Abbigliamento/ La crisi pesa e le promozioni compromettono le Feste

diego_pedrali.jpg
Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento Ascom

Anche se sarà un Natale di crisi, poco vivace per consumi e spesa media, ai regali non si rinuncia: «Cala il budget destinato agli acquisti ma per i familiari si fa qualche sacrificio in più per acquistare capi di moda: giubbotto di montone o lana e scarpe a doppia fibbia per lui, completi rigorosamente neri, pantaloni a palazzo corti e anfibi per lei».

Coop di Calvenzano, assegnata la gestione della trattoria tipica

cooperativa-agricola-di-calvenzanoIl Consiglio della Cooperativa Agricola di Calvenzano ha scelto il vincitore del Bando lanciato nel giugno scorso per l’assegnazione agevolata di un immobile nel centro di Calvenzano da destinare a Trattoria dedicata alla ristorazione tipica del territorio. L’immobile è stato assegnato a condizioni d’affitto molto convenienti a Omar Buttinoni, in passato già gestore di locali nella provincia di Bergamo e fuori provincia, titolare di un negozio di Treviglio per la confezione e vendita di prodotti di pasta fresca.

La Trattoria si chiamerà “Antica Trattoria l’Albero degli zoccoli”, con chiara dedica alla tradizione contadina locale, di cui la stessa Cooperativa è forte e diretta testimonianza, dato che nel 2017 entrerà nel suo 130esimo anno di vita, ininterrottamente dedicata all’agricoltura e ad attività sociali (è la più antica cooperativa agricola ancora in servizio in Italia dal 1887).

In applicazione al Bando lanciato nella scorsa estate, dal titolo significativo “Se hai il profilo giusto, ti diamo un ristorante”, la Cooperativa ha trovato la proposta di Buttinoni la più pertinente alle condizioni richieste: imprenditore giovane, proveniente dalla Bassa bergamasca, disposto a valorizzare esclusivamente le tradizioni locali, non solo nel menù che proporrà, ma anche nell’utilizzo di materie prime e personale del territorio.

Il locale dato in locazione ha sempre ospitato in passato un ristorante con queste caratteristiche. Ultimamente, con la denominazione “Antica Trattoria Tricù”, aveva conosciuto un certo successo proprio per la tipicità dell’offerta. Lo stesso farà la nuova Trattoria “L’Albero degli zoccoli”, che si è impegnata con la Cooperativa a rispettare regole contrattuali molto precise di aderenza ad un protocollo che dovrà riflettere l’idea di fondo: rilanciare Calvenzano e la sua offerta agroalimentare. Il locale, in questi giorni in via di ristrutturazione, ospiterà un angolo con prodotti tipici, in particolare della Latteria Sociale di Calvenzano, partner dell’iniziativa, e con la collaborazione attiva della locale condotta di Slow Food, particolarmente attenta ai risvolti tradizionali e di rispetto dei valori enogastronomici più corretti. Il tutto a prezzi convenienti e con agevolazioni per i socio della Cooperativa e della Latteria Sociale. L’apertura ufficiale del locale è prevista dopo la metà di gennaio 2017.




Donizetti Opera, i numeri del successo. “Un grazie anche a Duc e Ascom”

Il direttore artistico della Fondazione Donizetti, Francesco Micheli
Il direttore artistico della Fondazione Donizetti, Francesco Micheli

Un festival internazionale a Bergamo dedicato a Donizetti è possibile: lo hanno dimostrato a fine novembre la città, il pubblico e la critica internazionale, il mondo culturale e politico, che hanno risposto all’appello del direttore artistico Francesco Micheli e sono accorsi alla prima edizione del Donizetti Opera per rendere palese il loro amore per il compositore bergamasco e partecipando numerosissimi alle tante iniziative e agli spettacoli in programma (6 le serate festivaliere sold out). «Donizetti Opera – afferma Francesco Micheli – è la lunga festa di compleanno che la città di Bergamo offre a Gaetano Donizetti e al mondo; ed è da tutto il mondo che il pubblico accorre per celebrare un artista ancora così eloquente: lo dimostrano le produzioni operistiche che ce ne fanno riscoprire gioielli sconosciuti; lo dimostra l’affetto con cui Riccardo Muti è stato accolto dall’abbraccio di tutta Bergamo, felice di festeggiare cinquant’anni di carriera inaugurata proprio qui; lo dimostra la solenne presenza del Presidente Mattarella; lo incarna l’entusiasta e generosa presenza di tanti bergamaschi, a partire dalla Fondazione Meru; lo incoraggia la presenza dei tanti ragazzi che affollano le nostre anteprime. A tutti, uno per uno, il nostro grazie. Buon compleanno, Gaetano!»
Nel 2016, dopo la seconda edizione della Donizetti Night in Città Alta a giugno, la vita e l’arte del Maestro hanno segnato la programmazione culturale cittadina dal 23 novembre al 4 dicembre 2016: 12 intensi giorni di Donizetti Opera, il primo festival internazionale nel segno di Gaetano, che ha toccato il suo apice con la messa in scena in prima moderna di due rarità, Olivo e Pasquale e Rosmonda d’Inghilterra, e con il concerto diretto da Riccardo Muti alla presenza del Presidente della Repubblica nel dies natalis, un’occasione storica per il primo anno di programmazione del festival che ha avuto proprio in Muti e Mattarella due padrini di eccezione.
L’analisi su un campione significativo di pubblico (i due terzi dei possessori di biglietto) conferma le intuizioni programmatiche del Festival: la percentuale di stranieri (al netto degli abbonati) supera infatti il 40%, con presenze significative, oltre che dai maggiori paesi europei, anche dalla Russia, dagli Stati Uniti, dalla Cina e dal Giappone. Da questi dati si evince quindi che la formula di Donizetti Opera è vincente anche nella collocazione in un periodo di bassa stagione per attrarre così su Bergamo il turismo musicale italiano e internazionale, un turismo di prestigio e qualità, aiutato dalla presenza dell’aeroporto di Milano Bergamo, che rimane in città per alcuni giorni interessato alla programmazione artistica e pronto a scoprire una meta con enormi potenzialità culturali, naturali e di alta gastronomia. Il Donizetti Opera 2016 ha anche mostrato un festival sempre più radicato nel territorio: la città di Bergamo, grazie anche alla collaborazione con il DUC e con l’ASCOM, ha per la prima volta partecipato attivamente: colori del Festival hanno così caratterizzato le attività commerciali del centro che hanno adottato con entusiasmo l’immagine di “Gaetano 2016”, ospitando con creatività e fantasia nei diversi esercizi commerciali i colori del festival 2016, i programmi, le note – proprio quelle vere della sinfonia di Rosmonda d’Inghilterra – che, riprodotte su speciali vetrofanie, hanno decorato le vetrine di via Tasso e Pignolo accompagnando in musica il passeggio giornaliero, così come in Città Alta, due volte al giorno, si potevano ascoltare in diffusione sulla Corsarola alcune delle più celebri melodie del compositore.

I risultati alla biglietteria nel 2016

  • +49% degli abbonati rispetto al 2015 (considerando sia gli abbonamenti ai turni A e C, sia i carnet con un minimo di due date)
  • +14,66% di presenze totali rispetto al 2015 (seppur con tre date in meno rispetto all’anno scorso e considerando sempre spettacoli per “adulti” e spettacoli per gli studenti)
  • +35,18% di presenze negli spettacoli per le scuole
  • +24,32% di incassi, che hanno raggiunto una quota di quasi 400mila euro
  • Sold out per 10 serate (Olivo e Pasquale, Rosmonda d’Inghilterra, Turandot, La traviata, concerto Muti)
  • Rosmonda (oltre 66mila euro) è lo spettacolo donizettiano che ha incassato di più negli ultimi 6 anni, superando Anna Bolena 2015
  • La traviata (oltre 72mila euro) è il titolo d’opera che ha incassato di più in assoluto negli ultimi 6 anni

Il progetto artistico del 2017

Da queste premesse prende vita il progetto artistico del 2017 che fa tesoro dei successi ottenuti e si consolida in due momenti dedicati esclusivamente al compositore: il prossimo anno la Donizetti Night avrà luogo sabato 17 giugno, mentre il festival Donizetti Opera sarà concentrato intorno al Dies Natalis (29 novembre) con due fine settimana dedicati alle recite operistiche dei titoli donizettiani e negli altri giorni una serie di appuntamenti che comporranno il ricco programma musicale festivaliero.
Nel 2017 le opere andranno in scena tutte nel bellissimo e raccolto spazio del Teatro Sociale, un luogo del quale la città deve ancora riappropriarsi completamente e non considerare come “minore” rispetto al più grande teatro sito in città bassa che sarà chiuso per restauri. Il Teatro Sociale va anzi scoperto, e amato come luogo assai adatto all’ascolto della musica di Donizetti, soprattutto del repertorio giovanile e buffo, che poi è quello meno noto al pubblico e che si potrà vedere in scena soltanto a Bergamo. Per questo luogo così speciale sono state scelte per il 2017 delle opere speciali, rarissime: Il borgomastro di Saardam e Pigmalione, due assolute rarità che coinvolgeranno in prima linea anche la sezione scientifica della Fondazione diretta da Paolo Fabbri e che faranno nuovamente accendere i riflettori sulla città di Bergamo, impegnata verso una sempre maggiore identità con il compositore.
Si comincia con Il borgomastro di Saardam, che è stato scelto per i legami con la storia russa. La Fondazione Donizetti partecipa, infatti, alle celebrazioni per il 200° anniversario della scomparsa di Giacomo Quarenghi, architetto bergamasco autore di imponenti edifici per San Pietroburgo. Per questa importante occasione, l’Amministrazione comunale, tramite l’Assessorato alla Cultura, ha deciso di coordinare, insieme all’Osservatorio Quarenghi, una programmazione di eventi sia a livello internazionale sia con l’attivazione di una rete locale per riscoprire il celebre architetto.
Il secondo titolo donizettiano sarà Pigmalione, primo lavoro teatrale del giovanissimo Donizetti che viene proposto insieme alla farsa di Giovanni Simone Mayr Che originali!: un dittico che nasce da una comunanza di soggetti fra i due lavori che si basano entrambi sull’amore per la musica e l’arte. La scelta di affiancare Mayr e Donizetti, nella prospettiva di una nuova ricognizione del catalogo donizettiano, vuole sottolineare il passaggio di testimone maestro-allievo: si potrà così ascoltare la prima opera di Donizetti (Pigmalione è del 1816) e dar vita al Donizetti200, il cui obiettivo è di eseguire ogni anno un’opera che compie 200 anni.

 

 




Fioristi / Allestimenti minimal per un bianco Natale. E la concorrenza dei temporary shop si fa sentire

Adriano Vacchelli
Adriano Vacchelli

Sarà un Natale in bianco, colore dell’anno 2016, e all’insegna del minimalismo come impone il clima di austerity. Adriano Vacchelli, presidente del Gruppo Fioristi Ascom, fa il punto sulle tendenze per riscaldare l’atmosfera natalizia in ogni ambiente e sull’andamento degli allestimenti per la categoria: «Le aziende hanno tagliato anche quest’anno gli allestimenti per le feste, così i fioristi hanno perso parte del lavoro. I temporary shop tematici sul Natale che continuano ad aprire in città e in provincia portano ancora più difficoltà per la categoria e anche supermercati e centri commerciali arricchiscono ogni anno la loro offerta. I fioristi stanno mettendo in campo tutta la loro creatività per personalizzare e rendere unico ogni prodotto».

Quanto alle tendenze sotto l’albero, a Natale vince il minimalismo con i colori della tradizione: «Le stelle di Natale vengono ormai acquistate in larga misura nei supermercati, nei nostri negozi vengono personalizzate in composizioni o rese più importanti da vasi particolari, ma non rappresentano più da anni il prodotto di punta del Natale. L’articolo più richiesto è il centrotavola, che porta subito in casa aria di festa. C’è chi preferisce l’impiego di materiali naturali intrecciati, chi la candela decorata, chi un semplice bulbo inserito in vaso per interpretare il Natale in modo originale. Quanto ai colori, cresce il bianco che ha sempre la meglio per un Natale più moderno ed elegante e si conferma colore del Natale 2016. Il rosso non perde colpi e non passa mai di moda e anche i tradizionali oro, argento e blu continuano a piacere». Se ad una tavola ben imbandita non si rinuncia, il budget per l’allestimento è comunque sempre più risicato: «Fino a qualche anno fa non si spendevano meno di 25-30 euro per decorare la tavola. Quest’anno, come l’anno scorso, non si superano in genere i 15-20 euro».

Nel mese da sempre dedicato ai bilanci , Vacchelli tira le somme dell’anno che sta per chiudersi. Per i fioristi l’anno è stato positivo solo a metà: sei mesi di lavoro a tutto ritmo che a giugno hanno subito un brusco arresto: «Purtroppo il 2016 non ha visto alcun miglioramento per noi. Nei primi mesi dell’anno avevamo registrato una crescita rispetto al 2015 che lasciava sperare in una ripresa che però non è arrivata a settembre. Ci troviamo in una situazione di stallo ormai da anni». Non mancano però aspetti positivi: «Nonostante la crisi, la nostra categoria conta su un continuo ricambio generazionale della clientela di riferimento. I giovani continuano ad acquistare e regalare fiori, in particolar modo mazzi di tulipani e girasoli, anche se fuori stagione».

 

 




Festività natalizie, le chiusure della sede e delle delegazioni Ascom

In occasione delle festività natalizie la sede cittadina di Ascom e gli uffici di Calusco d’Adda, Osio Sotto, Sarnico, Trescore e Zogno rimarranno chiuse nel pomeriggio del 23 dicembre. Gli uffici di Albino, Clusone e Romano di Lombardia saranno chiusi il 23 dicembre di pomeriggio, il 30 dicembre e il 2 gennaio; la delegazione di Treviglio sarà chiusa tutto il giorno il 23 dicembre, mentre gli uffici di Lovere resteranno chiusi dal 24 dicembre all’8 gennaio.




Turismo, crescita a “doppia cifra” per Natale e Capodanno

bernabo bocca presidente Federalberghi
Bernabo Bocca

Ben 14,2 milioni di italiani si muoveranno, dormendo almeno una notte fuori casa, per Natale e Capodanno. I vacanzieri sono in aumento dell’11,6% rispetto al 2015 e genereranno un giro d’affari di 8,7 miliardi di euro (+9,5%). Lo dice l’indagine realizzata dalla Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto Acs Marketing Solutions, in previsione delle prossime festività. L’Italia è quest’anno ancor di più la meta preferita: la scelgono 9 italiani su 10 per il Natale e l’83% per il Capodanno.

A Natale gli italiani che si muoveranno dalla propria città saranno circa 6,9 milioni (+4,8% rispetto al 2015) e dormiranno in media 5,6 notti fuori casa per una spesa media pro-capite, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo, divertimenti, di 529 euro in Italia e  1.463 euro all’estero. Il giro d’affari stimato è di circa 4,35 miliardi di euro (+1,3% rispetto al 2015). La maggior parte (il 31%) preferisce trascorrere la vacanza in una città diversa dalla propria di residenza e sceglie come accomodation la casa di parenti o amici e in seconda battuta l’albergo, la casa di proprietà, i B&B e i rifugi alpini. Sempre gettonata, anche se in leggero calo rispetto allo scorso anno, la montagna (la sceglie il 27% degli italiani), seguita dalle città d’arte (21%) e il mare (11% rispetto al 12%). Mentre tra chi andrà all’estero, il 60% preferisce le grandi capitali europee (nel 2015 era il 63%).

A Capodanno invece, i vacanzieri saranno circa 7,3 milioni – in crescita del 18,9% rispetto al 2015 – e dormiranno in media 3,9 notti fuori casa rispetto alle 4,1 notti del 2015, per una spesa media pro-capite, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo, divertimenti di 596 euro suddivisi in Italia da 489 euro ed all’estero da 1.063 euro, pari ad un giro d’affari di 4,4 miliardi di euro (+18,9%). Per chi resterà in Italia la vacanza preferita sarà ancora in montagna, seguita da una città diversa da quella di residenza, dalle città d’arte maggiori e minori, dal mare. Mentre per chi andrà all’estero le grandi Capitali europee assorbiranno l’84% della domanda. Quanto all’alloggio sarà preferita la casa di parenti o amici, seguita da albergo, B&B e appartamento in affitto. Oltre ai motivi economici (decisivi per quasi 23 milioni di italiani) per chi non andrà in vacanza durante le prossime festività ci sono motivi familiari nel 18% dei casi, motivi di salute nel 15% dei casi, chi dichiara che farà vacanze in un altro periodo nel 13,5% dei casi, chi per impegni di lavoro nel 10% dei casi ed appena l’1% per motivi legati alla sicurezza.

Bocca: “Segnali di inequivocabile rafforzamento”

Un segnale di inequivocabile rafforzamento del settore quello che arriva dalle previsioni turistiche delle imminenti festività natalizie”. E’ il commento a caldo del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, all’indagine last minute realizzata dall’associazione che raggruppa quasi 33 mila alberghi italiani. “Che il 2016 dovesse connotarsi come l’anno della ripresa – prosegue Bocca – lo si era capito dai vari appuntamenti clou disseminati nell’arco dei dodici mesi ed il risultato atteso per gli ultimi giorni di dicembre rappresenta una gradita conferma”. “Inoltre la circostanza che gli italiani scelgano maggiormente il proprio Paese, per trascorrere qualche giorno di meritato riposo – evidenzia il presidente degli albergatori – è la conferma di come il sistema turistico nazionale rappresenti ormai un insostituibile punto di riferimento”. “Certo – aggiunge – il risultato positivo non cancella gli anni di crisi che sono alle spalle e per ritornare ai livelli pre-recessione occorrerà ancora del tempo, ma guardiamo ormai il bicchiere sempre più mezzo pieno. “Confidiamo – conclude Bocca – che il Governo ed il Parlamento supportino uno dei settori più vitali per lo sviluppo economico del Paese, in grado di crescere ancora, a patto che si varino al più presto alcuni provvedimenti concreti per il rilancio, – conclude Bocca – primi tra tutti quelli in materia di contrasto all’abusivismo ed all’evasione fiscale, sviluppo del mercato (liberalizzazione dei servizi ancillari) e tutela della concorrenza (parity rate)”.

 

 




Dalla consulenza energetica ai ravioli, ecco le 7 start up premiate da Confcooperative

confcoooperative-startupDalla manutenzione di ascensori alle consulenze energetiche, dal wedding planner alla vendita a domicilio di ravioli fatti a mano: sono solo alcune delle idee progettuali premiate nei giorni scorsi nella sede di Confcooperative Bergamo al Pitchday di «Tira fuori la tua idea di impresa», l’iniziativa realizzata insieme a Mestieri Lombardia e al Centro Servizi Aziendali COESI finalizzata a concretizzare giovani idee imprenditoriali. L’evento finale è stato l’occasione per premiare le migliori idee di impresa elaborate dopo un percorso di accompagnamento e formazione che ha visto nei mesi scorsi 24 aspiranti imprenditori, tra i 25 e i 40 anni, mettere a punto le loro idee progettuali. Pronti, via, quindi, per una giornata che non è stata solo un punto di arrivo con la consegna degli attestati di partecipazione ma un trampolino di lancio per chi è riuscito a completare il proprio business plan e che ora si tradurrà in un percorso di consulenza mirato, come ha spiegato Lucio Moioli, presidente di Coesi e segretario generale di Confcooperative Bergamo: «Anche quest’anno l’iniziativa è stata l’occasione per far emergere il ruolo della cooperazione come opportunità concreta per rilanciare l’occupazione e, soprattutto, le idee dei giovani. La nostra sfida è quella di fare un percorso di formazione insieme per investire sul futuro di questi ragazzi e della cooperazione. Le idee progettuali selezionate usufruiranno infatti di un secondo percorso di consulenza gratuita su misura, fornito dal team di esperti del Centro Servizi Aziendali Coesi e Mestieri Lombardia, per la realizzazione della loro impresa».

«Iniziative come questa sono fondamentali per arginare la mortalità delle giovani imprese – ha ricordato Cristiano Arrigoni, direttore di Bergamo Sviluppo, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Bergamo -. Percorsi di affiancamento e monitoraggio consentono infatti di far emergere realtà più solide, concrete e capaci di affrontare le sfide del mercato. In questo contesto la formazione gioca un ruolo chiave nel portare avanti con successo un’attività imprenditoriale, giovane o matura che sia». La mattinata, che ha visto anche il saluto del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che ha ricordato come «la determinazione nell’andare avanti e nel perfezionare l’idea iniziale porta sempre a risultati apprezzati e soddisfazioni vincenti», e l’intervento dell’ingegnere Daniele Radici, specialista dell’innovazione dell’Università di Bergamo, è stata l’occasione per i 7 aspiranti imprenditori di presentare le loro start up davanti una platea di associazioni di categoria, imprenditori, liberi professionisti, formatori, consulenti, istituti di credito ed esperti di crowdfunding. «Per tutte queste idee siamo convinti che la cooperazione possa essere una forma di impresa attuale, già radicata in diversi settori dell’economia locale e oggi aperta all’innovazione e a nuove prospettive – ha sottolineato il presidente di Confcooperative Bergamo, Giuseppe Guerini -. Si stanno diffondendo anche molte cooperative di freelancer e liberi professionisti che confermano come la cooperazione sia sinonimo di opportunità concrete per i giovani. Anche a livello europeo, infatti, la cooperazione si sta ritagliando ambiti d’intervento importanti grazie alle operazioni di rilancio imprenditoriale “workers by out”, quando cioè l’acquisto di una società è realizzato dai dipendenti dell’impresa stessa».

LE 7 IDEE PROGETTUALI

Ascensore Sicuro

Sistema di manutenzione di impianti ascensoristici mediante l’installazione di sensori monitorabili da remoto per individuare anomalie di funzionamento e inviare segnale di alert prima che l’anomalia si trasformi in guasto.

Esc (Explore/Share/Create)

Servizio di guide turistiche, con particolare importanza alla dimensione della condivisione e organizzazione di escursioni partendo dal territorio della Valle Brembana.

E-ureKaù

Agenzia di energy saving con servizi di consulenza specialistica a cittadini e imprese per l’efficientamento energetico degli edifici.

Marrylicious

Agenzia di wedding planner, in particolare per l’organizzazione di matrimoni anticonvenzionali, su misura per il cliente, con proposte esclusive e personalizzate.

Prosopos Duo

Organizzazione di eventi teatrali e culturali con il coinvolgimento degli esercenti, attraverso i quali si vuole portare il teatro alle persone e non le persone in teatro.

RavioLand

Realizzazione artigianale di ravioli fatti a mano e personalizzabili per i nuovi stili alimentari (vegani, celiaci e per tutti gli esploratori del gusto) venduti anche su commissione.

Sunflower Coaching

Società di coaching che attraverso sessioni, corsi specifici e workshop vuole far emergere talenti, capacità e punti di forza per la realizzazione del proprio scopo di vita.

 

 




Commercialisti, premiati gli iscritti in carriera da 25, 40 e 50 anni

commercialisti«Non dobbiamo pensare a difendere solo i nostri interessi, bensì preoccuparci del bene comune, della giustizia e della legalità. Dobbiamo contribuire a coltivare un’etica dell’economia, della finanza e del lavoro». Con queste parole, il presidente uscente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo, Alberto Carrara, il 13 dicembre alla cena di Natale 2016 ha celebrato i nuovi iscritti e i colleghi storici dell’Ordine. Oltre 400 i partecipanti alla serata, con 50 nuovi iscritti e 78 premiati per la carriera. «Rappresentano il vero capitale umano della nostra categoria e dobbiamo impegnarci per trasmettere anche ai più giovani valori positivi: anche noi professionisti, nello svolgimento quotidiano della nostra professione, dobbiamo fare la nostra parte, abbiamo degli obblighi etici e morali importanti» ha ribadito il presidente. Per questo, l’Ordine ha sostituito i tradizionali regali di Natale per gli ospiti, con una donazione al Patronato San Vincenzo di Bergamo, rappresentato durante la serata dal direttore Don Davide Rota.

Nel corso della serata, il presidente ha premiato i colleghi distintisi per:

– 50 anni di carriera: Agosti Luigi Mario, Bagini Mauro, Pedroli Sergio;

– 40 anni di carriera: Arnoldi Sergio, Assi Delio Norberto, Cocco Pierluigi, Colombo Carlo, Damiano Basilio, Farina Ugo, Gattinoni Luciana, Margiotta Roberto, Monzani Massimo, Possenti Francesco, Serio Antonio, Sirtoli Mario, Sonzogni Carlo.

– 25 anni di carriera: Albini Gian Angelo, Amaglio Luciano, Artina Valerio, Assolari Cinzia Maria, Bartolozzi Alfredo, Berlanda Carlo, Berlanda Maria Barbara, Bottega Mauro, Bugada Mariagrazia, Calini Raffaele, Candotti Antonio, Carisio Alessandra, Carminati Antonio, Castellucci Giovanni, Ceresoli Davide Antonio, Cianni Sonia, Corsini Nicola, Crotti Marco, Daglio Stefano, Fabiani Alessandro, Ferri Giuseppina, Finazzi Alberto, Finazzi Danilo, Fiorina Egidio, Fumagalli Tullio, Fusi Enrico, Gattini Roberto, Gelmini Lorenzo, Gentili Marisa, Giavazzi Giacomo, Gritti Corrado, Grossi Stefano, Jannone Carlo, Lecchi Fabrizio, Lucido Gian Battista, Manera Nicola, Mariani Mauro, Masserini Gianpietro, Mazzucotelli Nicola, Missaglia Antonella, Ongaro Marina, Papalia Mario, Pastore Marcello, Persico Armando, Povia Giuseppe, Preda Clemente, Previtali Riccardo, Pusterla Roberta Chiara, Ronzoni Luca, Rota Sperti Barbara, Scaburri Giovanni, Sodo Giancarlo, Spreafico Annunciata Angela,  Storani Fabio, Tadini Fermo, Thalmann Claudia Bianca, Togni Annalisa, Valentino Lorenzo, Valvassori Riccardo, Ventola Aldo, Vitali Franco, Zanardi Massimo.

 




Ortofrutta/ Bresciani: «La sfida per il nuovo anno è valorizzare l’anima green dei negozi»

Livio Bresciani - foto Mara Moretti InControluce
Livio Bresciani

È stato ancora un anno difficile il 2016 per il comparto alimentare, nonostante le nuove aperture nel settore che registra una crescita a due cifre (+14,81%), con 36 negozi in più in città rispetto allo scorso anno. Anche i negozi di ortofrutta risentono dei consumi al palo: «Il 2016 è stato un altro anno duro per la categoria – commenta Livio Bresciani, presidente del Gruppo Ortofrutta Ascom -. Molti imprenditori hanno puntato, anche per effetto Expo e in chiave turistica, sull’alimentare, ma l’offerta del food sempre più allargata non corrisponde ad un aumento della capacità di spesa, che resta in linea con gli scorsi anni».

Ad oggi il Natale sembra austero: «Sono giorni decisivi per la categoria che sperava di affrontare un Natale più vivace sul fronte dei consumi – continua Bresciani -. Ad oggi, se tutto va bene, ci aspettiamo di chiudere le feste in linea con lo scorso anno, diversamente registreremo un calo seppur abbastanza contenuto». Si spera nei ritardatari, pronti a comporre all’ultimo i classici cesti regalo:«Si gioca tutto nella settimana di Natale, negli ultimi tre giorni dell’Avvento in particolare – spiega -. Nei cesti vinceranno prodotti locali e di stagione, vuoi per una nuova etica di consumo, vuoi per i prezzi più contenuti rispetto a specialità esotiche o “sfizi” fuori stagione, dalle ciliegie alle albicocche. Si venderanno come sempre bene frutta secca e eccellenze italiane, mentre frutti esotici che un tempo erano sinonimo di festa sono entrati ormai a pieno titolo nella borsa della spesa settimanale: mango, papaya e avocado non sono più ricercati come un tempo».

Il comparto ortofrutticolo bergamasco è anche pronto a cogliere nuove sfide per il futuro: «Dobbiamo valorizzare il nostro lavoro e impegno quotidiano sul fronte della sostenibilità. La maggior parte dei nostri punti vendita ha un’anima “green” che però è poco evidente al consumatore, a differenza di altre realtà che hanno investito in marketing, manifesti e proclami. Eppure ogni giorno facciamo acquisti in un mercato ortofrutticolo che a tutti gli effetti è a km zero grazie anche ad importanti realtà agricole locali, gestiamo scarti ed eccedenze da sempre in modo ottimale e abbiamo adottato da tempo la raccolta differenziata. Credo che su questo fronte si giochi una sfida importante per la categoria. I giovani stanno tornando nei piccoli negozi e sono particolarmente attenti e sensibili al tema sia della sostenibilità che del km zero».




Ambulanti, «nessun rinvio delle scadenze per il rinnovo dei posteggi»

mercato san pellegino

Per il momento non ci sarà alcun rinvio delle scadenze per il rinnovo delle concessioni dei posteggi sulle aree di mercato previsto dalla direttiva Bolkestein. Lo chiarisce Confcommercio dopo l’incontro avuto da Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti con il presidente dell’Anci, Antonio Decaro.

Secondo quanto riferisce il presidente di Fiva Confcommercio, Giacomo Errico, Decaro «ha chiarito di aver chiesto al Governo solo una proroga tecnica per consentire ai comuni di poter avviare le procedure dei bandi pubblici nei tempi stabiliti dalla vigente normativa e di poter, quindi, assolvere con efficienza e tranquillità agli adempimenti richiesti».

Dunque si tratta di una proroga condizionata all’avvio delle procedure e finalizzata a svolgere il percorso previsto dalle disposizioni dell’Intesa Stato-Regioni. Ovviamente gli stessi comuni, come del resto in gran numero hanno già fatto, possono proseguire nell’espletamento dei bandi.

Ricordiamo che le richieste delle nuove concessioni per i posteggi potranno essere presentate dal 7 gennaio al 7 marzo 2017 e che le graduatorie saranno rese note dall’8 maggio 2017.

Gli ambulanti che avessero bisogno di assistenza e accompagnamento nella presentazione delle richieste possono rivolgersi allo “sportello Bolkestein” di Ascom Bergamo dove gli operatori stanno lavorando a pieno ritmo per rispettare i tempi. Il servizio è da prenotare all’Area Accoglienza Soci di Ascom Confcommercio Bergamo al numero 035 4120304.

Nella Bergamasca la nuova normativa interessa 246 mercati, circa 7mila posteggi e oltre 2.400 ambulanti. Una vera e propria rivoluzione che deve trovare pronti da un lato gli ambulanti e dall’altro i Comuni.