Il lavoro all’estero, convegno in Sant’Agostino

Sant'Agostino Aula magna“Il lavoro all’estero: nuove opportunità per la circolazione dei lavoratori” è il tema del convegno in programma giovedì 27 ottobre, dalle 8.30, nell’Aula Magna nell’ex Chiesa di S. Agostino.

Moderati da Elena Signorini, dell’ Università di Bergamo, i lavori prenderanno il via con i saluti degli organizzatori: Marcello Razzino, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Bergamo; Claudio Suardi, presidente Ancl S.U – Unione Provinciale di Bergamo; Angelo D’Ambrosio, direttore  sede di Bergamo dell’Inps; Patrizia Muscatello, direttore della Dtl di Bergamo e Santa Picone, direttore dell’Inail di Bergamo.

Le relazioni saranno a cura di Alberto Levi (Università di Modena e Reggio Emilia) che parlerà di “Lavoro all’estero e circolazione dei lavoratori” e di Marco Frisoni Consulente del Lavoro a Como, che interverrà su “I lavoratori italiani all’estero: modalità di gestione”. A seguire gli interventi di Marco Caruso, responsabile del Processo aziende Inail di Bergamo, che punterà i riflettori su“I Lavoratori Italiani all’estero: adempimenti e tutela Inail”; di Giovanni Santoro, responsabile Inps alla sede di Clusone, che parlerà delle “Convenzioni internazionali nel regime previdenziale italiano”, e di Ilaria Pretelli, responsabile scientifica per il diritto internazionale privato e il diritto italiano all’Isdc di Losanna, che porrà l’attenzione su “La circolazione dei lavoratori e delle loro famiglie: modalità operative”.

Al temine è previsto il dibattito. Per gli iscritti agli Ordini professionali, l’adesione si può effettuare con le consuete modalità previste dall’Organismo di appartenenza. Per gli altri partecipanti è obbligatoria l’iscrizione in via telematica all’indirizzo convegno27ottobre2016@gmail.com.




Albino, compri una “pallina” e finanzi le luci di Natale

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Dopo i fiocchi di neve “low cost” dello scorso anno, che avevano suscitato qualche perplessità, Albino è decisa a regalarsi un Natale luminoso. Ma per farlo chiede l’aiuto di tutti.

L’Associazione delle Botteghe, che si occupa tradizionalmente degli allestimenti in centro per le Festività, ha messo a punto un progetto coordinato di illuminazione ed ha trovato una modalità nuova per far fronte all’ormai cronica carenza di risorse. Non solo ha ottenuto infatti la partecipazione del Comune e chiede il contributo dei commercianti, ma chiama in causa ogni singolo cittadino o simpatizzante dell’iniziativa, che con dieci euro può acquistare una pallina adesiva da personalizzare (con la propria firma, un disegno o un messaggio) e apporre sull’albero luminoso simbolo della manifestazione “Albino si illumina 2016”.

Beppe Duci
Beppe Duci

«L’obiettivo è far partecipare tutti ad un progetto per rendere Albino più bella nel periodo natalizio – spiega il presidente delle Botteghe, Beppe Duci -. Allestire le luminarie e gli addobbi è sempre stato considerato un compito dei negozi e dell’Amministrazione comunale, ma oggi conosciamo fin troppo bene le difficoltà economiche di entrambi ed abbiamo voluto promuovere un cambio di prospettiva, chiedendo ai nostri concittadini di darci una mano per far diventare il paese più accogliente ed attrattivo. È un tentativo di abbattere quella barriera considerata quasi naturale, che vede commercianti da una parte e cittadini dall’altra: due mondi che viaggiano su rotte diverse, ma che si possono incontrare su un obiettivo comune, ossia rendere più bello il paese, un bene per tutti».

Il progetto è stato presentato domenica scorsa durante un evento, anch’esso originale. L’Associazione ha infatti invitato i negozianti in un’azienda di tubi per impianti oleodinamici, la Sun Mac, ha messo in vetrina le attività partner (Credito Bergamasco, Assicurazioni Generali, Palazzi abbigliamento, Mologni piante, Punto Sport, il birrificio Dom Byron, Vedovati cicli, Carrara arredamento, Pasini ortofrutta e trattoria Moro da Gigi) e puntato sul coinvolgimento grazie alla voce della cantante Michela Pinton, al travolgente show del cabarattista e imitatore Claudio Lauretta (Di Pietro, Pozzetto, Vissani, Sgarbi, Grillo, Platinette alcuni dei suoi personaggi più noti) e ad un buffet per tutti.

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Per i colleghi che non c’erano, la presentazione è fissata per lunedì 7 novembre, alle 20.30 nella sala consiliare del Comune di Albino, quando è in programma l’assemblea dell’Associazione. «Le palline possono essere richieste già da ora all’Associazione – evidenzia il presidente – e ai commercianti, che invitiamo a farsi promotori in prima persona della sensibilizzazione, coinvolgendo, ad esempio, anche i fornitori».

Il piano delle luminarie, del resto, è ambizioso. «In genere ogni zona del paese faceva per sé – ricorda Duci -, oggi invece proponiamo un progetto unico declinato in alcuni temi diversi, in un’area ampia che va dalla Corte Michelangelo a via Mazzini, piazza San Giuliano, Albino alta, fino alla piazza del Comune e a parte di Desenzano, in pratica la mappa della festa proposta quest’estate». Sulle soluzioni non si sbilancia per non rovinare la sorpresa, ma ci saranno alberi, tesate di due diversi tipi, proiezioni e soggetti illuminati disseminati per il paese, «diverse forme della luce, ma all’insegna della continuità dell’atmosfera», precisa, ricordando anche l’importanza di aver fatto confluire sul progetto risorse dell’Amministrazione.

albino-si-illumina-2016-5«Sotto le luminarie abbiamo intenzione di sviluppare ulteriori iniziative – aggiunge –, l’attenzione principale l’abbiamo però voluta riservare a rendere Albino più bella, a vantaggio di tutta la comunità, prima che alle iniziative strettamente commerciali».

Intanto un’opportunità per farsi notare i negozi ce l’hanno con il concorso delle vetrine natalizie, che saranno votate sul gruppo Facebook Sei di Albino se… e potranno guadagnarsi la pubblicazione sulla rivista cartacea nata dalla collaborazione tra il gruppo e le Botteghe.

La sfida per un Natale luccicante è partita. Domenica 27 novembre si scoprirà se è stata vinta: alle 17.30 in piazza San Giuliano è infatti prevista l’accensione ufficiale delle luminarie.




Contratto del Terziario, sospesa l’erogazione della tranche di aumento

aquila confcommercioIl clima di perdurante incertezza economica che ancora caratterizza il Paese ha spinto Confcommercio e Filcams, Fisascat e Uiltucs a raggiungere un accordo per sospendere l’erogazione della tranche di 16 euro di aumento prevista – per il prossimo novembre – dal Contratto nazionale del Terziario della distribuzione e dei servizi siglato il 30 marzo dello scorso anno.

Le Parti hanno pertanto sottoscritto un accordo integrativo al Ccnl al fine di dare certezze alle imprese sugli adempimenti contrattuali. Nello stesso accordo viene anche stabilito che Confcommercio e Filcams, Fisascat e Uiltucs si incontreranno nuovamente entro il 5 dicembre prossimo per la definizione della nuova decorrenza degli aumenti contrattuali.

Ccnl Terziario – L’accordo integrativo 




Fusini, sugli orari occorre ridare competenza ai territori

di Oscar Fusini*

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Oscar Fusini

La liberalizzazione degli orari dei negozi 24 ore su 24 e per 365 giorni all’anno voluta dal governo Monti ha “scippato” alle Regioni la competenza sulle aperture nel commercio. Negli anni sulla materia si era trovato un equilibrio, si era dato un ruolo alle associazioni e soprattutto si erano valorizzati i distretti che svolgevano una funzione di coordinamento e di riflessione.

A distanza di anni c’è da chiedersi se la spinta centralistica abbia avuto effetti positivi. Dal punto di vista dei fatturati, complice la crisi, non ci sono stati.

E neppure sul piano dell’occupazione.

Invece ha avuto la conseguenza di portare la gente che prima faceva gli acquisti durante la settimana a farli la domenica. Ha insomma creato un effetto di sostituzione, non di moltiplicazione.

Si può riavvolgere il filo? In controtendenza, credo che dovrebbero essere i territori a trovare la disciplina per regolamentare le aperture. Occorrerebbe rivedere l’intera materia e fare un serio ragionamento che possa soddisfare un po’ tutti: i piccoli esercenti che non possono reggere l’urto di numerose aperture festive durante l’anno, ma anche la grande distribuzione, dove tutti aprono tutto ma per contrastare le aperture degli altri. Non ultimi i dipendenti per i quali l’apertura 7 giorni su 7 significa turni massacranti e una vita familiare compromessa.

La verità è che in molte festività non conviene l’apertura. E che i consumi non crescono perché non cresce il reddito disponibile delle famiglie. È sul rilancio dei consumi che è necessario intervenire, più che sugli orari.

*direttore Ascom Confcommercio Bergamo



Aperture dei negozi, arrivano le feste e le regole non ci sono ancora

A pochi giorni dal “ponte dei Santi” si riaccende l’attenzione sulle aperture festive degli esercizi commerciali.

In base al nuovo disegno di legge, Ognissanti rientra tra le giornate in cui tenere le serrande abbassate. Ma a distanza di un anno e mezzo, il testo è ancora fermo in Senato. È facile quindi aspettarsi che molti negozi e centri commerciali anche nella nostra provincia il primo novembre saranno aperti.

La normativa in fase di discussione fissa dei paletti sul tema delle aperture e chiusure degli esercizi commerciali e mette a disposizione dei contributi per i piccoli negozi, affinché possano rinnovarsi sia nei locali, sia tecnologicamente. Nel dettaglio, introduce l’obbligo di chiusura per almeno 12 festività, di cui 6 derogabili a livello locale, e istituisce un fondo di 50 milioni di euro per i piccoli negozi. Due elementi che dovrebbero dare un primo segnale di riequilibrio tra la Gdo e i negozi di vicinato, che non hanno dipendenti o che hanno difficoltà a gestirli.

La Fida, Federazione italiana dettaglianti dell’alimentazione, avvicinandosi il periodo delle feste natalizie e, con esse, il rischio concreto di trovare i supermercati aperti nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, invita a riprendere in mano il Disegno di Legge. «Non si tratta di una questione soltanto di carattere morale – spiega Donatella Prampolini Manzini, presidente Fida e vicepresidente di Confcommercio Imprese per l’Italia -, perché il tempo da dedicare alla famiglia è comunque sacrosanto, non solo per i lavoratori dipendenti ma anche per gli imprenditori. Si tratta ugualmente di una questione di carattere economico, perché la deregolamentazione delle aperture festive ha portato solo all’impoverimento del tessuto commerciale: non ha fatto crescere i nostri fatturati ma soltanto spostato quote di mercato verso la grande distribuzione».

La Federazione ha anche lanciato l’ipotesi di un “patto tra galantuomini” con i rappresentanti della Gdo, per garantire almeno la chiusura degli esercizi commerciali durante le feste natalizie di Natale, Santo Stefano e Capodanno.

L’accordo andrebbe a beneficio, oltre che dei commercianti tradizionali, anche dei dipendenti della grande distribuzione che con la legge di liberalizzazione – denunciano i sindacati – sono stati costretti ad accettare di lavorare nei giorni festivi senza riconoscimenti aggiuntivi e senza più turni certi di riposo naturale e feste comandate.

Ricordiamo che, in base alle norme approvate con il cosiddetto “Salva Italia” (L. 214/2011) e in particolare l’articolo 31, commi 1 e 2 (Orari e Apertura nuovi esercizi) e l’articolo 34 (Liberalizzazione delle attività economiche ed eliminazione dei controlli ex-ante), oggi l’apertura è concessa per tutte le giornate dell’anno. Con la revisione in atto le date interessate dalle chiusure sarebbero Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania, Pasqua, Pasquetta, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno, Ferragosto, 8 dicembre, 1° novembre.




Infrastrutture inadeguate e logistica inefficiente, “così ci allontaniamo dall’Europa”

conftrasportoIn tema di trasporti e logistica l’Italia cresce poco e rischia la marginalizzazione. E’ quanto emerge dal Rapporto dell’Ufficio Studi di Confcommercio, realizzato in collaborazione con Isfort, presentato a Cernobbio in occasione del secondo Forum Internazionale di Conftrasporto-Confcommercio. A penalizzare il nostro Paese è soprattutto la mancanza di investimenti in opere infrastrutturali negli ultimi anni, che ci fa perdere 34 miliardi di euro l’anno (pari a 2 punti percentuali in termini di Pil) e che ci allontana dagli agli altri Paesi dell’Unione e dagli scambi internazionali. I numeri parlano chiaro: tra il 2010 e il 2014 i volumi di merci trasportati sono scesi del 10% nel settore marittimo e del 37% in quello su gomma, la contrazione più rilevante tra i Paesi fondatori dell’Ue. Nello stesso tempo,  le nazioni dell’Est crescono a due cifre, con la Bulgaria a +18% circa sia nel settore marittimo che in quello dell’autotrasporto. Quanto alle merci in entrata, dal 2003 al 2015 le imprese italiane di trasporto su gomma hanno perso oltre il 60% dei traffici, contro un incremento del 700% di quelle dell’Est Europa. Dal 2009 al 2015, infine, le imprese italiane attive nel settore del trasporto terrestre e via condotte sono diminuite del 13%.

“Le performance dei trasporti e della logistica sono un indicatore significativo dello stato di salute della nostra economia e delle sue possibilità effettive di sviluppo. Nonostante la centralità dell’Italia nel Mediterraneo, siamo sempre più ai margini degli scambi internazionali: allora occorre fare di più, meglio e in fretta” ha commentato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. In particolare, per Sangalli è necessario “affrontare con più determinazione la questione dell’accessibilità, che include le grandi opere nei valichi alpini, l’ammodernamento della rete viaria, la ‘cura del ferro’, fino alle autostrade del mare”. E sono anche urgenti “misure per sostenere lo sviluppo delle compagnie che eseguono servizi di cabotaggio nazionale”. In particolare, Confcommercio e Conftrasporto chiedono “un piano strategico per i trasporti, la logistica e la mobilità, con l’istituzione di una cabina di regia nazionale che si concentri sulle opere e sugli interventi integrati e intermodali che siano davvero utili e imprescindibili al rilancio del settore e del Paese”.

 

 




Consulenti del lavoro, rinnovato il Consiglio provinciale. Razzino confermato alla presidenza

Il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Bergamo. Al centro, seduto, il presidente Marcello Razzino
Il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Bergamo. Al centro, seduto, il presidente Marcello Razzino

I Consulenti del Lavoro di Bergamo hanno rinnovato il proprio Consiglio provinciale dell’Ordine. Le elezioni si sono svolte nei giorni scorsi e durante la riunione di insediamento di venerdì 21 ottobre, sono state assegnate le cariche. Marcello Razzino, presidente uscente e membro del Consiglio, che ha ottenuto il maggior numero dei voti, è stato riconfermato presidente all’unanimità. Alessandro Salvetti è stato eletto nuovo segretario, Claudio Cazzamali nuovo Tesoriere. Tra i Revisori è stato riconfermato alla presidenza del Collegio Stefano Rigamonti. Del nuovo Consiglio Provinciale, che resterà in carica per il prossimo triennio 2016 – 2019, fanno parte anche: Colleoni Antonella, Corna Nicola, Fumagalli Flavia, Piccolo Roberto, Previtali Valerio e Spreafico Stefano. Nel Collegio dei Revisori dei Conti figurano anche Doneda Marcello e Ferrari Laura. “Sono davvero molto soddisfatto della squadra che siamo riusciti a costruire – ha affermato Razzino -. L’obiettivo era quello di assemblare un Team in grado di garantire continuità al lavoro svolto, affiancando a colleghi di esperienza pluriennale, giovani colleghi che, oltre ad apportare nuove idee, garantiscono il naturale ricambio generazionale per lo sviluppo della nostra Categoria. Siamo riusciti, innanzitutto, a presentarci alle elezioni con un’unica Lista, presentata dalla nostra Associazione Provinciale ANCL, aspetto questo che denota una grande unità e condivisione all’interno della nostra Categoria. La lista che abbiamo presentato ha come motto “Continuità in cambiamento”. Continuità perché vogliamo proseguire con il lavoro fatto in questi anni, che ha portato la Categoria, sia a livello nazionale che a livello provinciale, ad ottenere importanti risultati e conquiste, cambiamento – ha concluso il presidente – perché siamo chiamati a stare sempre al passo con i tempi, individuando nuove opportunità e prospettive, in un’ottica di condivisione e multidisciplinarità”. Gli iscritti all’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Bergamo sono attualmente 347 e sono in continuo incremento. I praticanti iscritti nell’apposito Registro sono attualmente 41.

 




Albino, i commercianti si incontrano “in officina”

botteghe-di-albino-presentazione-luminarie-2016Qualche critica l’avevano suscitata, gli addobbi “low cost” per il Natale dello scorso anno ad Albino. Quest’anno, però, i commercianti hanno deciso di muoversi per tempo ed hanno scelto una maniera originale per coordinarsi.

L’associazione Le Botteghe di Albino invita, infatti, tutti i negozianti del paese domenica 23 ottobre ad un pomeriggio “in officina”. La Sun Mac, azienda attiva da oltre trent’anni nella produzione di tubi per impianti oleodinamici, in via Partigiani ad Albino, sarà lo scenario di un incontro per presentare il nuovo progetto di luminarie “Albino si illumina”, arricchito da uno spettacolo di cabaret e da un buffet finale. Una formula capace di stimolare la partecipazione e lo scambio.

Il ritrovo è alle 15.30 nella sede Sun Mac. Alle 16 si terrà lo spettacolo di cabaret e alle 17 la presentazione del progetto, seguita da un buffet.




Ascom, rimandato il convegno sull’internazionalizzazione

internazionalizzazione-1Per ragioni organizzative è stato rimandato il convegno sull’internazionalizzazione organizzato da Ascom Confcommercio Bergamo, nella sede di Bergamo, giovedì 27 ottobre 2016.

L’appuntamento, da titolo “Internazionalizzare l’impresa – Come sfruttare le opportunità dei mercati esteri”, era stato programmato per presentare i nuovi servizi che l’organizzazione di via Borgo Palazzo è in grado di offrire alle imprese associate grazie al recente accordo siglato con Aice, l’Associazione Italiana per il Commercio Estero aderente a Confcommercio.

Il tema ed i nuovi strumenti a disposizione per l’orientamento delle pmi del terziario (compresa la nuovissima guida “Internazionalizzare l’impresa”, della collana “Le Bussole” di Confcommercio) saranno ripresi con un’iniziativa successiva.




Cava Day, gli studenti bergamaschi in visita alle attività estrattive

cava DayVenerdì 28 ottobre, dalle 8.30 alle 12.30, il Gruppo Industriali Tecnologie e Materiali per l’edilizia di Confindustria Bergamo organizza l’iniziativa Cava Day con l’obiettivo di aprire agli studenti e agli insegnanti delle scuole superiori della provincia di Bergamo alcune realtà estrattive della nostra provincia. Il progetto, che rientra nell’ambito del programma pluriennale per la valorizzazione dell’immagine del settore estrattivo, prevede, nell’arco della mattinata, visite guidate a 18 impianti estrattivi di Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio per far conoscere le peculiarità dei processi produttivi in cava, le caratteristiche dei materiali naturali estratti e le loro molteplici applicazioni. Da quest’anno, infatti, questa articolata iniziativa vede coinvolte anche le Associazioni Territoriali di Confindustria Brescia e Confindustria Lecco/Sondrio. Nel dettaglio aderiscono sei cave di Bergamo, otto di Brescia e quattro di Lecco/Sondrio, che saranno visitate complessivamente da 1.092 studenti provenienti da 15 scuole delle quattro province partecipanti. Il dialogo con le scuole, alla base di questo progetto, è iniziato nel 2011 nell’ambito di Bergamo Scienza, su iniziativa dell’allora Gruppo Industriali Marmo Pietre Affini e Industrie Estrattive di Confindustria Bergamo e si è concretizzato nell’organizzazione di una serie di attività e iniziative a cui hanno aderito nel tempo 22 cave della provincia di Bergamo con lo scopo di consolidare e valorizzare il rapporto con il territorio, promuovendo fra la popolazione e gli opinion leader una più approfondita conoscenza dell’attività svolta e del patrimonio di valori economici, sociali ed ambientali di cui le cave sono portatrici.
Tale progettualità è proseguita e si è evoluta negli anni grazie all’impegno del Gruppo di imprese associate a Confindustria Bergamo, oggi denominato Industriali Tecnologie e materiali per l’edilizia.  La giornata di venerdì 28 ottobre rappresenterà un’ulteriore tappa del percorso avviato per la diffusione della conoscenza del valore delle risorse naturali di cui il nostro territorio è rappresentativo sia per qualità dei materiali prodotti che vengono impiegati nella produzione di pavimentazioni, rivestimenti, calcestruzzi, asfalti, manufatti in cemento e prefabbricati, sia per la realizzazione di monumenti di pregio come chiese, edifici civili e industriali e ristrutturazioni e manutenzione degli stessi, oltre che di infrastrutture prioritarie per uno sviluppo sostenibile quali piste ciclabili, strade, aeroporti.
In particolare verranno aperte alla visita delle scolaresche:

6 cave associate a Bergamo

  • Cava dell’Isola Srl – Medolago (via Adda 10)
  • Italcementi Spa – Calusco d’Adda (via V. Emanuele II, 71)
  • NCT – SPA – Treviglio (via Bergamo 133)
  • Nuova Demi – Brembate (via delle Cave, 120)
  • Scavi Pesenti – Covo (via Località Cava Bellinzana)
  • Nuova Demi – Zanica (via Padergnone, 37)

e alle visite guidate parteciperanno 526 allievi delle seguenti scuole bergamasche

  • Istituto di istruzione superiore LORENZO LOTTO – Trescore Balneario
  • Istituto di istruzione superiore LICEO LORENZO FEDERICI – Trescore Balneario
  • Istituto di istruzione superiore GAETANO CANTONI – Treviglio
  • Istituto industriale di stato ANDREA FANTONI – Clusone
  • Istituto di istruzione superiore LICEO ARTISTICO ANDREA FANTONI – Bergamo
  • Istituto tecnico per geometri GIACOMO QUARENGHI – Bergamo
  • Istituto di istruzione superiore DAVID MARIA TUROLDO – Loc. Camanghé – Zogno