Slot machine, a Seriate vince la prevenzione. I locali sono “etici” e calano gli apparecchi

Slot machineA quasi un anno dall’avvio del progetto “Jackpot. L’importante è non partecipare”, l’Ambito territoriale di Seriate (che comprende 11 Comuni: Seriate, Albano Sant’Alessandro, Bagnatica, Brusaporto, Cavernago, Costa di Mezzate, Grassobbio, Montello, Pedrengo, Scanzorosciate e Torre de’ Roveri) fa i primi conti sui risultati raggiunti: il 50% degli esercenti con slot machine e altre macchine da gioco ha aderito al Codice etico di autoregolamentazione sul gioco d’azzardo; sono ridotte del 15% le attività con apparecchi ludici, la cui presenza nei locali ha registrato una diminuzione che varia dal 17% al 10% a seconda della tipologia di apparecchiatura.

Gabriele Cortesi, presidente dell’Ambito, è soddisfatto per i risultati ottenuti dalle attività formative e di contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo patologico, che hanno permesso di sviluppare sul territorio azioni preventive, in collaborazione con le amministrazioni comunali, servizi sociali, polizie locali, associazioni di categoria, gestori dei locali e oratori. «Un risultato importante, quasi insperato, che conferma l’efficacia dell’approccio adottato dall’Ambito di Seriate – dichiara Cortesi -, non solo repressivo, ma soprattutto propositivo, volto alla ricerca di una costruttiva collaborazione con le associazioni di categoria, Ascom e Confesercenti. Questa modalità si è dimostrata vincente, registrando un calo di locali con slot-machine e altro. I nostri dati sono in controtendenza con quelli nazionali recentemente pubblicati, che evidenziano un aumento degli esercizi commerciali con installato apparecchi da gioco. A questo si aggiunge poi un incremento delle persone che stanno usando gli strumenti messi a disposizione per guarire dalla patologia del gioco d’azzardo».

  • IL PIANO

Grazie al finanziamento di circa 50mila euro ottenuto dal bando regionale “Per lo sviluppo e il consolidamento di azioni di prevenzione e contrasto alle forme di dipendenza dal gioco d’azzardo lecito”, all’attività di controllo delle polizie locali sugli esercenti con apparecchi da gioco rispetto alle norme nazionali e regionali, si è affiancato un capillare lavoro di sensibilizzazione che ha portato il 50% dei locali del territorio ad aderire al Codice etico, che deve essere esposto in modo visibile.

vetrofania codice etico slot machineRedatto dal Tavolo Provinciale per la Prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico, il documento si prefigge di tutelare la salute dei giocatori e di ridurre il rischio di sviluppare una dipendenza da gioco. Il gestore del locale, oltre a osservare in modo rigoroso la legge che vieta il gioco d’azzardo ai minorenni, si impegna ad applicare alcune indicazioni del codice, quali il non prestare denaro ai giocatori; differenziare/isolare lo spazio slot machine dal resto del locale; disincentivare il consumo di alcolici negli spazi slot; esporre le reali percentuali di vincita, il materiale informativo delle Asl e collaborare a momenti di sensibilizzazione e prevenzione.

  • I RISULTATI

Nel dettaglio i dati dicono che da ottobre 2015 a luglio 2016 sono calati del 15% (passando da 103 a 88) gli esercizi che posseggono apparecchi VLT-Videolottery e/o AWP-Slot machine presenti nell’Ambito. Di questi, 44 hanno aderito al codice etico, ossia il 50%. Nello stesso periodo di riferimento gli apparecchi VLT sono diminuiti del 17% (da 87 a 72), mentre gli apparecchi AWP sono diminuiti del 10% (da 420 a 376).

Oltre alle attività di controllo e mappatura degli esercenti, sono state promosse iniziative per i cittadini con l’attivazione di un numero dedicato per l’ascolto e la consulenza per problemi legati al gioco d’azzardo (348.068.5031). A oggi le richieste telefoniche di aiuto sono state più di 90, di cui 65 si sono risolte con un supporto telefonico e l’invio ad altri servizi, 25 hanno richiesto una presa in carico diretta da parte del servizio con almeno un incontro, mentre 10 persone sono state ascoltate da un servizio di consulenza e valutazione. Con alcuni è stata anche avviata un’attività di gruppo motivazionale con incontri periodici.

  • LE PROSSIME MOSSE

L’Assemblea dei Sindaci, in collaborazione con le Ats e le Associazioni Ascom e Confesercenti intende lavorare per costruire azioni regolamentari comuni e condivise su tutto il territorio degli 11 Comuni dell’Ambito. È allo studio, infatti, un regolamento di “largo spettro” che riguardi la possibilità di proteggere i soggetti più deboli anche dalle altre modalità di gioco d’azzardo come lotterie istantanee, Gratta e Vinci, scommesse, ecc..

Le prossime azioni saranno inoltre la gestione a livello di Ambito della Cartografia Geo-referenziata con la mappatura di tutti i locali; la prosecuzione della compagna di promozione per l’adesione degli esercenti al codice etico; la prosecuzione dei controlli da parte delle polizie locali e il monitoraggio dei gestori che hanno sottoscritto il codice etico; · la promozione di percorsi con le scuole per la prevenzione del gioco d’azzardo e il mantenimento del numero di ascolto e delle attività rivolte ai soggetti con problematiche legate al gioco d’azzardo patologico e ai loro familiari.

Il progetto ha come soggetti partner la Cooperativa il Piccolo Principe e la Cooperativa Comunità Emmaus, operanti nella prevenzione del gioco d’azzardo, gli istituti scolastici, alcune associazioni di categoria, associazioni e parrocchie del territorio.




Bando sicurezza, ancora fondi disponibili per i negozi

telecamere-nei-negozi1-500x332Scade giovedì 13 ottobre il termine per accedere al bando regionale Impresa Sicura, che eroga contributi a fondo perduto alle piccole e medie imprese del commercio – e ad alcune attività artigianali – per la sicurezza dei punti vendita. I fondi, assegnati con la procedura a sportello, sono ancora disposizione.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, fino a 5.000 euro, a copertura del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di sistemi di video allarme, casseforti, sistemi antitaccheggio, vetrine antisfondamento, sistemi di pagamento elettronici (Pos e carte di credito) e di rilevazione delle banconote false, dispositivi aggiuntivi di illuminazione notturna esterna.

Il bando è indirizzato alle piccole e medie imprese del commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature, tabaccherie, farmacie, orologerie, gioiellerie, distributori di benzina, bar, ristoranti, negozi di telefonia, e, nel settore artigianale, agli orafi e alla confezione di abbigliamento e pelletteria.

Per informazioni sul bando e le modalità di accesso è possibile contattare lo Sportello del Credito di Fogalco, Cooperativa di Garanzia di Ascom Confcommercio Bergamo, al numero 035 4120210.

>>IL BANDO NEL DETTAGLIO




Lotta all’inquinamento, stretta (ma non troppo) sugli Euro 3

Smoke and exhaustNella seduta di ieri la Giunta regionale – su proposta dell’assessore all’Ambiente Claudia Terzi – ha approvato lo schema del “Protocollo di collaborazione per l’attuazione di misure temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria ed il contrasto all’inquinamento locale” che coinvolge Anci Lombardia, Arpa Lombardia e gli Enti locali.

L’intesa, alla quale i Comuni potranno aderire volontariamente, stabilisce misure temporanee omogenee per il miglioramento della qualità dell’aria nei periodi di emergenza.

Il documento, che sarà firmato tra una decina di giorni alla presenza del presidente della Regione Roberto Maroni, introduce limitazioni alla circolazione dei veicoli Euro 3 diesel ed estende al sabato e ai festivi il blocco degli Euro 2 diesel. Interviene inoltre sul capitolo stufe e camini, anticipando l’utilizzo della classificazione contenuta nella proposta di certificazione ambientale dei generatori a biomassa legnosa individuata dall’Accordo di bacino padano.

Il protocollo è il risultato di un articolato confronto tecnico che ha coinvolto anche il mondo del terziario. Sono state accolte le sollecitazioni di Confcommercio Lombardia a non introdurre il blocco generalizzato nel periodo ottobre-aprile dei veicoli Euro 3 diesel ed è stato stralciato l’obbligo di chiusura delle porte degli esercizi commerciali.

DURATA E CARATTERISTICHE

Il Protocollo, che ha carattere di prima sperimentazione e scade il 15 aprile 2017, disciplina la collaborazione tra le Parti per attuare le misure temporanee omogenee a carattere locale.

DESTINATARI

È rivolto ai Comuni lombardi appartenenti agli agglomerati di Milano, Bergamo e Brescia e alla zona A – pianura da elevata urbanizzazione e alla zona B – pianura; definisce gli impegni a carico di ciascuna delle Parti coinvolte; i Comuni possono aderire anche successivamente al suo avvio, trasmettendo la richiesta di adesione ai Comuni capoluogo aderenti, ad Anci Lombardia e a Regione Lombardia.

LE MISURE

Le misure si articolano su due livelli

1° livello (al superamento dei 7 giorni del valore di 50 microg/mc di PM10)
  • estensione delle limitazioni all’utilizzo dei veicoli fino a Euro 2 diesel (come da limitazioni vigenti) alle giornate di sabato, domenica e ai giorni festivi
  • divieto agli Euro 3 diesel (autovetture dalle 9.00 alle 17.00 e veicoli commerciali dalle 8.30 alle 9.30). Si mantengono le stesse deroghe previste dalle limitazioni strutturali invernali con l’aggiunta dei veicoli speciali;
  • divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle (in base alla classificazione ambientale riportata in Allegato);
  • divieto assoluto, per qualsiasi tipologia (falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio, scopo intrattenimento, etc…), di combustioni all’aperto anche relativamente alle deroghe consentite rappresentate dai piccoli cumuli di residui agricoli e forestali bruciati in loco;
  • introduzione del limite a 19°C (con tolleranza di 2°C) per le temperature medie nelle abitazioni e spazi ed esercizi commerciali;
  • divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso;
  • divieto di spandimento dei liquami zootecnici e, in presenza di divieto regionale, divieto di rilasciare le relative deroghe;
  • invito ai soggetti preposti a introdurre agevolazioni tariffarie sui servizi locali di TPL;
  • potenziamento dei controlli con particolare riguardo a rispetto divieti di limitazione della circolazione veicolare, di utilizzo degli impianti termici a biomassa legnosa, di combustioni all’aperto e di divieto di spandimento dei liquami.
2° livello (al superamento dei 7 giorni del valore di 70 microg/mc di PM10)
  • estensione delle limitazioni per le autovetture private Euro 3 diesel nella fascia oraria 7.30-19.30 e per i veicoli commerciali nella fascia oraria 7.30 – 9,30 e 18.00 – 19.30;
  • divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle (in base alla classificazione ambientale riportata in Allegato);
I criteri per l’attivazione delle misure temporanee

Le misure si attivano in caso di superamento continuativo del limite giornaliero per il PM10 (pari a 50 microgrammi/m3), calcolato quale media aritmetica dei valori registrati dalle stazioni di rilevamento attive appartenenti al programma di valutazione posizionate sul territorio delle singole province con esclusione delle stazioni posizionate in zona C – di montagna e in zona D – fondovalle. Le misure si attivano pertanto su base provinciale.

PUBBLICAZIONE DEI DATI

I dati monitorati ed elaborati da Arpa Lombardia sono messi a disposizione quotidianamente da Regione Lombardia attraverso un applicativo pubblicato sul proprio sito istituzionale. L’applicativo riporterà la media per provincia dei dati di PM10 rilevati quotidianamente, il numero di giorni di superamento del limite giornaliero, la mappa dei Comuni aderenti, l’avvio delle procedure di attivazione delle misure temporanee e il rientro nei limiti.

ATTIVAZIONE MISURE

Le misure temporanee di 1° livello si attivano al verificarsi del superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 per sette giorni consecutivi, a partire dal giorno successivo (9° giorno dal primo superamento) all’emanazione della relativa ordinanza comunale rilasciata il giorno stesso (8° giorno dal primo superamento) dell’acquisizione ufficiale del dato regionale (8° giorno).

Le misure temporanee di 2° livello si attivano (sommandosi a quelle di 1° livello) al verificarsi del superamento della concentrazione giornaliera per il PM10 di 70 microgrammi/m3 per sette giorni consecutivi, a partire dal giorno successivo (9° giorno dal primo superamento del valore di 70 microgrammi/m3) dall’acquisizione ufficiale del dato regionale (8° giorno). Le ordinanze sindacali di revoca di 1° e/o di 2° livello si attivano dopo due giorni consecutivi sotto i rispettivi limiti di 50 microgrammi/m3 e/o di 70 microgrammi/m3 con conferma da parte di Regione Lombardia, e cioè il 3° giorno dal rientro con conseguente sblocco dal 4° giorno.

CLASSIFICAZIONE AMBIENTALE DEI GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI CON BIOMASSA LEGNOSA

La classificazione ambientale dei generatori di calore alimentati con biomassa legnosa è rivolta ai generatori di calore alimentati con biomassa legnosa aventi una potenza termica nominale inferiore a 35 kW. Anticipa l’utilizzo della classificazione contenuta nella proposta di certificazione ambientale dei generatori a biomassa legnosa individuata dall’Accordo di bacino padano.

Individua 5 classi ambientali basate sui parametri: rendimento energetico ed emissioni di particolato primario (PP), carbonio organico totale (COT), ossidi di azoto (NOx) e monossido di carbonio (CO).

Il cittadino, per verificare l’appartenenza ad una determinata classe di qualità del generatore, deve fare riferimento, in prima istanza, alla documentazione fornita dal costruttore (Dichiarazione delle Prestazioni Ambientali o Attestato di Certificazione). Se l’informazione è mancante, potrà rivolgersi al costruttore il quale metterà a disposizione l’informazione anche tramite il proprio sito internet. In ogni caso è possibile consultare la specifica sezione del sito istituzionale regionale che conterrà i Cataloghi trasmessi dai diversi produttori riportanti la classificazione dei generatori. Regione potrà fare controlli sulla veridicità della dichiarazione del costruttore.




Ambulanti, assegnazione dei posteggi. Attivo lo “Sportello Bolkestein” in Ascom

ascom-nuova-sede_ritConto alla rovescia per la nuova assegnazione dei posteggi nelle aree mercatali bergamasche. Con l’entrata in vigore della Direttiva Europea 2006/123/CE (Legge Bolkestein), entro il 7 ottobre i comuni sono chiamati a pubblicare i bandi per le nuove assegnazioni dei posteggi. Da quella data gli ambulanti hanno tempo tre mesi per predisporre tutta la documentazione richiesta. Dal 7 gennaio al 7 marzo 2017 sarà possibile, invece, presentare le singole domande, posteggio per posteggio, e attendere la graduatoria di assegnazione, che sarà resa nota dall’8 maggio 2017. Nella Bergamasca la nuova normativa interessa 246 mercati, circa 7 mila posteggi e oltre 2.400 ambulanti. Una vera e propria rivoluzione che deve trovare pronti da un lato gli ambulanti e dall’altra i Comuni. In occasione della nuova normativa, Ascom ha predisposto lo “sportello Bolkestein”, con un servizio di consulenza e di accompagnamento per la richiesta delle nuove concessioni  indirizzato a tutti gli ambulanti. Il servizio è da prenotare all’Area Accoglienza Soci di Ascom Confcommercio Bergamo al numero 035 4120304.

https://www.youtube.com/watch?v=wu6ti1ZaAww




Galizzi: “Un clamoroso fallimento la mancata rilocalizzazione dello scalo merci”

assemblea-confindustriaL’industria, a Bergamo, è ritornata a produrre al di sopra del massimo storico del 2008. I bilanci del 2015 delle aziende associate a Confindustria Bergamo segnalano un recupero di tutti gli indicatori. Il valore della produzione ha raggiunto i 27 miliardi di euro, il valore aggiunto i 7,5 miliardi, circa 100 mila euro per ogni dipendente. Un quarto del Prodotto Interno Lordo provinciale è stato generato da queste imprese.  Sono i confortanti dati emersi all’assemblea generale di Confindustria Bergamo di questa mattina al teatro Donizetti che ha visto la presenza del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e del direttore dell’Ispi Paolo Magri. Gli incrementi sull’anno precedente alla crisi, ha rilevato il presidente di Confindustria Bergamo Ercole Galizzi nella sua relazione,  sono ancora modesti, intorno al 10%, ma si registra una positiva discontinuità col passato in quanto la produttività è tornata effettivamente ad aumentare, senza essere influenzata dalla riduzione degli occupati, pur in presenza di un incremento delle retribuzioni del 14% nello stesso periodo. Si tratta però di un recupero che ha riguardato non tutte le imprese e che ha privilegiato quelle di maggiori dimensioni: il primo 25% delle industrie ha realizzato l’80% del fatturato e del valore aggiunto. Anche i dati dei primi sei mesi del 2016 sembrano confermare un andamento al rialzo: la produzione è cresciuta del 2%, quanto le esportazioni, gli ordini dall’estero confermano carnet positivi, i prezzi dei prodotti finiti mostrano una tendenza a un modesto incremento. In aumento anche l’occupazione. Il secondo semestre però, ha avvertito il presidente, si presenta più critico, con segnali preoccupanti di crisi e instabilità internazionali. Ma anche in fase di rallentamento si assisterà “a un nuovo record assoluto dell’export provinciale”. Certo, per il presidente Galizzi, lo scollamento è forte fra questi dati e il sentire comune. “La complessità e la lentezza dell’uscita dalla crisi – ha rilevato – hanno generato un forte senso di insoddisfazione. Di fronte a una crescita del 2% – qual è stata quella dell’industria bergamasca nello scorso anno – l’opinione pubblica ha l’impressione che si faccia “molto rumore per nulla”. In effetti, ha aggiunto, “non si può dimenticare che raggiungere una crescita del 2% costituisce il limite superiore cui possiamo ambire in un’economia troppo matura e, soprattutto, in un Paese dove gli investimenti pubblici sono fermi, le norme complicate, le procedure defatiganti e dove la giustizia è una tartaruga”. Il presidente ha ricordato come a livello locale e nell’ambito dei limitati gradi di discrezionalità consentiti, Confindustria Bergamo sta operando per avviare un processo di semplificazione, per esempio grazie all’istituzione con l’Agenzia delle Entrate, di una Camera di Conciliazione per facilitare il rapporto delle imprese con il fisco. Nel mese di ottobre a Roma verrà inoltre presentata alla Commissione Parlamentare il Protocollo per alcune semplificazioni in campo ambientale siglato con la Provincia. “In tema di lavoro – ha proseguito – attualmente sono in corso due importanti rinnovi di CCNL – per le imprese metalmeccaniche e per le imprese tessili – particolarmente significativi per il nostro territorio. Si tratta di negoziati complessi, sia per l’attenzione al costo del lavoro – che le imprese devono mantenere, in ragione dell’estrema competitività del contesto in cui operano – sia perché ancora non è stato definito un quadro regolatorio interconfederale che detti delle linee guida unitarie per la contrattazione nazionale. E’ importante che questi sforzi trovino una condivisione in tempi rapidi, per dare certezze ad imprese e lavoratori ed evitare soluzioni disarticolate non utili né per il sistema delle imprese né per il mercato del lavoro”. Ma anche le imprese sono chiamate ad ulteriori sforzi. “L’analisi che abbiamo condotto sulle industrie associate e sulla loro riorganizzazione negli anni di crisi – ha evidenziato Galizzi – rivela criticità e mutamenti. Nei sette anni di crisi le immobilizzazioni materiali sono diminuite del 15%, mentre le immateriali sono cresciute di 10 punti. Complessivamente valgono 9 miliardi di euro”. Proprio l’aumento degli immateriali è, secondo il presidente, un ragionevole indicatore di innovazione, finalizzata ad implementare nuovi prodotti, nuovi progetti e che, comunque, conferma il percorso dell’industria bergamasca verso la “fabbrica intelligente”. Negli stessi anni sono cresciuti gli ammortamenti e l’utilizzo del leasing “La crisi – ha sottolineato Ercole Galizzi – non ha dunque ridotto la capacità produttiva, né ha generato un consumo più intenso del capitale fisso”. Su questa base è ora possibile aprire una nuova stagione di investimento, grazie anche ai nuovi strumenti di politica industriale come i super ammortamenti, che vengono giudicati positivamente.

Positiva è anche, secondo il presidente, l’introduzione di tecnologie digitali nelle attività manifatturiere che “da anni nella nostra agenda tanto che credo di poter affermare che siamo, a livello nazionale, sulla frontiera di questa innovazione con i nostri rappresentanti nelle posizioni di vertice dei Cluster nazionali e delle Associazioni di riferimento”. Galizzi ha anche insistito sulla rivalutazione del ruolo delle filiere di piccole e medie imprese. “Anche l’OCSE ha dovuto riconoscere che le imprese minori e, soprattutto, i subfornitori giocano un ruolo strategico nella competitività internazionale delle imprese bergamasche che vendono per il 90% beni Made in Italy”. Va nella direzione di sostenere la filiera anche la ricerca realizzata da Confindustria Bergamo sulle potenzialità economiche dell’inserimento di competenze manageriali nelle PMI in modo che facilitare la dotazione di competenze per affrontare le nuove sfide tecnologiche e di mercato che sarà presto resa nota. Per quanto riguarda le infrastrutture il presidente di Confindustria Bergamo ha riconosciuto che il territorio ha fatto, nel recente passato, grandi progressi. Restano però i nodi del collegamento ferroviario dell’aeroporto di Orio al Serio con Milano, dell’ampliamento della rete del tram delle valli e, nel medio periodo, l’interporto sulla linea dell’alta capacità. Un nodo critico è la mancata rilocalizzazione dello scalo merci. “È un clamoroso fallimento per tutti – ha ribadito – è un investimento privato che non si riesce a realizzare, le cui conseguenze negative ricadranno su molti”. Sul fronte della formazione, il presidente ha sottolineato il positivo legame con l’Università, nonché le ottime performances nell’istruzione tecnica, in particolare per quanto riguarda gli ITS. Una sottolineatura è stata data anche a Ubi che “non sarà più la banca del territorio, ma un player nazionale e internazionale”.

l.r.




Declino italiano, sei incontri a Bergamo per trovare le vie d’uscita

Michele Salvati
Michele Salvati

“Il declino italiano – Origini e vie d’uscita” è il titolo del ciclo di incontri promossi dalla Fondazione Zaninoni. La ricerca storica e le analisi dell’attuale crisi italiana convergono nell’individuare alcuni caratteri della nostra vita nazionale, duri a morire, che continuano ad influenzare negativamente la nostra capacità di competere nel mondo. L’esplorazione delle nostre specificità culturali, avviata con la ricerca dell’identità italiana, sfocia inevitabilmente nell’indicazione di alcuni nodi problematici la cui aggressione va oltre i programmi di un singolo governo perché richiedono una comprensione e un impegno capace di coinvolgere alcune generazioni. Si tratta di capire da cosa dipende il nostro declino, ormai riconosciuto ampiamente, e quali possono essere le mosse per arrestarlo cercando di innescare processi virtuosi di sviluppo: una risposta alle sfide che abbiamo di fronte.

Questo il calendario degli incontri:

* Venerdì 21 ottobre – Emanuele Felice (Università di Chieti-Pescara): “L’Italia economica: ascesa e declino”

* Venerdì 28 ottobre – Giuseppe Berta (Bocconi di Milano): “Crisi e trasformazione del Nord Italia”

* Mercoledì 9 novembre – Alberto Vannucci (Università di Pisa): “Il peso della corruzione”

* Venerdì 18 novembre – Gianfranco Viesti (Università di Bari): “Non c’è Nord senza Sud”

* Venerdì 2 dicembre – Antonio Golini (La Sapienza di Roma): “Meno figli, più migranti”

* Venerdì 16 dicembre – Michele Salvati (Statale di Milano): “Occasioni mancate e sfide attuali”

Gli incontri si terranno alla sala Zaninoni del Mutuo Soccorso, in via Zambonate 33 a Bergamo, a partire dalle 18.

 




“Meno fisco e più stimoli alla domanda: così si esce dalla crisi”

confcommercio-sistemaLa riduzione della pressione fiscale e l’adozione di misure atte a stimolare la domanda interna rappresentano due elementi chiave per uscire dalla crisi che attanaglia il mondo del commercio. Ne è sempre più convinto il presidente Confcommercio, Carlo Sangalli, che dalla conferenza di sistema annuale organizzata a Chia da Confcommercio, ha tracciato le linee da seguire per affrontare le sfide future. Se negli ultimi anni sono stati affrontati prevalentemente aspetti di politica organizzativa, quest’anno l’attenzione è stata posta sul quadro economico, sociale e politico, oltre che organizzativo, in modo da individuare prospettive di sviluppo. Oltre 700 dirigenti delle strutture territoriali aderenti all’organizzazione si sono confrontati in una tre giorni intensa di appuntamenti. Le sessioni di lavoro, articolate sul tema “Identità, cultura ed impresa: una nuova prospettiva per l’Italia”, sono risultate strumenti utilissimi per approfondire le tematiche vicine al mondo del commercio, delineare gli scenari futuri e cercare input e soluzioni per rigenerare l’economia italiana, recuperando identità e competitività, facendo leva anche sui nostri patrimoni territoriali. La stagnazione dei consumi interni ha rappresentato il problema vero degli ultimi anni, a cui si è aggiunta la concorrenza di internet e delle multinazionali che oggi possiedono le più grandi piattaforme di e-commerce. L’anima e la prossimità dei “nostri” negozi sono in grado di competere, anche se lo sviluppo del negozio digitale impone delle serie riflessioni sul futuro delle categorie così come le intendiamo oggi. L’obiettivo, che diventa inevitabilmente anche un’opportunità, è la nascita di una filiera più funzionale e moderna. “Le paure si vincono quando si è liberi, forti e curiosi – ha concluso il presidente Carlo Sangalli dalla conferenza di sistema -. Confcommercio dovrà essere più forte ma anche più curiosa per vincere le sfide future e contribuire a trasformare la debole ripresa di oggi in una robusta e diffusa crescita nei prossimi anni”.

 

 

 




“Al bar e al ristorante scelgo io!”, menzione al progetto dell’Ascom


Ascom Bergamo ha ricevuto la menzione di Confcommercio per il progetto “Al bar e al ristorante scelgo io!”. La menzione è stata conferita nel corso della Conferenza di sistema tenutasi a Chia (Cagliari) venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre scorsi. Il progetto consiste nella realizzazione di tovagliette in simboli che permettono ai bambini con disabilità cognitive e, più in generale, ai piccolissimi e a coloro che non hanno conoscenza della lingua italiana, di ordinare al bar e al ristorante in autonomia. La tovaglietta è stata studiata in collaborazione con l’Associazione Angelman onlus e ha il patrocinio della Fondazione Armr. Nelle scorse settimane il progetto è stato sviluppato insieme a Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi. La tovaglietta in simboli per i bambini si è arricchita di nuove voci e si è colorata di giallo. E in aggiunta, è stata creata una tovaglietta pensata per i turisti, dal color tortora, con i simboli relativi ai superalcolici e la doppia traduzione dei testi, in italiano e in inglese. Le due tovagliette sono state distribuite ai 700 partecipanti provenienti dalle associazioni Confcommercio delle altre province e utilizzate durante le colazioni di lavoro, con l’invito ad adottarle. Potrebbero quindi presto debuttare sui tavolini dei bar e dei ristoranti di altre province. I simboli riportati sulle tovagliette sono mutuati dalla Comunicazione aumentativa alternativa (CAA), un approccio che facilita la comunicazione in bambini e persone con disabilità cognitive e di linguaggio e provengono dal portale aragonese Arasaac (http://arasaac.org).

 




A Petosino l’undicesima “Fiera d’autunno”

petosini-festa-dautunnoIl Comune di Sorisole in collaborazione con il Distretto del commercio dei Colli e del Brembo (DID) lancia l’undicesima “Fiera d’autunno – Cultura, commercio e artigianato in strada”. L’appuntamento è fissato per domenica 2 ottobre, dalle 9, a Petosino di Sorisole. Un’occasione per tantissimi appassionati e curiosi che si danno appuntamento per trascorrere insieme una giornata all’insegna della curiosità e della scoperta del territorio. Tanti, infatti, i commercianti e le bancarelle di hobbisti che presenteranno le loro attività con i loro prodotti, dove non manca mai un tocco di innovativa creatività. In via Martiri della Libertà e lungo la via Aldo Moro saranno esposti i tanti esempi del commercio locale, dove si potranno ammirare oggetti d’artigianato tipico in un grande mercato a cielo aperto, ricco di allegria e vivacità. Dalla bigiotteria agli articoli per la casa in feltro, dal decoupage alla cosmetica, dal legno alla ceramica e molto altro ancora. Ad addolcire la giornata, vi saranno anche una serie di bancarelle dedicate alle delizie alimentari tra cui formaggi, marmellate, frutti, miele e molto altro ancora. E per i più piccoli, tanti giochi e idee per organizzare feste grandiose.




Festa dei nonni, in casa di riposo sarà dolce grazie agli omaggi di 23 gelaterie

gelato - nonni - anzIani - nonneIl piacere del gelato e il gusto della solidarietà. Domenica 2 ottobre, giornata che in tutta Italia celebra i nonni, ritorna l’iniziativa dei Gelatieri bergamaschi di Ascom Confcommercio che regala un sorriso e un momento di dolcezza agli anziani.

Quest’anno sono 23 le gelaterie che offriranno vaschette e coni gelato agli ospiti delle case di riposo e dei centri anziani dell’intera provincia (con qualche sconfinamento pure nel bresciano).

Per i gelatieri è un’occasione per rafforzare i rapporti con il territorio, per gli ospiti delle residenze un momento di festa con un alimento che non solo è goloso ma è anche consigliato dai dietologi perché in grado di fornire nutrienti e liquidi di cui le persone anziane spesso hanno bisogno.

L’iniziativa è promossa nell’ambito della campagna dei Gelatieri “A tutta frutta”, che valorizza e promuove il consumo del gelato artigianale.

Ecco le gelaterie che partecipano e le strutture coinvolte

  • Fior di Panna di Almenno San Bartolomeo – Casa Serena di Brembate Sopra
  • Bogni di Arcene – Casa Mia di Verdello
  • Artigel di Azzano San Paolo – Istituto Ospitale Magri di Urgnano
  • Cherubino di Bergamo – Villa Pace di Stezzano
  • Gelatissimo di Boario Terme – L’Oasi Giovannina Rizzieri di Pianborno (Bs)
  • La Gabbia di Capriate San Gervasio – Casa di riposo Cerrutti di Capriate San Gervasio
  • Bar Alpino di Casirate d’Adda – Casalbergo di Calvenzano
  • Selz di Clusone – Casa Albergo Sant’Andrea di Clusone
  • Da Claudio di Clusone – Casa Albergo Sant’Andrea di Clusone
  • Oasi di Fara Gera d’Adda – Villa Orchidea di Fara Gera d’Adda
  • Bar Centrale di Lovere – Casa della Serenità di Lovere
  • Pirata di Lurano – Casa di riposo Aresi di Brignano Gera d’Adda
  • Bar Commercio di Osio Sotto – Casa di riposo Pia Olmo di Osio Sotto
  • Gelateria Arlecchina di San Paolo d’Argon – Casa di riposo di San Paolo d’Argon
  • Gelateria Mej di Sarnico – Casa di riposo di Sarnico
  • Gelateria Mary’s di Selvino – Centro Anziani “Don Lazzaro Arrigoni” di Selvino
  • Bar Roma di Sovere – Casa di riposo di Sovere
  • Gelateria Rubis di Torre Boldone – Istituto Palazzolo di Torre Boldone
  • Gelatiamo di Treviolo – Centro Diurno Arioli Dolci di Treviolo
  • La Crem di Vertova – Fondazione I.P.S.Cardinal Gusmini di Vertova
  • L’Oasi di Villongo – Fondazione don Ambrogio Cacciamatta di Iseo e Istituto Angelo Custode di Predore
  • La Voglia Matta di Zanica – R.S.A San Paolo di Azzano San Paolo
  • Il Gioppino di Zanica – Festa degli Anziani di Zanica