Sistema duale e dell’apprendistato, in Provincia siglato l’ccordo sperimentale

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Oggi, in via Tasso, è stato sottoscritto dalla Provincia di Bergamo e dalle parti sociali, politiche e sindacali l’accordo territoriale sperimentale per lo sviluppo nel territorio bergamasco del sistema duale e dell’apprendistato art.43 D.Lgs 81/2015 per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore. L’ accordo è stato contemporaneamente sottoscritto per adesione e condivisione dalle Istituzioni formative del territorio provinciale che svolgono percorsi di IeFP (istruzione e formazione professionale) e che operano nell’ambito dell’apprendistato e dell’alternanza scuola-lavoro. La finalità è creare un coordinamento che sia funzionale allo scambio di pareri sull’interpretazione della normativa, alla condivisione delle esperienze e all’attuazione di iniziative per lo sviluppo del sistema duale e, in modo particolare, dell’apprendistato articolo 43 nei percorsi di IeFp presenti sul territorio bergamasco.

“La Provincia c’è sul rapporto scuola/lavoro – ha detto il presidente Matteo Rossi -.  Lo abbiamo dimostrato con la Fiera dei Mestieri, lo faremo con gli Stati generali della formazione in autunno, lo facciamo oggi con la sottoscrizione di un accordo che vuole dare concretezza al cuore del sistema duale, ossia l’apprendistato per il raggiungimento della qualifica e del diploma. Gli obiettivi di fondo che condividiamo con i tantissimi soggetti che hanno aderito sono tre: la lotta alla dispersione scolastica, la presa in carico dei giovani neet, uno sviluppo dell’impresa sempre più basato sulla formazione e la conoscenza. Con questo accordo riconosciamo fino in fondo l’impresa come soggetto formativo, un passaggio culturale che trova nella realtà bergamasca un’esperienza che può diventare modello nazionale”. Se in generale l’apprendistato – norma che negli ultimi anni è andata evolvendosi – è ritenuto la modalità privilegiata di accesso qualificato dei giovani al lavoro, il D.Lgs 81/2015 integra organicamente “in un sistema duale” formazione e lavoro. Nella nostra provincia, tra gennaio 2015 e maggio 2016, sono stati attivati 5.036 contratti di apprendistato.
L’apprendistato è strutturato in modo da coniugare la formazione effettuata in azienda con l’istruzione e la formazione professionale svolta dalle istituzioni formative. In particolare, le parti hanno individuato nell’articolo 43 lo strumento adeguato per promuovere la formazione e l’occupabilità dei giovani, riducendo nel contempo la dispersione scolastica. I firmatari riconoscono l’importanza di altri strumenti per l’ avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro quali: i tirocini curriculari ed extra curriculari con periodo di orientamento al lavoro e di formazione in contesto lavorativo; l’alternanza scuola-lavoro, dove la scuola diventa più aperta al territorio e l’azienda esercita un ruolo formativo primario verso i giovani, in un contesto che vede il concorso e la collaborazione di diversi attori alla realizzazione delle iniziative di alternanza scuola-lavoro (associazioni d’impresa, Camere di Commercio, enti pubblici e privati ecc.).

Firmatari per la parte sociale, politica e sindacale:

  • Provincia di Bergamo
  • Ufficio scolastico regionale per la lombardia – ufficio iii ambito territoriale di Bergamo
  • Ance Bergamo
  • Cna Bergamo
  • Confagricoltura Bergamo
  • Confartigianato Bergamo
  • Ascom Confcommercio Bergamo
  • Confcooperative
  • Confesercenti Bergamo
  • Confimi apindustria Bergamo
  • Confindustria Bergamo
  • Federazione Coldiretti Bergamo
  • Lia Bergamo
  • Cgil – Cconfederazione generale italiana del lavoro
  • Cisl – Confederazione italiana sindacati dei lavoratori
  • Uil – Unione italiana del lavoro

Istituzioni formative e Associazioni:

  • FSF LOMBARDIA (Federazione Servizi Formativi Lombardia): IKAROS IMPRESA SOCIALE – Bergamo
  • AFP Patronato San Vincenzo
  • ACOF Olga Fiorini – Cooperativa sociale onlus – Bergamo
  • Azienda Bergamasca Formazione
  • Associazione Centro Studi Teorema
  • Associazione Istituto Scolastico Sistema
  • Associazione CNOS/FAP Regione Lombardia – Treviglio
  • Associazione Scuola SILV
  • Consorzio ENFAPI Treviglio
  • ENGIM Lombardia
  • Ente di Formazione Sacra Famiglia
  • Fondazione ENAIP Lombardia – Bergamo
  • Fondazione I.S.B.
  • Fondazione LEONARDO Education
  • Fondazione Maddalena di Canossa
  • Scuola d’Arte applicata Andrea Fantoni
  • Scuola Edile di Bergamo
  • Scuola Internazionale di Estetica Locatelli impresa sociale snc

 

L’accordo – Sistema duale e dell’apprendistato

 

 




Giovedì la notte bianca è maxi. E arriva anche in Borgo Palazzo

Sarà una Notte Bianca allungata quella di giovedì 7 luglio a Bergamo. Per il secondo anno arriva infatti anche in via Borgo Palazzo il divertimento di Bergamo Balla, il cartellone di spettacoli, musica e intrattenimento che ha per tema la danza e il ballo e che fa da filo conduttore alla “movida” cittadina.

Dalle 19.30 a mezzanotte sarà chiuso al traffico il tratto tra viale Pirovano e via Camozzi, i negozi ed i locali saranno aperti e proporranno le iniziative che hanno messo a punto per l’occasione, come momenti musicali, ma anche offerte capaci di rendere ancora più interessante l’avvio dei saldi.

bergamo balla borgo palazzo 2016L’Associazione delle Botteghe, dal canto suo, ha organizzato quattro eventi in altrettante postazioni. Da non perdere il dj set di Federico Spini accompagnato dalla performance di live art di Paolo “il Baro” Baraldi, in piazzetta Rossa, e il concerto rock dei Metropolis in piazza Sant’Anna. In programma anche la zumba al numero 82 e il rock and roll di Alma Progetto all’altezza del civico 15. Ci sarà inoltre la possibilità di vivere il quartiere in maniera diversa partecipando alla cena condivisa, organizzata sempre in piazza Sant’Anna: ognuno potrà portare piatti e prodotti da gustare insieme, seduti ai tavoli allestiti nel cuore del borgo.

«In Borgo Palazzo – ricorda il presidente delle Botteghe Nicola Viscardi – la notte bianca ha debuttato lo scorso anno con un’ottima partecipazione. Ora replichiamo, con un programma più ricco e strutturato. L’obiettivo è far vivere la nostra zona e soprattutto promuovere le attività commerciali». E dà un suggerimento per godersi al meglio la serata all’aria aperta in città: «Si può parcheggiare in viale Pirovano e arrivare passeggiando fino in largo Rezzara, la pedonalizzazione del Borgo si unisce infatti a quella del centro e crea un’ampia area da vivere tra shopping, locali, animazione, incontri e angoli da scoprire».

Tante saranno del resto anche le proposte in centro, con palchi, balli di gruppo, esibizioni, punti ristoro e negozi aperti.

In centro la manifestazione tornerà anche i giovedì 21 luglio e 8 settembre. Dopo la notte bianca Borgo Palazzo invece si prepara all’evento clou del proprio carnet, quello con la Festa del Borgo, che si terrà domenica 25 settembre e già promette alcune sorprese.




Zogno, la Notte Bianca si accende con la magia delle lanterne

Li hanno misurati. Sono 1.576 metri di festa, quella che sabato 2 luglio accenderà la notte di Zogno dalle 20 all’1. La manifestazione è organizzata dall’associazione dei commercianti Punto Amico e dell’Amministrazione comunale e prevede numerose iniziative distribuite nelle vie Circonvallazione, Pietro Ruggeri, viale Martitiri della Libertà, villa Belotti, piazza Belotti, via Cavour, via Mazzini, via Cavagnis, piazza Italia, piazza Marconi, piazza Garibaldi.

Ci saranno artisti di strada, concerti, esibizioni di ballo, la banda in concerto, la gara dei boscaioli, naturalmente il maxi schermo per la partita dell’Italia agli Europei. E ancora musei gratuiti, mostre e lo schiuma party.

Uno degli appuntamenti più suggestivi sarà quello con la “Lanternata sul Brembo”, dal ponte Nuovo. I negozianti vogliono creare un’atmosfera unica e mettono a disposizione lanterne completamente biodegradabili che ognuno potrà far volare in cielo esprimendo un desiderio, un messaggio, un augurio. Le prime 300 lanterne saranno regalate, le altre distribuite al costo di 2 euro.

IL PROGRAMMA

  • “Aspettando la Notte Bianca” – dalle 16 alle 18 gonfiabili ed animazione presso Rinaldi Calzature in Ambria
  • Palazzo Rimani – ” Una Banda alla Finestra” – apertura ore 20
  • Piazza Marconi – Campionato Boscaiolo Orobico
  • Piazza retro Palazzo Rimani – arrivo Barcellona-Bergamo e maxi schermo+ maxi TV per seguire la partita degli Europei Italia-Germania
  • Museo della Valle aperto
  • Parrocchiale e Battistero visita gratuita con guida
  • via Mazzini – animazione e giochi
  • via Cavour – trucca bimbi e distribuzione merenda
  • piazza Belotti – gonfiabili e animazione
  • Parco e Biblioteca Belotti – Il parco delle favole, animazione in costume
  • Piazza Garibaldi – maxi schermo Europei Italia-Germania
  • Piazza Garibaldi – Ambulaclown
  • Piazza Italia – Royal Wine Cocktail
  • Piazza Italia – Valle Brembana in 3D
  • Via Circonvallazione – Raduno Auto-Tuning
  • Via Pietro Ruggeri – Hobbisti
  • Via XXV Aprile – Smart officina pittorica
  • Via Circonvallazione – Schiuma Party
  • Ponte Nuovo – Lanternata sul Brembo



Curno, alla festa dei commercianti la partita dell’Italia in compagnia del Vava

 

curno piazza papa giovanni e chiesa parrocchiale

I commercianti di Curno scendono in piazza e regalano una serata di festa, shopping, sport e divertimento. Sabato 2 luglio, a partire dalle 18 in piazza Papa Giovanni XXIII, è in programma “Note d’Estate 2016”, organizzata dall’Associazione Botteghe di Curno in collaborazione con l’amministrazione Comunale, il Distretto del Commercio dei Colli e del Brembo e il Gruppo Alpini di Curno.

Gli ingredienti sono numerosi. Innanzitutto le bancarelle di tanti espositori del commercio e dell’artigianato, che offriranno anche dimostrazioni e laboratori. E poi il il cibo, con i ristoratori e i bar della zona in campo per realizzare un grande ristorante a cielo aperto e un ricco menù in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.

vavaLa grande attrazione della serata è Vava77, l’ironico artista che anticiperà con uno spettacolo speciale la partita Italia-Germania e continuerà al termine della stessa, proprio per permettere ad appassionati e non di godersi l’evento sportivo in un contesto unico e conviviale grazie ai due maxischermi collocati in piazza Papa Giovanni XXIII.

La manifestazione vedrà la partecipazione attiva di una ventina di commercianti del territorio, con la volontà di promuovere i prodotti e dei servizi rappresentativi della categoria merceologica a cui appartengono, in spazi espositivi allestiti con la creatività che li contraddistingue. Per quanto riguarda invece l’artigianato, la kermesse offre la scoperta di tante attività produttive degli oggetti più sfiziosi: dalla bigiotteria alla ceramica greca, dall’alluminio alle resine, dai gessetti profumati alle collane in stoffa e molto altro ancora, anche per la cura della persona e i trattamenti corpo.




Fusini (Ascom): “Così siamo riusciti a limitare il pesante impatto della Direttiva”

Oscar Fusini
Oscar Fusini

 

di Oscar Fusini*

In Italia, spiace constatarlo, i principi sono troppo spesso messi in discussione. Dai cittadini, ma anche dai loro rappresentanti politici. Prendiamo la Bolkestein. Parlare in questi giorni dell’ormai arcinota Direttiva, significa evocare un’epocale scossone che ha terremotato il sistema e i principi delle professioni, ma anche additare una delle cause che hanno portato via via allo sfilacciamento dell’Ue. La sua introduzione, ce lo ricordiamo tutti, fu un parto più che difficile. A sostenerla, a suo tempo, c’era il Regno Unito e i Paesi freschi membri dell’Ue, a contestarla tutti gli altri. Posizioni in contrasto, che hanno generato una forte disaffezione dei cittadini europei verso le istituzioni comunitarie. Non a caso, oggi la Bolkestein è considerata una delle ragioni del fallimento dei referendum francese e olandese sulla Costituzione europea. La Direttiva, che porta il nome impronunciabile dell’omonimo politico olandese, all’epoca Commissario europeo, fin dalla sua introduzione ha impattato pesantemente sui nostri principi. Perché un conto è affermare che un cittadino comunitario può esercitare una professione o erogare un servizio senza discriminazioni rispetto ad un residente e secondo le norme del suo Paese di origine, un altro asserire che quel diritto giustifica la destrutturazione completa del sistema di requisiti e autorizzazioni per l’esercizio. Che è poi quel che è avvenuto in Italia con la fine delle autorizzazioni o delle licenze. In altre parole, quelli che per una parte erano lacci e lacciuoli – o addirittura barriere all’ingresso nel mercato – per l’altra rappresentavano un sistema di regolazione e di tutela. Evidente, quindi, lo scontro sui principi: la prevalenza del singolo a intraprendere (e su questo siamo forse tutti d’accordo) rispetto al diritto di avere un sistema di regole che favorisca programmazione, tutela del cliente consumatore ecc. ecc.

Diciamolo, in molti casi si sarebbe potuto trovare l’equilibrio. Invece, abbiamo spazzato via cinquant’anni di storia di commercio e servizi. Anziché di liberismo o liberalizzazione, abbiamo parlato di deregulation o, addirittura, di destrutturazione dei comparti, ben oltre la portate della Direttiva. Oggi, alla luce dello shock Brexit, possiamo ben comprendere come parte del rancore verso l’Unione Europea sia attribuibile – è vero, spesso in modo strumentale e artificioso – anche alla stessa partecipazione al progetto europeo e alle scelte impopolari spesso giustificate in nome del “Ce lo chiede l’Europa”. In Italia, l’impatto della Bolkestein sui nostri settori è stato sin dall’inizio negativo. Perché la Direttiva è stata interpretata in maniera distorta, recepita male e accettata peggio. L’effetto sarebbe stato ancor più devastante se non ci fosse stato il lavoro costante e incisivo delle Associazioni di categoria. E’ una verità inoppugnabile. Penso, per esempio, agli agenti immobiliari, che ne hanno risentito in modo pesante ed hanno assistito alla fine del ruolo agenti. Senza l’intervento delle Associazioni, che hanno difeso l’obbligo dei requisiti per l’esercizio, ci saremmo trovati come la Spagna, dove le truffe ai danni dei clienti si sono moltiplicate a seguito delle liberalizzazione dell’attività di mediazione. Poco, purtroppo, è stato ottenuto nell’ambito della somministrazione, dove è stato difeso il requisito professionale pur nella liberalizzazione totale delle autorizzazioni che – dopo le “lenzuolate” di Bersani sulle “distanze minime” – ha messo di fatto fine alla programmazione nell’insediamento dei pubblici esercizi. Il tutto si è tradotto, nel giro di pochi anni, in un incremento verticale del numero di esercizi in un mercato fortemente indebolito.

Il problema maggiore, anche se in Bergamasca poco ci tange, resta quello della riassegnazione delle concessioni balneari. In questo caso, la rigidità delle posizioni, l’assenza di colloqui e di riconoscimenti reciproci hanno creato un problema che sembra insormontabile tra Stato, Unione Europea, Regioni, con il rischio che a decidere sulla sua futura applicazione sarà chiamata la Corte Europea di Giustizia. Il risultato migliore dall’applicazione della Direttiva, unitamente all’affermazione dei nostri principi, ci giunge invece dal versante dei posteggi su area pubblica. Non è casuale. In questo ambito, le associazioni Fiva e Anva stanno giocando egregiamente la partita, congiuntamente ed in piena sintonia. Con un lavoro instancabile, prima in Conferenza Stato-Regioni e poi sulle singole Regioni, hanno affermato i principi dell’assegnazione attraverso il bando, il diritto di concorrenza ma anche il criterio della professionalità, promuovendo l’anzianità di impresa e l’anzianità di posteggio come valori da riconoscere, al pari della regolarità contributiva e della compatibilità ambientale.

Il sistema, quindi, premia chi crede nella propria impresa, chi s’impegna e si sacrifica e tutela la concorrenza leale. La stabilità delle regole resta fondamentale per investire, ammodernare, assumere e sostenere la qualità nei servizi. Regione Lombardia, prima fra tante, ha già emanato le disposizioni necessarie per rendere operativi i principi. Quanto fatto oggi costituisce un esempio virtuoso. Basti pensare che l’anno scorso la Conferenza unificata Stato-Regione ha esteso l’applicabilità dell’ intesa del 5 luglio 2012, raggiunta per gli ambulanti, anche alle edicole che operano su suolo pubblico. Il lavoro, tuttavia, non è ancora terminato. Inizia infatti la partita, altrettanto difficile, dell’applicazione della legge che vedrà da un lato gli enti locali chiamati a redigere e amministrare i bandi e, dall’altro, le Associazioni di categoria pronte ad assistere le imprese nella partecipazione. Senza dimenticare il lavoro necessario per il superamento di alcune rigidità della legge e il monitoraggio della sua applicazione.

*direttore di Ascom Confcommercio Bergamo

 

 

 

 




Ambulanti, «salvati dalla Bolkstein grazie alle associazioni di categoria»

 

Cosa succederà con l’entrata in vigore della direttiva Bolkestein? Cosa cambierà per gli operatori ambulanti? Se ne è parlato oggi alla sede Ascom di via Borgo Palazzo nel corso del seminario “Bolkestein, aspettando il 2017“, organizzato da Fiva Confcommercio Bergamo e Anva Bergamo. L’appuntamento, indirizzato alla Pubblica Amministrazione e alla Polizia locale, ha visto la partecipazione del presidente di Armando Zelli, segretario generale di Fiva Confcommercio, e Maurizio Innocenti presidente nazionale Anva, Adriano Ciolli, segretario nazionale Anva Confesercenti, oltre a Paolo Malvestiti, presidente Ascom e Camera di Commercio Bergamo, Oscar Fusini, direttore Ascom, Mauro Dolci presidente di Fiva Ascom Bergamo e Giulio Zambelli presidente Anva Bergamo.

La contestatissima direttiva europea, dopo una serie di rinvii, dovrebbe definitivamente entrare in vigore in Italia partire da maggio del prossimo anno, portando una “rivoluzione” nel mondo  degli ambulanti. Ce ne parla Mauro Dolci, presidente di Fiva Ascom Bergamo.

Il presidente della Fiva di Bergamo, Mauro Dolci
Il presidente della Fiva di Bergamo, Mauro Dolci

«Con l’applicazione della Bolkestein viene introdotto il sistema dei bandi nell’assegnazione dei posteggi per il commercio ambulante. La durata delle autorizzazioni verrà limitata a 12 anni e il rilascio delle concessioni avverrà secondo nuove procedure selettive. Dal prossimo maggio quindi tutte le concessioni scadranno e i Comuni dovranno riassegnarle secondo gare pubbliche, che tengano conto dei criteri di professionalità e longevità dell’impresa».

Quanti operatori saranno coinvolti?

«Il provvedimento riguarda duecentomila imprese in tutta Italia e circa 30mila imprese balneari. Si tratta soprattutto di microimprese a conduzione familiare. In bergamasca sono coinvolti 246 mercati per un totale di circa 7mila posteggi».

Quando andranno a bando i posti del commercio su aree pubbliche i commercianti rischiano di perdere le loro licenze? Secondo alcuni la nuova direttiva permetterà alla grande distribuzione di entrare nel commercio ambulante, mandando in soffitta i sacrifici di intere generazioni e le attività tramandate di padre in figlio. È così?

«Dopo una lunga trattativa con il Governo e all’interno della conferenza Stato-Regioni, Fiva insieme con Anva Confesercenti, sono riuscite a negoziare condizioni favorevoli così da blindare gli ambulanti italiani. La riassegnazione dei posteggi avverrà infatti in base a una graduatoria che dà 40 punti su 100 ai titolari uscenti, altri 40 agli iscritti alla Camera di Commercio da meno di cinque anni e 50 per quelli iscritti da cinque a 10 anni e 60 per di più di 10 anni. Per favorire la concorrenza inoltre sono state inserite delle limitazioni: in mercati sotto i 100 banchi non si potranno possedere più di due banchi, oltre i 100 posteggi non più di tre banchi. Nel caso di Bergamo, ad esempio allo Stadio che ha 50 posteggi si potranno avere al massimo due banchi, alla Malpensata che ne ha più di 100 al massimo 3».

Gli ambulanti possono stare tranquilli quindi?

«Questo sistema resterà in vigore fino al 2029, quindi gli ambulanti saranno tutelati per 12 anni perché nessuno toccherà i loro banchi prima di quella data. Inoltre proprio ieri Regione Lombardia ha previsto che anche nelle prossime selezioni verranno utilizzati questi stessi criteri. Questi risultati non sarebbero arrivati senza l’intervento delle categorie. Ci siamo sempre battuti perché la direttiva europea non toccasse i mercati. La rappresentanza associativa va considerata come uno strumento di garanzia per i posti di lavoro e per la sua presenza nelle situazioni critiche. L’obiettivo è comunque che la Bolkestein in Italia non sia applicata: il nostro è l’unico Paese al mondo nel quale il commercio ambulante rappresenta il 22% dei consumi interni».




Alla Mezza Maratona un Trofeo per la legalità. Fusini: “Dall’Ascom pieno sostegno all’evento”

Da sinistra, tra I cadetti: Migidio Bourifa, direttore tecnico della Mezza Maratona; Oscar Fusini Direttore di Ascom Confcommercio Bergamo; Marcello Razzino dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro; il Generale Virgilio Pomponi, comandante dell’Accademia della GdF; Loredana Poli , assessore comunale allo Sport; Giovanni Bettineschi di Promoeventi Sport; Angelo D’Ambrosio dell’ Inps di Bergamo; Antonino Lucido dell’Agenzia delle Entrate e Stefano Lania di Confindustria Bergamo
Da sinistra, tra I cadetti: Migidio Bourifa, direttore tecnico della Mezza Maratona; Oscar Fusini Direttore di Ascom Confcommercio Bergamo; Marcello Razzino dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro; il Generale Virgilio Pomponi, comandante dell’Accademia della GdF; Loredana Poli , assessore comunale allo Sport; Giovanni Bettineschi di Promoeventi Sport; Angelo D’Ambrosio dell’ Inps di Bergamo; Antonino Lucido dell’Agenzia delle Entrate e Stefano Lania di Confindustria Bergamo (foto Marco Quaranta)

 

Una location esclusiva e simbolica, quella che ieri ha ospitato la presentazione ufficiale della Mezza Maratona dei Mille “Città di Bergamo” che il prossimo 25 settembre spegnerà quattro candeline. Infatti, l’Accademia della Guardia di Finanza ha accolto l’organizzazione della manifestazione podistica con una conferenza stampa allargata a numerosi enti della città orobica, per una partnership di ampio respiro. Le prime novità della Mezza Maratona riguardano le variazioni del percorso: «La partenza in Città Alta l’abbiamo spostata in Colle Aperto, evitando così la prima dura salita dopo poche centinaia di metri dal via della Fara – ha commentato Migidio Bourifa, direttore tecnico della maratonina – ma confermiamo il passaggio suggestivo in Piazza Vecchia, che ha riscosso sempre successo nelle prime tre edizioni». Anche la parte bassa del tracciato ha subito modifiche «con un doppio passaggio all’interno dell’Accademia della Guardia di Finanza, un transito che sicuramente colpirà i concorrenti per l’atmosfera che potranno respirare in questo suggestivo tratto del percorso» ha commentato Giovanni Bettineschi, alla guida dell’organizzazione sin dal 2013. La seconda novità riguarda l’introduzione di una classifica per la neonata prova di 10 chilometri, ovvero la gara che vedrà la stessa partenza (da Città Alta) e lo stesso arrivo (sul Sentierone) della Mezza Maratona, ma su un giro più breve.

Infine, l’evento di domenica 25 settembre vedrà il ritorno della prova a staffetta 3 x 7 chilometri aperta a tutti e fortemente voluta dal Generale Virgilio Pomponi, comandante dell’Accademia che, prendendo spunto dal testo del 1° comma dell’articolo 53 della Costituzione “Tutti sono tenuti a conCORRERE alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” ha promosso l’istituzione del trofeo “Bergamo conCORRE per la legalità”, ovvero una “gara nella gara” a cui prenderanno parte, oltre agli allievi dell’Accademia, gli appartenenti alla Guardia di Finanza in servizio e in congedo, nonché gli aderenti, iscritti e dipendenti di numerose Istituzioni. A rappresentare quest’ultime durante la conferenza stampa e a dare sostegno all’iniziativa sono stati Antonino Lucido dell’Agenzia delle Entrate di Bergamo, Angelo D’Ambrosio dell’ Inps di Bergamo, Oscar Fusini di Ascom Confcommercio Bergamo, Stefano Lania di Confindustria Bergamo e Marcello Razzino dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, a cui si affiancano le istituzioni di Camera di Commercio di Bergamo, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Avvocati.

mezza maratona«L’obiettivo del trofeo è rendere testimonianza dei rapporti di collaborazione in atto fra le Istituzioni partecipanti, che l’immaginario collettivo di norma colloca su posizioni contrapposte ma che sono invece impegnate a fornire ciascuna il proprio contributo per assicurare le necessarie condizioni di legalità economica al Paese» ha sottolineato Pomponi. Assume un valore altamente simbolico il fatto che tutti i partecipanti conCORRERANNO vestendo una maglietta appositamente realizzata sulla quale saranno riportati, fra l’altro, il testo del 1° comma dell’articolo 53 e i loghi delle Istituzioni partecipanti. Per l’occasione l’Accademia aprirà le sue porte per la prima volta a tutti gli atleti della mezza maratona e ai partecipanti al trofeo, essendo stato previsto, nell’ambito del percorso di gara, anche il passaggio attraverso la piazza d’Armi dell’Istituto.

“L’Ascom – evidenzia il direttore Oscar Fusini – partecipa all’iniziativa e invita alla manifestazione il largo pubblico dei suoi associati, almeno quelli che non lavoreranno, a passare la giornata con la famiglia in città. C’è piena condivisione del messaggio di legalità promosso dalle Istituzioni bergamasche, in primis dalla Guardia di Finanza. La legalità è un tema che ci vede fortemente coinvolti come associazioni, essendo un prerequisito fondamentale del fare impresa oggi. Anche Bergamo, che non è più l’isola felice di qualche anno fa, la sensibilità degli imprenditori verso questo tema è fortemente cresciuto. In un momento politico come quello attuale e alla luce di quanto è avvenuto nel Regno Unito è fondamentale che tutti contribuiscano all’educazione e la sensibilizzazione dei cittadini”.




“Sharing Days”, i laureati senior condividono le esperienze con gli studenti

Si è tenuto, nei giorni scorsi, il primo appuntamento del ciclo di incontri “Sharing Days”, organizzato da Luberg per dare agli studenti dell’università di Bergamo la possibilità di incontrarsi con i laureati dell’ateneo. Il periodo universitario rappresenta, in effetti, un passaggio molto importante nella carriera personale e scolastica, perché costituisce il coronamento di un lungo percorso che dalla prima infanzia porta all’ingresso nell’età adulta e alle sfide che ne derivano. Per accompagnare gli studenti in questa fase impegnativa e stimolante, l’associazione dei laureati dell’Università di Bergamo ha quindi scelto quest’anno di dare il via al progetto. “Laurearsi… e poi? Con questa iniziativa – spiega Cristiana Cattaneo, consigliere di Luberg e responsabile del progetto – vogliamo fare dell’associazione un ponte fra l’Università e il mondo del lavoro e del post laurea. È stato quindi naturale costruire, d’intesa anche con il rettore Remo Morzenti Pellegrini, un progetto per raccogliere le testimonianze dei nostri laureati che si sono inseriti da poco tempo nel mondo del lavoro, per offrire la loro esperienza a tutti gli studenti dell’università”. Il progetto prevede anche un secondo momento in cui gli studenti hanno la possibilità di confrontarsi con laureati senior di importanti aziende della Bergamasca. “Abbiamo quindi pensato gli Sharing Days – prosegue Cattaneo – per porre in relazione i nostri studenti con laureati junior e senior, favorendo la condivisione utile a far emergere le aspettative, i desideri e le ambizioni in

relazione all’ingresso nel mondo del lavoro. Il primo appuntamento, destinato agli studenti di Economia e Giurisprudenza, si è nella sede dell’associazione di Viale Vittorio Emanuele II, 10 (Palazzo del Monte) e ha visto la partecipazione di: Lorenzo Busi, divisione Unity Corporate & Private di Ubi Banca; Roberta Cucchi di KPMG; Oscar Fusini, direttore generale dell’Ascom; Massimo Locarno, commercialista; Maria Giovanna Locatelli, già dirigente presso aziende sanitarie ospedaliere bergamasche;  Mauro Madaschi, Financial Controller di Brembo; Davide Orabona, direttore Sistemi informativi Corporate di Gewiss; Enrico Pedrana, responsabile controllo di gestione di Sacbo; Isabel Perletti, responsabile sportello orientamento lavoro Cisl; Carlo Rubis, avvocato ed Enrico Vitali, Senior director di Banca Esperia. Nel corso della serata i laureati senior hanno offerto agli studenti preziosi consigli su come approcciare al meglio il mondo del lavoro di oggi e hanno voluto condividere anche riflessioni personali sul giorno della laurea, sulle aspettative nei confronti del futuro professionale e sugli errori commessi nei primi contatti con le aziende. Infine durante l’aperitivo di networking, i laureati senior si sono messi a disposizione degli studenti anche per rispondere direttamente a dubbi, curiosità e domande degli studenti. Per partecipare ai prossimi incontri (che si terranno il 12 ottobre per il polo ingegneristico e il 16 novembre per il polo umanistico) è sufficiente iscriversi sul sito Laurearsiepoi.it indicando l’area o la funzione aziendale di interesse.

 

 

 




Anche l’Ascom in campo per sostenere l’evento

Abbraccio_delle_Mura

Anche l’Ascom Confcommercio Bergamo aderisce all’Abbraccio delle Mura, l’evento in programma il prossimo 3 luglio e organizzata da Comune di Bergamo e Turismo Bergamo per sostenere la candidatura UNESCO delle Mura di Bergamo. L’Associazione commercianti di Bergamo ha invitato tutti gli associati a promuovere l’evento, chiedendo di distribuire il materiale informativo e di partecipare all’Abbraccio, iscrivendosi sul sito www.visitbergamo.net. Per gli associati Ascom, il materiale informativo è in distribuzione nell’area accoglienza di Ascom in via Borgo Palazzo 137 (tel. 035 4120304/ info@ascombg.it).




Sabato il via ai saldi, tra buoni affari e feste dello shopping

Conto alla rovescia per l’inizio dei saldi estivi che, come da calendario regionale, prendono il via sabato 2 luglio. L’attesa è alta da parte sia dei commercianti sia dei consumatori, anche perché l’avvio coincide con l’arrivo del caldo.

«Le aspettative sono altissime – dichiara Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Bergamo -. La bella stagione non è decollata, il cattivo tempo ha fermato la vendita dei capi estivi sia per l’abbigliamento sia per le calzature. I saldi proposti saranno sicuramente vantaggiosi, perché la scelta è rimasta ampia. La speranza dei commercianti è che le vendite si prolunghino per il maggior tempo possibile e non si fermino, come ormai succede da anni, dopo i primi dieci giorni dall’avvio».

Nei negozi sono rimasti sugli scaffali abiti, scarpe, sandali, costumi da bagno, che saranno venduti a prezzi ribassati, dal 20 al 40%.

Sul fronte dei consumi comunque, nell’abbigliamento, qualche timido segnale di ripresa c’è stato nei primi mesi dell’anno, ma il maltempo ha fermato gli acquisti.

«Ora i saldi possono essere un aiuto al settore. Sappiamo che non risolvono il problema ormai strutturale del calo dei consumi e del cambiamento di stile d’acquisto dei consumatori, però rappresentano una boccata d’ossigeno necessaria per la sopravvivenza degli esercizi commerciali. Inoltre lo shopping estivo può essere un attrattore per i turisti stranieri in città o nei luoghi di villeggiatura», conclude Malvestiti.

Per dare il benvenuto ai saldi, in città e in alcuni comuni della provincia sono in programma iniziative, organizzate dai Distretti dell’attrattività e del commercio, come a Bergamo, dove sabato e domenica va in scena “Ecosaldi da record”, con vantaggi per chi sceglie i mezzi pubblici e sorprese legate all’impresa da record dell’abbraccio delle mura, Treviglio, dove è in programma Treviglio Vintage, e a Romando di Lombardia.

Le regole

In Lombardia i saldi durano 60 giorni, a partire dal primo sabato di luglio. Si concluderanno perciò il 30 agosto. In questi due mesi cinque sono i principi base da seguire, cinque regole di trasparenza e di correttezza pensate per la tutela della concorrenza e del cliente: cambi, prova capi, pagamenti, tipologia dei prodotti in vendita e indicazione sui prezzi.

1. cambi

La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. prova dei capi

Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante.

3. pagamenti

Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.

4. prodotti in vendita

I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. indicazione del prezzo

Obbligo del negoziante di indicare il prezzo iniziale di vendita e lo sconto in percentuale, è facoltà, ma consigliabile, indicare anche il prezzo di vendita ribassato, mentre è vietato indicare qualsiasi altro prezzo.

Le violazioni alla norma sulle vendite straordinarie saranno punite con sanzioni amministrative da 500 a 3.000 euro, secondo la legge regionale 9/2009