Fusini: «A Trigona devo tutto. Un grande maestro che ha contribuito a farmi crescere»

oscar_fusiniCome sarà l’Ascom sotto la direzione Fusini?

“Non ci sarà solo cambiamento, ma soprattutto continuità, in particolare riguardo alle azioni associative che hanno reso l’Ascom un’organizzazione stabile e forte. Ci sarà però un rinnovamento dal punto di vista generazionale e un potenziamento della parte tecnica, consulenziale e dei servizi, che dovrà rispondere alla nuove esigenze. Trigona, insieme alla sua squadra di cui ho fatto parte per oltre 15 anni, ha governato molto bene ed è stato supportato da presidenti sempre all’altezza e propositivi, assicurando crescita e stabilità all’organizzazione. Negli ultimi mesi abbiamo gestito in condivisione le fasi e le modalità del passaggio, insieme al presidente Malvestiti e al Consiglio Direttivo e delle Categorie, convocato lo scorso 16 giugno nella cornice particolare dell’Expo”.

Innovazioni e cambiamenti che rispecchiano i tempi?

“Sì, dovremo sempre più stare al passo e seguire l’evoluzione del commercio. Per questo cercheremo, con lo scadere dei diversi mandati, di rinnovare i consigli portando imprenditori giovani, donne e nuove leve. Allargheremo la rappresentanza, creando nuovi gruppi, per interpretare il cambiamento ed anche la frammentazione che si è verificata negli ultimi anni”.

Che cosa ha imparato da un direttore come Trigona?

“A Trigona personalmente devo tutto. Di avermi scelto, quindici anni fa, e di avermi fatto crescere. Un grande maestro, che non ha mai fatto sconti a nessuno, tanto meno a me e che ha sempre preteso di alzare l’asticella. Spero di essere stato un buon discepolo e di mettere in pratica quello che da lui ho imparato e di insegnarlo a mia volta. Trigona resterà comunque parte della nostra organizzazione, non solo come presidente di Turismo Bergamo, consigliere camerale e segretario generale di Promoberg, ma come utile consigliere perché ha visione e talento”.

Quale è lo scenario nel quale si insedia come nuovo direttore?

“I tempi continuano ad essere molto difficili, ma restiamo fiduciosi. L’Osservatorio camerale e il rapporto Excelsior per il secondo trimestre di quest’anno confermano che i nostri settori perdono ancora, sebbene la caduta stia rallentando, mentre le previsioni per l’occupazione sono di leggero recupero ma più basse rispetto ad altri territori. Speriamo in una ripresa repentina per il commercio e i servizi. Oggi ancora un po’ al palo, dato che la domanda continua ad essere solo interna. Qualcosa si muove negli altri settori, ma troppo poco per assicurare posti di lavoro e crescita del reddito necessari per la ripartenza dei consumi”.

Cosa sta cambiando nel terziario orobico e come reagiscono le imprese?

“Non è solo crisi. Le ultime fasi hanno accelerato i cambiamenti e modificato gli stili di consumo. Si compra certamente meno, ma in modo anche diverso. Questo impone il cambiamento nelle imprese. Serve rimettere in moto gli investimenti, aspettative permettendo, ma anche qualità attraverso innovazione, qualificazione. Per questo le nostre imprese continuano ad esprimere bisogni, forse più di prima. Ma sempre meno sono bisogni sindacali, cioè di identità e partecipazione ad un movimento. Sempre più sono bisogni di servizi, che diventeranno il fulcro della nostra Associazione. I servizi devono rispondere ad un bisogno sentito o favorire il processo di crescita e qualificazione dei nostri imprenditori. Inoltre sono le modalità di erogazione e le condizioni ad assicurare il senso associativo di quanto facciamo.  Nei prossimi anni erogheremo più servizi, anche nuovi e innovativi ma li interpreteremo secondo quanto aspetto significativamente associativo”.

Si parla sempre di fiscalità. È ancora così importante per le imprese?

“Il tema fiscalità è determinante, non solo perché il mese di giugno è stato “massacrante” da un punto di vista del prelievo tanto da incidere in maniera preoccupante sulla liquidità delle imprese. Non è comunque solo un problema di pressione ma anche di discriminazione tra imprese e imprese che spesso sono chiamate a sostenere costi di produzione più alti se ubicati in un Comune anziché in un altro. C’è una divergenza tra le diverse amministrazioni comunali che deve essere livellata e noi cercheremo di fare la nostra parte, anche grazie ai distretti del commercio. Certo la leva fiscale non può essere esercitata completamente a livello locale, essendo gli impianti normativi di competenza dello Stato, anche per i tributi locali. In questo dobbiamo essere più propostivi al centro con Confcommercio e le Federazioni di settore, anche se questo Governo non riconosce il ruolo delle associazioni che definisce “corpo intermedio”. Questo non deve essere però un alibi. Anche a livello provinciale dobbiamo intervenire maggiormente come sindacato sulle delibere comunali sui tributi locali, Tari, Tasi, addizionali Irpef tassa di soggiorno che mettono in pesante difficoltà le nostre imprese. Dobbiamo lavorare su progetti di monitoraggio e azioni specifiche che aumentino le “best practice” di alcune amministrazioni virtuose e lungimiranti, che limitino la pressione fiscale ed estendano esoneri e detrazioni, questo per attrarre investimenti produttivi e posti di lavoro sul territorio”.




Oscar Fusini è il nuovo direttore dell’Ascom

Trigona Fusini Expo - Copia
Stretta di mano tra Luigi Trigona e Oscar Fusini

Da mercoledì 1° luglio, Oscar Fusini è il nuovo direttore dell’Ascom di Bergamo. Succede a Luigi Trigona che dopo 36 anni lascia la direzione dell’Associazione commercianti ed esercenti. Trigona, assunto il 1° luglio del ’79, ha saputo far crescere e innovare l’Associazione, tanto da farla diventare una delle principali organizzazioni imprenditoriali dell’economia bergamasca.

Fusini, nato a Bergamo nel ’68, sposato e padre di due figli di 12 e 8 anni, è entrato in Ascom nel ’97, dopo essersi laureato a pieni voti in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Bergamo. Partito come impiegato dall’ufficio amministrazione dopo tre anni diventa già funzionario come responsabile dell’ufficio marketing. Nel 2006 assume l’incarico di coordinatore delle categorie aderenti e contemporaneamente diviene responsabile dell’area istituzionale. Due incarichi che gli consentono di arricchire ulteriormente il suo patrimonio professionale, preparandolo all’incarico di vicedirettore nel 2009, con crescenti responsabilità fino al ruolo di vicedirettore vicario nel 2014. Dal 1° luglio prende la direzione dell’Associazione. «Lascio l’Associazione in buone mani. Fusini sa bene come gestirla e ha una serie di collaboratori che lo supporteranno nei migliori modi – ha affermato Luigi Trigona -. L’associazione ha ancora ampio spazio per crescere». «Sarà un cambiamento nella continuità in particolare riguardo alle azioni associative che hanno reso Ascom un’organizzazione stabile e forte – afferma Fusini -. Ci sarà un potenziamento della parte tecnica, consulenziale e dei servizi, che dovrà rispondere alla nuove esigenze».




Svolta storica per l’edilizia bergamasca: Edilcassa e Cassa Edile verso l’unificazione

- Firma documento avvio processo di fusione delle Casse Edili (1)
La firma del documento di avvio del processo di fusione delle Casse Edili

E’ stato firmato oggi nella sede di Ance Bergamo uno storico accordo tra le rappresentanze imprenditoriali industriali e artigiane e le parti sindacali provinciali del settore delle costruzioni che sancisce l’avvio del processo di unificazione degli enti bilaterali edili dell’industria e dell’artigianato di Bergamo: la forte collaborazione in atto tra i due sistemi giunge così ad una ulteriore svolta, nell’ottica della realizzazione di un unico sistema edile bergamasco. Protagonisti di questa iniziativa Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (Ance), Confartigianato Bergamo, Cna Federazione Artigiani e Lia Claai con Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil che siglano un documento in cui si dà inizio al percorso di unificazione di Cassa Edile ed Edilcassa che confluiranno in un unico Ente Bilaterale e, completando l’esperienza attuata con lo SFE, realizzando una unificazione delle realtà che si occupano di formazione e sicurezza.

Erano presenti: per ANCE Bergamo il Presidente Ottorino Bettineschi, per l’Associazione Artigiani Confartigianato Bergamo il Presidente Angelo Carrara, per la Cna Bergamo la presidente Maria Teresa Azzola, per la Lia il presidente Marco Amigoni, per Feneal-Uil Bergamo il segretario Giuseppe Mancin, per la Filca-Cisl Bergamo il segretario Danilo Mazzola e per la Fillea-Cgil Bergamo il segretario Angelo Chiari. Gli Enti Bilaterali della nostra Provincia costituiscono un esempio e un vanto nel panorama nazionale, avendo realmente contribuito al progresso di tutta la filiera delle costruzioni offrendo assistenza alle imprese ed ai lavoratori, cultura della sicurezza, formazione e addestramento.

Proprio da Bergamo può ripartire un’edilizia innovativa – esempio per tutto il Paese – guidata dai principi della sostenibilità ambientale, sociale, economica, finanziaria e culturale. La crisi ha dimostrato che senza innovazione, qualità dei prodotti, dei processi e delle risorse si perde; l’ambito della formazione acquista così un valore decisivo per sostenere e sviluppare cultura e professionalità. A queste sfide è possibile rispondere solo con una bilateralità rinnovata che possa fare leva su una unità di intenti e progetti.

La strada è tracciata: i temi chiave condivisi da tutte le parti che si dovranno affrontare sono la rigenerazione urbana, la crescita della qualità e della sicurezza del territorio, le prestazioni del costruito, per una più alta vivibilità dei residenti ed attrattività turistica, il contrasto al dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio, cosi come l’efficientamento delle infrastrutture. In questo contesto mutato le parti sociali individuano proprio nel sistema bilaterale edile lo strumento strategico per il rilancio di questa “nuova edilizia” e per l’attuazione di innovative politiche del lavoro, che possano rispondere alle nuove esigenze delle imprese e dei lavoratori ed essere ancora strumento di presidio all’applicazione delle norme e della contrattazione collettiva.

Le parti sono altresì consapevoli che esistono due storie da integrare e non disperdere all’interno di una nuova esperienza unitaria: la volontà di tutti i convenuti è quella di valorizzare le esperienze positive pregresse.

Nei prossimi giorni prenderanno avvio i lavori di una commissione tecnica incaricata di procedere all’individuazione di una governance unitaria, alla riorganizzazione delle strutture ed alla stesura dello statuto.




Brivio (Coldiretti): “Non ci faranno mangiare la polvere”

latteNon passeranno! Anche gli agricoltori di Coldiretti Bergamo sono pronti a fare muro contro ogni tentativo di produrre i formaggi con la polvere, come vorrebbe l’Unione Europea, invece che con il latte come deve essere. “Se fino a oggi le manifestazioni che abbiamo organizzato al Brennero erano pacifiche, adesso siamo pronti a bloccare le frontiere se non verrà riconosciuta la distintività di ogni produzione nazionale e l’obbligo dell’origine” dice Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia dopo che Bruxelles ha definito contraria alla libera concorrenza la legge italiana che, già dal 1974, impone l’uso di solo latte per i formaggi in modo da tutelare i consumatori e l’alta qualità degli alimenti Made in Italy.

“Sembra quasi banale dire che per i formaggi ci vuole il latte – commenta Coldiretti – ma in ambito Ue sono bravissimi a complicare le cose semplici e a rovinare le cose buone. Permettere l’uso di polveri per i formaggi va contro gli interessi dei consumatori e dei produttori per fare un favore a qualche lobby industriale pronta a speculare anche su questo. Si tratta di una visione miope che non possiamo accettare, soprattutto qui in Lombardia dove produciamo il 40 per cento di tutto il latte italiano e dove le nostre stalle stanno resistendo con le unghie e con i denti contro il crollo delle quotazioni arrivate a 36 centesimi al litro. A Bruxelles con queste decisioni insensate giocano con la vita delle persone”.

“Questo è l’ennesimo tentativo di cancellare l’identità e la distintività produttiva dei nostri territori – sottolinea Alberto Brivio presidente di Coldiretti Bergamo – cercando di uniformare le produzioni non certificate imponendo un appiattimento verso il basso della qualità alimentare a danno di Paesi come l’Italia che possono contare su primati qualitativi e di sicurezza alimentare”.

“Ci appelliamo al ministro Martina – continua Brivio – che da buon bergamasco ben conosce l’eccellenza e la qualità della nostra produzione lattiera affinché il governo assuma finalmente una posizione decisa nei confronti di un’Europa assente in modo imbarazzante sui grandi temi ed emergenze sociali, ma fin troppo presente per non dire opprimente su questioni che, favorendo le grandi lobby agroindustriali, consente l’ennesimo inganno a svantaggio del consumatore”.

In Italia il 65% della popolazione, circa 31 milioni e mezzo di individui, consuma abitualmente latticini e formaggi e se il 25% va a Grana, il 58% punta su latte e formaggi freschi come mozzarelle, ricotte, caciotta, ma anche yogurt, proprio i prodotti più a rischio per quanto riguarda l’utilizzo di prodotti e semilavorati dall’estero. “E che, guarda caso, sarebbero anche gli stessi prodotti per i quali la UE vorrebbe imporci l’uso delle polveri – conclude Prandini – ma noi non ci piegheremo. Come il vino si fa con l’uva, per i formaggi ci vuole il latte. La polvere se la mangino loro”.




Commercio, i Giovani lanciano il progetto “ShareIt 3”

ShareIt3 Giovani ConfcommercioAgli “Stati generali” dei Giovani imprenditori di Confcommercio, a Expo, nei giorni scorsi è andato in scena “ShareIt 3”, il nuovo format creato per favorire lo scambio di know how e idee ed alimentare nuove occasioni di networking fra l’ imprenditorialità emergente nel terziario. Oltre cento imprenditori del terziario italiano ed europeo – presente anche il presidente dei Giovani dell’Ascom di Bergamo, Luca Bonicelli – si sono riuniti a rotazione intorno a tavoli tematici: commercio food, commercio non food, horeca, servizi, SMEs Branding e Naming, esperienzialità in store, reti d’impresa e costruzioni di filiera.

Il contributo emerso ai tavoli tematici di discussione di ShareIt3 porterà ad un documento programmatico che sintetizzerà buone pratiche, linee guida imprenditoriali, percorsi per il futuro dei mercati di riferimento. Il presidente del Gruppo nazionale dei Giovani Imprenditori, Alessandro Micheli, ha sottolineato che “ShareIt3 è una nuova piattaforma di incontro, confronto e ShareIt3.JPGcondivisione di idee, progetti ed esperienze, professionali e personali immaginata e realizzata dai Giovani e destinata a sostenere e stimolare la creatività dei giovani imprenditori e a promuovere le loro innovazioni”. “Abbiamo brevettato questo format – ha detto Micheli – non a caso nell’anno di Expo  e abbiamo poi realizzato l’edizione zero all’interno del sito espositivo. L’innovazione è energia per la vita delle nostre imprese, ma per tante imprese medie e piccole fare innovazione passa anche attraverso la capacità di collaborare, confrontarsi, insomma: passa dalla capacità di condividere.”

La condivisione è la base su cui si articola il progetto ShareIt3, dove il 3 esponenziale vuole evidenziare i tre livelli di condivisione proposti dal format:

1) Lavoro/Business: un convegno che permetta lo scambio di esperienze, best practices e contatti imprenditoriali.

2) Tempo libero/Leisure time: un evento conviviale che abbia come tema la condivisione.

3) Un’esperienza unica/Experience: ogni edizione sarà dedicata alla visita di un evento di eccellenza che si tiene nel territorio dell’evento.

Il target è internazionale e imprenditoriale: partecipanti dei Gruppi giovani imprenditori di Confcommercio e gruppi giovani imprenditori della rete europea Jeunes.




Se avete un negozio di arredamento non perdetevi l’incontro a Milano

arredamento manualeQualità, design e i dati economici dell’indotto fanno dell’arredamento un settore chiave dell’economia italiana. Per rispondere alla crisi e ai mutamenti del mercato occorrono, però, nuove strategie per il successo del business, adeguate competenze manageriali e un approccio sempre più attento all’innovazione. Questi i principali temi che saranno al centro del convegno organizzato da Confcommercio e Federmobili-Federazione Nazionale Negozi di Arredamento “Una guida per il negozio di arredamento” che si svolgerà a Milano martedì 30 giugno alle 10.30. Nel corso del convegno sarà presentata la Guida di Confcommercio “Il negozio di arredamento”, vero e proprio manuale operativo che, anche attraverso analisi economiche e di mercato e con molti casi pratici, rappresenta uno strumento a supporto delle imprese per una più efficace gestione del business. All’incontro interverranno: Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio, Mauro Mamoli, Presidente di Federmobili, Arturo Dell’Acqua Bellavitis, Presidente di Innova.com, Luca Colombo, Country manager Facebook, Donatella Cheri, senior analyst e partner CSIL, Lorenzo Farina e Roberta Parollo di Walk In che presenteranno la Guida.




Truffe agli anziani, Confartigianato corre ai ripari

truffe anzianiL’Anap di Confartigianato Bergamo ha organizzato per martedì 30 giugno alle ore 15.30, nell’Auditorium di via Torretta 12, un incontro di presentazione della Campagna nazionale contro le truffe agli anziani, d’intesa con il Ministero dell’Interno e le Forze dell’Ordine. L’incontro ha lo scopo di sensibilizzare gli anziani ai fini della prevenzione contro le truffe. Dopo i saluti di Angelo Carrara, presidente di Confartigianato Bergamo, e Cecilio Testa, presidente di Anap Bergamo, seguiranno gli interventi di Giorgio Grasso, dirigente della Squadra Mobile della Questura di Bergamo, Chiara Crupi, comandante del Nucleo Operativo e Radio Mobile di Bergamo, e Domenico Cice, comandante della sezione tutela spesa pubblica del Nucleo di Polizia Tributaria di Bergamo. L’incontro è gratuito e aperto a tutti gli interessati. Info: segreteria Anap – Leopoldo Dalle Vegre (tel. 035.274.240).




Artigiani, Armellini nuovo presidente dei Giovani Imprenditori

Diego Armellini
Da sinistra Daniele Lo Sasso, Angelo Carrara e Diego Armellini

Diego Armellini è il nuovo presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato Bergamo per il quadriennio 2015-2019. L’elezione è avvenuta ieri, mercoledì 24 giugno, nella sede di via Torretta, al termine dell’Assemblea del Gruppo che coinvolge soci e titolari d’impresa “under 40”. Armellini, titolare della Soqquadro Srl di Ranica (Bg), subentra a Daniele Lo Sasso che ha guidato il Movimento nel quadriennio 2011-2015. Nel corso dell’Assemblea è stato rinnovato anche il direttivo che vede quali nuovi vicepresidenti Nicol Maria Perquis (vicaria) e Fabio Ambrosi. Il resto del consiglio è composto da Davide Aresi, Diego Barbetta, Christopher Berardelli, Emanuele Bucarelli, Matteo Gatti, Cristina Pulcini, Luigi Rubbi, Simona Salini, Nicola Viscardi, Alessandra Zinesi.nuovo consiglio Giovani Artigiani

Il presidente di Confartigianato Bergamo Angelo Carrara, che ha presieduto l’Assemblea, e il direttore Stefano Maroni si sono complimentati con il neo eletto Diego Armellini augurandogli buon lavoro, e hanno ringraziato l’uscente Daniele Lo Sasso per l’impegno profuso durante i quattro anni di presidenza del Gruppo. La nuova squadra sarà presentata il 26 giugno, a partire dalle 19, nel corso di un evento estivo, che si terrà al castello di Ubiale Clanezzo. Titolo della serata è “Io sono Clark Kent” e sarà caratterizzata da street buffet, musica con DJ set e makers show. Durante l’evento ci sarà anche spazio per il confronto e la riflessione attorno a tre binomi che caratterizzano il mondo degli artigiani: ruolo-persona, tradizione-innovazione e arte-professione.




Saldi al via, Pedrali: «Bisogna ritrovare lo spirito di gruppo»

diego_pedrali.jpg
Diego Pedrali

I saldi sono alle porte e l’attesa da parte degli oltre 2 mila commercianti bergamaschi interessati alle vendite di fine stagione è alta, ma tra sms, sconti e promozioni anticipate c’è chi viola le regole per il cui rispetto ci si è tanto battuti: «Bisogna evitare le scorciatoie» suggerisce Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento e Calzature di Ascom Bergamo, membro del consiglio nazionale di Federazione Moda Italia. «Abbiamo conquistato, a suon di battaglie portate avanti dalla Federazione Moda Italia, una data unica di partenza dei saldi onde evitare frammentazioni nazionali ed è un peccato che ci sia oggi chi pratica sconti in un periodo vietato – continua Pedrali, titolare del «negozio di abbigliamento L’Uomo Più di Torre Boldone, dove peraltro si sottrae da imprenditore da oltre 30 anni al meccanismo degli sconti, rinunciando ai saldi – . Dobbiamo rispettare le scelte fatte in Regione. Otterremo risultati solo se tutti i commercianti si atterranno alle regole senza ricorrere a stratagemmi come e-mail, sms, telefonate per promuovere anzitempo gli sconti. Questi escamotages danneggiano quei commercianti che confidano nelle regole».

«Credo che per noi la ripresa sia ancora lontana e l’opportunità che ci viene offerta dai saldi è quella di dimostrare che il nostro settore, che risente più degli altri della crisi, può essere unito sia nei confronti dei singoli commercianti che dei clienti – continua il presidente del Gruppo Abbigliamento e Calzature -. La crisi pesa su tutti. In questi giorni, chiusa la fiera della moda Pitti Immagine, molti imprenditori inizieranno a fare acquisti per l’anno prossimo, già provati dal calo delle vendite e dal notevole impegno economico per i mesi a venire. E sconti con percentuali elevatissime – i più aggressivi via sms annunciano il -60% – non contribuiscono a salvare la stagione, né tanto meno a rafforzare la categoria, impegnata in un’infruttuosa lotta al ribasso del cartellino. Si stanno creando reazioni a catena e veri e propri effetti domino a danno delle stesse imprese che per timore sperano di risollevare la stagione tagliando i prezzi. Ma l’autoriduzione dei propri margini – da cui non si scappa, tra tasse e contributi da versare – non contribuisce a risollevare la stagione, e non fa che affossare l’intero comparto» continua il presidente.

Pedrali ricorda che ad essere contrari alle vendite promozionali, in base a quanto emerge dai sondaggi, sono sempre stati gli stessi commercianti, il 62,5% degli imprenditori Ascom partecipanti al questionario effettuato lo scorso anno. «Bisogna ritrovare coerenza e spirito di gruppo, a vantaggio della categoria. Per anni ci siamo battuti contro outlet e temporary shop ed ora negli ultimi tempi molti negozi hanno aperto loro stessi outlet, negozi special price e temporary». Il commercio abbigliamento-calzature sta perdendo pezzi e non c’è paese che non registri una chiusura, molte delle quali eccellenti e storiche: «Con i costi attuali di gestione di un negozio, sta proliferando l’ambulantato, una scelta obbligata anche per molti dipendenti che si sono trovati senza lavoro. Il comparto dell’abbigliamento e calzature non ha tutele, come altre imprese del terziario. Dalla liberalizzazione delle insegne ognuno può aprire senza alcun requisito. Ma gestire un’impresa commerciale non è da tutti, come mostra l’elevato turn-over di vetrine. Dietro ad ogni saracinesca abbassata c’è una storia amara e ad ogni chiusura si perde un pezzo di città».




Confartigianato, rinnovo cariche ed evento estivo per i Giovani

Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato Bergamo si prepara ad eleggere il successore del presidente Daniele Lo Sasso, in carica dal 2011, che ha concluso il suo mandato quadriennale.

Mercoledì 24 giugno alle ore 20, nell’Auditorium della sede di via Torretta, è convocata l’Assemblea generale chiamata ad eleggere i membri del consiglio direttivo, con i nuovi presidente e vicepresidente, che guideranno il Gruppo degli imprenditori “under 40” fino al 2019.

Hanno diritto al voto i Giovani imprenditori iscritti a Confartigianato Bergamo con età compresa tra i 18 e i 40 anni, che sono titolari d’azienda, soci o collaboratori familiari.

La nuova squadra sarà poi presentata nel corso di un evento estivo, che si terrà venerdì 26 giugno, a partire dalle ore 19, al castello di Ubiale Clanezzo. Titolo della serata è “Io sono Clark Kent” e sarà caratterizzata da street buffet, musica con DJ set e makers show.

Durante l’evento ci sarà anche spazio per il confronto e la riflessione attorno a tre binomi che caratterizzano il mondo degli artigiani: ruolo-persona, tradizione-innovazione e arte-professione.

Per informazioni e iscrizioni: Segreteria Gruppo Giovani Imprenditori (tel. 035 274340; e-mail: giovani.imprenditori@artigianibg.com).