa (Arcene)

Omar Quadri – Pasticceria Sofia (Boltiere)

Sergio Pezzoli – Laboratorio gelateria Franca (Albino)

Massimo Bosio – Selz Cafè (Clusone)

Marcello Gusmini – La Crem (Vertova)

Pietro Andreoli – Gelatissimo (Darfo Boario Terme)

 

 




“Aggiornarsi per competere”, in Ascom il primo Speed Date per alberghi e ristoranti

speed-date2Ascom lancia il primo speed date del turismo per alberghi e ristoranti. Lunedì 3 e martedì 4 aprile la sede cittadina dell’Associazione Commercianti ospiterà un innovativo appuntamento dedicato agli imprenditori dell’ospitalità. Due giornate all’insegna dello slogan “Aggiornarsi per competere”, organizzate dall’Area Formazione di Ascom Bergamo Confcommercio in collaborazione con l’Ente Bilaterale del Turismo e realizzate da GP Studios, azienda emiliana leader nella formazione delle imprese che operano nell’ospitalità. Lunedì mattina, dalle 10 alle 12.30, si svolgerà una conferenza sull’ottimizzazione della gestione delle imprese del turismo; mentre nel pomeriggio di lunedì 3 e per tutta la giornata del 4 aprile, si aprirà un vero e proprio speed date con la presenza di cinque specialisti in cinque aree aziendali: commerciale, analisi dei costi e dei ricavi, web e social media marketing, strategia di marketing, lavoro e sicurezza. «Lo speed date del turismo vuole rappresentare una nuova modalità di coinvolgimento degli associati – afferma Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo Confcommercio -. È un percorso innovativo che permette di apprendere attraverso workshop e consulenze mirate. Oggi per competere è necessario accrescere le competenze nei diversi ambiti imprenditoriali: dall’analisi dei costi, al marketing, dalle strategie commerciali alle politiche del lavoro. È fondamentale quindi attingere a professionalità altamente specialistiche per trovare dei meccanismi di applicabilità».

Lo Speed Date  – appuntamento veloce – si ispira al format ideato alla fine degli anni Novanta negli Stati Uniti per far conoscere uomini e donne single nell’arco di un tempo determinato; ora ha travolto anche l’Italia ed è diventato elemento attrattivo declinato anche nel mondo del lavoro e delle imprese. «Per il nostro settore è la prima esperienza bergamasca e ha riscosso tra i nostri associati curiosità, tanto che nel giro di pochi giorni i posti a disposizioni si sono esauriti. Lo scopo è quello di avviare l’imprenditore ad un ragionamento verso una gestione del ristorante e dell’albergo che sia corretta e redditizia, mantenendo un’alta qualità ed imparando a determinare una corretta organizzazione operativa» afferma Daniela Nezosi, responsabile dell’Area Formazione di Ascom Bergamo Confcommercio. Il seminario di lunedì mattina, tenuto da Giacomo Pini, leader e amministratore della GP Studios, avrà come tema la gestione dell’azienda ed i partecipanti saranno guidati nell’analisi di ogni dinamica che governa la loro impresa. Al tavolo dei relatori, oltre a Giacomo Pini, saranno presenti i presidenti delle tre categorie del turismo: Giovanni Zambonelli per gli albergatori, Petronilla Frosio per i ristoratori e Giorgio Beltrami per pubblici esercizi. A moderare la conferenza il direttore di Affari di Gola, Giuseppe Ruggieri.

Lunedì pomeriggio e martedì, cinque consulenti forniranno soluzioni personalizzate ad oltre trenta aziende dell’ospitalità (alberghi e ristoranti) sui temi della ricerca dei clienti e delle tattiche commerciale per intercettarli; sull’identificare i costi superflui e ottimizzare le risorse; sull’utilizzo dei canali web e social in un ottica di vendere camere e fidelizzare i clienti; sulla direzione da intraprendere per raggiungere il successo economico; sui temi delle politiche del lavoro e della sicurezza sia alimentare che dei luoghi di lavoro. Ciascun partecipante avrà a disposizione ogni consulente per 20 minuti, con il quale si confronterà sulla gestione della propria impresa. In meno di due ore l’imprenditore potrà avere una nuova visione del proprio business. Coinvolti nel processo di consulenza anche Andrea Comotti ed Enrico Betti, responsabili rispettivamente delle aree Gestionale e Politiche del lavoro di Ascom Bergamo Confcommercio.

Le aziende che desiderano partecipare alla conferenza di lunedì mattina possono iscriversi gratuitamente compilando il format scaricabile dal sito di Ascom Bergamo Confcommercio (www.ascombg.it) oppure rivolgersi all’area formazione di Ascom ai numeri 035.41.85.706 -707 (info@ascomformazione.itwww.ascomformazione.it).

 




Giovani imprenditori Ascom, Alessandro Capozzi è il nuovo presidente

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Da sinistra: Roberto Vitali, Massimo Paloschi, Oscar Fusini, Pietro Bresciani, Alessandro Capozzi, Nicola Viscardi, Roberta Pizzigalli, Federico Cerea e Michele Pezzotta

Cambio alla guida del Gruppo Giovani Imprenditori Ascom: il nuovo presidente è Alessandro Capozzi, dell’Hotel Città dei Mille di Bergamo, 38 anni, fresco di nomina come vicepresidente del rinnovato Gruppo Albergatori. Il nuovo direttivo vede la conferma di Federico Cerea dell’omonima ditta specializzata in antinfortunistica di Bergamo, di Alessandra Cereda della MobilCereda di Zanica,  di Angelo Marchetti, agente di commercio di Castelli Calepio, di  Roberta Pizzigalli, agente immobiliare di Bergamo e di Andrea Suardelli del Panificio Suardelli di Urgnano.
Diverse le nuove nomine: entrano infatti nel direttivo Nicola Viscardi dell’Ottica Skandia di Bergamo, Riccardo Zambonelli dell’Hotel Cappello d’Oro di Bergamo, Roberto Vitali dell’omonima edicola di Sarnico, Michele Pezzotta della Ros di Zanica e Michael Caldara della Bergel Plus di Zanica.

L’obiettivo del nuovo presidente è quello di rinfoltire ulteriormente il Gruppo: «Contiamo di allargare la base associativa, proponendo attività e incontri sui temi di maggiore interesse della categoria, a partire dalle nuove tecnologie, dal web, dall’e-commerce e dai social network» ha sottolineato Alessandro Capozzi. Lo spirito solidaristico del Gruppo resta inalterato: «L’appuntamento annuale con la serata benefica continuerà, in linea con i mandati precedenti, ad essere l’evento clou di presentazione del Gruppo, frutto dell’ impegno di tutti noi per il territorio. In questi anni grazie alla serata benefica abbiamo sostenuto associazioni del territorio con oltre 60 mila euro di contributi. Un’azione che ci riempie di orgoglio e che ha permesso di realizzare importanti progetti» continua il neo-presidente. Capozzi intende portare avanti anche la collaborazione con le rappresentanze dei Giovani imprenditori delle altre associazioni di categoria: «Abbiamo condiviso con gli altri Gruppi diversi momenti formativi che hanno rafforzato la collaborazione tra realtà imprenditoriali eterogenee con l’obiettivo di sviluppare iniziative comuni su temi di interesse trasversale quale le reti d’impresa, l’internazionalizzazione, l’accoglienza turistica, lo stimolo all’innovazione».

Quanto alla categoria, la maggior parte dei giovani imprenditori si trova ad operare in un contesto decisamente più difficile della generazione che li ha preceduti: «Anche se non mancano neo-imprenditori partiti da zero, la maggior parte di noi si trova ad affrontare il passaggio generazionale in un momento storico particolarmente critico, con consumi al palo e tassazione alle stelle – ha ribadito Capozzi -. La sfida per molti di noi è davvero dura, ma nonostante il mercato sia per molti aspetti asfittico, non mancano comunque aree di crescita. Sta a noi trovarle, mettendo in campo nuove idee e sfruttando al meglio le nuove tecnologie».

 




Benzinai, Mora è il nuovo presidente. «Per andare avanti occorre aumentare i servizi»

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Il nuovo presidente dei benzinai Ascom è Renato Mora, 50 anni, gestore di una stazione di servizio a Dalmine, già componente del Direttivo del Gruppo in passato. Riceve il testimone da Giuseppe Milazzo, che per due mandati ha guidato la categoria. Sono stati confermati Pierangelo Cassotti (Verdello) ed Ernesto Tironi (Mozzo), nominati vicepresidenti, Angelo Carlo Amissini (Bergamo) e Giorgio Coffetti (Osio Sopra). Quattro i nuovi ingressi, quelli di Michele Caputo (Ciserano), Giacinto Galbusera (Lallio), Alberto Poma (Stezzano) e Stefano Rossetti (Bergamo).

Il neopresidente Renato Mora e l'uscente Giuseppe Milazzo
Il neopresidente Renato Mora e l’uscente Giuseppe Milazzo

In Bergamasca gli impianti di distribuzione carburante sono 227, di cui 37 in città. Nel giro di cinque anni le attività sono calate del 4,2% (erano 237 nel 2012), del 9,7% nel solo capoluogo (erano 41). «Nell’ultimo anno – analizza Mora – i consumi sono leggermente risaliti, ma la crisi continua a pesare e servirà ancora molto tempo prima di tornare ai livelli precedenti. La categoria inoltre risente pesantemente della crescita delle pompe bianche (i distributori non legati al circuito delle compagnie petrolifere ndr.) e degli impianti aperti dalla Gdo. Questi ultimi, in particolare, offrono prezzi che per le nostre realtà sono irraggiungibili».

Nonostante la concorrenza agguerrita, l’avanzare degli impianti “ghost”, completamente automatizzati e, per contro, i bassi margini e l’incidenza delle spese di gestione di chi sulla pompa ci sta quotidianamente, la figura del benzinaio, secondo Mora, non è in via di estinzione. «Certo è cambiata e dovrà continuare a farlo – evidenzia -. Mio padre ha gestito per 50 anni la nostra pompa di benzina ed oggi, per come sono mutati tecnologie e sistemi, non sarebbe più in grado. L’evoluzione è anche un’altra, quella verso servizi complementari al rifornimento, come autolavaggio, officina, gommista, oppure il bar o uno shop. Per andare avanti è fondamentale ampliare l’offerta – rimarca -, il nostro servizio però non è messo in dubbio, anzi mi sento di dire che sarà sempre più apprezzato. Del resto, è anche una questione di sicurezza, sia perché si ha a che fare con prodotti pericolosi e la presenza di addetti esperti è una garanzia, ad esempio per la verifica della conformità degli impianti di alimentazione gpl e metano, sia, in senso più ampio, per il presidio del territorio, tema sempre più importante».

Ciò che servirebbe per traghettare le imprese verso questa nuova dimensione è una vera razionalizzazione della rete. «Se ne è parlato molto in passato – ricorda Mora – ma alla fine non c’è stata una riduzione degli impianti, perché accanto alle chiusure ci sono sta anche numerose nuove aperture, a cominciare da quelle nei centri commerciali. Occorrerebbe rimettere mano alla questione, facilitando con incentivi le chiusure delle pompe collocate in zone problematiche per ragioni di viabilità, il che si tradurrebbe nella possibilità per chi resta di contare su erogati medi più alti».

Quanto alle attività del Gruppo Ascom, «il primo passo sarà conoscerci meglio – dice il presidente -, visto che il Direttivo è per metà nuovo. Quello successivo è rafforzare la partecipazione di una categoria che storicamente è sempre stata molto unita».




Libri, in Città alta arriva il festival per bimbi e ragazzi firmato Ascom

LIBRI PER SOGNARESabato 8 e domenica 9 aprile Bergamo ospita la prima edizione di “Libri per sognare in Città Alta”, manifestazione che promuove la letteratura per bambini e ragazzi.

L’iniziativa nasce da un’idea del Gruppo Librai e Cartolibrai di Ascom Confcommercio Bergamo e mira a promuovere la lettura e il gioco educativo e creativo come validi intrattenimenti per la fascia d’età 0-14 anni. L’evento, di richiamo regionale e nazionale, si svolge in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali Caffi ed è patrocinato dal Comune di Bergamo – Assessorato alla Cultura e propone due giorni di incontri con autori, letture per le diverse fasce d’età, seminari sul tema del libro illustrato, laboratori manuali creativi ispirati dai libri e un laboratorio di lettura in simboli, pensato in particolare per i bambini e ragazzi con difficoltà di comunicazione e per i bambini più piccoli, promosso in collaborazione con l’Associazione Angelman onlus.

L’appuntamento principale del fine settimana dedicato alle storie per ragazzi è la “Notte bianca per lettori insonni”, a cura di Sergio Guastini, il libraio magico, ramingo e notturno di Sarzana: è in agenda dalle 20 di sabato 8 aprile alle 9 del giorno dopo nelle sale del Museo di Scienze Naturali di Città Alta e permetterà ai bambini e ai ragazzi di provare l’esperienza della lettura notturna all’interno del museo (partecipazione riservata a bambini di 10 e 11 anni).

Domenica dalle 10 alle 19 sotto i portici della Cittadella sarà allestita una bancarella di vendita libri, a cura del Gruppo librai Ascom con alcune tra le proposte più nuove e interessanti del panorama editoriale per l’infanzia.

«In città non c’era una proposta libraria di qualità per la fascia fino ai 13 anni, così abbiamo deciso di raccogliere questa sfida e di creare un’iniziativa da far crescere negli anni il piacere per la lettura – spiega Cristian Botti, presidente del Gruppo Librai e Cartolibrai Ascom Confcommercio Bergamo -. Per ora saranno coinvolte solo le librerie ma l’obiettivo per il 2018 è di coinvolgere anche le cartolerie». 

In un momento in cui i lettori scarseggiano (secondo i dati Istat oggi solo 4 italiani su 10 leggono, l’Italia è all’ultimo posto in Europa come numero di lettori), l’obiettivo del gruppo è far crescere lettori attenti, curiosi e interessati. «Le proposte – dice Botti – saranno tutte di spessore e saranno fatte in ambienti e con modalità suggestive perché la lettura per loro sia un’esperienza da ricordare quando saranno adulti». 

Un’altra novità sono le collaborazioni: alla rassegna partecipano infatti anche il Museo di Scienze naturali di Bergamo, che apre per la prima volta i suoi spazi a un’iniziativa esterna, e il sistema bibliotecario. «Da diversi anni collaboriamo con Nati per Leggere – ricorda Botti -. Facciamo rete, coinvolgendo le biblioteche. Non le abbiamo mai viste in contraddizione con il nostro lavoro, ma come partner. Le biblioteche come le librerie sono luoghi di diffusione della cultura».

I laboratori hanno posti limitati. Per partecipare è necessario iscriversi scrivendo alla mail libripersognare@ascombg.it. Per ogni bambino, esclusa la ‘Notte al museo’, è obbligatoria la presenza di almeno un adulto per tutta la durata dell’attività. Per gli adulti l’ingresso al museo è di 3 euro. Maggiori info: www.ascombg.it – Facebook: Confcommerco Bergamo.

IL PROGRAMMA

SABATO 8 APRILE

Dalle ore 15 alle ore 16 – Museo Sala Curò

LA LUNA È DEI LUPI  con Giuseppe Festa

Tra le meraviglie della natura selvaggia e le insidie del mondo degli uomini, l’emozionante viaggio di un branco di lupi all’insegna della libertà. Con aneddoti, foto e video inediti (dai 10 anni)

Dalle ore 17 alle ore 18 – Museo Sala Curò

DA FALCONE AL CHE PASSANDO PER MADDALONI con Luigi Garlando

Giornalista sportivo, scrittore, tifoso: incontro con un autore che racconta grandi personaggi ai bambini con la semplicità e la creatività giusta per la loro età. E magari parliamo anche dell’Atalanta (dai 9 anni)

Dalle 20 alle 9 di domenica – Museo

NOTTE BIANCA PER LETTORI INSONNI (laboratorio) con Sergio Guastini

Notte bianca per lettori insonni nel museo di Scienze Naturali Caffi, con Sergio Guastini il Raccontalibri. Chi dorme non piglia libri. Al mattino, dopo la sveglia, colazione offerta dalla Marianna in Colle Aperto.

Occorrente: tuta (già indossata), sacco a pelo, cuscino, materassino non gonfiabile, torcia, spazzolino, bottiglia d’acqua, dentifricio e il proprio libro preferito (10 e 11 anni – 4a e 5a Elementare)

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Dalle ore 10 alle ore 12  – Museo Lab1

COME FARE UN LIBRO (laboratorio) con Alessandra Beltrami

Alessandra Beltrami, educatrice museale in GAMeC e Accademia Carrara, ci guiderà nella semplice costruzione di un libro partendo da un foglio di carta che, opportunamente piegato, diventerà un libro personale da riempire con le nostre storie e i nostri disegni (dai 6 anni)

Dalle ore 10.30 alle ore 12 – Museo Sala Curò

CARTASTORIE (laboratorio) con Oreste Castagna

Oreste Castagna è in scena solo, decine di cartoncini colorati sono appesi intorno di lui. È la tecnica del Raccontamani, diventata ormai un format per RAI GULP e YOYO. Il protagonista racconta una storia giocando e tagliando i cartoncini ed ecco che prendono forma le avventure di una rondine coraggiosa che lascia le sue amiche e parte alla scoperta del mondo, incontrando personaggi di ogni tipo e colore. Un mondo spettacolare che si crea e si evolve in maniera sempre diversa. Uno spettacolo costellato di canzoni live e momenti di interazione con il pubblico. Spettacolo adatto a famiglie con bambini (dai 3 anni)

Dalle ore 15 alle ore 16 – Museo Lab2

LIBRI FACILITATI E ACCESSIBILI (laboratorio)

“B&B alla ricerca di Jack” è un laboratorio di lettura in simboli a cura di Associazione Angelman con Vanessa Bonacina. Jack è un piccolo corvo nero. Si è perso. Per fortuna Bea, il suo cagnone Blanco e i loro amici decidono di cercarlo insieme. Perché l’unione fa la forza! Il libro, scritto da Vanessa Bonacina, è stato tradotto in simboli dall’Associazione Angelman onlus che ne ha fatto una versione in-book, così tutti possono leggerlo. Il libro proposto presenta un testo a codice multiplo, verbale e iconografico, ed è realizzato in Comunicazione aumentativa e alternativa – CAA) (dai 2 anni)

Ore 15 e ore 16.30 – Museo Lab1 

QUANDO IL SOLE SI ARRABBIA (laboratori)

Le piume e i colori dell’arcobaleno. Laboratori creativi di acquarello tenuti da Felice Feltracco e ispirati alla favola di Chiara Frugoni e Felice Feltracco “Quando il sole si arrabbia” edito da Cinquesensi nel 2017, ogni laboratorio sarà preceduto dalla presentazione della favola a cura degli autori (dai 6 ai 13 anni)

Ore 16 e ore 17 – Museo Lab 2

TECNICHE DI COLORAZIONE EFFETTO MARMORIZZAZIONE (laboratori)

I bambini proveranno tecniche di marmorizzazione con materiali alternativi. A cura di Promo Scuola (dai 6 ai 10 anni)

Dalle ore 17 alle ore 18 – Museo Zona Allosauro

LUPO GINO E LA COMBRICCOLA DI BOSCOFITTO (laboratorio) con Elide Fumagalli

L’autrice e illustratrice bergamasca presenterà il suo libro scritto con i bambini della scuola materna di Marne e vincitore della 49° edizione del premio “Andersen baia delle favole” di Sestri Levante 2016. Lettura animata con burattini (dai 3 anni)

>>La locandina