Tetto alle aperture festive e domenicali Zambonelli: “Servono festività di rispetto”

Giovanni Zambonelli

La proposta di legge, avanzata dal sottosegretario allo sviluppo economico Davide Crippa, intende reintrodurre un tetto del 25% alle aperture festive e domenicali degli esercizi commerciali. Secondo la proposta di legge le aperture straordinarie non potranno superare i 12 giorni all’anno e potranno essere introdotti, come accade già per le farmacie, turni a rotazione definiti nelle realtà locali.

Ogni Comune dovrà attenersi ad un limite di un negozio aperto su quattro dello stesso settore merceologico, ma le aperture festive durante il corso dell’anno non potranno superare i 12 giorni. Da questa proposta saranno però esclusi gli esercizi commerciali delle località turistiche, ma toccherà a regioni e comuni la regolamentazione e la gestione di una rotazione tra le attività.

L’idea del sottosegretario allo Sviluppo Economico riprende l’esperimento di Modena, che dal 2015 ha approvato e rispettato un Codice comportamentale di autoregolamentazione che impone la chiusura dei negozi a Natale, Capodanno, per la Festa della Liberazione e per la Festa del lavoro, mentre le rotazioni riguardano solo alcune zone della città.

Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo sottolinea come questi anni di liberalizzazione abbiano mostrato come non tutte le festività abbiano rilevanza e interesse commerciale: “ Alla luce di quanto emerso negli ultimi anni, dall’entrata in vigore della liberalizzazione stabilita dal decreto Monti, possiamo dire due cose. La prima è che nemmeno nelle realtà realmente turistiche (basate sulle presenze registrate e su altri indici inoppugnabili, anche per area nella stessa città) le festività hanno tutte valore commerciale. Ci sono periodi e giornate di bassa stagione in cui l’apertura rappresenta un costo molto alto per le stesse imprese”.

La corsa alle aperture festive e domenicali ha messo in difficoltà le piccole imprese familiari: “In questi anni hanno pagato dazio i piccoli imprenditori del commercio, che per ragioni fisiche ed economiche non possono aprire tutte le domeniche- aggiunge Zambonelli- . Non dobbiamo però ulteriormente penalizzare quelle realtà piccole e grandi, che in questi anni hanno investito sul lavoro domenicale e festivo”. Il presidente Ascom ha invocato una legge “moderna, agile e chiara che preveda un certo numero di festività di rispetto dove ci sia la chiusura di tutti e più che rotazioni, che sarebbero difficili da gestire, preferiremmo l’individuazione di un numero di festività in cui chiudere l’attività, concertate con il sindacato dei lavoratori”.

La proposta di legge

Questi gli argomenti affrontati nella relazione che accompagna la proposta di legge: “Le norme di liberalizzazione degli orari e delle aperture degli esercizi commerciali introdotte dapprima dall’ultimo Governo Berlusconi, in via sperimentale, con la manovra correttiva dell’agosto 2011 e successivamente confermate, in via definitiva, dal Governo Monti nell’ambito della «manovra Salva Italia», si sono rivelate fallimentari. Tali norme infatti sono state introdotte all’interno di un quadro anticrisi ma, dopo anni dalla loro entrata in vigore, possiamo senza dubbio affermare che non abbiano avuto gli effetti sperati, per il semplice fatto che, soprattutto in un periodo di recessione in cui la disponibilità economica delle famiglie e dei consumatori si riduce, come hanno ben potuto verificare gli stessi esercenti, non basta allungare gli orari dei negozi per aumentare il fatturato”

“L’aspetto problematico della questione, a cui questa proposta di legge intende porre riparo, non è tanto l’inefficacia delle misure sotto l’aspetto del sostegno all’economia, quanto purtroppo il danno che si è creato sotto il profilo della conflittualità nella ripartizione della competenza sulla materia tra lo Stato e le regioni, con la presentazione di numerosi ricorsi finiti davanti alla Corte costituzionale, nonché sotto il profilo della tutela dei diritti dei lavoratori e, non da ultimo, sotto il profilo di un vero danno economico nei confronti dei piccoli commercianti, che hanno subìto sulla loro pelle gli effetti della disapplicazione dell’articolo 41 della Costituzione, il quale ha inteso moderare il principio di libera iniziativa economica con un dettato magistrale: ‘L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con la utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali'”.
All’articolo 1 della proposta di legge si dispone “il rispetto degli orari di apertura e di chiusura, l’obbligo della chiusura domenicale e festiva, nonché quello della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell’esercizio, che svolge un’attività commerciale come individuata dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, ubicato nei comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte” e inoltre stabilisce che”le attività di somministrazione di alimenti e bevande non sono soggette ad alcun obbligo di chiusura domenicale o festiva” e infine che “il piano per la regolazione dei giorni di apertura di cui al comma 3 prevede per ogni comune l’apertura del 25 per cento degli esercizi commerciali per ciascun settore merceologico in ciascuna domenica o giorno festivo, comunque non oltre il massimo annuo di dodici giorni di apertura festiva per ciascun esercizio commerciale”.
L’articolo 2, invece, dispone l’istituzione di un Osservatorio sulle aperture domenicali e festive presso il ministero dello Sviluppo Economico. L’Osservatorio avrà il compito di verificare gli effetti della regolazione delle aperture domenicali e festive prevista dalle legge e sarà composto da dieci membri (quattro funzionari del Mise, due rappresentanti delle organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative, due rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative e due rappresentanti delle organizzazioni dei consumatori maggiormente rappresentative”.




In centro si fanno le ore piccole domani sera con gli Artistinstrada

La piantina della serata

Tornano domani, giovedì 19 luglio, le “Notti in centro”, le serate pensate dal Comune di Bergamo e dalle Associazioni del Commercio cittadino per ravvivare il centro città nelle serate estive 2018. Quinto appuntamento a partire dalle ore 21 di domani: dopo la Notte Bianca dello Sport, la Donizetti Night, la Festa Europea della Musica e lo “Shopping in una notte di mezza estate”, tocca a Artistinstrada, appuntamento con spettacoli di teatro, di teatro comico, parate e tanto altro.
Il programma di Artistinstrada 2018 prevede sei postazioni totali nel centro completamente pedonalizzato: in tutto ben 23 spettacoli, oltre a due gruppi di artisti itineranti che aumenteranno il coinvolgimento del pubblico, anche coprendo le aree non occupate da postazioni e convogliando quindi il pubblico verso le aree di maggior interesse.
Sono previste due postazioni di danza e performance aeree, con strutture certificate alte anche 8 metri. Le altre 4 postazioni vedranno alternarsi spettacoli di giocoleria, musica destrezza e fuoco, a rotazione durante l’arco della serata.
Rispetto agli ultimi appuntamenti, si restringe leggermente l’area del centro interessata dalla manifestazione: saranno infatti percorribili dalle auto le vie Tiraboschi e Zambonate.
Le prossime date da non perdere delle Notti in Centro sono il 27 luglio e il 7 settembre. 
Il 27 luglio, dopo la prima esperienza dello scorso anno, torna la serata Bergamo è Rock, progetto nato su iniziativa di alcuni esercenti del centro e condivisa fortemente dal Comune di Bergamo, dai commercianti di BergamoInCentro e del Distretto Urbano del Commercio. È prevista la presenza di oltre dieci postazioni musicali, con band che proporranno musica rock dal vivo.Ultimo appuntamento il 7 settembre con BergamoBalla, una delle manifestazioni più popolari di questi ultimi anni. Come per gli appuntamenti degli scorsi anni musiche, balli e danze animeranno il centro cittadino con la partecipazione di scuole di ballo e danza, ancora una volta affiancate dall’apertura straordinaria serale degli esercizi commerciali che organizzeranno attività di animazione e intrattenimento.




Distretto Urbano del Commercio di Bergamo Nicola Viscardi, già membro del cda, è il nuovo presidente

da sx Roberto Ghidotti, Federica Cologni, Nicola Viscardi, Giorgio Gori, Marco Recalcati, Filippo Caselli

Il Distretto Urbano del Commercio di Bergamo ha un nuovo presidente: è Nicola Viscardi, ex presidente dell’associazione delle Botteghe di Borgo Palazzo e già membro del Consiglio di Amministrazione del Distretto Urbano del Commercio. Viscardi succede a Roberto Ghidotti, che insieme a Filippo Caselli, entrambi espressione delle Associazioni di categoria, aveva gestito negli ultimi due anni i progetti del distretto.

Insieme a Viscardi, anche Federica Cologni, nominata nuova manager del DUC. Il nuovo presidente – che rimarrà in carica per i prossimi 3 anni – è stato scelto questa mattina dall’Assemblea del DUC, organo al quale siedono l’Assessore al commercio del Comune di Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, Confesercenti, ASCOM, l’Associazione dei commercianti del centro BergamoVive e un componente espresso dalle associazioni di via di Borgo Palazzo, Borgo Santa Caterina e Bergamo Alta.

“Sono molto contento della nomina – spiega il neopresidente Viscardi – nata da un percorso di condivisione con le altre associazioni del commercio di via. Vorrei ringraziare tutti coloro che in questi due anni messo tutto il loro impegno nei progetti del Distretto. Le progettualità che ci attendono sono davvero molte: innanzitutto il tema della rigenerazione urbana, che trova nella riqualificazione di via Tiraboschi la sfida più accattivante, ma anche i tanti eventi in mano al Distretto Urbano del Commercio. Su tutti le iniziative per il Natale 2018, sulle quali stiamo già lavorando nel tentativo di alzare ulteriormente l’asticella della qualità, con un progetto di comunicazione importante e nuove iniziative che possano rendere il centro polo attrattivo per lo shopping di fine anno.”




Saldi al via domani, si spenderanno 230 euro a famiglia

È iniziato il conto alla rovescia per i saldi estivi, già scattati il 1°luglio in Sicilia e il 2 luglio in Basilicata. L’appuntamento con lo shopping d’occasione per i bergamaschi e tutto il resto d’Italia è per sabato 7 luglio.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo poco meno di 230 euro (227 euro per la precisione), per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro. La spesa media prevista a persona sfiora i cento euro, 98 euro per l’esattezza. Le vendite di fine stagione conquistano il 60 per cento delle famiglie: 15,6 milioni (su 25,9 ) sono pronte ad acquistare capi a prezzi d’occasione.

Dopo una stagione non esaltante dal punto di vista dei consumi di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori ed articoli sportivi c’è attesa per i saldi estivi che rappresentano un banco di prova, soprattutto per i negozi al dettaglio multimarca. “Con le bizze meteo, l’assortimento nei negozi è quanto mai ricco e le vendite di fine stagione si può dire coincidano quest’anno con l’inizio delle temperature estive- commenta Diego Pedrali, presidente del Gruppo abbigliamento, calzature e articoli sportivi e componente della giunta nazionale Federazione Moda Italia Confcommercio-. Le previsioni di spesa nella nostra provincia rispecchiano quelle nazionali”. I saldi, tenendo conto anche di previsioni di vendita pressoché in linea con quelle dell’anno scorso, continuano ad essere appetibili per i consumatori, nonostante la concorrenza dell’e-commerce e quella di chi non osserva la legge regionale, che nei trenta giorni antecedenti i saldi vieta promozioni e vendite scontate. “La violazione della normativa è sempre più frequente e il problema si trascina da anni- continua Pedrali-. Ora agli sms si sommano le mail dei siti di e-commerce e non sono mancati nemmeno cartelli nelle vetrine per segnalare, più o meno velatamente, promozioni in negozio. Servono maggiori controlli e azioni severe e tempestive. Federazione Moda Italia segnala da tempo il problema e invoca un intervento deciso da parte della Regione in materia”.

Le sanzioni per chi non rispetta la normativa sui saldi (Legge Regionale n.6 del 2 febbraio 2010) vanno dai 516 ai 3098 euro.

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Ascom Confcommercio Bergamo ricorda alcuni principi di base:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

 




Fatturazione elettronica per i carburanti rinviata al 2019, Mora: “Le aziende così hanno più tempo per adeguarsi”

Slitta al 1 gennaio 2019 l’entrata in vigore della fatturazione elettronica per i gestori di carburanti.

Dal 1° luglio al 31 dicembre 2018 sarà possibile adottare il doppio binario; ciò significa che si potrà continuare a utilizzare fino alla fine dell’anno la scheda carburante.

Rimane però l’obbligo, per tutte le aziende e i professionisti, di adottare pagamenti tracciabili (carte di credito, bancomat, assegni, bonifici) per sfruttare i benefici fiscali. 

Infine, è possibile già dal 1 luglio 2018 ricevere fatture in formato xml. Tali fatture saranno da inoltrare al proprio consulente. 

“Siamo soddisfatti, era quello che avevamo chiesto – dice il presidente del Gruppo Benzinai Ascom Bergamo, Renato Mora -.  Mantenere schede carburanti oltre alle fatture elettroniche da qui a fine anno, quando l’obbligo scatterà anche per tutti i titolari di partita Iva, permetterà a noi gestori e alle aziende di adeguarsi con meno angoscia alla novità”.

 




Saldi, al via il 7 luglio

I saldi estivi sono alle porte. In Lombardia le promozioni prenderanno il via il 7 luglio per concludersi il 30 agosto. 
La Sicilia è la prima a partire, seguita a ruota dalla Basilicata,il 7 luglio toccherà a tutte le altre regioni. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo poco meno di 230 euro, per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro. Il presidente di Federazione Moda Italia e vicepresidente di Confcommercio, Renato Borghi, commenta: “Dopo una stagione primavera/estate non proprio esaltante dal punto di vista dei consumi di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori ed articoli sportivi c’è attesa per questi saldi estivi che rappresentano un banco di prova per il dettaglio moda multibrand. I saldi, tenendo conto anche di previsioni di vendita pressoché in linea con quelle dell’anno scorso, continuano ad essere appetibili per i consumatori nonostante un contesto di concorrenza globale, o meglio di ‘dittatura digitale’, capace di condizionare tutto, dalla filiera produttiva al modo delle persone di consumare e relazionarsi. Abbiamo chiesto l’introduzione della web tax perché i colossi del web devono stare nello stesso mercato con le stesse regole e con le stesse imposte delle nostre attività. A questo proposito, auspichiamo che la Ue guardi a quanto deciso dalla Corte Suprema Usa che ha dato il via libera alle tasse sulle vendite on-line”.

Valore dei saldi estivi per l’abbigliamento e le calzature – 2018

Valore dei saldi estivi (miliardi di euro) 3,5
Numero famiglie italiane (milioni) 25,9
Numero famiglie che acquista in saldo (milioni) 15,6
Acquisto medio a famiglia per saldi estivi (euro) 227
Numero medio dei componenti di una famiglia 2,3
Acquisto medio per persona (euro) 98

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:

1Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.

4Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come “Saldi Chiari”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.

 




Fatturazione elettronica, il Governo decide per il rinvio

Il governo sta predisponendo il rinvio al 1° gennaio dell’entrata in vigore della fatturazione elettronica per i benzinai. Lo ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio. “Stiamo predisponendo il rinvio al primo gennaio 2019 dell’obbligo di fatturazione elettronica per le vendite di carburanti ai soggetti con partita Iva. Questa categoria si è trovata ad essere prescelta per ‘sperimentare’, in anticipo su tutte le altre, l’entrata invigore dell’obbligo di fatturazione elettronica”. “È stata lanciata – ha concluso Di Maio – una novità senza dare il tempo e gli strumenti per attrezzarsi. La data del primo di luglio, così come denunciato dai benzinai, non è realistica per il passaggio alla fatturazione elettronica. Il paradosso italiano è che questi strumenti vengono inventati per combattere gli evasori e puntualmente vanno a danneggiare quelli che le tasse le hanno sempre pagate”. Dopo l’incontro con i gestori Di Maio ha quindi precisato che “in queste ore il ministro dell’Economia Tria sta scrivendo la norma che entrerà nel decreto dignità che verrà discusso in Consiglio dei Ministri previsto questa settimana”. Le tre Federazioni dei gestori carburanti – Faib, Figisc e Fegica – hanno revocato lo sciopero previsto per il 26 giugno, a seguito dell’incontro con il ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, in cui è stato confermato l’inserimento nel Decreto Dignità di una proroga, al primo gennaio 2019 dell’obbligo di entrata in vigore dell’emissione della fattura elettronica ai clienti che ne fanno richiesta.

 



Commercio ambulante, aperto il bando per la vendita durante le partite

Durante lo svolgimento delle partite di serie A della locale squadra di calcio è consuetudine concedere ad operatori del commercio su aree pubbliche la possibilità di vendere prodotti alimentari, articoli sportivi e gadget in prossimità dello stadio Atleti Azzurri d’Italia. Al fine di garantire la sicurezza degli operatori del commercio su aree pubbliche in forma itinerante, nonché evitare che i banchi mobili/autonegozi di tali operatori creino problemi di carattere viabilistico e di ordine pubblico durante lo svolgimento delle partite, sono state identificate undici postazioni di diversa metratura lungo viale Giulio Cesare. A garanzia di una gestione trasparente delle postazioni sopra citate, si indice un avviso  di selezione pubblica per la concessione degli stessi. La scadenza per la presentazione della domanda è il giorno 9 luglio 2018.




Notti in centro, sette appuntamenti animano il centro la sera

“Notti in centro”: è questo il titolo del calendario di eventi che animeranno il centro cittadino nell’estate 2018. Il Comune di Bergamo lancia un nuovo “cartellone” estivo, caratterizzato da una rafforzata partnership tra pubblico e privato e costruito in collaborazione con i commercianti del centro, con le loro associazioni di categoria e con il concorso di molte realtà del territorio.

Quest’anno saranno ben 7 gli appuntamenti di rilievo nel centro città pedonalizzato per l’occasione. Si comincia sabato 9 giugno con la Notte Bianca dello Sport, appuntamento ormai consolidato, promosso da Pro loco Bergamo in collaborazione con il Comune di Bergamo.

Per il secondo anno consecutivo il centro città sarà palcoscenico a cielo aperto in occasione della quarta edizione della Donizetti Night, in programma la sera del 16 giugno a partire dalle 18.30: concerti e spettacoli invadono Bergamo, da piazzetta Santo Spirito a largo Rezzara, insieme a centinaia di artisti, volontari e professionisti coinvolti per una notte realizzata dalla Fondazione Donizetti in collaborazione con i commercianti del Distretto Urbano del Commercio e le associazioni Ascom e Confesercenti.

Il 21 giugno sarà invece la Festa Europea della Musica a invadere il centro città: nata in Francia nel 1982, la manifestazione ha assunto dal 1995 un carattere internazionale coinvolgendo contemporaneamente, ad oggi, più di 300 città del Vecchio Continente. Ad animare la città nel segno della musica ci saranno 10 postazioni tra Largo Rezzara e il Sentierone, con il coinvolgimento delle scuole di musica, di artisti e giovani band, di cori gospel e parate di strada che intratterranno i bergamaschi fino a sera tarda. Accanto a queste manifestazioni la giornata europea dedicata all’arte delle sette note sarà arricchita dalle proposte curate dall’Università degli studi di Bergamo, da un concerto dell’orchestra La nota in più in Piazza vecchia organizzato da Pro loco città dei mille e l’omaggio alla musica di The Alan Parsons Project del chitarrista Massimo Numa con 57 musicisti sul palco installato nel complesso monumentale del Lazzaretto e organizzato da Druso e Bergamo racconta.

La pedonalizzazione del centro tornerà poi il 6 luglio, per una serata dal titolo “Shopping in una Notte di Mezza Estate (waitin’ for the midnight sale)”, in cui saranno i commercianti ad animare, tra musica, cibo e intrattenimento, le vie tra Piazza Pontida e via Tasso in attesa dei saldi estivi, previsti a partire dalla mezzanotte.

Il 19 luglio sarà la volta di Artisti in strada, dedicato agli artisti di strada con spettacoli di teatro, di teatro comico e parate che saranno il fulcro del quinto appuntamento dell’estate 2018 nel centro città, sempre con il concorso attivo degli esercenti del centro.

Il 27 luglio, dopo la prima esperienza dello scorso anno, torna la serata Bergamo è Rock, progetto nato su iniziativa di alcuni esercenti del centro e condivisa fortemente dal Comune di Bergamo, dai commercianti di BergamoInCentro e del Distretto Urbano del Commercio. È prevista la presenza di oltre dieci postazioni musicali, con band che proporranno musica rock dal vivo.

Ultimo appuntamento il 7 settembre con BergamoBalla, una delle manifestazioni più popolari di questi ultimi anni. Come per gli appuntamenti degli scorsi anni musiche, balli e danze animeranno il centro cittadino con la partecipazione di scuole di ballo e danza, ancora una volta affiancate dall’apertura straordinaria serale degli esercizi commerciali che organizzeranno attività di animazione e intrattenimento.

“Credo che mai come in questo 2018 – sottolinea il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – l’offerta estiva in città sia stata così variegata e diffusa. Abbiamo lavorato per garantire spazi di aggregazione e di incontro per i nostri concittadini in tutta la città, da Longuelo a Monterosso, passando per la Malpensata, Redona e il Centro cittadino. Accanto a questa Bergamo viva e attrattiva, si sviluppa una solida proposta culturale, dalla mostra sui dinosauri per il centenario del Museo Caffi alle esposizioni della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea alle proposte dei musei civici e del Museo delle Storie. Per quello che riguarda le iniziative del centro cittadino, vorrei ringraziare le associazioni del commercio, i negozianti e i soggetti privati con cui abbiamo costruito alcune proposte comprese nel calendario: si tratta di un modello di partenariato pubblico-privato che auspico possa confermarsi negli anni a venire.”

“La proposta delle iniziative estive – commenta il direttore di Ascom Bergamo Oscar Fusini – rappresenta l’evoluzione naturale della prima movida che rispondeva ad una fase diversa del risveglio della città. Oggi, in un momento peraltro di risorse ridimensionate, mettono unità nella programmazione dei diversi eventi proposti da pubblico e privato.”

“La collaborazione – dichiara Marco Recalcati, dell’Associazione BergamoInCentro – fra l’associazione dei commercianti del Centro con il Comune di Bergamo e tanti enti della città, dalla Fondazione Donizetti a ProLocoBergamo al Distretto del Commercio, ha creato ben 7 eventi serali e notturni che si terranno in centro. Eventi, di vario genere e per tutti i gusti, che – lo abbiamo visto – piacciono molto per la voglia di  aggregazione in luoghi suggestivi ed unici, con possibilità di fare quattro passi guardando le vetrine e fermarsi a bere qualcosa in buona compagnia. Il 6 luglio inoltre sarà interamente dedicato allo shopping  con  una notte di mezza estate: i negozianti creeranno eventi dentro o fuori le loro attività in attesa della mezzanotte, momento di inizio dei saldi estivi. Vediamoci In Centro!”

Le iniziative che avverranno nel centro città si affiancano alle proposte degli spazi estivi banditi dal Comune di Bergamo, a quelle dei tre Spazi giovanili comunali Edoné, GATE e Spazio Polaresco (senza contare gli spazi estivi condotti da realtà private – prendiamo ad esempio il Monastero di Astino – e alle manifestazioni nei quartieri). Senza contare le centinaia di eventi previsti dal bando di BergamoEstate, un cartellone che sarà presto svelato dall’Assessorato al tempo libero del Comune di Bergamo e che prevede musica, sport, spettacolo, cultura e visite guidate in tutta la città.




Più di 5mila fiori e 30 flower designer per accogliere Papa Giovanni

Una staffetta di 30 fioristi Ascom, ha lavorato -anche di notte- per accogliere nel migliore dei modi il ritorno di Papa Giovanni XXIII nella sua terra, a Sotto il Monte, a sessant’anni dall’elezione al soglio pontificio del Cardinale Angelo Roncalli, allora Patriarca di Venezia. Sono più di 5mila i fiori impiegati per onorare il Santo, allestendo con fiori il palco della tensostruttura a Sotto il Monte, il giardino della pace, la Parrocchiale e la teca di rose nella cripta. I fioristi stanno lavorando dal 15 di maggio per progettare gli allestimenti, attenendosi per la Messa in diretta tv alle esigenze televisive. Solo per allestire i 30 metri del palco della tensostruttura sono stati donati 4 mila fiori tra anthurium, rose, margherite, orchidee, nei colori giallo e bianco del Vaticano. Per la teca sono stati usati 800 tra garofani e rose rosse; per il Giardino della pace e il fontanile la scelta è ricaduta sulle rose bianche.

Adriano Vacchelli, presidente del Gruppo Fioristi Ascom commenta con orgoglio il lavoro fatto dalla categoria: “Per accogliere al meglio il Santo c’è stata una vera e propria staffetta di fioristi, che ha fatto a gara per dare il suo contributo con generosità, senza badare orari, tanto che si è lavorato anche di notte. E’ stata un’occasione per fare squadra e condividere un momento storico”.