I macellai confermano Coffetti. «Iniziative in piazza per promuovere il settore»

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Da sinistra, Nicola Cazzaniga, Luciano Padolfi, Ettore Coffetti e il segretario del Gruppo macellai Ascom, Giorgio Lazzari

La concorrenza dei supermercati, i nuovi stili di vita che privilegiano i pasti fuori casa, l’addio delle giovani generazioni ai piatti dalle lunghe cotture di mamme e nonne, le tendenze vegane e vegetariane: i problemi non mancano per i macellai, che di una cosa restano però certi, della loro capacità di essere un punto di riferimento per chi apprezza la buona carne.

È da questa consapevolezza che riparte il Gruppo macellai dell’Ascom di Bergamo, che ha confermato presidente Ettore Coffetti. Classe 1972, terza generazione della macelleria di famiglia in Borgo Santa Caterina, è al terzo mandato alla guida della categoria, che lo vede impegnato nell’attività sindacale dall’età di 18 anni. È stato anche fondatore e presidente del Gruppo Giovani, revisore dei conti della Fogalco e incaricato dei rapporti con gli istituti di credito nei Giovani Imprenditori Confcommercio. Confermata anche la sua squadra, con Giuseppe Oberti, di Grone, vicepresidente, e i consiglieri Elio Algeri (Nembro), Stefano Castelli (Romano di Lombardia), Elio Cazzaniga (Canonica d’Adda), Marco Fracassetti (Bergamo), Gianni Licini (Alzano Lombardo) e Luciano Pandolfi (Cologno al Serio). Il nuovo ingresso è quello di Nicola Cazzaniga, che dopo aver seguito le orme del padre Elio in macelleria lo fa anche in Associazione.

Dopo la discesa drastica delle attività dei primi anni Duemila, il settore si è stabilizzato. Al 31 dicembre 2016 le macellerie in Bergamasca erano 264 (3 in più rispetto al 2015), delle quali 24 in città (una in più rispetto all’anno precedente). Cinque anni fa i negozi erano 272 in totale, 21 in città.

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Ettore Coffetti

«Nonostante le vecchie e nuove criticità – afferma Coffetti – i macellai non hanno mai abbassato la guardia rispetto a qualità e professionalità, due elementi che, insieme al rapporto diretto con la clientela, ci caratterizzano e continuano a fare la differenza». Da questa base partono due linee di azione ben delineate per il nuovo mandato, il rafforzamento del Gruppo e la promozione dei confronti dei consumatori. «Un primo passo sarà una lettera a tutti i macellai, associati e non – annuncia Coffetti -, per illustrare cosa facciamo e stimolarli a partecipare. Il nostro Gruppo ha sempre funzionato bene, con grande collaborazione, ci piacerebbe coinvolgere altri colleghi, soprattutto giovani, per poterci confrontare su nuove idee e progetti. Per gli associati predisporremo anche un questionario che ci consenta di individuare con precisione criticità e priorità».

Sarà potenziata anche la visibilità. «Vogliamo tornare in piazza – spiega il presidente – un po’ come succedeva con Passeggiar Gustando. Per fare questo intendiamo proporre un nostro spazio durante feste e manifestazioni nei principali centri della provincia dove, in accordo con le Amministrazioni comunali e appoggiandoci su un macellaio locale, cucinare e far assaggiare i nostri prodotti, destinando poi i fondi raccolti ad un fine benefico». Sarà inoltre replicata – dopo il bel riscontro della prima edizione – la dimostrazione di lavorazione delle carni all’interno della Fiera di Sant’Alessandro, accompagnata dai consigli di uno chef per le cotture e le ricette più adatte per i diversi tagli. In previsione c’è anche una rubrica di ricette e consigli sui canali di informazione Ascom tenuta a rotazione da un macellaio del Gruppo.

Per quanto riguarda la formazione, torneranno gli incontri con gli esperti dell’Ats sulle normative e le corrette prassi, mentre chi vuole imparare la professione può contare sulle lezioni dei colleghi più esperti. Il Gruppo cura infatti la docenza del corso “Vorrei fare il banconiere di macelleria”, che l’Accademia del Gusto di Osio Sotto organizza a partire dal 20 aprile, per cinque giovedì e un totale di 25 ore. «Si tratta di un professione richiesta – evidenza Coffetti -, che offre buone prospettive d’impiego».




Torna Lilliput, protagonisti anche i panificatori e i librai dell’Ascom

lilliput-2013-1.jpgDa giovedì 16 a domenica 19 marzo, alla Fiera di Bergamo è festa grande con l’atteso ritorno di Lilliput, il Villaggio Creativo di Promoberg, dedicato ai bambini dai 3 ai 12 anni, giunto alla 14a edizione. Al salone educativo come sempre ci sarà di che divertirsi, anche parlando di cose molto serie. Grazie ad oltre 500 professionisti dell’educazione e dello spettacolo, a Lilliput si trova tutto quello che può piacere ai bambini e ai ragazzi 2.0, tra tanta creatività, didattica, spettacoli e intrattenimenti vari, laboratori, eventi, attività sportive, esibizioni, incontri con i beniamini della tv, dimostrazioni, e….. molte altre cose ancora, tutte da vedere e provare. Come da tradizione, le prime due giornate del Villaggio Creativo sono dedicate alle scuole, mentre il week end al pubblico generico, famiglie in testa. Quest’anno, proprio pensando alle famiglie, Lilliput fa loro un grande regalo: al Villaggio Creativo la festa del papà raddoppia (sabato 18 e domenica 19 marzo) e vale uno sconto del 50% del biglietto d’ingresso (4 euro invece che 8 euro) per tutti i papà che durante il week end accompagneranno i figli al salone educativo.

Oltre 300mila i bambini coinvolti nelle precedenti tredici edizioni di Lilliput: il numero raddoppia considerando gli adulti. Tra le varie aree allestite ci sarà anche, per la prima volta, quella del Gruppo Librai e Cartolibrai di Ascom Confcommercio Bergamo che punta a promuovere la lettura tra le nuove generazioni. Nello stand sarà possibile visionare e acquistare i libri più belli e interessanti dedicati al mondo dell’infanzia e ai ragazzi, e informarsi sulle prossime iniziative del Gruppo dell’Ascom. Presente anche l’area Aspan, dotata di apposite attrezzature e di forno di cottura con cui i panificatori mostreranno l’intero ciclo produttivo del pane. I bambini saranno invitati a giocare con la pasta da pane, puntando la loro attenzione sulla manualità e sull’arte di uno dei mestieri più antichi, come quello del panificatore. Oltre al momento del divertimento ci sarà anche il momento del gusto con i panini freschi appena sfornati dai panificatori direttamente nello stand, utilizzando la farina del programma di filiera “QuiVicino.

 

 




Artigiani, i giovani progettano tre macchine “bizzarre” per il Soap Box Rally

ArtiLabÈ nato un nuovo progetto nell’ambito di ARTILaB, l’innovativa bottega-laboratorio creata dal Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Bergamo, in via Borgo Palazzo 93. Grazie alla sinergia con ABF (Azienda Bergamasca Formazione), alcuni studenti che frequentano il Centro di Formazione Professionale di Trescore Balneario con i Giovani Imprenditori, stanno progettando e realizzando tre prototipi di veicoli che parteciperanno alla 45ª edizione del Soap Box Rally Bergamo, in programma domenica 30 aprile. Si tratta dell’originale e spericolata gara di corsa lungo le mura di Città Alta, a bordo di piccole auto di legno realizzate artigianalmente e dal design fantasioso e bizzarro. Gli studenti, supportati dai giovani artigiani del Movimento Giovani Imprenditori, sono già al lavoro, sotto il coordinamento del docente Marco Nembrini, all’interno dei laboratori di macchine utensili e motoristi della scuola, e negli spazi di ARTILaB, ritrovandosi due sere a settimana in orario extrascolastico.

Il progetto per la realizzazione delle tre macchine si articola in diverse fasi teoriche e pratiche: lo studio del regolamento e degli aspetti tecnici del progetto, la realizzazione delle parti meccaniche (come lo sterzo, il sistema frenante e il sistema di lubrificazione), la realizzazione della scocca di protezione, fino alla verifica e al collaudo su strada. La sfida che sta alla base dell’iniziativa è quella di creare collaborazione e coinvolgimento tra il mondo dell’istruzione e le imprese del territorio, promuovere la conoscenza dell’ente formativo ABF e di ARTILaB (il laboratorio dei mestieri artigiani) e valorizzare la presenza integrata nel territorio delle istituzioni, per un lavoro di rete a sostegno degli adolescenti e dei giovani. Il progetto mira anche a valorizzare le competenze relazionali tra studenti e imprenditori, e responsabilizzare i ragazzi attraverso un’attività che richiede loro un impegno anche extracurriculare. Di seguito i temi rappresentati dalle macchine di legno: 1) Furgone Fiorino, simbolo dell’artigiano, realizzato con il coinvolgimento degli studenti disabili del CFP di Trescore, sarà interamente dipinto di bianco con l’adesivo Confartigianato Gruppo Giovani e ARTILaB; 2) Custom stile americano, creato con motore a vista, led e colori sgargianti; 3) Macchina da corsa: verrà ricreata l’estetica della scocca con gli studenti del CFP.




Fioristi, Vacchelli confermato alla presidenza. “Formazione sempre più decisiva”

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Il Gruppo Fioristi dell’ Ascom di Bergamo ha rinnovato il proprio Direttivo in occasione dell’assemblea ordinaria riconfermando alla sua guida Adriano Vacchelli, 51 anni, titolare dell’omonima Fioreria di Osio Sotto. Vacchelli sarà affiancato dai due vicepresidenti Emiliano Amadei (Azzano San Paolo) e Giuseppe Moretti (Gorle) e da un consiglio in gran parte rinnovato: a Gianpietro Giuliani (Almè) si uniscono i neo-consiglieri Mauro Licini (Bergamo), Massimiliano Ghilardi (Seriate), Emanuele Ponti (Grassobbio), Barbara Bertolini (Torre Boldone) e Diego Pirola (Ponte San Pietro).

Adriano Vacchelli - presidente fioristi Ascom Bergamo
Adriano Vacchelli

Il Gruppo per i prossimi cinque anni (tanto durerà il mandato) ha due progetti importanti, il primo pensato per creare futuri fioristi sempre più qualificati, il secondo per aiutare e valorizzare quelli che già lavorano in negozio. «Da tempo stiamo lavorando all’idea di creare una scuola per fioristi, con una proposta di materie ampia e completa che va dalla creazione del business plan alla gestione aziendale e al marketing sino alla composizione – spiega Vacchelli –. Il corso per fioristi che proponiamo ha una durata di sei settimane. Non può ovviamente approfondire tutti gli aspetti, ma il nostro progetto è quello di creare un vero e proprio indirizzo di studi, così da valorizzare ancora di più il nostro mestiere. Al momento stiamo valutando con le scuole di agraria».

Il secondo progetto nel cassetto del Gruppo riguarda la creazione di una equipe di professionisti a cui i fioristi possono rivolgersi per avere un check up aziendale e dei consigli per migliorare il proprio lavoro. «L’intento è di riqualificare la nostra categoria – dice Vacchelli – vogliamo andare a vedere le peculiarità negozio per negozio, far conoscere quello che facciamo e valorizzare il nostro ruolo sindacale». Il Gruppo rimarrà inoltre impegnato nella lotta all’abusivismo che rimane una criticità non risolta nell’ambito della vendita dei fiori.

Il comparto dei fioristi è stabile. Il segno è addirittura positivo, anche se in misura lieve: nell’ultimo anno i negozi di fiori sono passati da 307 a 315, in città sono rimasti fermi a 38. Più che chiusure e nuove aperture, si sono registrati molti subentri e cambi di gestione.

«Oggi il fiorista tende a fare nuovi servizi, a inserirsi in alcuni settori come l’organizzazione dei matrimoni. La cosa importante è non improvvisarsi – consiglia il presidente dei fioristi Ascom -. Chi è in negozio non può fare tutto, deve fare delle scelte. I consigli che posso dare è di differenziarsi dal prodotto di massa, avere cura del cliente e di essere competente. Dare un consiglio sbagliato è pericoloso, poi si paga. Piuttosto che strafare, meglio fare quello che si sa fare bene».




Ponte San Pietro, rinasce l’associazione commercianti. «Già pronte due iniziative»

 

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Ponte San Pietro ha di nuovo un’associazione commercianti. Dopo due anni di pausa, i negozianti della cittadina hanno deciso riprendere in mano le redini del sodalizio e hanno creato una nuova associazione per fare rete e rivitalizzare il commercio cittadino. Si chiama “Noi commercianti di Ponte” e raccoglie una parte della “vecchia” guardia e volti nuovi. Tra le conferme ci sono la presidente Mara Consonni e la vice Carmen Paganelli (che hanno ricoperto lo stesso incarico in passato) e Francesco Menghini, Livio Ravasio, Mirella Lasa. A loro si aggiungono Massimo Seguini, Maria Giovanna Rota, Lidia Maver, Maurizio Pirovano (segretario) e Sabina Ballerini (tesoriere).

mara consonni - presidente commercianti ponte san pietro
Mara Consonni

Consonni, 45 anni titolare del Lavasecco Ecologico, era già stata presidente dei commercianti fino al 2013, dopo essere stata consigliere per diversi anni. Così spiega la nascita del nuovo sodalizio: «Abbiamo visto la necessità di metterci in campo perché c’è stata latitanza di attività da parte dei commercianti, anche se l’Amministrazione si è data da fare. Serviva più collaborazione da parte dei commercianti. Gli stessi tempi richiedono coordinazione, almeno negli intenti. Tutti devono remare dalla stessa parte, per lo stesso fine, migliorare la vita del paese».

La riflessione è stata lunga perché si voleva partire con le premesse migliori e serviva tempo per conoscersi come gruppo. «Abbiamo avuto la guida di Roberto Ghidotti, dell’Ascom che ci ha aiutati a superare qualche difficoltà e poi, visto che il gruppo c’era, è arrivato il momento giusto per costituirci».

commercianti ponte san pietroLa neonata associazione mette in campo il bagaglio di esperienze accumulate nel corso del passato ma intende girare pagina e inaugurare qualcosa di nuovo, grazie anche alle nuove leve. La prima iniziativa sarà il 30 aprile e il 1° maggio con “Ponte in fiore. Vestire il paese di fiori per far rifiorire Ponte”, due giorni di proposte che porteranno nelle vie e nelle piazze di Ponte San Pietro i fioristi del paese (sono 6/7) ma anche tutti gli altri commercianti associati che crescono di giorno in giorno: «Siamo partiti in 30 e in una sola settimana siamo diventati 40, è un bel segno soprattutto perché il gruppo raccoglie una varietà di attività e di età ed è un buon presupposto per avere un ampio confronto», dice Consonni.

Un’altra iniziativa in programma è la notte dei saldi, il primo luglio, con un format nuovo, più mirato alle offerte commerciali.

La neonata associazione nasce con il tifo dell’Amministrazione: «C’è la volontà di crescere insieme ed è fondamentale – asserisce la neopresidente dei commercianti – senza non potremmo lavorare sul territorio».

Tra le questioni più pressanti sul tavolo c’è la moria dei negozi che ha colpito in particolare il cuore della cittadina, compromettendo anche l’immagine della passeggiata. Le attività in tutto sul territorio di Ponte San Pietro, compresi Briolo e Levate sono circa 200, tra negozi, realtà artigiane e attività di servizi, di cui 70 nel centro storico. Ad oggi le vetrine chiuse sono circa 15, di queste 3/4 hanno abbassato la serranda nell’ultimo anno.




Grossisti alimentari, cambio al vertice. Giovanna Pradella presidente del Gruppo Ascom

Giovanna Pradella, della Cidia di Bergamo, è la nuova presidente dei Grossisti Alimentari e succede a Giovanni Cacciolo Molica di Orobica Pesca, alla guida del Gruppo dal 2000. La neo-presidente, 35 anni, guiderà i grossisti fino al 2021. Il direttivo vede la conferma dei consiglieri Adriano Bonalumi della Linberg di Mozzo, Carlo Garletti di Garletti Frutta di Bergamo, Marino Lazzarini di Lazzarini Dolciumi di Azzano San Paolo, Norberto Mologni della Fratelli Mologni di Bergamo, Maurizio Rovetta della Rcm Food di Lallio.

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Giovanna Pradella

«L’obiettivo del mio mandato – spiega Giovanna Pradella – è quello di promuovere iniziative condivise e di creare vere e proprie reti d’impresa per cogliere la sfida dell’internazionalizzazione, dato il crescente interesse per il food e per i prodotti tipici. Unendo le forze potremmo anche cercare di ottenere convenzioni vantaggiose per la logistica, aspetto cruciale per la gestione ottimale di ogni ordine».

Quanto al comparto, se da un lato vi è sempre più attenzione al food-cost nella ristorazione, dall’altro la ricerca di prodotti di qualità e di nicchia procede senza sosta: «C’è molto interesse per prodotti ad alto valore aggiunto, tipici e a denominazione e i clienti sono sempre più attenti a ingredienti e a metodologie di lavorazione».

Il settore è in contrazione. Dal 2012 al 2016 le attività sono passate da 248 a 216 (-12,4%). In città i grossisti alimentari sono 30 (nel 2012 erano 33).

Tra le problematiche, persistono delle criticità sul fronte finanziario, a partire dalla difficoltà di accesso al credito, oltre ai ritardi nei pagamenti, che interessano, a cascata, l’intera filiera: «La Cooperativa di Garanzia di Ascom, Fogalco, è fondamentale per supportare gli imprenditori, dall’analisi di bilancio all’accesso al credito e a bandi ed agevolazioni. L’opportunità di avere una consulenza finanziaria su misura rappresenta un indiscutibile vantaggio per ogni associato», ricorda Pradella.




Abbigliamento, calzature e articoli sportivi, Pedrali confermato presidente del Gruppo Ascom

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Diego Pedrali è stato riconfermato presidente del Gruppo Abbigliamento calzature che da questo mandato si unisce al Gruppo articoli sportivi. Nello storico gruppo si aggiungono le attività che propongono articoli  sportivi e le armerie. Nel cda, che resterà in carica fino al 2021, sono stati nominati come vicepresidenti Gigliola Cortinovis (Equi Center, Almè) e Gianfranco Rota (Eredi Rota Remo, Bergamo); e come consiglieri, Marisa e Isabella Gamba (Pigal, Villa d’Almè), Andrea Provenzi (Provenzi Store, Trescore Balneario), Lodovico Ruggeri (Ruggeri, Costa di Mezzate), Luciano Zenoni (Calzature Franca, Clusone) e Roberto Marini (Remo e Lucia sport, Sarnico). Diego Pedrali, 66 anni, titolare del negozio L’Uomo Più di Torre Boldone, guida il gruppo da oltre 25 anni e fa parte della Giunta di Federazione Moda Italia e del Consiglio direttivo nazionale di Federcalzature.

Pedrali ha tratteggiato le sfide per i prossimi anni, prima tra tutte la necessità di valorizzare un settore in difficoltà:«Nel mondo economico attuale un pizzico di pazzia può essere il motore di buoni risultati per cercare di far ripartire lo sviluppo. Ci troviamo in un momento molto difficile ci sono numerosissimi fattori in gioco e ognuno di questi presenta una serie di variabili elevate e suscettibili che possono creare un cambiamento di rotta. Esistono problematiche nazionali come il probabile innalzamento dei tassi di interesse, l’aumento dell’Iva, la finanza alternativa al credito tradizionale, la vendita on line, la digitalizzazione degli scontrini direttamente all’Agenzia delle entrate, la desertificazione delle città. A questi si aggiungono questioni specifiche del nostro territorio, come ad esempio, la crisi dei negozi di vicinato, le isole pedonali, l’innalzamento di cubatura nei centri commerciali». «Tutto questo non può di certo creare crescita – dice Pedrali – e quindi dovremo coinvolgere tutti i commercianti per discuterne insieme e per farci portavoce di tutto il  collettivo della filiera». Secondo il presidente Pedrali «ci troviamo in un tunnel dove la luce è ancora lontana, quindi dobbiamo per forza collaborare per concordare suggerimenti e correzioni almeno a livello regionale e  comunale».

I dati per il comparto confermano il 2016 come un anno critico. Il comparto nel suo complesso raccoglie 2.115 imprese, tra negozi di abbigliamento, tessuti e mercerie (1.719), di pelletteria e calzature (n. 254) e di articoli sportivi (142), in calo dello 0,9% rispetto all’anno scorso (nel 2015 erano 2.134). A soffrire più di tutti è stato il comparto calzature: nell’ultimo anno ha registrato -2,3% (addirittura -5,9% in città), confermando il trend negativo iniziato nel 2012. Dopo quattro anni di crescita, il settore abbigliamento, tessili e mercerie ha tenuto in città, mentre in provincia ha subito una contrazione; in generale, si stima una ‘perdita’ dello 0,86%,. L’unico segnale di vivacità si registra proprio dai nuovi entrati nel gruppo, i negozi di articoli sportivi, che registrano un aumento dell’1,4% con una crescita concentrata nei comuni della provincia. In città, invece si calcola un calo del 5,9%. (Dati Ascom al 31 dicembre 2016).




Regolamento antiludopatia, il Tar accoglie il ricorso dei tabaccai

Slot machineIl Tar Lombardia – che ha respinto i ricorsi dei concessionari Lottomatica, Lotterie nazionali e Lotto Italia – ha accolto il ricorso presentato dalla Federazione Italiana Tabaccai contro il regolamento del comune di Bergamo che impone ai gestori di sospendere le attività legate al gioco – compresi il 10 e Lotto e il Gratta e Vinci – dalle 7,30 alle 9,30, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21. Richiamando una sentenza del Consiglio di Stato (5231/15,) i giudici del Tar sottolineano che “le rivendite di tabacchi non possono qualificarsi imprese equiparabili a tutti gli effetti alle altre attività economiche” regolamentate dai Comuni .“ Esse originano da un servizio in regime di monopolio pubblico, costituendo punti vendita assoggettati ad un regime amministrativo, il quale evidenzia che trattasi di attività originariamente in mano pubblica e trasferita, in virtù di atto abilitativo (affidate ai privati in appalto), al soggetto privato”.

Nella sentenza si evidenzia che i due giochi in questione (10eLotto e Gratta&Vinci) “non sarebbero accumunabili agli altri” descritti nei provvedimenti censurati, per le stesse ragioni evidenziate dal TAR come Slotmachine e Videolottery che “appaiono più insidiosi, ad esempio delle scommesse ippiche e sportive, perché ‘implicano un contatto diretto ed esclusivo tra l’utente e la macchina senza alcuna intermediazione umana volta a disincentivare, per un normale meccanismo patologico legato al senso del pudore, l’ossessione del gioco, specie nella fase iniziale del processo di dipendenza patologica”. In effetti, 10eLotto e Gratta&Vinci non presentano tale caratteristica, comune, invece, agli altri tipi di gioco d’azzardo elencati nel Regolamento comunale prima e nell’ordinanza comunale poi, così come ben diverse sono le condizioni ambientali che caratterizzano sale giochi e tabaccherie/ricevitorie (frequentate da utenza differenziata e presidiate dal controllo funzionale dell’esercente). Ne discende, dunque – concludono i giudici -, la disomogeneità di tali giochi rispetto a quelli che il Comune ha dichiaratamente inteso limitare, con la conseguenza che deve ravvisarsi, per questo profilo, una carenza di motivazione dei provvedimenti impugnati”.

“Una cosa sono il Lotto e i Gratta e vinci, un’altra le slot. È un principio per il quale ci siamo battuti a lungo e con fermezza che ora è stato ribadito anche dal Tar delle Lombardia” commenta il Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Risso, alla pubblicazione della sentenza del Tar della Lombardia – “Si tratta – continua Risso – di una sentenza della massima importanza perché sottrae i giochi dei tabaccai al potere regolamentare dei Sindaci”. “Inoltre – conclude Risso – la sentenza non solo riconosce che le concessioni esclusive e tipiche del tabaccaio non sono accomunabili ad altre tipologie di gioco, come ad esempio Slotmachine e Videolottery, ma differenzia le tabaccherie-ricevitorie dalle sale Slot e riconosce, ancora una volta, la funzione di controllo del tabaccaio ed il suo conseguente ruolo sociale”.

“E’ un risultato di grande importanza, e non solo per il Comune di Bergamo – commenta invece il sindaco Giorgio Gori -. Fanno in questo contesto eccezione il 10eLotto e i Gratta&Vinci venduti nelle tabaccherie, secondo il TAR, che su questo punto ha accolto il ricorso della FIT: secondo il Tribunale regionale, i due giochi non possono essere soggetti a limitazioni da parte di un ente locale perché erogati in regime di monopolio. Ma un conto è il 10&Lotto, che ha effettivamente queste caratteristiche – spiega il sindaco Gori – e un conto sono i Gratta&Vinci, che come tutti sanno possono essere acquistati ovunque, anche nelle edicole, nei bar, nei supermercati; pensiamo dunque che la loro esenzione dal regolamento sia frutto di una svista da parte del Tribunale.” “Ciò detto – prosegue il sindaco di Bergamo – già oggi la Giunta comunale tornerà ad approvare il Regolamento per il contrasto della ludopatia, identico al precedente salvo che per l’esclusione del 10&Lotto, e lo trasmetterà al Consiglio comunale perché sia approvato già nella prossima seduta”.

 

 




Grossisti vino e bevande, confermato Giampietro Rota. «Semplificazione della burocrazia e accesso al credito le priorità»

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Giampietro Rota

Il Gruppo Grossisti Vino e Bevande dell’Ascom ha confermato Giampietro Rota alla presidenza, ruolo che ricopre dal 2013. Presidente della “4R” di Torre de’ Roveri che gestisce insieme ai fratelli, 54 anni, sposato e con due figli, Rota guiderà il Gruppo fino al 2021.

Lo affiancano nel Consiglio direttivo Giuseppe Betti della Betti &C di Cividate al Piano, Gianfranco Artifoni di Artifoni Bevande di Scanzorosciate e Renato Maffessanti dell’omonima ditta di Clusone, tutti già parte del Gruppo.

Il presidente ha invitato la categoria ad un maggior confronto e ad una più intesa partecipazione alla vita associativa: «È importante confrontarsi su problematiche comuni e cercare di mettere in campo soluzioni, oltre ad intavolare un confronto più ampio e partecipato. Attraverso l’associazione non smetteremo di batterci per la semplificazione della burocrazia e l’attenzione al tessuto imprenditoriale del territorio. Spesso i ritardi nelle concessioni delle licenze e di altri permessi scoraggiano iniziative imprenditoriali e mettono in difficoltà il settore dei pubblici esercizi».

Le aziende del settore sono in crescita (dal 2012 ad oggi il numero dei grossisti di vino e bevande in provincia di Bergamo è passato da 144 a 156, in città è da 9 a 16), ma è alle prese con un profondo cambiamento dello stile e delle abitudini dei consumatori: «Non a caso l’Istat ha inserito nel paniere le birre artigianali e i prodotti vegani – rileva Rota -. Mai come quest’anno si sono affermate tendenze nei consumi già in voga da quattro-cinque anni. I consumatori sono sempre più attenti e consapevoli, disposti a spendere nonostante la crisi qualcosa in più per prodotti naturali e artigianali. I vini bio e biodinamici conquistano una sempre più ampia fetta di mercato. Nelle bevande si prediligono infusi più naturali e ingredienti selezionati, dai presidi Slow Food ai prodotti Igp. Tornano alla ribalta anche gazzose e spume, proposte anche in nuovi piccoli formati».

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Rota, Betti e il segretario del Gruppo Giorgio Lazzari

Non mancano criticità sul fronte finanziario, a partire dalla difficoltà di accesso al credito, che interessa, a cascata, l’intera filiera: «La Cooperativa di Garanzia di Ascom, Fogalco, è fondamentale per supportare gli imprenditori, dall’analisi di bilancio all’accesso al credito e a bandi ed agevolazioni. L’opportunità di avere una consulenza finanziaria su misura rappresenta un indiscutibile vantaggio per ogni associato».




Gioco d’azzardo, sul Sebino i locali più “etici”

Proseguono le azioni di contrasto e prevenzione del gioco d’azzardo patologico. È stato presentato oggi all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, in occasione del convegno nazionale “Gioco d’Azzardo Patologico-Gap, dalla Neurobiologia Sperimentale alla Clinica”, nell’ambito del progetto NeuroGap finanziato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Piano d’Azione 2017 per la prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico elaborato dall’Agenzia della Tutela della Salute della Provincia di Bergamo grazie al lavoro del Tavolo provinciale per la prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico.

Un impegno iniziato dal 2014 che ha visto la realizzazione di numerosi interventi di informazione per sensibilizzare la cittadinanza rispetto a una piaga sempre più diffusa e che oggi continua con nuove strategie. Il gioco d’azzardo, infatti, è la terza industria italiana. Nella sola città di Bergamo si spendono 204 milioni di euro in gioco, con un esborso pro-capite, minori compresi, di 1.700 euro l’anno.

Le attività programmate per l’anno 2017 prevedono, in particolare, il proseguimento dello studio del fenomeno, grazie alla collaborazione dell’Osservatorio Dipendenze dell’Ats, in modo da poterne definire le dimensioni e da poterne monitorare la diffusione. A tal fine, saranno intensificate le collaborazioni per la formazione dei soggetti moltiplicatori, specie per volontari e associazioni, e proseguirà l’impegno per promuovere il Codice Etico Gap.

vetrofania codice etico slot machine«Il Codice è uno strumento di autoregolamentazione redatto con l’obiettivo di responsabilizzare gli esercenti dei locali. Grazie alla collaborazione delle associazioni di categoria, tra cui Ascom, abbiamo visto l’adesione di 248 locali, con punte dell’80% nell’Alto Sebino e del 50% nel territorio di Seriate. Percentuali che quest’anno intendiamo migliorare ulteriormente, coinvolgendo tabaccai e distributori di gratta e vinci, mettendo a punto un codice etico più specifico per le sale slot e valutando la possibilità di ragionare sugli sportelli bancomat collocati all’interno o negli spazi immediatamente antistanti alle sale e ai locali slot», ha spiegato Mara Azzi, direttore generale di Ats Bergamo, anticipando la possibilità di studiare l’impatto del codice e il suo effettivo utilizzo da parte dei locali aderenti.

Inoltre, saranno promosse specifiche azioni sui temi dell’indebitamento e dell’usura con il coinvolgimento delle associazioni antiusura e delle banche. Si valuterà, infatti, la possibilità di attivare rapporti di collaborazione con gli istituti di credito per sensibilizzare gli operatori sul loro possibile ruolo nell’intercettare precocemente le situazioni di gioco d’azzardo problematico tra i clienti, intervenendo con specifiche azioni.

«È nostra intenzione fare tutto il possibile per aumentare la sensibilità del territorio rispetto a un problema che può essere affrontato solo con un impegno trasversale. Purtroppo, il gioco d’azzardo patologico colpisce tutti: non esistono limiti di età per chi gioca, né differenze di estrazione sociale e culturale. Emerge chiaramente dagli studi fatti fino ad ora che sono numerosi i problemi connessi a questa patologia. Per questo dobbiamo smettere di chiamarlo “gioco” e intervenire concretamente per mettere all’angolo le tentazioni del gioco d’azzardo. Abbiamo già fatto molto, ma possiamo fare di più se lavoriamo insieme», ha concluso Mara Azzi, ricordando che tutti i Comuni che adotteranno regolamenti specifici sul gioco d’azzardo saranno supportati con una consulenza tecnica sulle buone prassi da attuare, con la possibilità di allargare i regolamenti in Ambito territoriale.