Tavolini all’aperto, «nei centri storici no ai loghi»

Caffè seduti in piazza? Sì, ma con arredo rigorosamente “no logo”. Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, che rappresenta oltre 300.000 tra bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, prende posizione contro bar e tavolini sponsorizzati (riportanti i loghi pubblicitari di fornitori dei principali prodotti utilizzati) nei centri storici italiani. Una scelta che si pone in linea con una delle raccomandazioni che l’Unesco ha recentemente rivolto all’Italia riguardo il decoro e l’uniformità degli arredi urbani al fine di una maggiore valorizzazione dei centri storici.

Nel concreto Fipe sollecita il Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo a definire, d’accordo con Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani, alcune norme alle quali dovranno attenersi tutti i pubblici esercizi, le attività commerciali e di servizi che operano nei centri storici: in primis le linee guida dovranno prevedere da parte dei locali l’uso di arredi coerenti con il valore e l’identità delle aree, impedendo di fatto l’installazione di arredi esterni a marchio del fornitore.

«La scelta della Fipe – dichiara Lino Enrico Stoppani, presidente della Fipe – dimostra quanto la Federazione concentri il proprio impegno a salvaguardia del turismo nazionale, per il suo ruolo fondamentale nel rilancio economico e sociale del Paese, soprattutto nelle aree del Mezzogiorno. La funzione dei pubblici esercizi è determinante per l’attrattività dei luoghi e per la soddisfazione dei turisti: stiamo purtroppo assistendo ad una progressiva dequalificazione dei servizi turistici nei centri storici delle città, dovuta anche alla proliferazione di attività commerciali e servizi che snaturano l’identità dei luoghi. Come Fipe vogliamo porre un freno a questa deriva, in linea con i numerosi provvedimenti amministrativi e legislativi che le istituzioni nazionali e locali stanno assumendo per salvaguardia dei centri storici. La tutela della valenza storica e culturale del Paese passa necessariamente attraverso un’armonizzazione rispettosa dell’arredo urbano nei luoghi di particolare pregio turistico e richiede anche responsabilità da parte degli imprenditori per una corretta e ordinata gestione degli spazi in concessione, anche al fine di evitare il rischio di una revoca della stessa per questioni di incuria o degrado. Solo con una sinergia tra tutte le parti in gioco sarà possibile valorizzare appieno le nostre bellezze».




Professione a rischio per oltre 2mila amministratori condominiali

La formazione non più solo come valore aggiunto ma come obbligo di legge: per gli amministratori di condominio si è aperta una nuova era che di fatto mette al bando chi non segue un percorso di formazione annuale come previsto dal. D.M. 140/2014. Professione a rischio, quindi, per gli oltre 2 mila amministratori condominiali operativi in provincia bergamasca, compresi quelli iscritti ad ordini professionali (geometri, architetti, ingegneri, periti industriali, avvocati), chiamati a seguire ogni anno un corso formativo obbligatorio ai fini dell’esercizio della professione. È in quest’ottica che ogni anno ANACI Bergamo organizza oltre al corso di avviamento alla professione quelli di aggiornamento professionale aperti a tutti gli amministratori condominiali anche se non iscritti ad associazioni: un’ottantina gli amministratori promossi al primo corso di ANACI che ora apre le porte della nuova sede in via Bellini 43 a Bergamo per il secondo ciclo di lezioni in programma il 10, 17 e 24 giugno (il terzo e ultimo corso si terrà l’16, 23 e 30 settembre): ogni corso è articolato in cinque moduli con il medesimo programma, per un totale 18 ore comprensive delle lezioni, dei test intermedi e dell’esame finale. Tanti i temi trattati: dalle problematiche inerenti la convocazione dell’assemblea e la redazione del verbale al distacco della fornitura di acqua e gas per morosità e la ripartizione delle spese, dai casi pratici su indicazioni della giurisprudenza a una lezione di psicologia dal titolo «La relazione e la comunicazione con i condomini in assemblea». «Con la riforma del condominio promossa con la legge n. 220 del 2012 – sottolinea Agostino Manzoni, presidente ANACI Bergamo – la professione di amministratore si fregia di un nuovo ruolo manageriale che richiede grande competenza e preparazione tecnica legate alla manutenzione e amministrazione di un edificio, figura chiave nell’affiancare i condomini verso le scelte legate al proprio bene immobiliare. Dovranno poi essere i condomini a verificare sul campo la reale preparazione dei propri amministratori chiedendo di presentare l’idonea documentazione che attesti la frequentazione dei corsi di aggiornamento obbligatori e il superamento delle prove finali con esito positivo: quegli amministratori che non daranno seguito a quanto previsto dal legislatore, di fatto, non potranno continuare a svolgere la professione. Diventa pertanto fondamentale che si sviluppi rapidamente la consapevolezza nella clientela che un amministratore di condominio non vale l’altro e che non tutti, anche se conosciuti e presenti sul mercato da tempo, saranno in possesso di quanto previsto per svolgere la professione».

 




Osio Sun Day, rinviato il nuovo evento dei commercianti

osio sun dayIl maltempo ha rinviato a data da destinarsi il nuovo evento dell’Acea di Osio Sotto, l’associazione locale dei commercianti e degli artigiani che dopo sette edizioni di Exposio ha scelto di rilanciare le proprie iniziative con Osio Sun Day, il cui debutto era previsto per domenica 5 giugno.

Un autentico inno all’estate nel nome, nell’immagine (un’utilitaria gialla come il sole pronta a partire per il mare) e nel programma, che però ha dovuto fare i conti con il meteo avverso.




Osio Sotto, un evento tutto nuovo per i commercianti. Domenica debutta Sun Day

Exposio, l’evento che per sette edizioni ha messo in vetrina le attività commerciali, artiginali e dei servizi di Osio Sotto, cambia formula e diventa Osio Sun Day. Il nuovo appuntamento è in programma domenica 5 giugno, sempre con la regia dall’Acea, l’associazione locale dei commercianti e artigiani, ed ha per sottotitolo #fun&shop ad evidenziare la virtuosa sinergia tra intrattenimento, aggregazione e shopping.

A cambiare è innanzitutto la location: il nuovo parco ex piscine, in via Manzoni, un’oasi verde dove troveranno posto gli stand delle attività del paese e del distretto del commercio dell’area di Zingonia, di cui Osio Sotto è capofila, e dove si susseguiranno concerti, giochi e sport.

Si comincia alle 10 con l’inaugurazione e l’esibizione del corpo musicale San Donato. Alle 15 è la volta del corso gratuito di parkour, mentre alle 15.30, per la gioia dei bambini, arrivano il truccabimbi, le bolle di sapone giganti e lo spettacolo di magia. La giornata prosegue con l’apertivo, alle 18, accompagnato da dj set e alle 20.45 con il concerto Pop Rise. Alle 22.30 il finale a sorpresa.

Durante tutta la manifestazione sarà libero l’accesso ai gonfiabili, al percorso auto per bambini, alle bolle giganti, al torneo di beach volley e all’esposizione di modellismo ferroviario e aereo. Con “Osio Sun Day ti premia” saranno inoltre distribuiti biglietti della fortuna che saranno estratti alle 20.30.

osio sun day - programma - locandina




Auto, maggio da record. «Effetto super-ammortamento, ma serve chiarezza sul futuro del provvedimento»

Non si ferma il boom dell’auto. La Motorizzazione ha infatti immatricolato a maggio 187.631 autovetture, con un aumento del 27,29% rispetto allo stesso mese del 2015, durante il quale ne furono immatricolate 147.405 (nel mese di aprile 2016 sono state invece immatricolate 167.837 autovetture, con un incremento del 12,12% rispetto ad aprile 2015, durante il quale ne furono immatricolate 149.700).

Registrati anche 431.500 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una crescita del 18,85% rispetto a maggio 2015, durante il quale ne furono registrati 363.067 (nel mese di aprile 2016 sono stati invece registrati 402.330 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un aumento dello 0,90% rispetto ad aprile 2015, durante il quale ne furono registrati 398.7460).

Il volume globale delle vendite (619.131 autovetture) ha dunque interessato per il 30,31% auto nuove e per il 69,69% auto usate.

Nel periodo gennaio-maggio 2016 la Motorizzazione ha in totale immatricolato 875.778 autovetture, con una crescita del 20,51% rispetto ai primi 5 mesi del 2015 durante il quale ne furono immatricolate 726.720. Nello stesso periodo sono stati registrati 2.076.735 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un incremento dell’8,29% rispetto a gennaio-maggio 2015, durante il quale ne furono registrati 1.917.761.

«Il mercato italiano sta andando a gonfie vele – ha commentato Massimo Nordio, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – spinto, nelle vendite alle famiglie, dalle fortissime azioni commerciali offerte dalle Case con le proprie Reti che però agiscono su poco meno del 60% delle immatricolazioni totali del mercato».

«Dimostra di funzionare bene il super-ammortamento nelle vendite a società, segno che, in particolare piccole e medie aziende hanno apprezzato il parziale alleggerimento della pressione fiscale. Da qui – ha concluso Nordio – la necessità di fare al più presto chiarezza sul futuro di questo provvedimento, programmarne tempestivamente il rinnovo, come già fatto in Francia, per evitare a fine anno una improduttiva anticipazione della domanda e il successivo crollo nel 2017, inserendo anche la proroga dell’aumento del 40% del limite di deducibilità (ora a circa 25.000 euro) che scadrà anch’esso nella stessa data. L’auspicio dell’Unrae è che, in tema di auto aziendali, possa essere preso in considerazione anche l’innalzamento dell’attuale quota di deducibilità (20%), per avvicinarla ai regimi fiscali applicati nei maggiori Paesi europei».

«È giusto ammettere che questo mese ci aspettavamo un rallentamento – ammette Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari d’auto -. Un incremento, certo, ma simile ad aprile del +11%. Questo +27,3% di maggio è un risultato in linea con il primo trimestre dell’anno e supera ogni più rosea aspettativa. Probabilmente le promozioni continuano a raccogliere il consenso dei clienti, come pure il super ammortamento per le aziende. Però crediamo ci sia anche dell’altro, ossia una forte pressione delle case su canali come il noleggio e le kilometri zero. Questo perché sul fronte degli ordini di maggio non abbiamo riscontrato l’effervescenza delle targhe».

«In questo momento il mercato dell’auto vive una fase di crescita dovuta, in misura determinante, all’impegno finanziario di case automobilistiche e concessionari che si tramuta in offerte promozionali impattanti – spiega -. Promozioni che purtroppo, per la loro onerosità, non possono essere strutturali. Il Governo ha dato una mano introducendo il super ammortamento sui beni strumentali. Considerato che il settore auto, sia per la parte produttiva sia per quella distributiva, sta sostenendo la crescita del Paese in una fase in cui le difficoltà economiche non sono superate, ci piacerebbe confrontarci con il nuovo Ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Sul tavolo non c’è solo il tema della scadenza al 31 dicembre del super ammortamento, ma un discorso più ampio che riguarda la mobilità urbana di persone e merci, la qualità dell’ambiente e la politica fiscale su tutti gli autoveicoli. Vorremmo anche parlare di bollo auto perché come è gestito dalle Regioni proprio non funziona, né per i professionisti del settore né per gli utenti. C’è bisogno di un database nazionale che in tempo reale dia a tutti i soggetti abilitati una serie di informazioni determinanti, come le esenzioni. Oggi non è così e non si sfrutta a pieno il vantaggio che l’informatica potrebbe darci».

I DATI NEL DETTAGLIO

Maggio registra un forte incremento di tutti i canali di vendita: gli acquisti dei privati segnano un +21%, scendendo al 58,2% del totale a causa dell’effetto mix, dovuto alle crescite esponenziali di noleggio (+39,7% in volume) e società (+35,3%). La quota di mercato delle immatricolazioni a noleggio sale in maggio di oltre 2 punti percentuali, portandosi al 26,2%. Tale risultato è stato determinato dalle immatricolazioni a breve termine, cresciute del 56%, a fronte di un ottimo andamento anche delle vendite del lungo termine (+28,3%). Nel cumulato dei primi 5 mesi l’incremento delle immatricolazioni a noleggio sale al 13,8%.

Anche le vendite a società incrementano in maggio la loro quota di mercato, raggiungendo il 15,6% del totale, beneficiando – come detto – del super-ammortamento. Nel cumulato gennaio-maggio la crescita delle immatricolazioni raggiunge il 17%, con una quota al 14,6% del totale.

Ottima performance nel mese anche per le motorizzazioni diesel (+31,2%), che raggiungono il 57,2% del totale mercato e per quelle a benzina (+35,7%), che recuperano 2 punti di quota portandosi al 33,3%. Prosegue il calo a doppia cifra delle vetture a Gpl e metano e la crescita esponenziale delle vetture ibride che in maggio incrementano i propri volumi del 59,3%.

L’andamento di crescita a doppia cifra interessa in maggio tutti i segmenti e tutte le carrozzerie che compongono il mercato italiano, ancor più forte e superiore al 30% nel caso di fuoristrada, crossover, station wagon e cabrio e spider.

 

 




Clusone, il rilancio del centro passa anche da WhatsApp

Dopo l’esperienza di successo di Treviglio e Bergamo, anche i commercianti di Clusone puntano su WhatsApp e su Facebook per condividere informazioni, lanciare proposte, insomma, fare gruppo.

La pagina è già attiva all’indirizzo Clusone Centro-associazione, mentre il gruppo whathsapp, riservato ai soli commercianti del paese, sarà attivato nei prossimi giorni.

sala riunione clusoneL’iniziativa è dell’associazione “Clusone Centro” ed è stata illustrata ieri sera alla sala Legrenzi del Museo Mat durante un incontro pubblico di fronte a una  platea gremita di cittadini, molti dei quali commercianti. La serata è stata anche l’occasione per affrontare la questione del centro storico, un tema caldo per la cittadina seriana e i suoi commercianti.

«Il centro storico deve tornare ad essere il punto focale della nostra cittadina. Oggi non c’è nessun motivo per visitarlo» ha denunciato il presidente dell’associazione Gino Percassi. Percassi ha illustrato alcune proposte per  far rinascere il centro storico. Prima tra tutte, la revisione della Ztl: l’idea è di ridurre la zona a traffico limitato nei periodi di bassa stagione, quando la gente è poca, per favorire l’ingresso delle auto e portare così un maggiore afflusso e ritorno economico, e di estenderla nei mesi estivi negli orari serali e con l’introduzione il sabato di un’isola pedonale. Un’altra proposta avanzata è di rendere omogenei gli orari di apertura dei negozi e di garantire l’apertura estiva la domenica mattina e tutti i mercoledì. L’idea ha ottenuto un largo consenso e sarà al centro di un nuovo incontro a breve che dovrebbe portare prima dell’estate a presentare i nuovi orari in Comune.

Tra i temi indicati come strategici per il centro storico da Clusone Centro non potevano mancare i parcheggi. «Servono altri parcheggi soprattutto di tipo terminale a uso di chi sosta tutto il giorno – ha detto Percassi – il Parco ex Giovannelli/ex tribunale acquisito dal Comune sono aree fondamentali per poter garantire l’accessibilità al centro senza entrarci con l’auto».

L’assemblea si è conclusa con l’invito ai presenti di inviare le proprie proposte e riflessioni all’indirizzo mail commercianti.clusone@gmail.com o attraverso le pagine Facebook di “Clusone Centro”.

riunione commercianti clusone«Le proposte sono state lanciate, ora bisogna trovare il consenso – ha commentato Roberto Ghidotti, funzionario dell’Ascom al termine dell’incontro -. Mi auguro che la presenza folta dei commercianti all’incontro sia il segno dell’unità che è mancata in questi anni. Auspico che sia il primo passo per una nuova modalità di lavoro dei commercianti. È importante che facciano squadra, massa critica, che partecipino alle riunioni, che indichino delle soluzioni. Questo permetterà di andare al confronto con l’Amministrazione e a colloquio la Proloco per far ritornare Clusone un centro vitale per la Valle Seriana. La creazione di una pagina Facebook e di un gruppo WhatsApp è un passo fondamentale in questo senso. Le esperienze di Treviglio e di Bergamo dicono che è una mossa vincente».




Slitta al 22 luglio la presentazione del 730. Servizio in Ascom

dichiarazione_r.jpgSlitta di quindici giorni il termine per presentare il “730”. Il governo ha deciso di concedere più tempo a dipendenti, pensionati, Caf e professionisti abilitati per presentare il modello per la dichiarazione dei redditi 2016: il termine passa dal 7 al 22 luglio.

A chiedere una proroga erano state la Commissione Finanze della Camera e la Consulta dei Centri di assistenza fiscale. Come accaduto lo scorso anno, la proroga prevede che Caf e professionisti siano già a buon punto con il lavoro e che usino il tempo concesso in più per finire le ultime pratiche. Quindi potranno usufruire della proroga i Caf o i professionisti che alla data del 7 luglio abbiano trasmesso all’amministrazione fiscale almeno l’80% dei modelli presi in carico dai contribuenti. Secondo l’ipotesi più accreditata la proroga sarà valida anche per coloro che hanno scelto il fai-date, senza rivolgersi ai professionisti dell’assistenza fiscale: l’anno scorso, questa fu la linea dettata da una circolare dell’Agenzia delle Entrate.

I centri di assistenza fiscale, come anche i commercialisti, non nascondono le proprie perplessità sul 730 precompilato. Dopo i problemi avuti con il modello 730 del 2015, che aveva tante informazioni mancanti, la versione 2016 non sembra ancora affidabile. Caaf 50&Più in Ascom Bergamo mette in guardia dai rischi del fai da te. «Quest’anno si dovrebbe ottenere un risultato migliore rispetto allo scorso anno ma il modulo precompilato non è ancora del tutto attendibile – dice la responsabile Laura Benigni -. Ci sono ancora molte zone grigie che necessitano di una consulenza per questo motivo consigliamo di non avvallare senza controlli il proprio Mod 730 all’Agenzia delle Entrate se non si vuole rischiare di incorrere nelle sanzioni previste per le omissioni o nel mancato recupero di spese non inserite».

Nel 2015, il primo anno sperimentale, su 20,2 milioni di modelli 730 precompilati elaborati dall’Agenzia, ne sono stati utilizzati effettivamente 12,4 milioni, il 65%. Quest’anno, fino al 25 maggio, all’Agenzia delle Entrate risultavano richieste di scarico massivo da parte dei Caf per 11,4 milioni di precompilate.

L’elaborazione e inoltro del modello 730 è uno degli adempimenti svolti da Caaf 50&Più. Il servizio offre consulenza anche per il calcolo Imu, Modello Unico, successioni e dal prossimo settembre registrazioni e contratti d’affitto.

Per informazioni: Caaf 50&Più via Borgo Palazzo, 133 – Bergamo, tel. 035 4120302, web: www.cafservizi.it.




Libri di testo, «l’obbligo della cedola riapre il mercato»

libri scolastici - libreriaIn Lombardia scatta l’obbligo di utilizzare la cedola libraria, ovvero la gratuità dei libri di testo per le scuole primarie. La novità è stata sancita in via definitiva dal Consiglio Regionale all’interno della Legge di Semplificazione 2016.

Grazie alla normativa, le famiglie potranno scegliere il fornitore presso il quale ordinare i testi scolatici e quindi potranno prenotare i libri di testo alle librerie o alle cartolerie di fiducia. Le librerie, dal canto loro, potranno incassare l’intero valore della cedola (al netto del solo sconto di Legge dello 0,25%).

Il provvedimento mette fine su tutto il territorio regionale a gare d’appalto, affidamenti diretti, ricontrattazioni varie del valore della cedola stessa, stabilito di anno in anno in modo politico e calmierato direttamente dal Miur. Una modalità che negli ultimi dieci anni ha sottratto alle librerie lombarde la possibilità di competere e di lavorare, oppure, se non con margini ridotti, in una situazione del mercato librario già compressa.

La legge è in vigore già per l’anno scolastico 2016/2017. I Comuni dovranno quindi sospendere con effetto immediato le gare eventualmente in corso e le aggiudicazioni effettuate negli anni precedenti e aventi valore sul prossimo anno scolastico, oltre alle azioni di accordo con distributori locali. Sul versante delle librerie occorre ricordare che diverse circolari ministeriali e richiami dei provveditorati vietano qualsiasi azione che tenda a limitare la libertà di scelta delle singole famiglie, quali rastrellamenti delle cedole negli Istituti, assegnazione di omaggi, consegna di beni diversi rispetto ai testi ministeriali o in aggiunta agli stessi.

Il presidente dei Librai Ascom, Cristian Botti
Il presidente dei Librai Ascom, Cristian Botti

«È un importante passo avanti rispetto alla situazione attuale – commenta Cristian Botti, presidente dei librai di Ascom Confcommercio Bergamo -. Con questa normativa si mette fine una volta per tutte, spero, a tutte quelle situazioni anomale che in alcuni Comuni abbiamo rilevato, con appalti a un unico fornitore e la raccolta delle cedole di gruppo. La legge dà massima libertà alle famiglie di andare alla libreria che preferiscono e riapre il mercato, non solo per quanto riguarda i libri scolastici, ma per tutto l’indotto».

La novità incide anche sulla città che su questo tema faceva discorso a sé. A tutela dei commercianti locali, il Comune di Bergamo negli ultimi tre anni, infatti, aveva stretto una convenzione con le cartolibrerie per la fornitura di libri di testo per le scuole primarie. «Quest’anno la convenzione non verrà firmata – informa Botti -. È molto probabile che quella convenzione continuerà per i libri delle scuole medie».




Festa dell’Avis, in campo anche i gastronomi dell’Ascom

Gastronomi AvisDomenica 29 maggio, le Avis cittadine e della provincia si sono riunite in Città Alta per il corteo organizzato nell’ambito dei festeggiamenti dell’80esimo anniversario di Avis Comunale Bergamo. Partiti da Piazza Mercato delle Scarpe, i partecipanti hanno raggiunto la cattedrale di S. Alessandro per la celebrazione della Messa officiata da Monsignor Davide Pelucchi, vicario generale della Diocesi di Bergamo. gastronomi_Avis

La manifestazione è continuata quindi al Chiostro di San Francesco per l’intervento del presidente di Avis Comunale Bergamo con la presentazione del libro dedicato all’ottantesimo anniversario, frutto del lavoro di tesi della neolaureata Deborah Previtali. Nell’ambito dell’evento, i Gastronomi-salumieri dell’Ascom di Bergamo – guidati da Mauro Rocchi – hanno preparato un rinfresco per i partecipanti all’evento.  Il servizio è stato allestito nel chiostro di San Francesco.

 

 

 

 




e-Commerce, il 96% degli studenti universitari bergamaschi fa acquisti on line. Ecco cosa comprano

L'intervento del direttore dell'Ascom, Oscar Fusini
L’intervento del direttore dell’Ascom, Oscar Fusini

Chiedendo agli studenti dell’Università degli Studi di Bergamo se abbiano mai fatto acquisti on line, il 96% ha risposto di sì. Di questi, il 12,5% ha comprato qualcosa in rete anche nelle 72 ore precedenti l’avvio della ricerca. Sono alcuni dei dati forniti dal Professor Marco Lazzari, docente di Tecnologie didattiche, Tecnologie telematiche e Prorettore presso l’Università degli Studi di Bergamo, durante il suo intervento al convegno dal titolo “E-Commerce. Quali prospettive, tra occupazione e consumi?”. L’iniziativa, organizzata dalla Filcams-Cgil di Bergamo insieme alla Camera del Lavoro provinciale nell’ateneo di via dei Caniana 2, ha riunito esperti e sindacalisti: oltre a Lazzari, presenti Mario Mangili, segretario regionale Filcams Cgil, Daniela Andreini, visiting professor presso l’University of Washington Bothell (Usa), Marco Colleoni, segretario generale Filcams Cgil Bergamo, Francesca Pisciotta della Filcams Bergamo e Giorgio Gori , sindaco di Bergamo. Il confronto è stato ampio e ha toccato diversi temi: dal sostegno attuale che la politica mette in atto per i cambiamenti nel terziario, al contributo che la scuola può offrire, alle ricadute sul mondo del lavoro e sull’occupazione, fino alla necessità di creare sinergia e confronto tra sindacati, associazioni imprenditoriali e università per affrontare i cambiamenti in atto e dare l’avvio a un percorso che chiama in gioco le diverse parti. Tutti gli interventi hanno ruotato attorno agli stessi interrogativi: cosa accadrà ai lavoratori dei tradizionali punti vendita quando il commercio on line sarà diventato prevalente rispetto all’acquisto in negozio? Quali figure professionali richiederà (e forse già richiede oggi) una trasformazione del genere? Interessante osservare quali prodotti siano stati acquistati on line: l’85% ha risposto di aver acquistato libri, giornali e riviste, il 71% viaggi (aereo, treno, albergo …), il 63% biglietti per spettacoli eventi sportivi o mostre, mentre il 58% delle risposte ha fatto riferimento a capi d’abbigliamento, il 54% a ricariche telefoniche, il 46% oggettistica, il 44% elettronica ed elettrodomestici, il 23% prodotti per la cura della persona, il 10% alimentari. Solo il 13% acquista musica.

Le risposte degli studenti bergamaschi
Le risposte degli studenti bergamaschi

Mario Colleoni, segretario generale provinciale della Filcams-Cgil ha detto: “A Bergamo siamo più che mai convinti sia necessario ‘fare sistema’, perché l’E-commerce deve essere vissuto come un’opportunità: istituzioni, imprenditori, l’università e il sindacato dovranno collaborare in questa direzione. Alcune stime ci dicono che, a breve, il commercio elettronico giungerà a rappresentare il 5% del PIL: ecco perché Bergamo, se vorrà essere protagonista del cambiamento e non subirlo, dovrà accettare la sfida. Per questo il rapporto fra territorio, sindacato e imprese sarà fondamentale affinché questo business non venga gestito solamente da multinazionali, ma anche da realtà locali che potranno creare differente e nuova occupazione”. “È chiaro che avremo la necessità di rintracciare e tutelare i lavoratori là dove si troveranno ad operare, in un’azienda o a casa loro. Per evitare il rischio di restare inoccupati è sempre più urgente attuare politiche formative adeguate affinché ogni singolo lavoratore si possa spendere al meglio di fronte alle nuove tipologie di lavoro, ricordandoci che il linguaggio digitale ormai dev’essere considerato come una prima lingua”.

«E’ stato messo al centro un tema molto interessante anche per la nostra associazione – afferma Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo, intervenuto nel corso del convegno -. Lo sviluppo del commercio elettronico e le sue ricadute sull’economia locale e sugli addetti del settore ci sta a cuore anche per lo sviluppo stesso del territorio. Il tema dell’innovazione è stato inoltre  al centro della nostra ultima assemblea annuale, svoltasi il 23 maggio». E precisa: «Ci sono imprenditori che stanno cercando di affrontare, innovando, i cambiamenti in atto e puntano alla crescita delle competenze, a maggior investimento e all’innovazione, che per noi non è solo tecnologica ma soprattutto organizzativa e che prevede anche nuove modalità di selezione e formazione del personale. Da parte nostra, come associazione, siamo pronti a fare sinergia con sindacati e università per lanciare un modello di sviluppo nuovo per il terziario, che tenga conto delle’evoluzione dei consumi e dei nuovi modi di fare la spesa. Secondo noi il modello vincente vedrà l’integrazione tra commercio tradizionale e commercio elettronico, così come sta avvenendo anche in altri Paesi e in alcuni colossi del mercato, aziende importantissime nel settore del commerci elettronico».