Emozionale e scientifico, con Terziario Donna alla scoperta delle nuove frontiere del marketing

Migliorare le vendite grazie al neuromarketing: è questa la sfida lanciata dal workshop organizzato dal Gruppo Terziario Donna dell’Ascom di Bergamo, che rappresenta e accompagna la crescita delle imprese al femminile del commercio, del turismo e dei servizi.

L’appuntamento è martedì 14 novembre, nella sede cittadina Ascom di via Borgo Palazzo 137 (Aula Corsi) per una full immersion, dalle 9.30 alle 16, alla scoperta dell’origine delle motivazioni inconsce che guidano gli acquisti. La partecipazione è aperta a tutte le imprenditrici (con prenotazione obbligatoria entro lunedì 13 novembre).

Il seminario, dal titolo “Lo shopping si fa emozionale, come aumentare le vendite con il neuromarketing”, si pone degli obiettivi pratici di business: grazie alla guida dell’esperta Barbara Monteleone si acquisiranno gli strumenti ideali per la propria attività, per migliorare l’esperienza d’acquisto e mettere in campo strategie vincenti e innovative.

Il corso fa parte di un progetto nazionale formativo di Terziario Donna- Confcommercio Imprese per l’Italia, che ha selezionato e coinvolto dieci associazioni territoriali. Il primo seminario si è svolto a Cagliari il 18 settembre. Il tour formativo ha fatto poi tappa a Genova, Potenza, Foggia e Taranto. Da Bergamo il workshop approderà quindi a Padova, Cremona, Chieti e Pistoia-Prato.

Alessandra Cereda
Alessandra Cereda

«Il corso rappresenta un’occasione importante per tutti i settori: capire il cliente e rispondere alle sue aspettative, anticipandone se possibile i desideri, è fondamentale per qualsiasi attività – sottolinea Alessandra Cereda, presidente provinciale di Terziario Donna -. Per essere competitivi e conquistare nuove fasce di mercato non bisogna per forza prestarsi al gioco di sconti, ribassi e promozioni».

Il Neuromarketing consente di incidere sulla percezione che i consumatori hanno di un’impresa e dei suoi prodotti o servizi. Al termine della giornata le imprenditrici potranno migliorare l’esperienza del cliente, ottimizzare le risorse e aumentare le vendite.

A Bergamo si contano 5.656 imprese femminili (dato Ascom su elaborazione Cciaa a novembre 2017), di cui in città 832. Negli ultimi cinque anni le imprese guidate da donne sono cresciute del 6%.

La partecipazione al seminario è libera, con prenotazione obbligatoria entro lunedì 13 novembre (pietro.bresciani@ascombg.it). Per informazioni: segreteria tel. 035 4120135




Sindrome di Angelman, nasce a Bergamo il registro che aiuta ricerca e cura

La presentazione del Registro Italiano Angelman. Da sinistra: Lorenzo D'Antiga, Arrigo Schieppati, Francesco Biroli, Eleonora Sfreddo, Pier Luigi Carriero, Carlo Nicora, Luca Patelli, Tiziano Barbui e Antonello Gavazzi
La presentazione del Registro Italiano Angelman. Da sinistra: Lorenzo D’Antiga, Arrigo Schieppati, Francesco Biroli, Eleonora Sfreddo, Pier Luigi Carriero, Carlo Nicora, Luca Patelli, Tiziano Barbui e Antonello Gavazzi

Un registro nazionale dei pazienti italiani affetti dalla Sindrome di Angelman. Il progetto nasce all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo grazie ad una intensa collaborazione tra l’Associazione Angelman Onlus, con il presidente Luca Patelli, e la From – Fondazione di Ricerca dell’Ospedale di Bergamo, con il suo direttore operativo Eleonora Sfreddo.

È la prima iniziativa strutturata per portare alla luce il numero e le storie dei pazienti colpiti da questa malattia rara, mettere in rete le strategie di ricerca più aggiornate e, si spera il prima possibile, identificare nuovi approcci terapeutici.

L’obiettivo principale del Registro Italiano Angelman è raccogliere informazioni su bambini e adulti affetti da questa sindrome, con criteri standardizzati e omogenei rispetto a quelli adottati anche a livello internazionale. Il registro permetterà inoltre di raggiungere altri importanti risultati: migliorare la comprensione della storia naturale e l’impatto della sindrome di Angelman nel corso della vita, mettere a punto ulteriori studi e informare le famiglie dei malati sullo stato di avanzamento della ricerca con particolare riguardo alle nuove opzioni terapeutiche. L’iniziativa avrà una ricaduta importante anche a livello territoriale perché favorirà lo sviluppo di strutture dedicate allo studio di questa patologia.

«Non può esservi ricerca senza la raccolta di dati significativi nel numero e nella possibilità di essere analizzati – spiega Carlo Nicora, presidente di From e direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII -. Per questo la creazione di un data base è il primo e indispensabile passo per migliorare la conoscenza di questa malattia e per sostenere la ricerca di base, clinica ed epidemiologica».

Ideatore e promotore del Registro, il presidente dell’associazione bergamasca Angelman Onlus Luca Patelli sottolinea: «Siamo molto soddisfatti del concretizzarsi di questo progetto al quale lavoriamo da molto tempo. I nostri volontari, i benefattori e gli sponsor hanno contribuito in maniera decisiva e per questo li voglio ringraziare. Disporre di questi dati è fondamentale per ricercatori e medici impegnati nella messa a punto di future terapie: maggiori saranno i dettagli a disposizione, maggiore sarà la probabilità di arrivare a una ricerca clinica di successo che è il desiderio di tutti noi familiari».

registro italiano angelmanIl registro sarà attivato a febbraio 2018. Potranno accedervi liberamente tutti i genitori / care givers di bambini o adulti con diagnosi, anche solo clinica, di sindrome di Angelman (nel 5-26% dei pazienti non è stato infatti identificato il difetto genetico), residenti nel territorio italiano. Per facilitare l’accesso da parte delle famiglie, il registro sarà creato con un database innovativo che permetterà alle stesse di inserire i dati del proprio malato.

«Per registrarsi – spiega Pier Luigi Carriero, project manager del Registro Italiano Angelman – ai familiari basterà accedere al sito internet dedicato, accreditarsi, firmare il consenso informato e, ottenuta la password, compilare i diversi moduli del questionario. Si tratta di una procedura che potrà essere eseguita in autonomia. Sono stati previsti supporti diversi per assistere le famiglie in ogni fase della registrazione. I dati saranno poi da noi validati e verificati per garantire a pieno la correttezza dell’inserimento».

Rispetto ai registri “tradizionali” generati da ricercatori o istituzioni cliniche/di ricerca, questo tipo di registro presenta due benefici: garantisce un maggiore livello di partecipazione (i pazienti sono più inclini a condividere dati e informazioni se mantengono un ruolo attivo e ricevono riscontri periodici dal registro) e offre più possibilità di garantire risorse per il suo sviluppo e il suo mantenimento a lungo termine (le organizzazioni dei pazienti sono motivate a raccogliere fondi e destinare risorse al registro se lo strumento rimane sotto la loro responsabilità e serve agli scopi e ai bisogni della loro comunità).

«A garanzia della tutela dei dati dei pazienti e della correttezza procedurale, le attività del registro saranno controllate da un comitato scientifico – afferma Tiziano Barbui, direttore scientifico di From -. I dati resi disponibili dai pazienti saranno depositati nel database tramite una procedura che tutela la privacy e la sicurezza secondo i criteri più rigorosi».

Il progetto avrà un respiro internazionale. La preziosa collaborazione con il professor Ype Elgersma e con la dottoressa Marie-Claire de Wit dell’Erasmus Medical Center (EMC) di Rotterdam, centro leader a livello europeo per lo studio e la cura di questa patologia, testimonia il valore scientifico del progetto.

La sindrome di Angelman è una malattia neurologica rara di origine genetica, caratterizzata da un serio ritardo cognitivo, problemi motori e assenza di linguaggio verbale. Attualmente non esiste una fotografia completa e dettagliata su quanti siano questi malati in Italia e sulle loro condizioni cliniche. Stando alla prevalenza – cioè al suo manifestarsi in un caso ogni 15mila nati – in Italia si stimano fra i 20 e i 40 nuovi casi l’anno.

L’accordo fra Associazione Angelman e From è stato stipulato nel mese di agosto. Entro la fine di quest’anno sono in cantiere iniziative di comunicazione per informare e coinvolgere le famiglie dei malati e di raccolta fondi per sostenere il progetto anche grazie al contributo di altri soggetti, pubblici e privati.

Tutti possono sostenere il progetto, facendo una donazione tramite bonifico bancario con causale “Registro Italiano Angelman” a Associazione Angelman onlus IBAN IT 31 W 05216 54910 000000008000 o a From – Fondazione di ricerca dell’Ospedale di Bergamo IBAN IT73E0335901600100000009519.




Mais e prodotti locali, l’Isola vuole prendere i turisti per la gola

isola bergamasca - mais - farina - prodotti

L’Isola Bergamasca gioca la carta dell’enogastronomia per sviluppare il proprio richiamo turistico. I prodotti della terra hanno messo d’accordo tutti e 21 i Comuni che compongono il Distretto dell’Attrattività dell’Isola Bergamasca, l’organizzazione che, secondo il piano regionale, riunisce le imprese, i Comuni, le associazioni nella realizzazione di progetti integrati per lo sviluppo commerciale e turistico.

Bene perciò il sito Unesco di Crespi d’Adda, il richiamo religioso di Sotto il Monte, le ville, i castelli, il percorso sul fiume e le altre mete storiche, culturali e architettoniche, ma per catturare l’interesse dei visitatori (e rinnovare l’attenzione al proprio territorio da parte dei residenti) si è deciso di puntare con decisione sulle bontà locali, argomento più che mai convincente nell’era dei food lovers e dei ricercatori del gusto. Tanto più che la zona può schierare un vero e proprio campione, il Mais Nostrano dell’Isola, varietà che fino agli anni Cinquanta era la scelta più diffusa per la preparazione della polenta “alla bergamasca”, consistente e profumata, autentico simbolo della cucina nostrana.

Il seme è stato conservato in purezza e grazie ad un progetto partito cinque anni fa è cominciata la rinascita, fatta di miglioramento genetico (con invii in Cile per sfruttare la controstagione e dimezzare i tempi di riproduzione), ripresa della coltivazione con tanto di protocollo, macinatura sul territorio e nascita di nuovi prodotti, come biscotti, dolci, gallette e birra. Attorno a questa riscoperta sono state aggregate le altre produzioni del territorio, dai vini alla carne, dai formaggi ai salumi, dalle confetture al miele. Un paniere che oggi è alimentato da 17 aziende e che vuole essere il punto di partenza per portare nei ristoranti, nelle strutture dell’ospitalità e nei negozi i sapori locali.

La presentazione ieri sera al castello Colleoni di Solza, dove non poteva mancare una cena “dimostrativa” delle potenzialità dei prodotti, utilizzati per elaborare ogni portata.

«Con questo progetto – ha spiegato Roberto Ghidotti, responsabile Ascom dei distretti – si vuole creare un brand dell’Isola, generare attrattività turistica attraverso i prodotti dell’enogastronomia. Si sta lavorando per valorizzare e mettere in rete le produzioni, il vero snodo è però rappresentato ora dal coinvolgimento della ristorazione e delle attività commerciali. È attraverso questi canali, infatti, che vini e cibi a chilometro zero possono arrivare ai consumatori e ai visitatori».

Il progetto è accompagnato da un programma di promozione nelle principali manifestazioni dell’Isola e della Bergamasca. «Un ulteriore sviluppo potrà essere la riqualificazione dei negozi sfitti – annuncia Ghidotti – con l’apertura di temporary store dei sapori dell’Isola, la partecipazione a bandi di finanziamento e pure la creazione di un ricettario».

«Cinque anni fa – ha ricordato Silvano Ravasio, presidente di Promoisola, l’associazione che da vent’anni si occupa di promozione del territorio – abbiamo cominciato a parlare di mais, ora abbiamo una bella lista di eccellenze che ci permette di partecipare alle iniziative che la Regione Lombardia dedica al turismo enogastronomico e di presentare la nostra offerta agli influencer del web, che sono stati in visita da noi la scorsa domenica. Sono inoltre nate collaborazioni importanti, come quelle con le scuole, l’Engim di Valbrembo con cui seguiamo il miglioramento genetico del mais e la Fantoni di Bergamo che invece ha curato il logo. E ci sono le basi per continuare a far crescere il coinvolgimento».

isola - consegna premio eccellenza a Marco Bertolini
La premiazione di Marco Bertolini. Da sinistra: Silvano Ravasio (Promoisola), Oscar Fusini (Ascom), Maria Carla Rocca (sindaco di Solza), Andrea Locati (Camera di Commercio di Bergamo), Guido Bonacina (Promoisola)

La presentazione del menù è stata anche l’occasione per premiare chi ha reso possibile il ritorno del Nostrano dell’Isola nei campi e sulla tavola, l’agronomo Marco Bertolini, per oltre quarant’anni al lavoro all’Istituto per la maiscoltura di Bergamo, che ha conservato il seme in purezza e ne sta seguendo il miglioramento genetico. A lui è andato il Premio eccellenza dell’Isola Bergamasca, giunto alla quinta edizione.

Lo chef Graziano Foresti, al centro, e i collaboratori al labovo al castello di Solza per il menù dell'Isola
Lo chef Graziano Foresti, al centro, e i collaboratori, al lavoro al castello di Solza per il menù dell’Isola

Il compito di fare assaggiare le specialità nostrane è stato affidato allo chef Graziano Foresti del ristorante La Corte del Noce di Villa d’Adda, che ha composto un interessante tour del gusto tra salumi, formaggi e carne delle aziende locali, piatti della tradizione come i capù e nuove proposte come lo scrigno dell’Isola, fagottino di farina di castagne, funghi porcini, patate e caprini.

Declinato in forma di polenta, crostino o biscotto, il mais Nostrano supera a pieni voti la prova, regalando il profumo e il gusto schietto del cereale “di una volta”. Del territorio anche l’accompagnamento nei bicchieri, con i vini della cascina Drezza, dell’azienda agricola Sant’Egidio e Tassodine e la birra Amais, realizzata dal birrificio Maspy con il mais dell’Isola.

Alcuni dei produttori coinvolti nel progetto
Alcuni dei produttori che partecipano al progetto

I produttori

  • Azienda Agricola LA COLOMBERA – Sotto il Monte Giovanni XXIII – formaggi, salumi, vini
  • L’ALVEARE di Bonacina Roberto – Sotto il Monte Giovanni XXIII – miele biologico e derivati, confetture, vini
  • Agriturismo CASCINA BACCIA – Filago – carne, salumi, farina
  • Agriturismo CASA CLELIA – Sotto il Monte Giovanni XXIII – confetture
  • Azienda Agricola MICHELI MORRIS – Sotto il Monte Giovanni XXIII – carni e salumi
  • Azienda Agricola SANT’EGIDIO – Sotto il Monte Giovanni XXIII – vino, olio, grappa
  • Azienda Agricola BOLOGNINI CRISTIAN – Mapello – salumi e vino
  • Vini PRESSIANI ANGELO – Villa d’Adda – vino
  • Azienda Agricola SCOTTI – Mapello – vini, farine e foiade, miele e marmellate
  • Azienda agrituristica CASCINA RIGURIDA – Villa d’Adda – salumi e vino
  • Azienda Agricola ENRICA TOSI – Filago – formaggi caprini
  • Azienda Agricola LA ROSSERA – Villa d’Adda – vino e olio
  • Azienda Agricola TASSODINE – Villa d’Adda – vino
  • Azienda Agricola LA CÀ – Villa d’Adda – vini
  • HAMMER BEER – Villa d’Adda – birra
  • BIRRIFICIO MASPY – Ponte San Pietro – birra con Mais Nostrano dell’Isola
  • MOLINO PENNATI – Medolago – farine

I Comuni dell’Isola

Ponte San Pietro (comune capofila del Distretto dell’Attrattività dell’Isola Bergamasca), Ambivere, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Bottanuco, Brembate, Brembate di Sopra, Calusco d’Adda, Capriate San Gervasio, Carvico, Chignolo d’lsola, Filago, Madone, Mapello, Medolago, Presezzo, Sotto il Monte GiovanniXXlll, Solza, Suisio, Terno d’Isola, Villa dAdda.




Bar e ristoranti, un software tiene d’occhio gli allergeni

agenda degli allergeni - ascom bergamo

L’informazione sugli allergeni presenti nei piatti e nei prodotti non confezionati serviti al bar e al ristorante va verso una più precisa regolamentazione. L’obbligo di indicare ai consumatori la presenza di uno o più ingredienti responsabili di allergie alimentari – tra i 14 indicati dall’Unione Europea – è già previsto in Italia dal dicembre 2014, con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 1169/2011. Ma ci sono novità. Lo scorso 15 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di Decreto che definisce le disposizioni applicative e le sanzioni su tutto il tema dell’etichettatura. Al termine dell’iter arriveranno perciò indicazioni più stringenti su come realizzare l’informativa e potranno partire i controlli su come si comunicano gli allergeni nel piatto.

Lo schema è all’esame delle Camere e della Conferenza Stato-Regioni perché esprimano il parere previsto. Le disposizioni di maggior interesse per bar e ristoranti riguardano l’obbligo di indicare gli allergeni sul menù, su un apposito registro o con altra modalità, a patto che le informazioni siano sempre supportate da una precisa documentazione scritta facilmente reperibile dai consumatori e dalle autorità di controllo. La sanzione prevista per la mancata indicazione degli allergeni nei prodotti somministrati va da 3mila a 24mila euro, con possibilità di importi dimezzati per le microimprese. Per gastronomie, gelaterie, pasticcerie e panetterie, invece, è confermata la disciplina del cartello con l’indicazione di tutti gli ingredienti, ma è previsto l’obbligo di indicare gli allergeni in riferimento al singolo prodotto, di conseguenza sarà impossibile utilizzare il “cartello unico”.

La normativa spinge dunque verso un’informazione più puntuale nei confronti dei clienti e su una documentazione scritta. Un appesantimento di carte e burocrazia? Qualcuno sostiene di sì, soprattutto chi cucina seguendo le proposte giornaliere del mercato. Poiché però si sta parlando della salute dei clienti e della loro possibilità di scegliere con tranquillità un piatto o uno snack, il tema non va sottovalutato. Senza contare che la gestione degli allergeni può anche diventare un’occasione per analizzare meglio la propria proposta (e magari basterà variare qualche ricetta perché anche chi è allergico possa trovare maggiore scelta) e rendere più consapevole tutto il personale di ciò che si serve.

pubblicità allergeni AscomIn questo, gli strumenti informatici danno una mano e non è necessario nemmeno cercare chissà dove. L’Ascom di Bergamo, infatti, mette sin da ora a disposizione degli esercenti un software che permette di tenere sotto controllo la presenza di allergeni. «Nel manuale di autocontrollo Haccp sono già comprese le procedure specifiche per la somministrazione di alimenti e bevande alle persone con allergie e intolleranze – precisa Andrea Comotti, responsabile dell’Area Gestionale dell’Associazione –, insieme al cartello in più lingue che invita i clienti a segnalare le proprie necessità alimentari, da esporre nel locale o inserire nei menù. Questo permette ad oggi di essere in regola, ma si può anche fare un salto di qualità, a maggior ragione considerando che la normativa va verso una formalizzazione e che la platea delle persone intolleranti e allergiche si sta ampliando».

L’Ascom propone l’accesso ad un programma per la gestione degli allergeni facile da utilizzare e da aggiornare, in grado di elaborare due tipi di documenti. «Occorre inserire gli ingredienti di ogni piatto – spiega Comotti -, dopodiché si potranno stampare, personalizzati, sia il Libro delle ricette, che evidenzia automaticamente per ogni piatto se e quali allergeni sono presenti e che risponde alla previsione del Decreto di una da una precisa documentazione scritta a disposizione dei consumatori che lo richiedono e delle autorità di controllo, sia una più snella Agenda degli allergeni organizzata secondo le 14 famiglie di prodotti che provocano allergie o intolleranze. Sotto il simbolo dei cereali contenenti glutine saranno riuniti tutti i piatti del locale che li prevedono e così per ogni categoria. In questo modo il cliente riconosce in fretta quali portate può o non può ordinare. Ma anche il ristoratore avrà un rapido colpo d’occhio sulla presenza complessiva di allergeni nel suo menù e fare le debite considerazioni su quanto la sua proposta sia o non sia a prova di intolleranze e allergie».

Le 14 famiglie di ingredienti che vanno segnalate

In base al Regolamento UE 1169/2011, soltanto 14 sostanze su 120 descritte come responsabili di allergie devono essere obbligatoriamente segnalate come allergeni.

Li ricordiamo: cereali contenenti glutine, cioè grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati e prodotti derivati; crostacei e prodotti a base di crostacei; uova e prodotti a base di uova; pesce e prodotti a base di pesce; arachidi e prodotti a base di arachidi; soia e prodotti a base di soia; latte e prodotti a base di latte; frutta a guscio; sedano e prodotti a base di sedano; senape e prodotti a base di senape; semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo; anidride solforosa e solfiti; lupini e prodotti a base di lupini; molluschi e prodotti a base di molluschi.

Per informazioni

Ascom Area Gestionale

via Borgo Palazzo 137 – Bergamo
tel. 035 4120181-129 – gestionale@ascombg.it



Un salto in Campionaria, ecco le proposte dell’Ascom

I concessionari d’auto bergamaschi hanno squadra e fino a mercoledì primo novembre si presentano uno a fianco dell’altro nel nuovissimo salotto dedicato ai motori all’interno della Fiera Campionaria (padiglione B), oltre 500 metri quadrati dove vengono presentati gli ultimi modelli e le anteprime di una decina dei principali marchi.

La regia è dell’Ascom e del suo Gruppo Concessionari che hanno scelto di offrire agli appassionati un’unica vetrina che rende facile ed immediato confrontare le nuove offerte di mercato, conoscere le caratteristiche e ispirare chi intende cambiare il proprio mezzo o acquistarne uno nuovo. «Cambiare un’auto oggi significa dotarsi di un mezzo più sicuro e più sostenibile, in linea con i migliori standard ambientali, capace perciò di rispondere alla sempre più urgente esigenza di tenere sotto controllo l’inquinamento», afferma Giorgio Lazzari, responsabile marketing dell’Ascom e segretario del Gruppo Concessionari.

Il salotto dell’auto segna anche il ritorno in fiera dell’Ascom. L’Associazione è presente con un proprio stand dedicato alle imprese, che potranno conoscere tutti i servizi su misura che l’organizzazione mette a disposizione per migliorare la gestione e far crescere la competitività. C’è anche l’opportunità di approfondire il tema del credito, con la cooperativa di garanzia Fogalco, impegnata nell’agevolare l’accesso ma anche nell’accompagnare le aziende nel rapporto con gli istituti di credito e nel fornire consulenza sulla situazione finanziaria.

La Campionaria, organizzata dalla Promoberg e giunta alla 39esima edizione, è allestita nel polo espositivo di via Lunga a Bergamo fino al primo novembre. Lunedì 30 e martedì 31 ottobre è aperta dalle 15 alle 22.30, mercoledì primo novembre dalle 10 alle 20. L’ingresso è gratuito, il costo del parcheggio è di 3 euro.

https://www.youtube.com/watch?v=anFSX2ugbhU

 




Seriate, festa d’autunno con commercianti e associazioni

Emozioni d'Autunno 2016 (28)

Le attività commerciali e le associazioni di volontariato di Seriate si alleano di nuovo per regalare una giornata speciale alla città. Domenica 29 ottobre dalle 9.30 alle 20 nel piazzale del Mercato di corso Roma è in programma la terza edizione di Emozioni d’Autunno, la manifestazione promossa dagli assessorati al Commercio e alle Politiche Sociali, Associazione delle Botteghe di Seriate, in collaborazione con Coldiretti Bergamo, Terre del Vescovado e Associazione Eventi Italiani.

Animazione, shopping, musica e street food saranno protagonisti, senza dimenticare le iniziative legate ad Halloween, con corsi per imparare a intagliare e decorare le zucche, uno stand con scampoli e oggettistica per preparare l’abito con cui partecipare alla Sfilata di Halloween, attesa per le 17, mentre i bambini potranno utilizzare il servizio di trucca-bimbi. Durante la parata dell’orrore vinceranno gli abiti più terrificanti, con una giuria popolare che eleggerà Miss Spavento, Mister’o e la Famiglia Addams, che vinceranno buoni spesa da 50 euro.

seriate concorso torte d'autunnoAccanto allo “scherzetto”, non può mancare il “dolcetto”. Torna così la seconda edizione di Bake Off Seriate dedicata gli appassionati creatori di torte e dessert. Per partecipare basta preparare il proprio dolce d’autunno (almeno 10 porzioni), dargli un nome e accompagnarlo con la ricetta, inclusa la lista degli ingredienti, e portarlo alle 11 allo stand di Botteghe di Seriate. Una giuria di esperti decreterà i dolci migliori per presentazione, originalità e gusto. I primi tre classificati si aggiudicheranno kit per cake design.

In collaborazione con il Centro Cinofilo “Mi Fido della Giò”, un team di addestratori di cani proporrà coinvolgenti dimostrazioni di agility e spiegherà come addestrare e creare un rapporto di fiducia con gli amici a quattro zampe. La partecipazione è aperta a tutto il pubblico che potrà raggiungere l’area con i propri cani. Chi vuole può partecipare alla Sfilata a 4 zampe, attesa per le 15, iscrivendosi il giorno stesso alle 14.30 allo stand di Botteghe di Seriate. Sono previsti omaggi per tutti e premi speciali per i cagnolini più votati dalla giuria di bimbi scelti tra il pubblico. La partecipazione alla sfilata, organizzata con il negozio di toilettatura per cani Quattro Zampe e Una Coda, è gratuita.

Durante la giornata saranno presenti anche gli stand dei commercianti, degli hobbisti e di Coldiretti Bergamo, con un gustoso percorso alla scoperta dei prodotti bio. Si entrerà in contatto con il mondo dell’associazionismo, grazie alla presenza dei volontari di Seriate, che eseguiranno dimostrazioni di pronto soccorso e di salvataggio in condizioni estreme, organizzeranno un pronto intervento, accompagnando il pubblico in un’azione sul campo ricca di adrenalina. Con il gioco Volontari senza frontiere laboratori per i più piccoli e prove di abilità mentale per tutti, in un gioco a squadre che rimarrà nel cuore. Ai partecipanti sarà consegnato un kit gara in cui saranno indicate le tappe dove svolgere le varie prove. Alle tre squadre vincitrici sarà consegnato un buono spesa di 50 euro.

E per tutto il giorno la musica e l’animazione di Radio Number One, in diretta da Seriate.

«Con Emozioni d’autunno l’Amministrazione comunale conferma l’unione tra commercio e solidarietà per promuovere le eccellenze del territorio, in termini sia di prodotti sia di persone che si dedicano all’altro – afferma l’Assessore al Commercio Paola Raimondi -. Grazie alla collaborazione tra assessorati e l’associazione Botteghe di Seriate si scende in piazza per mostrare il volto e lo spirito di vicinanza che il Comune e i negozianti hanno con i propri cittadini. A loro e alle proprie famiglie si vuole offrire una domenica di festa, tra prodotti di qualità e divertimento, che rendono la nostra città viva e da vivere».

 

Seriate - Emozioni d'autunno - Sfilata dell'Orrore IL PROGRAMMA

ore 9.30

Apertura esposizione con i commercianti e i ristoratori di Seriate, espositori Coldiretti, associazioni di volontariato, hobbisti e commercianti di Eventi Italiani

ore 9.45

Iscrizioni squadre per il gioco Volontari senza Frontiere

ore 10.30

Inizio gara Volontari senza Frontiere

ore 11.30

Bake Off Seriate gara di dolci fatti in casa

ore 12.30

Premiazione vincitori Volontari senza Frontiere e Bake off Seriate

ore 13

Buon appetito con lo street food d’autunno

ore 15

Sfilata a 4 zampe con i cani del pubblico

ore 16

Iscrizioni per la Sfilata dell’Orrore

ore 17

Sfilata dell’Orrore con elezione Miss Spavento, Mister’O e Famiglia Addams

ore 18

Aperitivo d’Autunno nei punti drink & street food

Info: www.botteghediseriate.it

 




Look perfetto, con Ascom Formazione alla corte di Carla Gozzi

carla gozzi 2

Ascom Formazione organizza una giornata a scuola di stile a Reggio Emilia alla “Carla’s Academy” della style coach Carla Gozzi, nota al grande pubblico per la conduzione dei programmi televisivi “Ma come ti vesti?”, “Guardaroba perfetto” e “Shopping night”. La trasferta, in programma il 20 novembre e riservata ad un massimo di dieci partecipanti, prevede una consulenza personalizzata, dalla scelta dell’outfit e degli accessori al trucco, all’acconciatura, oltre a consigli per essere sempre impeccabili, sentendosi al contempo perfettamente a proprio agio.

Nel suo loft-atelier Carla Gozzi insegnerà a valorizzarsi e a definire un proprio stile che esalti la figura ed evidenzi personalità e carattere, offrendo consigli per presentarsi sempre al meglio. Per ogni partecipante, la style coach e il suo fashion team effettueranno: analisi della fisicità, colorimetria, stile, analisi del guardaroba e prove abiti per ogni occasione. Sono previste inoltre una sessione di trucco valorizzante con make up artist e una consulenza con hair stylist per rinfrescare taglio e colore o provare acconciature veloci per essere in sempre in ordine, anche in cinque minuti. La giornata terminerà con un défilé del nuovo look.

«Si può desiderare di cambiare aspetto per svariati motivi – afferma Daniela Nezosi, responsabile di Ascom Formazione – perché si è in un momento della vita in cui ci si vuole vedere diversi, per dedicare del tempo a se stessi o per fare una buona impressione sul lavoro. Questa trasferta formativa intende dare risposta a tutte queste esigenze in una sola giornata».

Il corso si rivela prezioso anche per gli addetti del settore, per chi lavora in negozi d’abbigliamento, oltre che per gli appassionati di moda: «È un’occasione per offrire alla clientela un servizio di consulenza d’immagine più professionale ed un ottimo punto di partenza per chi ha già una passione per la moda e vuole intraprendere una carriera in questo mondo», continua Daniela Nezosi.

Carla Gozzi è l’esperta di moda e stile più famosa d’Italia. È nota per le sue collaborazioni con Jean-Charles de Castelbajac, Thierry Mugler, Christian Lacroix, Calvin Klein, Mila Schön, Gabriele Colangelo, Yohji Yamamoto ed Ermanno Scervino.

Per informazioni e iscrizioni: segreteria Ascom Formazione tel. 035 4185706/707/715 –info@ascomformazione.it. Il corso è aperto a un massimo di 10 partecipanti.

Per consultare il calendario dei corsi: www.ascomformazione.it




Terziario, Confcommercio misura il peso dell’illegalità sulle imprese

legalità mi piace nero

Confcommercio tiene alta l’attenzione sui fenomeni criminali che riducono la competitività del sistema produttivo e anche quest’anno promuove la giornata nazionale “Legalità, mi piace!”.

L’appuntamento, per la quinta edizione, è martedì 21 novembre e prevede iniziative locali e il collegamento con il sito confederale per la presentazione di un’analisi sui costi dell’illegalità e sull’impatto e la percezione dei fenomeni da parte delle aziende del commercio, del turismo e dei servizi.

Le rilevazioni sono realizzate tramite un questionario on line, di immediata compilazione, che gli imprenditori sono invitati ad inviare entro il 31 ottobre.

L’indagine offrirà un panorama aggiornato delle criticità legate a furti, rapine, estorsioni, usura, contraffazione e abusivismo, sulle emergenze, sulle contromisure adottate dalle imprese e le richieste in tema di sicurezza dell’intero sistema associativo.

L’Ascom di Bergamo rilancia l’invito a livello territoriale, sottolineando come la riuscita complessiva dell’indagine dipenda soprattutto dalla partecipazione delle imprese. In occasione della giornata nazionale realizzerà inoltre iniziative a livello locale.

>>Il questionario 




Mozzo, commercianti in piazza per la Festa d’Autunno

A Mozzo torna la Festa d’Autunno, una giornata all’insegna dell’allegria dei colori di stagione e della vivacità commerciale del paese.

Domenica 22 ottobre, dalle 9 alle 18 in piazza Trieste, sarà possibile incontrare tanti espositori delle diverse categorie merceologiche, a dimostrazione del valore del tessuto del territorio e del Distretto del Commercio dei Colli e del Brembo: dall’abbigliamento alla cosmesi, dagli oggetti per la casa ai liquori, dagli elettrodomestici ai prodotti per il benessere e molto altro ancora.

Non mancheranno gli hobbisti con la loro creatività e le loro proposte innovative. Presenti anche l’Associazione Nazionale Alpini, Eos Onlus, la Protezione Civile e il Gruppo escursionistico di Mozzo Gem, per ricordare l’importante ruolo delle associazioni nel tessuto territoriale anche attraverso dimostrazioni pratiche del loro lavoro e impegno.

Inoltre il pubblico potrà gustare i sapori tipici dell’autunno grazie alla presenza di espositori che, con i loro prodotti di stagione, sapranno soddisfare tutti i palati, senza dimenticare la castagnata.

La Festa d’Autunno di Mozzo celebra anche sport e salute con la 28esima edizione del Trofeo Elisa-Luigi Masnada organizzato dal Gruppo Escursionistico di Mozzo. Una gara di regolarità a coppie che partirà alle 9,15 dalla piazza antistante la Chiesa di Mozzo.

L’evento è organizzato dal Comune di Mozzo in collaborazione con il Distretto del Commercio dei Colli e del Brembo




Le imprese: «Un grave danno l’abolizione dei voucher»

L’esigenza delle imprese di gestire con efficienza i picchi di lavoro è forte e il nuovo contratto di prestazione occasionale, PrestO, introdotto dopo l’abolizione dei voucher, presenta troppi limiti (su tutti la dimensione aziendale e il compenso minimo di 36 euro per ogni prestazione), costi più alti e complicazioni nell’applicazione. Lo rilevano i rappresentanti delle categorie del commercio e dei servizi con maggiori esigenze di flessibilità a margine del seminario che l’Ascom ha organizzato in collaborazione con Inps e Ispettorato del Lavoro per presentare nel dettaglio il nuovo strumento.

Giovanni Zambonelli
Giovanni Zambonelli

La nuova normativa di fatto esclude gli albergatori: «Le nostre strutture superano i cinque dipendenti e l’impossibilità di impiegare i nuovi voucher sta penalizzando fortemente la categoria – rileva Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo Albergatori Ascom -. Non ci resta che ricorrere ai contratti a chiamata, più onerosi, per inquadrare il lavoro occasionale nei momenti di massima affluenza e per attività residuali».

Giorgio Beltrami
Giorgio Beltrami

Anche i pubblici esercizi hanno mal digerito i “PrestO” e tutti i paletti e gli ostacoli che la loro applicazione richiede: «La nuova normativa danneggia gravemente un settore già in difficoltà – spiega Giorgio Beltrami, presidente del Gruppo Bar, Caffetterie e Pasticcerie Ascom -. Speriamo che si possa tornare ai vecchi voucher: i “PrestO” non solo sono più onerosi, ma impongono diversi limiti, a partire dal minimo di quattro ore per ogni prestazione occasionale. Per gestire il picco di lavoro delle colazioni quattro ore sono troppe, come per la fascia dell’aperitivo. Lo Stato si è piegato ai diktat sindacali senza considerare che il presupposto per le assunzioni vere e proprie, quelle che tutti vorremmo per la serenità delle famiglie e dei lavoratori, è quello di portare le imprese a fare utili. Invece si fa di tutto per affossare il settore».

Delle distorsioni e degli abusi nell’applicazione dei voucher non devono fare le spese le categorie per cui i vecchi tagliandi di lavoro erano nati: «Il ricorso ai voucher di fatto ha sopperito all’assenza di regolamentazioni contrattuali adeguate a gestire picchi di lavoro o a tamponare esigenze organizzative», ricorda Beltrami.

Petronilla Frosio
Petronilla Frosio

L’obiettivo di scongiurare gli abusi ha inoltre complicato enormemente l’applicazione del lavoro occasionale, come sottolineano i ristoratori, attraverso il commento della presidente Petronilla Frosio: «La gestione dei nuovi voucher comporta diversi passaggi che poco si conciliano con l’esigenza immediata di assumere per qualche ora un lavoratore per tamponare un picco di lavoro difficile da prevedere. L’applicazione dei PrestO è davvero difficile. La gestione del lavoro occasionale dovrebbe poter essere fatta in autonomia da qualsiasi imprenditore, invece si cambiano di continuo regole e modalità che sottraggono moltissimo tempo al nostro lavoro».

Il presidente della Fiva di Bergamo, Mauro Dolci
Mauro Dolci

Gli ambulanti hanno impiegato i “buoni lavoro” per la gestione dei banchi dei mercati e per le fiere itineranti: «Per la nostra tipologia di lavoro è impensabile assumere esclusivamente a tempo indeterminato o a chiamata, specialmente per chi si sposta di continuo per fiere e manifestazioni – commenta Mauro Dolci, presidente provinciale Fiva Federazione Italiana Venditori su Area pubblica -. Con i vecchi voucher si era trovato un giusto equilibrio tra tranquillità delle aziende e possibilità di integrazione al reddito per i prestatori coinvolti. La loro applicazione era inoltre semplice e immediata, dall’attivazione all’acquisto. Speriamo che i nuovi voucher non siano, come purtroppo sembra sulla carta, di davvero difficile applicazione».