Confindustria Bergamo, anche Squinzi all’assemblea

Sant'Agostino
Sant’Agostino

Il tema dell’ “open innovation” sarà al centro dell’Assemblea Generale di Confindustria Bergamo, aperta a tutti, in programma lunedì 5 ottobre, a partire dalle 15, nella nuova Aula Magna dell’Università di Bergamo nell’ ex Chiesa di Sant’Agostino. Anche quest’anno l’assemblea viene organizzata sul territorio per sottolineare l’attenzione alla concretezza e alla capacità di fare, valori che da sempre identificano e qualificano il sistema produttivo bergamasco. In passato le assemblee si sono tenute in un hangar dell’aeroporto “Il Caravaggio” di Orio, a Casa Dalmine in Tenaris Dalmine, al Palazzetto dello Sport di Treviglio e lo scorso anno in un nuovo capannone dell’azienda Persico a Nembro, segnale forte della centralità delle imprese manifatturiere bergamasche nello sviluppo, nella crescita e nella competitività del nostro territorio. Quanto ai lavori, si partirà con la relazione del presidente di Confindustria Bergamo Ercole Galizzi, cui seguiranno gli interventi di: Tullio Tolio, direttore CNR – Istituto di Tecnologie Industriali e automazione (ITIA); di Andrea Cuomo, vicepresidente STMicroelectronics International BV e presidente 3Sun; di Stefano Firpo, direttore generale del MISE per la politica Industriale, la competitività e le Pmi. Intorno alle 17, Galizzi, commentando i contributi precedenti, converserà con Maurizio Gattiglio, chairman Prima Electro North America e chairman EFFRA; Stefano Paleari, Università di Bergamo e Past-President C.R.U.I. e con il presidente nazionale di Confindustria Giorgio Squinzi, che concluderà l’Assemblea.




Il commento / Fusini: “Sarà una fase breve. Poi via libera a un presidente imprenditore”

Alessandro Riva è stato uno straordinario interprete di questa lunga prima fase del distretto Bergamo Centro, ricco di successi e di soddisfazioni. Ragioni personali impediscono il proseguo del suo incarico.  Oggi le due Associazioni dei commercianti assumono pro tempore la guida del distretto per chiudere i progetti in corso, allargare la partecipazione ai borghi e creare nuova collaborazione dei commercianti della città. Sarà una fase breve, che durerà il tempo necessario per preparare il passaggio verso il futuro presidente, che resterà un imprenditore. A lui toccherà il compito di aprire una fase nuova del distretto, che auspichiamo assumerà sempre maggiore importanza.

  • direttore dell’Ascom



Bergamo Centro, Ghidotti (Ascom) presidente pro tempore del distretto

Novità per il Distretto del Commercio di Bergamo. Ieri il Consiglio direttivo del Duc ha avviato in Regione l’iter per poter includere dentro il suo perimetro anche i borghi cittadini: Città alta, Borgo Santa Caterina e Borgo Palazzo.

Roberto Ghidotti, Alessandro Riva, Filippo Caselli rit
da sinistra: Roberto Ghidotti, Alessandro Riva e Filippo Caselli

A questa apertura si accompagna una seconda novità: il passaggio di presidenza da Alessandro Riva a Roberto Ghidotti, funzionario Ascom, delegato per i distretti dell’Associazione e dal 2011 presidente del Distretto del commercio di Treviglio. Ghidotti è affiancato da un nuovo amministratore delegato Filippo Caselli, vicedirettore di Confesercenti Bergamo.

«Abbiamo iniziato l’iter per l’allargamento del perimetro del distretto. Nei mesi scorsi è stato creato un tavolo di lavoro con i borghi e oggi chiediamo alla Regione la possibilità di ampliare i confini. Nel distretto di Bergamo confluiranno Santa Caterina, Borgo Palazzo e Città alta – ha spiegato Giorgio Gori, sindaco di Bergamo durante la conferenza stampa svoltasi questa mattina a Palazzo Frizzoni -. Ringrazio Riva per il lavoro svolto in questi anni. Si apre ora una fase di transizione che culminerà con la nomina di un nuovo direttivo a febbraio 2016».

Le dimissioni di Alessandro Riva sono state discusse nel Consiglio direttivo di ieri, dove è stata presa la decisione di affidare le cariche di presidente e amministratore delegato, per un periodo transitorio, a Ghidotti di Ascom e Caselli di Confesercenti.

«Abbiamo iniziato a lavorare sulla città circa 20 anni fa, il cammino è stato lungo ma i risultati sono buoni – ha detto Alessandro Riva -. Si apre per il distretto un nuovo scenario e una nuova modalità di costruire. Lascio l’incarico per motivi personali e ora voglio fare quello che più mi piace: il padre e il commerciante. Ringrazio per il lavoro svolto l’amministrazione e ogni singolo commerciante».

A Riva i ringraziamenti anche dai rappresentati di Ascom e Confesercenti.

«Grazie al lavoro svolto da Riva ora possiamo ridisegnare il distretto. La mia presidenza sarà una fase transitoria che darà entro i primi mesi del 2016 la nuova governance del distretto con l’elezione di un presidente scelto tra i commercianti – afferma Roberto Ghidotti, presidente neo eletto –. In questo mandato transitorio, le associazioni di categoria sono chiamate ad essere strumento dell’evoluzione del distretto stesso che deve trasformarsi da luogo degli eventi a luogo in cui si discutono le politiche commerciali. All’interno del distretto è necessario una maggior rappresentatività del commerciati, così da poter proporre, discutere e stimolare l’amministrazione comunale sui temi che toccano tutto il mondo del terziario: dalla viabilità all’urbanistica, alle nuove dinamiche dei consumi fino all’utilizzo dei bandi regionali e europei. Il distretto deve essere un strumento utile ai commercianti. Già dalle prossime settimane cercheremo di coinvolgere il maggior numero di imprenditori del terziario del centro città e dei degli altri borghi».

«Riva è andato bel oltre il mandato affidatogli e si mostrato molto generoso nei confronti della città – ha sottolineato Filippo Caselli, neo amministratore delegato del distretto –. Ascom e Confesercenti lavoreranno insieme per il distretto secondo uno spirito di servizio nei confronti della società. È un’unione anomala ma che è la peculiarità delle relazioni associative di Bergamo. Il primo appuntamento riguarderà le iniziative di Natale, ma lavoreremo anche per ampliare il distretto verso altre categorie come gli artigiani e i proprietari di immobili. Il distretto diventerà il luogo di confronto con l’amministrazione comunale per tutte le azioni che hanno a che fare con le attività commerciali».

Dalla Regione la risposta sull’ampliamento del perimetro dovrebbe arrivare entro un paio di mesi.




Festa di Borgo Palazzo, «pronti per il bis a dicembre»

Dopo il pieno di visitatori ottenuto con la settima edizione – andata in scena ieri, domenica 27 settembre -, la Festa di Borgo Palazzo pensa ad un bis invernale.

Se l’idea di trascorrere una giornata passeggiando lungo una strada solitamente invasa dalle auto, facendosi catturare dalle attrazioni, dagli spettacoli, dalle soste golose è piaciuta così tanto ai bergamaschi (le stime parlano di 25mila presenze) perché non replicare si stanno dicendo infatti i componenti dell’Associazione Le Botteghe di Borgo Palazzo, promotrice dell’evento. «Stiamo pensando di organizzare una manifestazione la prima domenica di dicembre – annuncia il presidente Roberto Marchesi -, una sorta di inaugurazione del periodo dello shopping natalizio. Sarà naturalmente centrata sulle tematiche delle festività, ma conserverà le caratteristiche dell’iniziativa che abbiamo appena concluso, con la  pedonalizzazione dell’area e la possibilità di vivere in tutta tranquillità la città. Credo sia proprio questo il motivo del successo della proposta. Per un giorno i bergamaschi hanno potuto trovare tante attività sotto casa e riscoprire il piacere di passeggiare, chiacchierare, fare incontri e far divertire i propri bambini in tutta sicurezza. Solitamente Borgo Palazzo non è così, ma è importante mostrare cosa può offrire in termini di commercio e socialità».

C’è da dire che le iniziative non sono mancate, per tutti i gusti e tutte le età.

La Festa del Borgo si è sviluppata lungo un chilometro e mezzo, con palchi per gli spettacoli, attrazioni per i più piccoli, street art, discipline sportive, negozi aperti e punti ristoro.

La novità era rappresentata dall’ArtiLab, un laboratorio creativo di 90 mq realizzato in collaborazione con i Giovani di Confartigianato Bergamo dove i bambini si sono potuti cimentare con la pasticceria, la modellazione dell’argilla, la creazione di gioielli e le stampanti 3D. Una presenza che aveva anche il compito di accendere i riflettori sul saper fare artigiano e sul ruolo che attività capaci di unire tradizione ed innovazione possono avere nel rilancio dei centri storici.

A lasciare tutti con il naso all’insù è stata invece l’inedita scalata del campanile della chiesa di Sant’Anna, da parte dello scalatore Paolo Bugada.




Formazione, dall’Ascom 138 idee per guardare avanti. C’è anche l’incontro con il “codista”

Ascom Formazione - presentazione calendario 2015-16Sono tutti puntati verso l’innovazione i 138 corsi messi in agenda da Ascom Formazione per l’anno 2015-2016 e presentati questa mattina alla sede di Osio Sotto.

Tra le novità ci sono il lancio di una professione innovativa, il retail manager con la coach style Carla Gozzi, e un’idea “salva crisi” curiosa che ha avuto molto successo, quella di Giovanni Cafaro, l’uomo che ha reso un lavoro fare la fila agli sportelli.  Uno spunto di come un problema, come l’assenza di lavoro, può trasformarsi in un’opportunità e al tempo stesso l’occasione per riflettere come nella vita c’è un momento in cui si può fare altro.

Il calendario propone tendenze e idee che stimolano gli imprenditori del terziario ad aprirsi verso nuovi orizzonti per stare al passo con l’evoluzione dei consumi e degli stili di vita: nuove professioni da apprendere, lingue straniere da imparare e attenzioni diverse da avere per accogliere e soddisfare il turista e il cliente.

Lo scopo della scuola dell’associazione commercianti è dare agli imprenditori bergamaschi tutti gli strumenti per innovare la propria azienda. Per il settore dell’evoluzione professionale e aziendale il calendario 51 corsi,  suddivisi in 5 sezioni: gestione e sviluppo, hobby, informatica e web, lingue straniere e formazione esperienziale. Numerosi sono realizzati con il contributo della Camera di Commercio di Bergamo, in collaborazione con la sua Azienda Speciale, Bergamo Sviluppo. I titolari, soci, coadiuvanti, dipendenti di imprese che hanno sede legale in provincia di Bergamo possono, quindi, se in regola con quanto previsto dal bando, e nei limiti dei fondi disponibili, accedere ai corsi beneficiando di un contributo camerale sotto forma di voucher.

Ma veniamo alle proposte. Nel campo delle lingue straniere oltre all’inglese quest’anno vengono approfonditi il cinese e l’arabo; a quest’ultimo, che lo scorso anno ha avuto molto successo, sono dedicati due corsi, uno base e uno più avanzato per imparare a parlare di cibo, lavoro, studi e tempo libero. Nel momento del boom del turismo, non poteva mancare un corso sul turismo accessibile: rivolto agli albergatori e a tutti coloro che operano in questo settore, approfondisce le tecniche di approccio, accoglienza e gestione del soggiorno di un target con numeri sempre più importanti e che traccia il futuro del settore.

Tra i titoli più accattivanti e innovativi spiccano i corsi esperenziali Mistery Client, Scrum, Aperitime, Cacciatrophy e il Percorso al buio (all’Istituto dei Ciechi di Milano), che mettono in gioco, con modalità diverse dalle tradizionali, la capacità di fare squadra dei dipendenti. La sezione dedicata alla gestione e sviluppo, infine, spazia dalle tecniche di vendita alla gestione economica di un’attività, dalla psicologia alla dizione, dal recupero crediti al rapporto con i collaboratori.

Ancora più numerose le proposte per i ristoratori e gli addetti del settore food:  87 corsi ripartiti nelle sezioni cucina per professione, bar & wine, lievitati, convivium, pasticceria  e cucina per passione. Anche quest’anno saliranno in cattedra chef e stellati, tra questi Gennaro Esposito, Mauro Uliassi, Riccardo Camanini,  Paolo Lopriore ed Enrico Cerea.

Così come per l’area business, anche in questa i corsi più innovativi condurranno per mano gli imprenditori nello sperimentare nuove proposte – come  lo street food, i piatti vegani – e nuove professioni come l’idrosommelier, l’esperto della carta delle acque. Nella sezione del beverage è in programma lo stile americano al bar e si impongono i distillati polinesiani.

Per gli aspiranti pasticceri uno dei corsi è sulle sweet table, le tavole allestite esclusivamente da dolci: caramelle, confetti, torte, pasticcini. Ritornano le lezioni, sempre molto richieste, sulla professione del pizzaiolo e sull’uso delle farine e il tradizione appuntamento con il Convivium che ques’anno proporrà due lezioni-pranzo di alta ristorazione, Ai tre Cristi dallo chef Paolo Lopriore  a Milano e all’Enoteca Pinchiorri di Firenze.

Non mancano neppure quest’anno i corsi per appassionati con tante proposte stuzzicanti: dal corso imparare a cucinare ai piatti gluten free, dalle zuppe alla cena in 10 minuti fino alla realizzazione per San Valentino di una cena afrodisiaca.

A fine novembre, dal 28 al 30, infine l’Accademia del Gusto si trasferirà in Fiera a Gourmarte con l’intervento di noti volti televisivi, tra cui Mirko Ronzoni, che è in Accademia da cinque anni e vi ritorna quest’anno da vincitore della seconda edizione di Hell’s Kitchen Italia.

«Da sempre la formazione ha contraddistinto l’operato della nostra Associazione – ha detto il presidente Ascom Paolo Malvestiti -. Abbiamo sempre creduto fortemente che per competere un imprenditore debba avere basi solide ed essere sempre aggiornato sulle novità che il mercato propone, imparando dalle eccellenze presenti sul territorio locale e nazionale. Un elemento caratterizzante della nostra area formazione è quello di infondere “cultura manageriale” ai nostri associati attraverso strumenti e metodi nuovi che arrivano anche a sottoporre ad un’analisi accurata le attività imprenditoriali che hanno il coraggio di mettersi in discussione per crescere».

«La crisi ha picchiato e sta picchiando ancora molto duramente gli imprenditori. La formazione che proponiamo è una cultura dell’innovazione, intesa come la capacità di fare in modo migliore e diverso quello che si sta facendo. Chi fa formazione vuole portare innovazione alla propria attività», ha spiegato il direttore Oscar Fusini. «Abbiamo puntato su corsi diretti a qualificare le relazioni in azienda, la progettazione e la pianificazione di nuove idee, lo sviluppo della forza vendita attraverso gli strumenti social  – ha illustrato Daniela Nezosi, responsabile di Ascom Formazione -. Lo sforzo è stato di lavorare sui processi aziendali per rinnovarli».

Per il calendario dei corsi:  www.ascomformazione.it




Ludopatie, entro il 3 novembre il corso per i gestori di locali con slot

Entro il 3 novembre i gestori di sale gioco e di locali dove sono presenti slot machine devono aver frequentato il corso di formazione obbligatorio previsto dalla Legge Regionale n. 8/2013, come azione di contrasto alla ludopatia. Chi ha invece avviato una nuova attività deve farlo entro sei mesi dall’apertura.

I tempi si fanno perciò stretti e per rispondere alle necessità di adeguamento l’Ascom di Bergamo riparte con i corsi specifici di 4 ore, organizzati nell’ambito di un protocollo di collaborazione firmato con l’Asl di Bergamo.

Il coinvolgimento degli esercenti è un tassello ritenuto fondamentale nel contrasto alle forme di gioco patologiche. Dopo una parte dedicata alla legislazione, il corso si occupa perciò di illustrare i dati sull’incidenza del fenomeno e le conseguenze sulla salute e la qualità della vita delle persone coinvolte oltre che i costi sociali. Il confine tra l’attività piacevole ed occasionale e la deriva patologica può infatti non essere così immediato, mentre conoscere i rischi e saper riconoscere alcuni “sintomi” (aumento della frequenza delle giocate e degli importi, speranza di recuperare le perdite, nervosismo, fino ai riti scaramantici e alla richiesta di denaro in prestito) migliora la consapevolezza e la capacità di prevenzione degli operatori. I corsi permettono quindi di informare i gestori sulle modalità in cui si manifesta la patologia e fornire loro strumenti per affrontare in maniera efficace il rapporto con i clienti a rischio ludopatia.

Proiettando le stime nazionali sul territorio bergamasco, la platea dei giocatori patologici va da un minimo di 5.400 ad un massimo di 23mila persone, mentre la fascia problematica dalle 13.800 alle 41mila. Si parla di stime perché il problema resta sommerso ed è bassa, anche se in forte crescita, la percentuale delle persone che si rivolge ai servizi specialistici (nel 2014  il Sert dell’Asl di Bergamo ha seguito 228 casi). Di qui l’importanza di mettere a conoscenza i giocatori anche delle possibilità di aiuto e cura.

«La formazione obbligatoria – evidenzia Andrea Comotti, responsabile della area Sistemi Gestionali dell’Ascom – è un primo passo verso una sensibilizzazione ancora più ampia dei gestori sul problema. Il Tavolo Provinciale per la Prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico ha infatti predisposto un codice etico per i locali, con una serie di buone prassi in grado di migliorare l’informazione e ridurre i rischi per i giocatori».

A Bergamo si può frequentare il corso nella sede Ascom di via Borgo Palazzo 154 mercoledì 30 settembre o mercoledì 21 ottobre dalle 14 alle 18, mentre lunedì 12 ottobre l’orario è dalle 19 alle 23. In provincia il corso è proposto a Zogno giovedì 8 ottobre, ad Albino giovedì 15 ottobre e a Treviglio mercoledì 28 ottobre dalle 14 alle 18. Sono previste ulteriori iniziative in collaborazione con i Comuni e gli ambiti territoriali, rendendo ancor più capillare l’azione. La normativa prevede un aggiornamento biennale.

Visto che la scadenza si avvicina ed è probabile che aumenti la richiesta di adeguamento, l’Associazione ricorda che i corsi possono essere tenuti solo da docenti appositamente formati e presenti nell’elenco regionale dedicato ed erogati da enti accreditati dalla Regione Lombardia. Corsi realizzati con modalità diverse non sono validi.

Per gli esercenti che non ottemperano alla formazione è prevista una sanzione da 1.000 a 5.000 euro. Per essere ammesso al corso, il gestore deve avere compiuto i diciotto anni di età e per i commercianti stranieri è indispensabile una buona conoscenza della lingua italiana.

Per informazioni e iscrizioni contattare la segreteria organizzativa Ascom (tel. 035 4120325 – info@ascomqsa.it)




Confartigianato Bergamo, fari puntati su Pmi e Europa

sede associazione artigiani“Le Pmi e l’Europa – Come trasformare da limite in opportunità il rapporto con l’Unione Europea, le sue istituzioni, le sue regole e la sua finanza” è il titolo della 28^ Conferenza Organizzativa di Confartigianato Bergamo, l’appuntamento statutario annuale dedicato all’approfondimento delle tematiche del mondo artigiano che quest’anno ha scelto di puntare i riflettori sul ruolo dell’Unione Europea .

L’appuntamento è in programma venerdì 9 ottobre alle ore 9, nell’Auditorium Calegari della sede di via Torretta 12 a Bergamo. I lavori saranno aperti dal presidente Angelo Carrara e dall’intervento di Alberto Barzanò dell’Università Cattolica di Milano (“Le Pmi e l’Europa: verso una maggiore consapevolezza”), che sarà anche il moderatore.

Dopo la proiezione del cortometraggio di Bruno Bozzetto “Gli Italiani e l’Europa”, la parola passerà a Fabrizio Spada, direttore della Rappresentanza UE a Milano, che si soffermerà sul programma generale della Commissione Juncker per la ripresa economica e le azioni messe in atto a favore delle Pmi. Marina Redondi, responsabile dell’ufficio Internazionalizzazione di via Torretta, presenterà poi un caso di successo imprenditoriale in ambito europeo che ha visto protagonista un’impresa artigiana associata: la ML Engraving di Onore. Il sondaggista e presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli presenterà poi i risultati del sondaggio nazionale “Che cosa gli italiani sanno e pensano dell’Europa” e illustrerà i risultati di un sondaggio ad hoc sull’argomento che Confartigianato Bergamo in questi giorni sta somministrando via web alle imprese associate. Quindi la parola passerà all’ospite internazionale, Henning Christophersen, già vicepresidente della Commissione Europea, che entrerà nel cuore del tema della Conferenza. Infine, il dibattito moderato dal direttore di Confartigianato Bergamo Stefano Maroni, e le conclusioni del presidente Carrara.

Al termine nella Sala Agazzi ci sarà un buffet offerto da Elledispedizioni Spa e sarà possibile visitare la mostra della collezione storica di opere d’arte riprodotte nel libro “L’Artigianato dell’Arte”.

L’incontro è aperto a tutti gli imprenditori interessati.




Bergamo Centro / E’ tempo di solidarietà. In vendita gli Uomini della luce

Uomo della LuceCreatività, coesione e innovazione sociale. Con l’Uomo della Luce il Distretto del Commercio Bergamo Centro si prepara a tagliare il traguardo più bello, quello della solidarietà. Il simbolo del Fuori Expo bergamasco, che ha sensibilizzato la città per sei mesi nell’ambito del progetto Itinerari di Luce, pensato dal Distretto del Commercio e nato dalla sinergia tra imprese del territorio, istituzioni, professionisti e associazioni no profit, diventa, infatti, motore di beneficenza. “Ognuno dei 500 Uomini della Luce – spiega il presidente del Distretto, Alessandro Riva, che ha commissionato a Enzo Catellani una edizione limitata e numerata – ora potrà essere acquistato sapendo che il costo sarà non solo limitato a 200 euro, ma soprattutto che sarà anche solidale perché la metà esatta dell’importo raccolto verrà donato a cinque Onlus: Centro Missionario Diocesano, Fondazione Internazionale Onlus “Aiuti per la Ricerca sulle Malattie rare”,  Amiche per la vita Onlus, Spazio Autismo, Associazione Amici Traumatizzati Cranici Bergamo”. Così, l’Uomo della Luce, sagoma umana in ferro grezzo che regge un globo di luce, rafforza la sua identità, traducendo in un’azione concreta il suo significato più profondo, quello di essere non solo una fonte luminosa, ma un vero e proprio esempio della forza dell’uomo, capace di sostenere e fronteggiare l’intricato, ma sorprendente ‘gioco’ del mondo, così come testimoniato anche dalle altre due istallazioni, accese venerdì 18 settembre sia alla Funicolare Alta che ad Astino.

Per la scadenza di Expo entro fine ottobre, dunque, ogni commerciante avrà il diritto o di prelazione per acquisto dell’ Uomo della Luce special edition Expo dal Distretto del Commercio Bergamo Centro, innescando così il percorso di solidarietà per le cinque Associazioni, o di restituire l’opera al Distretto che, a sua volta, metterà la creazione a disposizione di privati e aziende donando poi tutto il ricavato con le stesse modalità ai cinque volti della solidarietà made in Bergamo. Alle personalità più generose, inoltre, viene data opportunità di aggiudicarsi anche le installazioni grandi presenti in città e raffiguranti sia Uomini della Luce da 310 cm che le Sfere da 200 cm oppure la Cascata di luce. Chiunque, infatti, azienda o singolo cittadino, potrà partecipare a questa speciale gara di solidarietà per una corsa d’arte solidale certamente senza precedenti.

Gli interessati all’ acquisto dell’ Uomo della Luce presente nelle vetrine potranno contattare il Distretto del Commercio: info@bergamocentro.it o 035 218862.




Terziario e artigianato, credito agevolato per 20 milioni

fogalco - crebergVenti milioni di euro per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dell’artigianato bergamasche. Il “Plafond Piccole e Medie Imprese Terziario e Artigianato” è stato attivato dal Credito Bergamasco grazie a una convenzione con Fogalco, la Cooperativa di Garanzia dell’Ascom Bergamo, e Lia Eurofidi Bergamo, entrambe aggregate ad Asconfidi Lombardia. La convenzione ha come punto di forza il rilascio di garanzie a favore della banca. Le linee di credito assistite sono sia a breve termine che a medio e lungo termine e verranno accordate, a condizioni economiche agevolate, agli associati Ascom e Lia.

«Il Credito Bergamasco conferma la sua significativa presenza sul territorio e il suo dinamismoha detto Mario Ratti, presidente del Comitato Territoriale della Divisione Credito Bergamasco nel corso della conferenza di presentazione tenutasi questa mattina in sala Traini alla sede di via San Francesco d’Assisi a Bergamo –. L’accordo sarà sicuramente di grande utilità alle imprese del settore per potenziare gli investimenti avvalendosi di condizioni assolutamente competitive».

Per Bruno Pezzoni, responsabile della Divisione Creberg «si tratta di un intervento che testimonia l’attenzione del Credito Bergamasco verso le necessità dell’imprenditoria locale, un modo concreto per sostenere le imprese mettendo a loro disposizione gli strumenti necessari per superare il profondo e prolungato periodo di crisi».

«La condivisione delle idee imprenditoriali tra banca e confidi crea ricchezza e sviluppo del territorioha sottolineato Riccardo Martinelli, presidente di Fogalco e del Comitato di Controllo di Asconfidi Lombardia –. Questo plafond risponde alla reali esigenze dei nostri imprenditori e la nostra collaborazione con Credito Bergamasco riduce le distanze con effetti positivi sulle  pmi».

Irene Paccani, presidente Lia Eurofidi e membro del Consiglio di Sorveglianza Asconfidi Lombardia ha ricordato come i confidi nascano allo scopo di agevolare le imprese nell’accesso al credito. «L’accordo sottoscritto – ha detto – ci aiuta in questo compito, dando alle imprese l’opportunità di usufruire di risorse finanziarie a tassi agevolati, utili per fare investimenti anche in un periodo di difficoltà».

Per avere informazioni utili e aderire all’iniziativa le imprese interessate possono rivolgersi a tutte le filiali del Credito Bergamasco o alla propria associazione di riferimento.




Fondazione Bergamasca / L’Ascom: “Creato un sistema virtuoso”. L’Aspan: “Donazioni gestite in modo intelligente”

Bergamo-piazza VecchiaL’impegno della Fondazione della Comunità Bergamasca sta tutto in questi numeri: 2500 progetti finanziati su tutto il territorio bergamasco, per un totale di 28 milioni di euro erogati a favore del sociale, della cultura e dell’ambiente. Il bilancio dei primi quindici anni di lavoro della fondazione segna il successo di una scommessa: quella di far dialogare istituzioni, diocesi, associazioni, e di essere un sostegno concreto per il mondo del volontariato e in genere per il terzo settore. I dati sono stati presentati qualche giorno fa nel corso di un convegno svoltosi al Palazzo storico del Credito Bergamasco dove sono state anche ripercorse le tappe principali della storia della onlus.
La Fondazione promuovere la cultura del dono e svolge un ruolo importante e strategico: mettere in contatto chi ha risorse da donare e chi cerca un contributo concreto per realizzare i suoi progetti, quindi: no profit, volontariato, cooperazione sociale e in generale tutti i soggetti che operano nel terzo settore. Tanti i progetti finanziati dalla Fondazione, alcuni destinati ai più deboli in situazioni di emarginazione o gravi marginalità come i recenti ‘Terre di mezzo’ e la formazione dei migranti.
Raggiunto l’obiettivo di creare una comunità impegnata a donare, ora la Fondazione pensa a crescere. “In 15 anni – ha detto il presidente Carlo Vimercati –  abbiamo raggiunto un traguardo che non era scontato. Continuiamo ad ascoltare il territorio, per capire le sue necessità e mettere a punto bandi sempre più trasparenti la sinergia con i soggetti e gli enti pubblici del territorio è fondamentale perché ci permette di agire con maggiore efficacia”.
La prossima sfida per la onlus sarà di lavorare insieme ad altre fondazioni comunitarie della Lombardia, sulla scia dell’esperienza di partnership stretta da poco con la fondazione Polli-Stoppani, così da accrescere la propria efficacia e raggiungere risultati ancora migliori.
Tra i 28 fondi patrimoniali aperti dalla Fondazione quattro hanno la firma del mondo imprenditoriale: il più cospicuo è quello della Camera di Commercio (200mila euro), seguono il fondo Ascom costituito nel 2007 che ha raggiunto quasi 62mila euro, il fondo dei panificatori che ha superato i 61.000 euro, costituito nel 2003, e il fondo Promoberg di 10mila euro, creato nel 2008.
“Il fondo Ascom – spiega il direttore Oscar Fusini – è stato alimentato attraverso diversi eventi che hanno visto protagonisti in particolare la categoria degli alimentaristi e il Gruppo Giovani imprenditori. Aderire alla Fondazione ci ha permesso di dare una razionalizzazione all’impegno sociale dell’Associazione e ci ha orientato sui progetti da finanziare. Il fondo creato ogni anno genera un rendimento che potrà essere destinato annualmente a eventi benefici. Così si è creato un sistema virtuoso”.
“Noi ci crediamo moltissimo – commenta Roberto Capello presidente dei panificatori Aspan – Siamo stati la prima organizzazione imprenditoriale ad aderire alla Fondazione e in qualche modo siamo stati anche i vettori per farla conoscere e fare conoscere le sue finalità”. “La fondazione – spiega – rappresenta uno strumento per gestire in modo intelligente le donazioni e permette di mettere ordine in questo campo. Due delle cose che più apprezzo sono la verifica dei progetti e la compartecipazione quindi la corresponsabilità da parte dei beneficiari: sono aspetti importanti che consentono di avere garanzie sulle donazioni e quindi di evitare abusi. Un altro beneficio è che non facciamo una donazione spot, ma aumentiamo ogni anno il nostro fondo. Il nostro è aperto, quindi possiamo destinare i rendimenti a una causa nuova, in linea con i bisogni che si affacciano in quel momento”.