Il 2° trimestre 2023 del terziario: servizi su ma battuta d’arresto per il commercio al dettaglio

A Bergamo la fotografia del settore tra prezzi che non diminuiscono e incertezza sulla tenuta dei consumi. Peggiorano le aspettative delle imprese

Nel secondo trimestre del 2023 il fatturato delle imprese bergamasche con almeno tre addetti attive nel terziario continua a evidenziare variazioni positive su base annua, benché in rallentamento: l’aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 è pari al +4,2% nei servizi e al +2,5% nel commercio al dettaglio. Il confronto su base congiunturale, ossia rispetto al trimestre precedente, mette però in luce una flessione nell’ultimo periodo per il commercio al dettaglio (-0,9%), mentre i servizi si confermano in crescita, sebbene con una velocità quasi dimezzata rispetto ai primi tre mesi dell’anno (+0,8% vs +1,4%). Tale evoluzione si innesta in un quadro di inflazione elevata, il cui percorso di rientro non appare scontato: i prezzi stanno ancora crescendo e, se nei servizi l’incremento (+1,6% congiunturale) mostra un chiaro ridimensionamento, nel commercio al dettaglio la variazione risulta ancora elevata (+3%). Il tema dell’inflazione si lega a quello della crescita dei tassi di interesse, che fanno lievitare i costi di mutui e finanziamenti contribuendo a deprimere ulteriormente i consumi. Tale situazione rischia di compromettere la fase di crescita che ha caratterizzato il settore terziario negli ultimi due anni e mezzo, come testimoniato anche dalle aspettative degli imprenditori che evidenziano un peggioramento.

Il fatturato delle imprese bergamasche dei servizi conferma la fase di crescita in corso dal 2021: la variazione su base annua è pari al +4,2% mentre l’incremento congiunturale risulta del +0,8%. Entrambe le variazioni mostrano un rallentamento rispetto ai ritmi elevati dei trimestri scorsi, che erano stati favoriti dalla fase di “riapertura” delle attività a seguito dell’emergenza sanitaria, tuttavia l’incremento si conferma significativo e consente al numero indice del fatturato di raggiungere quota 114,1, oltre venti punti sopra i livelli di fine 2019.

Tra i comparti si evidenziano variazioni positive per le attività di alloggio e ristorazione e i servizi alle persone, che beneficiano ancora della ripresa post Covid, oltre che dei servizi alle imprese, mentre il commercio all’ingrosso mostra una svolta negativa dopo il forte aumento registrato nel 2022.

La crescita del fatturato è stata favorita anche dall’incremento dei prezzi di vendita, tendenza che mostra un raffreddamento nel secondo trimestre (+1,6% la variazione congiunturale dopo il +3% del trimestre precedente) grazie all’allentarsi delle tensioni sul fronte dei costi.

L’occupazione delle imprese dei servizi prosegue la fase di crescita occupazionale evidenziata nell’ultimo anno: la variazione del numero di addetti tra inizio e fine trimestre risulta pari a +2,4%.

Nonostante un quadro ancora positivo delineato dai principali indicatori, i segnali di rallentamento in corso e le incertezze sull’evoluzione futura della domanda preoccupano gli imprenditori dei servizi, che evidenziano un netto peggioramento delle aspettative sul fatturato: il saldo tra previsioni di aumento e diminuzione per il prossimo trimestre è pari a -1, dopo che nel trimestre precedente aveva raggiunto il valore di +20. Rimangono invece in area positiva le aspettative sull’occupazione (saldo pari a +8).

Nel commercio al dettaglio, a fronte di una variazione su base annua ancora positiva (+2,5%) ma in forte ridimensionamento rispetto al trimestre precedente (+9,3%), la tendenza più recente fotografata dalla variazione congiunturale mostra una svolta negativa del fatturato (-0,9%). Dopo un anno di crescita, il numero indice calcolato ponendo pari a 100 il valor medio del 2010 ripiega così su quota 97,7, rimanendo comunque 10 punti sopra i livelli pre-Covid.

La battuta d’arresto del fatturato si accompagna al mancato rallentamento dei prezzi di vendita, che mostrano ancora una crescita significativa (+3%) in linea con quanto evidenziato nel trimestre scorso. La lentezza del processo di rientro dell’inflazione è un elemento che rischia di penalizzare la domanda dei consumatori, compromettendo così la crescita del settore.

Il peggioramento più evidente si registra per i negozi non alimentari, che mostrano una variazione negativa del fatturato su base annua: nonostante la crescita dei prezzi in questo comparto risulti inferiore alla media, è probabile che la domanda di beni non alimentari stia comunque risentendo della diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie. Incrementi di fatturato si registrano invece nei negozi alimentari e nei supermercati e minimarket, sia per la spinta fornita dai listini, ancora in decisa crescita, sia per la scarsa possibilità di comprimere consumi essenziali come quelli alimentari.

Indicazioni negative provengono anche dalle valutazioni sugli ordini ai fornitori, che tornano a vedere una prevalenza di giudizi di diminuzione rispetto a quelli di aumento (saldo pari a -2,8) dopo il valore positivo del trimestre scorso. Le scorte di magazzino evidenziano invece un saldo tra valutazioni di eccedenza e scarsità pari al +4,2, in ridimensionamento rispetto ai trimestri scorsi e in linea con i livelli di inizio 2022.

Dopo il lieve ripiegamento nei primi tre mesi dell’anno (-0,2%), l’occupazione delle imprese del commercio al dettaglio riprende il sentiero di crescita, con una variazione del numero di addetti tra inizio e fine trimestre pari a +0,8%. Al netto delle oscillazioni trimestrali, si conferma il trend positivo evidenziato negli ultimi anni.

I segnali negativi provenienti dagli indicatori congiunturali si traducono in un lieve deterioramento del clima di fiducia: i saldi tra aspettative di aumento e diminuzione per quanto riguarda il fatturato (+4) e l’occupazione (+2) rimangono positivi sebbene in ridimensionamento. Si confermano invece negative, e in ulteriore peggioramento, le previsioni sugli ordini ai fornitori (-4).

Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “La spinta legata alle riaperture nei settori dei servizi si sta indebolendo, tuttavia la variazione su base annua resta ancora significativamente positiva, sebbene l’aumento del fatturato sia in parte riconducibile all’aumento dei prezzi. D’altro canto l’inflazione e la politica monetaria iniziano a giocare un ruolo nel deprimere i consumi e nei prossimi mesi questo effetto sarà più marcato. La diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie si nota già nella variazione negativa del fatturato del commercio al dettaglio, dove la dinamica inflativa è ancora intensa”.




Sbarazzo in edizione speciale, tra shopping e storia, con gli orologiai nel Quadriportico

Da venerdì 3 giorni di sconti. E domenica nel rinnovato Centro piacentiniano dimostrazione ed esposizione degli Orologiai 

Capi scontati, articoli di stock, resti di magazzino a prezzi davvero vantaggiosi in molte attività commerciali della città. Torna il 3, 4 e 5 marzo nel centro di Bergamo la manifestazione che trasforma l’area centrale di Bergamo in un grande spazio per lo shopping all’aperto, dove andare a caccia d’affari o alla ricerca del capo che ancora manca nel proprio armadio. Dopo i successi delle prime 6 edizioni, tanti negozi del Centro cittadino tornano ad aderire alla manifestazione, in versione doppia rispetto alla forma tradizionale: lo Sbarazzo 2023 si svolgerà infatti nei negozi per quel che riguarda le prime 2 giornate (ovvero venerdì e sabato), gran finale sul Sentierone (lato Teatro Donizetti) domenica 5 Marzo. I negozi che parteciperanno allo Sbarazzo lungo il Sentierone saranno identificati con il colore lilla. Si conferma così il ritorno lungo il Sentierone della manifestazione: sarà la prima grande iniziativa a essere ospitata dopo l’inaugurazione del Centro Piacentiniano completamente rinnovato. Si concludono infatti in queste ore gli ultimi lavori di piazza Matteotti e dei Giardini XXV Aprile e, dopo quasi 3 anni, tutto il centro novecentesco di Bergamo torna libero da cantieri, in una nuova veste più verde e alla vigilia dell’allargamento della Zona a Traffico Limitato che ha caratterizzato per anni via XX Settembre.
”L’iniziativa, che è nata come una scommessa, è diventata oggi un punto di riferimento per i commercianti e i cittadini perché punta a valorizzare la merce rimasta nei magazzini. La formula Sbarazzo allargata ha dimostrato di funzionare molto bene, fidelizza i consumatori con i negozi, ma siamo felici di poter proporre anche i gazebo negli spazi del centro Piacentiniano, a poche ore dalla conclusione dei lavori che hanno rinnovato gli spazi del centro della nostra città. Il centro si trasforma in un centro commerciale per un intero fine settimana – spiega il sindaco Giorgio Gori– in modo da dare visibilità e sostegno ai negozianti del centro, che tanto impegno hanno profuso dopo le difficoltà dovute all’emergenza pandemica e al rialzo dei prezzi di energia e gas e che stanno supportando con entusiasmo i tanti progetti messi in campo per valorizzare la nostra città, come Bergamo Brescia Capitale della Cultura. Il commercio del centro ha dimostrato di essere più che mai vivo e solido- i dati di fine 2022 confermano la tenuta del comparto in città – e attività come questa lo rendono ancora più attrattivo: per questo motivo il Comune di Bergamo favorisce questo tipo di iniziativa, fornendo tutto il supporto e il sostegno possibili”. In un contesto in cui il retail soffre enormemente a livello nazionale, Bergamo resiste: “Grazie alla capacità e visione degli imprenditori bergamaschi e alla rete di promozione e fidelizzazione degli utenti, portata avanti con grande impegno dal distretto e dall’associazione commercianti del centro presieduta da Marco Recalcati”. “La formula dello Sbarazzo – conclude Nicola Viscardi, Presidente del Distretto Urbano del Commercio – consente di dare continuità a un’iniziativa che in molte città d’Italia è diventata un appuntamento fisso, anche ripetuto più volte l’anno. L’iniziativa è cresciuta di anno in anno in queste sette edizioni: è un’occasione molto interessante sia per gli amanti dello shopping che per i commercianti del centro. Il meteo, nonostante il freddo, sembra essere dalla nostra parte. Le occasioni non mancano e grazie anche a un grande lavoro di comunicazione sui social ci aspettiamo ottime presenze nelle nostre vie dello shopping”. “Lo Sbarazzo dei negozi del Centro di Bergamo – commenta Marco Recalcati, presidente dell’Associazione dei commercianti del Centro -, arrivato alla settima edizione, è ormai un appuntamento atteso dai clienti per via delle tantissime occasioni a prezzi super scontati. Questa edizione si sviluppa nella sperimentata formula doppia e quindi nei negozi il venerdì e sabato e gran finale domenica 5 sul Sentierone lato teatro Donizetti. Sono felice che questa edizione del 2023, in occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, veda la collaborazione del gruppo degli orologiai bergamaschi al Quadriportico del Sentierone: la possibilità di vedere alcuni storici segnatempo del nostro territorio e le dimostrazioni pratiche e didattiche curate dai miei colleghi orologiai sicuramente incuriosiranno le tante persone che verranno in centro per lo Sbarazzo“. Le aspettative rispetto all’evento sono alte: “Sui social finora hanno mostrato interesse per l’evento oltre 7mila persone- continua Recalcati-. Anche il gruppo “Veduamoci in centro” sta superando i 2600 iscritti. Grazie anche al centro rinnovato contiamo di vedersi riempire le vie: i saldi invernali continuano a rappresentare un momento importante per il commercio”. Non senza difficoltà “a partire dalla data di inizio e fine degli sconti che più che di fine stagione coincidono con i primi freddi”.  Le attività che partecipano allo Sbarazzo sono pubblicate sul portale Bergamo In centro 

L’iniziativa per Bergamo Brescia Capitale della cultura

OROLOGIAI nel CENTRO

Domenica 5 marzo dalle 9 alle 18 nel Quadriportico del Sentierone

Domenica 5 marzo nel Centro Piacentiniano, nel Quadriportico del Sentierone, gli orologiai e gioiellieri storici bergamaschi esporranno pezzi d’epoca rari per fattura e dimensione e terranno una dimostrazione di ricostruzione di particolari ingranaggi e meccanismi, utilizzando attrezzatura risalente alla fine del Settecento. L’iniziativa che vede l’impegno di Ascom Confcommercio Bergamo, con il Gruppo Commercianti di Preziosi, e di Confartigianato Bergamo, con gli Orologiai, intende mostrare la storia e la passione per un lavoro artigianale di grande precisione, abilità e competenza. In mattinata, dalle 9 alle 12 ci saranno dimostrazioni pratiche, con l’utilizzo di attrezzatura d’epoca per la costruzione di parti meccaniche di alta orologeria. Tra le rarità esposte, due orologi da campanile grandi un metro e dal peso di 120 chili risalenti al 1820 e 1880, con ingranaggi – rispettivamente- in ferro e in ferro e ottone. Nel pomeriggio, dalle 14 fino alle 18 si potrà anche assistere allo smontaggio di un orologio meccanico di particolare pregio, con annesse spiegazioni di ogni singolo meccanismo e ingranaggio. “In concomitanza con l’evento dello Sbarazzo, che ci auguriamo richiami anche per questa edizione molta gente in centro, abbiamo organizzato un momento di esposizione e dimostrazione su cui soffermarsi, lasciandosi coinvolgere dalla passione per un lavoro come quello dell’orologiaio che difficilmente si può vedere all’opera al di fuori dei laboratori- commenta Alessandro Riva, presidente del Gruppo Commercianti di Preziosi Ascom Confcommercio Bergamo -. Un’occasione per fermare il tempo, invitando a una sosta tra passeggiata e shopping, con l’occasione di ammirare manufatti unici e d’epoca perfettamente funzionanti, fuori dal tempo, ma dalla bellezza senza tempo”.

“Porteremo sul Sentierone pezzi da collezione per raccontare la storia di un mestiere affascinante, che scandisce la vita e il tempo di tutti noi, tra progresso, tecnologia e abilità manuale – commenta Ivano Sonzogni, orologiaio erede di una tradizione tramandata da tre generazioni, titolare con il fratello del Centro dell’arte orologiaia di Almè-. Di particolare rarità due grandi orologi da campanile provenienti da collezioni private che, alla parte di orologeria, abbinano meccanismi e suonerie per muovere i rintocchi delle campane. Saremo presenti con un banchetto da orologiaio d’epoca e attrezzatura risalente alla fine del Settecento”.

Le modifiche alla viabilità

Per consentire lo svolgimento della manifestazione, il Comune di Bergamo ha emesso un’ordinanza per istituire, dalle ore 05.00 alle ore 24.00 di domenica 5 marzo 2023, i seguenti provvedimenti viabilistici:

in Largo Gavazzeni nel tratto compreso tra Viale Roma e Via Torquato Tasso

  • divieto di transito esteso a tutte le categorie di veicoli ad esclusione dei mezzi dell’organizzazione e delle strutture di vendita, eseguito mediante il posizionamento di barriere fisiche a delimitazione dell’area oggetto dell’occupazione;
  • divieto di sosta 0-24 con rimozione forzata ambo i lati esteso a tutte le categorie di veicoli ad esclusione dei mezzi dei mezzi dell’organizzazione e delle strutture di vendita;

In Largo Belotti all’intersezione con Largo Gavazzeni

  • direzione obbligatoria a sinistra in direzione di via Tasso per i veicoli già autorizzati ad accedere alla ZTL di Largo Belotti.



Morus Alba, lunedì 27 focus sul distretto che verrà

La sede Bcc di Zanica ospita alle 20.30 un confronto aperto ai commercianti sui progetti per il 2023

In un mondo che cambia, il Distretto del Commercio si evolve: questo il senso della serata organizzata dal Distretto del Commercio Morus Alba con capofila Stezzano e comprendente 7 comuni dell’area (Azzano San Paolo, Comun Nuovo, Grassobbio, Levate, Orio al Serio, Stezzano e Zanica), in programma per lunedì 27 febbraio 2023 alle 20.30 a Zanica nella sede della BCC Bergamasca e Orobica in via Aldo Moro n.2.
L’invito è aperto a tutti i commercianti per ripartire insieme, confrontandosi sulle nuove proposte per il 2023, la nuova identità e i nuovi canali di comunicazione, nonché sul bando con i fondi ottenuti da Regione Lombardia, che ha classificato come “Progetto di eccellenza” la proposta presentata dal Distretto. Nel corso dell’incontro saranno esposti alcuni criteri per accedere a questi contributi che saranno erogati sulla base delle richieste che i commercianti faranno pervenire al Distretto.
Ci saranno inoltre alcuni approfondimenti e momenti di confronto con i presenti per impostare al meglio i progetti per il rilancio del commercio di vicinato, alla luce delle crescenti tendenze della logistica, del delivery e del commercio digitale.
Infine un momento conviviale chiuderà la serata con un brindisi dedicato al nuovo logo e nuovo nome del Distretto, che sarà svelato durante l’incontro.
È gradita la conferma della presenza alla mail: info@distrettomorusalba.it.




Il nuovo scenario economico per le piccole imprese, lunedì 27 convegno in Ascom

Al centro del convegno l’accordo di collaborazione Confcommercio-Intesa Sanpaolo

In Italia le aziende con meno di dieci dipendenti sono circa quattro milioni e rappresentano più del 95% del totale di imprese nazionali di industria e servizi. Intesa Sanpaolo e Confcommercio hanno condiviso, attraverso un accordo di collaborazione, un programma di iniziative con condizioni dedicate per supportare la crescita e favorire gli investimenti verso la trasformazione digitale e sostenibile. L’incontro, in programma lunedì 27 febbraio alle 15 in Sala Conferenze Ascom Confcommercio Bergamo, si propone di approfondire le soluzioni pensate per le piccole imprese per favorirne la ripresa e affrontare le sfide di un contesto in rapida evoluzione.
L’incontro si apre con i saluti di Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo. Gianluigi Venturini, direttore Regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo, introduce il progetto Crescibusiness di Intesa Sanpaolo. L’incontro, moderato dal direttore Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini, rappresenta l’occasione di interrogarsi sullo scenario per le piccole imprese del territorio con l’economista Enrica Spiga della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo. Roberto Spinucci, direttore Commerciale Retail Lombardia Nord Intesa Sanpaolo, presenta nei dettagli l’accordo tra Intesa Sanpaolo e Confcommercio. Al termine dell’incontro sarà dato ampio spazio al confronto e alle domande dei partecipanti.

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Antiquari: mercato in crisi, ingessato ulteriormente da regole e blocchi normativi

Durante il convegno Fima-Confcommercio nell’ambito di Modenantiquaria è stato presentato un documento con alcune proposte per il futuro del settore

Il futuro dell’antiquariato, mestiere appassionante, forte di una lunga tradizione, è stato al centro del convegno organizzato dalla Federazione Italiana Mercanti d’Arte (Fima) nell’ambito della XXXVI edizione di Modenantiquaria dall’11 al 19 febbraio. Nel corso del convegno “Antiquario futuro” si è parlato di tematiche legate al commercio delle opere antiche in Italia e in Europa, ed è stato presentato un documento di proposte per sensibilizzare le istituzioni nei confronti dell’adeguamento delle normative nazionali a quelle degli altri paesi europei e consentire agli operatori del settore di superare alcune criticità nella loro attività. Al convegno sono intervenuti tra gli altri, il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, il Sottosegretario di Stato del Ministero della Cultura, Vittorio Sgarbi, il Presidente di Fima-Confcommercio, Fabrizio Pedrazzini, Giulio Volpe esperto in Diritto dell’Arte e dei Beni Culturali, e alcuni esponenti politici di Camera e Senato. Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli ha sottolineato l’importanza di “incoraggiare i più giovani ad intraprendere un mestiere antico ma in continuo aggiornamento, sostenere un passaggio generazionale di qualità, rilanciare la professione nel Paese e nell’orizzonte delle nuove generazioni, è un lavoro di importanza strategica. Le competenze manageriali sono fondamentali per riuscire ad interpretare alcune funzioni che si sono trasformate profondamente negli ultimi anni, pensiamo alla comunicazione o agli eventi in questo settore. E proprio noi come corpi intermedi possiamo essere i promotori della formazione che ci serve come imprenditori. Penso ad esempio ai corsi ITS. I corsi ITS sono corsi di istruzione secondaria superiore, paragonabile dunque a quella universitaria, ma fortemente orientati alle tecnologie e diventati molto noti con il PNRR che vi ha dedicato attenzione e risorse. Gli ITS sono un tipo di formazione che coinvolge fortemente il mondo dell’impresa nelle docenze e nello sviluppo del curriculum di studi dei ragazzi. Proprio qui in Emilia-Romagna esistono diverse Fondazioni ITS, anche sullo stesso tema delle tecnologie per i beni culturali, a cui Confcommercio partecipa. Sarebbe dunque una bella sfida lanciare un corso ITS dedicato alla professione del mercante d’arte. E a proposito di sfide, mi piacerebbe oggi lanciarne anche un’altra alla nostra Fima”. Particolare accento è stato posto sulla creazione di Confcommercio Impresa Cultura Italia. ” La nostra idea – ha sottolineato Carlo Sangalli-  è stata ed è quella di integrare la cultura nella rappresentanza di Confcommercio imprese per l’Italia, nella convinzione che la cultura sia una componente fondamentale e autonoma, trasversale ma non accessoria, del terziario di mercato e dell’economia del Paese. Così è nata Impresa Cultura Italia che ha riunito in un unico coordinamento 13 federazioni e associazioni del mondo Confcommercio che interpretano le diverse facce dell’impresa culturale nel nostro Paese: dalle librerie ai locali storici, dagli spettacoli dal vivo alle guide turistiche, dai cinema ai teatri, dai servizi creativi ai festival internazionali. In questo coordinamento di Impresa Cultura Italia, non può dunque mancare il mondo dei mercanti d’arte: un mondo così fortemente legato all’identità di Confcommercio, ma anche pienamente impresa culturale, che vive di cultura, che la diffonde e che ne è interprete vivo”.

Alessandro Riva

Le proposte di FIMA-Confcommercio avanzate durante il convegno vanno da una semplificazione della normativa alla richiesta di sgravi e agevolazioni fiscali. “Il settore sta vivendo un momento delicato: la richiesta di mobili, quadri, manufatti e opere d’epoca è sempre minore e le quotazioni stanno inevitabilmente risentendo di questa situazione, con svalutazioni anche importanti- commenta Alessandro Riva, presidente del Gruppo Commercianti di preziosi Ascom Confcommercio Bergamo-. Ci sono normative come quella in materia di CITES- convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione che bloccano, in un limbo normativo il nostro mercato. E’ chiaro che manufatti antichi impiegavano avorio, tartaruga e coccodrillo in epoche in cui non vi era certo minaccia di estinzione, eppure oggi esporle o commercializzarle, in attesa di un chiarimento normativo, rappresenta un problema. Molta strada va inoltre fatta per rendere più agevole l’importazione ed esportazione di opere, oltre al loro trasporto per fiere o mostre mercato”

La proposta  di Fima Confcommercio

  •   adeguamento della disciplina italiana quanto meno alle soglie di valore di cui al regolamento CE 116/2009 del Consiglio del 18 dicembre 2008 relativo all’esportazione di beni culturali.
  • rapido e significativo incremento del personale degli Uffici Esportazione e delle Soprintendenze.
  • applicazione rigorosa, e solo in presenza di beni di eccezionale interesse per il patrimonio storico artistico nazionale, di criteri certi e univoci per l’emissione di un provvedimento di dichiarazione e l’inserimento nell’ordinamento italiano della locuzione “tesori nazionali”, come adottata da altri Paesi europei.
  • rispetto di tempi certi nei procedimenti amministrativi concernenti spedizione ed esportazione di cose di interesse storico artistico, se del caso eliminando la natura ordinatoria dei termini previsti dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
  • prevedere, come in altri Paesi europei, sgravi fiscali in relazione all’acquisto di opere d’arte.
  • la redazione di un database o archivio unico delle opere notificate sul territorio nazionale e agevolare la consultabilità delle banche dati disponibili delle opere rubate.
  • a ogni ricorso gerarchico amministrativo avverso un diniego al rilascio dell’attestato di libera circolazione corrisponda sempre una decisione espressa dell’Amministrazione competente entro i novanta giorni dalla presentazione del ricorso stesso, come previsto dall’ art. 69 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
  • per i beni “sotto soglia”, di cui alla legge n.124 del 4 agosto 2017, che l’eventuale convocazione per la verifica del bene presso gli Uffici Esportazione avvenga con cognizione di causa e per documentata motivazione culturale.
  • posto che la disciplina europea in materia di CITES prevede un certificato emesso dal Nucleo Forestale dei Carabinieri con valore di “passaporto” dell’opera, si chiede che esso segua l’oggetto e non sia avvinto al soggetto richiedente.
  • una sanatoria in relazione alle opere prese in carico dall’operatore in data anteriore al 1° gennaio 2023 concedendosi, a questi fini, un termine per regolarizzare il possesso di opere derivate da specie CITES.
  • per le Mostre mercato, si chiede che faccia fede la bolla di accompagnamento del bene e non occorra la consultazione del Registro delle Cose Usate ex art.128 TULPS.

 

 

 

 




Borghi e tradizioni, distretto del commercio d’eccellenza per la Regione

Turismo slow e riqualificazione urbana per i paesaggi e le tradizioni contadine de L’Albero degli Zoccoli 

Il logo del distretto Borghi e Tradizioni della Bassa

La graduatoria pubblicata da Regione Lombardia per il Bando dedicato ai Distretti del Commercio premia il Distretto del Commercio Borghi e Tradizioni della Bassa, che con 155 punti ha conseguito il riconoscimento di Eccellenza e ricevuto un contributo complessivo di 487.000 euro. Il contributo verrà utilizzato dai Comuni di Martinengo, Cividate al Piano, Mornico al Serio e Palosco per migliorare il contesto urbano e costruire un sistema integrato di comunicazione e promozione delle attrazioni locali. “Come amministrazioni comunali crediamo molto nel Distretto del Commercio che abbiamo creato e il lungo lavoro svolto ci ha portato ad essere riconosciuti come Distretto d’Eccellenza- commentano i referenti delle quattro Amministrazioni Alessandro Colombani (Martinengo), Paolo Foresti (Cividate al Piano), Luca Signorelli (Mornico al Serio) e Massimo Finazzi (Palosco)-. Il 2023 sarà l’anno cruciale per dare subito le risorse ai commercianti attraverso un bando e per sviluppare iniziative e aiuti concreti a questo settore per noi fondamentale all’interno delle nostre comunità”.
Secondo Giorgio Puppi, Responsabile Distretti del Commercio di Ascom Bergamo “Il risultato ottenuto è tanto più importante se pensiamo che l’aggregazione voluta dalle Amministrazioni si è formata in poche settimane, ma già in grado di esprimere un progetto molto interessante”.”
La strategia del Distretto si basa sulla promozione del territorio e sull’aumento della domanda di servizi per il commercio locale che può derivare dalla crescita del turismo slow. Obiettivo della
strategia è, quindi, da un lato valorizzare e promuovere gli elementi di attrattività del territorio, e dall’altro far crescere la capacità del commercio di vicinato di garantire i necessari servizi ai residenti e ai turisti.
Principale filo conduttore è il cicloturismo, che agevola la connessione tra i centri storici dei Comuni, e le loro attività commerciali, con le attrazioni storiche, culturali e naturali del territorio, in
particolare quelle legate alle tradizioni contadine (in particolare quelle celebrate ne L’Albero degli Zoccoli del Maestro Ermanno Olmi) che danno il nome al Distretto. L’ambizioso progetto presentato in occasione del Bando prevede quattro linee di intervento:  la riqualificazione urbana e miglioramento accessibilità, la creazione di un sistema digitale di promozione turistica integrato sui 4 Comuni, la valorizzazione e  il miglioramento dell’offerta commerciale, la promozione del territorio e del cicloturismo a sostegno del commercio locale.
Il Distretto ha inoltre presentato il suo logo, che richiama nelle forme il concetto di supporto e sostegno reciproco dei 4 Comuni e delle Amministrazioni con gli operatori commerciali, e nei colori le caratteristiche del territorio della Media Pianura Lombarda.

Agli operatori commerciali il Distretto destinerà inoltre tre iniziative, a partire dalla pubblicazione di un bando a marzo, che servirà per distribuire i circa 72.000 euro di contributi regionali finalizzati a supportare gli imprenditori negli investimenti per la riqualificazione e la digitalizzazione delle loro attività e per il miglioramento e l’innovazione dei servizi alla clientela. E’ inoltre previsto un  calendario di corsi e iniziative di formazione realizzato in collaborazione con Ascom Confcommercio Bergamo e associazioni di categoria e un servizio di informazione sui bandi e le altre opportunità di finanziamento disponibili.




Black Friday, consumi in calo, ulteriore stretta per i negozi tradizionali

Prevista comunque una spesa di oltre 68 milioni di euro in Bergamasca, budget medio a famiglia di 145 euro

Tra mail, promozioni e messaggi, ci si proietta verso il week-end di sconti per il Black Friday e, per acquisti hi-tech, per il Cyber Monday di lunedì. Caro energia e inflazione impongono maggiore attenzione alle spese, ma tra offerte e promozioni, Ascom Confcommercio Bergamo stima, sulla scorta delle previsioni di spesa del rapporto di ricerca affidato a Format Research, un budget che oscilla tra i 120 e i 160 euro a famiglia. La spesa prevista in provincia di Bergamo sarà quindi di oltre 68 milioni di euro (68.150.000 euro; il dato è ricavato da una media di spesa di 145 euro per 470.000 famiglie orobiche). Quest’anno si preannuncia un Black Friday più morigerato nei consumi rispetto all’anno scorso, quando il week-end lungo di sconti esplose per effetto del primo ritorno alla normalità dopo un anno di restrizioni; la stima è inferiore anche al dato pre-Covid.  La spesa media del 2021 era compresa tra i 130 e i 180 euro, decisamente al di sopra del pre-pandemia, con i 120-170 euro del 2019. In attesa dei dati sui consumi effettivi di queste settimane, Ascom prevede un aumento della percentuale di coloro che rinunceranno al Black Friday e anche ai regali di Natale. Rispetto al 2021 aumenterà  di 5 punti la percentuale di coloro che non acquisterà regali: il 17 %, contro il 12% dello scorso anno. Si prevede una crescita di tre punti anche degli indecisi,  che salirà al 38% (contro il 34,9% del 2021). Nel periodo della “settimana nera” si prevede un calano generale degli acquisti, dal numero di clienti allo scontrino, a danno soprattutto dei canali tradizionali di vendita: “Temiamo che quest’anno, mentre terrà la percentuale degli acquisti on line,  che potrebbe anche salire al 75% degli acquirenti nella settimana del Black Friday e del Cyber Mondayci sarà invece una riduzione delle persone che utilizzeranno i canali più tradizionali, negozi di vicinato (21%), distribuzione organizzata (20%) e centri commerciali (35%)- sottolinea Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Sul web la spinta dei grandi brand e delle piattaforme di commercio stia preparando i clienti a sconti molto forti, anche dal 50 al 75%, percentuali che non sono assolutamente sostenibili per nessun canale tradizionale di vendita”. La preoccupazione di un duro colpo alla rete dei negozi tradizionali in favore del web è molto forte per l’associazione commercianti:  “Guerra e caro energia stanno impoverendo ulteriormente molte famiglie bergamasche, oltre a frenare gli acquisti anche di chi non ha problemi economici– continua Oscar Fusini-. Questa situazione rischia di spostare per necessità intere fasce di consumatori verso i canali digitali, più di quanto non abbia fatto la pandemia, peraltro in ambienti di acquisto nei quali le possibilità dei controlli e le tutele contro le truffe sono limitati”.




Le vie del Serio, il nuovo distretto punta al rilancio con un progetto da 443mila euro

Scanzorosciate, Albano Sant’Alessandro, Gorle, Pedrengo e Villa di Serio insieme per rivitalizzare l’area

Il Distretto del Commercio “Le Vie del Serio”, nato a marzo 2022 e composto dai Comuni di Scanzorosciate (capofila), Albano Sant’Alessandro, Gorle, Pedrengo e Villa di Serio, nonché dalle Associazioni di categoria di Bergamo Ascom e Confesercenti, ha presentato il progetto “Vicini al Commercio” per partecipare al bando “Sviluppo dei Distretti del Commercio 2022-2024” di Regione Lombardia.
L’obiettivo del Comitato d’Indirizzo del Distretto, che riunisce i rappresentanti e i tecnici dei partner del Distretto, è stato fin da subito quello di sostenere e stimolare le attività di commercio e di servizi locali, in quanto ritenute elementi cardine per la vivibilità e vitalità dei paesi.
Per ascoltare le esigenze e le potenzialità dei commercianti, e con l’obiettivo di sviluppare una strategia efficace nella partecipazione al bando, è stato sottoposto loro un questionario nel periodo di inizio giugno.
Da questo è emersa una certa preoccupazione per la contrazione della domanda dovuta principalmente alla concorrenza esercitata da centri commerciali ed e-commerce, a cui si aggiungono i timori per gli aumenti del costo dell’energia, che superano di gran lunga ogni altra criticità economica. Inoltre, è emersa una richiesta al Distretto, nonché ai Comuni, per un maggior impegno volto a migliorare l’attrattività e la vitalità del territorio, ad esempio con l’organizzazione di più eventi tra le vie dei paesi. In ultimo, i commercianti richiedono al DID il supporto per la formazione nei sempre più utilizzati social media, soprattutto a fini promozionali, e l’assistenza per raccogliere nuove risorse, ad esempio attraverso bandi a loro rivolti.
Vista questa analisi, il progetto presentato a Regione Lombardia individua due tipologie di interventi: i primi che possono essere direttamente inseriti in una delle fasi dell’attività dell’impresa (ne sono esempi la formazione per l’uso dei social e il miglioramento del contesto urbano per incentivare la frequenza della clientela nelle vie del commercio); i secondi sono interventi più generali per favorire la competitività delle aziende e la promozione di interventi virtuosi per il risparmio energetico, oltre al sostegno nella formazione di associazioni di commercianti, oggi assenti in ogni Comune partner, per favorire la maggiore collaborazione tra le attività stesse.
Per realizzare questi interventi il Distretto ha presentato un progetto con una previsione di spesa complessiva di 443 mila euro, di cui una parte, 75 mila euro, andrebbero erogati sotto forma di bando rivolto alle imprese, per stimolare il loro rinnovamento e andare incontro alle esigenze strutturali proprie di ciascuna attività.
L’assegnazione del bando non è l’unico obiettivo del Distretto, ma uno strumento che aiuterebbe a promuovere i commercianti di tutti i Comuni partner.
Nell’attesa dell’esito, che è previsto nei primi giorni di dicembre 2022, il lavoro del Comitato di Indirizzo prosegue puntando a nuove progettualità condivise.
Si è partiti dalla realizzazione del nuovo logo che verrà utilizzato per la promozione del Distretto. Il logo, segue i principi di riconoscibilità, usabilità e identità. Esso si caratterizza di tre figure poligonali che costituiscono lo “skyline” a raffigurare l’elemento urbano che rappresenta la vita, il centro, la comunità.
L’elemento centrale prende la forma di borsa “shopper”, simbolo per antonomasia del commercio locale. Le figure sono adagiate sulle increspature dell’acqua, a rappresentare l’elemento naturale di collegamento tra tutti i comuni partner, ovvero il fiume Serio. Infine, il logotipo mostra in evidenza la scritta a caratteri moderni del nome “Le Vie del Serio”, anticipata dalla dicitura “Distretto del commercio”. I colori utilizzati sono l’azzurro per richiamare il fiume, a cui si aggiungono l’arancione e il verde, per trasmettere la serenità che si respira nel territorio del Distretto, oltre al grigio canna di fucile per la scritta, scelto per la sua sobrietà.




Caro energia, un vero salasso per imprese famiglie

Osservatorio Confcommercio: +61% tra gennaio e aprile 2022 per l’energia elettrica, +21% per il gas; fino al 140% in più da aprile 2021 

Gli aumenti delle bollette sono fuori controllo. Se il 2020 verrà ricordato come l’anno della pandemia, il 2022 non potrà che essere etichettato come l’anno della guerra tra Russia e Ucraina e della crisi energetica che coinvolge imprese e famiglie. L’Osservatorio Confcommercio Energia, un’analisi trimestrale realizzata in collaborazione con Nomisma Energia, evidenzia come “la forte dipendenza dal gas russo, dovuta ad una politica energetica che negli ultimi anni si è dimostrata poco lungimirante, ha reso ormai indispensabili interventi mirati per il contenimento dei prezzi al dettaglio dell’energia, arrivati a livelli insostenibili. L’annullamento temporaneo degli oneri di sistema deciso dal governo e gli interventi provvisori sulla fiscalità energetica hanno consentito di alleggerire sensibilmente le bollette elettriche e del gas, ma nonostante ciò i costanti rincari della componente energia continuano a pesare notevolmente sui conti delle imprese”.

Consumi energetici per le imprese

E’ una crescita senza sosta quella del prezzo dell’energia per le imprese del terziario: tra gennaio e aprile 2022, infatti, il prezzo delle offerte elettriche è salito mediamente del 61%, mentre il prezzo delle offerte gas è aumentato del 21%. Allargando il confronto su base annua, tra aprile 2021 e aprile 2022, gli aumenti della spesa annuale di elettricità e gas per il terziario sono ancora maggiori raggiungendo una “forchetta” che va da +110% a +140%. Nel 2022 la spesa in carburante per gli autotrasportatori si dovrebbe collocare sui 37 miliardi di euro, 7 in più rispetto ai 30 miliardi di euro del 2021.

Ad aprile 2022, rispetto alle rilevazioni dello scorso gennaio, si stima un incremento del costo delle forniture di energia elettrica che oscilla tra il 50% fino ad oltre l’80%. In particolare, i dati del primo trimestre 2022 (31 gennaio/30 aprile) testimoniano che la spesa annua per il 2022 in elettricità per un albergo tipo può arrivare fino a circa 137.000 €, con un incremento del 76%, per un ristorante fino ad oltre 18.000 € (+57%), mentre per un negozio alimentare passerà da 23.000 € a 40.000 € (circa il 70% in più), per un bar il conto annuale aumenta del 54%, mentre per i negozi non alimentari il rincaro può arrivare addirittura all’87%. Nel complesso, i comparti del terziario nel 2022 soffriranno un aggravio di spesa più che doppio, passando da 11 miliardi di eurodi spesa nel 2021 a 27 miliardi di euro, sempre che rimangano stabili o in calo gli attuali prezzi. Numeri pesantissimi che testimoniano ulteriormente, qualora ce ne fosse bisogno, il momento di sofferenza delle imprese.

Altrettanto significativi i rincari, su base trimestrale, per la spesa annuale del gas. Si stima che, tra il 31 gennaio ed il 30 aprile 2022, la spesa annuale di gas per tutti i comparti del terziario presi a riferimento è aumentata, arrivando a toccare, in alcuni casi, incrementi pari al 34%. Di particolare rilievo l’incremento registrato per gli alberghi (+6.000€ rispetto alle previsioni di gennaio 2022) e altrettanto importante l’aumento del conto annuale del gas nel settore della ristorazione, passato dai circa 8.000 € delle previsioni di gennaio ai 10.000€ stimati di aprile (+2.000€ di differenza nel giro di pochi mesi). Un +5% si registra invece per i bar, mentre per i negozi – di generi alimentari e non – il “delta” tra le previsioni di inizio anno e aprile è del 31%.

Nel confronto tra aprile 2021 e aprile 2022, la “bolletta annuale” di elettricità è aumentata considerevolmente per tutti i principali comparti del terziario: settore alberghiero (+68.000€), ristoranti (+9.000€), bar (+5.000€), negozi di generi alimentari (+20.000€) e negozi non alimentari (+5.000€).

Incrementi “decisi” anche per la spesa annua per il gas – sempre nel confronto tra aprile 2022 e aprile 2021 – sia per il settore alberghiero (+13.000€) che per i ristoranti (+5.000€). Anche i bar, i negozi di generi alimentari (e non) sono stati colpiti dal “caro gas”, il cui rincaro annuale è pari a circa il 110%.

Consumi energetici domestici

Anche le famiglie hanno sofferto un “balzo” pesantissimo sulle bollette di luce e gas, infatti le tariffe sono più che raddoppiate fra aprile 2021 e aprile 2022. La spesa media annuale di una famiglia tipo, con consumo annuo di 2.700 kWh, sarà di 1.116€ (ossia più del doppio rispetto ai 540€ dell’anno scorso). Per quanto riguarda invece i consumi annui di gas, che per una famiglia tipo sono 1.400 metri cubi, la spesa sarà di 1.731 €. Anche in questo caso, si tratta di un incremento notevole se si pensa che, nel 2021, la spesa media annua si è attestata sui 1.028€ (lo scostamento registrato, per il 2022, è pertanto di +703€). Complessivamente, su quasi 30 milioni di allacci elettrici e 15 milioni per riscaldamento a gas, la spesa complessiva per le famiglie si attesta sui 59 miliardi di euro nel 2022, contro i 32 dell’anno precedente: un aggravio di +27 miliardi di euro sul bilancio delle famiglie che andrà inevitabilmente ad incidere sulla capacità di spesa e sui consumi.

Consumo energetico e impatto ambientale

Abbattere considerevolmente i propri consumi però è possibile. Questo è quanto emerge dalle imprese che hanno seguito i percorsi suggeriti dal sito e dal progetto Imprendigreen Confcommercio. In particolare, le buone pratiche avviate dalle aziende permettono di quantificare un risparmio che si traduce in un minor costo delle bollette e fornisce, al contempo, un contributo all’esigenza di comprimere i consumi di fronte alla crisi energetica internazionale in atto.

 




Al via la lotteria degli scontrini. Fusini: “Si parte nel momento sbagliato”

Facendo acquisti con carte e bancomat e presentando l’apposito codice si potrà partecipare alle estrazioni mensili. Da Ascom un cartello in cui sono spiegate le modalità di accettazione.

Dal 1 febbraio è partita ufficialmente la lotteria degli scontrini, la nuova iniziativa gratuita collegata al programma “Italia Cashless” messo a punto dal Governo per incentivare l’uso di carte di credito, carte di debito, bancomat, carte prepagate, carte e app connesse a circuiti di pagamento. Lo scontrino elettronico offrirà biglietti virtuali per partecipare alla lotteria: un biglietto virtuale per ogni euro speso. Ad esempio: 10 euro di spesa danno diritto a 10 biglietti virtuali fino a un massimo di 1.000 biglietti virtuali per ogni scontrino di importo pari o superiore a 1.000 euro; se la spesa è superiore a un euro, l’eventuale cifra decimale superiore a 49 centesimi produrrà un altro biglietto virtuale.
La prima estrazione avverrà l’11 marzo: in palio 10 premi da 100.000 euro (per chi compra) e 10 premi da 20.000 euro (per chi vende).

Chi può partecipare 
Possono partecipare solo i maggiorenni che mostrano all’esercente al momento dell’acquisto il propriocodice lotteria, scaricato dal sito dedicato (vale solo per i pagamenti elettronici e non in contanti).
Non consentono di partecipare alla lotteria:

  • gli acquisti di importo inferiore a un euro;
  • gli acquisti effettuati online;
  • gli acquisti effettuati nell’esercizio di attività di impresa, arte o professione:
  • l’acquisto di carburanti e lubrificanti (vedi cartello a fondo pagina)

Nella fase di avvio della lotteria non consentono di partecipare:

  • gli acquisti documentati mediante fatture elettroniche;
  • gli acquisti per i quali l’acquirente fornisca all’esercente il codice fiscale o la tessera sanitaria fini di detrazione o deduzione fiscale (per esempio acquisti effettuati presso farmacie, parafarmacie, ottici, laboratori di analisi, ambulatori veterinari ecc.)

Per adeguare il registratore telematico c’è tempo fino al 1 aprile 2021

Secondo Confcommercio la lotteria degli scontrini parte in un momento sbagliato: al 20 dicembre, su un 1,4 milioni di registratori telematici installati per la trasmissione telematica dei corrispettivi, solo 700.000 erano stati aggiornati per poter far partecipare i consumatori alla lotteria degli scontrini: considerando le restrizioni imposte dal Governo a molte attività commerciali in questo periodo, i numeri non dovrebbero essere cambiati di molto. Anche a livello provinciale la situazione non è rosea come conferma Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo: “Sono ancora molte attività che devono ancora adeguarsi. La selva di scadenze, norme e adempimenti di questi mesi richiedono continui interventi da parte dei produttori e rivenditori che stanno correndo su e giù per la provincia per adeguare i registratori telematici appena installati e che, di fatto, obbligano i commercianti a un ulteriore intervento tecnico e quindi all’ennesimo costo da sostenere per mandare avanti l’attività”.
Ai commercianti che non hanno ancora adeguato il loro registratore di cassa telematico è concessa una proroga al 1 aprile 2021, mentre i consumatori possono segnalare gli esercenti che si rifiutano di acquisire il codice lotteria solo dal 1 marzo 2021.


Cartellonistica e informazioni utili per i commercianti (e non solo)

Sul sito https://www.lotteriadegliscontrini.gov.it/portale/come-funziona-la-lotteria sono disponibili le informazioni per gli esercenti ed è possibile scaricare la locandina ufficiale del progetto  (non è obbligatoria). Per venire incontro agli associati, Ascom Confcommercio Bergamo ha realizzato un cartello informativo (affissione non obbligatoria) in cui sono spiegate le modalità di accettazione. 

 Scarica il cartello (Per tutti gli esercenti)

 Scarica il cartello (Specifico per i distributori di carburante)