Fisco, Agenzia delle Entrate e Associazioni di categoria a confronto

agenzia entrate 1Prosegue l’operazione dell’Agenzia delle Entrate per l’adempimento spontaneo e per migliorare il dialogo e la collaborazione con i cittadini. Sono 14.680 le nuove lettere dell’Agenzia in arrivo in Lombardia – 1280 a Bergamo – in questi giorni, con le informazioni utili per permettere ai contribuenti persone fisiche di rimediare agli errori commessi nelle dichiarazioni dei redditi 2012. Nelle lettere, l’Agenzia spiega ai contribuenti che, dall’incrocio con i dati in Anagrafe tributaria, risultano delle somme non correttamente indicate nella dichiarazione. Chi riceverà la lettera del Fisco potrà mettersi in contatto con l’Agenzia per chiarire subito la propria posizione, evitando che l’anomalia si traduca in futuro in un avviso di accertamento vero e proprio. Questo sia se dal confronto emergerà che il contribuente non ha commesso errori, sia nel caso in cui il cittadino voglia regolarizzare in maniera agevolata la propria posizione con le sanzioni ridotte previste dal nuovo ravvedimento operoso. Con queste comunicazioni l’Agenzia fornisce ai cittadini informazioni su alcuni redditi, che, dai dati in possesso delle Entrate, risulterebbero non dichiarati, in tutto o in parte, nella dichiarazione modello Unico o 730 presentata nel 2013. Le lettere saranno recapitate tramite posta ordinaria. Il dettaglio di tutti gli elementi di anomalia riscontrati sarà invece disponibile all’interno del cassetto fiscale, nella nuova sezione “L’Agenzia scrive”, dedicata alle comunicazioni pro compliance. Se il contribuente riconosce i propri errori, può correggerli tramite il ravvedimento operoso, presentando una dichiarazione integrativa e versando le maggiori imposte dovute, i relativi interessi e le sanzioni correlate alla infedele dichiarazione in misura ridotta. Per effettuare il pagamento, occorre indicare nel modello F24 il codice atto riportato in alto a sinistra sulla comunicazione. In alternativa, è possibile rivolgersi presso uno degli Uffici Territoriali della Lombardia o utilizzare “Civis”, il canale di assistenza dedicato agli utenti dei servizi telematici, che consente di inviare in formato elettronico gli eventuali documenti utili. Grazie a questa nuova e più avanzata forma di comunicazione con il Fisco, i contribuenti che riceveranno la lettera potranno regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commesse con le modalità previste dall’istituto del ravvedimento operoso (articolo 13 del d.lgs. n. 472/1997).

Agenzia e associazioni di categoria a confronto

In seguito all’invio delle lettere, l’Agenzia ha avviato una serie di incontri, anche nella sede di Bergamo, che coinvolgono i centri di assistenza fiscale (Caf) e le associazioni che rappresentano il mondo delle imprese e delle categorie professionali della Lombardia per organizzare al meglio l’attività di assistenza fiscale. Nel primo incontro informativo, rivolto ai Caf e alle Associazioni di categoria e delle imprese, l’Agenzia ha illustrato i vantaggi delle nuove iniziative per favorire la “compliance fiscale”, meccanismi che prevedono per i contribuenti la possibilità di regolarizzare la propria posizione fiscale in modo semplice e agevolato. Tra gli argomenti in programma, anche un approfondimento su come gestire l’attività di assistenza attraverso i canali telematici messi a disposizione dall’Agenzia. Gli incontri nascono nell’ambito del rapporto di collaborazione già avviato da tempo con il mondo delle associazioni e delle imprese per semplificare e facilitare gli adempimenti fiscali e garantire la comprensione condivisa delle norme. Nel segno della nuova stagione, improntata al dialogo e alla trasparenza, l’Agenzia punta, da un lato, a intensificare la collaborazione con il cittadino e con le associazioni che rappresentano il mondo imprenditoriale, dall’altro, a promuovere momenti di confronto mirati a rafforzare la cultura del dialogo preventivo anche sulle questioni fiscali che emergono dallo sviluppo del mondo produttivo.

 




Anche l’Ascom all’incontro sull’efficienza energetica 2.0

energia-solareL’idea di efficienza sta al centro dello sviluppo del sistema produttivo, dei servizi del prossimo futuro e dei cambiamenti globali in atto a cui le imprese dovranno dare risposte. Essere efficienti significa saper arrivare a una produzione sempre più precisa flessibile, dinamica e qualitativamente alta. Significa ridurre i cicli innovativi e i margini di errore, abbattere il time to market, rispondere alle esigenze dei clienti con soluzioni di massa personalizzate. Dell’efficienza assoluta propria della Rivoluzione 4.0, quella energetica è l’elemento primo, fondante. Un miglior uso delle risorse è la base solida da cui partire per costruire i progetti più innovativi, per far crescere il proprio business, per rispondere con prontezza alle nuove sfide. Per generare valore aumentando la competitività. Energy Efficiency 2.0 On Tourin programma il 21 settembre, dalle 14, nella sala Giunta di Confindustria Bergamo – si pone l’obiettivo di affrontare, con il supporto di esperti del settore, una serie di tematiche in grado di trasferire conoscenza e formare in modo diretto organi decisionali delle imprese italiane. Creando al tempo stesso occasioni di networking per i soggetti del territorio che potranno, a valle dell’incontro, trovare motivi concreti di collaborazione.

Dopo lo scenario che verrà tratteggiato da Giacomo Angeloni, assessore all’Innovazione del Comune di Bergamo e da Federico Frattini, professore Energy Strategy Group MIP al Politecnico di Milano, è in programma il “Focus PMI”: parleranno Giancarlo Losma, presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Bergamo, Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo. Sulle “Soluzioni per la competitività” interverranno Avvenia – EOS Consulting – Vendor e Gianluigi Piccinini, presidente Ressolar. Alle 16,30 si terrà iul Focus sulla grande industria con interventi del Consorzio Intellimech, di Flavio Bregant, direttore Generale Federacciai, Giorgio Mottironi, Chief Strategic Officer Avvenia e Andrea Casalgrandi, Responsabile Marketing & Comunicazione Sorgenia. Le conclusione sono affidate ad Armando De Crinito, direttore Generale Vicario Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile della Regione Lombardia.

 




Bonus 18enni, così librai e cartolai possono accreditarsi

librai sticker 18appPer i diciottenni è scattata l’operazione cultura e librai e cartolai hanno la possibilità di presentare le proprie proposte iscrivendosi al sito www.18app.it.

Il bonus cultura di 500 euro, che il Governo ha messo a disposizione dei ragazzi che compiono i 18 anni nel 2016, nati perciò nel 1998, può essere utilizzato per acquistare libri, anche scolastici, e biglietti di teatro, cinema, musei, mostre.

I ragazzi, una volta registrati sull’app, troveranno veri e propri negozi virtuali presso i quali fare acquisti. Il sito, operativo da ieri sera, ha iniziato a popolarsi di offerte.

Gli esercenti che intendono parteciparvi devono accreditarsi al portale 18app e da lì gestire tutte le fasi – dalla vendita alla fatturazione – degli acquisti fatti con il bonus cultura.

Il bonus si potrà utilizzare oltre che online anche fisicamente (il sistema permetterà di generare un codice-buono legato al nominativo di ogni ragazzo e che sarà riconosciuto automaticamente in negozio). Per consumare tutti i 500 euro, i ragazzi avranno tempo sino alla fine del 2017.

«È un’opportunità che i nostri librai e cartolai non devono perdere – affermano Cristian Botti e Giorgio Lazzari, rispettivamente presidente e segretario del Gruppo Librai di Ascom Confcommercio Bergamo -. È un’occasione per incrementare le vendite e una vetrina per farsi conoscere. Per questo invitiamo i nostri associati ad aderirvi secondo le modalità definite dal Governo. La nostra Associazione rimane un punto di riferimento e di aiuto per chiarire ogni dubbio a chi deciderà di aderire all’iniziativa».

Per informazioni su come accedere e registrasi al portale è possibile contattare la segreteria del Gruppo librai di Ascom allo 035 4120202.




Contributi per la sicurezza dei negozi, scatta il bando. Ecco cosa c’è da sapere

Si apre martedì 20 settembre il bando “Impresa Sicura”, che permette ai commercianti e agli artigiani lombardi di ricevere fino a 5.000 euro di contributo a fondo perduto per sostenere l’acquisto e l’installazione di sistemi innovativi di sicurezza nelle loro attività. La misura, finanziata dalla Regione e dal Sistema camerale, mette complessivamente a disposizione oltre 2 milioni di euro, in particolare per le pmi del commercio, della ristorazione, somministrazione e produzione artigiana con vendita. L’obiettivo è duplice, sostenere da un lato le micro e piccole imprese commerciali e artigiane nella realizzazione di investimenti innovativi per l’incremento della sicurezza, proteggere dall’altro le imprese e i consumatori dai fattori di rischio che si sono registrati negli esercizi di vicinato anche a seguito del perdurare della crisi economica

Per facilitare l’accesso a questo, come per altri bandi a favore del commercio e del terziario, l’Ascom di Bergamo offre il servizio di assistenza dello Sportello del Credito, curato dalla cooperativa di garanzia Fogalco (responsabile del servizio Matteo Milesi, tel. 035 4120231).

Ecco cosa c’è da sapere

DOTAZIONE

2.030.000 euro, di cui 515.000 messi a disposizione dalle Camere di Commercio lombarde

BENEFICIARI

MICRO E PICCOLE IMPRESE
  • COMMERCIO AL DETTAGLIO ABBIGLIAMENTO, CALZATURE
  • TABACCAI
  • FARMACIE
  • OROLOGERIE E GIOIELLERIE
  • PROFUMERIE
  • DISTRIBUTORI BENZINA
  • ERBORISTERIE
  • BAR E RISTORANTI
  • NEGOZI DI TELEFONIA
  • ORAFI (ARTIGIANI)
  • CONFEZIONI ABBIGLIAMENTO, PELLE (ARTIGIANI)
ALERT! SLOT MACHINE

Per accedere al contributo, le imprese che detengono apparecchi per il gioco d’azzardo lecito devono impegnarsi formalmente con autodichiarazione ai sensi del DPR 445/2000, a rimuovere, alla scadenza del contratto di installazione stipulato con il concessionario, gli apparecchi per il gioco d’azzardo lecito eventualmente detenuti – a qualsiasi titolo – e non possono procedere con nuove installazioni dalla data di presentazione della domanda di contributo e per i successivi tre anni dall’erogazione del contributo.

TIPO DI CONTRIBUTO

A fondo perduto al 50% fino a 5mila euro. Investimento minimo mille euro (per un contributo, quindi, pari a 500 euro)

SPESE AMMISSIBILI

  • VIDEO ALLARME E VIDEO SORVEGLIANZA
  • BLINDATURE, SISTEMI ANTI INTRUSIONE, SERRANDE, SARACINESCHE, VETRINE E PORTE ANTISFONDAMENTO
  • CASSEFORTI
  • SISTEMI DI PAGAMENTO ELETTRONICI, RILEVAZIONE BANCONOTE FALSE
  • ANTI TACCHEGGIO
  • ILLUMINAZIONE NOTTURNA ESTERNA
  • AUTOMAZIONE NELLA GESTIONE DELLE CHIAVI

PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Dalle ore 9 del 20 settembre 2016 fino alle ore 16 del 15 dicembre 2016. ESclusivamente tramite il sito di Unioncamere http://webtelemaco.infocamere.it

>>IL BANDO NEL DETTAGLIO

 




La crisi dei consumi è strutturale. Ora serve una vera scossa

di Oscar Fusini*

Quello che era sotto gli occhi di tutti, alla fine, ha trovato conferma nei primi dati ufficiali. Almeno per i consumi, la nostra è risultata un’estate “gelata”. Ad eccezione del turismo, delle immatricolazioni automobilistiche e dei consumi fuori casa, in tutti gli altri settori le vendite hanno segnato il passo. Anche a settembre, complice il prolungato tempo estivo, gli acquisti non sono ripartiti. Secondo lo studio di Confcommercio “Nota sui consumi delle famiglie, le spese obbligate e la povertà assoluta in Italia”, diffuso ieri, nei primi sette mesi di quest’anno l’Indicatore dei consumi segnala solo un timido +0,7% rispetto al +1,2% dello stesso periodo dell’anno scorso. A questi ritmi non si può certo parlare di ripresa. Altrimenti, dopo sette anni consecutivi di perdite a doppia cifra, possiamo immaginare un recupero solo nel quarto Millennio. La situazione economica coincide con il quadro del mercato bergamasco, anch’esso profondamente colpito dalla crisi nei redditi e nell’occupazione.

fiscoIl cambiamento è avvenuto in profondità. Perché se alle continue “ripresine” seguono immancabili le fasi di stagnazione, come quella che stiamo attraversando, non si può certo definire “congiunturale” la crisi dei consumi. È, piuttosto, il frutto di un’evoluzione, ormai consolidata, della nostra società. Pertanto, servono misure concrete e di effetto che ci facciano uscire dal circuito vizioso. Servono azioni forti, ovviamente. Non è sufficiente evitare gli aumenti dell’Iva, occorre, al contrario, agire coraggiosamente sulla riduzione dell’Irpef, lasciando ai consumatori risorse da destinare ai consumi. Del resto, in un sistema ormai incapace di creare ricchezza, l’unica via per rilanciare i consumi – non smetteremo mai di sostenerlo – è quella di ridurre la spesa pubblica improduttiva e, contestualmente, abbassare le tasse, lasciando così qualche euro in più nelle tasche degli italiani. Questo non farebbe bene solo ai consumi, quindi al commercio e al numero dei suoi addetti, ma anche agli investimenti che potrebbero essere rilanciati per creare nuova ricchezza. Non sono solo i numeri a preoccuparci, ma anche le tendenze che essi esprimono. Basti pensare che l’acquisto di prodotti alimentari è sceso dal 17% al 14% della spesa pro capite in vent’anni (dal 1995 al 2015). Questo ha visibilmente impattato sia sulla spesa quotidiana sia sul carrello mensile, che è il tradizionale specchio della spesa degli italiani e dei bergamaschi.

Il cambio di abitudini ha favorito – con la crescita di due punti percentuali nella struttura della spesa – alcuni nostri comparti del terziario, come alberghi, bar e ristoranti, che, pur nell’esplosione del numero degli esercizi, hanno goduto, e godono, delle tendenze alla crescita del turismo e dei consumi fuori casa. L’incremento maggiore è stato però registrato dalle spese per le abitazioni (acquisto e affitti), oltre alle utenze (gas, luce e acqua) cresciute di oltre il 5,5%. È un’escalation che ci preoccupa. Un po’ perché nelle utenze a guadagnare è ancora lo Stato con il suo prelievo massiccio, un po’ perché queste spese incomprimibili tolgono risorse al commercio. La spesa in questi anni s’è modificata: sempre meno merci, sempre più servizi, invisibili e intangibili. I numeri parlano chiaro: gli acquisti di prodotti pesano sempre meno (dal 46% della spesa nel ‘95 al 38% nel 2015) mentre i servizi predominano. Quest’ultimi, nel processo di terziarizzazione, non sono tutti uguali e non sono cresciuti nello stesso modo.

Gli acquisti di servizi in vendita o commercializzati (bancari, assicurativi, telefonici ecc.) sono passati dal 17,4% del ‘95 al 21,3% del 2015 mentre sono addirittura esplosi quei servizi obbligati, non commercializzati e spesso erogati in regime di monopolio (in un decennio sono passati dal 36,5% 40,7% della spesa) come affitti, gas, luce elettricità e carburanti. Sebbene i prezzi di benzina e gasolio siano scesi negli ultimi due anni, hanno di fatto costituito una delle più grandi batoste dell’ultimo ventennio per le tasche dei consumatori con l’aggravio che i proventi sono finiti ai paesi produttori e alle multinazionali distributrici e non ai nostri poveri benzinai! Per non dimenticare, poi, la crescita vertiginosa del gioco d’azzardo, altro sistema che drena risorse dalle famiglie ai concessionari e allo Stato.

Un altro fenomeno analizzato dallo studio di Confcommercio è l’evoluzione della povertà assoluta nel nostro Paese, ovvero l’aumento del numero del numero di persone e famiglie che non sono più in grado di comprare un paniere di beni e servizi considerati di sussistenza. Ebbene, il numero di queste persone è raddoppiato in dieci anni. Solo nel Nord Italia le famiglie sono passate da 274mila a 613mila pari a un numero di persone povere da 588mila a 1.843.000. Quasi il 7% degli abitanti del ricco Nord Italia è in condizione di assoluta povertà! Se l’impatto sociale è devastante per i diretti interessati, chiamati ad una vita di privazioni, lo è anche per la nostra società che resta ricca e spesso sprecona. Il fenomeno è allarmante, giusto per stare in tema, anche sulla società dei consumi, perché la concentrazione della ricchezza cozza con quel sistema diffuso di crescita e distribuzione della ricchezza che ha garantito il boom economico italiano ed aumenta ancor di più la spirale “minori consumi minore economia reale” a favore di un’economia solo finanziaria.

*direttore di Ascom Confcommercio Bergamo




Intraprendo, al via il bando che finanzia le start-up. In Ascom uno Sportello per aiutare le nuove imprese

Paolo Malvestiti
Paolo Malvestiti

Apre domani in Ascom lo sportello Intraprendo, dedicato all’omonimo bando promosso dalla Regione Lombardia. Lo sportello nasce con lo scopo di favorire l’accesso al bando regionale che riserva 15 milioni di euro all’avvio di nuove attività imprenditoriali o attività professionali, con attenzione particolare ai progetti presentati dai giovani e dagli over 55 usciti dal mondo del lavoro; vi sono ammesse le piccole e medie imprese iscritte alla Camera di Commercio da non più di 24 mesi, i liberi professionisti che hanno avviata l’attività da non più di 2 anni, gli aspiranti imprenditori e liberi professionisti.

Una novità importante è stata introdotta da Regione Lombardia: per partecipare al bando è necessario allegare una dichiarazione a supporto dell’idea imprenditoriale o professionale rilasciata e sottoscritta da un soggetto istituzionale riconosciuto, come le Associazioni di categoria. «Il bando Intraprendo incoraggia e sostiene la nascita delle start up, che nei primi anni di vita hanno sempre un momento difficile. È un aiuto alla loro sopravvivenza e uno stimolo per l’economia lombarda – afferma Paolo Malvestiti, presidente Ascom Confcommercio Bergamo -. Lo sportello che apriremo domani ci permetterà di essere di aiuto e di sostegno al neo imprenditore da più punti di vista, in quanto valuterà il progetto e la start up, grazie anche all’aiuto di consulenti, sotto l’aspetto patrimoniale, finanziario, del mercato di riferimento, fino alle strategie da adottare per rendere solida la nuova attività. Invito quindi gli imprenditori bergamaschi a prendere in seria considerazione il bando».

Il bando prevede un intervento finanziario che va da un minimo di 25mila euro ad un massimo di 65mila euro, con una quota di contributo a fondo perduto del 10% e di finanziamento agevolato a tasso zero del 90%. L’erogazione avviene in due tranche: 50% a titolo di anticipo e 50% a saldo a seguito di rendicontazione delle spese di progetto.

Le spese ammissibili sono:

– assunzione di personale,

– acquisto di beni strumentali materiali e immateriali nuovi o usati,

– licenza di software,

– affitto locali,

– acquisto scorte

– spese generali forfettarie.

Il bando, che si apre domani, 15 settembre, alle 12,  rimarrà aperto fino ad esaurimento risorse.

Per appuntamento con lo Sportello Intraprendo è necessario contattare l’area Accoglienza Soci di Ascom Confcommercio Bergamo allo 035 4120304.

 

Il bando INTRAPRENDO 

 

 




Stoppani (Fipe): “Il Governo finalmente si è accorto anche dei ristoratori”

“Che si trovino le coperture o meno, aver pensato anche al settore della ristorazione come degno di attenzione ha un grande significato politico, siamo entusiasti”. Così il presidente della Fipe Confcommercio, Lino Stoppani, commenta le dichiarazioni del presidente del Consiglio sul bonus albergatori che potrebbe essere esteso, se le risorse lo permetteranno, anche al settore ristorazione. “Per gli albergatori – afferma – sono già previste agevolazioni alle migliorie architettoniche. Noi abbiamo chiesto più volte misure simili, ma ci hanno sempre risposto che c’era un problema di risorse e che estendere troppo l’intervento avrebbe rischiato di rendere inefficace l’intervento. Vedo invece finalmente che Renzi prova a cambiare direzione. Sono favorevole – prosegue – non solo per la convenienza delle imprese, ma per l’attenzione data al ruolo della ristorazione per il settore turistico. La ristorazione – conclude – è il secondo motivo per cui i turisti stranieri visitano il nostro Paese e il primo per cui ci ritornano”.




Confcommercio Milano, Barbieri nuovo segretario

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Marco Barbieri

Marco Barbieri è il nuovo segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. Lo ha designato oggi il Consiglio direttivo su proposta del presidente Carlo Sangalli. Già vicesegretario generale vicario dell’Organizzazione, Barbieri succede a Gianroberto Costa, recentemente eletto presidente di Enasarco.

41 anni, laureato in Giurisprudenza (indirizzo internazionale) all’Università Cattolica di Milano e con un Master di specializzazione in diritto del lavoro conseguito all’Ipsoa, Barbieri è sposato con Lucia e ha quattro figli.

La sua attività sindacale ha preso avvio a Lodi: dal 2003 al 2008 è stato segretario generale di Confcommercio Lodi per poi giungere, chiamato dal presidente Sangalli, in Confcommercio Milano nella sede di corso Venezia: dapprima come responsabile dell’Area rete associativa e coordinatore delle associazioni di categoria; successivamente come direttore delle Relazioni istituzionali. In rappresentanza della Confcommercio milanese Marco Barbieri è stato anche componente di Commissioni comunali e prefettizie (locali pubblici, attività di somministrazione di alimenti e bevande).




Tiberio Tesi nuovo dg di Confindustria Bergamo

Tiberio Tesi
Tiberio Tesi

Su proposta del presidente Ercole Galizzi, il Consiglio di presidenza ha nominato Tiberio Tesi nuovo direttore generale di Confindustria Bergamo a decorrere dal prossimo novembre. Tesi, 52 anni, di Varese, laurea in Scienze  politiche e attualmente Chief Operation Officer CEE alla SAS Institute Italia, dopo esperienze in HP, Compaq e SAP, succede a Guido Venturini, che ha svolto questo incarico dal 2008 e che manterrà rapporti di collaborazione con la presidenza di Confindustria Bergamo seguendo in particolare la nuova sede progetta al Kilometro Rosso. A nome della Presidenza e di tutti gli associati, il Presidente ha ribadito il più sentito ringraziamento per quello che in questi anni Guido Venturini ha fatto e per quello che continuerà a fare per le imprese bergamasche e ha rivolto a Tiberio Tesi gli auguri di un pieno successo per il suo nuovo incarico.




Parolini: “Speriamo seguano i fatti”

Mauro Parolini
Mauro Parolini

“Un ipotetico super ammortamento potrebbe contribuire in maniera significativa a supportare la crescita in atto del turismo nella nostra regione, per questo auspico che dalle parole si passi presto ai fatti”. Così Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, commentando la proposta dal premier Matteo Renzi di uno sconto fiscale su chi investe nella ristrutturazione e all’ammodernamento delle strutture alberghiere. “Le Regioni in questi ultimi anni sono cresciute in capacità di spesa e abilità nell’attrarre turisti: in Lombardia, ad esempio, – ha sottolineato Parolini – nel 2015 il turismo è cresciuto più che nel resto del Paese, con arrivi e presenze hanno fatto registrare un aumento complessivo dell’11%. Da regione notoriamente conosciuta in Italia e all’estero per il ruolo di leadership economica nei settori della moda, del design, della metalmeccanica, dell’agroalimentare, oggi, anche grazie agli oltre 60 milioni di euro che stiamo investendo in questo ambito, siamo riusciti ad esaltare la sua grande vocazione turistica, riuscendo ad attrarre oltre il 15% del turismo straniero che arriva in Italia”. “Al nostro impegno, a quello delle istituzioni locali e a quello della filiera del turismo – ha concluso l’assessore – spero si possa affiancare presto anche quello del Governo attraverso un contesto fiscale favorevole, che attragga investimenti e capitali, in modo da qualificare sempre più la nostra offerta di accoglienza ed affermare il turismo come uno dei principali asset di sviluppo”.