Black Friday, a Lovere gli sconti arrivano in anticipo

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Sabato 19 e domenica 20 novembre nei negozi di Lovere arriva “Black week end down”, due giorni di acquisti scontati. Dalle 9 alle 20 i negozi di piazza Tredici Martiri sul lungo lago e del centro storico propongono un anticipo degli acquisti per Natale. All’iniziativa aderiscono dieci insegne. Si potranno trovare capi di abbigliamento donna, uomo e bambini, calzature e pelletteria, oggettistica regalo e occhiali, tutti scontati del 20%.

L’iniziativa si inserisce nel clima di febbre da sconti del “Black Friday”, la giornata che apre la stagione dello shopping natalizio negli Stati Uniti, il venerdì dopo il Giorno del Ringraziamento, ossia il prossimo 25 novembre.

La tradizione statunitense da qualche anno si è affermata anche in Italia, soprattutto per la possibilità di acquistare prodotti tecnologici a prezzi convenienti, e vede in prima linea i siti del commercio on line, le catene ed i centri commerciali. In Lombardia il rito nascente si scontra però con la legge regionale sulle vendite straordinarie che vieta le vendite promozionali degli articoli soggetti a saldo sia nei 30 giorni antecedenti le vendite di fine stagione (al via dal 5 gennaio), sia dal 25 novembre al 31 dicembre. Scegliendo di concentrare gli sconti nel prossimo fine settimana, la manifestazione loverese è invece in piena regola.

Ecco chi partecipa

Spatti calzature – piazza XIII Martiri, 23
La Primavera – via Gregorini, 23
M. Capitanio – via Gregorini, 11
Piruetas – via Tadini, 20
Volpi – via Gregorini, 5
Kocò – via Gramsci 14
Passo Dopo Passo – via G. Marconi 4
Zanetta – piazza XIII Martiri, 30
Visionottica Alberti – piazza XIII Martiri, 12
Silini & Co. – via Gregorini, 13




“Il penale nel mondo dell’auto”, stasera l’incontro degli Autosalonisti Ascom

utn_auto.jpgIl gruppo degli Autosalonisti di Ascom Confcommercio Bergamo organizza una riunione con l’avvocato penalista Stefano Paganelli sui temi legati alla vendita di autovetture nuove e usate. Il tema dell’incontro: “Il penale nel mondo dell’auto”.

L’appuntamento è fissato per il 21 novembre prossimo, dalle 20.45, nella sede Ascom, in via Borgo Palazzo 137 a Bergamo. «In questo periodo, dove informazione e disinformazione si confondono facilmente – evidenzia il presidente del Gruppo, Loreno Epis – riteniamo opportuno e molto utile il confronto con un tecnico di assoluto valore. A questo proposito, in vista dell’incontro sollecitiamo i partecipanti ad inviare eventuali domande da girare in via preventiva all’avvocato».

Per l’invio delle domande e ulteriori informazioni è possibile contattare il responsabile degli Affari legali dell’Ascom, Giorgio Lazzari (giorgio.lazzari@ascombg.it)




Commercianti, piccole strategie per essere internazionali

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Internazionalizzare non significa solo aprirsi ai mercati esteri, ma anche accogliere nelle proprie attività la clientela straniera, che nella nostra città e provincia è sempre più numerosa. È questo il messaggio che il Gruppo Terziario Donna Ascom lancia ai commercianti di Bergamo. Se ne è parlato nel corso dell’incontro-aperitivo in lingua “Internazionalizzazione oggi: dall’accoglienza all’opportunità di mercato” promossa per gli associati al Centro Magus di via Camozzi a Bergamo.

Alcuni consulenti che seguono da anni attività che si rivolgono ai mercati esteri hanno spiegato le mini-opportunità che possono permettere di avvicinare la clientela straniera, ad esempio il Tax Free Shopping, le procedure per non applicare l’Iva agli stranieri che acquistano nelle negozi, la partecipazione a corsi di lingua mirati a commesse e commercianti per servire i clienti nella loro lingua e accorgimenti banali ma efficaci come la traduzione in lingua straniera delle pagine Facebook e dei menù per i ristoranti. I partecipanti hanno avuto inoltre l’occasione di mettersi in campo parlando con loro e tra loro in diverse lingue straniere.

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Claudia Marrone con il direttore dell’Ascom Oscar Fusini (a destra) e il segretario di Terziario Donna, Pietro Bresciani

«Quando si parla di internazionalizzazione si pensa a un imprenditore che parte con la valigia per aprire un’attività all’estero. Così molti pensano che non faccia al caso loro. In realtà si può internazionalizzare la propria attività anche rimanendo dove si è – afferma Claudia Marrone, presidente del Gruppo Terziario Donna Ascom -. Non occorre fare grandi investimenti, basta imparare le lingue straniere e sfruttare alcune piccole opportunità».

L’internazionalizzazione è quindi alla portata di tutti, dal piccolo panificio di quartiere al negozio di abbigliamento, dal ristorante alla bottega di alimentari. «In passato bastava lavorare con i clienti locali, oggi invece qualunque attività ha occasione di avere contatti con l’estero – spiega Marrone -, i clienti stranieri sono sempre di più e sono una grande occasione di business che va studiata e colta. Gli stessi fornitori a volte sono fuori dall’Italia».

terziario-donna-ascom-incontro-internazionalizzazione-4Un aiuto per avvicinare i clienti stranieri viene da due servizi che si possono caricare sul Pos che si ha in negozio. Il primo (Tax free) permette di effettuare acquisti esentasse ricevendo una ricevuta valida per il rimborso dell’Iva senza bisogno di compilare nulla; l’altro (Multicurrency) consente di pagare nella propria valuta estera, con il doppio beneficio per il cliente di capire subito quanto spende e per il commerciante di facilitare gli acquisti senza costi aggiuntivi di transazione (il pagamento viene accreditato in euro) e con il riconoscimento da parte della banca dello 0,50% sulla transazione. (Per maggiori informazioni: Global Blu, operatore convenzionato con Federmoda ldurante@globalblue.com)

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L’iniziativa ha avuto anche uno scopo benefico: nel corso della serata è stato raccolto un piccolo contributo per l’associazione “Aiuto donna Centro antiviolenza Bergamo”, un gruppo di 18 volontarie, tra cui avvocati civili e penali e psicologhe, che dal 1999 offre assistenza alle donne maltrattate e in pericolo. Il prossimo 25 novembre ricorre infatti la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

«Ogni giorno anche a Bergamo e dintorni ci sono casi di violenza di tutti i tipi, fisiche ma anche psicologiche, che forse sono anche peggiori. Ad oggi abbiamo 300 pratiche aperte e riguardano donne di ogni età ed estrazione sociale, si può pensare sia un problema che riguarda le donne extracomunitarie, ma il 60% sono italiane  – spiega la responsabile Angela Gipponi -. Il problema è capire il rischio in cui si trovano. Finalmente anche le Forze dell’ordine hanno al loro interno un gruppo che accoglie queste donne e anche gli ospedali»

Lo scopo dell’associazione è accompagnare le donne a prendere una decisione per uscire dalla violenza in cui si trovano. «Non è facile, a volte le perdiamo ma loro almeno sanno di avere qualcuno con cui parlare e di poter contare sulla massima riservatezza – dice Gipponi -. Tutte le conversazioni sono secretate, lo stesso numero di telefono del centro quando ci chiamano è nascosto e non compare». Lo sportello dell’associazione si trova in via San Lazzaro 3 (sopra l’ufficio servizi sociali) ed è aperto dal lunedì al sabato ma le operatrici sono reperibili anche la domenica. Il numero per contattarle è 035 212933, la mail è info@aiutodonna.it. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.aiutodonna.it e la pagina facebook. Tra le iniziative promosse dall’associazione, la mostra “Nemmeno con un fiore”, opere di Oliviero Passera, dal 17 al 27 novembre alla Sala polivalente di Dalmine e, nella stessa sede, il 25 novembre uno spettacolo monologo dal titolo “Bambole”.

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Fare business a Dubai, incontro patrocinato da Imprese & Territorio

dubai“Meet Dubai – Build Your Business” è il focus in programma il 22 novembre, dalle 15 alle 18, al Centro Congressi di viale Papa Giovanni, a Bergamo promosso da D&P International, con il patrocinio, tra gli alti, anche di Imprese & Territorio. Un evento per scoprire vantaggi e opportunità di business nell’Emirato, per verificarne la fattibilità, evitare errori e concretizzare gli approcci. Rivolto a imprenditori e organizzazioni di imprese, ai responsabili dello Sviluppo estero e ai professionisti e consulenti, l’incontro si aprirà alle 15.30 con la moderatrice Laura Cavestri, giornalista de Il Sole 24 Ore e con i saluti del presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi.

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Barbara Pellicioli

A seguire gli interventi di Laura Diana e Barbara Pellicioli, commercialiste di Bergamo e fondatrici D&P International, sul tema “Perché Dubai? Aspetti commerciali, socio e geo-politici”. Paolo Vitali e Luigi Landoni di UBI Banca (in collegamento da Dubai) parleranno invece della “Banca a supporto dei processi di internazionalizzazione, mentre “Sull’opportunità di business nell’Emirato interverranno Sunil Singh (business consultant) e Mohammad Mohsin Ali (Sales Director) di Adam Global Llc. Andrea Volpe del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, membro di Eurolink e Dezan Shira & Associates, China  tratterà il tema dei “Professionisti a fianco delle imprese italiane all’estero”. Chiude, sulle “Nuove sfide per l’imprenditoria bergamasca”, Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria, aderente a Imprese & Territorio.

L’evento è gratuito, i posti sono limitati, occorre registrarsi qui

 




Una festa di tutto il commercio, domenica la “prova generale”

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Un evento antico che rilancia il proprio messaggio di condivisione e solidarietà. Da ques’anno la Festa della Pia Unione San Lucio, lo storico sodalizio tra i commercianti alimentari che fa capo all’Ascom, estende l’invito a tutti i settori del terziario bergamasco. L’appuntamento è domenica 20 novembre all’hotel Cristallo Palace di Bergamo, in via Betty Ambiveri, per una giornata di incontro, confronto e convivialità che non dimentica chi ha bisogno.

«Sarà una sorta di prova generale di quella che vorremmo potesse diventare la festa di tutte gli operatori commerciali di città e provincia – spiega il presidente della San Lucio Pierantonio Chiari -. I tempi sono cambiati, i rapporti sono sempre più virtuali e il periodo economico resta difficile, ma continuiamo a credere che ritrovarsi, scambiarsi idee e punti di vista resti fondamentale per chi ha un’attività. Per questo, in collaborazione con l’Ascom, abbiamo scelto di coinvolgere i colleghi delle altre categorie, a partire da quelle più vicine a noi alimentaristi, come i panificatori e i pubblici esercizi, ma tutti coloro che lo desiderano sono invitati a partecipare».

In fatto di aggregazione, del resto, la Pia Unione San Lucio la sa lunga. È nata nel 1938 tra i lattai di Città alta per portare aiuto ai colleghi in difficoltà (ai tempi non c’era la pensione al termine della vita lavorativa) e negli anni si è ampliata a tutta la provincia e a tutte le attività del dettaglio alimentare. Oggi ha tra i propri obiettivi la promozione di momenti di cultura, spiritualità e beneficenza ed ha nella festa del patrono, San Lucio martire, protettore dei lattai, l’appuntamento più importante del calendario annuale. «La solidarietà caratterizza l’associazione sin dalla nascita – prosegue il presidente – e, viste le necessità di oggi, dopo aver aiutato in passato diverse associazioni, stiamo un po’ tornando alle origini. Così come i nostri padri aiutavano i colleghi con pacchi alimentari, anche noi abbiamo scelto di sostenere nei bisogni quotidiani le famiglie che non ce la fanno ad arrivare a fine mese. Cominceremo già con la festa di domenica, destinando una parte dei generi alimentari che i nostri sponsor mettono in palio per la tradizionale lotteria benefica ad associazioni e realtà che seguono i più poveri. In seguito proseguiremo in questa direzione, chiediamo perciò anche i colleghi di segnalarci casi sul loro territorio cui portare aiuto».

La festa si apre alle 11.30 con la messa, celebrata nella hall del Cristallo Palace dall’assistente spirituale dell’Unione, Don Tarcisio Ferrari. Seguiranno il pranzo, a partire dalle 13, al ristorante “L’Antica Perosa” e, dalle 15 dalla lotteria benefica realizzata con la collaborazione di 16 aziende bergamasche del settore alimentare. Il costo di partecipazione è di 35 euro. Per l’iscrizione è possibile contattare l’Ascom (tel. 035 41201304).




Bergamo, commercianti griffati Donizetti

commercianti-donizetti-2Maglietta, spilla ed espositore con i programmi del nuovo Festival Donizetti Opera e delle iniziative della Fondazione Donizetti. È stato definito il kit “del bravo negoziante”, il pacchetto con i materiali che commercianti ed esercenti di città e provincia possono utilizzare per farsi promotori della figura del compositore bergamasco e degli eventi a lui dedicati.

È stato consegnato ai tanti partecipanti allo speciale aperitivo-conversazione con il direttore artistico della Fondazione Donizetti, Francesco Micheli organizzato lunedì sera nella sala Riccardi del teatro cittadino in collaborazione con il Comune, il Duc e l’Ascom. L’iniziativa ha presentato, in particolare, il nuovo Festival Donizetti Opera, in programma dal 23 novembre al 4 dicembre, con le parole, gli aneddoti e la grande capacità comunicativa di Micheli.

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Francesco Micheli e Oscar Fusini

«Bergamo ha bisogno di una figura importante attorno alla quale costruire un’identità e Donizetti può diventare ciò che Mozart è per Salisburgo e Rossini per Pesaro – afferma il direttore dell’Ascom Oscar Fusini -. Un’operazione che ben si inserisce nello sviluppo della vocazione turistica e della capacità di attrarre e accogliere. I commercianti possono dare il proprio contributo in questo senso. Abbiamo già visto nascere l’aperitivo Donizetti Spriss, si possono creare piatti e menù e tutto quanto contribuisce a rafforzare l’offerta legata al compositore».

I kit sono distribuiti gratuitamente. I commercianti interessati possono farne richiesta alla Fondazione Donizetti.




Benzinai, margini al minimo «e preoccupano le commissioni bancarie»

Distributori che chiudono, nuove insegne nel benzinaio sotto casa, magari riaperto dopo mesi, ma con erogatori automatici e senza personale da un lato. Dall’altro stazioni pluriservizi che oltre al distributore hanno bar e tabaccheria o autolavaggio, oppure entrambi. Il settore è al centro di una trasformazione che è stata definita epocale. Le compagnie petrolifere stanno lasciando l’Italia e si limitano a prestare l’immagine, e arrivano nuovi imprenditori privati esteri che trattano con le raffinerie.

Per i benzinai la situazione è sempre più difficile. I margini di profitto sono ai minimi storici. Le cause sono diverse: commissioni bancarie per bancomat e carte di credito sempre più alte, adempimenti severi in tema di sicurezza e ambiente, ritardi dei pagamenti delle compagnie e cali di carburante. A ciò si unisce l’insicurezza dovuta agli episodi criminosi di cui sono sempre più spesso vittime e contratti scaduti dei quali si continua a rimandare il rinnovo.

Oggi i distributori aperti in provincia di Bergamo sono oltre un centinaio. Nell’ultimo è stata interessata da chiusure e cambi gestione una ventina di impianti.

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Filippo Cornago, vicepresidente dei benzinai Ascom

«I costi di gestione sono troppo alti. Le commissioni bancarie invece che diminuire come ci prospettavano dall’8 gennaio aumenteranno – dice Filippo Cornago, vicepresidente del gruppo distributori carburanti dell’Ascom di Bergamo -. Per le carte di credito Visa, American Express e Mastercard, andremo allo 0,8% e sulle commissioni estere anche di più».

«Il carburante non basta più. Per sopravvivere oltre alla erogazione dobbiamo affiancare nuove attività come accade in altri Paesi d’Europa – afferma Cornago, titolare da diversi anni di una stazione di benzina con bar-tabacchi a Curno -. Senza bar, lavaggio e manutenzione auto è difficile continuare».

Ma anche qui l’opportunità è limitata perché ci sono dei costi: «Dobbiamo pagare l’affitto alle compagnie (le pompe invece sono in comodato d’uso ndr.) e comprare i loro prodotti ai prezzi da loro imposti, in pratica siamo dei loro dipendenti, anche se i capitali li abbiamo messi noi. La conseguenza è che avere un bar è un salvagente solo se non devi dedicargli una persona in più».




“La giornata del donatore”, ecco i premiati dall’Avis di Bergamo

01-avis-comunale-bergamo-giornata-del-donatoreUna giornata speciale dedicata alla magia del dono. Nei giorni scorsi, nella Sala consiliare di Palazzo Frizzoni, l’Avis Comunale Bergamo ha premiato i donatori più meritevoli, coloro che hanno effettuato dalla loro prima donazione al 31 dicembre 2015 più di 120 donazioni. A essere insigniti dell’importante riconoscimento, ricevendo una Benemerenza con Diploma dal sindaco, Giorgio Gori e dal direttivo dell’ Avis sono stati: Enrico Armentini, Angelo Brignoli, Giorgio Cividini, Barbara Cuni Berzi, Marcello Leidi, Antonello Lorenzi, Luca Mazzucchelli e Domenico Mella. Sette uomini e una donna distintisi per valore e generosità, diventando così protagonisti de “La Giornata del Donatore”, l’iniziativa che da sempre Avis Comunale Bergamo dedica ai suoi soci più attivi, per ricordare l’importanza del dono, principio fondante dell’associazione. «La Giornta del Donatore per noi è un momento molto importante, è nata con la stessa Avis Comunale Bergamo e nel 1970 è stata valorizzata anche grazie all’attenzione dell’amministrazione cittadina. Una vicinanza che tutt’ora è presente e che oggi, ancora una volta, ci ha visti consegnare questi riconoscimenti proprio a Palazzo Frizzoni. Perché siamo convinti che lo spirito del dono faccia bene non solo a chi dona e a chi riceve, ma all’intera cittadinanza, all’intera comunità. Per questo, ringrazio i nostri premiati e dico a tutti voi: donate, donate, donate» – ha commentato Roberto Guerini, presidente di Avis Comunale Bergamo. “La donazione di sangue è un gesto di grandissimo valore civile – sottolinea il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – e anche per questo motivo da oltre 30 anni l’Amministrazione comunale apre le porte della Sala del Consiglio Comunale in occasione della cerimonia di consegna delle benemerenze AVIS. Si tratta di un momento dall’alto valore simbolico, un riconoscimento a chi dona una parte di sé a beneficio degli altri. “ogni donatore è un eroe”, recitava una campagna per la donazione di sangue qualche anno fa. E’ bello sapere che solo nella nostra città ce ne sono oltre 3000″.

 

 




A Bergamo volano le aziende biologiche: +46% negli ultimi 5 anni

biologicoL’agricoltura bergamasca è sempre più attenta alle produzioni biologiche. Dal 2010 al 2015 le aziende sottoposte a regime di controllo bio sono passate da 74 a 108. E’ quanto emerge da un’elaborazione dell’ufficio ambiente di Coldiretti Bergamo su dati della Regione Lombardia. A livello provinciale le colture maggiormente interessate dal biologico sono olivo, vite, frutti minori, ortaggi e prati polifiti, mentre nel comparto dell’allevamento i bovini da latte, i bovini da carne, gli avicoli con produzione di uova e le api.  “Si tratta di un fenomeno in costante crescita – spiega Coldiretti Bergamo – che ha fatto segnare negli ultimi 5 anni un + 46%. Anche se non si parla ancora di grandi numeri l’aumento continuo del trend indica che la richiesta di prodotti biologici da parte dei consumatori è sempre più elevata pertanto le aziende agricole si stanno strutturando per essere in linea con le  esigenze del mercato”. In Italia nel primo semestre del 2016 sono aumentati del 21 % gli acquisti di prodotti biologici per un valore al consumo stimato in circa 2,5 miliardi di euro su base annuale. Secondo una recente elaborazione di Coldiretti la crescita dei consumi bio dura ininterrotta da oltre un decennio con ben 13 milioni di italiani che portano in tavola cibo bio almeno una volta a settimana.

“Il nostro allevamento di vacche da latte di razza Bruna originale  è biologico dal 2010 – racconta Gianluca Ardegmagni della Società Agricola Ardemagni Giuseppe e Gianluca di Misano Gera D’Adda -; abbiamo circa 190 capi, di cui 80  in lattazione,  e la nostra produzione la conferiamo ad un caseificio della provincia di Brescia che produce formaggi bio in particolare grana, caciotte, mozzarelle e yogurt. Abbiamo fatto questa scelta per valorizzare il più possibile la qualità del nostro latte, anche se è una scelta impegnativa per quanto riguarda i costi dei fattori di produzione e l’esecuzione di tutti i passaggi necessari per il mantenimento di questo tipo di filiera”. E’ interessante sottolineare non solo lo sviluppo della distribuzione tradizionale dei prodotti biologici ma anche quella delle vendite dirette effettuata dai produttori agricoli come la rete delle fattorie e dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

“Abbiamo iniziato nel ‘99 a seguire tutti i passaggi necessari per diventare azienda biologica certificata – dice Gianluca Vismara dell’azienda Vismara Gianfranco di Cenate Sotto – siamo stati tra i primi nella Bergamasca a credere in questo metodo produttivo e dopo 3 anni dall’avvio delle procedure abbiamo ottenuto la certificazione. All’inizio è stato piuttosto impegnativo perché abbiamo dovuto cambiare tutta l’impostazione della nostra azienda ma ora siamo contenti perché ci si è aperto un mondo che ci permette di incontrare consumatori che apprezzano i nostri sforzi e il nostro impegno nel fornire prodotti di qualità garantita. Produciamo olio e miele biologici che poi vendiamo nei farmers market di Campagna Amica, ai Gruppi di Acquisto Solidale, nei negozi e nelle cooperative specializzate e da alcuni mesi anche on line sul nostro sito www.olioemiele.it”.

Proprio le esperienze di e-commerce stanno creando nicchie di mercato interessanti per i prodotti biologici. “Fin da quando ho avviato l’attività – sottolinea Adriano Galizzi dell’omonima azienda agricola di Leffe – ho fatto la scelta etica di coltivare come i nostri nonni per evitare di sfruttare troppo i terreni ma anzi di preservarli visto che in Val Gandino non ci sono grandi estensioni. Sono in conversione  biologica da due anni e per la produzione di quest’anno sono in attesa della certificazione. Produco gallette di mais e farine e il fatto che siano “organic” mi permette di raggiungere un segmento di mercato formato da negozi specializzati in costante crescita. Ho da poco avviato anche il mio canale di vendita on line www. agrigal.com che mi sta dando grandi soddisfazioni e che mi permette anche di monitorare come  sempre più consumatori siano alla ricerca del bio”. Coldiretti Bergamo evidenzia che la rapida crescita dei consumi pone l’esigenza di rafforzare il sistema dei controlli con particolare attenzione ai falsi prodotti biologici importati dall’estero come dimostrano i numerosi casi di frode scoperti dalle forze dell’ordine, un pericolo che si potrebbe sventare in modo più incisivo con l’introduzione dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti.

 




Immobili senza sorprese, agenti immobiliari e geometri firmano un accordo

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Il presidente della Fimaa Luciano Patelli, a sinistra, e il presidente del Collegio dei Geometri Renato Ferrari firmano il protocollo di collaborazione

Gli agenti immobiliari Fimaa-Ascom Bergamo fanno un ulteriore passo avanti per tutelare chi acquista casa, firmando un protocollo d’intesa con il Collegio provinciale dei Geometri e Geometri laureati per la redazione di un’attestazione di conformità dell’immobile che ne garantisca la regolarità urbanistico-catastale. Può essere, infatti, che l’immobile oggetto della vendita non risponda, ad esempio per modifiche al progetto originario, ai dati catastali o alla documentazione urbanistica in possesso del Comune, pregiudicando il buon fine dei contratti o il valore del bene. Il protocollo assicura agli agenti immobiliari associati Fimaa Bergamo un servizio di accertamento da parte dei geometri attraverso l’accesso agli atti e sopralluoghi, ad un costo particolarmente vantaggioso.

«Il mercato mostra segnali di ripresa – evidenzia il presidente provinciale della Fimaa Luciano Patelli – noi vogliamo offrire ancora più garanzie e trasparenza. Oggi chi compra casa, infatti, sono le famiglie, che investono i propri risparmi e fanno sacrifici. Sono i soggetti più deboli, non possono contare, come i grandi investitori, su propri tecnici che si occupino di tutte le verifiche del caso, per questo abbiamo ritenuto importante offrire loro questa tutela. È il primo accordo di questo tipo siglato a livello nazionale e mostra la volontà di qualificare sempre di più la categoria».

I geometri accerteranno la regolarità urbanistico-edilizia e catastale e della agibilità per garantire un trasferimento sicuro e nel contempo una minore incidenza del contenzioso e delle procedure amministrative di sanatoria edilizia. «Il protocollo d’intesa è un atto importante – dichiara Renato Ferrari, presidente del Collegio dei Geometri di Bergamo – perché anche i tecnici che intervengono nelle compravendite hanno responsabilità oggettive. La due diligence immobiliare prevede che l’oggetto della vendita sia dotato di tutte le informazioni tecniche del caso, in particolare la conformità urbanistico-catastale, senza dimenticare la certificazione degli impianti e dell’efficienza energetica». «È un accordo – sottolinea – che va nel senso di uno sviluppo corretto della società e dei suoi rapporti, la trasparenza è infatti indispensabile per la crescita economica del nostro paese».

Di una collaborazione lungimirante e opportuna parla anche il tesoriere del Consiglio Notarile Marco Tucci. «Alzare l’asticella della qualità è positivo. Ai notai – spiega – è affidato l’accertamento della proprietà e libertà dell’immobile, non è invece nostra competenza fare sopralluoghi e verificare che lo stato dell’immobile sia conforme a quanto compare al catasto o negli uffici comunali. Con questo accordo si superano le difficoltà di dialogo del sistema e si danno più garanzie alle parti».