Terziario, torna la voglia di investire

Piccoli segnali di ripresa nel terziario bergamasco. Fogalco, la Cooperativa di garanzia dell’Ascom di Bergamo, segnala nel primo semestre del 2015 un incremento degli finanziamenti erogati del 27% rispetto allo scorso anno. Al 31 giugno 2015 la cooperativa di garanzia dell’Ascom ha garantito 8 milioni e 200mila euro. «Notiamo un timido risveglio nel mercato e nella voglia di investire dei nostri imprenditori – afferma Riccardo Martinelli, presidente di Fogalco -. Il dato di questo primo semestre evidenzia progetti nuovi che riguardano anche ristrutturazione, soprattutto nel settore dei servizi».

Il presidente della Fogalco, Riccardo Martinelli
Il presidente della Fogalco, Riccardo Martinelli

I finanziamenti erogati sono andati a sostenere in egual misura sia progetti di investimenti che di sostegno alla liquidità. «Anche questa è una novità – spiega Martinelli – perché fino allo scorso anno la richiesta di credito serviva a sostenere in gran parte la liquidità di aziende in difficoltà, oggi invece c’è anche una buona fetta di imprenditori che investe e ristruttura».

La richiesta di finanziamenti giunge in particolare dai servizi, seguiti dal settore alimentare e non alimentare, in particolare abbigliamento; mentre per quanto riguarda l’ospitalità i più “vivaci” in questo momento sono gli imprenditori del settore ristorazione e alberghiero.

«Nel rapporto con i nostri imprenditori intravediamo un desiderio di innovare, di cambiare per poter offrire qualcosa di diverso e innovativo per attirare la clientela – continua Martinelli -. Anche per investimenti a breve termine, come si deduce dalle richieste di garanzia sui conti correnti e sugli anticipi di fatture, segno di un mercato in movimento».

Il risultato positivo di questo primo semestre è dovuto soprattutto all’impegno di Fogalco sul territorio. «È un duplice impegno – rileva il presidente -. Da un lato nel rapporto con i clienti, che andiamo a trovare a casa loro, grazie anche alla presenza in provincia delle dieci delegazioni Ascom. La vicinanza premia, sia noi come struttura che loro. Dall’altro lato è legato ai rapporti che negli anni si sono costruiti con gli istituti di credito, a quali noi presentiamo l’azienda sotto più aspetti non solo dal punto di vista dei numeri. Agli istituti di credito presentiamo un’azienda nella sua totalità, con la sua storia, la sua tradizione, la sua professionalità e la sua capacità, il suo progetto imprenditoriale e la sua lungimiranza. Questo devo dire che è un elemento premiante. E la fiducia che il sistema bancario ha nei nostri confronti aiuta l’imprenditore. Il gradimento bancario è dato anche dalla garanzia elettiva di che Asconfidi Lombardia, partner di Fogalco, emette a favore dell’imprenditore».

L’attenzione all’imprenditore fa parte della mission di Fogalco, che a partire da settembre aprirà uno sportello dedicato alla consulenza finanziaria e creditizia. «In questo modo l’imprenditore potrà avere un punto di riferimento sicuro e una consulenza adeguata che possa ottimizzare la conduzione finanzia ed economica della sua attività. È una sfida interessante, che coinvolgerà l’intera organizzazione e che porterà frutti positivi non solo per il nostro mondo associativo, ma credo per il tessuto economico bergamasco», conclude Martinelli.




Intermediazione immobiliare, uno stop alle banche

acquisto immobiliÈ stato ammesso alla Camera dei Deputati l’emendamento al ddl Concorrenza che esclude le banche dall’attività di intermediazione immobiliare, presentato dall’onorevole Catia Polidori.

La notizia è stata salutata come un successo da Fimaa–Confcommercio, la Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari: «La riammissione dell’emendamento – ha commentato Santino Taverna, neo presidente nazionale della Fimaa – ci conforta e dimostra che le anomalie che abbiamo verificato e trasmesso all’Antitrust con il nostro recente esposto contro le società di intermediazione immobiliare delle banche hanno fondamento: per noi è stato un atto dovuto per la tutela degli agenti immobiliari e dei clienti-consumatori. Ci auguriamo che l’emendamento possa ottenere una vasta convergenza parlamentare perché garantirebbe le finalità di tutela della concorrenza e di tutela dei clienti-consumatori perseguite dal disegno di legge».

Secondo la Fimaa, la costituzione delle società di intermediazione da parte degli istituti di credito contrasta irrimediabilmente con i principi che sono alla base delle norme che regolano la mediazione. Le banche che si apprestano ad entrare nel mercato immobiliare non possono considerarsi mediatori e di fatto non lo sono, non essendo “terze” nei confronti dei clienti-consumatori, di cui conoscono condizioni economico-patrimoniali e abitudini: «La terzietà è il requisito cardine alla base del rapporto di mediazione: se essa viene meno non si può assolutamente definire tale rapporto come di mediazione né definire il soggetto che opera nei confronti delle due parti (acquirente e venditore) come mediatore» commenta Luciano Patelli, presidente provinciale Fimaa.

«Con questo sistema denuncia Fimaa-Confcommercio lo scopo delle banche è quello di occuparsi dell’intera filiera dell’immobiliare: dall’acquisizione alla compravendita dell’immobile, all’erogazione del mutuo. Magari offrendo agevolazioni, in odore di concorrenza sleale, che schiaccerebbero gli unici soggetti che garantiscono la terzietà tra acquirente e venditore e cioè gli agenti immobiliari e i mediatori creditizi».




Agosto in città? Niente paura, negozi e ristoranti sono aperti

Turisti e bergamaschi possono contare su negozi e ristoranti aperti nel mese di agosto in città e provincia. Come accade da alcuni anni, le attività commerciali del centro città e dei luoghi di villeggiatura non abbassano le saracinesche e al massimo si concedono 7/8 giorni di chiusura nel periodo che va dal 9 al 23 agosto.

Secondo un’analisi fatta dall’Ascom, nei centri commerciali e in città alta il 100% dei negozi (alimentari e non alimentari) e dei ristoranti resta aperto. La città bassa si diversifica tra area centrale e periferia. In centro il 90% dei negozi alimentari, non alimentari e bar non chiude, così come il 100% dei ristoranti. Nelle zone più periferiche il numero delle attività aperte cala leggermente: non abbassa la saracinesca il 70% dei negozi alimentari e non alimentari e l’80% dei ristoranti.

Nelle zone turistiche della provincia la maggior parte dei negozi non chiude (circa il 90%), così come la totalità dei bar e ristoranti. Mentre nelle restanti zone della provincia si va dal 60% dei negozi all’80% di bar e ristoranti.

«Bergamo risulta essere sempre di più una città a misura di turista – afferma il direttore dell’Ascom Oscar Fusini – . Da alcuni anni ormai, nel mese di agosto la città non è più deserta, sia per la presenza di turisti che di bergamaschi. I commercianti quindi non rinunciano a lavorare nel mese di agosto. Inoltre, quest’anno, grazie alla presenza di Expo, le previsione di turisti in città sono molte positive».

In ottica di Expo, Ascom ha aderito nei mesi scorsi all’iniziativa Expo Friends, nata tra Confcommercio Imprese per l’Italia e Expo 2015. L’accordo prevede la sottoscrizione di un decalogo, tra le cui regole in primo piano risalta la richiesta di disponibilità all’apertura nel periodo estivo, in particolare durante il mese di agosto. I negozi bergamaschi che vi hanno aderito e che rispetteranno questo punto del decalogo sono riconoscibile da una vetrofania con i colori e il logo di Expo. L’elenco dei negozi Expo Friends, che è in continuo aggiornamento, è consultabile sul sito di Ascom.




Uffici Ascom, le chiusure estive in città e nelle delegazioni

Sede Ascom

Gli uffici di Ascom Confcommercio Bergamo e di Caf Ascom Bergamo nel mese di agosto saranno chiusi dal 10 al 21 agosto (compresi). Riapriranno con il consueto orario lunedì 24 agosto.

Le delegazioni di Albino, Calusco, Clusone, Osio Sotto, Sarnico, Trescore e Zogno saranno chiuse dal lunedì 10 a venerdì 28 agosto e riapriranno il 31 agosto.

La delegazione di Treviglio sarà chiusa da giovedì 13 a lunedì 31 agosto e riaprirà martedì 1 settembre. Gli uffici di Lovere da lunedì 10 agosto a venerdì 4 settembre e riapriranno lunedì 7 settembre, mentre la sede di Romano sarà chiusa da mercoledì 12 agosto a martedì 1 settembre e riaprirà mercoledì 2 settembre.




Bettineschi, Leggeri e Finazzi nel direttivo nazionale Ance

Ottorino Bettineschi, Presidente di ANCE Bergamo rit
Ottorino Bettineschi

Nella squadra del nuovo presidente dell’Ance Nazionale ci sono anche tre delle principali cariche dell’organizzazione provinciale: in comitato di Presidenza entrano Ottorino Bettineschi, presidente di Ance Bergamo, e Simona Leggeri, vicepresidente alle iniziative di edilizia privata. In giunta oltre a Bettineschi e Leggeri ci sarà anche Livio Finazzi, vicepresidente all’organizzazione di Ance Bergamo. Le designazioni sono avvenute ieri a Roma successivamente all’elezione di Claudio De Albertis quale nuovo presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili.

Simona Leggeri, VicePresidente di ANCE Bergamo
Simona Leggeri

L’imprenditore milanese, presidente della Triennale di Milano e già presidente dell’Ance dal 2000 al 2006, succede a Paolo Buzzetti. Per Bergamo si tratta di una conferma per quanto riguarda Bettineschi e Leggeri, che già sedevano in Comitato di presidenza, mentre per Finazzi si tratta del primo incarico in questo organismo.

Livio Finazzi, VicePresidente di ANCE Bergamo
Livio Finazzi

«Siamo onorati di poter continuare a far parte a livello nazionale della squadra del Presidente. Bergamo continuerà a dare il proprio contributo in termini di impegno affinché la nostra Associazione possa contare sempre di più ai fini della rappresentanza del settore presso tutti i tavoli istituzionali», hanno commentato Bettineschi, Leggeri e Finazzi. «Porgiamo le nostre più vive congratulazioni a Claudio De Albertis per il suo mandato che beneficia di una sua profonda conoscenza ed esperienza a livello associativo. L’occasione ci è gradita anche per porgere il nostro ringraziamento a Paolo Buzzetti per l’instancabile opera che ha svolto nell’ambito della sua Presidenza, avendone potuto apprezzare da vicino le doti professionali, imprenditoriali ed umane che lo contraddistinguono».




Artigianato, un concorso per scovare le eccellenze nascoste

premio magisterLe imprese bergamasche lavorano bene, ma spesso non trovano il tempo per farlo sapere al mondo. Parte da qui l’idea di Confartigianato Bergamo di un concorso per la selezione delle migliori imprese associate che offra loro massima visibilità e prestigio.

Si chiama Premio Magister e il debutto avviene nell’anno in cui l’organizzazione di via Torretta celebra il suo 70esimo anniversario.

L’obiettivo è portare alla luce i preziosi e diffusi tesori di qualità ed eccellenza che operano nel territorio che, per umiltà o per inconsapevolezza, restano sconosciuti all’opinione pubblica e al mercato.

Innovazione, Internazionalizzazione e Welfare i tre temi della selezione. Nello specifico, il primo tema comprende innovazione e green economy, ovvero l’innovazione di prodotto o servizio, l’innovazione aziendale e dei processi produttivi, l’innovazione di gestione; il secondo tema è l’internazionalizzazione, di estrema importanza per lo sviluppo commerciale delle imprese, e riguarda non solo la differenziazione dei mercati di sbocco, ma sopratutto alla promozione dell’eccellenza delle imprese italiane e del Made in Italy a livello mondiale; il terzo, infine è il welfare e la responsabilità d’impresa, con particolare attenzione alle politiche di valorizzazione delle risorse umane attuate tramite attività di supporto ai lavoratori e la sperimentazione di progetti di conciliazione fra tempi di vita e di lavoro.

Possono partecipare al concorso tutte le imprese che, al momento della presentazione della domanda, risultano iscritte a Confartigianato Bergamo ed aventi sede o unità locale nella provincia di Bergamo. Le candidature possono essere presentate entro il 20 settembre, con la documentazione specificata sul sito internet di Confartigianato Bergamo www.confartigianatobergamo.it, dal quale è scaricabile il regolamento completo.

Per informazioni:

Segreteria Organizzativa (Alice Magni – tel.: 035.233.350; concorso.magister@artigianibg.com).

 




Borgo San Leonardo, la serata del gusto fa il bis

È in programma questa sera – venerdì 24 luglio – il secondo appuntamento con BSLK-Borgo San Leonardo’s Kitchens, il progetto che riunisce ristoranti, caffè ed enoteche tra via San Lazzaro, via San Bernardino e via Moroni, nella proposta di una mappa del mondo in versione enogastronomica, grazie all’adesione e alla collaborazione di cittadini e migranti, che costituiscono la comunità del quartiere.

Definito il primo “distretto del gusto della città”, è promosso dall’Associazione per il Borgo San Leonardo, in collaborazione con l’Associazione La Scatola delle Idee e – all’insegna dell’integrazione che passa attraverso la contaminazione tra sapori, tradizioni, esperienze – raccogli proposte che vanno dalle birre artigianali alle degustazioni in enoteca, dalla cucina tipica bergamasca al kebab e pollo fritto, dalla gastronomia boliviana alla bottega gastronomica francese, dal fast food al churrasco sudamericano fino alla pasticceria.

A partire dalle ore 19, il gastronomade nel Borgo San Leonardo può scegliere tra tre proposte di degustazione.

  • La bottega gastronomica francese CHEZ RICHARD PARIS propone degustazioni di tabulé – piatto del Sud francese a base di cous cous con menta e verdure – terrine di carne, tapenade di verdure, assaggio di formaggi francesi, dolcissimi Canelés de Bordeaux, il tutto innaffiato da sciroppi e selezioni di vini francesi (via San Bernardino 13, max 20 prenotazioni al tel. 338.1791895, € 5 ).
  • PERBACCO wine bar invita a un freschissimo aperitivo con buffet a base di piatti freddi, verdure di stagione e tanta frutta (via Moroni 66, € 5 compresa la prima consumazione a scelta tra vino, cocktail e aperitivi).
  • RED Caffè Vino Spirito darà spazio a frutta e verdura di stagione, ma vera protagonista sarà la ricchezza organolettica del vino rosè, proposto in due varianti regionali: il Bardolino Chiaretto brut
    dell’azienda veneta Villabella e un rosato fermo come il Rosarò Negroamaro dell’azienda Feudi di Guagnano in Puglia (via Moroni 11, prezzo € 5 ).

Un ampio servizio sul numero di luglio di Affari di Gola dedicato al progetto 

 




Tassa anche sui condizionatori. I consumatori: “Attenti alle speculazioni”

scarico-condensa-condizionatoreAnche l’aria condizionata ha una sua tassa. Prevista da una direttiva europea sulle emissioni di anidride carbonica. Le associazioni dei consumatori  annunciano l’aggravio in 200 euro a famiglia: “Sono arrivati a tassare anche l’aria”. La direttiva obbliga i proprietari ad avere un libretto di impianto e a introdurre controlli sui condizionatori ogni quattro anni. Multe salate per i trasgressori: dai 500 ai 3 mila euro. “In questi giorni – sottolineano Umberto Dolci  Federconsumatori , Eddy Locati  (Adiconsum)  e Maurizio Regazzoni (Adoc) – fa notizia che non soltanto  gli impianti che producono calore devono essere revisionati, anche quelli che “rinfrescano” sono soggetti a verifiche. Ad evitare speculazioni di ogni genere da parte di chi intendesse “giocare” sull’aria fresca ricordiamo che, comunque, sono esclusi dall’obbligo di revisione gli impianti per la climatizzazione estiva composti da una o più macchine frigorifere la cui somma delle potenze termiche utili sia inferiore a 12 kW”.

Intanto le tre organizzazioni ricordano che “all’inizio dell’autunno si ripresenterà il  problema delle revisioni di legge agli impianti termici. Problema irrisolto per quanto riguarda i costi richiesti dai manutentori abituali. Restiamo al tema riguardante il prezzo richiesto per fare la manutenzione delle caldaie di potenza inferiore ai 35 KW: ossia  la maggioranza degli impianti che forniscono calore  agli appartamenti  con riscaldamento autonomo.  Nell’occasione – aggiungono i consumatori –  sottolineiamo il comportamento delle maggiori associazioni di rappresentanza dei manutentori che, nonostante i tentativi fatti dal Comune di Bergamo e dalla Provincia perché si procedesse alla stesura di un accordo in tutela dei Consumatori, si sottraggono al confronto e approfittano dell’obbligo legislativo di fare controllare gli impianti per imporre prezzi senza alcun verifica sulla congruità tra lavoro fatto e costi. Per “calmierare” il mercato dei controlli sugli impianti termici segnaliamo che vi sono diverse possibilità per risparmiare sui costi di revisione. Ad esempio approfittando delle offerte presenti su  alcuni siti  che gestiscono offerte promozionali. Con la garanzia che gli operatori incaricati di effettuare tali  manutenzioni devono essere “patentati” e autorizzati a intervenire con relazione diretta  al CURIT della Regione Lombardia”.




Buoni pasto, «basta sconti o salta il sistema»

C’è ancora fermento intorno ai buoni pasto. Fipe Confcommercio dice basta e chiede un cambio di registro. «Lo sconto che i committenti, pubblici e privati, pretendono ogni anno sul valore dei buoni pasto immessi sul mercato è di 500 milioni di euro e il costo di questo gigantesco buco è stato finora coperto sacrificando i margini degli esercenti fino ad azzerarli – denuncia Aldo Cursano, vicepresidente vicario della Federazione dei pubblici esercizi -. Ma ora il sistema non è più sostenibile, non siamo disposti a scaricare i costi su lavoratori e consumatori in genere alzando i prezzi o abbassando la qualità del servizio».

L’ultima gara indetta da Consip per i buoni pasto della pubblica amministrazione è stata aggiudicata con sconti fino al 22% sul valore dell’appalto pari a un miliardo di euro. Il risultato è che in circolazione ci saranno buoni pasto che valgono un miliardo di euro ma sono stati pagati circa 800 milioni dalla pubblica amministrazione. I 200 milioni di euro di differenza li pagheranno di fatto gli esercenti che su ogni buono incassato si vedranno applicare la commissione necessaria a coprire la differenza. Oggi questa commissione, comprensiva di aggravi ingiustificati, arriva al 18%. Senza considerare i costi di gestione fatti di conteggi, fatturazione, spedizione, ecc.

«Non è questa la spending review che ci aspettiamo dallo Stato. Devono tagliare sprechi ed inefficienze – dice Cursano – non risparmiare facendo pagare il conto ad imprese e famiglie». «Chiediamo a Governo e Parlamento di intervenire per sottrarre un mercato speciale come quello dei buoni pasto a gare che non garantiscono il valore del buono lungo tutta la filiera. Ci aspettiamo che lo Stato, sia attraverso Consip che attraverso l’Antitrust, assuma comportamenti virtuosi per tutelare la sostenibilità delle imprese e i diritti dei consumatori» continua il vicepresidente Fipe.

In particolare, per la Federazione, occorre fare in modo che ci sia un terminale Pos unico in grado di leggere tutti i buoni pasto; eliminare i ribassi insostenibili sui buoni pasto mantenendo l’integrità del loro valore lungo tutta la filiera e garantire il corretto uso del buono pasto che va utilizzato solo per i servizi di ristorazione e, in generale, per il consumo immediato.

Nemmeno il passaggio dai buoni pasto cartacei a quelli elettronici sembra aver migliorato la situazione. «Speravamo che si eliminassero aggravi di costi e di adempimenti burocratici. L’effetto, invece, pare essere esattamente quello contrario» spiega Cursano. «Oggi i costi del buono elettronico sono fuori da ogni logica di mercato e sono scaricati interamente sull’esercente: basti dire che per ogni singola transazione si chiede fino a 0,48 euro a cui si aggiungono i costi di installazione del Pos ed il canone di noleggio. Inoltre, rischiamo di dover gestire 4 o 5 Pos, uno per ciascun emettitore. Così non va bene, bisogna riscrivere le regole, oppure salta il sistema».




Grumello, via ai lavori in centro. Commercianti inascoltati

grumello avviso lavoriNon ha avuto ascolto e tantomeno esito la protesta dei commercianti di Grumello del Monte contro il senso unico in centro.

Il 27 luglio, come previsto, prenderanno il via i lavori di riqualificazione che trasformeranno via Roma, l’arteria principale del paese, in un senso unico in direzione Sarnico-Bergamo.

Non sono servite quindi la serrata dei negozi e la raccolta di circa mille firme contro la decisione dell’Amministrazione. La Giunta, guidata da Nicoletta Noris (leggi l’intervista), va avanti per la propria strada convinta che la riqualificazione metterà in maggiore sicurezza la zona e garantirà un centro più bello, vivibile, funzionale e moderno.

I commercianti incassano il colpo e si aspettano, già con l’inizio dei lavori, un calo di visibilità e di vendite molto forte. «Siamo in disaccordo e delusi – dicono dal Comitato Vivi Grumello –. Siamo in attesa che i lavori vengano eseguiti. Abbiamo già ricevuto l’ordinanza di inizio lavori e la comunicazione che, con l’inizio del cantiere, sarà in vigore il senso unico. C’è ancora confusione. Stiamo cercando di capire i contenuti dell’ordinanza e le tempistiche dei lavori». «Non c’è stato nessun dialogo con l’Amministrazione – lamenta Roberto Berardi del negozio Sapori di Arlecchino -. I lavori dovrebbero durare fino a ottobre ma chi lo sa. Ora c’è ben poco da fare, se non stare a vedere».