Facebook, anche gli agricoltori diventano social

Agricoltura“Bisogna conoscere e sfruttare al meglio i social per portare sempre più le imprese agricole nell’era 2.0”. Così la responsabile di Coldiretti Donne Imprese Bergamo, Elena Lazzarini, presenta il corso di formazione finalizzato alla conoscenza  di Facebook, il social media più diffuso al mondo. L’iniziativa, organizzata da Coldiretti Donne Impresa Bergamo, si terrà all’ufficio zona della Coldiretti di Romano di Lombardia il 9 e l’11 dicembre, dalle 14,30 alle 17,30. “Approfondendo questi temi con esperti – sottolinea  la responsabile  di Coldiretti  Donne Impresa  Bergamo – vogliamo fornire la visione strategica e le abilità operative con le quali costruire una pagina aziendale su Facebook e sfruttarne tutti i benefici in termini di marketing e comunicazione”. Ulteriori informazioni possono essere chieste alla segreteria Provinciale di Donne Impresa: Annamaria Fortini  cell. 335 7791411, stampa.bg@coldiretti.it




Società tra professionisti, convegno al Centro congressi

rete-imprese-2.jpgCome si sono evolute le libere professioni nel nostro Paese? Quali modelli organizzativi risultano più diffusi e come questi sono destinati a mutare? Cosa prevedono le nuove normative in tema di società tra professionisti? Per quali motivi questa formula stenta a decollare? Su questi e su molti altri temi si farà il punto nell’ambito del Convegno “Le società tra professionisti. Prospettive, possibilità e limiti.” che si terrà a Bergamo venerdì 4 dicembre al Centro Congressi Giovanni XXIII° a partire dalle 15. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra l’Ordine degli Architetti e gli Ordini provinciali dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, degli Avvocati, dei Chimici, dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dei Consulenti del Lavoro e degli Ingegneri con l’intento di approfondire le disposizioni normative che aprono nuove prospettive relativamente all’esercizio delle attività professionali con particolare riguardo alle “società tra professionisti”. L’obiettivo del convegno è riflettere sulle opportunità di sviluppare una logica di condivisione tra professioni differenti, al fine di favorire una maggiore competitività degli studi anche a livello internazionale, senza perdere di vista l’identità e l’autonomia che nella storia hanno caratterizzato la libera professione stessa. L’approccio sarà di tipo multidisciplinare e interprofessionale proprio per consentire un confronto ampio e aperto tra competenze professionali differenti. A tale proposito i contributi dei relatori verteranno sia su contenuti di tipo storico-culturale che contrattualistico, economico, contributivo, organizzativo e psicologico.




Confcooperative, delegazione alla fiera “Big5” di Dubai

Confcooperative DubaiUna delle principali esposizioni a livello mondiale dedicate al settore delle costruzioni nonché la più importante del Medio Oriente è la fiera «Big 5» che si svolge ogni anno a novembre a Dubai. Se da un lato in Italia l’edilizia attraversa da qualche anno un periodo di difficoltà, dall’altro gli Emirati Arabi, e nello specifico Dubai, sono tuttora in pieno sviluppo economico e rappresentano un mercato di riferimento florido e in costante crescita. Alla costruzione di moderni e spettacolari grattacieli si affianca la realizzazione di nuove infrastrutture sanitarie, turistiche, commerciali e un nuovo aeroporto che servirà il sito espositivo di Expo 2020. Da qui è nata l’iniziativa del Consorzio Prometeo, aderente a Confcooperative Bergamo, che offre servizi di consulenza nella ricerca di opportunità di sviluppo sui mercati internazionali e nella creazione di reti commerciali all’estero, di organizzare una missione imprenditoriale negli Emirati Arabi per dare la possibilità ai partecipanti di conoscere l’economia locale e vagliare nuove opportunità di collaborazione e sviluppo delle società italiane in un’ottica internazionale. La delegazione coordinata da Prometeo e composta da rappresentanti di Federlavoro e Servizi, e delle Società Cooperative 3V2, Latteria Sociale di Calvenzano, Eurobica, Conast e Dabatech, è partita dall’aeroporto di Malpensa il 22 novembre. Il giorno successivo, al Centro di Ricerca ICBA-International Center for Biosaline Agriculture – si è potuto approfondire il tema della coltivazione in aree desertiche dove l’acqua scarseggia e i temi di interesse e sviluppo sono rivolti all’identificazione di soluzioni per la produzione alimentare sostenibile in ambiente salino. Durante la missione, un pomeriggio è stato invece dedicato alla visita del Dubai Science Park, situato in una zona destinata alla ricerca biotecnologica.

Uno degli obiettivi della settimana trascorsa a Dubai è stato la visita della fiera «Big 5» dove sono presenti espositori provenienti da tutto il mondo. Notevole anche la presenza di ditte italiane, specialmente nell’ambito della rubinetteria, rivestimenti interni, maniglie e attrezzi da cantiere; il prodotto «made in Italy» è infatti riconosciuto come di buona qualità e riscuote molto successo. Presso lo stand dell’ICE – Italian Trade Agency – Agenzia di promozione per il commercio estero del ministero dello Sviluppo Economico – si sono effettuati appuntamenti B2B per vagliare l’opportunità di avviare nuove relazioni commerciali orientate ai mercati esteri attraverso agenti, distributori o collaboratori di aziende degli Emirati Arabi, dell’Oman, di Arabia Saudita e del Qatar. «Oltre alla visita degli stand fieristici ed allo svolgimento degli appuntamenti prefissati – spiega il direttore di Confcooperative, Pieralberto Cangelli – si è seguito un corso con una panoramica sull’economia e sulle leggi che regolano l’accesso al mercato emiratino con approfondimento per gli operatori dell’ambito della logistica. Grazie alla posizione geografica strategica, Dubai rappresenta infatti un hub mondiale per il commercio e i trasporti come conferma la visita al Porto di Jebel Ali, area portuale tra le più trafficate al mondo. La possibilità di visitare il terzo porto del mondo, dopo Rotterdam e Singapore, e la Fiera Big 5 ha permesso agli imprenditori cooperativi di sviluppare i propri progetti di business negli Emirati Arabi, nazione dove oltre alla grande qualità della di vita gli indici economici di sviluppo sono tra i più alti al mondo». «È stata un’esperienza entusiasmante – ha detto Marco Daniele Ferri, presidente del Consorzio Prometeo e vicepresidente di Confcooperative Bergamo – che di certo rappresenta un punto di partenza e il trampolino di lancio per i progetti futuri delle aziende accompagnate al Big 5 da Prometeo».




La Cisl si affida a Ipsos per capire che immagine ha

Annamaria Furlan
Annamaria Furlan

“Costruire oggi la rappresentanza del futuro”. La Cisl di Bergamo presenta giovedì 3 dicembre la ricerca che la Ispos di Nando Pagnoncelli ha realizzato sull’immagine e il giudizio sui sindacati e sulla Cisl in particolare, e la sua capacità di interagire con la società. Lo farà con una riunione del proprio Consiglio generale al quale parteciperà Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl.
L’iniziativa prenderà avvio alle 9, in Sala degli Angeli, con la relazione introduttiva di Ferdinando Piccinini, segretario generale della Cisl di Bergamo. Seguiranno gli interventi di Nando Pagnoncelli e di Ivo Lizzola, dell’Università di Bergamo. Le conclusioni, dopo una serie di interventi delle diverse realtà sindacali, saranno della Furlan. Un migliaio di persone intervistate o incontrate per disegnare il profilo recepito della Cisl di Bergamo e della sua rappresentanza nella provincia, un sindacato alle prese con la propria crescita: in un panorama devastato dalla crisi e radicalmente modificato dalla crescita tecnologica, in relazioni difficili con generazioni che si fatica e rappresentare. Il progetto ha diviso i suoi interventi tra interviste a Opinion Leader, individuati tra i rappresentanti delle maggiori organizzazioni della società; delegati, lavoratori, immigrati, iscritti e cittadini in genere, tutti intervistati sulla reputazione del sindacato in generale e della Cisl in particolare, con un approfondimento sui temi della rappresentanza.




Ascom, lunedì 7 dicembre chiusi gli uffici in provincia

Le delegazioni dell’Ascom rimarranno chiuse lunedì 7 dicembre 2015 per il Ponte dell’Immacolata. Gli uffici di Albino, Calusco d’Adda, Clusone, Lovere, Osio Sotto, Romano di Lombardia, Sarnico, Trescore Balneario, Treviglio e Zogno riapriranno mercoledì 9 dicembre.

La sede di Bergamo di via Borgo Palazzo 154 il 7 dicembre sarà invece aperta al pubblico.




Responsabilità urbanistica, convegno della Fimaa

Gli agenti immobiliari aderenti a Fimaa – Ascom Bergamo organizzano per giovedì 3 dicembre alle ore 17 un convegno sulla responsabilità urbanistica dal titolo “Agente Immobiliare: un professionista che garantisce compravendite sicure”. Il convegno si svolge nella Sala Tremaglia del Teatro Donizetti (piazza Cavour, 15 Bergamo). A tema c’è il compito e il ruolo degli agenti immobiliari, che, secondo le nuove disposizioni, per garantire una compravendita corretta sono chiamati a verificare il percorso urbanistico dell’immobile in vendita.

Il convegno si apre alle 17 con il saluto delle autorità: Francesco Valesini, assessore alla Riqualificazione urbana, Edilizia pubblica e privata, Patrimonio immobiliare del Comune di Bergamo; Oscar Fusini, direttore dell’Ascom di Bergamo; Luciano Patelli, presidente Fimaa Bergamo e Coordinatore regionale Fimaa Lombardia.

Dalle 17.15 alle 19.15 si susseguiranno gli interventi di Santino Taverna, presidente Fimaa Italia, sull’evoluzione del mercato immobiliare italiano; Ettore Ferri, responsabile SUEAP del Comune di Bergamo, sulla verifica urbanistica e su come effettuare l’accesso agli atti; Daniele Mammani, consulente legale Fimaa Italia, sulla responsabilità urbanistica; Luca Gotti, direttore territoriale Città di Bergamo e Val Brembana della Banca Popolare di Bergamo, sul sostegno all’acquisto e alla ristrutturazione della casa.

Il convegno si chiude con la prima edizione del Premio alla Carriera, un riconoscimento che Fimaa Bergamo consegnerà ad un personaggio che si è distinto in ambito lavorativo. Modera il convegno Oscar Caironi, vicepresidente Fimaa Bergamo. Per le adesioni fimaa@ascombg.it




“Un fiocco di solidarietà”, scatta l’alleanza tra Popolare di Bergamo e Distretto Urbano del Commercio

DUC e Popolare di Bergamo
Da sinistra: Oscar Bianchi, Giorgio Frigeri, Roberto Ghidotti, Giorgio Gori e Filippo Caselli

La Banca Popolare di Bergamo si fa coordinatrice dell’iniziativa benefica “Un fiocco di solidarietà”  e mette a disposizione risorse ed un importante spazio nel centro piacentiniano. Dal 5 al 24 dicembre tutte le persone che faranno acquisti nei negozi o nei mercatini del centro città saranno invitate a recarsi nei locali della banca, in Piazza Vittorio Veneto 6, dove troveranno gli studenti degli Istituti Superiori di Bergamo e Provincia che realizzeranno gratuitamente i pacchetti-regalo. Gli studenti sono coordinati dal Centro Servizi Bottega del Volontariato della provincia di Bergamo (CSV), associazione che dal 1997 opera con l’obiettivo di sostenere e qualificare le organizzazioni di volontariato e promuovere la cultura della solidarietà. Le attività di CSV si rivolgono a tutto il volontariato bergamasco e ai cittadini che vogliono avvicinarsi a questo mondo.

La Popolare per ogni “fiocco” realizzato destinerà un contributo alle iniziative di solidarietà promosse dagli studenti che operano nell’ambito dello “Sportello Scuola Volontariato”, attività che ogni Istituto Scolastico mette in campo sui temi della solidarietà e del volontariato. Il Distretto Urbano del Commercio, nato nel 2009, è formato a sua volta da diversi soggetti – dall’amministrazione comunale alle associazioni di categoria fino del commercio – uniti per integrare ognuno le proprie competenze e conoscenze, perché gli obiettivi di sviluppo locale, di ampliamento dell’offerta e di coesione sociale sono comuni. Gli esercizi commerciali, in questa occasione, avranno a disposizione una cartolina esplicativa dell’iniziativa, che potrà essere personalizzata apponendo il timbro del negozio in un apposito spazio.  “La nostra Banca, nella sua storia ultrasecolare – afferma Giorgio Frigeri, presidente della Banca Popolare – da sempre sostiene e incoraggia le espressioni di cittadinanza attiva e solidale. L’Istituto si fa oggi promotrice di una iniziativa che intende valorizzare il volontariato coinvolgendo le nuove generazioni: i giovani studenti delle Scuole Superiori, aderendo alla proposta, fanno in modo che l’aiuto ai più bisognosi diventi una parte importante della propria vita. Inoltre questo progetto è l’occasione per creare un ulteriore collegamento tra il mondo produttivo del territorio, quello della scuola e delle associazioni di volontariato”.

“L’iniziativa – prosegue Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e Assessore al Commercio – ha il pregio, tra gli altri, di dare spazio ai giovani. Il volontariato ha solide tradizioni nella nostra città, ma fatica ad attivare un pieno ricambio generazionale. Lo spazio che qui si dà agli studenti delle scuole superiori, coordinati dal CSV, valorizza l’esperienza della cittadinanza attiva di alcuni ragazzi, rende visibili i loro progetti, pone le premesse per un ampliamento del loro impegno.” “Abbiamo aderito molto volentieri all’iniziativa proposta da Banca Popolare di Bergamo – dichiarano Roberto Ghidotti e Filippo Caselli, rispettivamente presidente e amministratore delegato del Distretto Urbano del Commercio – tanto per le finalità solidaristiche, quanto per l’idea di dare al commercio cittadino un servizio utile. Siamo convinti che la diffusione delle cartoline, che potranno essere personalizzate dal singolo negoziante, sarà motivo non solo di ampia condivisione di valori e principi fondanti la nostra comunità, ma anche di accrescimento al senso di appartenenza al nuovo progetto del distretto del commercio”. “Riteniamo che questa esperienza possa essere occasione per gli studenti che si occupano di scuola e volontariato di uscire dalle loro classi e raccontare i progetti alla Città – conclude Oscar Bianchi, Presidente del CSV di Bergamo – e di coinvolgere direttamente i cittadini. Partecipando al progetto i ragazzi saranno protagonisti attivi delle esperienze che promuovono, contribuendo anche a finanziarle”.




Lavorazione della carne, tecnologie e innovazioni

macellai 1Lo scorso 23 novembre, a Calcinate, si è svolto un incontro dedicato alle nuove tecnologie e innovazioni nella lavorazione della carne, organizzato dall’Associazione Norcini Bergamaschi e dall’ASCOM macellai, in collaborazione con la ditta La Felsinea, produttrice di macchine per la macelleria, e la ditta CRC srl di Ghedi, concessionaria di attrezzature per macellerie e negozi alimentari. All’incontro hanno partecipato più di sessanta professionisti, tra macellai, negozianti e norcini incuriositi, molto partecipi e interessati a scoprire e ad apprendere le novità presentate.Macellai

Donato D’Aurizio, cuoco macellaio, ha mostrato l’utilizzo di un innovativo cutter orizzontale mescolatore, di inteneritrici e dimostrato le potenzialità della cottura a bassa temperatura. Si è preparato un impasto per ripieno, un insaccato, un würstel, una carne in salamoia e alcune verdure e carni cotte a bassa temperatura. Donato, ha mostrato la semplicità d’utilizzo di queste nuove tecnologie e le grandi potenzialità d’impiego, per aiutare i professionisti del settore a soddisfare le sempre maggiori esigenze dei clienti. Al termine dell’incontro si sono degustate le preparazioni realizzate durante l’incontro e alcuni salumi offerti dall’Associazione Norcini Bergamaschi.




Bar e caffetterie, Beltrami: «È il momento di investire»

«È vero che c’è la crisi, ma non è vero che non c’è lavoro. Il problema è la crisi delle idee, e vale più di quella del mercato. Anche nei periodi difficili, se ci sono buone idee, si lavora». Giorgio Beltrami, presidente del Gruppo Bar e Caffetterie Ascom, è convinto: «Questo è il momento di investire perché una volta terminata la crisi economica chi avrà avuto il coraggio di farlo raccoglierà a piene mani».

Che momento è per il comparto? C’è interesse ad aprire i bar?

«Ce n’è troppo. La liberalizzazione ha creato un danno al nostro settore. Prima c’erano pochi locali, ma più qualità. Ora ce ne sono molti di più, ma la qualità è minore. Mi preoccupa continuare a vedere che spesso chi apre un bar non è abbastanza preparato. Invece è sempre più importante avere alle spalle una buona preparazione e trovare delle idee da portare avanti, sennò si rischia di entrare in un mercato saturo».

Alcuni locali sono alla quarta, anche quinta gestione, colpa dell’improvvisazione?

«Oltre alla scarsa preparazione, c’è un altro problema, quello di non far bene i conti. Molti imprenditori hanno ancora in mente che se la bibita costa 50 centesimi e la si vende a due euro si guadagna. Uno dei problemi che sta venendo avanti è la tendenza di alcuni bar ad abbassare i prezzi. Alcuni arrivano a proporre cappuccio e brioche a 1,50 euro. Non si rendono conto che più ne fanno e più denaro perdono. Io so esattamente che nel momento in cui compro un prodotto e costa 1 euro alla fine con tutte le spese il suo costo mi diventa 2,71, io guadagno se lo vendo a più di questa cifra. I commercianti devono fare questo conto, considerare le spese di gestione fisse del locale e suddividerle sugli acquisti. Prima di fare il corso per essere un bravo barman bisogna sapere fare i conti».

Che consigli darebbe a chi vuole aprire un bar oggi?

«Di fare una attenta analisi della zona in cui pensa di aprire: valutare che tipo di realtà è, quanti bar ci sono nel raggio di 300 metri, che tipo di offerta fanno, capire cosa manca e costruire un locale che, sia negli arredi che nella proposta, prima non c’era, o comunque migliorativo. È inutile fare doppioni. Mi ripeto. Alla base ci deve essere sempre la preparazione. Nel momento in cui si sono acquisite le nozioni alla base della professione, si capisce qual è l’offerta più conveniente e remunerativa, a seconda della zona dove si apre e delle attività che ci sono».

Quali caratteristiche deve avere un locale per avere successo?

«Rimango dell’idea che il bar debba avare una proposta a 360 gradi, che si modifica in base all’orario. Deve mutarsi tre/quattro volte al giorno, io lo faccio e il cassetto mi dà ragione, ma siamo in pochi; la maggior parte dei locali è tematica e punta a un momento specifico della giornata».

BeltramiLa professionalità del personale a che livelli è?

«In questi ultimi anni grazie alle forme di contratto più leggere si assumono spesso universitari. È una buona cosa, ma dovrebbero essere adeguatamente preparati e questo non avviene perché molte volte chi è a capo del locale non passa le nozioni o lui stesso non le ha. Un altro aspetto è quello dello stipendio. Per avere un buon risultato il personale deve essere adeguatamente pagato: è un personale soddisfatto che lavora bene e ti aiuta a guadagnare. Non tutti lo capiscono».

Quali sono i problemi del settore in questo momento?

«Uno dei più grandi è che ultimamente si tende a rivolgersi ai fornitori per avere finanziamenti, ed è una follia. In Ascom c’è Fogalco che ha proprio lo scopo di assistere i commercianti nell’accesso al credito».

Cosa avviene, esattamente?

«Molti baristi se hanno bisogno di fare un acquisto lo fanno fare ai fornitori che poi si rivalgono sul prezzo. Capita per il caffè, ma non solo. Il torrefattore dà la macchina del caffè in comodato d’uso e poi vende il caffè a un prezzo maggiorato anche di 10 euro al chilo. Fino a un certo punto può essere conveniente, ma se si lavora tanto conviene acquistare la macchina. Il primo guadagno è comprare bene. Per questo come associazione stiamo studiando un questionario da sottoporre agli associati per capire come si approvvigionano. L’intento è di far riflettere su quali sono i canali di vendita migliori e così ottimizzare gli acquisti nei pubblici esercizi».

I buoni pasto elettronici stanno funzionando?

«Sembrerebbe che siamo in dirittura d’arrivo con i pos. In città, stanno arrivando clienti con le tesserine, in provincia si stenta ancora ma qualche azienda si sta muovendo. Auspichiamo che presto si trovi un accordo per utilizzare il pos che si ha già in uso, è impensabile che ogni società di buoni pasto metta il suo. Il nuovo sistema elettronico ci consentirà di risparmiare sulle spese di spedizione».

Cosa cercano oggi i clienti? Che significa per un bar offrire un’esperienza?

«Cercano un locale con un’idea di offerta chiara. Ci sono troppi locali che guardandoli non si capisce a che clienti sono rivolti. Invece, la tipologica del locale deve trasparire in modo evidente, sia dagli arredi che dal menù. Chi apre un bar deve sapere a che clientela puntare e farlo capire».

Come vede il 2016 per chi fa questa attività?

«Potrebbe essere un anno buono. Qualche leggero segnale positivo c’è, ho l’impressione che la clientela nostra bergamasca abbia una capacità di spesa leggermente migliore rispetto agli ultimi anni. Inoltre la nostra provincia ha la fortuna di trovarsi su delle direttrici molto importanti. Grazie all’aeroporto di Orio al Serio sul nostro territorio si muovono molte persone. Poi sta a noi fare offerte per stuzzicare il cliente».

Che valore ha oggi associarsi a una organizzazione come l’Ascom?

«Dialogando con l’associazione si trovano gli stimoli, le idee per andare avanti, si ha il polso di come sta evolvendo il mercato e, importantissimo, grazie alla scuola di Osio Sotto si acquisiscono la formazione e la preparazione per stare sul mercato. Chi non l’ha capito, ha capito poco. Mai come oggi visto, con la crisi,  il cliente valuta come spendere il denaro».

 




Coldiretti Bergamo, Brivio confermato alla presidenza

ColdirettiAlberto Brivio, 48 anni, orticoltore di Bergamo è stato confermato all’unanimità presidente della Coldiretti bergamasca per il secondo mandato. L’elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea provinciale che si è tenuta domenica al Chiostro dell’Abbazia del Monastero Benedettino a San Paolo D’argon alla presenza di numerose autorità e dei presidenti di sezione arrivati da tutto il territorio in rappresentanza della base associativa.

Dopo il saluto del sindaco di San Paolo D’Argon, Stefano Cortinovis, nella sua relazione di fine mandato Brivio ha ripercorso le principali tappe dell’attività svolta nell’ultimo quadriennio, sottolineando soprattutto alcuni aspetti rilevanti per l’agricoltura bergamasca. In particolare ha spiegato l’azione sindacale che ha portato alla definizione del prezzo del latte, una sfida complessa che ha visto Coldiretti e i suoi associati in prima fila. Ha ricordato gli aspetti salienti della “guerra del latte”, dalla manifestazione davanti al polo logistico della Galbani a Ospedaletto Lodigiano al presidio organizzato davanti a un punto della GDO a Parabiago fino alla richiesta di intervento dell’Antitrust. “Dopo i tragici fatti di Parigi – ha detto –  con senso di responsabilità abbiamo accantonato le azioni di forza ma abbiamo comunque mantenuto aperto il negoziato ai massimi livelli che ha consentito nei giorni scorsi di raggiungere l’accordo del prezzo del latte stalla”. Brivio ha sottolineato che l’intesa raggiunta con la Lactalis non può certo essere considerata risolutiva, ma rappresenta comunque una boccata di ossigeno alle imprese che si trovano in un momento di grave difficoltà e ha fatto venir meno il perverso meccanismo di indicizzazione del prezzo al latte tedesco. Brivio si è quindi soffermato sulla straordinaria esperienza di Expo. “Il protagonismo di Coldiretti – ha rilevato – è stato premiato dai riconoscimenti dei tanti entusiasti visitatori oltre che dalla convinzione che l’esposizione ha contribuito a restituire dignità e valore al lavoro nei campi. Il momento culminante di questa nostra partecipazione è stata la giornata dell’agricoltura italiana con la presenza del premier Matteo Renzi che ha annunciato ai 30.000 agricoltori presenti l’abolizione dell’IVA, dell’IMU e dell’Irap agricola. Provvedimenti questi che per le aziende agricole si tradurranno in risorse da investire”.

In conclusione Brivio ha sottolineato l’intenso lavoro svolto per creare alleanze e avviare sinergie con tutti gli attori che operano nella realtà bergamasca e ha ringraziato la sua squadra, dalla giunta al consiglio, per averlo sostenuto. Ha inoltre espresso sincera gratitudine alla direzione e a tutta la struttura per l’appoggio ricevuto.

Il presidente della Camera di Commercio di Bergamo, Paolo Malvestiti, ha invece ringraziato Coldiretti per la straordinaria azione che porta avanti sul territorio e per il prezioso lavoro che svolge con i suoi rappresentati nell’ambito della Giunta camerale.  Hanno voluto fare arrivare messaggi di auguri per un proficuo lavoro anche il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e il consigliere provinciale delegato all’agricoltura Demis Todeschini.

Dopo gli interventi dei rappresentanti dei vari ambiti territoriali e produttivi, l’assemblea ha eletto anche il nuovo Consiglio Direttivo provinciale, il Comitato dei Revisori dei Conti e il Comitato dei Probiviri concludendo così una fase di rinnovo generale che nei mesi scorsi ha coinvolto tutto il territorio. Questo percorso ha portato da 48 anni a 44 anni l’età media dei dirigenti impegnati ai vertici di Coldiretti Bergamo. Ai nuovi eletti spetta il compito di portare nuove idee, energie e risorse per la crescita del comparto agricolo, un impegno rilanciato anche dal presidente Alberto Brivio dopo la sua riconferma. Durante l’assemblea il presidente Alberto Brivio e il direttore Gianfranco Drigo hanno consegnato un riconoscimento alla neo pensionata Giovanna Berlendis per l’impegno e la dedizione che hanno caratterizzato i suoi 41 anni e 7 mesi di lavoro in Coldiretti.