Fatturazione elettronica, i benzinai chiedono un avvio sperimentale

I gestori carburanti si preparano alla fatturazione elettronica- che diventerà obbligatoria dal 1°luglio- ma confidano nell’adozione di un regime transitorio che possa rendere meno traumatico questo passaggio. “Mantenere schede carburanti oltre ad e-fatture da qui a fine anno, quando l’obbligo scatterà anche per tutti i titolari di partita Iva, permetterebbe di adeguarsi con meno angoscia alla novità” ha sottolineato il presidente del Gruppo Benzinai Ascom Confcommercio Bergamo Renato Mora, nel corso dell’incontro che l’Associazione Commercianti ha dedicato al tema lunedì sera, 4 giugno, nella sede di Via Borgo Palazzo.

L’incontro ha visto la partecipazione di oltre 70 gestori di impianti, fortemente preoccupati per l’adozione del nuovo provvedimento. Caduto l’emendamento per la proroga, le schede carburanti hanno ormai i giorni contati e saranno rimpiazzate da e-fatture dal 1°Luglio. Non vi è al momento alcuna rassicurazione, come sottolinea la Figisc- Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Confcommercio, sulla possibile coesistenza delle vecchie schede e delle fatture elettroniche, né sulla fase di avvio sperimentale, richiesta a gran voce dalla categoria.

L’area fiscale Ascom ha informato le imprese, illustrando nei dettagli l’iter della fatturazione digitale e le modalità di gestione delle diverse tipologie di e-fattura: immediata, differita, con carte prepagate, con buoni carburanti elettronici e con contratto di netting.

L’Associazione provinciale si è attivata, in accordo con la Federazione nazionale Figisc, per agire sui margini di gestione dei benzinai, schiacciati da imposte e contratti onerosi con le compagnie petrolifere. “Si modernizza il Paese a spese delle piccole imprese, con un ulteriore aggravio dei costi in un settore con margini risicatissimi, tra imposte, accise, Iva e Ricavo Industriale Lordo – commenta Renato Mora-. L’ulteriore innalzamento degli oneri che la fatturazione elettronica porta con sé, sommato alle commissioni più alte per i pagamenti elettronici, risulta insostenibile”.

Per accompagnare le imprese nell’adeguamento alla nuova normativa, Ascom offre un servizio di emissione e invio delle fatture elettroniche, e fornisce programmi per la gestione in autonomia di tutti i processi di fatturazione, firma, invio e ricezione. Oltre all’emissione elettronica, Ascom aiuta le imprese a rispondere all’obbligo di conservazione digitale dei documenti.

Il dato

Nella nostra provincia il provvedimento (Legge di Bilancio 2018 n. 205 del 27 dicembre 2017 ) coinvolgerà 215 imprese di gestione di carburante per circa 300 impianti (Dati Ascom su Elaborazione Dati Cciaa al 31 marzo 2018), di cui 38 in città. Sono 99.300 i lavoratori indipendenti bergamaschi (Dati Annuario Statistico Regionale aggiornato ad aprile 2018, su dato 2017) che dovranno richiedere fatture digitali ed effettuare pagamenti tracciabili (con carta di credito, bancomat, assegno o bonifico) per potere scaricare le spese di gasolio e benzina.

Cosa cambia

Le fatturazioni dovranno essere in formato xml (extensible markup language). Il nuovo tracciato impone l’inserimento di tutti i dati che compongono la fattura in modo standardizzato (scompariranno loghi ed altre personalizzazioni). Il file xml prima dell’invio attraverso il canale dedicato Sdi (sistema d’interscambio) potrà essere firmato digitalmente per garantire autenticità e integrità. Sdi recapiterà le fatture ai singoli destinatari (codice univoco inserito nel file o in sostituzione indirizzo Pec) dopo aver effettuato i controlli di correttezza formale; contestualmente rimanderà a chi ha emesso fattura una ricevuta attestante l’invio. Le fatture elettroniche sono soggette ad obbligo di conservazione, che può essere affidata anche a soggetti terzi in possesso dei requisiti di legge.




Bergamo in Fiore, si chiude con successo un mese di shopping e eventi

Da sinistra Oscar Fusini, Marco Recalcati e Giovanni Zambonelli

Una pioggia di quattrocento fiori ha decorato le vie dello shopping cittadino e 168 vetrine sono state allestite a tema floreale, con vasi, cesti e vere e proprie installazioni. Si chiude con successo un mese caratterizzato da eventi e Flower Lab, laboratori che hanno animato la città specialmente nei week-end. Per i più piccoli sono stati organizzati laboratori di riciclo creativo a tema floreale, lezioni di Kokedama (il giardino sospeso giapponese) e di acquerello botanico. E l’Accademia Carrara ha proposto il laboratorio creativo per bambini “Fioriscono dettagli”. Ma non sono mancati corsi per adulti ed esperti, come la dimostrazione sull’arte antica del Tombolo. Tra le varie iniziative realizzate questo mese, l’esposizione di un giardino verticale in Piazza Matteotti, laboratori creativi (tra cui la realizzazione di fiori in tessuto, in collaborazione con l’istituto professionale regionale ABF di Bergamo,  lezioni di cucina, workshop di decorazione di t-shirt a tema Bergamo in Fiore, realizzazione di accessori floreali, scuola di ikebana) e una “colazione in fiore” in Largo Rezzara. Degustazioni, menù a tema e workshop sono stati organizzati nei negozi del Borgo e del centro città. 
L’iniziativa Bergamo in Fiore, promossa dall’Associazione dei Commercianti del Centro Bergamo, “Bergamo Vive”, con il Patrocinio del Comune e il sostegno del Duc – Distretto Urbano del Commercio, affiancati dall’Associazione dei Commercianti di Borgo Santa Caterina, ha coinvolto gli esercenti, impegnati a far rifiorire lo shopping sottocasa a colpi di colore e creatività. Un party in stile floreale ha chiuso un evento che mai come quest’anno, per la terza edizione dell’iniziativa, ha riscosso consensi e successo: “Complice la coreografia, con l’allestimento di 400 fiori appesi nel cielo  per colorare 31 vie dello shopping del nostro centro commerciale naturale- commenta Marco Recalcati, presidente dell’associazione BergamoVive-.  Chi ha visitato la città ha camminato sotto un tetto fiorito e nei fine settimana grazie alla collaborazione di flower designer i fiori e l’arte floreale sono stati protagonisti di laboratori creativi”. Gli eventi di maggio hanno amplificato l’evento, tra sacro e profano: “Il passaggio dei bolidi della Mille Miglia, il Bergamo Pride e la peregrinatio di Papa Giovanni XXIII hanno portato in città turisti, visitatori e pellegrini” continua Recalcati. L’evento si è chiuso con un grande evento, un secret flower party: “Bergamo in Fiore ha valorizzato e abbellito ulteriormente il nostro centro cittadino- commenta Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo-. Non posso che ringraziare i commercianti del centro per l’impegno, la sensibilità e la creatività messa in campo per fare grande questa terza edizione dell’iniziativa”. Il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini,  ha aggiunto: “La nostra città fiorita è stata molto apprezzata dai turisti presenti questo mese a Bergamo, conquistati dagli allestimenti floreali e dai fiori sospesi”. 

 




Il tour Federmobili fa tappa a Bergamo convegno in Ascom il 28 maggio

Il tour nazionale Federmobili “Quali sfide e quali opportunità per la distribuzione indipendente di arredamento?” fa tappa a Bergamo.
L’appuntamento è lunedì 28 maggio alle 10.30 nella sede di via Borgo Palazzo 137 (sala Conferenze). Al centro dell’incontro, riservato agli operatori del settore, l’impatto della crisi sul mercato, le prospettive di impresa 4.0, i possibili scenari di integrazione tra il negozio fisico e virtuale. Un accento particolare sarà posto sui servizi che la distribuzione indipendente offre come vantaggio competitivo e sull’importanza di attribuire una valorizzazione economica agli stessi. Attraverso storie aziendali di successo, il comparto si confronterà con esempi in grado di difendere e accrescere la propria competitività.
Il convegno si apre con i saluti di Renzo Cereda, presidente Gruppo Mobili e Arredamento Ascom Confcommercio Bergamo e del direttore dell’Associazione Commercianti Oscar Fusini. Alle 11 si entra nel vivo del tema con gli interventi di Mauro Mamoli, presidente nazionale di Federmobili e di Laura Molla, direttore Federmobili, che illustreranno le novità per il comparto, a partire dal nuovo contratto tipo per la vendita, e i servizi a disposizione delle imprese. Alle 11.30 saranno proposte come case history di successo l’esperienza di rete dei professionisti dell’arredamento della provincia di Cuneo per accrescere la loro capacità competitiva e di DesignBestbyWebmobili per la gestione ottimale delle opportunità offerte dal web.

Per iscrizione clicca qui

Info e iscrizioni: 035.4120203, direzione@ascombg.it




Cresce il dettaglio specializzato in ortofrutta,+4% le vendite nel 2017

La “signora Maria”, decennale icona del consumatore medio che va a fare la spesa? Oggi non esiste più. “Oggi ci confrontiamo con la ‘dottoressa’ Maria, un utente di alto profilo, iper-informato, che legge giudizi sui social e sui blog, pubblica recensioni e scarica volantini e app”. Ecco il nuovo scenario di consumo con il quale deve confrontarsi anche il canale del normal trade in ortofrutta: con queste premesse si è aperto nella seconda giornata (giovedì 11 maggio) di Macfrut 2018 il convegno “Le nuove opportunità del dettaglio specializzato”, organizzato, oltre che dalla stessa fiera Macfrut, da FIDA, Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari, e Italmercati, il network dei maggiori centri agroalimentari italiani, in media partnership con la testata Fruitbook Magazine.
 
A tracciare un profilo del nuovo consumatore e del nuovo ruolo del dettagliante è stato Livio Bresciani, vice presidente di FIDA, che ha presentato i numeri del settore dettaglianti che sta vivendo una nuova fase di sviluppo dopo 2 anni di crisi. “I negozi di ortofrutta in Italia sono 17.016, pari al 22,3% dei punti vendita alimentari specializzati – sottolinea – Gli acquisti di frutta e verdura presso i dettaglianti specializzati nel 2017 sono saliti a circa 1,86 milioni di tonnellate (+4% sul 2016) e attualmente ricoprono il 22% delle quote di mercato. Se gli acquisti di frutta e verdura crescono, cresce parimenti la domanda di prodotti ad alto contenuto di servizio, sani e salutari allo stesso tempo”.
E il consumatore? Ha poco tempo, è diventato multicanale ed è anche infedele (il 63% degli utenti acquista dove è più conveniente) e vorrebbe i vantaggi del digitale a quelli del luogo fisico. Quali sono dunque le nuove opportunità per il dettaglio specializzato? “Occorre cavalcare queste tendenze, offrire prodotti innovativi come centrifughe e succhi da passeggio, frutta e verdura già tagliata, minestroni creativi, gastronomia veganae la rapidità di consegnare la spesa ordinata. Insomma un e-commerce di prossimità”.
 
Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati ha fatto invece una fotografia dei mercati all’ingrosso: un canale che conta oggi su un fatturato di 5 miliardi di euro, per un volume di 3,2 milioni di tonnellate all’anno di prodotti commercializzati. “L’ortofrutta oggi è un prodotto di qualità, che va curato e gestito con professionalità. – sottolinea Pallottini – Noi dei mercati all’ingrosso vogliamo portare avanti un progetto incentrato sulla qualità, stiamo anche mettendo a punto un nuovo format di negozio”.
 
Il convegno è stato anche l’occasione per premiare i migliori fruttivendoli d’Italia. Lo hanno fatto Apofruit e VI.P – Mela Val Venosta nell’ambito dei rispettivi concorsi “Magic Code” e “L’Amicizia premia sempre!”. Progetti di fidelizzazione che utilizzano le nuove tecnologie come app e qrcode. Gianluca Casadio, responsabile marketing di Apofruit, ha premiato con la consegna delle chiavi di una Lancia Ypsilon il signor Serranni Antonio di Noicattaro, in provincia di Bari, miglior dettagliante dei prodotti Solarelli e Melinda nell’edizione 2017 del concorso Magic Code, svolta in partnership con il consorzio melicolo della Val di Non. “Il progetto Solarelli, nato nel 2008 commercializza la linea di alta qualità di Apofruit con una alta gamma di referenze e un  fatturato che registra un trend positivo costante.
Il fruttivendolo non è un semplice negoziante, è un “maestro della frutta”: lo ha sottolineato anche VI.P, il consorzio melicolo altoatesino che commercializza la celebre Mela Val Venosta. “Il dettagliante è portavoce di nostre mele. – esordisce Benjamin Laimer, responsabile marketing.
Vincitori del contest della Val Venosta edizione 2018 è stata Gianna Giannuzzi, dettagliante della provincia di Bari, a cui sono state consegnate a Macfrut le chiavi di una Fiat Doblo. 
 




Il saluto e gli attestati di stima delle autorità

Al saluto del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, sono seguiti gli attestati di stima delle autorità che hanno voluto partecipare ad un’assemblea affollata come non mai per Paolo Malvestiti.

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha anche dato rassicurazioni sull’impegno dell’amministrazione per commercio e turismo: “Sono qui per testimoniare la qualità della collaborazione con Ascom e con la Camera di Commercio in questi anni di presidenza di Paolo Malvestiti. Dal 2000 ha affrontato sfide, difficoltà e cambiamenti, dal passaggio all’euro all’ascesa della gdo, fino alla concorrenza dell’e-commerce. Con Ascom e le altre associazioni di rappresentanza abbiamo cercato di proporre, attraverso il distretto del commercio, un’alleanza tra attività commerciali di diverse dimensioni e caratteristiche. Abbiamo cercato di governare queste dinamiche”. Sulle vendite on-line il sindaco ha aggiunto: “Quanto all’e-commerce, la prima idea è vederlo come antagonista e la web- tax quanto meno rende la concorrenza meno sleale. E’ impossibile governare o arrestare fenomeno, ma si può trovare una terza via, aprendo le porte dei propri negozi al mondo attraverso il web”. In questi anni la città si è trasformata grazie al turismo, ma il fenomeno va governato: “Lo sviluppo di strutture extra- alberghiere ha subito un’ulteriore accelerazione negli ultimi anni. Lo sviluppo di queste attività, specialmente in Città Alta , va monitorato”.

Lara Magoni, assessore regionale al Turismo

L’assessore regionale al Turismo e marketing territoriale Lara Magoni, nonché imprenditrice nel settore alberghiero nella sua Selvino, dopo i ringraziamenti a Malvestiti come associata per la sua rappresentanza, ha assicurato il suo impegno e vicinanza agli imprenditori: “Gli albergatori, i commercianti, i ristoratori e gestori di bar ogni giorno alzano saracinesca e cercano di stare sul mercato, stretti tra le commissioni dei portali di prenotazione e la concorrenza sempre più pressante dell’e-commerce. L’ obiettivo delle istituzioni deve essere quello di sburocratizzare ed è quello che cercherò di fare in Regione. E poi vanno date opportunità alle imprese: ho chiesto di organizzare per il prossimo anno un “Fuori salone lombardo”, allargato all’intera regione. Turismo e moda sono fondamentali per la Lombardia, che conta 34 mila imprese e 4 mila a Bergamo. Nella nostra città passano 2,3 milioni a Bergamo, dei 39 milioni di presenze lombarde”.

Renato Borghi, vicepresidente vicario Confcommercio Lombardia

Il vicepresidente di Confcommercio Lombardia, Renato Borghi, ha voluto che il suo saluto fosse quello di un amico più che di un collega: “Ho letto un detto bergamasco che recita “raramente mostra la fiamma, ma sotto la cenere la brace è sempre accesa”. Ho sempre percepito la passione di Paolo Malvestiti in ogni cosa che ha fatto ed è questa l’ unica cosa che è in grado di cambiare veramente tutto, nell’appartenenza, nella passione e nei valori. L’ impresa nasce per passione e desiderio di fare qualcosa e solo gettando il cuore oltre l’ostacolo resiste alle difficoltà”.

Alberto Brivio, presidente di Imprese&Territorio

Anche il presidente di Imprese & Territorio, nonché di Coldiretti, Alberto Brivio ha ringraziato Paolo Malvestiti per la “responsabilità portata avanti nel fare una politica di relazioni sul territorio e di territorio. La strada giusta per rappresentare al meglio i nostri associati”.




Assemblea, premiazioni negozi storici

Nel corso dell’assemblea generale, Ascom rende omaggio a 24 insegne che hanno fatto la storia del commercio. Le attività sono state riconosciute da Regione Lombardia negli ultimi due anni. Con gli ultimi riconoscimenti salgono a 114 i negozi ed i locali storici complessivamente riconosciuti in provincia di Bergamo. In particolare, possono vantare il riconoscimento di “storica attività” le insegne che possono dimostrare almeno 50 anni di storia, anche non continuativa, conservazione della medesima merceologia ed insegna e possibilmente conservazione della stessa gestione e sede fisica. Possono fregiarsi del titolo di “negozio storico” le attività che, oltre a vantare più di 50 anni di continuità aziendale e merceologica, hanno una collocazione di pregio storico, architettonico e artistico o ha mantenuto arredi originali.

LA STORIA DEL COMMERCIO. LE SCHEDE DEI PREMIATI

NEGOZIO STORICO

CORNARO GIOIELLI

Via Gabriele Camozzi 44

Bergamo

In attività dal 1964

La Gioielleria Cornaro con le sue sei vetrine all’angolo con via Taramelli e i suoi tre piani è uno degli indirizzi di riferimento per gioielli, orologi e argenteria. L’attività, rilevata da un negozio esistente, inizia nel 1964. Renzo e Alessandra Cornaro hanno portato avanti la gioielleria con grande entusiasmo, affiancati da vent’anni dalle figlie Giovanna e Marialuisa.

GAROFANO DI EGMAN EMILIO
via Vittorio Emanuele II, 50
Zogno
In attività dal 1933

Giovanni Garofano, ambulante di prodotti tessili si trasferisce a Zogno nei primi del Novecento. Nel 1933 con la moglie Maria apre al piano terra della loro casa il suo negozio di vendita al dettaglio, continuando fino alla fine degli anni Sessanta a fare anche mercati Nel 1978 Giovanni cede l’attività alla primogenita Clorinda. Nel 1999 la gestione passa al nipote Emilio che, dopo la laurea in Economia e commercio, decide di continuare la strada intrapresa dal nonno.

STORICA ATTIVITA’

PANIFICIO PASTICCERIA ZATTI
Via Chiesa, 1
Tavernola Bergamasca
In attività dal 1849

Lo storico forno di via Chiesa è attivo da più di 170 anni, dal 1849, ed è alla quinta generazione. Il nonno Alessandro e la nonna Catina hanno trasmesso segreti e passione ai figli Giulietta, Gilda, Luisa e Cornelio. Quest’ultimo ha preso in mano le redini del forno e del negozio nel 1983 e li sta portando avanti con la famiglia. Tra i fiori all’occhiello della produzione sfongade, biscotti, salatini e pasticcini.

VOLPI
via Gregorini, 5
Lovere
In attività dal 1910

Paola Volpi porta avanti la tradizione centenaria di famiglia nell’abbigliamento a Lovere. Il bisnonno Piero, inizia a commerciare tessuti per il confezionamento di abiti e biancheria per la casa alla fine dell’Ottocento. La gestione passa alla moglie Pierina. Nei primi anni Sessanta subentra Giampiero, che trasferisce il negozio nella zona del lungolago, prima in piazza Tredici Martiri, poi più in là in via Gregorini. Con la moglie Milena gestisce il negozio per 50 anni. A loro segue la figlia Paola che amplia e fa crescere ulteriormente l’attività.

DALL’ARA MOTOTECNICA
Via Giorgio e Guido Paglia, 19
Bergamo
In attività dal 1920

La storia della famiglia Dall’Ara nell’ambiente motociclistico risale agli inizi del secolo scorso, quando nonno Urbano commercializza le prime moto inglesi importate in Italia. A Urbano subentra Aldo e nel 1973 è il nipote del capostipite Ezio a mandare avanti il negozio, che porta il suo nome. Il figlio Andrea lo affianca nell’attività di vendita, officina e ricambi, fiore all’occhiello della mototecnica.

BAR WENDER
Via Cavallotti, 6
Lovere
In attività dal 1929

Nel 1929 Adele Pifferetti avvia a Lovere un piccolo laboratorio di pasticceria per i figli Giuseppe e Luigi Vender al piano terra della casa “Secchia”. Il negozio si trasferisce nel 1950 nell’attuale sede. Nel 1977 la pasticceria è rilevata da Luigi, con la moglie Cecilia e le figlie. Negli anni ’80 si affianca nel lavoro il figlio Pier Giacomo che si forma anche all’Ecole Nationale Superiore de patisserie di Yssenjeaux in Francia. La moglie Elisabetta si dedica principalmente al negozio e alle confezioni. Dal 2016 anche la figlia Veronica lavora nell’attività di famiglia.

ROTA ROSANNA ABBIGLIAMENTO

Via Vittorio Emanuele 61

Calusco D’Adda

In attività dal 1931

Nel 1931 Emilio Dadi con la moglie Teresa Regazzi fonda l’attività di vendita al dettaglio di tessuti, mercerie, grano, cascami e pasta. Negli anni 50 la licenza si estende a cancelleria, profumi, ceramiche e ombrelli. Nel 1954, i figli Aldo, Angelo e Maria subentrano nella gestione del negozio. Nel 1979 è Aldo a continuare l’attività, fino al 1993 quando gli succede la moglie Rosanna Rota che ristruttura il negozio, dove la affianca il figlio Omar.

GASTOLDI MACELLERIA, SALUMERIA, GASTRONOMIA
Via Roma, 12
Bariano
In attività dal 1937

La macelleria Gastoldi nasce nel 1905 a Bariano, in via Roma. Il titolare è Antonio, affiancato dai tre figli Rino, Giovanni e Cesare. Giovanni, con la la moglie Teresa, rileva nel 1937 la drogheria di famiglia e nel 1951 manda avanti la professione del padre con la licenza di macelleria, producendo anche salumi. Negli anni Settanta la macelleria Gastoldi diventa una vera e propria azienda di famiglia con tutti e cinque i figli di Giovanni in negozio. E’ il 1978 quando Piero, l’unico figlio maschio, rileva l’attività con la moglie Beatrice.

EDICOLA CARTOLERIA CONSOLI
Via Roma, 31
Tavernola Bergamasca
In attività dal 1947

Tre gestioni e una storia imprenditoriale lunga 75 anni. Nel 1942 Antonia Strigelli e Natale Pedrocchi richiedono una licenza di rivendita di giornali e giocattoli e profumi. Nel 1947 la cartoleria passa alla figlia Candida. Oggi la nipote Mariangela Consoli guida l’attività, punto di riferimento per la comunità di Tavernola e per i villeggianti. Il negozio è anche ufficio turistico aggiunto.

OTTICA ROVETTA
Piazza Giuseppe Garibaldi, 6
Lovere
In attività dal 1950

Nel 1950 a Lovere i fratelli Rovetta aprono l’ottica che porta il loro nome. L’attività viene rilevata negli anni Sessanta dalla famiglia Vasconi, che mantiene il nome. Nel 1991 il negozio viene ceduto ai fratelli Tagliabue, che ancora oggi mantengono per tradizione il nome, l’arredamento e diversi strumenti appartenuti ai fondatori dell’attività.

PANIFICIO MUSONI SILVANO
via Achille Grandi, 25
Lovere
In attività dal 1951

Per risalire alla nascita dell’attività della famiglia Musoni dobbiamo partire dal 1932 a Brescia. È qui che i fratelli Paolo e Carlo iniziano la loro avventura. Dopo il trasferimento a Lovere, nel 1967, l’attività passa al figlio di Paolo, Silvano. Nel 1996 il testimone passa ai nipoti Giovanna e Marino, che portano avanti tradizione e tipicità nella preparazione di prodotti da forno.

CASALINGHI CESTERIE GIOCATTOLI BACCHETTA
Via Tadini, 50
Lovere
In attività dal 1954

Sotto i Portici Tadini nel 1954 Renzo Bacchetta trasforma il negozio di zoccoli della famiglia della moglie, vendendo anche manufatti di vimini e giocattoli. L’attività è in continua espansione e, negli anni, occupa locali sempre più grandi. Nel 2008, anche i vani del primo piano, inizialmente adibiti ad abitazione della famiglia, vengono dedicati al negozio. Ancora oggi l’attività portata avanti da Giuseppe e Adeliana ha l’insegna originale del 1966.

CONFEZIONI GREGIS DI OSVALDO GIMONDI

Via Roma 105

Sedrina

In attività dal 1954

Nel 1946, Maria Santa Gregis lavora come commessa dal cognato Santo Morosini, che le affida presto la direzione di due suoi negozi a Brescia. A Sedrina, in Via Roma, apre con il marito Giovanni un negozio di tessuti, con vendita di capi confezionati e biancheria. Nel 1977 il figlio minore affianca Maria nella conduzione del negozio mentre lei si dedica a sponsorizzare iniziative sportive e culturali, come il Centro Studi Francesco Cleri. Da dicembre 2007, il titolare di questa impresa familiare, è Osvaldo Gimondi.

PELLICCERIA CASTELLI

Via Padergnone 28
Zanica

In attività dal 1955

Carlo Castelli nel 1955 gestisce con la moglie Teresa Provenzi, figlia di ambulanti, un negozio di abbigliamento e confezioni, in Via Roma, a Zanica. Nel 1971 l’attività si estende alla vendita di pellicce, capi in pelle, montone e tappeti pregiati. Si affiancano i cinque figli. Nel 1980 l’attività si trasferisce in via Padergnone 28 e si allarga alla custodia di pellicce nel caveau blindato. Dal 1989, è il figlio Pietro con la sorella Carla, a continuare la storia della pellicceria.

COLTELLERIE COLLINI
via Antonio Gramsci, 8
Lovere
In attività dal 1955

L’attività nasce sulla scia del fenomeno migratorio degli arrotini dalla Val Rendena. Dopo anni di attività come ambulante, Mansueto Collini decide nel 1955 di aprire il suo negozio nel centro storico di Lovere, insieme ai figli Lino e Quintilio. Negli anni Ottanta Lino sposta l’attività di fronte alla vecchia sede scelta dal padre e nel 1995 gli succedono i figli Norma e Attilio.

GIOIELLERIA ROSASPINA

Via Borgo Palazzo, 39b

Bergamo
In attività dal 1956

La storia della Gioielleria Rosaspina risale agli inizi del 1900, quando Luigi apre il negozio in via Borgo Palazzo. Al fondatore seguono la figlia Giulia e il marito Angelo Marchesi. La nipote, Luisa Marchesi, insieme al marito Pierangelo e al figlio Stefano, manda oggi avanti l’attività, arricchita dal laboratorio orafo e orologiaio. Negli ambienti rinnovati e moderni fa bella mostra la storia con una cassaforte originale dei primi del Novecento.

FOTO OTTICA SKANDIA

Via Borgo Palazzo 102-104

Bergamo

In attività dal 1957

Il nome “Skandia” omaggia la Svezia, dove il fondatore Nicola Viscardi nel 1948 imparò a guardare la luce attraverso l’obbiettivo fotografico. Di ritorno a Bergamo, con la moglie Ornella, apre nel 1957 uno studio fotografico a Boccaleone. L’attività cresce e si trasferisce prima in via Piatti, e dal 1974 è in via Borgo Palazzo nella sede attuale, ristrutturata nel ’91. Oggi l’azienda è guidata dai figli Giovanni e Roberto e dal nipote Nicola. Nel 2009 Skandia raddoppia spazi e servizi con il negozio di ottica.

PARIGI MARKET

Via Iv Novembre 38

Ponte Nossa

In attività dal 1958

Nel 1958 la famiglia Parigi investe in un negozio di alimentari sulla terrazza di fronte a via 4 novembre 38, fino a quando nel 1973 lo trasferiscono nella sede attuale. Nel 1992 Stefano e sua moglie sostituiscono i genitori nella gestione del negozio, che offre un “banco freschi servito” con prodotti di gastronomia, salumi, formaggi, carni. Si affianca il servizio a domicilio.

LE DELIZIE

Via Giuseppe Mazzini 4
Osio Sopra

In attività dal 1958

Caterina Cassotti, nel 1958, apre un negozio di frutta e verdura con edicola. La figlia Giovanna Dalmaggioni si dedica poi all’attività di ortofrutta, e cede la licenza di vendita di quotidiani. Dal 1996 il figlio Omar la affianca nella gestione, introducendo piatti di gastronomia e la vendita di pane e pasticceria la domenica. Nel 2011 si aggiunge il fratello Daniele con l’edicola accanto al negozio. Nel 2015 Omar inventa il “kebabg”, una rivisitazione locale del panino turco.

LA PICCOLA TRATTORIA DA TITE
Via Cascutelli, 23
Sant’Omobono Terme – Valsecca
In attività dal 1958

Quasi un secolo fa, tra i verdi boschi dell’Alta Valle Imagna, Noè ed Elvira Vanoli conducevano la loro piccola trattoria con negozio attiguo. Nel borgo montano di Valsecca si produceva pane con il forno a legna, si macellava la carne per lo spaccio interno, si selezionavano i formaggi migliori della valle. La gestione passa poi alla figlia dei fondatori Adoratrice, per tutti Tite, e oggi è affidata alla nipote Silvia Invernizzi, cuoca tuttofare, che si alterna tra fornelli e sala. Accanto al locale c’è un negozio multiservizio con cartine e brochure per la promozione turistica.

LA PRIMAVERA
via Gregorini, 23
Lovere
In attività dal 1960

Angela Mazzoleni nel 1950 apre un piccolo negozio, che nel 1960 prende il nome de “La Primavera”. Angela si avvale della collaborazione delle due figlie Anna e Imelda nei locali al numero 23 di via Gregorini. Con il passare del tempo le donne de “La Primavera” abbandonano la vendita dei tessuti e si dedicano a quella dell’abbigliamento intimo e dei costumi da bagno; nel 1977 l’attività viene rilevata da Imelda. Nel 2002 la figlia Sara entra nell’azienda di famiglia continuando la tradizione tutta in “rosa” del negozio.

ISNENGHI ISTITUTO OTTICO
Via Tasso, 62
Bergamo
In attività dal 1962

La storia della famiglia Isnenghi nel commercio risale al 1860, quando Enrico, al rientro dalla Spedizione dei Mille apre il suo negozio di orologiaio all’antica Fiera di Bergamo. Edoardo Isnenghi eredita il negozio introducendo l’Ottica, che passerà poi al fratello Giovanni e successivamente al figlio Giuseppe, che nel 1962 apre l’attuale negozio Isnenghi Istituto Ottico in Via Torquato Tasso, 62. Il figlio Mirko gestisce l’attività dal 1975, ispirandosi ai criteri e alla tradizione di famiglia. La figlia Lisa dal 2013 lo affianca in negozio.

TRATTORIA BOLOGNINI
Via Divisione Alpina Tridentina, 11
Mapello
In attività dal 1963

È da poco finita la guerra quando, nel 1947, Pietro Bolognini e sua moglie Caterina decidono di aprire un ristorante. Lo chiamano la “Frosca” e si trova in località Piana di sotto. Nel 1951 l’attività si trasferisce e diventa un Circolo Arci Enal. È con la seconda generazione, con Natale e Felicita che il locale diventa una trattoria e si trasferisce nella sede attuale. Il figlio Gian Battista, nel 1975 prende le redini dell’impresa con la moglie Maria Grazia. Nel 1995 si unisce anche Romina. Molti dei prodotti serviti provengono dalla Fattoria e Allevamento Bolognini, portata avanti dall’altro figlio, Cristian.

ALBA ABBIGLIAMENTO
Via Borgo Palazzo, 39
Bergamo
In attività dal 1966

“Alba abbigliamento” nasce nel 1966 quando Giovanni Mangili e sua moglie Marilena, rilevano l’attività del negozio Alba, dal nome della fondatrice negli anni Cinquanta. Da oltre cinquanta anni “Alba abbigliamento” è il punto di riferimento cittadino per capi di abbigliamento classici: “non tutto ma di tutto” recita il motto dell’attività. Oggi Angelo Mangili porta avanti con dedizione l’attività iniziata mezzo secolo fa dai suoi genitori.




Diego Pedrali confermato nel direttivo nazionale di Federazione Moda Italia

Lunedì 16 aprile 2018, a Forlimpopoli, a Casa Artusi, si è tenuto il primo Consiglio Nazionale di Federazione Moda Italia, dopo la conferma del presidente Renato Borghi.In questa sessione d’incontro, dopo le comunicazioni del presidente sono stati eletti i membri di Giunta. Nel direttivo è stato confermato tra i componenti della Giunta nazionale per il prossimo quinquiennio Diego Pedrali, carica che già ricopre da tre mandati. Pedrali, 67 anni, è presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature e articoli sportivi Ascom Confcommercio Bergamo. “Da vent’anni cerco di svolgere nel migliore dei modi il compito di rappresentare le categorie dell’abbigliamento, calzature e articoli sportivi di tutta la provincia di Bergamo, portando le istanze della categoria anche a livello nazionale- commenta Pedrali-. La Federazione si è già attivata per scongiurare l’aumento dell’Iva e ridurre le imposte a famiglie e imprese per rilanciare i consumi”.




Agenti di commercio, arriva il contributo integrativo per malattie prolungate

Arriva una nuova prestazione assistenziale per i 250 mila agenti e rappresentanti di commercio: nel caso di malattia prolungata per un periodo maggiore a 21 giorni consecutivi avranno la possibilità di ricevere un contributo supplementare di mille euro (oltre alla già prevista polizza infortuni). La misura è stata deliberata da Enasarco su proposta di Fnaarc, l’associazione più rappresentativa della categoria, aderente a Confcommercio. L’ampliamento delle prestazioni integrative riconosce dunque un nuovo contributo straordinario per infortunio, malattia o ricovero a cui segua una forzata sospensione dell’attività lavorativa per convalescenza, che dovrà essere certificata da strutture sanitarie. “La Fnaarc si è battuta per questo nuovo contributo – ha dichiarato Alberto Petranzan, presidente di Fnaarc  che tutela agenti e rappresentanti i quali in caso di prolungata malattia vanno incontro ad una contrazione certa del proprio fatturato in virtù delle caratteristiche peculiari dell’attività di agenzia”.




A Treviglio apre in Via Galliari una nuova libreria con oltre 13 mila titoli

Un negozio con 10.000 titoli, 13.000 volumi sugli scaffali e altri 200.000 reperibili in 48 ore. Aprirà sabato 24 marzo a Treviglio, nella centrale via fratelli Galliari, la nuova libreria Ubik. Alla guida ci saranno Marcella Toniolo, che è stata direttrice dell’Ibs a Bergamo e ha poi lavorato al Libraccio e Gabriela Casola, di origini messicane, ma vive a Cernusco e ha maturato esperienza come direttrice negli store Mondadori e Feltrinelli. La nuova attività mira a colmare il vuoto in un settore non molto fortunato in città: oltre a “Fonteviva” dal carattere religioso, i lettori trevigliesi possono cercare i loro testi preferiti solo nella cartoleria Rossetti, all’Ipercoop o nel bookshop all’interno dell’Ariston multisala. “La mia idea nasce proprio dalla scarsa offerta – afferma la Toniolo che vive a Brignano -. Mi è capitato di cercare un buon libro e non sapere dove trovarlo, se non on line”. A contraddistinguere la nuova realtà, la stessa formula che caratterizza le 70 librerie Ubik in tutta Italia: nell’assortimento saranno presenti tutti i generi e una varietà di giochi didattici e prodotti di cartoleria di tendenza. “A farla da padrone è sempre la narrativa – afferma la neodirettrice – mentre la nuova moda sono le proposte per young adults, la fascia che va dai 15 ai 17 anni, che spazia dal fantasy alle biografie dei più famosi youtubers come Favij o degli idoli della rete come Francesco Sole. Non è vero, infatti, che i giovani non leggono, semmai non apprezzano ciò che viene loro imposto”. L’orario sarà continuato dalle 9 alle 19 con apertura la domenica mattina dalle 9 alle 13, mentre una tessera speciale permetterà ai lettori di fidelizzarsi, ottenere sconti e restare aggiornati su attività, presentazioni e promozioni. Già disponibile anche la pagina Facebook, Libreria Ubik Treviglio, dove si può seguire l’attività quotidiana delle libraie e gli eventi in programma.




Prospettive del commercio 4.0, il futuro dei negozi passa anche dalla formazione

Fra rivoluzione digitale dei servizi e della distribuzione e centri commerciali sempre più on line, la Filcams-Cgil di Bergamo torna a parlare di “Prospettive del commercio 4.0. Tra domanda e offerta” con una tavola rotonda, svoltasi venerdì 23 febbraio, al Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni.  L’incontro si è aperto con i saluti di Antonella Protopapa, segretaria generale Filcams- Cgil Lombardia e di Gianni Peracchi, segretario generale Cgil Bergamo. Carlo Massoletti, componente della Giunta nazionale Confcommercio ha sottolineato come innovazione e digitalizzazione rappresentino sfide da affrontare per i commercianti, alle prese con la concorrenza sempre più pressante dell’e-commerce: “I negozi  tradizionali trovano la loro forza più grande nelle relazioni, nei servizi alla clientela e nella personalizzazione. Ma c’è ancora molto da fare, soprattutto sul fronte della formazione, per rafforzare le competenze nei punti vendita e creare proficue sinergie”. La sharing-economy, ha sottolineato inoltre Massoletti, presenta anche limiti e distorsioni.  “Comprendere le trasformazioni del lavoro significa anche lavorare per contribuire a dare rappresentanza a un mondo che cambia, con nuove strategie e con nuovi modelli”: partendo da questa premessa, Mario Colleoni, segretario generale della FILCAMS-CGIL di Bergamo ha sottolineato: “Con la crescita dell’innovazione tecnologica che talvolta sostituisce il lavoro, le disuguaglianze di reddito negli ultimi anni sono aumentate. Se non si interverrà in modo efficace muovendo da un’idea di tutela del lavoro e dei lavoratori come elemento prioritario, gli squilibri saranno destinati ad aumentare nei prossimi anni. Oggi l’approccio dedito alla valutazione dei cambiamenti non può meramente partire da una visione interna, nazionale, ma bensì, deve tenere conto dei cambiamenti in essere a livello mondiale. Il commercio rappresenta un settore in forte crescita e espansione in molte economie avanzate e le nuove tecnologie stanno condizionando la modalità di questa crescita. L’occupazione assume varie forme, soprattutto nel terziario, spesso precarie e la redistribuzione dei profitti è troppo spesso iniqua, in contraddizione con le politiche molte volte sostenute anche da numerosi imprenditori del settore  che sollecitano necessarie riforme finalizzate al rilancio della domanda. Non si può quindi dimenticare che i cittadini sono consumatori oltre che lavoratori”.