Fatturazione elettronica: Partono gli incontri Ascom dedicati agli imprenditori

A partire dal 16 ottobre Ascom propone un “tour” dedicato alla fatturazione elettronica che dal 1 gennaio 2019 diventerà obbligatoria e riguarderà la totalità degli scambi commerciali.
Tutte le novità introdotte saranno spiegate in nove tappe nei mesi di ottobre e novembre a tutti gli imprenditori del terziario, associati e non.
Ogni appuntamento libero e gratuito ha un taglio pratico, ciò per permettere a tutti gli imprenditori, piccoli e grandi, di affrontare l’adempimento in modo adeguato.

Calendario Incontri Fatturazione elettronica ottobre – novembre 2018:

16 ottobre Bergamo Auditorium Casa del Giovane – Via Mauro Gavazzeni 13

22 ottobre Treviglio Auditorium Centro Civico – Via Largo Marinai d’Italia

30 ottobre Zogno Oratorio San Giovanni Bosco – Via 11 febbraio , 11

5 novembre Albino Auditorium Mario e Benvenuto Cuminetti – Via Aldo Moro 2/4

12 novembre Trescore B. Oratorio San Giovanni – Via Locatelli 108

14 novembre Sarnico Auditorium comunale – via Roma 54

19 novembre Romano L. Sala Muratori – Via Rubini, 19

21 novembre Osio Sotto Delegazione Ascom – Piazzetta Don Gandossi, 1

26 novembre Clusone Delegazione Ascom – Via San Vincenzo de Paoli 18/20

Tutti gli incontri prendono inizio alle ore 20.45 e vedono la presenza dei vertici dell’associazione, dei funzionari e dei responsabili delle sedi territoriali.

Per ulteriori informazioni consultare il sito di Ascom




Autosalonisti, il 9 ottobre consiglio di gruppo

Martedì 9 ottobre 2018 alle ore 20,30alla sede Ascom di Bergamo – via Borgo Palazzo 137 (sala corsi – piano terra) si terrà il Consiglio del Gruppo, esteso a tutti gli autosalonisti e concessionari della provincia di Bergamo, con il seguente ordine del giorno: comunicazioni del Presidente; Stati Generali della Mobilità: edizione di Bergamo con approfondimenti; il futuro delle Auto Diesel alla luce delle direttive Macro regionali del Nord Italia: comunicazioni mediatiche e realtà di impatto ambientale; le risposte dei costruttori e le agevolazioni della Regione Lombardi; corsi di formazione per autosalonisti e concessionari 2018/2019; iniziative future.




“Legalità, mi piace!”: Torna l’appuntamento con la giornata di Confcommercio contro la criminalità

Torna l’appuntamento annuale con la Giornata di Confcommercio “Legalità, mi piace!”, giunta alla sua sesta edizione, incentrata sulle attività criminali che colpiscono le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti.

I lavori della Giornata, che si svolgerà nella seconda metà di novembre, si apriranno con la consueta indagine di Confcommercio-GfK Italia che prevede una rivelazione su base regionale sui costi dell’illegalità e sull’andamento della criminalità, le misure di prevenzione, le iniziative più efficaci e le leggi che contrastano i fenomeni criminali.

Per lo svolgimento di questa indagine si è realizzato, come ogni anno, un apposito questionario tramite il quale, in modo anonimo e con un semplice click sul computer, iPad, tablet, smartphone, tutti gli imprenditori del territorio possono esprimere la loro opinione e contribuire alla lotta contro tutte le azioni criminali che riducono la competitività del sistema produttivo, alterano le regole del mercato e danneggiano le imprese del terziario di mercato.

Più dati vengono raccolti, più veritiera e completa è la fotografia dei nostri settori.

Bastano solo tre minuti per la compilazione del questionario, che sarà online fino il 25 ottobre http://bit.ly/compila2018




Oscar Fusini (direttore Ascom): “Il sistema dei buoni pasto va cambiato, è un circolo vizioso in cui perdono tutti”

tore disponibile a rischiare l’osso del collo nel collocare a condizioni improbe i buoni pasto del pubblico sembra che il problema sia solo dell’impresa genovese fallita.

Il sistema va cambiato. I buoni sono salario e devono essere acquistati al loro valore facciale. Occorre risolvere in modo definitivo questo problema. Se serviranno 200 milioni nel prossimo bando di 1 miliardo per i buoni pasto dei dipendenti pubblici, li si faccia pagare a tutti, non solo ai dipendenti della malcapitata impresa emettitrice e a quei poveri diavoli di baristi e ristoratori.




L’economia rallenta. Confcommercio “È arrivato il momento delle scelte”

“Dopo il dato sulla produzione industriale stimiamo un ulteriore rallentamento del Pil”. Lo ha detto il responsabile dell’Ufficio studi di Confcommercio Mariano Bella presentando un’analisi a trecentosessanta gradi della situazione economica e della crescita di lungo periodo, dell’andamento dei consumi e dell’impatto che l’aumento dell’Iva avrebbe sulle tasche delle famiglie italiane in vista della Legge di Bilancio. Le ultime stime di Confcommercio di marzo scorso prevedono una crescita dell’1,2% nel 2018 e dell’1,1% nel 2019. “Il dato di luglio è particolarmente brutto – spiega Bella – perchè riguarda i beni di consumo e strumentali, e luglio fa parte del terzo trimestre”. La revisione al ribasso riguardera’ soprattutto il 2019, ma probabilmente anche l’anno in corso. “Negli ultimi 30 anni – ha detto Bella – abbiamo smesso di crescere – e siamo diventati un paese piccolo ijn un mondo grande. La causa principale è probabilmente da attribuirsi alla scarsa capacità d’innovazione della classe dirigente e quindi solo in parte da attribuire a fattori esterni”. Secondo Bella, “il nostro Paese dovrebbe tornare ad applicare quella fastidiosa espressione del fare i compiti a casa che significa intervenire sui deficit strutturali che ci trasciniamo dietro da sempre: logistica, rispetto delle regole, carico fiscale e burocrazia”. “I mercati ha proseguito Bella guardano alla sostenibilità del debito che è data dalla possibilità di crescere che ha un Paese”. Bella ha poi osservato che “se si accetta l’idea che i conti pubblici non sono una variabile indipendente, ma il risultato dell’operare ordinato o meno di tutta l’economia, allora vale la pena concentrarsi su pochi obiettivi ragionevoli con un approccio selettivo: disinnesco dell’iva, estensione del Rei e taglio agli sprechi pubblici”. “Senza l’aumento dell’Iva previsto dalla clausola di salvaguardia – ha concluso Bella – il Pil nel 2019 aumenterà dell’1,1%, se invece l’Iva dovesse aumentare la crescita del Pil si fermerà tra lo 0,8 e lo 0,7 per cento”.

Guarda il video: https://urly.it/3j6r




Saldi, bilancio in negativo: -10%. E ora si spera in un buon avvio di stagione

Diego Pedrali

È stata una stagione tutt’altro che esaltante quella dei saldi, che si sono chiusi il 4 settembre. Il responso, come rivela un sondaggio Ascom tra i commercianti, è negativo, con un calo di almeno il 10% rispetto al 2017. “I saldi non sono purtroppo andati secondo le nostre attese e sono tanti i capi in assortimento rimasti sugli scaffali dei nostri negozi-commenta il presidente del Gruppo Abbigliamento, Calzature e articoli sportivi Ascom Diego Pedrali-. Molti rilevano un calo fino al 10-15% rispetto allo scorso anno. Non resta che sperare nella nuova stagione. Confidiamo nel meteo: se continua a fare le bizze come lo spread, le previsioni per i commercianti sono tutt’altro che rosee”. 
Se i saldi estivi, almeno a questa latitudine, sono sempre meno attesi rispetto a quelli invernali, si confida in un buon avvio della nuova stagione: “Storicamente i consumatori anticipano gli acquisti dell’inverno già a inizio settembre. Speriamo che si mantenga il desiderio di rinnovare il guardaroba, sempre che il tempo sia d’aiuto” aggiunge Pedrali. 
L’interesse per i saldi, a detta dei commercianti, sta scemando in generale per effetto delle promozioni tutto l’anno, oltre che della concorrenza sleale di chi non rispetta il divieto della Regione di vendite promozionali nei trenta giorni antecedenti l’inizio delle vendite di fine stagione. Nelle catene dove è possibile ritirare gratuitamente in negozio la merce acquistata on line, crescono i pacchetti e c’è ormai chi compra sul web anche merce per pochi euro. “Pesa la concorrenza crescente dell’e-commerce, per cui si attende la formulazione di una tassazione ad hoc. I commercianti devono operare in un contesto di regole certe e uguali per tutti” continua Pedrali. Spostare la data dei saldi un po’ più in là resta sempre tra i desiderata dei commercianti: “Basterebbe rinviarli anche solo a metà luglio. Il periodo di vendite senza sconti è ormai ridotto, con effetti evidenti sui bilanci”. Come ogni anno la corsa allo shopping d’occasione ha avuto un inevitabile calo dopo un inizio di saldi abbastanza buono. Quest’estate si è arrivati all’acquisto solo dopo prove e riprove nei camerini, mai così affollati, e solo se i capi sono davvero necessari, anche per non sottrarre budget, in tempo di crisi, alle vacanze. Stop quindi agli acquisti di impulso che con i saldi hanno sempre avuto fortuna, sì a qualche sfizio, ma senza eccessi e follie.




A Osio Sotto in arrivo un nuovo discount

A Osio Sopra ritorna l’Eurospin. Il discount, che aveva chiuso un anno fa, nascerà sulla provinciale 525  (poco più a sud di dove era prima). La costruzione del nuovo punto vendita inizierà a settembre. Con il supermercato arriverà anche un nuova rotatoria che regolerà l’incrocio con via Termini. Verrà inoltre sistemata l’area circostante il santuario della Madonna della Scopa, un intervento atteso da tempo dalla cittadinanza. Eurospin ha accettato di realizzare entrambi gli interventi a scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria dovuti al Comune. 




154 attività in più del 2017, in calo ambulanti e agenti di commercio. Cresce la ristorazione

Il terziario tiene e intravede concrete prospettive di rilancio. Complessivamente nell’ultimo anno il saldo delle imprese bergamasche è positivo, con una crescita di 154 attività, rispetto al secondo trimestre 2017, pari a +0,6%. Anche in città il dato è nel segno più, con una crescita di 104 imprese (+ 2,6%).

In particolare, prosegue il trend positivo delle attività di somministrazione bar e ristoranti e delle strutture ricettive: la crescita sfiora il 2%, con 84 attività in più rispetto all’anno scorso. La tendenza ricalca quella degli ultimi anni: +7,2 % rispetto al 2015 (290 imprese in più) e ben +13,1% negli ultimi cinque anni (500 attività in più).

Resta sostanzialmente invariato a livello complessivo provinciale nell’ultimo anno il numero delle attività del commercio fisso alimentare. In città invece l’alimentare cresce di ben il 5,4 % rispetto allo scorso anno, con 13 imprese in più. Il trend è positivo anche analizzando il comparto negli ultimi anni: +10% rispetto al 2015 e +4,10% nel 2013.

Quanto al commercio fisso non alimentare, rispetto al 2017, le attività sono cresciute del 4%, con 249 negozi in più. Il dato conferma il trend degli ultimi cinque anni con +7,2% e 432 attività in più (negli ultimi tre anni, dal 2015, il saldo è stato di 347 imprese, pari al 5,7%).

Per quanto riguarda il commercio ambulante scende invece il numero delle imprese: il saldo è negativo con 68 attività in meno, pari al -2,8%. Si inverte così un trend di crescita che durava da tempo: +5,4% negli ultimi tre anni e ben +16,26% negli ultimi cinque anni.

Agenti e procacciatori e attività di servizi alle imprese sono diminuiti anche nell’ultimo anno (ben 120 attività in meno).

“L’aumento del numero delle imprese dedite alla ristorazione è in alcuni casi dettato da un cambio di vocazione e destinazione di attività, in altri da un cambio di abitudini del consumo fuori casa -spiega il direttore Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini-. L’offerta è cresciuta particolarmente lungo le grandi arterie urbane e dell’hinterland, dalla Briantea all’area che da Dalmine porta in città passando per Lallio. Nutriamo però dubbi sull’effettiva tenuta dell’offerta, considerato che la domanda cresce molto più lentamente dell’offerta”. 
Il commercio alimentare tiene complessivamente: “La chiusura dei punti vendita tradizionali compensa l’apertura di nuove attività con consumo sul posto, in stile street-food” -continua il direttore Ascom. Quanto alla crescita dei negozi non alimentari “l’ aumento è dovuto all’apertura e alla riapertura di nuovi negozi per lo più da parte di stranieri”.
Non preoccupano il calo delle attività di commercio su area pubblica, né di agenti, procacciatori e attività di servizi: “Il numero delle imprese di commercio ambulante scende per una maggiore rigidità sull’apertura ai fini di cittadinanza da parte di stranieri. Per quanto riguarda i mediatori e i servizi alle imprese, il calo è imputabile in larga misura al fatto che molti titolari di partita Iva sono stati assunti in aziende, grazie anche alle politiche di incentivi occupazionali”.

La città rispecchia l’andamento complessivo, enfatizzandone in parte numeri e dinamiche: bar e ristoranti crescono del 3,9 %, il commercio non alimentare segna una crescita dell’1,7% quello alimentare +5,4 %, mentre agenti e servizi registrano -2,6%; il calo è più accentuato per il commercio ambulante: -3,1%.




Acquisti last second prima del grande esodo

Si avvicina il grande esodo dei vacanzieri bergamaschi e in queste ultime ore chi è in partenza concentra gli ultimi acquisti nei negozi. Le spese sono sempre ponderate, ma a sandali, infradito e bermuda nuovi non si rinuncia. E chi ha solo bikini nel cassetto si prepara ad acquistare un costume intero, vero must della stagione. Gli appassionati di snorkelyng più modaioli sono pronti a comprare il granfacciale per le immersioni, che ricopre interamente il viso invece di usare mascherina e boccaglio, piccola rivoluzione nelle immersioni. I bergamaschi diretti verso i monti, molti nelle nostre Prealpi orobiche, si concentrano su abbigliamento hi-tech per escursioni a prova di ogni intemperie, pedule e racchette. Soffre l’abbigliamento classico, in particolare d’alta gamma, anche se ovviamente non manca chi cede alla tentazione dell’abito chic sfuggito finora agli acquisti in saldo, ancora in vetrina. Ha sempre mercato l’abbigliamento bimbi e i saldi sono l’occasione per rinnovare il baby guardaroba. Quanto alle valigie, hanno avuto un discreto mercato a luglio, ora le si sostituisce solo se indispensabile o per destinazioni di viaggio che richiedono o consigliano caldamente le chiusure per i controlli di sicurezza Tsa.

Per i commercianti è tempo anche di fare un primo bilancio dei saldi, a quasi un mese dalla loro partenza ufficiale, il 7 luglio (gli sconti proseguono fino al 30 agosto).

I numeri- come rivela un sondaggio Ascom tra i commercianti- sono sostanzialmente in linea con lo scorso anno, anche se la partenza sei giorni più tardi dell’estate 2017 (le vendite di fine stagione erano iniziate il 1°luglio) non è stata ancora recuperata per quanto riguarda gli incassi. “Molti rilevano un calo fino al 10% rispetto allo scorso anno” commenta il presidente del Gruppo Abbigliamento, Calzature e articoli sportivi Ascom Diego Pedrali.

L’interesse per i saldi, a detta dei commercianti, sta scemando per effetto delle promozioni tutto l’anno, oltre che della concorrenza sleale di chi non rispetta il divieto della Regione di vendite promozionali nei trenta giorni antecedenti l’inizio delle vendite di fine stagione. “Pesa anche la concorrenza crescente dell’e-commerce, per cui si attende la formulazione di una tassazione ad hoc. I commercianti devono operare in un contesto di regole certe e uguali per tutti” continua Pedrali.

Come ogni anno l’avvio dei saldi è decisivo per stabilirne da subito il successo: gli inizi sono stati quasi ovunque abbastanza buoni, poi la corsa allo shopping ha avuto un inevitabile calo. Si decide l’acquisto solo dopo prove e riprove nei camerini, mai così affollati, e solo se è davvero necessario, anche per non sottrarre budget, in tempo di crisi, alle vacanze pianificate. Stop quindi agli acquisti di impulso che con i saldi hanno sempre avuto fortuna, sì a qualche sfizio, ma senza eccessi e follie, a maggior ragione per un popolo di buoni risparmiatori come i bergamaschi.

Nelle catene dove è possibile ritirare gratuitamente in negozio la merce acquistata on line, crescono i pacchetti in attesa del ritiro e c’è chi compra sul web anche solo un paio di slip. 
Nelle località di villeggiatura si spera in un bell’agosto complice il pienone nelle valli e sul lago: gli acquisti dei turisti sono quasi sempre contenuti, ma possono contribuire a risollevare un poco una stagione non entusiasmante sul fronte dei consumi.




Nicola Viscardi: “Il distretto? Per fare sistema bisogna costruire relazioni e fare comunità”

Nicola Viscardi è il nuovo presidente del Distretto Urbano del Commercio di Bergamo. Già alla guida dei commercianti dell’Associazione di via Botteghe di Borgo Palazzo, commerciante alla terza generazione all’Ottica Skandia, negozio storico del Borgo, con l’entusiasmo dei suoi 27 anni illustra a grandi linee il programma del suo mandato. Non senza ringraziare chi lo ha preceduto: “Le associazioni di rappresentanza dei commercianti e la Camera di Commercio, in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, hanno svolto in questi anni un grande lavoro, a partire all’allargamento del perimetro del distretto ai borghi”. Quanto al suo programma: “Credo molto nell’ascolto delle istanze dei commercianti che presidiano e vivono ogni singola via e nella collaborazione e nel coordinamento tra le singole associazioni di quartieri e vie- precisa-. Per questo da subito mi sono attivato per predisporre diversi incontri sul territorio”. Il distretto urbano del commercio di Bergamo conta 1600 commercianti tra il centro storico e i borghi: è su questa base che deve costruire la propria attrattività: “Bergamo ha ancora tante potenzialità di crescita, soprattutto in termini di attrattività, ma per raggiungere l’obiettivo, i singoli devono mostrare la loro capacità nel costruire relazioni e nell’essere comunità. Perchè creare connessione non basta. Per fare sistema servono relazioni”. Il principio da seguire è quello che guida le altre reti d’impresa: “Tutti possono trarre vantaggi dal sistema- continua Viscardi- a partire dallo sfruttamento di economie di scale”. Il distretto del commercio punta ad avere un ruolo sempre più importante nella riqualifica e rigenerazione urbana, in collaborazione con l’amministrazione comunale: “Il Comune in questi anni ha accolto diverse proposte dai commercianti del distretto, a partire dalla variante 10, che dà anche alle medie e grandi superfici la possibilità di aprire in centro città, fino al progetto di Via Tiraboschi”. Quanto agli eventi, non è mai troppo presto per iniziare a pensare ad un Natale davvero in grande: “Resta il momento clou per il commercio ed è bene iniziare a trovare subito un’intesa che riesca a mettere d’accordo oltre mille esercenti”.