Per famiglie e imprese il 2017 sarà un anno difficile. Confcommercio: “Serve un taglio generalizzato della pressione fiscale”

1MIl direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, ha presentato ieri i risultati dell’Outlook Italia Confcommercio-Censis su clima di fiducia e aspettative di famiglie e imprese, andamento dei consumi e prospettive economiche. “Il 2017 – ha detto Bella – non sarà un anno facile. Non facciamo riferimento solo ai diversi appuntamenti elettorali che potrebbero ridurre ulteriormente la coesione dei Paesi europei e aprire scenari davvero imprevedibili; anche sul piano interno ci sono più incognite che certezze. Nel 2016 c’è stato un miglioramento della capacità di spesa delle famiglie ma al tempo stesso il clima di fiducia è peggiorato creando una dicotomia forte tra reddito disponibile e fiducia”. “Da questo punto di vista – ha osservato Bella – è interessante ribadire il ruolo, più volte sottolineato delle spese obbligate; il tema è caldo, perché l’incremento delle materie prime petrolifere potrebbe fare tornare a crescere queste spese che hanno un impatto sul bilancio e sulla fiducia nelle effettive possibilità di scelta offerte dal proprio reddito disponibile”.

E’ vero che negli ultimi due anni si è mediamente recuperato un po’ di reddito (600 euro a testa rispetto al 2014 mentre ne restano altri 2.700 da recuperare rispetto al massimo del 2007) però l’intonazione della fiducia resta debole”. “Mettiamo a sistema la fiducia con alcuni parametri macroeconomici per chiarire il senso delle nostre preoccupazioni sul 2017: l’occupazione dovrebbe crescere meno che nel 2016, cioè dello 0,4% contro l’1%, anche a motivo della riduzione della decontribuzione”. “I bonus- ha sottolineato il direttore dell’Ufficio Studi – spiace dirlo ma è una cosa ben nota: provocano una specie di assuefazione. Hai bisogno di sempre maggiori bonus per ottenere un certo effetto, oppure, ridotto il bonus si riduce la risposta”.  “Proprio la politica dei bonus – ha detto Bella – non ha funzionato in termini di messaggio esteso a tutti i cittadini che si stesse intraprendendo un percorso di vera riduzione fiscale. Nella legge di Stabilità ci sono tanti provvedimenti, ottimi presi uno per volta, ma forse slegati, incapaci di testimoniare una strategia efficace, di cui fidarsi e su cui, puntare”. “Per Confcommercio, come ha sempre ripetuto il presidente Sangalli, la soluzione è quella di un taglio generalizzato della pressione fiscale, quindi lavorare sulla riduzione delle aliquote Irpef”.

 

 




Sicurezza sul lavoro, torna il bando Inail e pensa a bar, ristoranti e negozi

fornelli chef rit

Prenderà il via il prossimo 19 aprile la prima fase della procedura di assegnazione degli incentivi a fondo perduto stanziati dall’Inail per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il bando Isi 2016 (settima edizione dell’intervento avviato dall’Istituto nel 2010) mette a disposizione delle imprese, anche individuali, 244.507.756 euro, ripartiti su singoli avvisi regionali e assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande.

Attraverso il bando saranno finanziati, nello specifico, progetti di investimento, progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, progetti di bonifica da materiali contenenti amianto e progetti di micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività. La principale novità è rappresentata proprio dall’introduzione di un nuovo asse di finanziamento dedicato ai progetti delle micro e piccole imprese che operano in alcuni settori del terziario (dai ristoranti ai bar, dalle gelaterie ai minimarket, al catering), classificati con uno dei codici ATECO 2007 specificati nel bando.

Fogalco, la cooperativa di garanzia dell’Ascom di Bergamo, attraverso lo Sportello del Credito è disposizione degli imprenditori per tutte le informazioni sul bando.

Ecco cosa c’è da sapere

Finalità

Il bando ha l’obiettivo di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro. Per “miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro” si intende il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti e riscontrabile con quanto riportato nella valutazione dei rischi aziendali.

Tipologie di progetti finanziabili

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto:

  • Progetti di investimento
  • Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale
  • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività.

Le imprese possono presentare un solo progetto riguardante una sola unità produttiva per una sola tipologia di progetto tra quelle sopra indicate.

Risorse finanziarie

Per la Lombardia lo stanziamento è pari complessivamente a 40.940.777 euro, di cui:

  • 27.365.448 euro per i progetti di investimento ed i progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
  • 11.728.049 ero per i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto
  • 1.847.280 euro per i progetti per micro e piccole imprese del terziario, i cui soggetti beneficiari sono le piccole e microimprese, ubicate in ciascun territorio regionale o provinciale, iscritte alla Camera di Commercio, le cui attività sono classificate secondo i seguenti codici ATECO:

56.10.11 – Ristorazione con somministrazione;
56.10.12 – Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
56.10.20 – Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto;
56.10.30 – Gelaterie e pasticcerie;
56.10.41 – Gelaterie e pasticcerie ambulanti;
56.10.42 – Ristorazione ambulante
56.10.50 – Ristorazione su treni e navi;
56.21.00 – Catering per eventi, banqueting;
56.29.10 – Mense
56.29.20 – Catering continuativo su base contrattuale;
56.30.00 – Bar e altri esercizi simili senza cucina
47.11.40 – Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari;
47.29.90 – Commercio al dettaglio di altri prodotti alimentari in esercizi specializzati nca.

Requisiti dei destinatari e condizioni di ammissibilità

Al momento della domanda, l’impresa richiedente deve soddisfare, a pena di esclusione, i seguenti requisiti:

  • avere attiva nel territorio della Regione autonoma l’unità produttiva per la quale intende realizzare il progetto;
  • essere iscritta nel Registro delle imprese o all’Albo delle imprese artigiane;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti non essendo in stato di liquidazione volontaria, né sottoposta ad alcuna procedura concorsuale;
  • essere assoggettata e in regola con gli obblighi assicurativi e contributivi di cui al Documento unico di regolarità contributiva disciplinato dai decreti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 30 gennaio 2015 e 23 febbraio 2016 e dall’articolo 31,commi 3 e 8bis, del decreto legge 69/2013 convertito con modificazioni dalla legge 98/2013 (pagamento diretto agli Enti previdenziali ed assicurativi ed alla Cassa edile di quanto ad essi dovuto per le inadempienze contributive accertate);
  • non aver chiesto e non aver ricevuto altri finanziamenti pubblici sul progetto oggetto della domanda; non costituisce causa di esclusione l’accesso ai benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito, quali quelli gestiti dal Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all’articolo 2, comma 100, lett. a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 , quelli gestiti da Ismea ai sensi dell’articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 e quelli previsti da disposizioni analoghe;
  • non aver ottenuto, a seguito della verifica amministrativa e tecnica della documentazione a conferma della domanda online, il provvedimento di ammissione al finanziamento per uno degli Avvisi pubblici Isi Inail 2013, 2014, 2015 per gli incentivi alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
  • non aver ottenuto il provvedimento di ammissione al finanziamento per il Bando Inail Fipit 2014; le imprese che abbiano ottenuto il provvedimento di ammissione potranno essere ammesse al finanziamento solo previa formale rinuncia ai benefici concessi con il provvedimento di cui al Bando Inail Fipit 2014; le imprese che hanno già ottenuto l’anticipazione del finanziamento sul Bando Inail Fipit 2014 non saranno, in ogni caso, ammesse a partecipare al presente Avviso così come le imprese che abbiano già ottenuto l’erogazione del finanziamento di cui al Bando Inail Fipit 2014.

È richiesto, inoltre, che il titolare o, per quanto riguarda le imprese costituite in forma societaria, il legale rappresentante non abbia riportato condanne con sentenza passata in giudicato per i delitti di omicidio colposo o di lesioni personali colpose, se il fatto è commesso con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative all’igiene del lavoro o che abbia determinato una malattia professionale, salvo che sia intervenuta riabilitazione ai sensi degli articoli 178 e seguenti del codice penale.

Tali requisiti e condizioni di ammissibilità devono essere mantenuti anche successivamente alla presentazione della domanda a valere sul presente Avviso, fino alla realizzazione del progetto ed alla sua rendicontazione.

Progetti ammessi al contributo

Sono ammessi al contributo i progetti finalizzati alla riduzione dei seguenti rischi:

  • rumore;
  • taglio e cesoiamento dovuto a macchine o attrezzature con organi di lavoro taglienti;
  • ustioni;
  • caduta dall’alto e/o in piano.

Gli investimenti dovranno essere realizzati nel periodo compreso tra il 6 giugno 2017 e il novembre 2018. Viene garantita la possibilità di finanziare, nell’ambito dello stesso progetto, più interventi fra quelli sopraelencati.

Entità del finanziamento e risorse

Come detto, le risorse sono ripartite a livello regionale o provinciale. Il contributo, in conto capitale, è erogato fino ad una misura massima corrispondente al 65% dei costi ammissibili sostenuti e documentati per la realizzazione del progetto. Il contributo massimo per ciascuna impresa, nel rispetto del regime de minimis, non può superare l’importo di 50.000 euro, mentre quello minimo ammissibile è pari a 2.000 euro.

Per i progetti che comportano un contributo superiore a 30.000 euro è possibile chiedere all’Inail un’anticipazione del 50% dell’Importo del contributo stesso, che sarà concesso previa la costituzione di una garanzia fidejussoria a favore dell’Istituto.

Presentazione delle domande

Le domande dovranno essere presentate, in modalità telematica, a partire dal 19 aprile 2017, fino alle ore 18 del 5 giugno 2017, nella sezione “Accedi ai servizi online” del sito Inail. Le imprese registrate avranno a disposizione un’applicazione informatica per la compilazione della domanda, che consentirà di:

  • effettuare simulazioni relative al progetto da presentare;
  • verificare il raggiungimento della soglia di ammissibilità;
  • salvare la domanda inserita;
  • effettuare la registrazione della propria domanda attraverso l’apposita funzione presente in procedura tramite il tasto “invia”.

Per accedere alla procedura di compilazione della domanda l’impresa deve essere in possesso delle credenziali di accesso ai servizi online (Nome Utente e Password). Per ottenere le credenziali di accesso è necessario effettuare la registrazione sui portale Inail, nella sezione “Accedi ai servizi online”, entro e non oltre le ore 18 del 3 giugno 2017.

Punteggi

Per essere ammessi, i progetti devono raggiungere il punteggio soglia di 120 punti. I parametri che determinano i punteggi sono i seguenti:

  • dimensione aziendale;
  • progetti condivisi con le parti sociali;
  • tipologia di intervento;
  • rischiosità delle lavorazioni.

Informazioni

Sportello del Credito della cooperativa FOGALCO

via Borgo Palazzo, 137
Bergamo
tel. 035 4120321 (responsabile del servizio Matteo Milesi)



Mercato immobiliare, a Bergamo continua il trend positivo

corsi-immobiliareContinua il trend positivo del mercato immobiliare bergamasco. È quanto emerge dai dati presentati dal Comitato Consultivo dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrare della Provincia di Bergamo.

Il secondo semestre del 2016 ha visto un aumento delle compravendite nel residenziale del 20% rispetto al 2015, con una tenuta dei prezzi in città e una diminuzione dei valori del 3% in provincia, in particolare nella macroarea della Bassa (Caravaggio, Martinengo, Osio Sotto, Romano di Lombardia e Treviglio).

Tengono invece i valori nelle valli. In Valle Imagna il prezzo medio è di 971 euro al mq, con punte di 1.000 euro al mq a Costa Valle Imagna e di 1.187 euro al mq a Sant’Omobono Terme; in Valle Brembana il prezzo medio si aggira attorno ai 930 euro al mq e arriva a 1.375 euro al mq a Branzi e a 1.376 euro al mq a Piazza Brembana. In Valle Seriana il pezzo medio di un immobile residenziale è di 1.144 euro al mq, con punte di 1.433 euro al mq a Songavazzo e 1.300 euro al mq a Onore.

In difficoltà il mercato non residenziale: con un –11% nelle compravendite di capannoni in provincia, venduti in media a 698,26 euro al mq. I valori più alti sono stati riscontrati nei comuni di Orio al Serio e Bergamo (890 euro al mq), mentre quelli più bassi nei comuni di Ciserano e Verdello (510 euro al mq). Le quotazioni sono diminuite del 10% nelle macroaree della Bassa, Isola, Val Calepio e del 15% nelle macro aree della Valle Brembana, Val Seriana e Valle Imagna.

Per quanto riguarda le locazioni sia nel residenziale sia nel commerciale in città e provincia si riscontrano canoni in diminuzione. «Il residenziale continua la sua crescita, anche se risulta difficile parlare di ripresa vera e propria. Il mercato è ancora in stagnazione, lo salvano gli sconti che vengono applicati in fase di contrattazione – afferma Enzo Pizzigalli, componente del Comitato Consultivo dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare in rappresentanza di Fimaa Bergamo -. Se i prezzi dell’immobile non sono già di mercato, in corso di trattativa si arriva ad applicare uno sconto anche del 10/15%. Per il 2017 si spera che il trend positivo innescatosi nel 2016 continui».




Clusone, via libera a nuovi negozi nell’ex Mirage

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Via libera a nuovi spazi commerciali nell’area dell’ex cinema Mirage a Clusone. Il Consiglio comunale di ieri ha approvato le modifiche al programma di intervento, in particolare, la conversione della destinazione d’uso di 750 mq da terziario a commerciale.

Nella zona alle porte della città, dove ha già trovato posto il supermercato Conad, ci sarà così spazio anche per tre o quattro nuovi esercizi di vicinato. Una scelta che non piace ai commercianti e alle minoranze, già da tempo mobilitati per contrastarla. Dare il “la” ad un nuovo insediamento commerciale fuori dal centro storico (con la previsione che anche l’ex hotel Europa faccia spazio a negozi) significa infatti creare un polo d’attrazione concorrente per le botteghe e gli esercizi, già alle prese con crisi e chiusure.

L’associazione Cluosonecentro ha comunicato chiaramente il proprio dissenso non partecipando alla seduta del Consiglio e annunciando un’azione di protesta come l’abbassamento delle serrande dei negozi.

Il sindaco Paolo Olini ha parlato invece di una decisione ragionata, dettata dalla necessità di ultimare la riqualificazione dell’area dell’ex cinema, senza che questo escluda iniziative dedicate al rilancio del centro storico. L’invito agli operatori è di essere propositivi e di mettersi in gioco, con la disponibilità da parte dell’Amministrazione a confrontarsi e mettere a disposizione risorse.




Black friday, anche in Lombardia “legali” i supersconti

black fridayDa quest’anno anche in Lombardia il black friday sarà “legale”. La Regione Lombardia ha approvato ieri, su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico Mauro Parolini, una modifica alla normativa sulle vendite straordinarie che abolisce il divieto di vendite promozionali nel periodo dal 25 novembre al 31 dicembre, mantenendo esclusivamente la disposizione che le vieta nei trenta giorni antecedenti i saldi. Per quanto riguarda il 2017 lo stop agli sconti dovrebbe scattare (perché sia ufficiale la modifica deve essere approvata dal Consiglio regionale) perciò il 6 dicembre, lasciando campo libero alle superofferte del black friday, la corsa allo shopping in uso negli Stati Uniti che sta prepotentemente prendendo piede anche in Italia e che interessa anche i giorni precedenti e successivi all’evento.

L’appuntamento – lo si ricorda – cade il venerdì dopo il Giorno del Ringraziamento, a sua volta mobile, poiché si celebra il quarto giovedì di novembre. E così è capitato che nel 2016 la giornata risultasse “fuorilegge” per la disciplina lombarda. «Ora la normativa è la stessa presente in quasi tutte le regioni d’Italia – spiega il direttore dell’Ascom di Bergamo Oscar Fusini – ed è la stessa in vigore per i saldi estivi, che prevede il divieto alle vendite promozionali nei trenta giorni precedenti, senza ulteriori limitazioni».

https://www.youtube.com/watch?v=UYLyEaAEprg

«Anche la Lombardia, come praticamente tutte le altre regioni d’Italia, potrà  avere il suo black friday – commenta il presidente di Federazione Moda Italia Renato Borghi -. Un evento in cui si potrà offrire per un solo giorno sconti eccezionali al fine di stimolare le vendite, ma anche un’occasione per creare un pacchetto di proposte con i settori della cultura, del food e del design. Di fronte ad un ciclone come è stato il “Black Friday” da un punto di vista commerciale, non  si poteva rimanere indifferenti. Il dettaglio indipendente è stato di fatto discriminato rispetto alle multinazionali che hanno bypassato le regole a fronte di un basso rischio di sanzioni. Il divieto di effettuare promozioni partirà, come già previsto dalla legge regionale e una volta concluso l’iter di approvazione in Consiglio Regionale, nei trenta giorni antecedenti i saldi sia invernali sia estivi. Chiediamo ora alle Istituzioni locali controlli più efficaci contro i trasgressori che faranno sconti nei periodi non consentiti e sanzioni proporzionate alle superfici del punto vendita».

 

 




Clusone, protesta dei commercianti sull’ex mirage

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Le minoranze hanno chiesto la presenza in massa di cittadini e negozianti per testimoniare il dissenso rispetto all’operazione. Ma c’è anche chi ha scelto la strada opposta.

In un comunicato stampa, l’associazione di commercianti Clusonecentro fa sapere che diserterà per protesta il Consiglio Comunale in programma oggi, 31 gennaio, alle 17.30. Tra i punti all’ordine del giorno c’è la questione dell’area dell’ex cinema Mirage, all’ingresso del centro abitato, con la proposta di modifiche al programma di intervento e la conversione della destinazione d’uso di 750 mq da terziario a commerciale.

«Con l’approvazione della variante – scrive l’associazione guidata da Luigi Percassi – i nostri amministratori autorizzano ancora 750 mq di negozi commerciali nell’area ex Mirage. Prossimamente verranno valutate altre iniziative perché il centro storico muore e il Comune non vuole confrontarsi».

Una presa di posizione della quale un po’ si rammarica il sindaco Paolo Olini, ma che non cambia lo stato delle cose. «Mi dispiace se non saranno presenti i commercianti dell’associazione, ma non avrebbero avuto comunque diritto ad intervenire – dice il primo cittadino -. La decisione spetta al Consiglio e rimanderei ogni valutazione a dopo, intanto posso dire che si è trattato di una scelta ragionata e che il Comune non ha certo abbandonato il centro storico, come dimostrano, ad esempio, i 40mila euro per gli eventi natalizi stanziati sia quest’anno sia l’anno scorso. L’importante sarà piuttosto continuare a lavorare per cercare di renderlo più attrattivo». «E poi – aggiunge – non credo proprio che il commercio del centro potrà andare in crisi per tre nuovi negozi di vicinato, che è, più o meno, quanto significa una superficie di 750 mq».




Canone Rai, per i pubblici esercizi pagamento entro il 31 gennaio

generic-tv-watc.jpgEntro il 31 gennaio andrà rinnovato l’abbonamento speciale alla Rai per gli apparecchi televisivi e radiofonici presenti negli esercizi pubblici. Poiché nulla è cambiato per la detenzione di apparecchi fuori dall’ambito familiare, il canone – ricorda la Fipe – va versato nella consueta modalità del bollettino postale che la Rai invia alle imprese prima della scadenza.

Gli importi del canone speciale per radio e tv (comprensivi di Iva del 4%) sono scaricabili al questo link. Per tutte le altre informazioni (modalità di pagamento, variazioni, disdette, ecc.) è invece questa la pagina dedicata.

Ai sensi del comma 2 dell’art. 16 della legge n. 488/1999, il canone speciale per la televisione ricomprende anche quello per la radio, pertanto i soggetti che hanno nel proprio locale sia radio che tv pagheranno solo il canone per la televisione, mentre coloro che hanno la radio ma non la tv, sono tenuti al pagamento del canone speciale per gli apparecchi radiofonici.

Inoltre, ai sensi dell’art. 17 del decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201, le imprese e le società devono indicare, nella relativa dichiarazione dei redditi, il numero di canone speciale alla radio o alla televisione.

Il tributo è previsto per legge ed è, pertanto, obbligatorio. Dopo aver appreso dalla stampa la volontà della Rai di aumentare e rafforzare i controlli su bar, ristoranti ed esercizi commerciali, la Fipe fa sapere che si sta attivando con la Rai al fine di trovare un accordo che riduca notevolmente le tariffe del canone attuale, «che si ritengono eccessive rispetto al mercato generale della multimedialità e dell’evoluzione della televisione avvenuta in questo ultimo decennio nel mondo dei pubblici esercizi, con addirittura un sistema tariffario obsoleto che ha come riferimento le “vecchie categorie”».




Discoteche / «Un rito al tramonto, tengono solo i grandi eventi»

paolo visinoni
Paolo Visinoni

I gestori dei locali da ballo allargano le braccia di fronte ad una crisi generalizzata che sta portando molti a studiare nuove formule se non a cambiare pelle.

Il bilancio del 2016 per le discoteche bergamasche è pesante, come sottolinea Paolo Visinoni, presidente del Gruppo Sale da Ballo Ascom: «È stato un anno molto difficile, specialmente da maggio a ottobre. La flessione delle presenze estive è stata del 20-30 per cento nonostante promozioni e intrattenimento. A settembre e ottobre non c’è più stata alcuna ripresa, tanto che tutti i locali si sono visti costretti a ridurre le serate settimanali».

La crisi delle discoteche e del rituale del ballo del sabato sera con sale stracolme e code all’ingresso è un fenomeno ormai evidente in Italia come nel resto d’Europa. Il format delle disco è in crisi ovunque: «La Romagna ormai è morta e sepolta come tappa di divertimento notturno, resiste solo il Salento d’estate – continua Visinoni -. I locali che hanno fatto la storia della disco a Londra e nel Regno Unito sono in crisi. Tiene e anzi rilancia Ibiza, grazie anche a voli low-cost: in estate è la capitale indiscussa del divertimento e con grandi eventi richiama gente da tutta Europa nel fine settimana».

Non c’è più il locale del cuore, ci si sposta in base a serate ed eventi: «La gente è più esigente, non si accontenta di una serata normale di ballo e buona musica, cerca esperienze particolari, serate-evento che rifuggono l’omologazione di riti collettivi e reiterati come il ballo del sabato sera degli anni 90 – continua il presidente delle Sale da Ballo -. Un tempo si facevano anche quattro o cinque serate a settimana, ora la media è di cinque o sette al mese, i prezzi degli ingressi sono sempre più bassi e gli omaggi sempre più estesi, con ingressi gratis per le donne fino ad oltre la mezzanotte. Oggi riusciamo a fidelizzare i ragazzi fino a 20 anni, con tutte le problematiche però di una clientela di adolescenti da gestire, con un’idea di divertimento spesso distorta che mette a rischio la sicurezza. Dai 20-25 anni ci si sposta in base a dj set ed eventi, da Milano a Brescia, ma anche ben più in là».

discoteca (1)Ci si muove per grandi eventi: «Per riempire i locali bisogna organizzare serate con ospiti e dj affermati, con investimenti spesso altissimi che a malapena coprono i costi e spesso nemmeno quelli, visto che la tassazione è sempre alle stelle e tra Iva, Siae, Scf, stipendi e spese di gestione il cassetto piange».

A pesare sulla categoria è anche l’abusivismo che non sembra conoscere crisi. «Nascono in continuazione circoli e cooperative che fanno da discoteche a tutti gli effetti e si organizzano eventi anche nei capannoni. Ora anche palazzetti dello sport fanno intrattenimento nei momenti clou dell’anno, a partire da capodanno. D’estate le sagre organizzano dj-set fino all’una di notte e serate con musica dal vivo. Poi ci si mettono a fare concorrenza anche  le radio principali che organizzano eventi e feste in piazza. E infine ci sono le one-night, le feste nelle ville e quant’altro».

La voglia di divertimento c’è sempre, solo che o si è spostata altrove o ha virato verso nuovi format: «Dagli aperitivi che si tirano fino all’ora del ballo a ristoranti e pub dove si esce per mangiare o bere una birra e poi si fanno le ore piccole, l’offerta si è moltiplicata – spiega Visinoni -. Anche i social network rappresentano un modo di comunicare nuovo e di conoscere gente, magari in chat, disincentivando alcune uscite».

La sfida per la categoria è quella di cercare nuove vie per rimodulare l’offerta di svago e intrattenimento: «Ma molti imprenditori stanno pensando a come trasformare i loro locali in un momento di crisi generale e cambio di abitudini e consumi. I locali in Italia dal 2005 ad oggi sono dimezzati e in Europa, da Amsterdam a Londra, a Parigi ci sono chiusure, molte anche eccellenti, a raffica», conclude Visinoni.




Imparare un mestiere nel settore food. Non è mai troppo tardi con i corsi Ascom

Corso Vorrei diventare pizzaiolo - Tiziano Casillo
Tiziano Casillo, docente del corso “Vorrei fare il pizzaiolo”

Pasticciere, pizzaiolo, barman, cuoco e banconiere di macelleria. Partono i corsi professionalizzanti di Ascom Formazione dedicati ad alcune delle figure più richieste nel mondo della ristorazione e del commercio.

«Ogni anno proponiamo corsi dedicati alle professioni più richieste dai nostri settori, sia come occasione di aggiornamento che come vero e proprio momento formativo in grado di insegnare un mestiere, grazie alla disponibilità di alcuni maestri del settore e di alcuni dei nostri presidenti di categoria. Sono lezioni in aula, molto impegnative, che arrivano anche a durare alcuni mesi – spiega Daniela Nezosi, responsabile dell’Area Formazione di Ascom Bergamo Confcommercio –. Lo scorso anno abbiamo formato oltre un centinaio di persone provenienti dagli ambiti più disparati. Tra i nostri corsisti abbiamo chi proviene dal settore e anche chi trova in queste attività un nuovo sbocco professionale, pertanto le nostre classi sono composte da persone diverse sia per provenienza, che per competenza e per età. Quest’anno, su richiesta dei nostri associati, abbiamo introdotto il corso dedicato al banconiere di macelleria, in quanto è una professione molto richiesta ed è difficile trovare personale capace».

Il primo appuntamento è con il corso “Vorrei fare il pasticciere”: dal 30 gennaio al 13 marzo, 74 ore con il maestro pasticciere Giovanni Pina, cofondatore e membro dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani e patron dell’omonima pasticceria a Trescore Balneario.

Dal 6 al 17 febbraio è in calendario “Vorrei fare il pizzaiolo”: 40 ore di lezione con Tiziano Casillo, chef-pizzaiolo, uno dei principali esperti a livello nazionale del prodotto pizza.

A marzo è in programma il corso “Vorrei fare il barman”: 19 lezioni (8 marzo/12 maggio) per imparare a gestire un bar o approfondire le proprie conoscenze. In cattedra un pool di esperti del settore, tra cui Giorgio Beltrami, presidente del Gruppo Caffè Bar di Ascom Bergamo Confcommercio e gestore dello storico Bar Centrale di Lovere, e Gabriele Aresi, consigliere del Gruppo Caffè Bar dell’Associazione.

Per chi vuole trasformare una passione in una professione, sempre a marzo, parte il corso “Vorrei fare il cuoco”: dal 12 marzo al 10 aprile, 116 ore di lezione con lo Staff dell’Accademia del Gusto e Francesca Marsetti, prima donna chef alla Nazionale Cuochi e noto volto televisivo de “La prova del cuoco”.

È in calendario ad aprile il corso “Vorrei fare il banconiere di macelleria”, 5 lezioni tenute da esperti macellai – Ettore Coffetti e Franco Meloncelli, rispettivamente presidente ed ex presidente del Gruppo macellai di Ascom – sulle tecniche di lavorazione delle carni.

Tutti i corsi si tengono all’Accademia del Gusto di Ascom Formazione in piazzetta don Gandossi 1 ad Osio Sotto.

Per informazioni: www.ascomformazione.it; info@ascomformazione.it; tel. 035 4185706.




Non convenzionali e creative, ecco le vetrine premiate dal Distretto di Zingonia

New central bar - Verdellinocarla alimentari - osio sotto 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un albero di Natale composto da 345 bottiglie di birra (il vetro verde a ricordare le fronde dell’abete), realizzato dal New Central Bar di Verdellino, e un Babbo Natale a gambe all’aria, intento a calarsi nel camino per portare golosi doni gastronomici, allestito da Carla Alimentari di Osio Sotto. Sono due soggetti davvero poco convenzionali i vincitori del primo concorso Vetrina di Natale organizzato dal Distretto del commercio dell’area di Zingonia, che riunisce i comuni di Osio Sotto, Boltiere, Ciserano, Verdellino e Verdello.

Oggi al municipio di Osio Sotto la premiazione dei commercianti, con una targa, una vetrofania per segnalare la vittoria fin dall’ingresso e una giornata alle Terme di San Pellegrino per due persone.

distretto zingonia - premiazione vetrina di Natale - Emanuele Dendena - New Center Bar

Al New Central Bar è andato il premio “social”, destinato all’idea che raccoglieva più “mi piace” su Facebook. Ne ha totalizzati mille, oltre a commenti e condivisioni. «È stata un’operazione che ha coinvolto i clienti e gli amici non solo piano virtuale – precisa Emanuele Dendena, titolare da poco più di due anni del locale in piazza Resistenza -. Da un po’ pensavamo di realizzare un albero di Natale con le bottiglie di birra, il concorso da una parte e la complicità dei clienti dall’altra ci hanno spinti a farlo. Le bottiglie che abbiamo utilizzato sono esclusivamente quelle stappate e consumate nel locale, ognuno si è perciò sentito partecipe dell’impresa, che è anche una sfida alla tradizionale immagine del Natale. I social hanno fatto il resto, creando curiosità, che poi si è trasformata in visite di persona, per vedere da vicino il nostro albero, tutt’ora allestito. Abbiamo persino catturato l’attenzione della Heineken, che ci ha annunciato un riconoscimento per l’uso originale delle sue bottiglie».

distretto zingonia - premiazione vetrina di Natale - Giovanna Rossetti e Gianfranco Armanni - Carla alimentari - Osio Sotto

Carla Alimentari, in via Mazzini, ha invece ottenuto il premio della giuria di qualità. «Ho un’autentica passione per le vetrine e gli allestimenti – dice Giovanna Rossetti, che dall’89 gestisce il negozio con il marito Gianfranco Armanni -. Mi piace l’arte e cogliere spunti in giro. Ho pronti bozzetti per ogni periodo dell’anno, dal Carnevale alla primavera, alle vacanze. Alla vetrina di Natale ci pensavo già da agosto, mio marito l’ha realizzata con mattoni e tegole veri. Credo che sia molto importante che i negozi siano anche belli da vedere, accoglienti. L’immagine conta tantissimo, per distinguersi e mostrare cura in ciò che si propone. Non a caso abbiamo anche divise coordinate e per le Feste abbiamo fatto dei piccoli regali ai nostri clienti».

Al concorso hanno partecipato 111 attività dei cinque Comuni. Felicissima per la partecipazione e il livello delle creazioni la manager del distretto, Delisa Sanzani. «Il premio, alla prima edizione – dice -, voleva essere uno stimolo a fare sempre meglio. È vero che con la crisi e il calo del lavoro si è tutti un po’ demotivati, ma devono essere per primi i commercianti a promuovere ed amare i propri negozi. Alle Amministrazioni poi chiediamo di non dimenticare che il commercio è una risorsa e un volano».

distretto zingonia - premiazione vetrina di Natale - gruppo

I comuni, del resto, non hanno fatto mancare il proprio appoggio all’iniziativa. Presenti alla premiazione il vicesindaco di Osio Sotto, Fabio Paganini, i sindaci di Boltiere e Verdello Armida Forlani e Luciano Albani, e l’assessore al Commercio di Verdellino Lea Ballabio. E se Paganini evidenzia l’importanza della ricerca continua della qualità, «valore riconosciuto dai clienti e premiante», Roberto Ghiodotti, responsabile dei distretti per l’Ascom si sofferma sull’opportunità di sviluppare la presenza sui social. «I “mi piace” – rileva – sono serviti a vincere il concorso ma anche a far conoscere le attività del distretto».

Domani, invece, saranno premiati i clienti. In Camera di Commercio si terrà infatti l’estrazione dei biglietti vincenti della Lotteria di Natale, iniziativa già in atto da qualche anno che mette in palio tra chi ha fatto acquisti nelle 120 attività aderenti un primo premio da 500 euro in buoni spesa e premi di 300, 200, 100 euro e 50 euro.