Saldi al via, si spera in un ponte lungo di shopping

Dopo un Natale così così, la speranza dei commercianti passa ora per i saldi. A Bergamo i saldi invernali avranno inizio ufficialmente, come in tutta la Lombardia e nella maggior parte del resto d’Italia, giovedì 5 gennaio, e dureranno sei settimane.

I negozi potranno mettere in vendita la loro merce a prezzi scontati, permettendo ai clienti di fare affari. Non saranno saldi col botto ma di galleggiamento. La stima, euro più euro meno, è che i bergamaschi, in linea con il resto d’Italia, spenderanno mediamente come nell’anno precedente. Secondo le previsioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia, in occasione dei saldi invernali 2017, avrà a disposizione un budget medio di 344 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori per un valore complessivo, a livello nazionale, di 5,3 miliardi di euro.

Paolo Malvestiti
Paolo Malvestiti

Nella nostra provincia è stato un dicembre freddo dal punto di vista dei consumi: stando alle rilevazioni di Ascom, le vendite nel settore dell’abbigliamento, rispetto a Natale 2015, sono calate del 10% in media. La campagna dei ribassi è attesa quindi dagli operatori come una boccata d’ossigeno, nonostante il crescente ricorso a promozioni, vendite private e la concorrenza sempre più decisa delle vendite on-line.

«I saldi continuano a rappresentare un’opportunità per i consumatori, per cui restano un evento, ma anche per gli esercenti che, in una giungla di sconti e svendite sottobanco, hanno la certezza di muoversi in un contesto di norme definite» sottolinea Paolo Malvestiti, presidente Ascom. Le occasioni non mancano: «L’offerta di prodotti tra cui scegliere è davvero ampia quest’anno dopo un Natale sottotono – continua Malvestiti -. Ci auguriamo che il ponte lungo dell’Epifania incentivi lo shopping e favorisca una partenza positiva delle vendite di fine stagione, dato che l’avvio dei saldi è sempre decisivo per stabilirne la fortuna».

Improbabile però che le vendite di fine stagione possano sollevare le sorti di un anno difficile, come sottolinea anche Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vice presidente di Confcommercio: «Le vendite di fine stagione saranno sempre una straordinaria opportunità per i consumatori ma, per noi commercianti, non saranno sufficienti a colmare un gap di consumi fortemente condizionato da un andamento sempre più incerto ed altalenante».

Le regole dei saldi

In questi due mesi di saldi cinque sono i principi base da seguire, cinque regole di trasparenza e di correttezza pensate per la tutela della concorrenza e del cliente: cambi, prova capi, pagamenti, tipologia dei prodotti in vendita e indicazione sui prezzi.

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La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi

Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti

Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. Inoltre è previsto l’obbligo di accettazione dei pagamenti tramite banconat e carte di credito sopra i 30 euro.

4. Prodotti in vendita

I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. Indicazione del prezzo

Obbligo del negoziante di indicare il prezzo iniziale di vendita e lo sconto in percentuale. È facoltà, ma consigliabile, indicare anche il prezzo di vendita ribassato, mentre è vietato indicare qualsiasi altro prezzo.

Le violazioni alla norma sulle vendite straordinarie saranno punite con sanzioni amministrative da 500 a 3.000 euro, secondo la legge regionale 9/2009




Benzinai / «Il 2017 sarà un anno di mobilitazioni e battaglie sindacali»

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Giuseppe Milazzo

I benzinai si lasciano alle spalle con sollievo un 2016 da dimenticare: «E’ stato un anno terribile per i gestori- commenta Giuseppe Milazzo, presidente del Gruppo Distributori Carburanti dell’Ascom -. Le compagnie petrolifere hanno ulteriormente abbassato i margini, già risicati, e per la maggior parte delle realtà è in bilico la stessa sostenibilità d’impresa. A questo si aggiunge la concorrenza sempre più forte delle stazioni di supermercati e ipermercati, che sottraggono buona parte della clientela». Sul fronte sindacale sembra impossibile intavolare discussioni con le company del petrolio: «Continuiamo a chiedere incontri alle compagnie ma non veniamo minimamente coinvolti. Un tempo venivamo almeno considerati delle persone, ora forse non siamo neanche dei numeri.  Anche con la politica non abbiamo grande fortuna: avevamo chiesto un incontro per valutare la nostra proposta di ricevere una percentuale sulle accise, ma siamo ancora in attesa di una risposta. Siamo di fatto esattori dello Stato e paghiamo l’Iva su accise e tasse, che superano il 65% per ogni litro di benzina. E’ questo il vero paradosso della categoria, che ogni giorno per riscuotere tasse dello Stato rischia la vita, dato che siamo sempre nel mirino per rapine». Difficile pensare a come reinventare un mestiere: «Puntare sui servizi per noi è difficile, dato che le compagnie chiedono royalties sui prodotti venduti. Il lavaggio auto e cambio gomme non riescono comunque a risollevare il settore». I benzinai annunciano un anno caliente, tra scioperi e mobilitazioni: «Siamo davvero esasperati. A gennaio inizieranno le prime mobilitazioni e, in generale, il 2017 sarà un anno di lotte sindacali» annuncia Milazzo.




Grossisti Vini e Bevande / Le bollicine italiane hanno battuto quelle francesi

Giampietro Rota
Giampietro Rota

I grossisti di vino e bevande chiudono un anno abbastanza positivo. «Si fatica ancora a parlare di ripresa nei consumi, ma il 2016 è stato un anno quanto meno a pareggio rispetto ai precedenti» commenta Giampietro Rota, presidente del Gruppo Grossisti Vini e Bevande Ascom. Mai come nel 2016 si sono affermate tendenze nei consumi già in voga da quattro-cinque anni.

«I consumatori sono sempre più attenti e consapevoli, disposti a spendere nonostante la crisi qualcosa in più per prodotti naturali e artigianali. I vini bio e biodinamici conquistano una sempre più ampia fetta di mercato. Nelle bevande si prediligono infusi più naturali e ingredienti selezionati, dai presidi Slow Food come il Chinotto di Savona ai prodotti Igp come il limone sfusato di Amalfi. Tornano alla ribalta anche gazzose e spume, proposte anche in nuovi piccoli formati». E per le feste le bottiglie si sono confermate anche quest’anno i regali d’elezione: «Il vino resta uno dei regali preferiti da scartare sotto l’albero, anche per effetto della crisi che fa riscoprire i prodotti enogastronomici rispetto a presenti più futili. Chi ha optato per le bottiglie fa scelte sempre e comunque di qualità: rossi importanti e bollicine. Quest’anno le bollicine italiane hanno la meglio sugli champagne per il canonico brindisi. Mai come negli ultimi anni sono cresciute  le birre artigianali e quelle che celebrano il Natale per un’idea regalo più informale e giovane, dalla veste sempre più curata dal formato all’etichetta».

 

 




Mobili e arredamento / Anno positivo per il comparto. E con le feste ci si regala il divano nuovo

Lorenzo Cereda
Lorenzo Cereda

Le insegne indipendenti di mobili e arredi iniziano ad intravedere segnali di ripresa. «E’ stato un anno tutto sommato positivo per i negozi di arredamento. Il bonus mobili e i contributi per le giovani coppie hanno incentivato gli acquisti, anche da un punto di vista psicologico-  commenta Lorenzo Cereda, presidente del Gruppo Mobili e Arredamento Ascom-. E’ aumentato lo scontrino medio e si lavora per progetti di maggiore qualità. Gli incentivi hanno fatto bene a tutto il comparto, hanno avviato una leggera ripresa del mercato e hanno favorito un clima di maggior fiducia  tra gli operatori. La conferma del bonus mobili per il 2017 è stata accolta con grande favore: ci aspettiamo buoni risultati anche per l’anno nuovo». La concorrenza della gdo continua a farsi sentire con campagne sconti e Cereda mette in guardia da pubblicità ingannevole: «La grande distribuzione dell’arredamento segna quest’anno un’ulteriore crescita del 2%. Non è solo un cambiamento nei consumi, ma spesso è l’effetto di una politica di sconti che arriva al 70-75%. Si tratta di pubblicità ingannevoli, come già indicato dall’associazione nazionale Federmobili, in cui il prezzo non è altro che l’effetto di una strategia di marketing che non corrisponde alla reale qualità del prodotto». Oltre agli incentivi statali, i negozi di arredamento si aspettano effetti positivi dalle tredicesime: «Negli ultimi anni Natale è diventata sempre più l’occasione per regalarsi un divano nuovo, per cambiare poltrona o materasso o scegliere altri elementi di arredo. La crisi porta a concentrarsi sulla casa, a prediligere l’utile al futile, così negli ultimi due anni le feste, per effetto della tredicesima,  si trasformano in un’occasione per  rinnovare gli ambienti».

 

 




Solidarietà, i commercianti di Torre Boldone festeggiano Natale all’Istituto Palazzolo

I commercianti di Torre festeggiano il Natale all'Istituto Palazzolo
I commercianti di Torre festeggiano il Natale all’Istituto Palazzolo

«Abbiamo voluto con questo gesto abbracciare idealmente anche tutti i genitori e le famiglie dei bambini, una comunità multietnica che continua a crescere, con la più piccola bimba di soli quattro mesi che festeggia il suo primo Natale. E’ un’iniziativa dei commercianti per dare un segno tangibile della loro presenza, con piccoli doni regalati ai bimbi presenti nella comunità gestita da Suor Stefania per gioire insieme e condividere il clima di festa» ha sottolineato il presidente dell’associazione Diego Pedrali.

 




Cena sospesa, raccolti 17mila euro. All’Arlecchino il podio solidale

arlecchino (1)Il progetto della Cena Sospesa,  ideato dal Rotary Club di Città Alta e sostenuto da Caritas, Ascom e Ubi Banca, ha regalato finora 1.700 buoni pasto, con una raccolta – oltre le aspettative – di 17mila euro in due mesi.

Un risultato importante ottenuto grazie all’adesione convinta di 34 attività commerciali che hanno sensibilizzato la propria clientela per supportare diverse famiglie in difficoltà segnalate dalla Caritas.

I bergamaschi si sono fatti carico del  progetto e lo hanno sposato, dando prova della loro solidarietà ricordandosi a fine serata di chi fatica ogni giorno a portare in tavola qualcosa.

Il podio solidale tra i locali aderenti va al Ristorante Pizzeria Arlecchino di piazza Sant’Anna, che da solo ha raccolto finora 1.700 euro. «Un grande grazie va ai nostri clienti che hanno dedicato un pensiero a chi non può permettersi un pasto – commenta orgoglioso Gianfranco Rotini dell’Arlecchino -. Siamo contenti che un’iniziativa di alto valore come questa sia stata subito condivisa con grande sensibilità dalla nostra clientela. Noi abbiamo cercato di coinvolgere ogni tavolo a fine serata, informandoli dell’iniziativa con locandine e illustrando nei dettagli il progetto. Consegniamo con immensa gioia per Natale alla Caritas la teca con la somma raccolta, augurandoci di continuare con lo stesso successo a contribuire al progetto, confidando nella generosità della nostra clientela».




Librerie / «Dopo anni difficili, finalmente il segno “più”»

Finalmente un dato positivo per il comparto di libri e articoli di cartoleria. Le cartolerie tengono rispetto al 2015, mentre le librerie registrano il primo segno “più” dopo anni difficili. «Anche se è solo un piccolo segno di ripresa, con un +2-3% in media, è il primo dato da anni in controtendenza – commenta Cristian Botti, presidente del Gruppo Cartolerie e Librerie Ascom -. L’e-book non sta sostituendo il libro, che non perde il suo fascino, tutto da sfogliare. Le cartolerie tengono a livello complessivo di fatturato, nonostante la concorrenza con la grande distribuzione organizzata si faccia sempre più pressante».

Il presidente dei Librai Ascom, Cristian Botti
Il presidente dei Librai Ascom, Cristian Botti

Il commercio on-line non arresta la sua crescita e la concorrenza del web si fa sempre più forte: «La vera sfida per la categoria è rappresentata dall’e-commerce – continua Botti -. Si fanno sempre più ordini da smartphone e tablet, anche per piccoli articoli di cancelleria. I punti vendita tradizionali si stanno attrezzando per sbarcare sul web: le realtà più grandi hanno un sito di e-commerce, i negozi più piccoli raccolgono ordini via internet e si sono attrezzati con pacchi e spedizioni».

Il 2016 promette di chiudersi al meglio, con un Natale di soddisfazioni commerciali per il comparto: «Anche quest’anno il libro è il regalo da scartare sotto l’albero. Le librerie stanno lavorando a tutto ritmo, in particolare le insegne che organizzano eventi e che da sempre sono più attente alla clientela. Tra gli articoli di cartoleria più venduti oltre a gadget e piccoli articoli di pelletteria, vanno a ruba – a sorpresa – le agende. Erano anni che non si vendevano tante agende in pelle, in particolare tascabili. E non si bada tanto a spese, con un budget che va dai 25 ai 40 euro fino ai 100 euro per le agende fiscali e gli articoli di maggior pregio».




Ristoratori / «Un anno positivo grazie anche agli eventi»

La ristorazione saluta con rinnovata energia il nuovo anno, dopo un 2016 di grandi soddisfazioni: «Quest’anno è tornata la voglia di uscire, c’è tutto un altro spirito ad accompagnare la voglia di sedersi attorno ad un tavolo – commenta soddisfatta Petronilla Frosio, presidente del Gruppo Ristoratori dell’Ascom di Bergamo -. Sono tornate le cene aziendali, da anni tra le prime voci di spesa ad essere tagliate dai budget, e i grandi eventi organizzati sul territorio hanno portato turisti e visitatori».

Bergamo sta vincendo la sfida di destagionalizzare il turismo, anche se può fare ancora di più: «Floating Piers ha risollevato la stagione in provincia, mentre in città I Maestri del paesaggio, il Festival donizettiano e l’ormai tradizionale appuntamento con BergamoScienza continuano a portare turisti. Anche gli “abbracci” organizzati per le Mura e per le luminarie portano tanti curiosi e fanno parlare della nostra città. Gli eventi funzionano al meglio, ma spesso si sovrappongono tra loro, come accade a settembre con una concentrazione di appuntamenti: ci vorrebbe una cabina di regia a coordinare il tutto per distribuire le iniziative lungo tutto l’anno».

Petronilla Frosio è presidente dei Ristoratori Ascom
Petronilla Frosio è presidente dei Ristoratori Ascom

Sarà un Natale di festa, pronto a spazzare via il pessimismo da recessione che ha oscurato fino all’anno scorso l’atmosfera sotto l’albero, grazie anche ai turisti: «A Natale fino a qualche anno fa gli alberghi erano vuoti, ora le prenotazioni non mancano e l’effetto Orio ha finalmente ricadute positive anche in città. A Bergamo gli stranieri trascorrono almeno una notte, non sono solo di passaggio via Orio, e oltre a visitare la città fanno acquisti e pranzano e cenano nei ristoranti, generando un indotto positivo», evidenzia Frosio.

In molti ristoranti bergamaschi si sono già chiuse le prenotazioni e a tavola vince la tradizione: «Tanti locali sono già al completo da settimane, un ottimo risultato visto che negli ultimi anni le prenotazioni last-second hanno avuto la meglio. Il pranzo di Natale resta il momento clou per festeggiare, ma grazie agli stranieri crescono le presenze per la Vigilia. Nei menù trionfano tradizione e territorio, attraverso la celebrazione di piccole produzioni locali, a partire dai formaggi, vero orgoglio bergamasco».

La sensazione è che anche a Capodanno non si rinunci al classico Cenone: «Credo che il 2016 si chiuderà positivamente, per iniziare col piede giusto il nuovo anno, che si preannuncia interessante grazie a East Lombardy, un evento dalle grandi aspettative per la categoria».




Confcommercio Lombardia, Malvestiti: “Un anno denso di attività e traguardi per il terziario”

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Paolo Malvestiti, presidente dell’Ascom di Bergamo e vicepresidente di Confcommercio Lombardia

Lo scorso 13 dicembre, alla presenza del presidente Carlo Sangalli, si sono tenuti  il Collegio dei presidenti e il Consiglio generale di Confcommercio Lombardia, l’organizzazione di rappresentanza delle Associazioni delle imprese lombarde (tra cui l’Ascom di Bergamo) del terziario. Un incontro di fine d’anno per fare il punto sulle attività svolte dall’organizzazione nel 2016 e per approvare il conto preventivo 2017. In prima fila anche il presidente di Confcommercio Bergamo, Paolo Malvestiti, che tra l’altro ricopre la carica di vicepresidente dell’Organizzazione regionale.

Il bilancio

Cinque leggi regionali, altrettante intese siglate, 27 reti d’impresa accompagnate, 105 milioni di euro in bandi regionali, 350 start up incontrate. Sono questi alcuni dei numeri più significativi che riguardano l’attività svolta da Confcommercio Lombardia nell’arco del 2016. «E’ stato un anno intenso, che ci ha visti impegnati su più fronti – afferma Paolo Malvestiti, vicepresidente di Confcommercio Lombardia nonché di Ascom Bergamo, associazione che fa parte della Confederazione lombarda  -. Abbiamo lavorato bene, accogliendo le richieste dei nostri imprenditori e mantenendo la stretta collaborazione con Regione Lombardia ci ha premesso di essere di aiuto nella definizione di alcune normative importanti per i nostri settori, che limitano l’abusivismo e la concorrenza sleale. Ma abbiamo anche accompagnato molte imprese nell’adempiere alle normative in vigore e nel renderle più forti e salde nel mercato attuale».

Start-Up

Il lavoro dell’Unione Regionale si è mosso su più direttrici. Sul piano delle start up sono state presentate con successo alcuni volumi della Collana Le Bussole, ideata da Confcommercio Imprese per L’Italia: “Dall’idea all’impresa”, “Le prenotazioni on-line al ristorante”, “Il negozio arredamento”. «Strumenti utili per avviare una nuova attività o consolidare quella esistente – spiega Malvestiti -. Per avere successo è sempre più necessario conoscere le innovazioni del settore e le preferenze dei consumatori, anche guardando a cosa succede all’estero, ed è necessario adattarsi al mutamento del mercato prendendo decisioni strategiche che modificano l’offerta e il modello di business trasformando l’impresa, a volte anche profondamente. Le Bussole sono nate con questo scopo ed indicano agli imprenditori una strada certa da seguire».

Reti d’impresa

Anche le reti d’impresa hanno catturato l’interesse dell’associazione regionale. La Lombardia è la prima regione per numero di imprese in rete, doppia quasi l’Emilia Romagna. Dopo l’agricoltura (+35%) è il settore dei servizi (+24%) ad aver registrato la crescita più intensa dei contratti di rete. Confcommercio Lombardia ha seguito e accompagnato, nel corso dell’anno, 27 reti d’impresa. «Su questo tema anche la nostra Ascom ha ricevuto un riconoscimento da parte di Confcommercio Lombardia. Si tratta del progetto “GoinBergamo”, la rete di impresa che riunisce, tramite l’ecosistema digitale E015, i distretti dell’attrattività, le loro attività commerciali, i punti di interesse e le manifestazioni promosse. Abbiamo lavorato in sinergia con altre realtà e siamo contenti del risultato ottenuto».

Le leggi

In tema di normative, la direttiva Bolkestein ha tenuto impegnati per mesi gli uffici delle associazioni territoriali, che hanno avviato le procedure di rinnovo delle concessioni per ambulanti, edicole e chioschi. «Nella nostra provincia oltre 320 ambulanti hanno chiesto il nostro aiuto e sono stati accompagnati per ottenere le nuove concessioni». Sempre su questo tema, sono quattro le leggi approvate dalla Regione che interessano il settore del terziario e che hanno visto una partecipazione attiva dell’Unione regionale: la legge sulla regolamentazione delle sagre; quella sulle vendite benefiche, con nuove regole per evitare sovrapposizioni tra onlus e commercianti; la normativa sull’extralberghiero, che prevede norme per le locazioni brevi con obblighi di comunicazione al comune, sicurezza e assicurazione Rc. Anche sul tema del credito l’attività è stata intensa e i risultati non sono mancati: una controgaranzia di 28,5 milioni di euro per l’operatività dei confidi grazie a risorse Ue e il passaggio di Asconfidi Lombardia a intermediatore finanziario, autorizzato da Bankitalia.

I bandi

La stretta collaborazione con Regione Lombardia e Unioncamere ha permesso di attivare nuovi bandi e di recuperare risorse sia per il commercio (10,7 milioni di euro per franchising, edicole e librerie, negozi strumentali e musicali, recupero di spazi sfitti nei distretti, innovazione e rilancio delle attività di montagna); che per il turismo (164 milioni per turismo religioso, cicloturismo, siti Unesco e agenzie di viaggio e guide),  per l’internazionalizzazione (9 milioni) e per le start up (30 milioni di euro). Un bando apposito anche per la sicurezza: 2 milioni di euro per il commercio e la ristorazione.

La formazione

Per la formazione risultati ottenuti sono stati: 10 milioni di euro per progetti formativi di eccellenza (Lombardia Plus), 20 milioni di euro per addetti imprenditori (formazione continua FSE), 4 piani formativi finanziati con For.te. Sul piano del lavoro è stato siglato l’accordo regionale con CGIL, Cisl e Uil sulla detassazione dei premi aziendali. «Un accordo che abbiamo siglato anche a livello provinciale. La detassazione dei premi di produttività, convertibile anche in servizi di welfare completamente detassati, è un importante passo in avanti della fiscalità a beneficio di imprese e lavoratori – dichiara Malvestiti -. Questo accordo dimostra ancora una volta l’utilità dei corpi intermedi, come le organizzazioni sindacali più rappresentative sul territorio,che sono un ottimo collante tra Stato e imprese».

«Il 2016 è stato un anno impegnativo sotto molti punti di vista – conclude Malvestiti -. I nostri imprenditori hanno affrontato tante difficoltà, i consumi stentano a crescere, il lavoro si fa precario, il Governo non ha una tenuta stabile, ma ciò nonostante continuiamo ad incontrare imprenditori  ottimismi e che hanno voglia di innovare, di imparare, di guardare aventi e di crescere».

 




Ancora in cerca dei regali? I consigli dell’Ascom per non sbagliare

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Mancano pochi giorni al Natale e la ricerca dei regali da mettere sotto l’albero è nelle fasi calde. Che sia un regalo per la moglie, la mamma, il marito, il figlio o il papà, trovare il regalo perfetto, che ognuno vorrebbe ricevere, non è facile. Con l’aiuto dei presidenti di categoria Ascom abbiamo messo insieme alcune delle idee regalo più “giuste” per questo Natale 2016.

Il regalo più desiderato per la donna rimane un gioiello. «Il diamante è anche un investimento ed è perfetto per chi desidera fare un dono molto importante e da ricordare – dice Alessandro Riva presidente del gruppo Gioiellieri e Orefici – ma in generale non si sbaglia se si scelgono anelli, collane, orecchini e bracciali d’oro purché di qualità, senza farsi lusingare dalle firme».

In tema di elettronica, da anni in cima ai desideri di tutti, dai bambini agli over 60, «lo smartphone rimane l’oggetto dei desideri per adulti e ragazzi – dice Armando Zucchinali presidente del gruppo Rivenditori di elettrodomestici e materiale elettrico –. Ma quest’anno risulteranno molto graditi anche frullatori, centrifughe ed estrattori per la donna, e il rasoio, un evergreen in tema di regali maschili».

Anche per questo Natale l’abbigliamento e la pelletteria saranno regali apprezzati. «Per la donna capi d’abbigliamento in nero, anfibi e pantaloni a palazzo, per l’uomo giubbotti in montone o in lana e scarpe con doppia fibbia» consiglia Diego Pedrali, presidente Gruppo Abbigliamento e Calzature.

Chi desidera buttarsi sul food per il regalo al marito, papà, fratello o cognato «farà una scelta originale e senz’altro apprezzata con la scelta di birre artigianali, un rosso importante oppure bollicine italiane, ormai preferite alle francesi» assicura Giampietro Rota (gruppo Grossisti di vino e bevande).

Con una spesa contenuta infine (intorno ai 15-20 euro) ci si può orientare su doni floreali: «Niente stelle di Natale però – avverte Adriano Vacchelli (gruppo Fioristi)  – ma centri tavola e bulbi con decorazioni natalizie».

Oppure sul classicissimo libro. Per non sbagliare titolo, Roberto Cecchinelli (Librai) consiglia: «”L’Angelo” di Sandrone Dazieri Mondadori editore, una lettura mozzafiato che accontenta tutti i gusti; “Vite minuscole”‘ di Pierre Michon edito da Adelphi, una serie di strepitose brevissime biografie di sconosciuti, un capolavoro di scrittura per chi ama leggere per il piacere della lettura e “Il libro dei Baltimore” di Joël Dicker, autore del grande successo “La verità sul caso Harry Quebert”, edito da La nave di Teseo». E per i bambini «”La luna è dei lupi” dello scrittore bergamasco Giuseppe Festa, Salani editore, l’emozionante viaggio di un branco di lupi alla ricerca della libertà; e il nuovo “Diario di una schiappa. Non ce la posso fare” di Jeff Kinney entrambi dai 10 anni».

Per un “regalo di famiglia”, infine – consiglia Lorenzo Cereda (gruppo mobilieri) « il Natale può essere l’occasione per cambiare il divano o il materasso».