Oscar Fusini è il nuovo direttore dell’Ascom

Trigona Fusini Expo - Copia
Stretta di mano tra Luigi Trigona e Oscar Fusini

Da mercoledì 1° luglio, Oscar Fusini è il nuovo direttore dell’Ascom di Bergamo. Succede a Luigi Trigona che dopo 36 anni lascia la direzione dell’Associazione commercianti ed esercenti. Trigona, assunto il 1° luglio del ’79, ha saputo far crescere e innovare l’Associazione, tanto da farla diventare una delle principali organizzazioni imprenditoriali dell’economia bergamasca.

Fusini, nato a Bergamo nel ’68, sposato e padre di due figli di 12 e 8 anni, è entrato in Ascom nel ’97, dopo essersi laureato a pieni voti in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Bergamo. Partito come impiegato dall’ufficio amministrazione dopo tre anni diventa già funzionario come responsabile dell’ufficio marketing. Nel 2006 assume l’incarico di coordinatore delle categorie aderenti e contemporaneamente diviene responsabile dell’area istituzionale. Due incarichi che gli consentono di arricchire ulteriormente il suo patrimonio professionale, preparandolo all’incarico di vicedirettore nel 2009, con crescenti responsabilità fino al ruolo di vicedirettore vicario nel 2014. Dal 1° luglio prende la direzione dell’Associazione. «Lascio l’Associazione in buone mani. Fusini sa bene come gestirla e ha una serie di collaboratori che lo supporteranno nei migliori modi – ha affermato Luigi Trigona -. L’associazione ha ancora ampio spazio per crescere». «Sarà un cambiamento nella continuità in particolare riguardo alle azioni associative che hanno reso Ascom un’organizzazione stabile e forte – afferma Fusini -. Ci sarà un potenziamento della parte tecnica, consulenziale e dei servizi, che dovrà rispondere alla nuove esigenze».




L’Ascom: “Resiste chi non deve pagare un affitto”

La crisi del commercio al dettaglio colpisce anche Calusco d’Adda. Il 10 per cento delle attività ha chiuso nell’ultimo anno, con un balzo del 7 per cento rispetto al periodo precedente. Soffrono i negozi di abbigliamento e scarpe. La causa principale è la domanda minore perché compressa dalla minore disponibilità economica e dalle spese sempre più elevate. “Le tasse pesano e il reddito è sempre più insufficiente, resiste chi non deve pagare l’affitto dell’immobile o si avvale di una gestione a carattere familiare – spiega Rosalba Ghirardi, responsabile della locale delegazione dell’ Ascom.

Anche i bar vanno incontro a difficoltà, come dimostrano i continui avvicendamenti di gestione. “Si fa presto ad avviare un locale – aggiunge Ghirardi – ma spesso non ci si rende conto delle spese che gravano su un esercizio pubblico. I nostri associati ci raccontano di avventori che per risparmiare si portano la brioche confezionata da casa o che ordinano due porzioni abbondanti per mangiare in tre”. A influire sono anche i cambiamenti nelle mode e nei costumi. Un tempo, il locale era il punto di ritrovo dei ragazzi che poi sceglievano cosa fare nella serata. Oggi si decide e ci si dà appuntamento grazie ai social network. Altra difficoltà per chi si mette in proprio è accedere ai finanziamenti. “Le banche non aiutano più come una volta, spesso per coprire un debito serve accenderne un altro e si innesca un circolo vizioso”- aggiunge la Ghirardi. I negozi di quartiere, frequentati in gran parte da anziani senza automobile, sono messi alle strette dalla concorrenza dei vicini centri commerciali. Fanno eccezione i veterani con una clientela consolidata e chi offre merce particolare, come i negozi di taglie forti. Al contrario, il bilancio in paese è positivo per gli esercenti delle tabaccherie/edicole che offrono la possibilità di giocare al lotto e alle slot machine. Tengono anche le attività legate al settore alimentare, in particolare le gelaterie. Le iniziative per rendere più vivo il paese provengono dal Distretto dell’attrattività dell’Isola che comprende 21 comuni. “Bisogna uscire dalla logica dei singoli paesi, la strategia è la condivisione dei progetti – è la filosofia di Roberto Ghidotti, che segue i Distretti per l’Ascom -. Su 15 piani finanziati dalla Regione, nove sono bergamaschi, il segnale che per uscire dalla crisi occorre un lavoro di squadra e qualità”.

 

 




Calusco / Più parcheggi e meno imposte per chi avvia un’attività. Ecco cosa chiedono i commercianti

Marco Carminati, foto e ottica, piazza San Rocco

 

Qual è la situazione del commercio a Calusco?

“Il commerciante ha la tendenza a piangersi addosso molto, ma è anche vero che si vivono le problematiche del territorio. Per esempio, se un’azienda chiude i battenti perché sposta la produzione in Romania, l’effetto è generale e la contrazione dei consumi si abbatte su tutti i settori”.

Come è cambiata la spesa per gli occhiali?

“Un tempo si acquistavano una volta ogni tre anni, oggi ogni quattro, il che si traduce in un meno 25% di guadagno rispetto al 2008-2010. Se la spesa variava un tempo dai 120 ai 200 euro per occhiale, oggi si è abbascarminatisata tra gli 80 ai 150 euro. Però è anche vero che è aumentato il numero di clienti che acquistano lenti che superano i 300 euro, dimostrazione che c’è ancora chi sta bene”.

L’Amministrazione comunale cosa potrebbe fare?

“A livello teorico molto, nella pratica però i trasferimenti di denaro dallo Stato sono stati tagliati e i Comuni non possono programmare più interventi”.

Cosa vorrebbe che facesse il sindaco?

“Esentare dalle tasse, per un determinato periodo di tempo, i nuovi esercizi per agevolare i giovani e chi ha perso il lavoro. Non servono le iniziative per animare il centro se i negozi non ci sono. Occorre creare dei centri commerciali naturali”.

 

 

 Fausto Airoldi, da 45 anni titolare della gioielleria in piazza San Rocco

 

faustoairoldiA pochi passi da lei c’è un’altra gioielleria che chiude, qual è lo stato di salute del settore legato al lusso?

“Pessimo. I brand stanno penalizzando il tessuto dei professionisti. Le scelte avvengono in base alle mode e alla pubblicità e a dettarle sono prevalentemente i grandi gruppi”.

Nessuno compra più basandosi solo sulla qualità del prodotto?

“Direi che è così. E poi oggi, con tutto quel che accade, si ha più paura di essere rapinati indossando preziosi e quindi gli acquisti ne risentono”.

Mariti e fidanzati non donano più diamanti alle compagne?

“Sono pochissimi. Sono più quelli che comprano nella catena con il negozio nel centro commerciale, nello spaccio orientale a basso mercato o che regalano il piercing. Questa è la cultura dominante che ha sovvertito i valori”.

 

Antonella Birriolo, Sjamm Gioielli, piazza San Rocco

 

birrioloCosa l’ha spinta a chiudere?

“Ho avviato il negozio trent’anni fa, ma oggi i costi e le tasse sono insostenibili per poter andare avanti. A questo va aggiunto il calo dei consumi legati al superfluo. La crisi ha colpito tutti, nel mio caso ancora di più. Non ho avuto altra scelta”.

Come si comportano i clienti?

“Comprano meno anche se si tratta di festeggiare una ricorrenza o un anniversario importante e chiedono forti sconti. Nel mese che ha preceduto la cessazione dell’attività, ho svenduto merce fino al 70 per cento. E c’’è chi ha preso ovviamente al voto queste offerte”.

 

 

Adriana Tasca, tabaccheria/ricevitoria, piazza San Rocco

 

tascaLe tabaccherie sono il settore che tiene bene, conferma la tendenza?

“Non proprio, la ripresa non si vede, c’è troppa gente senza lavoro. E poi questo è un settore stagionale. Non si gioca quando il tempo è bello e si può fare una passeggiata”.

Quali sono le pecche del paese?

“La mancanza di parcheggi per chi ha un’attività come la nostra di passaggio e le poche risorse nelle casse comunali. L’Amministrazione deve far fronte alle tante famiglie che si rivolgono ai suoi sportelli e agevolare la nascita di una nuova impresa passa in ultimo piano”.

Dunque, è il sistema da cambiare?

“Eccome. In questa Italia passa il messaggio che più sei disonesto più la fai franca, più sei corretto e più vieni bastonato se commetti un minimo errore. E poi un tempo si lavorava con coscienza, secondo un’etica del lavoro. Basti pensare che le infrastrutture fabbricate vent’anni fa reggono ancora. Oggi gli appalti durano pochi mesi, poi non si sa se si vedrà mai l’opera completata”.

 

 

Sasà Quagliarella, gelateria Ciro’s, piazza San Rocco

 

quagliarellaIl gelato è un piacere a cui nessuno rinuncia?

“Per fortuna. La gelateria artigianale è un investimento vantaggioso. Il nostro nemico è il tempo, per il resto se c’è il sole la nostra è un’attività tra le più floride. Avviata dal 2000, non abbiamo mai sentito una crisi dei consumi”.

Secondo lei, cosa potrebbe fare di più l’Amministrazione comunale?

“A noi piacerebbero i tavolini esterni, ma c’è tutta la trafila burocratica e le imposte da pagare”.

 

 

 

Carmela Fittipaldi, titolare della sartoria “L’isola del cucito”, piazza San Rocco

 

fittipaldiIn tempi di ristrettezze economiche conviene rammendare piuttosto che acquistare?

“E’ vero, per esempio a volte si tratta di aggiustare un capo perché si è perso peso o si è scucito”.

Come va l’attività?

“Si alternano i giorni con diverse richieste, altri dove non entra nessuno in negozio. Essendo sola, se un mese incasso poco non è un problema. Se avessi dei dipendenti sarebbe più complicato”.

Come si può essere competitivi?

“Mi arrangio realizzando prodotti artigianali come borse fatte a mano, abiti su misura, tende, tavaglie, accessori e bigiotteria. Oppure con le promozioni come un orlo in omaggio ogni dieci”.

 

 

Patrizia Previtali, edicolante, piazza San Rocco

 

La filiera dell’editoria in crisi ha travolto anche i giornalai. Come si reagisce?

“Vendendo anche altri prodotti legati all’infanzia e le lotterie, ma la gente gioca meno e le vincite sono di entità inferiore. Lo Stato non ci perde mai”.

Quale mestiere svolgeva prima?

“Ero un’operatrice ausiliaria in una casa di riposo. Quattordici anni fa ho avviato l’attività in proprio e devo dire che fino al 2005 si stava bene e si guadagnava. Oggi, se non fosse che non ho altra scelta, avrei già chiuso”.

Come è cambiato il volto del paese?

“Una volta era vivo, c’erano negozi di alimentari, intimo, tappezzeria, mobili, perfino un negozietto di prodotti tipici romeni. Oggi Calusco è spenta, molte attività hanno chiuso. Ci sono solo tante agenzie di lavoro interinale”.

Quali sono i “nemici” del commercio?

“Burocrazia e tasse. Nel 2001 pagavo ogni tre mesi 400 euro all’Inps, oggi 873 e non so se vedrò mai la pensione”.

Cosa chiederebbe al sindaco?

“I parcheggi, quantomeno per agevolare la sosta dei clienti. Ci ho provato, ma non mi sono venuti incontro”.

 

 

 

 




Commercio, i Giovani lanciano il progetto “ShareIt 3”

ShareIt3 Giovani ConfcommercioAgli “Stati generali” dei Giovani imprenditori di Confcommercio, a Expo, nei giorni scorsi è andato in scena “ShareIt 3”, il nuovo format creato per favorire lo scambio di know how e idee ed alimentare nuove occasioni di networking fra l’ imprenditorialità emergente nel terziario. Oltre cento imprenditori del terziario italiano ed europeo – presente anche il presidente dei Giovani dell’Ascom di Bergamo, Luca Bonicelli – si sono riuniti a rotazione intorno a tavoli tematici: commercio food, commercio non food, horeca, servizi, SMEs Branding e Naming, esperienzialità in store, reti d’impresa e costruzioni di filiera.

Il contributo emerso ai tavoli tematici di discussione di ShareIt3 porterà ad un documento programmatico che sintetizzerà buone pratiche, linee guida imprenditoriali, percorsi per il futuro dei mercati di riferimento. Il presidente del Gruppo nazionale dei Giovani Imprenditori, Alessandro Micheli, ha sottolineato che “ShareIt3 è una nuova piattaforma di incontro, confronto e ShareIt3.JPGcondivisione di idee, progetti ed esperienze, professionali e personali immaginata e realizzata dai Giovani e destinata a sostenere e stimolare la creatività dei giovani imprenditori e a promuovere le loro innovazioni”. “Abbiamo brevettato questo format – ha detto Micheli – non a caso nell’anno di Expo  e abbiamo poi realizzato l’edizione zero all’interno del sito espositivo. L’innovazione è energia per la vita delle nostre imprese, ma per tante imprese medie e piccole fare innovazione passa anche attraverso la capacità di collaborare, confrontarsi, insomma: passa dalla capacità di condividere.”

La condivisione è la base su cui si articola il progetto ShareIt3, dove il 3 esponenziale vuole evidenziare i tre livelli di condivisione proposti dal format:

1) Lavoro/Business: un convegno che permetta lo scambio di esperienze, best practices e contatti imprenditoriali.

2) Tempo libero/Leisure time: un evento conviviale che abbia come tema la condivisione.

3) Un’esperienza unica/Experience: ogni edizione sarà dedicata alla visita di un evento di eccellenza che si tiene nel territorio dell’evento.

Il target è internazionale e imprenditoriale: partecipanti dei Gruppi giovani imprenditori di Confcommercio e gruppi giovani imprenditori della rete europea Jeunes.




Se avete un negozio di arredamento non perdetevi l’incontro a Milano

arredamento manualeQualità, design e i dati economici dell’indotto fanno dell’arredamento un settore chiave dell’economia italiana. Per rispondere alla crisi e ai mutamenti del mercato occorrono, però, nuove strategie per il successo del business, adeguate competenze manageriali e un approccio sempre più attento all’innovazione. Questi i principali temi che saranno al centro del convegno organizzato da Confcommercio e Federmobili-Federazione Nazionale Negozi di Arredamento “Una guida per il negozio di arredamento” che si svolgerà a Milano martedì 30 giugno alle 10.30. Nel corso del convegno sarà presentata la Guida di Confcommercio “Il negozio di arredamento”, vero e proprio manuale operativo che, anche attraverso analisi economiche e di mercato e con molti casi pratici, rappresenta uno strumento a supporto delle imprese per una più efficace gestione del business. All’incontro interverranno: Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio, Mauro Mamoli, Presidente di Federmobili, Arturo Dell’Acqua Bellavitis, Presidente di Innova.com, Luca Colombo, Country manager Facebook, Donatella Cheri, senior analyst e partner CSIL, Lorenzo Farina e Roberta Parollo di Walk In che presenteranno la Guida.




RIVENDITE DI GIORNALI, LE NOVITÀ IN SINTESI – Necessaria l’autorizzazione del Comune

Gli “Indirizzi regionali per il riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica” sono stati approvati all’unanimità dal Consiglio della Regione Lombardia nella seduta del 23 giugno ed entreranno in vigore con la pubblicazione sul Burl.

Tra i punti principali del provvedimento, proposto dell’assessore al commercio Mauro Parolini, c’è la possibilità – per i punti vendita esclusivi – di destinare una parte della superficie alla commercializzazione di prodotti diversi da quelli editoriali (che devono comunque rimanere prevalenti), includendo pastigliaggi confezionati, prodotti alimentari confezionati non deperibili che non necessitino di particolari trattamenti di conservazione, comprese bevande pre-confezionate e pre-imbottigliate, e prodotti non alimentari.

Rispetto alla proposta approvata dalla Giunta Regionale a marzo, anche con le audizioni e il lavoro in IV Commissione, sono state recepite le richieste di Snag Confcommercio e delle Organizzazioni Sindacali, in particolare per quanto riguarda la previsione di un regime di autorizzazione comunale (in luogo della Scia) sia per i punti vendita esclusivi che per quelli non esclusivi.

Il nuovo testo dà anche la possibilità di destinare una parte della superficie di vendita all’erogazione di ulteriori servizi, tra cui quelli inerenti all’informazione turistica. «Sono certo – ha commentato Parolini – che, con il supporto della Regione, le edicole potranno diventare anche in questo senso uno strumento di promozione dell’attrattività della Lombardia molto efficace, ampliando così le opportunità di crescita commerciale e le loro funzioni di utilità pubblica».

Il provvedimento stabilisce inoltre che la Giunta Regionale, in collaborazione con i Comuni e con il coinvolgimento delle Camere di Commercio e delle Associazioni di rappresentanza del comparto, può concedere contributi ed agevolazioni, in particolare alle rivendite esclusive. È prevista infatti la possibilità di promuovere progetti e accordi per favorire, tra l’altro, il mantenimento della rete distributiva sul territorio anche nelle aree svantaggiate, l’innovazione e la competitività delle imprese del settore, la formazione, l’aggiornamento professionale e l’accesso al credito.




In edicola anche bibite e snack. «Una boccata di ossigeno per le attività»

Le edicole cambiano ancora una volta il loro volto. Dopo aver fatto spazio a gadget e servizi diventano anche un piccolo punto di ristoro vendendo – accanto a quotidiani e periodici, che devono restare l’attività prevalente – acqua, bibite, caramelle e snack, ossia prodotti alimentari confezionati che non richiedono particolari trattamenti di conservazione.

È quanto previsto dagli “indirizzi regionali per il riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica”, proposti dall’assessore al Commercio, Turismo e Terziario della Regione Lombardia Mauro Parolini e approvati ora dal Consiglio regionale. Il provvedimento intende accompagnare i gestori verso un’evoluzione che pare inevitabile di fronte alla contrazione della domanda e alla crisi dell’editoria. Ed è in quest’ottica che contiene anche la possibilità di destinare una parte della superficie di vendita all’erogazione di ulteriori servizi, come l’informazione turistica.

Delle due novità, quella salutata con maggiore favore dagli operatori è la possibilità di vendere bibite e confezioni. «Rappresenta una boccata d’ossigeno – commenta Marco Paciolla, presidente del gruppo Rivendite giornali e riviste dell’Ascom di Bergamo -, una possibilità di integrare le vendite che fa sicuramente comodo per il nostro settore, in difficoltà per il calo dei consumi ma anche per le politiche sugli abbonamenti portate avanti dagli editori, fortemente penalizzanti». «Della piccola distribuzione, le edicole restano tra i pochi esercizi che continuano ad intercettare ampi flussi di clientela, anche se le spesa media ed i margini sono molto bassi. Vendere anche questi articoli dà delle possibilità in più».

marco paciolla - presidente edicolanti ascomCapiterà così che il ragazzino che compra il fumetto decida anche di sgranocchiarci qualche caramella insieme o che in una giornata calda ci si fermi all’edicola per un bibita in lattina. «Il problema sono semmai gli spazi – rimarca Paciolla -. Nei classici chioschi, dove è già difficile far stare la grande quantità di pubblicazioni e gadget, sarà dura introdurre anche articoli alimentari e magari anche un frigorifero per tenere fresche le bibite. Ma credo sia proprio sulle superfici che si gioca la sfida per il futuro delle edicole». Lo dice a ragion veduta. «Ho passato 14 anni in piccolo chiosco e conosco le difficoltà – ricorda -. Ad un certo punto ho capito che per stare al passo occorreva una svolta».

Da un anno è mezzo la sua Edicola Al Ponte è diventata un vero e proprio tempio dell’editoria, trasferendosi in un punto vendita di oltre 250 metri quadrati, a Grassobbio in via Azzano, 71/d. Basti pensare che le pubblicazioni occupano 50 metri lineari su cinque ripiani. E poi ci sono cancelleria, cartoleria, articoli regalo, ricevitoria, scommesse e tutti quei servizi che si possono effettuare tramite terminale, dal pagamento delle bollette alle ricariche telefoniche. «Caccia, pesca, cucito, riviste di nicchia, da noi gli appassionati di ogni argomento trovano ciò che fa per loro – evidenzia –. Quello che cerco di fare è dare un servizio e fidelizzare il cliente, facendogli capire che non serve rincorrere ogni volta la testata che gli interessa, ma che se lo desidera può trovarla puntualmente qui». «In Bergamasca – prosegue – la gestione di così tante referenze, tra ordini e resi, si è, tra l’altro, semplificata di molto grazie al sistema informatico che mette in rete i punti vendita con la società di distribuzione Dif, realizzato nell’ambito di una collaborazione con l’Ascom. Ciò ci dà ancor più la possibilità di curare il servizio e proporci con professionalità».

edicola al ponte - grassobbioSecondo Paciolla, in un mondo in cui ormai tutti vendono tutto e riviste e giornali si trovano anche nei bar e nei supermercati, «competenza e specializzazione possono ancora fare la differenza». E non vede così nero il futuro della carta stampata. «Leggere testi su uno schermo resta poco piacevole – nota – e poi quando si fa una ricerca su internet si finisce sempre dirottati su altri argomenti, per non parlare delle pubblicità e delle finestre che si aprono. Direi che le pubblicazioni cartacee mantengono il loro valore».

Ma anche il suo caso aziendale dimostra che non si vive di soli giornali. E il provvedimento regionale che amplia le merceologie lo conferma. «Secondo me la professionalità paga – rimarca -, ma è indubbio che è importante anche riuscire ad integrare le vendite. La possibilità di proporre dei prodotti alimentari ci restituisce una piccola opportunità, anche se tardi, dopo il duro colpo che il settore ha subito con la libertà di commercializzazione di quotidiani e periodici in altri esercizi, come i bar. Adesso probabilmente questa novità darà fastidio a qualcun altro, ma ormai la direzione del commercio è questa». «Tutti stanno soffrendo per il calo dei consumi, le edicole hanno ulteriori problemi e i piccoli chioschi ancora di più. Per andare avanti oggi servono progetti coraggiosi».




Il distretto Gate cattura visitatori a Oriocenter

Per attrarre turisti e promuovere qualità e stili di vita eco-friendly, 31 comuni della Bergamasca hanno preso casa a Oricenter. Lo hanno fatto attraverso Gate “Green Attractivity Territory for Expo”, il Distretto dell’Attrattività che li aggrega nella promozione e nelle iniziative in chiave Expo.

La struttura si chiama “Green Expo Point”, è una lounge/casa con vista aeroporto al primo piano dello shopping center e vuole essere una vetrina delle eccellenze del territorio, delle filiere innovative e green nei diversi settori: industria, artigianato, design e architettura, moda e lusso, prodotti a km zero e agricoltura sostenibile.

È stata inaugurata lunedì 22 giugno con i sindaci dei comuni coinvolti, i rappresentanti delle associazioni, i politici e i vertici di Oriocenter. Nel pomeriggio, invece, una delegazione del Distretto è stata ospite all’Expo incontrando l’assessore regionale all’Expo Fabrizio Sala nel Padiglione Lombardia, mentre a Cascina Triulza è stata la volta della promozione delle singole produzioni e aziende dei territori coinvolti.

Il progetto “Green Expo Point” è stato ideato e curato dall’architetto Massimiliano Mandarini e da Marchingenio Workshop, società specializzata nella diffusione della cultura green e di progetti innovativi per la valorizzazione sostenibile culturale, turistica ed ambientale del territorio.

Lo spazio, di circa 40 mq, è realizzato e declinato con le migliori tecnologie e prodotti green nell’ambito del design e dell’architettura, materiali naturali, emozionali ed ergonomici. Servirà a promuovere eventi tematici per la diffusione della cultura sostenibile e slow attraverso percorsi, laboratori informativi e creativi, workshop, presentazioni, show cooking e degustazioni.

È inoltre la “porta” di Expo 2015 in Oriocenter con la possibilità di accedere a tutte le informazioni nonché di acquistare biglietti e transfert per l’Esposizione Universale.

Si configura come un open space con area living comprensiva di lounge con divani, sedute e spazi per incontri ed eventi. Materiali di origine naturale dialogano con tecnologie di ultima generazione, tra cui l’utilizzo di sistemi costruttivi a secco in legno, integrati a una gestione domotica, sistemi di illuminazione a bassissimo consumo led e materiali nella struttura ed arredi ecocompatibile e da filiere e lavorazioni delle filiere del territorio.

La struttura è rivestita con un intonaco autopulente che la protegge e la mantiene pulita, mentre all’esterno è stato realizzato un giardino tecnologico di 25 mq con la presenza di un prototipo “albero verde” – tree energy point. Una struttura metallica con foglie fotovoltaiche con funzione di illuminazione, caricamento e stoccaggio di energia e hub di connessione per dispositivi mobili quali smartphone, tablet e anche biciclette a caricamento elettrico.

“Green Expo Point” da Oriocenter ad ExpoI brand selezionati dal “Green Expo Point”

  • Marchingenio Design Center, centro di ricerca e di stile specializzato nella filiera del design, dell’architettura e delle green technology;
  • BCL, azienda specializzata nella costruzione di case in legno;
  • Comelit, specializzata nelle tecnologie per la qualità della vita;
  • CMG, costruzioni e finiture metalliche su misura;
  • Consorzio Tinteggiatori Orobici rivestimenti e finiture tecnologiche;
  • Essenzialed, sistemi di illuminazione led su misura;
  • Neoncolor, specializzata nella produzione e lavorazione di materie acriliche;
  • SEA, finiture di gesso rivestito e controsoffittature;
  • Vetraria Imagna, cristalli su misura per interior;
  • Vezzoli pietre, specializzata nella produzione di manufatti e rivestimenti  in pietra;
  • Vibieffe specializzata nella produzione di complementi d’arredo sartoriali d’alta qualità.

Il Distretto Gate

Nasce dall’aggregazione di 31 Comuni dell’area pedecollinare e della media e bassa Valle Seriana (Seriate – capofila, Albano Sant’Alessandro, Albino, Alzano Lombardo, Bagnatica, Bolgare, Brusaporto, Carobbio degli Angeli, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Cene, Chiuduno, Colzate, Costa di Mezzate, Fiorano al Serio, Gazzaniga, Gorlago, Gorle, Montello, Nembro, Orio al Serio, Pedrengo, Pradalunga, Ranica, San Paolo d’Argon, Scanzorosciate, Trescore Balneario, Torre Boldone, Torre de’ Roveri, Vertova, Villa di Serio) e vede tra i fondatori e partner la Provincia di Bergamo, Confcommercio, Confesercenti, Camera di Commercio, l’aeroporto, Oriocenter, Confindustria, Confartigianato, Coldiretti, Consorzi di produzione del Vino, Promoserio e molti altri ancora.

Alla base dell’aggregazione vi è la collaborazione tra più territori accomunati da numerose attrazioni paesaggistiche, ambientali e turistiche legate all’arte, alla cultura, alla storia e ai prodotti enogastronomici, incastonati in un contesto naturale di elevata qualità, ad un passo dall’aerea metropolitana di Milano.

 




Saldi, in Lombardia al via sabato 4 luglio

Per il 2015 i saldi estivi in Lombardia avranno inizio il 4 luglio, come previsto dalla dgr 2667 del 14 dicembre 2011, ed avranno una durata di 60 giorni, sino all’1° settembre 2015. Invariate le regole principali: i commercianti hanno l’obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso. Se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare.COMMERCIO: SALDI; SHOPPING




Innovazione e ambiente, a Oriocenter apre la casa delle eccellenze seriane

La Valle Seriana prende casa a OrioCenter. Lunedì 22 giugno il distretto dell’Attrattività “Green Attractivity Territory for Expo” inaugura, al primo piano dello shopping center di Orio al Serio, il Green Point, la casa delle eccellenze seriane.

Il progetto, curato da Massimiliano Mandarini manager del Distretto, si configura come un green expo point, luogo di promozione e di educazione allo stile di vita green secondo i contenuti di Expo 2015, e vetrina delle eccellenze del territorio, delle filiere innovative e green nei diversi settori: design e architettura, industria, artigianato, moda e lusso, prodotti a Km zero e agricoltura sostenibile.

Lo spazio di 40 mq è stato realizzato e declinato con le migliori tecnologie e prodotti green nell’ambito del design e dell’architettura. L’ambiente è fortemente caratterizzato da materiali naturali, emozionali ed ergonomici rappresentativi dei migliori brand del settore e ogni mese ospiterà eventi tematici.

All’interno, un’area è dedicata al distretto Gate – “Green Attractivity Territory for Expo”, primo distretto dell’attrattività in regione Lombardia sulle tematiche di Expo 2015. Le attività che saranno intraprese intendono promuovere eventi tematici per la diffusione della cultura green e slow, attraverso percorsi educativi finalizzati allo sviluppo sostenibile delle comunità e dei territori.

L’inaugurazione del Green Point è lunedì prossimo, 22 giugno alle ore 10.30, alla presenza di tutti i 31 sindaci che hanno aderito al Distretto.

Sempre nella giornata di lunedì il Distretto Gate sarà ospitato ad Expo all’interno di cascina Triulza, dove verranno promosse le eccellenze delle singole produzioni e aziende del territorio seriano, con l’obiettivo di catturare i turisti che ne visiteranno gli spazi.

Gate

È il nuovo Distretto dell’Attrattività “Green Attractivity Territory for Expo” nato dall’aggregazione di 31 Comuni dell’area pedecollinare e della media e bassa Valle Seriana, vede tra i fondatori e partner la Provincia di Bergamo, Confcommercio, Confesercenti, Camera di Commercio, l’Aeroporto e OrioCenter, Confindustria, Confartigianato, Coldiretti, Consorzi di produzione del Vino, Promoserio e molti altri ancora; promuove la qualità e nuovi stili di vita eco-friendly in un ottica di sviluppo sostenibile attraverso la valorizzazione dei prodotti a Km zero, delle identità locali, turistiche e culturali del territorio, in particolare delle attività del commercio, dell’Artigianato e dell’Innovazione in riferimento ad Expo 2015.

La motivazione alla base dell’aggregazione è la collaborazione tra più territori accomunati da numerose attrazioni paesaggistiche, ambientali e turistiche legate all’arte, alla cultura, alla storia e ai prodotti enogastronomici, incastonato in un contesto naturale di elevata qualità, Gate è una porta nel cuore dell’area metropolitana bergamasca in connessione a quella milanese.

Il Distretto Gate ha vinto il bando di Regione Lombardia Distretti dell’Attrattività per Expo 2015 classificandosi primo.