Negozi di moda, finanziamenti su misura grazie all’accordo nato in Ascom

Parte da Bergamo l’accordo di collaborazione tra la Federazione Moda Italia e il Gruppo Ubi Banca che mette a disposizione di tutte le imprese commerciali lombarde dei settori abbigliamento, calzature, pelletteria e accessori uno specifico plafond di finanziamenti.

Realizzato in sinergia con Fogalco, la cooperativa di garanzia dell’Ascom di Bergamo, va a beneficio delle imprese che avviano entro la fine del 2016 programmi e progetti di investimento – riqualificazione, ristrutturazione, ampliamento, ammodernamento delle strutture o dei processi – o di sostegno nell’ambito della gestione ordinaria.

Il requisito per accedere è che l’impresa sia iscritta alla Federazione Moda Italia, la più importante organizzazione di rappresentanza del dettaglio e ingrosso dei settori abbigliamento, tessile per arredamento, tessuti per abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, articoli sportivi con oltre 35mila imprese commerciali piccoli e medie associate.

Il finanziamento proposto è di tipo chirografario a medio termine per un importo massimo di 100mila euro, con la possibilità di condividere eventuali deroghe. L’importo del finanziamento potrà essere al massimo pari a quattro volte il volume delle transazioni del Pos annuo, che sarà interamente canalizzato sul conto di regolamento del prestito. La durata massima è di 48 mesi, con rimborso in rate mensili posticipate costanti.

Il tasso proposto per la finalità investimenti è variabile indicizzato all’Euribor 3 mesi maggiorato di uno spread compreso tra il 2,65% e il 3,50%, a seconda del rating assegnato dalla banca. Per altre finalità gli spread vanno dal 3,15% al 3,95%.

Le spese di istruttoria sono ridotte nella misura dello 0,90% dell’importo del finanziamento, con un minimo di 300 euro e un massimo di 600 euro. Qualora intervenisse un Confidi, è previsto un ulteriore abbattimento del 50% delle spese di istruttoria con un minimo di 300 euro.

L’accordo riguarda le imprese del settore operanti in Lombardia e le banche del Gruppo Ubi Banca operanti sul territorio: Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banca Popolare Commercio &Industria, Banca di Valle Camonica.

Diego Pedrali
Diego Pedrali

«Sono soddisfatto per l’accordo che abbiamo stipulato – afferma Diego Pedrali, presidente del Gruppo abbigliamento di Ascom Confcommercio Bergamo e membro di Giunta della Federazione Moda Italia -, soprattutto perché è un accordo che ha una valenza lombarda ed è indirizzato a tutte le imprese del settore. Inoltre le condizioni offerte sono particolarmente vantaggiose e vanno a beneficio di una importante categoria che, nonostante le difficoltà del contesto economico, continua a svolgere un importante ruolo nell’economia del paese. L’accordo è frutto della collaborazione in atto tra Ascom Bergamo, Ubi Banca e FedermodaItalia, che ha scelto la nostra città per portare avanti e concludere un progetto così importante, la cui valenza potrebbe diventare nazionale. Dopo una primo rodaggio l’accordo potrà essere indirizzato alle 98 associazioni provinciali e alle 35mila imprese che fanno parte della nostra Federazione. È un aiuto che vogliamo offrire all’intero settore che nel 2014 ha visto chiudere 3.378 negozi e nel primo trimestre di quest’anno 1.749 attività. Per superare il momento di crisi attuale abbiamo pensato di mettere in campo un progetto che potesse dare ossigeno alle nostre imprese, coinvolgendo Ubi Banca che è presente su tutto il territorio nazionale. Vogliamo stimolare i nostri commercianti facendo loro conoscere questa nuova opportunità, che è un punto di forza del nostro sistema».

«Attraverso la società partecipata AsconfidiLombardia, soggetto intermediario finanziario vigilato, siamo nelle condizioni di prestare al sistema bancario una garanzia qualificata che consente all’imprenditore di ottenere risorse a condizioni agevolate – evidenzia Antonio Arrigoni, direttore di Fogalco -. Questo accordo consente inoltre di fornire all’impresa una consulenza mirata e personalizzata sulla propria situazione economica e creditizia, che permette di conoscere in maniera più approfondita la propria capacità e solidità finanziaria».

«La firma di questo accordo – dichiara Osvaldo Ranica, direttore generale di Banca Popolare di Bergamo – è importante sia per la nuova collaborazione attivata con una Federazione particolarmente rappresentativa di settori economici significativi per la nostra economia sia per la rinnovata sinergia con Ascom e la sua cooperativa di garanzia Fogalco, che si traduce in un quotidiano e reciproco essere al fianco delle aziende del territorio di cui siamo Banca di riferimento».

«L’accordo raggiunto con FedermodaItalia – aggiunge Luca Gotti, direttore territoriale di Banca Popolare di Bergamo – ci consente di mettere a disposizione di tutte le aziende iscritte una forma di credito, quella del finanziamento chirografario, con condizioni dedicate e finalizzato a sostenere sia l’avvio di programmi e progetti di investimento sia le più ordinarie esigenze della gestione operativa tipiche delle imprese del settore del commercio».

Per informazioni: Fogalco tel. 035 4120321.




Imprese&Territorio s’interroga sul ruolo delle Associazioni di categoria

Da sinistra, Alberto Brivio, Edoardo Ranzini, Giorgio Ambrosionie Angelo Carrara
Da sinistra, Alberto Brivio, Edoardo Ranzini, Giorgio Ambrosioni e Angelo Carrara

L’Assemblea dei presidenti delle associazioni di categoria che costituiscono Imprese &Territorio (Ascom, Cia, Coldiretti, Confartigianato Bergamo, Confcooperative, Confesercenti, Confimi Apindustria, Cna, Fai e Lia), ha confermato all’unanimità i vertici: il presidente Giorgio Ambrosioni, presidente di Confesercenti e i due vicepresidenti, Angelo Carrara, presidente di Confartigianato Bergamo e Alberto Brivio, di Coldiretti. Confermato anche il coordinatore Edoardo Ranzini, direttore di Confimi-Apindustria. “Ringrazio i colleghi presidenti per la confermata stima nei miei confronti – ha detto Ambrosioni – e in quella dei colleghi Carrara e Brivio, preziosi vicepresidenti e del coordinatore Ranzini, che hanno svolto un importante lavoro lo scorso anno. Sono orgoglioso di presiedere un’esperienza unica nel panorama nazionale che, ragionando in termini collettivi, pur nel rispetto delle peculiarità delle singole associazioni riesce a produrre progettualità utile a tutte le pmi del nostro territorio. Proseguiremo con rinnovato vigore nelle attività avviate lo scorso anno: dalle azioni insieme alle altre componenti del territorio per una rinnovata governance del sistema Bergamo, secondo le indicazioni dell’Ocse, alle iniziative sulle politiche del lavoro, con particolare attenzione al tema del welfare aziendale che stiamo definendo dopo il protocollo d’intesa siglato con Cgil, Cisl e Uil di Bergamo”. “Nei prossimi mesi inoltre – prosegue Ambrosioni – realizzeremo con il Consorzio Aaster del professor Aldo Bonomi un’importante analisi del ruolo delle Associazioni di categoria delle imprese ai tempi della disintermediazione per celebrare il decennale del nostro Comitato unitario nato nel marzo del 2007”.




Osio Sun Day, festa al parco con commercianti e artigiani

Il riferimento al sole contenuto nel titolo non era bastato a scongiurare il maltempo, costringendo, lo scorso 5 giugno, a rimandare il debutto di Osio Sun Day, la nuova manifestazione dell’Acea, l’associazione dei commercianti e artigiani di Osio Sotto.

L’appuntamento è stato riprogrammato per domenica 10 luglio ed è la nuova formula, dopo le sette edizioni di Exposio, pensata per mettere in vetrina le attività commerciali, artigianali e dei servizi del territorio.

A cambiare è innanzitutto la location: il nuovo parco ex piscine, in via Manzoni, un’oasi verde dove troveranno posto una sessantina di stand delle attività del paese e del distretto del commercio dell’area di Zingonia, di cui Osio Sotto è capofila, e dove si susseguiranno concerti, giochi e sport. Sottotitolo dell’evento è infatti #fun&shop ad evidenziare la virtuosa sinergia tra intrattenimento, aggregazione e shopping.

Si comincia alle 10 con l’inaugurazione e l’esibizione del corpo musicale San Donato. Alle 15 è la volta del corso gratuito di parkour, la disciplina delle acrobazie urbane, mentre alle 15.30, per la gioia dei bambini, arrivano il truccabimbi, le bolle di sapone giganti e lo spettacolo di magia. La giornata prosegue con l’apertivo, alle 18, accompagnato da dj set e alle 20.45 con il concerto Pop Rise. Alle 22.30 il finale a sorpresa.

Durante tutta la manifestazione sarà libero l’accesso ai gonfiabili, al percorso auto per bambini, alle bolle giganti, al torneo di beach volley e all’esposizione di modellismo ferroviario e aereo. Con “Osio Sun Day ti premia” saranno inoltre distribuiti biglietti della fortuna che saranno estratti alle 20.30.

La manifestazione è realizzata con la collaborazione del Comune di Osio Sotto, dell’Ascom e della Camera di Commercio.

osio sun day locandina luglio 2016




Saldi, niente liberalizzazione e date confermate. Borghi: «Ora però controlli su chi anticipa gli sconti»

Tra la richiesta di spostare in avanti la data di avvio dei saldi, sostenuta dal commercio indipendente, e quella di liberalizzare vendite promozionali e sconti, caldeggiata dalla grande distribuzione, la Conferenza delle Regioni, riunita il 7 luglio, ha deciso per la via di mezzo.

I saldi restano un periodo ben definito per le vendite scontate di articoli di moda stagionali, con la relativa conferma del divieto di vendite promozionali nel mese precedente, e cominciano lo stesso giorno in tutta Italia, come già succedeva ultimamente nella maggioranza delle Regioni. Viene però sostanzialmente confermata anche la data di avvio, che quindi non slitta verso fine stagione, come chiesto dai rappresentati dei piccoli negozi.

Per quanto riguarda gli sconti invernali, dal 2017 inizieranno il primo giorno feriale antecedente l’Epifania, a meno che sia lunedì, in tal caso saranno anticipati al sabato per favorire gli “affari” per i consumatori anche nel weekend. I saldi estivi prenderanno avvio il primo sabato di luglio. Per la Lombardia non ci saranno quindi grosse differenze, dato che l’avvio dei saldi invernali era fissato il 5 gennaio (ma non sono mancati anticipi, in considerazione di come il giorno cadeva, di anno in anno, nella settimana) e quello dei saldi estivi era già il primo sabato di luglio.

«Federazione Moda Italia, forte della volontà del 78% delle imprese interrogate sul tema – afferma il presidente Renato Borghi -, ha espresso con vigore alle Regioni la scelta degli operatori di spostare i saldi a fine stagione. La decisione delle Regioni, a seguito dell’opposta richiesta della grande distribuzione di liberalizzare saldi e vendite promozionali, è frutto di un compromesso e come tutti i compromessi non rappresenta la scelta ideale».

«Pur non valutando la soluzione indicata come la migliore atta a rispondere efficacemente alle richieste avanzate dalla stragrande maggioranza delle nostre imprese multibrand di posticipazione il più possibile della data di avvio dei saldi all’effettiva fine stagione – spiega -, apprezziamo la decisione delle Regioni di confermare il divieto delle vendite promozionali nei mesi di dicembre e giugno ed attendiamo ora l’indispensabile accordo tra Conferenza delle Regioni ed Anci sull’uniformità dei controlli da parte dei Comuni italiani a garanzia della leale concorrenza e sul pieno rispetto delle norme regionali in materia di vendite straordinarie, magari prevedendo sanzioni, in caso di violazioni, in proporzione alle metrature di vendita».

«Liberalizzare le vendite promozionali avrebbe comportato un ulteriore vantaggio per la distribuzione organizzata che avrebbe avuto la possibilità di pianificare a settembre e a marzo campagne massificate con sconti eccezionali a dicembre e giugno», sottolinea Borghi.




L’Ascom accende i riflettori sull’abusivismo nel settore turistico

SedeAscom_x_GiornaliAscom indaga sull’abusivismo nel settore turistico con il convegno “Il sommerso turistico nella provincia di Bergamo. Il fenomeno degli affitti brevi ai turisti” in programma martedì 19 luglio, a partire dalle 15, nella Sala Conferenze dell’Associazione, in via Borgo Palazzo 137. La dimensione economica del fenomeno, almeno per quanto riguarda gli affitti turistici, è enorme anche nella nostra provincia. Parte di questa economia rappresenta una concorrenza sleale per le imprese e i privati che esercitano attività ricettive alberghiere ed extralberghiere in modo lineare e rispettoso della legge. Inoltre sottrae gettito fiscale per imposte dirette, indirette e tassa di soggiorno che non vengono pagate.

Per una visione più chiara del fenomeno Ascom ha organizzato il convegno durante il quale sarà presentata la ricerca sul sommerso turistico di Bergamo e provincia commissionata a Incipit Consulting di Perugia, società che si occupa di  ricerca, consulenza e formazione esclusivamente nel settore del turismo. Inoltre, con l’ausilio di esperti, verranno spiegate le novità della nuova legge regionale 27/2015, che ha visto l’Associazione in prima linea nel favorire il riequilibrio degli oneri a carico delle imprese e delle attività non imprenditoriali. Tra i relatori, oltre al presidente e al direttore dell’Ascom, Paolo Malvestiti e Oscar Fusini, figurano Alessandro Massimo Nucara, direttore generale Federalberghi; Giovanna Mavellia, segretario generale di Confcommercio Lombardia; Maria Stella Minuti, socio fondatore di Incipit Consulting di Perugia; Giovanni Zambonelli, vicepresidente dell’Ascom Bergamo nonché presidente del Gruppo Albergatori Federalberghi Bergamo; Lorenzo Agazzi, presidente dell’Ente Bilaterale alberghiero e dei pubblici esercizi di Bergamo; Lorella Vavassori, responsabile Servizio Attività Produttive del Comune di Bergamo.

Il sommerso turistico nella Provincia di Bergamo – Il programma del convegno

 




Mercato immobiliare, nel primo semestre dell’anno transazioni in aumento. Ma i prezzi sono fermi

Condominio-Settore-immobiliare-Appartamenti-ImcAumenta il numero delle transazioni nel mercato immobiliare, mentre i prezzi restano fermi o addirittura calano. È questo quanto è emerso dal Comitato consultivo misto dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare, a cui Fimaa Bergamo partecipa, che si è riunito questa mattina nella sede provinciale dell’Agenzia delle Entrate per analizzare l’andamento del mercato immobiliare bergamasco nel primo semestre 2016. «Le statistiche provinciali mostrano come i volumi di compravendita siano in aumento, anche del 20% – afferma Enzo Pizzigalli del direttivo Fimaa Bergamo e membro del Comitato consultivo misto dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare -. Restano invece fermi i valori immobiliari. In città il prezzo al mq non ha subito in media aumenti, mentre nelle periferie è calato dall’1 al 3%».

I dati dell’Osservatorio mostrano una sostanziale stasi nelle quotazioni immobiliari per il capoluogo. La variazione tra il primo semestre 2016 e il secondo semestre 2015 è dello 0,15%. Le rilevazioni fatte dall’Agenzia delle Entrate confermano un apprezzamento degli immobili situati nella zona del centralissimo di pregio e centrale della città (via Verdi, via Partigiani e via Tasso) per gli appartamenti con vista su città alta. Gradite anche le abitazioni in condomini con strade private o poco trafficate. I prezzi sono fermi, con eccezione per i piani alti o per nuove iniziative immobiliari.

Nelle zone centrali di via Papa Giovanni, via Paleocapa, San Bernardino, Moroni Alta, via Palazzolo (eccetto la parte alta di via Quarenghi) e via Angelo Mai le quotazioni medie sono in discesa a causa del degrado di alcune strade o per la presenza di immobili non ristrutturati o di uffici sfitti. Valori in calo anche nelle zone periferiche della città: Canovine, San Bernardino, Carnovali, Loreto, Longuelo, Monterosso. Rimane apprezzata la zona di Redona, dove la presenza di iniziative immobiliari di qualità energetica e abitativa fanno sì che i valori non diminuiscono. Anche le quotazione dei box sono in calo. «Il prezzo dei box è calato ed è arrivato a 14-16 mila euro, contro di 20-24 mila euro di 5 o 6 anni fa» spiega Pizzigalli In città anche le locazioni sono in diminuzione. Sul resto della provincia i valori delle locazioni e delle compravendite diminuiscono a Treviglio, soprattutto nella zona centrale. Il mercato delle seconde case vede una diminuzione delle transazioni e dei valori  in Valle Brembana, Valle Imagna e Seriana, in particolare ad Albino; mentre a Castione della Presolana, con Bratto e Dorga, si vede una ripresa del mercato. Prezzi fermi nella zona del lago, soprattutto Sarnico; mentre nei comuni dell’Isola la preferenza va agli immobili vicino ai servizi e alle principali arterie stradali che consentono un immediato collegamento con Milano (Bonate Sopra e Terno d’Isola).

Complessa è infine la situazione dei comuni limitrofi alla città, che da un lato conferma i valori delle locazioni ma dall’altro evidenzia diminuzioni delle quotazioni delle compravendite, soprattutto a Seriate, dove ci sono immobili costruiti tra il 2009 e il 2012 rimasti invenduti per anni, e a Dalmine. Aumentano invece le quotazioni a Treviolo, per le nuove costruzioni vicino all’Ospedale. Per quanto riguarda il mercato non residenziale le compravendite sono ferme, mentre per le locazioni si è riscontrato una diminuzione dei valori, che arriva a toccare il 20% in meno per gli uffici, soprattutto nella zona centralissima della città. «Lo spostamento nei prossimi mesi di alcune sedi importanti come Italcementi, Confindustria e Agenzia delle Entrare porterà un ulteriore diminuzione sulle quotazioni del terziario – spiega Pizzigalli -. Cercheremo di aprire un tavolo di confronto con il Comune di Bergamo per capire come riconverti gli immobili in questione». I dati analizzati tracciano il quadro di un mercato immobiliare in evoluzione. «Si prospetta un mercato immobiliare più normale che permette un maggior confronto e una maggior possibilità di scelta per chi vuole acquistare casa. I prezzi si stanno ridimensionando verso un valore reale sia nel nuovo che nell’usato – commenta Pizzigalli -. L’usato si prospetta come una buona soluzione per chi vuole acquistare casa, perché ha prezzi più abbordabili e ciò permette anche di investire sulla ristrutturazione. Questo comporta anche un minor sfruttamento del suolo e una svolta per il mercato dell’edilizia».




Commercianti, artigiani e aziende agricole si alleano, così Vedeseta rilancia il territorio

Claudio Arrigoni, presidente di Vedesetattiva
Claudio Arrigoni, presidente di Vedesetattiva

Lo scorso 29 giugno è stata costituita l’Associazione Vedesetattiva, composta da operatori economici che operano sul territorio di Vedeseta allo scopo di promuovere il territorio, le attività ed i prodotti tipici locali. Ne fanno parte esponenti delle aziende che operano in loco, tra le quali: la Cooperativa Agricola S. Antonio e l’Azienda Agricola Locatelli, che oltre a produrre Taleggio ed altri formaggi sono le due uniche produttrici di Strachitunt DOP; l’Azienda Agricola Manterga (coltivazioni di frutta, verdura, ricerca di erbe spontanee, reinserimento di specie vegetali in estinzione, marmellate, succhi); l’Azienda Agricola Fabio Arrigoni (latte), il Panificio Anselmo Arrigoni;  l’Albergo Ristorante Dell’Angelo (locale storico, aperto tutto l’anno); l’Impiantistica elettrica Michele Arrigoni e tre imprese edili artigiane operanti nel Comune e particolarmente attive nel recupero e nella ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente: Andrea Locatelli, Massimo Arrigoni e Valerio Arrigoni. La particolarità dell’Associazione vedesetattiva, è proprio quella di essere composta esclusivamente da operatori economici locali, i quali si sono ritrovati uniti dal comune desiderio di promuovere il proprio territorio, e con questo le loro attività. Questo desiderio vuole trovare concretezza tramite un impegno attivo che trasformi un’esigenza in un’opportunità di mutua collaborazione e sostegno nell’ambito di una realtà che è economicamente e demograficamente marginale, lontana dalla città, dai centri economici importanti, dai traffici, dal movimento turistico di massa e dalle opportunità che altri luoghi possono offrire.

Guglielmo Locatelli
Guglielmo Locatelli

“Lo scopo dell’Associazione – precisa il presidente Claudio Arrigoni – è quindi quello di “mettere in gioco” le diversità e le caratteristiche locali, per proporre e valorizzare un’offerta diversa, priva di clamore ma fondata sullo scorrere di un tempo “più lento”, di un ambiente “più sincero” e pulito, di prodotti “più genuini” e originali e, perché no, di relazioni “più vere”. E allora ecco la proposta di quei valori forti che hanno sempre caratterizzato le genti di Vedeseta: l’associazionismo in primis, la passione per la cultura locale, l’attenzione e l’orgoglio per il proprio territorio, la riscoperta di cibi antichi mai dimenticati, le tradizioni di una terra difficile, di confine”. Vedesetattiva si propone quindi di far scoprire tutto questo a chi vorrà visitare il suo territorio ma anche a chi ancora non lo conosce. Lo Statuto dell’Associazione recita infatti che essa “non ha scopo di lucro ed intende promuovere la conoscenza della cultura, dei luoghi delle tradizioni locali, favorire lo sviluppo delle attività economiche locali in genere e diffondere la conoscenza dei prodotti locali. A questo fine potrà promuovere e organizzare manifestazioni naturalistiche, culturali, ricreative, di animazione ed artistiche. Inoltre promuove ed organizza passeggiate, soggiorni, pranzi e cene itineranti, corsi di cucina e di preparazione e lavorazione dei prodotti tipici locali. Al fine di raggiungere questi obiettivi, l’Associazione potrà avviare iniziative d’animazione e d’educazione, ricreative, culturali, artistiche, musicali, con riunioni, spettacoli, ritrovi, feste e via a seguire.

Flaminio Locatelli
Flaminio Locatelli

Il primo evento proposto da Vedesetattiva si terrà domenica 10 luglio, e consiste in una originale proposta: la ricerca delle erbe spontanee di montagna. Curato dall’ Azienda Agricola Manterga, il programma prevede il ritrovo alle 9.30 a Vedeseta, in piazza del Comune. Da lì ci si muoverà in direzione dei prati dove, grazie a una guida, si potranno conoscere e raccogliere le erbe che la stagione propone. Si potrà poi pranzare in compagnia degli Alpini di Vedeseta e, nel pomeriggio, si potrà assistere ad un breve momento didattico dedicato alla conoscenza delle erbe raccolte ed al loro impiego. Concluderà il pomeriggio il “bandino” di Vedeseta per un momento in musica e relax. Lungo l’estate, l’Associazione proporrà altri eventi a Vedeseta, mentre è in preparazione l’attività autunnale, che si svilupperà anche fuori dal territorio, con la partecipazione a momenti ed eventi divulgativi.

L’ELENCO DELLE PROSSIME ATTIVITA’

10/7 – Alla ricerca delle erbe spontanee di montagna

30/7 – Apericena con prodotti locali e Concerto Tributo VASCOMBRICCOLA

12/8 – La Festa Country

14/8 – La Festa del Fe’

20/8 – Dolci Ricordi

04/9 – I triangoli delle Delizie

18/9 – Dire Fare Gustare

Per informazioni: info@vedesetattiva.eu




Effetto movida, il giovedì orario continuato nei negozi

È in programma giovedì 7 luglio il secondo dei quattro appuntamenti con Bergamo Balla, l’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Distretto Urbano del Commercio e i negozianti per animare le sere d’estate.

Il programma prevede la chiusura al traffico di una vasta area urbana, dalle 19.30 alle 00.30, negozi aperti e una fitta serie di iniziative di animazione tutte legate al tema della danza.

Ma si può cominciare a godersi lo shopping in città sin dalla pausa pranzo. Attraverso la sua pagina Facebook InCentro, l’associazione dei commercianti Bergamo Vive ha infatti annunciato che a partire da domani molti negozianti hanno deciso di tenere aperto al giovedì con orario continuato, creando continuità con l’evento serale. L’occasione, del resto, è ghiotta visto che i saldi sono partiti da poco e che nelle botteghe prosegue l’iniziativa “Ecosaldi da record”, che premia con una sorpresa chi si presenta con il biglietto Atb o con la maglietta dell’Abbraccio alle Mura.

Per quanto riguarda l’animazione, gruppi di balli latino americani si esibiranno in via Papa Giovanni XXIII e in via Tiraboschi, in largo Medaglie d’Oro ci saranno invece le danze etniche, al Quadriportico esibizioni di Tango argentino e Flamenco. Spazio a danza classica, modern, hip hop e dancehall in piazza Matteotti, mentre in via Paglia ai balli country. Non mancheranno le postazioni animate da dj set.

Grazie all’attiva collaborazione tra gruppi di commercianti si segnalano, tra le molte, le proposte di largo Rezzara con il dj set Vinnie Barbarino, le animazioni con toro meccanico in via Paglia, il laboratorio cosmetico in via Don Luigi Palazzolo e le tante postazioni di street food, esposizioni e degustazioni.

Oltre al centro città, per la data del 7 luglio, anche via Borgo Palazzo si anima a festa con dj set, musica rock ‘n roll e lezioni di zumba e anche gli esercenti di Borgo Palazzo offriranno alla popolazione diverse occasioni di intrattenimento, shopping e divertimento. In piazza Sant’Anna, inoltre, grazie alla collaborazione tra l’oratorio e la rete di quartiere di Borgo Palazzo, verrà organizzata una cena condivisa con tutte le famiglie.

Accanto alle offerte proposte da bar e ristoratori saranno attive delle postazioni di somministrazioni a cura dell’Associazione Paolo Belli – Lotta contro la Leucemia, con lo scopo di sostenere una raccolta fondi in sostegno ai malati e alle loro problematiche .

IL PROGRAMMA

In centro

PALCO PIAZZA MATTEOTTI – DANZA CLASSICA, MODERN, HIP HOP

Accademia Arte Bergamo
Americana Exotica
Ambra Bellydance
Centro Studi Danzarea
La Scuola dei Sogni
On Stage
Patrizia Motta e le sue allieve
Scuola di Danza dell’iIola

LARGO MEDAGLIE D’ORO – MUSICA E DANZE ETNICHE

Radio Italia Network
Harem Danza

VIA PAPA GIOVANNI XXIII – DANZE POPOLARI

La Compagnia Del Re Gnocco

VIA PAPA GIOVANNI XXIII – LATINO AMERICANO

Latin Space

VIA TIRABOSCHI – LATINO AMERICANO

Es Pujols

VIALE ROMA – BALLI DA SALA

Orobic Dance

PIAZZA SANTO SPIRITO – FITNESS E DANZA

Scuola Etude Danza e Fitness

QUADRIPORTICO – TANGO E MILONGA

Csc Anymore – Davide Mosconi
Tango Tambien
Tangolpe
Ass. Cult. Tangobergamo El Ultimo Tren
Mitica Milonga- Anna Maria Rota
Tango Pasion
Scuola di Tango Argentino Bruno Calvo e Elena Precise Rota

VIA PAGLIA – BALLI COUNTRY

In via Borgo Palazzo

PIAZZETTA ROSSA

Dj Set Federico Spini e Live Art Performance Paolo II Baro Baraldi

VIA BORGO PALAZZO 82

Zumba Bergamo

PIAZZA S. ANNA

Rock N Roll Metropolis

PIAZZA S.ANNA

Cena conviviale con le famiglie

VIA BORGO PALAZZO 15

Rock N Roll Alma Progettto

 




Dedurre le spese per colf, badanti e baby sitter: la proposta di Terziario Donna per dare una mano alla crescita

confcommercio - assemblea terziario donna

Terziario Donna Confcommercio ha rilanciato la propria proposta di legge per introdurre la possibilità per il datore di lavoro di dedurre dal reddito le spese sostenute per la retribuzione dei collaboratori familiari, comprese baby sitter e badanti. Lo ha fatto nei giorni scorsi alla terza edizione del Forum “Donne motore della ripresa”, a Roma nella sede confederale, affrontando il tema del contributo che può dare l’imprenditoria femminile alla crescita del Paese. Anche se in Italia ci sono più donne (anche laureate) che uomini, le imprenditrici rappresentano solo un terzo del mondo imprenditoriale – è stato rilevato -. La conciliazione tra gli “impegni di cura” e quelli di lavoro rendono l’imprenditoria un’opzione meno attrattiva per le donne, sottraendo più che in altre economie avanzate competenze, risorse e opportunità al presente e futuro dell’Italia.

Chi invece sceglie di affidarsi a dei collaboratori familiari affronta delle spese, che risultano necessarie per la produzione di reddito. «A nostro parere sussiste una connessione funzionale diretta tra i costi ed oneri sostenuti per i servizi di cura dell’ambiente e di assistenza ai familiari e la produzione dei compensi che concorrono alla formazione del reddito – spiega Terziario Donna -. Reddito sul quale lo Stato ci richiede il puntuale pagamento delle tasse senza formulare alcuna considerazione accessoria. Riteniamo che, per ragioni di equità, lo Stato debba permetterci di depurare la nostra situazione reddituale complessiva di un costo che è essenziale perché questa prenda vita e corpo».

«Il lavoro all’interno della famiglia e per le cure domestiche funziona da “calmiere dei costi” del servizio pubblico – evidenzia la proposta -. C’è un atteggiamento parassitario dello Stato che realizza enormi risparmi (ad esempio evitando la istituzionalizzazione degli anziani), ma è il momento di aprire la discussione e la riflessione su questo aspetto della nostra organizzazione sociale ed è anche il momento di operare in concreto. Questa situazione determina di fatto condizioni di svantaggio, e dunque di discriminazione, che si riflettono sulla libera entrata delle donne nel mondo del lavoro cosiddetto produttivo, in quanto lavoro retribuito. Questo condiziona il libero svolgersi delle prestazioni di lavoro e ostacola le opportunità di avanzamento».

«Vogliamo mettere in evidenza – prosegue il documento – che nel caso in cui il lavoro all’interno della famiglia sia svolto da soggetto estraneo alla stessa, il compenso versato al collaboratore familiare costituisce un esborso necessario per la produzione di reddito. Se non deleghiamo le mansioni domestiche a un altro soggetto non possiamo utilizzare le nostre energie e le nostre competenze. Non possiamo nemmeno cercare una collocazione nel mondo del lavoro. Non possiamo svolgere serenamente la nostra attività professionale. Non possiamo produrre reddito. Quando invece lo facciamo, possiamo avere un percorso lavorativo durante il quale produciamo reddito. A nostro parere sussiste dunque una connessione funzionale diretta tra i costi ed oneri sostenuti per i servizi di cura dell’ambiente e di assistenza ai familiari e la produzione dei compensi che concorrono alla formazione del reddito».

Oggi in Italia questi costi vengono sostenuti dalla persona, ma non viene riconosciuta la loro inerenza alla produzione di reddito, altri paesi dell’Unione europea, invece, come Svezia, Belgio e Germania hanno inserito nella normativa fiscale agevolazioni relative ai costi per servizi domestici di cura della casa, baby sitting, e finanche aiuto ai bambini per i compiti a casa. Anche la Francia ha prodotto un documento di programmazione che include agevolazioni fiscali riconnesse ai costi degli impiegati in casa.

Ulteriore aspetto non trascurabile è che, secondo le promotrici, l’agevolazione fiscale avrà l’effetto di fare aumentare il numero dei contratti regolarmente denunciati con l’emersione di centinaia di migliaia di rapporti di lavoro che attualmente si svolgono in nero. «I dati di numerose ricerche ci dicono che il settore del lavoro domestico in Italia è l’unico che non conosce la crisi e che è in continua espansione – rileva Terziario Donna -. Ma ci dicono anche che il lavoro domestico illegale è più esteso di quello regolare. Almeno il 40% dei rapporti di lavoro che si stimano in vigore risulterebbe totalmente o parzialmente irregolare. La emersione di questi contratti di lavoro evidentemente farebbe abbassare il tasso di disoccupazione, e, ulteriore vantaggio, porterebbe nelle casse dell’Inps un considerevole montante di contributi previdenziali. Questo effetto andrebbe a compensare il minore gettito contributivo che in questi anni si sta verificando e che è destinato ad aumentare ancora a causa dell’aumento della disoccupazione e della precarizzazione del lavoro».

Il testo

Proposta di legge (Deducibilità ai fini Irpef delle spese sostenute per collaboratori familiari)

All’art. 10, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con D.P.R. del 22 dicembre 1986, n.917, è aggiunta la seguente lettera:

m) le spese sostenute per la retribuzione dell’opera dei collaboratori familiari, nella misura massima di € 9.000,00 annui, ivi comprese tutte le voci retributive, anche differite, e relativi oneri contributivi. La deduzione è riconosciuta a condizione che il rapporto di lavoro sia regolato conformemente alla normativa vigente, ivi compresa l’apertura di una posizione previdenziale. Sono altresì deducibili, nella medesima misura, le prestazioni qualificabili come occasionali. Nella nozione di collaboratori familiari ai sensi di cui al precedente periodo sono ricompresi anche i soggetti che prestano servizio di vigilanza o assistenza a familiari o altri conviventi, in ragione dell’età o per malattia. Se il collaboratore familiare presta servizio di vigilanza ovvero assistenza a figli di età inferiore a 12 anni, la deduzione di cui al primo periodo della lettera è riconosciuta nella misura massima di € 6.000,00, con esclusione dei casi in cui i destinatari delle prestazioni di assistenza sono affetti da malattia invalidante per i quali si applica il limite di deduzione indicato nel primo periodo.




Accordo Ascom-Popolare di Vicenza, nuove convenzioni per gli associati

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Da sinistra, seduti: Paolo Malvestiti e Riccardo Martinelli. In piedi Oscar Fusini, Diego Ipprio, Antonio Arrigoni e Maurizio Rossi

L’Ascom di Bergamo e la Banca Popolare di Vicenza hanno rinnovato nei giorni scorsi l’accordo siglato nel settembre 2013, aggiornandolo ed integrandolo con nuove opportunità per gli associati.

Il pacchetto comprende condizioni agevolate su conti correnti, sistemi di incasso e pagamento e alcune forme di elasticità di cassa come l’anticipo sugli incassi Pos calcolato sul transato trimestrale. Le maggiori novità riguardano due strumenti di finanziamento: un prestito chirografario entro i 18 mesi non finalizzato e uno, sempre chirografario, della durata massima di 84 mesi, per un importo fino a 50mila euro, destinato alle start up. Ci sono inoltre alcuni servizi di base per l’operatività con l’estero.

L’intesa pensa anche alle esigenze personali degli imprenditori associati Ascom e di tutti i loro dipendenti. Prevede per entrambi i profili un conto corrente a costo zero e un affidamento fino a 5mila euro al tasso del 4,75%. «Con l’ingresso del fondo Atlante e l’aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro – hanno evidenziato Diego Ipprio e Maurizio Rossi, responsabili di area e del mondo dei confidi della Popolare di Vicenza – sono rientrate le criticità emerse a fine anno. La banca è stata messa in sicurezza ed oggi la situazione patrimoniale è tra le migliori del settore. L’istituto di credito è pronto a scendere in campo mettendo a disposizione due miliardi per operazioni da qui alla fine dell’anno».

«L’economia mostra segnali di miglioramento, ma il momento resta difficile – ha affermato il presidente dell’Ascom di Bergamo Paolo Malvestiti -. Compito dell’associazione è ricercare tutti gli strumenti che possano essere d’aiuto alle aziende per uscire da questa lunga crisi. L’attenzione al mondo del credito è una delle priorità e l’accordo con la Banca Popolare di Vicenza si inserisce nel quadro delle nostre trattative con i diversi istituti per mettere a disposizione degli associati servizi e prodotti interessanti».

Per informazioni e dettagli sulle condizioni è possibile contattare in Ascom-Fogalco il numero 035 4120212.