Negozi “copiati”, la Kiko di Percassi vince la battaglia legale

Wjcon vs kikoQuanto può valere per un brand l’arredamento dei propri negozi? Tanto, se è vero che Kiko, il marchio di make up di Percassi, ha deciso di tutelarsi portando davanti a un giudice chi per lo stesso genere di prodotti ha giocato su forme, linee, colori e concezione degli spazi molto simili. Il risultato? I concorrenti della Wjcon devono pagare un risarcimento di oltre 700mila euro e hanno 60 giorni per modificare gli allestimenti per non vedere la cifra crescere ulteriormente. La sentenza è innovativa perché applica il concetto di diritto d’autore anche all’arredamento d’interni.

Ecco la vicenda ricostruita da Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera del 19 ottobre 2015

 

Anche un negozio, nella concezione dei suoi interni, può meritare la protezione del diritto d’autore: al punto che la sezione specializzata in materia d’impresa del Tribunale di Milano, in una innovativa pronuncia a scioglimento del braccio di ferro legale tra due colossi dei cosmetici, impone un ultimatum a Wjcon srl e (oltre a un risarcimento di 716.000 euro) ordina a questa catena commerciale di smontare e cambiare entro due mesi gli interni di tutti i propri 120 negozi italiani «copiati» da quelli del concorrente Kiko srl, pena in caso di inadempienza una sanzione di 10.000 euro per ogni negozio che al 60esimo giorno non fosse ancora stato modificato.

Kiko, rappresentata dagli avvocati Giacomo Bonelli, Fabio Ghiretti e Giorgio Mondini, sosteneva che Wjcon dal 2009 avesse vampirizzato nei propri negozi il progetto di design di arredi di interni per monomarca stilato nel 2005 dallo studio Iosa Ghini Associati srl e replicato a partire dal 2006 in 299 negozi in Italia: tutti con le stesse simmetrie ed essenzialità nella combinazione di open space, grandi grafiche retroilluminate, prodotti inseriti in alloggi traforati in plexiglass su isole a bordo curvilineo, schermi tv incassati, colori bianco-nero-rosa-viola e luci a effetto discoteca.

Wjcon, difesa dall’avvocato Roberto Bocchini, opponeva invece i due provvedimenti del Tribunale di Milano nel 2009 e di Roma nel 2012 che le erano stati favorevoli in sede cautelare, e ribatteva che nei negozi non poteva parlarsi di confusione o copiatura, giacché negli allestimenti del settore esistono «elementi necessitati e diffusamente utilizzati». Ma è qui il punto centrale della decisione redatta dall’estensore Claudio Marangoni con la presidente Marina Tavassi e la giudice Letizia Ferrari Da Grado, e cioè che anche la concezione degli interni di un negozio può avere carattere creativo e originale meritevole della tutela del diritto d’autore: questo perché «il necessario (seppur minimo) atto creativo suscettibile di manifestazione nel mondo esteriore non può essere escluso soltanto perché l’opera consiste in idee e nozioni semplici», e perché «la creatività non è costituita dall’idea in sé ma dalla forma della sua espressione».

Nel caso di specie, il Tribunale valuta appunto che nessun concorrente avesse prima «mai adottato nell’allestimento dei negozi una combinazione di tutti gli elementi in una chiave stilisticamente paragonabile a quella adottata nei negozi Kiko»; e che invece Wjcon si sia «appropriata del complesso di elementi che compongono il concept sviluppato da Kiko, con differenze del tutto irrilevanti rispetto alla ripresa pressoché integrale di tutti gli elementi». Per i giudici non merita invece tutela del diritto d’autore la pure ravvisata imitazione di sito web e campagne promozionali, in quanto non si può affermare con sicurezza che la percezione del consumatore medio li riconduca a un esclusivo marchio. Tuttavia ad avviso del Tribunale «questo comportamento di pedissequa imitazione del complesso delle attività commerciali e promozionali» rileva sotto un altro profilo: quello della «concorrenza sleale parassitaria», cioè dello «sfruttamento sistematico del lavoro e della creatività altrui in violazione dei principi di correttezza professionale».




Senior e Family card, negozi aderenti cercansi

Il Comune di Bergamo scrive a tutti gli esercizi commerciali cittadini, alla ricerca di partner per il progetto della Senior e Family Card 2016, l’iniziativa che prevede agevolazioni e sconti nei negozi aderenti rispettivamente per cittadini over70 e nuclei familiari con almeno tre figli a carico. L’iniziativa è ormai consolidata nella città di Bergamo e compie un decennio nel 2015: si tratta di una tessera in grado di garantire per tutto l’anno molte opportunità di sconto sulle spese quotidiane attraverso un ampio ventaglio di opportunità in negozi di alimentari, macellai, fruttivendoli, panifici, supermercati, ma anche ottici, dentisti, farmacie, impianti sportivi comunali, librerie per narrativa e libri di testo, teatri e iniziative culturali, attività ricreative, pizzerie da asporto, lavanderie e pasticcerie. Quest’anno la Senior Card entrerà nelle case di oltre 22mila persone over70 e in quelle di oltre 2000 famiglie. L’iniziativa ha riscosso successo anche nell’anno 2015: la maggior parte delle attività commerciali aderenti hanno dichiarato di aver ricevuto un riscontro positivo dall’adesione all’iniziativa, avendo ottenuto contatti con diversi nuovi clienti e fidelizzato quelli vecchi. Per quello che riguarda invece gli utenti, i risultati migliori sono stati giudicati quelli dei mercati rionali: su tutti quello del piazzale dello stadio, dove hanno aderito all’iniziativa del Comune di Bergamo quasi tutti gli ambulanti e i cittadini sono soddisfatti. Novità per il 2016: le due card diventano biennali e saranno quindi valide anche per il 2017: seguirà un aggiornamento bimestrale di eventuali nuovi titolari. Il Comune di Bergamo ringrazia tutti gli esercenti che negli anni hanno saputo rendere la Senior e la Family Card degli strumenti credibili aderendo al progetto e confida nella partecipazione all’iniziativa da parte degli esercenti dei quartieri periferici, in modo da migliorare il più possibile la capillarità dell’iniziativa e garantire, soprattutto alle persone anziane, una sempre maggiore prossimità dei negozi che propongono sconti e agevolazioni.

 




Slot machine, definite le sanzioni per i locali

slotmachineLa lotta alla ludopatia in Lombardia può contare ora anche sulle sanzioni ai gestori che non rispettano il “Regolamento per l’accesso alle aree e ai locali per il gioco d’azzardo lecito” definito dalla legge regionale in materia di prevenzione e trattamento del gioco d’azzardo patologico.

Il dispositivo, proposto dall’assessore Mauro Parolini (Commercio, Turismo e Terziario) di concerto con l’assessore Viviana Beccalossi (Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo), è stato approvato dalla Giunta e sarà trasmesso al Consiglio regionale per il parere della Commissione competente prima dell’approvazione definitiva.

«Con l’introduzione delle sanzioni si completa oggi – ha spiegato Parolini – l’ampio quadro normativo che abbiamo implementato con l’obiettivo di responsabilizzare i gestori, rendere consapevoli i giocatori e tutelare i minori».

Queste le sanzioni amministrative previste

  • da 1.500 a 5.000 euro

per la violazione degli articoli che prevedono l’individuazione negli esercizi di un’unica area dedicata all’installazione degli apparecchi per il gioco d’azzardo lecito e il divieto d’installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito all’esterno dei locali

  • da 1.000 a 3.000 euro

per la violazione dell’articolo che vieta l’oscuramento delle finestre e dispone l’istallazione degli apparecchi per il gioco d’azzardo lecito in posizione frontale l’uno rispetto all’altro

  • da 500 a 1.500 euro

per la violazione degli articoli che obbligano i gestori a consentire l’accesso agli operatori sociali e sociosanitari dei servizi ambulatoriali accreditati per le dipendenze, nonché ad altre figure professionali esistenti, debitamente autorizzate dalle Asl, al fine di fornire informazioni preventive e di offrire un sostegno di prossimità ai giocatori con possibile patologia del gioco d’azzardo, nonché
a invitare i giocatori ad effettuare il test di verifica per una rapida valutazione del rischio di dipendenza

  • da 500 a 2.000 euro

per la violazione dell’obbligo di esporre all’interno dei locali il decalogo delle azioni sul gioco sicuro e responsabile

I controlli

Le attività di vigilanza, accertamento e contestazione delle violazioni, nonché l’applicazione delle relative sanzioni, sono in capo alla Polizia locale




Lago d’Iseo, al via il bando per le imprese del commercio e del turismo

lovere1Per le imprese del commercio e del turismo del Lago d’Iseo arrivano nuovi contributi. Le imprese potranno fare domanda a partire dal primo novembre e ricevere fino a 3mila euro di finanziamento a fondo perduto per iniziative di sviluppo, promozione e comunicazione aggregata. L’iniziativa è firmata dal Distretto dell’Attrattività Iseo L@ke. Il Dat, che si è classificato al primo posto della graduatoria dei Distretti dell’Attrattività finanziati dalla Regione e ha ottenuto un contributo di 360mila euro, mette a disposizione di questo finanziamento 160mila euro.

Ai contributi possono accedere le imprese del commercio e del turismo comprese nell’ambito del Distretto, quindi di Lovere, Castro, Costa Volpino, Iseo, Marone, Monte Isola, Parzanica, Predore, Riva di Solto, Sarnico, Sale Marasino, Solto Collina, Sulzano e Tavernola Bergamasca. Saranno finanziate spese che riguardano lavori e opere edili per la sistemazione di facciate e fronti strada, organizzazione di iniziative di promozione, realizzazione di brochure e materiali editoriali, erogazione di servizi di interesse collettivo funzionali alla fruizione e all’accoglienza dei visitatori, formazione e acquisto di sistemi e tecnologie digitali.

L’obiettivo del bando è di incentivare gli interventi di innovazione dei sistemi di offerta commerciale e turistica, in particolare l’utilizzo di tecnologie digitali; promuovere la messa in rete delle imprese e favorire il mantenimento delle attività nelle aree montane, periferiche e nei piccoli centri.

Le spese ammesse al contributo devono essere state sostenute tra il 4 aprile 2014 e il 30 novembre 2015. Sono escluse dal finanziamento tutte le operazioni commerciali non legate alla promozione del distretto.

Il contributo regionale è pari al 50% della spesa sostenuta fino un massimo di 3mila euro. Le domande potranno essere inviate fino al 30 novembre solo via pec all’indirizzo protocollo@pec.cmsebino.bs.it. I contributi saranno assegnati fino a esaurimento risorse disponibili, in ordine cronologico di presentazione della domanda.

Per spiegare i contenuti del Bando e facilitare l’accesso ai contributi da parte dei commercianti la Comunità Montana del Sebino Bresciano ha organizzato degli incontri informativi: giovedì 22 ottobre a Sarnico all’Auditorium comunale alle ore 17, e a Lovere all’Auditorium di Villa Milesi alle 20; e per le imprese della sponda bresciana appuntamento unico a Sale Marasino martedì 20 ottobre ore 20.30 all’ex Chiesa dei Disciplini. Per informazioni: 030/986314 interno 6.




Sangalli: «Serviva più coraggio nei tagli alle spese improduttive»

Carlo Sangalli 1«Tre buone scelte, una nota dolente e una aspettativa mancata». È in sintesi il giudizio che la Confcommercio esprime sulla Legge di Stabilità varata dal Consiglio dei Ministri.

«Il Governo intrapreso la strada giusta – ha commentato il presidente Carlo Sangalli – che è quella della riduzione delle tasse, perché se non perdiamo quel triste primato della pressione fiscale tra le
più alte al mondo diventa impossibile qualsiasi prospettiva di crescita».  E spiega: «Tra le buone scelte, sicuramente la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia, cioè per il 2016 non ci sarà l’aumento dell’Iva. La seconda è l’incremento della franchigia Irap e la terza è la proroga delle agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie e l’ecobonus».

«L’ aspettativa mancata – prosegue – è che secondo noi ci voleva più coraggio nella riduzione della spesa pubblica improduttiva per trovare quelle risorse necessarie per arrivare ad una generalizzata riduzione della aliquota Irpef».

LE MISURE

TASSE SULLA PRIMA CASA ADDIO

È la misura sulla quale punta maggiormente il governo. Sono circa 19 milioni gli italiani che saranno esentati dal pagamento della Tasi sulla prima casa (anche per gli inquilini). Una misura “per tutti”, ricorda Renzi, che spera di rilanciare i consumi vincendo le resistenze dell’Ue. Ha un valore di 3,7 miliardi.

L’IRES PIÙ BASSA D’EUROPA

L’obiettivo è ambizioso. Il governo intende portare l’ imposta sul reddito delle società dall’attuale 27,5% al 24% nel 2017 (3,8 miliardi). La novità è la possibilità che un primo calo possa esserci già nel 2016 se la Commissione Ue autorizzerà un margine di flessibilità dello 0,2% (3,1 miliardi) per l’ emergenza immigrati.

CARO IVA E BENZINA, PERICOLO SCAMPATO

Niente aumento dell’Iva, né delle accise sulla benzina. È la misura più corposa della legge finanziaria ma anche quella che veniva data per scontata. La sterilizzazione delle clausole previste dai governi precedenti vale 16,8 miliardi di euro.

CANONE RAI

Dal 2016 la tassa governativa per la tv pubblica si pagherà all’interno della bolletta elettrica e calerà dagli attuali 113,5 euro a 100 euro nel 2016 e 95 euro nel 2017. La nuova misura permetterà di “stanare” circa sei milioni di evasori.

SUPERAMMORTAMENTI PER LE AZIENDE

Chi investe in azienda potrà ammortizzare il 140% dei propri investimenti. È una misura, una tantum, che vuole spingere gli imprenditori a finanziare. La misura varrà per tutto il 2016 ma anche per chi anticipa ed investe a partire dal 15 ottobre 2015 (170 milioni solo per l’ultimo trimestre 2015, poi un miliardo per il 2016).

NO FLESSIBILITÀ PENSIONI MA OPZIONE PART-TIME

Nessun intervento sulle pensioni ma misure specifiche: opzione donna (esteso al 2016), settima salvaguardia degli esodati, innalzamento della no tax area per i pensionati over 75 e facilitazioni per chi si avvicina all’uscita dal mondo del lavoro. Gli over 63 anni, inoltre, potranno optare per il “part time” negli ultimi anni lavorativi con oneri minimi a carico dello Stato (100 milioni). Il sistema, nelle intenzioni dell’esecutivo, dovrebbe favorire l’ingresso di nuovi assunti.

SGRAVI ASSUNZIONI, “MA AFFRETTARSI”

Anche nel 2016 le aziende che vorranno assumere potranno beneficiare delle agevolazioni concesse dal governo. La decontribuzione, però, calerà progressivamente: del 40% l’ anno prossimo (834 milioni) e ulteriormente nel 2017. Lo sgravio sarà valido in ogni caso sempre fino al 2018. “Affrettarsi”, ha consigliato il premier.

FONDO SANITÀ SALE, MENO DEL PREVISTO

Si passa dai 109 miliardi del 2014 ai 110 di oggi fino ai 111 del 2016. L’incremento c’è ma si tratta di 2 miliardi in meno rispetto a quanto inizialmente pattuito con le Regioni. Saranno salvaguardati, promette Beatrice Lorenzin, i livelli essenziali di assistenza.

VIA L’IMU AGLI IMBULLONATI

Non si conteggeranno più gli imbullonati per il calcolo delle imposte immobiliari (350 milioni).

ANCORA ECOBONUS E SCONTI MOBILI PER GIOVANI COPPIE

Confermato lo sgravio fiscale del 65% per i lavori di efficientamento energetico al quale si aggiunge un ulteriore misura a favore delle coppie under 35 che, pur senza ristrutturare casa, comprano mobili.

LOTTA ALLA POVERTÀ

Il Governo mette sul piatto 600 milioni per il 2016, 1 miliardi per il 2017 e altrettanti nel 2018. Le risorse dovrebbero essere destinate ai nuclei familiari in difficoltà economiche al cui interno c’è un minore. Ed aggiunge altri 90 milioni sono destinati a misure a favore di persone disabili che sopravvivono ai genitori. Finanziato per 400 milioni il fondo per la non-autosufficienza. Aumentano le risorse per il Servizio Civile.

OK ALL’USO DEI CONTANTI FINO A 3.000 EURO

“È una misura che vuole semplificare la vita agli italiani”. Così ha spiegato Renzi presentando l’ innalzamento del consenso all’uso del denaro contante dagli attuali 1.000 euro fino a 3mila. L’obiettivo è favorire i consumi.

NUOVA LINFA ALL’AGRICOLTURA

Fisco agevolato (405 milioni) ma soprattutto via l’Imu dai capannoni agricoli e l’Irap per agricoltura e pesca. Le misure nel loro insieme valgono, secondo le stime del ministero, almeno 800 milioni.

LA CULTURA PER IL RILANCIO

È uno dei “pallini” del premier che con la Legge di Stabilità destina 150 milioni in più nel 2016, 170 nel 2017 e 165 dal 2018. Avremo 500 cattedre d’eccellenza (40 mln nel 2016), l’assunzione di 1.000 nuovi ricercatori (45 milioni nel 2016) e 6.000 borse di medicina. Viene estesa anche ai quotidiani e ai periodici diffusi elettronicamente l’aliquota agevolata dell’Iva al 4%.

COMUNI VIRTUOSI

Con un allentamento del patto di stabilità interno, le amministrazioni con i conti in regola potranno finalmente investire il loro tesoretto di risorse per strade, scuole, marciapiedi e giardini. Si tratta di investimenti stimati in circa un miliardo di euro.

IL RILANCIO DAL SUD

Circa 450 milioni nel prossimo triennio per la Terra dei Fuochi ma soprattutto risorse per il Fondo di garanzia dell’ Ilva di Taranto e lo “stanziamento definitivo” per l’autostrada Salerno-Reggio Calabria.

PARTITE IVA

“Una sorta di Jobs act per i lavoratori autonomi”, ha definito Renzi le norme per le nuove partite Iva che prevedono un’aliquota forfettaria del 5% sotto i 30.000 euro di reddito. Il costo, secondo le stime, si aggira sui 300 milioni.

 




Caravaggio, in arrivo una nuova area industriale

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Giuseppe Prevedini

Le aree destinate al commercio a Caravaggio rimangono le stesse definite nel piano regolatore. Il sindaco della cittadina Giuseppe Prevedini respinge al mittente le notizie diffuse dalla minoranza nei giorni scorsi su possibili nuovi grandi strutture di vendita nella cittadina. “È un falso problema, la questione non esiste – dice -. I metri quadrati destinati ad aree commerciali sono già stabiliti da anni e non cambiano. Semplicemente ora definiamo il piano delle regole con il numero di  metri quadrati che si possono costruire in queste zone, in base al piano commerciale annesso al vigente strumento urbanistico generale (PGT) 2013″. “Potevamo farlo già anni fa – spiega il primo cittadino di Caravaggio – ma abbiamo preferito aspettare che i lavori per le nuove infrastrutture fossero terminati, come per Brebemi, e di avere tempi certi sul completamento delle altre opere come la ferrovia ad alta velocità e le tangenziali, per capire lo sviluppo del sistema viabilistico ed evitare problemi di traffico”. Fino al 19 ottobre sarà possibile presentare osservazioni al nuovo piano del territorio, poi andrà in Consiglio.
Anche rispetto al progetto di realizzare un grande polo commerciale nell’area dell’ex discoteca Studio Zeta, (si era parlato di una possibile collaborazione con Esselunga), non ci sono novità. In Comune non è stata presentata nessuna domanda ufficiale, per ora, si tratta ancora solo di parole. Secondo Prevedini la polemica avviata dal gruppo di minoranza “Sinistra per Caravaggio“ non ha fondamenti e suona come strumentale alle prossime elezioni, previste tra sei mesi. “Caravaggio, è una cittadina di oltre 16mila abitanti che crea 220 milioni di Pil, anche negli ultimi anni di crisi. Significa che i cittadini sono stati bravi a differenziare le loro attività. – afferma Prevedini -. Dal punto di vista del commercio non abbiamo perso negozi di vicinato, certo sono in sofferenza come lo sono anche le strutture di vendita più grandi e, ancora di più, l’artigianato. Ma il problema ora è la disoccupazione, per questo stiamo lavorando per sviluppare nuove aree produttive sfruttando la nuova viabilità”. A breve nell’area di via Panizzardo verrà realizzata una nuova area industriale di 4.000 metri quadrati, che si andrà ad aggiungere alla zona industriale 1. I lavori sono già in corso, sono state realizzate le strade e i perimetri. Le nuove attività, in parte commerciali, in parte industriali e artigiane, dovrebbero assorbire qualche centinaio di addetti, nell’ottica di sviluppare l’occupazione di tutto il territorio.

 

 

 

 




Pagamenti in contanti fino a 3mila euro. L’Ascom: «Farà bene al commercio»

banconote bancomat euro contantiCon la legge di Stabilità verrà proposto al Parlamento di innalzare il limite ai pagamenti in contanti da 1.000 a 3.000 euro.

Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, per il quale «è un modo per aiutare i consumi» e dire «basta al terrore», sapendo che quei soldi «sono comunque tracciati». «In passato con il governo Monti si è fatta una grande battaglia contro l’evasione e sono assolutamente d’accordo – ha spiegato -. Ma non sono d’accordo sul metodo, non si fa mettendo fuori dai grandi negozi le Gazzelle della Finanza. Attraverso gli strumenti informatici recuperi molta più evasione di quanta ne recuperi giocando a cane e gatto sulle strade». «Alzare il limite del contante è un piccolo gesto per incentivare i consumi – ha sottolineato Renzi -. L’evasione la stiamo combattendo sul serio ed è uno dei motivi per cui in Legge di Stabilità abbiamo soldi per abbassare le tasse. Ma non attuiamo la politica del terrore: se si ha la possibilità di spendere fino a 3.000 euro in contanti, lo si faccia, naturalmente è tutto tracciato. Chi fa il furbo lo stronco per bene ma i cittadini per bene non devono essere assediati da un esercito…».

La notizia è stata accolta con favore dal mondo del commercio. «Dall’introduzione del limite restrittivo c’è stato un pesante contraccolpo negativo sugli acquisti – commenta il direttore dell’Ascom di Bergamo Oscar Fusini -. Le gioiellerie e le botteghe sono state fortemente penalizzate. Il fatto che le carte di credito e i bancomat siano soggetti a plafond giornalieri e mensili predeterminati ha spesso scoraggiato i consumatori dall’affrontare spese di importo elevato».

Secondo l’Associazione cittadina cambiando la regola si mette il sistema imprenditoriale in grado di competere alla pari con i soggetti che operano in altri Paesi dell’Unione Europa, che ha posto a 10mila euro la soglia limite per l’uso del contante da parte dei turisti extra Ue.

«L’innalzamento dell’uso del contante farà bene a tutte le nostre attività imprenditoriali – continua Fusini –. I nostri settori chiedono da tempo che la soglia sia in linea con i principali competitor europei. Per gli imprenditori del terziario la notizia contribuisce a dare qualche segnale di fiducia e di attenzione al commercio».




«Colorata, moderna, mitteleuropea». Così i negozianti vedono via Quarenghi e dintorni

Chi l’avrebbe detto? Via Quarenghi e dintorni, da sempre considerate aree degradate e a rischio sicurezza, non sono poi così male per chi ci vive e ci lavora.

Gran parte del merito va a quelle associazioni, imprenditori e singoli cittadini che non si sono limitati al lamento – dalla difficile convivenza con gli stranieri alle situazioni di vera e propria illegalità – ed hanno cercato di vedere positivo. E così, dopo gli anni più bui, oggi il sentimento più diffuso è che «le cose stanno migliorando».

È quanto emerge dalle interviste contenute nel video “Un quartiere in evoluzione”, proiettato ieri sera nell’ambito delle iniziative per presentare il progetto sociale “Q6 – Immagini di un quartiere in evoluzione”, che ha messo in rete diversi soggetti con l’obiettivo di aumentare la coesione sociale, creare occasioni di incontro, socializzazione e condivisione di spazi.

Il video, realizzato da Damiano Cao con la partecipazione dei ragazzi del centro “La Fabbrica dei Sogni”, tocca via Quarenghi, Zambonate, Baschenis, Palma il Vecchio, ma anche via San Bernardino e Moroni fino a piazza Pontida, e mette a confronto le nuove generazioni di ogni nazionalità, nel ruolo di intervistatori, con negozianti storici e nuovi commercianti stranieri e con i residenti.

Tra loro il calzolaio presente da 60 anni che di trasformazioni ne ha viste tante e dice «io mi sono sempre integrato bene con le persone», il barbiere che parla di una situazione in miglioramento, la mamma che apprezza l’apertura di nuovi locali, anche etnici, perché danno vivacità alla sera, chi descrive la zona come «più colorata», chi ritine la città «più moderna» e affida ai giovani che ha davanti il compito di cambiare le cose in meglio.

Il progetto Q6, finanziato dal Bando del volontariato 2014, ha visto impegnate le associazioni Auser Città di Bergamo Onlus, Arcisolidarietà Bergamo, Auser Volontariato Provinciale di Bergamo, Fabbrica dei Sogni, con l’Istituto Comprensivo statale Mazzi, la Parrocchia Sant’Alessandro in Colonna e il Teatro Prova.

Q sta per quartiere, 6 è la linea dell’autobus Atb che attraversa l’area della città interessata dal progetto, che nel corso dell’anno ha creato opportunità di conoscenza del territorio, di scambi intergenerazionali, di integrazione sociale e, non ultimo, ha costruito occasioni per sviluppare il senso di cittadinanza attiva e responsabile. Ha realizzato diverse attività rivolte per lo più ai ragazzi delle scuole del quartiere, l’Istituto Comprensivo “Mazzi”, grazie ad una trentina di volontari delle associazioni e delle realtà coinvolte. Sono state raccontate storie delle tradizioni popolari, si è parlato ai ragazzi di risparmio energetico e stili di vita responsabili, è stato realizzato un piccolo orto sulla terrazza dell’associazione La Fabbrica dei Sogni, si sono tenuti laboratori di ricamo, cucito e costruzione di semplici strumenti musicali.

È stata realizzata anche una Mappa dei Servizi, in cinque lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo). Ideata da Paolo Scanzi, responsabile Politiche Sociali di Arci Bergamo con la collaborazione con gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Mazzi”, vuole dare ai cittadini dell’area e dell’intera città uno strumento che possa aiutarli a conoscere e a orientarsi tra i numerosi servizi offerti dal quartiere. Sono stati individuati, tra i tanti, i servizi per la salute, il divertimento, i trasporti, l’assistenza sociale.

La mappa è stata distribuita ai cittadini in occasione della serata di presentazione, ai ragazzi dell’Istituto comprensivo “Mazzi” e si potrà trovare gratuitamente in alcuni esercizi commerciali dell’area e presso le associazioni.

Un’ulteriore occasione per far conoscere il progetto sarà sabato 17 ottobre. Dalle 10 alle 20 alla Fabbrica dei Sogni in via San Giorgio 1 si terrà il Mercatino dell’usato solidale e dal tardo pomeriggio l’Apericena “Prodotti del mondo e della tradizione”, organizzati dalla rete Q6 per invitare i cittadini a sostenere le attività del progetto. Al mercatino dell’usato solidale si potranno trovare abiti, accessori, giocattoli, oggetti per la casa e molto altro. Un’occasione per portare a casa qualcosa a cui donare una seconda vita. Un piccolo gesto di solidarietà nell’ottica della sostenibilità e del riciclo. Nella serata, dalle 18.30 alle 20, si terrà poi l’apericena “Prodotti dal mondo e della tradizione”. Con un offerta minima di 10 euro si potranno gustare specialità di vari paesi del mondo preparati dalle famiglie del quartiere. Prelibatezze multietniche per condividere, attraverso il linguaggio universale del cibo, sapori e saperi.

Per info mercatino e prenotazione apericena: tel. 3491386543, mail: info@fabbricasogni.it

 




Abbigliamento, la maestra di stile Carla Gozzi dà lezioni anche ai negozianti

Carla GozziC’è grande attesa per il corso “Stile e stili: Carla Gozzi e il retail manager” organizzato da Ascom Formazione e dal Gruppo Abbigliamento Ascom e indirizzato agli imprenditori del settore moda.

L’appuntamento è in programma il 19 e il 26 ottobre ed ha registrato nel giro di poche ore grande interesse da parte degli operatori.

Carla Gozzi, famosa style coach e protagonista delle trasmissioni televisive “Ma come ti vesti?” e “Shopping nigth”, in 14 ore farà conoscere l’arte perfetta per essere unici nella vendita di capi di abbigliamento. A tema tutto quanto serve per la comprensione del cliente ed il giusto look: dalla perfetta accoglienza alla corretta postura e gestualità in negozio, fino al dresscode appropriato.

Oltre ad aver collaborato nel corso degli anni con stilisti di fama internazionale come Thierry Mugler, Mila Shon, Calvin Klein, Yohji Yamamoto, la specialista del buon gusto insegna presso aziende e accademie professionali di moda e nel 2010 ha inaugurato la Carla’s Academy, accademia di stile con corsi strutturati, dedicati a chi intende migliorare e arricchire le proprie conoscenze in materia di tendenze.

Il corso si tiene all’Accademia del Gusto di via don Gandossi 1 ad Osio Sotto lunedì 19 e lunedì 26 ottobre dalle 9.30 alle 17.

Le due lezioni, grazie alla collaborazione con il Gruppo abbigliamento, sono gratuite per i soci Ascom

Per informazioni: info@ascomformazione.it

 




Web e social network, dall’Ascom consigli su misura

web social networkNonostante tutte le analisi evidenzino una forte crescita nell’uso del web e dei social network per informarsi e acquistare beni e servizi, la realtà quotidiana di molte imprese rivela un’Italia è ancora molto arretrata nel pieno utilizzo delle potenzialità della comunicazione digitale.

È per questo motivo che il Gruppo Giovani dell’Ascom di Bergamo, guidato da Luca Bonicelli, ha deciso di fare il bis del workshop proposto nel marzo scorso e risultato un’esperienza positiva.

L’incontro, gestito da esperti del settore, vuole fornire ai partecipanti spunti strategici e concreti per curare al meglio le proprie attività on-line, seguendo un progetto ed evitando gli errori più comuni. Una vera e propria full immersion per scoprire come impostare in chiave marketing strategica, e soprattutto business, la presenza on-line delle attività, focalizzare le tecnologie più adatte per gestire direttamente i contenuti digitali, posizionarsi nei motori di ricerca (e portare veramente visitatori unici sul proprio sito) e utilizzare i principali social media in modo avanzato.

La proposta si articola in due momenti: un workshop della durata di 3 ore, dalle 14 alle 17, di lunedì 19 ottobre (nella sala riunioni al 4° piano della sede provvisoria dell’Ascom, in via Borgo Palazzo, 154, a Bergamo) e sessioni di analisi individuali gratuite di 45 minuti per approfondire specifiche tematiche e rendere l’incontro estremamente concreto. Le sessioni si terranno al termine del workshop o nella giornata del 22 ottobre dalle 14 alle 17,30 secondo le esigenze dei partecipanti.

La partecipazione è gratuita. Il numero di partecipanti è limitato a 20 associati e, nel caso di superamento di tale soglia, verrà attivata un’ulteriore data.

L’iscrizione è obbligatoria sia al workshop sia alle sessioni individuali.