Confartigianato, premi alle eccellenze e alla fedeltà associativa

Premio MagisterConfartigianato Bergamo chiude i festeggiamenti per il 70° anniversario di fondazione e brinda alla Feste con una sera-evento alla Fiera Nuova di Bergamo questa sera, venerdì 18 dicembre.

Il clou della serata, intitolata “Artigianato. Storie di ordinaria eccellenza”, sarà la proclamazione dei vincitori della prima edizione del “Premio Magister – Il Lavoro a Regola d’Arte”, lanciato lo scorso luglio tra tutte le imprese associate, per promuovere le eccellenze artigiane del territorio, e la consegna dei riconoscimenti alle imprese con almeno 45 anni di fedeltà associativa.

L’evento natalizio, aperto a tutti gli associati e ai loro familiari, prenderà il via alle ore 18.30 con i saluti del presidente Angelo Carrara, a cui seguiranno le presentazioni dei nove finalisti e le premiazioni dei tre vincitori del concorso (uno per ciascuna categoria in gara): i progetti presentati dalle imprese, infatti, hanno riguardato i tre temi dell’Innovazione e Green Economy, dell’Internazionalizzazione e del Welfare e Responsabilità sociale di impresa.

I finalisti sono:

  • per la categoria “Innovazione e Green Economy”: B.C.L. srl (Cerete), Bertronic srl di Bertazza Marino (Stezzano), Galassia 3D di Balasso Emanuele (Bergamo);
  • per la categoria “Internazionalizzazione”: Beltrami Linen srl (Cene), C.M.G. Quadri srl (Grassobbio), J Pack srl (Val Brembilla);
  • per la categoria “Welfare e Responsabilità sociale di impresa”: Soltur srl (Dalmine), Erresei srl (Vilminore di Scalve), Sidip World srl (Isso).

Un premio speciale verrà poi consegnato alla migliore start-up.

La giuria di qualità che ha selezionato i vincitori è presieduta dal presidente Angelo Carrara ed è composta da Lucio Cassia, presidente CYFE – Center for Young and Family Enterprise, Alberto Barzanò, senior advisor specializzato in EU affairs presso la società Kreab & Gavin Anderson di Bruxelles e Mauro Ceruti, professore ordinario di Logica e Filosofia della Scienza presso l’Università Iulm.

La festa proseguirà con la premiazione degli imprenditori titolari di imprese associate da 45 anni e oltre, che riceveranno un riconoscimento per la loro fedeltà associativa.

Al termine dei lavori ci sarà un buffet offerto a tutti, lo scambio di auguri e un brindisi in vista delle prossime festività natalizie.




Nuova vita ai negozi sfitti, si comincia da Borgo Palazzo

Rivitalizzare la città, occupando negozi sfitti per creare lavoro. Parte da questi presupposti il progetto pilota Open Doors, sviluppato da Comune di Bergamo e Distretto urbano del commercio in collaborazione con Confartigianato allo scopo di ridare linfa ad aree che negli ultimi anni sono state caratterizzate da un progressivo aumento delle chiusure.

Il primo quartiere a beneficiare di questo piano di riqualificazione sarà Borgo Palazzo il cui tessuto economico è composto in gran parte da negozi di vicinato. Grazie all’intervento di Aler e di un privato, sono stati messi a disposizione due immobili nel tratto che va dal ponte sul Morla a via Camozzi. Questi due spazi si trasformeranno in temporary store che resteranno aperti fino al 14 febbraio grazie a un filo conduttore individuato nel tema: “Percorsi d’arte e artigianato”.

Il primo negozio sarà quello dell’ex Salvi oro che ospiterà le creazioni delle ditte Emikeramos di Valbrembo e Lorenzi attraverso un percorso tra ceramiche e sculture. Il secondo sarà quello dell’ex Vitamine store, ripensato e riqualificato grazie al lavoro dell’intarsiatore e scultore di Brembilla Mario Colasante, del creativo del legno di Brignano Gera d’Adda Davide Aresi e degli scatti di fotografia di Anastasija Yeremoska.

«Open Doors – spiega il sindaco Giorgio Gori – rappresenta un atto concreto che punta alla riqualificazione della città e delle aree urbane. Tra gli obiettivi principali del Duc c’è infatti il tema della sicurezza: la presenza di esercizi commerciali è sinonimo di sevizi ai cittadini ma anche di presidio del territorio. Le vie della nostra città saranno tanto più sicure quanto più caratterizzate da attività commerciali aperte al pubblico. Inoltre la riqualificazione dei quartieri è un elemento in grado di incidere sul valore economico degli immobili, maggiore è il numero delle attività aperte, maggiore sarà l’impatto positivo nei diversi quartieri di appartenenza. L’obiettivo è proseguire con questo modello progettuale, costruendo percorsi tematici che portino, anche se per breve tempo, ad alzare le serrande dei negozi sfitti a Bergamo».

Un modello virtuoso, insomma, che presto potrebbe essere riproposto in tutte le zone del centro e della periferia che soccombono per colpa del caro affitti e dei problemi strutturali. Sebbene negli ultimi anni il numero di negozi che hanno chiuso i battenti abbia superato quello delle aperture, lo scorso trimestre si è registrato un segnale positivo. Anche i consumi vanno nella direzione auspicata: i dati diffusi da un’indagine Confcommercio-Format mostrano un trend in salita: per il Natale di quest’anno si spenderà infatti il 5% in più a testa rispetto all’anno passato. Per quanto concerne le prenotazioni nei ristoranti per le festività natalizie, le previsioni della Fipe indicano un ulteriore segnale di buon auspicio per il settore, con un + 2,8% rispetto al 2014. «Molto spesso gli spazi commerciali rimangono sfitti o perché manca l’offerta per via di una metratura troppo piccola, o per il fenomeno del caro affitti che ne determina una non sostenibilità – afferma Giorgio Lazzari dell’Ascom –. Attualmente su oltre 1.200 attività commerciali presenti in centro città, 142 sono sfitte. La pressione fiscale è particolarmente elevata e penalizza anche i proprietari di immobili che si vedono costretti a sborsare quattrini per il pagamento di Imu, Tasi e imposta sui redditi. Di certo, la cessazione di un’attività storica non porterà nel breve alla creazione di un’analoga realtà, ma con un lavoro di squadra tra le istituzioni e le associazioni di categoria, si possono ottenere buoni risultati».

Borgo Palazzo per l’Ascom ha poi un significato particolare. È infatti il quartiere nel quale l’associazione è cresciuta e si è radicata nel tempo. Proprio settimana prossima inizierà il trasloco per tornare negli uffici ristrutturati. E per aiutare i futuri imprenditori a coltivare i loro sogni trasformandoli in un’attività di successo, è disponibile il manuale “Dall’idea all’impresa”, la nuova Bussola di Confcommercio che fornisce dritte e suggerimenti per avviare un’iniziativa imprenditoriale in modo oculato attraverso analisi, ricerche e studi di fattibilità.

Parallelamente a Open Doors arriva in Borgo Palazzo anche Artilab, Artigiani del Tempo. Un’iniziativa che mira a riaprire spazi dismessi e che ha portato alla creazione di un vero e proprio laboratorio di idee, di contenuti, corsi, incontri all’interno dell’ex sede della banca Ubi di via Borgo Palazzo 93. Lo spazio verrà inaugurato il 16 gennaio alle 15 e resterà aperto per circa 6 mesi. Il progetto è promosso dai giovani Imprenditori di Confartigianato Bergamo e sostenuto da Confartigianato Bergamo con il contributo della Banca credito cooperativo di Bergamo e Valli. Lo spazio di Artilab sarà interamente restaurato dal gruppo dei Giovani artigiani con un progetto esperenziale nel quale si inseriscono varie sperimentazioni tecnologiche.

C’è inoltre il nuovo sito web www.ducbergamo.com, un portale con tutte le attività del Distretto, gli eventi, i progetti realizzati e in corso di realizzazione, i contatti di coloro che compongono tutti gli organi del distretto. Il sito riprende il tema e le stilizzazioni presenti nel logo, unendo in un unico portale le caratteristiche e le offerte delle 1.200 attività commerciali delle 4 aree di cui si compone il distretto: Città Alta, il centro cittadino, Borgo Santa Caterina e Borgo Palazzo.

 




Il calendario 2016 lo scandisce il pane

L’Expo ha stimolato riflessioni sulla qualità e la sostenibilità del cibo, che non hanno lasciato indifferenti i panificatori dell’Aspan. Se prima e durante l’evento internazionale non hanno mancato di farne propri i messaggi, con la chiusura della kermesse le iniziative si fanno anche più strutturate e articolate.

Si chiama “Stagione di pane” l’inedito progetto promosso dall’Aspan in collaborazione con Ascom Bergamo, che vede coinvolti i panifici della Bergamasca in un evento all’insegna di tradizione e qualità. Il pane, alimento protagonista della nostra quotidianità che per generazioni ha condiviso le tavole e le storie delle famiglie di tutto il mondo fin dai tempi più antichi, oggi raggiunge il consumatore in modo ancora più intimo e personale, andando a ricercare luoghi e persone nelle loro vite contemporanee. E parlando di pane non si può non citare il suo elemento primario, ovvero il grano, un cereale che inizia il suo viaggio con la semina in autunno, fino a raggiungere il mese della raccolta, giugno.

È proprio da qui che “Stagioni di pane” inizia un percorso che segue il viaggio del cereale e ne racconta le tappe anche oltre la sua crescita per portare il consumatore ad una ri-scoperta del pane e della cultura che lo avvolge. Ogni stagione manifesta situazioni ed eventi specifici che connotano un determinato periodo dell’anno, portando in esso colori, profumi e sensazioni proprio come fa il pane.

Stagioni di pane si declina attraverso due tappe-manifestazioni: “Le strade del pane” e “Il Calendario del panificatore”.

LE STRADE DEL PANE segna l’inizio di una nuova esperienza e rappresenta un’occasione particolarmente significativa per connotare i luoghi del territorio dal punto di vista storico, culturale e naturale e dare quindi una lettura della Bergamasca attraverso l’alimento da sempre presente sulle nostre tavole. Ogni bottega racconterà la storia del luogo in cui è collocata e diventerà una preziosa tappa di conoscenza del territorio, invitando il pubblico a considerare il panificio come un punto di riferimento culturale attivo e coinvolgente.

IL CALENDARIO DEL PANIFICATORE è invece una ricca programmazione che valorizza alcuni particolari momenti dell’anno, dando voce ad antiche usanze e tradizioni e garantendo una continua presenza del pane e dei suoi protagonisti nella quotidianità, come da sempre accade nelle nostre vite e in quelle dei nostri antenati. Si parte con l’inverno, quando il 17 gennaio si festeggia Sant’Antonio Abate, patrono di tutti i panificatori: una ricorrenza che riporta alla memoria l’antica tradizione contadina riconducibile alla preziosa saggezza degli anziani. Ed è proprio a loro che si rivolge in questo giorno il “Calendario del panificatore”, con un omaggio agli over 65 e tante iniziative vivaci e allegre per allontanare il freddo della stagione.

Si continua a febbraio con la festa degli innamorati del 14: San Valentino, un’altra opportunità per declinare le mille forme dell’amore, dell’amicizia e della passione. Anche in questa occasione i panificatori accompagneranno i consumatori con la passione con la quale ogni giorno panificano evidenziando le caratteristiche di ogni tipo di pane attraverso un simpatico “Paneoroscopo”. E per chi celebrerà la passione con un selfie in panificio, omaggi e degustazioni a volontà!

E poi c’è l’arrivo della primavera che il 21 marzo segna la data di inizio di un periodo all’insegna della nascita e dei nuovi arrivi della natura, che Il Calendario del panificatore dedica a tutte le future mamme in attesa a cui sarà regalato un pane speciale.

Tutte le altre iniziative e ricorrenze  saranno pubblicate nel corso del nuovo anno sul sito di Aspan e saranno disponibili presso gli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa.

La particolarità non si manifesta solo nella ricerca e nella valorizzazione delle ricorrenze tradizionali, ma anche nell’attenzione alle diverse tipologie di consumatori ai quali sono dedicate proposte e iniziative specifiche a seconda della fasce d’età o dello stile di vita. E così con Il Calendario del panificatore ogni evento è un tributo alla moltitudine degli amanti del pane che saranno premiati con un dono speciale. L’idea che accompagna tutti gli appuntamenti è di coniugare cultura e alimentazione in un percorso fatto di tanti progetti con il costante intento di raggiungere il pubblico non solo nel periodo dedicato agli appuntamenti ma anche nel futuro.

Senza dimenticare, sulla scia dei contenuti diffusi da Expo 2015, la particolare attenzione per sostenibilità e sicurezza alimentare, di cui è testimone il progetto QuiVicino, da anni protagonista del percorso di Aspan.

 




DUC, animazioni musicali in centro

Musica e animazione itinerante in vista delle festività natalizie: il Comune di Bergamo organizza alcuni appuntamenti per animare il centro città e i Borghi storici, all’interno delle iniziative organizzate dal Distretto Urbano del Commercio per il Natale 2015. Si arricchisce quindi ulteriormente il calendario di attività e di eventi che il DUC e il Comune di Bergamo hanno deciso di proporre nell’ambito delle festività natalizie 2015, un programma variegato e di spessore, destinato a coinvolgere tantissimi bergamaschi nei prossimi giorni.

Giovedì 17 dicembre dalle 18 alle 20, nell’ambito della Festa di Natale nelle vie del Borgo, si terrà lo spettacolo musicale itinerante della Bandaradan, un gruppo di musica da strada nato nel 2002 a Torino con una formazione strumentale composta da tromba, fisarmonica, sax baritono e grancassa. Le musiche balcaniche, klezmer e circensi della Bandaradan faranno risuonare le vie e le piazze di città alta con uno spettacolo da non perdere!

Ancora musica sabato 19 dicembre dalle 15.30 alle 17.30 sempre con i Bardaradan, la piccola orchestra di zingari dai ritmi zoppi, giocolieri di pentagrammi, funamboli della nota puntata, corteggiatori dell’apparato uditivo. Il percorso delle band “abbraccerà” questa volta il centro di Bergamo: partendo da Piazza Matteotti, la musica farà tappa in luoghi simbolo quali Piazza Pontida, via S. Orsola, Piazza Vittorio Veneto e via Tasso. Le band si soffermerà in alcuni punti per consentire al pubblico di godere dello spettacolo.

Domenica 20 dicembre ultimo appuntamento con le animazioni itineranti nei borghi storici di Bergamo. Appuntamento alle 15.30 in Borgo Palazzo con bandaradan una improbabile, sconclusionata e esibizionista orchestra acustica e itinerante che riporta in vita lo spirito più kitsch degli anni ’70 con occhiali a specchio, pantaloni a zampa di elefante e pettinature da urlo!




La Valle Imagna si fa ambasciatrice della Carta della Montagna

Valle IMAGNA - cascina - formaggioGli “Imprenditori di Sant’Omobono Terme”, riuniti dalla sigla Isot, rappresentano una realtà nata nel 2010 con l’obiettivo di promuovere e sostenere la vitalità economica e sociale della Valle Imagna con la collaborazione delle istituzioni, attraverso la realizzazione di progetti a carattere sociale ed economico. Identificando fin da subito la grande occasione di sviluppo e di crescita che l’esposizione universale avrebbe rappresentato per la Valle Imagna, l’Isot, attraverso lo sportello dedicato dell’Ascom di Bergamo, ha cercato un contatto diretto con il mondo di Expo 2015 coinvolgendo tutti gli attori del territorio in un’attenta riflessione sul proprio futuro e sulla propria missione al fine di mettere in atto strategie di valorizzazione delle peculiarità territoriali della Valle.

«Isot ha mostrato un grande spirito di analisi e creatività nella riorganizzazione dei propri modelli di sviluppo – spiega la responsabile dello sportello “Prepariamo all’Expo”, Stefania Pendezza -, dando vita a iniziative rivolte alla cittadinanza e a progetti di sviluppo di reti di collaborazione, i cui effetti perdureranno anche e soprattutto dopo l’esposizione. Tra questi, ad esempio, l’evento denominato “Valle Imagna in Gusto” che ha mostrato una vetrina della vivacità della Valle alla cittadinanza e ai turisti. Inoltre Isot è stato presente alla manifestazione universale attraverso una business visit mirata alla conoscenza di nuovi mercati e modelli di promozione territoriale con cui confrontarsi e da cui prendere spunto».

Per il dopo Expo, Isot si ricollega al grande lascito dell’esposizione universale ben rappresentato nella Carta di Milano e, quale associazione imprenditoriale di un territorio di montagna, definisce i propri obiettivi più specificatamente in riferimento alla Carta della Montagna di Expo 2015. Su queste basi si sviluppa il piano di intervento previsto nel 2016 che, mirando a fare della Valle Imagna una valida ambasciatrice di Expo 2015, coinvolge la Comunità Montana e il Bim nella realizzazione di eventi culturali tesi a promuovere e valorizzare bellezze e peculiarità della Valle, attraverso appuntamenti specifici in ogni stagione. Si parla di natura e biodiversità ambientale, eccellenze enogastronomiche e patrimonio rurale conservato dalla tradizione, ma anche di innovazione e creatività, tra tessuto imprenditoriale, turismo e artigianato locale. Previsto anche “Montagna chiama città, città chiama Montagna”, percorso dedicato alle nuove generazioni per renderle protagoniste della promozione della Valle e della cultura della montagna.

Il progetto prevede infine un incremento delle azioni  a favore della comunicazione e di una nuova immagine, in grado di diffondere contenuti e attrarre pubblico.

 

 




Innovativo, sostenibile e internazionale. Il commercio visto dall’Ascom

Tavolo Ascom dopo Expo ritQuali saranno gli scenari futuri per il terziario? Conclusa l’esperienza di Expo, Ascom Bergamo ha analizzato le principali tendenze emerse nell’ultimo anno e studiato nuovi progetti, sulla scia della vivacità e dell’impulso innovativo nati dall’esperienza fatta nei sei mesi dell’Esposizione Universale.

I progetti puntano a tre ambiti, che la grande kermesse milanese ha messo in luce come strategici, ovvero l’internazionalizzazione, l’innovazione e la sostenibilità ambientale. «Ascom ha lavorato tutto il 2015 sul tema dell’Esposizione Universale – ha detto il presidente Paolo Malvestiti, in una conferenza stampa questa mattina alla Domus di Bergamo – e nei primi mesi dell’anno ha preparato gli associati affinché fossero attenti e pronti a cogliere le opportunità che la manifestazione poteva offrire. Grazie al sostegno della Camera di Commercio e di Bergamo Sviluppo, abbiamo attivato lo sportello “Prepariamoci all’Expo”, che non si è limitato ad essere un punto informativo, ma ha voluto spingersi oltre e costruire insieme alle imprese interessate progetti a favore del proprio sviluppo imprenditoriale. E ora che Expo 2015 è giunto al termine, il lavoro continua realizzando nuove e importanti progettualità in chiave di sostenibilità, innovazione e internazionalizzazione».

I buoni risultati sono «frutto del gioco di squadra – ha precisato Malvestiti – di tutto il Sistema Bergamo, che insieme ha lavorato per promuovere il territorio. Dagli incontri fatti, siamo convinti che le aziende del terziario, in sinergia con tutto il sistema imprenditoriale bergamasco, sono pronte a fare un salto di qualità verso nuovi scenari, dove l’internazionalizzazione, l’innovazione e la sostenibilità diventano i protagonisti di un nuovo modo di fare impresa. Inoltre, a breve arriveranno anche le osservazioni finali di Ocse che, con la regia della nostra Camera di Commercio, aggiorneranno la bozza del progetto della nuova governance sulle numerose esigenze economiche imprenditoriali».

«Le principali tendenze che caratterizzeranno i nostri settori nel futuro e che tengono conto dei nuovi stili di consumo e della sensibilità al prezzo sono l’internazionalizzazione e l’innovazione nel retail – ha spiegato Oscar Fusini, direttore dell’Ascom -. L’internazionalizzazione si declina nell’incremento delle esportazioni, in particolare per il comparto del commercio all’ingrosso, nella ricerca di nuovi mercati, nel commercio elettronico e nell’apertura di nuovi punti vendita all’estero. L’innovazione nel retail, invece, intercetta a livello territoriale le nuove tendenze: consumo sul posto e street food, multietnicità dell’offerta, sostenibilità e ambiente, internet e social network. Per lo sviluppo di entrambi gli ambiti, l’Associazione ha individuato alcuni strumenti da mettere al servizio delle imprese, a partire dal potenziamento della formazione e della qualificazione professionale e dalla creazione di uno sportello dedicato all’internazionalizzazione, fino al sostegno all’innovazione e alla costituzione di reti d’impresa sia nella forma associativa che territoriale».

L’esperienza di Expo

  • 60 giornate in Expo per incontrare i Paesi e le imprese finalizzate a stringere rapporti di collaborazione, promuovere il territorio e avviare processi di internazionalizzazione;
  • contatti diretti con oltre 100 Paesi/Enti presenti;
  • coinvolgimento diretto di circa 200 imprese bergamasche;
  • realizzazione di iniziative dentro e fuori Expo con Giappone, Russia, Israele, Cina, Zimbabwe, Kazakhistan, Colombia, Marocco;
  • 4 giornate dedicate ad Ascom nell’Ufficio che Sistema Bergamo ha messo a disposizione delle imprese o delle categorie;
  • partecipazione ad oltre 10 eventi internazionali.

 




Torre Boldone, gli Operatori Commerciali portano la Santa Lucia ai bambini di Casa Palazzolo

Operatori Commerciali Torre Boldone Santa LuciaL’associazione “Operatori commerciali” di Torre Boldone ha radicato nei suoi valori cardine il voler esser parte attiva del tessuto sociale del territorio. Pertanto, come da tradizione, anche quest’anno ha voluto, in prossimità delle festività natalizie, compiere un piccolo gesto tangibile di solidarietà. Lo ha fatto esprimendo forte vicinanza ai bambini ospiti della Casa Palazzolo di Torre Boldone, piccole creature dal fragile cammino di crescita.

A loro, per la festa di Santa Lucia, gli Operatori Commerciali hanno regalato semplici ma utili doni con in più la promessa di diventare parte collaborativa del loro nuovo e impegnativo percorso di crescita. “Un gesto – sottolinea il Direttivo – per donare una speranza”. L’incontro e la consegna dei doni sono avvenuti sotto l’egida della madre superiora Angelisa e di suor Stefania e del suo staff che ogni giorno si prodigano nella ricostruzione del delicato cammino d’infanzia nel massimo rispetto culturale e religioso.




Agenti di commercio in crescita, ma il presidente frena l’ottimismo

Massimo Bottaro - presidente agenti di commercio Ascom
Massimo Bottaro

Sono un centinaio in più rispetto al 2014, secondo i dati Ascom aggiornati al terzo trimestre, gli agenti di commercio in provincia di Bergamo, passati da 2.455 a 2.553. Un trend positivo dopo i cali registrati in passato, che Massimo Bottaro, presidente della categoria dell’Associazione invita però a prendere con le pinze. «Per parlare di ripresa effettiva della professione occorrerà attendere ancora un anno e più – dice -. L’aumento potrebbe infatti essere solo provvisorio, legato all’esternalizzazione operata dalle aziende che, in difficoltà con i costi, chiedono ai propri dipendenti di continuare a collaborare in forma autonoma. Oppure al mettersi in proprio di chi è rimasto senza lavoro perché l’azienda ha chiuso, impiegando magari la propria liquidazione. Non siamo di fronte a progetti consolidati».

Com’è cambiata in questi anni di crisi l’attività?

«Il lavoro si sta appesantendo parecchio perché le aziende tendono a ribaltare sugli agenti compiti che non sarebbero loro propri. All’inizio è stato magari l’agente stesso, pensando che fosse una strategia vincente, ad occuparsi, ad esempio, anche della gestione degli ordini, per seguire meglio il cliente, oggi però queste attività sono ormai in capo agli agenti in forma stabile. Di fatto siamo diventati un supporto alla segreteria commerciale, con il risultato che lavoriamo di più ma per incassare meno, perché nel frattempo si sono ridotti i volumi e i margini».

Come uscire da quest’impasse?

«Le aziende vorrebbero avere a che fare con agenzie più strutturate, alle quali demandare certe funzioni. Aggregarsi, in effetti, è una soluzione che permetterebbe di ridurre le spese per la sede, la segreteria e per creare collaborazioni. Non ci aiutano però gli studi di settore, che non sono ancora in grado di fotografare con precisione le diverse “gradazioni” di questo lavoro e quando si comincia ad avere un ufficio e dei collaboratori presumono anche ricavi di un certo tipo. Succede così che invece di puntare a crescere e svilupparsi si fa l’esatto contrario e per stare a galla di fronte al calo della redditività si snellisce la struttura, si torna magari a lavorare da soli da casa rinunciando all’ufficio di rappresentanza».

Nella disegno di Legge di Stabilità è previsto un super ammortamento fiscale del 140% per gli strumenti e le auto aziendali: una bella notizia?

«È un modo per rialzare la soglia scaricabile, che era rimasta ferma per un po’, e incentivare gli investimenti».

C’è qualche altra novità all’orizzonte per la categoria?

«La più importante riguarda l’Enasarco, la Fondazione per la previdenza e l’assistenza integrativa degli agenti. Dal 2016 entrerà in vigore l’elezione diretta da parte degli agenti dei vertici, mentre prima le designazioni dei delegati erano affidate ai sindacati di categoria. Le elezioni si svolgeranno dal primo al 14 aprire da casa attraverso il sistema informatico, ma realizzeremo anche un punto di accesso in Ascom per facilitare l’operazione».

Cosa significa questo passaggio?

«Va nella direzione di una partecipazione più democratica e di una maggiore trasparenza dell’ente, che passa anche dalla nuova e più precisa definizione delle competenze e dei requisiti dei vertici. È vero, di Enasarco si è sentito parlare più spesso per via dei problemi di gestione, ma resta uno strumento fondamentale per l’assistenza e la tutela degli agenti, che possono contare su un po’ di serenità in più. Tra le novità c’è, ad esempio, una sorta di ammortizzatore per chi rimane senza lavoro per la chiusura delle aziende, che crea problemi soprattutto ai monomandatari».

Ma venditori si nasce o si diventa?

«Direi che una caratteristica fondamentale per chi vuole svolgere questa professione è non avere difficoltà nel comunicare. Deve piacere avere a che fare con le persone e starle a sentire, poi occorre coltivare questa capacità con costanza e dedizione. Oggi l’agente non è magari più quello che racconta la barzelletta al cliente, ma resta la vetrina dell’azienda sul territorio, è la sua faccia quella che il cliente associa ai prodotti».

Non c’è Internet che tenga, allora. L’agente resta una figura chiave del business…

«Solo per alcuni articoli a basso valore aggiunto si può pensare di farne a meno. Per il resto c’è sempre bisogno di una persona che vada a presentare i prodotti. Grazie a Internet e alle tecnologie digitali oggi forse si risparmia un po’ di chilometri e il peso dei cataloghi è stato condensato in un link o una chiavetta, ma il ruolo dell’agente rimane e per chi è bravo e dotato il futuro c’è».

Quali sono i settori più promettenti?

«Più che di settori parlerei di nicchie, anche in comparti in difficoltà, come l’alimentare e il tessile, si possono trovare prodotti e specializzazioni che funzionano».

Cosa potrebbe dare una mano agli agenti?

«Per alcuni le limitazioni delle ztl ed i costi dei parcheggi sono penalizzanti. Una convenzione per i parcheggi potrebbe essere utile. Più in generale è interessante la possibilità di ridurre i costi e in questo senso sarebbe interessante creare una rete di convenzioni tra le categorie rappresentate dall’Ascom, ad esempio sui servizi informatici e la telefonia».




Tra crisi e valori, l’impresa si interroga sul suo ruolo nella società

Si terrà mercoledì 16 dicembre alle ore 15, nelle sale del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni (in via Petrarca 10 a Bergamo), il seminario “Crisi e valori: l’impresa si interroga su come cambia il suo ruolo nella società”, iniziativa promossa dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio di Bergamo e realizzata da Bergamo Sviluppo in collaborazione con il sistema associativo locale.

Nel corso dei lavori, i relatori, utilizzando parole chiave come qualità, riduzione dei costi, mercati globalizzati, responsabilità sociale d’impresa, salvaguardia ambientale, esigenze economiche e sociali o buone prassi progettuali, cercheranno di far emergere il nuovo valore sociale che le imprese possono ricoprire nella società alla luce anche dei segnali economici positivi che si stanno registrando dopo il lungo periodo di crisi non ancora terminato. Le aziende, essendo sistemi aperti all’ambiente e governate da soggetti che rappresentano i propri contesti socio economici di riferimento, fatti di valori, istanze, cultura e moralità, possono a loro volta trasferire nella società istanze e valori negativi o, come si cercherà di far emergere nel corso del seminario, positivi. Le imprese (e chi ci opera all’interno anche in senso lato, dagli imprenditori ai dipendenti, dai fornitori ai clienti fino ai diversi stakeholders), possono quindi diventare elementi attivi di cambiamento.

Destinato in particolare ad imprenditori e imprenditrici di piccole, medie e grandi imprese, sia già attive sul mercato sia in fase di startup, l’incontro è comunque aperto a tutti gli interessati. La partecipazione è gratuita; iscrizioni online sul sito www.bergamosviluppo.it (sezione news scorrevoli o calendario eventi in homepage).

Il programma

APERTURA LAVORI

Ida Rocca – presidente Comitato IF di Bergamo
Maria Teresa Azzola – componente CDA Bergamo Sviluppo e delegata all’innovazione

L’IMPRESA NELLA SOCIETÀ: VALORE O DISVALORE?

Cristiana Cattaneo – vicedirettore Dipartimento Scienze aziendali, economiche e metodi quantitativi Università degli Studi di Bergamo

COMPETITIVITÀ E SOSTENIBILITÀ: L’IMPRESA CAMBIA “VOLTO”

Giacomo Bonomi – psicologo ed esperto in comunicazione e management

ALCUNE BUONE PRASSI PROGETTUALI REALIZZATE SUL TERRITORIO

Silvia Campana – Bergamo Sviluppo

IL BILANCIO SOCIALE DI RADICI GROUP

Filippo Servalli – direttore corporate marketing e sostenibilità Radici Group

Coordina i lavori Fabrizio Calvo, giornalista




Santa Lucia sarà più generosa, in recupero le vendite di giocattoli

Santa Lucia è alle porte ed è ufficialmente scattata la corsa all’acquisto dei regali. Nei negozi di giocattoli si riscontra una maggior vivacità rispetto allo scorso anno.

«La ripresa dei consumi si fa sentire anche sui giocattoli – afferma Oscar Fusini, direttore dell’ Ascom Bergamo –. Da una indagine fatta tra i nostri commercianti risulta che rispetto allo scorso anno c’è maggior movimento e soprattutto c’è voglia di comprare, anche senza spendere cifre elevate. Sembra essere tornata tra i consumatori una certa fiducia».

Dall’indagine fatta da Ascom risulta che lo scontrino medio si aggira attorno ai 50/60 euro. «C’è sempre una grande attenzione al prezzo che va di pari passo con quella per la qualità – continua Fusini -. I giochi più gettonati sono quelli pubblicizzati e alcuni sono introvabili già da qualche giorno, a questi si aggiungono tutti i giochi classici, tra cui i Lego e i giochi educativi che rimangono sempre tra i preferiti».

Ai primi posti, tra i regali, ci sono i Lego, che da qualche anno restano i giochi preferiti dai bambini. Accanto ai classici mattoncini primeggiano i giochi educativi e creativi, i giochi in scatola, i droni, i treni, gli elicotteri e le auto radiocomandate. Alta la richiesta per i giochi da tavolo, tra cui Il Gioco della Vita e Chrono Bomb. Tra bambole e peluche, i Pisoloni e l’intramontabile Cicciobello Bua. A ruba Il laboratorio dei pennarelli.

Dai negozi alle bancarelle. Anche gli ambulanti presenti sul Sentierone fino a domenica per la festa di Santa Lucia sono ottimisti e, complici le belle giornate, sperano in un buon afflusso di gente desiderosa di fare acquisti.