Casa Maioli, gli artigiani della piadina conquistano il centro città

Casa-Maioli-Photo-Devid-Rotasperti

Bergamo, a partire da Oriocenter, accompagna lo sviluppo della nuova partnership tra Percassi Food & Beverage e la famiglia Maioli, artigiani della piadina dal 1952, per l’espansione del brand. La prima insegna è stata inaugurata ad Oriocenter il 5 febbraio, si attende a giorni il taglio del nastro in Via Tiraboschi, ed entro la fine di maggio è prevista una nuova apertura nel Polo del Lusso. L’atmosfera è quella dei chioschi romagnoli e delle vecchie cabine da spiaggia a listoni di legno a strisce bianche e verdeacqua, la stessa che ha visto crescere i Maioli a Cervia, sponda autentica di una ormai decisamente glamour Milano Marittima. Depositari della tradizionale ricetta della piada, custodita da tre generazioni, da quando le nonne Gina e Rina la impastavano a mano, Mirko e Alessandro Maioli hanno portato in alto l’artigianalità di famiglia e del chiosco che per una vita hanno avuto al porto di Cervia, prima attraverso Eataly, e ora con la partnership con il Gruppo Percassi. E il progetto di esportare la piadina romagnola, come cantava Samuele Bersani in “Freak”, è un obiettivo più che alla portata. Cresciuti a strutto e farina, i fratelli Maioli sono stati nominati non a caso ambasciatori del gusto di Cervia nel mondo, un incarico che segue quello della rappresentanza del comune romagnolo in occasione di Expo. Oltre alla piada, da Casa Maioli è possibile provare i classici crescioni e i più internazionali wrap, con impasto però alla romagnola. La selezione dei prodotti è accurata, dal sale di Cervia allo squacquerone di Romagna Dop, dal prosciutto cotto arrosto ’60 di Branchi di Felino al Crudo di Parma Dop di Traversetolo. La proposta si arricchisce con il piada-burger, realizzato con Fassona piemontese, e con piatti della tradizione romagnola, dalle lasagne ai dolci, con un richiamo al ristorante Le Ghiane” che i Maioli hanno a Cervia. I vegetariani possono contare su un’ampia scelta di zuppe, insalate e su piadine, proposte anche in un impasto più light e veg con olio extra vergine di oliva al posto dello strutto. Per tutti gli altri, come saggezza popolare romagnola insegna “La pida s’è parsòt, la pis un po’ ma tot“.

Casa Maioli

Via Tiraboschi, 73
Bergamo



Da 30 Polenta interpreta con innovazione il piatto simbolo bergamasco

Da_30_polenta_Oriocenter

Da 30 Polenta interpreta e reinventa il piatto simbolo bergamasco, ricetta aggregante della famiglia sempre meno preparata a casa dalle nuove generazioni per i lunghi tempi di cottura e la tediosa pulizia del paiolo di rame. Un’accurata progettazione delle attrezzature e una messa a punto delle ricette hanno reso possibile la produzione espressa su larga scala di polenta gialla, nera, integrale e taragna. La proposta esalta la tradizione nelle versioni più classiche, che accompagnano la polenta a funghi, formaggi tipici – dal Branzi allo strachitunt, dal Formai de Mut al taleggio e gorgonzola -, salamelle e stinco. Non mancano proposte divertenti e stuzzicanti,come il Berghem Burger, che racchiude tra due sfoglie di polenta la classica salamella e le versioni polentose di toast, pizza e lasagna. Tra le interpretazioni più innovative gli spaghetti di polenta accompagnati da ricchi ragu’ e la versione concettuale e fusion del sushi con l’inusuale abbinamento con pesce crudo.Da_30_Polenta -web Non mancano ricette golose, come la crepe di polenta e il tiramisù, realizzato con una base di sbrisolona di mais. Tutte le ricette proposte e i prodotti in vendita sono senza glutine, tanto che a breve le insegne otterranno l’iscrizione all’Aic – Associazione Italiana Celiaci, come anticipa Donato Cacciavillani, ad di “Da 30 Polenta” del Gruppo Percassi. Insalatone e zuppe arricchiscono la proposta, che ora punta con decisione all’estero. Se entro il 2018 l’obiettivo è di tagliare il nastro di altri sei negozi in Italia, l’obiettivo a medio termine è quello di esportare il format all’estero, attraverso la formula del franchising.

Da 30 Polenta

Oriocenter Via Portico, 71
Orio al Serio (Bg)



Chips House, patatine da passeggio da tuffare in venti salse

CHIPS HOUSE_

Bergamo è stata la prima Chips House, inaugurata ad aprile 2015, cui poi sono presto seguite, sulla scorta del successo orobico, le aperture a Verona, Varese, Brescia e Cremona. L’idea nasce dalle chips- house e chioschi dei Paesi Bassi, che hanno subito conquistato nei loro viaggi William Di Paola e Andrea Trojano, amici da sempre, che con la supervisione di papà Roberto Di Paola, forte di un’esperienza di gestione di locali nel milanese, e Donato Trojano hanno deciso di riproporre il format al loro rientro. L’intento era di aprire a Milano, ma trovata la location perfetta in Viale Papa Giovanni XXIII, l’avventura imprenditoriale è partita da Bergamo. Il locale è subito diventato una meta per uno snack all’uscita da scuola, per uno sfizio da passeggio o per un piccolo sgarro alla dieta dopocena o fuori orario. Tre i tagli delle patatine fritte tra cui scegliere: a bastoncino (stick), a sfoglie sottili (chips) e a spirale (tornado). CHIPS HOUSEBen venti le salse in cui tuffare patatine fumanti: all’aglio, alle cipolle, ai peperoni piccanti, al formaggio cheddar, per citarne alcune. Per realizzare patate perfette si parte dalla varietà ideale, a pasta gialla, dalla Bintje olandese al tubero italiano che più le si avvicina. Il segreto della loro fraganza sta nella doppia cottura, l’abc per patatine croccantissime fuori e morbide dentro. Per un piccolo sfizio si spendono dai 2 ai 2,50 euro, salse incluse; per togliersi una volta per tutte la voglia, alla faccia di ogni rimorso, c’è la versione large a 5 euro. L’offerta della Chips House si completa poi con hot-dog, chicken-burger e nuggets.

Chips House

Viale Papa Giovanni XXIII, 54
Bergamo



100 Montaditos, la cucina iberica in cento specialità “montate” su un boccone di pane

Montaditos

Jordan Foglieni, amministratore d’azienda, ha coronato il suo sogno di aprire un ristorante con l’amico Ivan Guarnieri, trovando ispirazione da un articolo de Il Sole 24 Ore che parlava della catena spagnola 100 Montaditos, diffusissima in Spagna e negli Stati Uniti, in particolare al confine col Messico. Il successo del format nato nell’ultimo lembo della Spagna, sulla spiaggia di Islantilla Huelva in Andalusia, è nella proposta di un assaggio della cucina iberica, declinata in cento varianti “montate” su un boccone di pane a doppia fermentazione, cotto nel forno a pietra, dalla ricetta brevettata, con tanto di marchio impresso.

Montaditos_Staff

Tutto viene preparato al momento, nella cucina a vista, dove gli stessi clienti consegnano e ritirano le loro ordinazioni. Lomo, jamon serrano, pollo cajun, chistorra, formaggio iberico e tortilla sono solo alcune delle specialità che si possono gustare racchiuse in un boccone fragrante, magari abbinate ad una birra Cruz Campo o a un bicchiere di Tinto di Verano. Per districarsi tra la lunga lista di Montaditos (dai calamari al salmone, dai burger agli hot- dog) non mancano percorsi di degustazione, dai 6 ai 10 euro, con 5 assaggi, proposti nelle collezioni carnivora, vegetariana, mediterranea, Black Label e,per i più golosi, nella versione dolce al cioccolato. L’offerta si amplia con aperitivi, tapas, le immancabili patatas bravas, e insalate, oltre che, per quanto riguarda il bar, con la caffetteria, con espresso a 80 cent. Con quasi 300 posti a sedere, 200 all’interno e circa 90 nel dehor estivo, “100 Montaditos” è un locale trasversale, dall’atmosfera tipicamente spagnola, che riunisce attorno ad un tavolo studenti universitari, famiglie, “senior” e clienti di passaggio in quello che tra casello autostradale e Villa d’Almè – Dalmine è un vero e proprio crocevia.

100 Montaditos

Via Vailetta
Dalmine



Lavoro autonomo, ecco la legge. «Per la prima volta si danno risposte alle istanze delle professioni»

professioni - professionisti

Il Senato ha dato l’ok al ddl sul lavoro autonomo e agile. Il provvedimento, approvato con 158 sì, 9 no e 45 astenuti, diventa così legge dopo quasi 15 mesi dal varo in Consiglio dei ministri. Congedi parentali per i lavoratori iscritti alla Gestione separata dell’Inps (per un massimo di 6 mesi entro i primi 3 anni di vita del bambino), “paletti” per arginare i ritardi dei pagamenti nei confronti degli autonomi, spese per la formazione detraibili fino a 10.000 euro annui. E, ancora, estesa la Dis-coll (l’indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi) ai ricercatori universitari e disciplinato il lavoro “agile” (“smart working”) attraverso l’uso degli strumenti tecnologici tra le novità più rilevanti.

Anna Rita Fioroni
Anna Rita Fioroni

«Non possiamo che ribadire  il nostro favore  per l’introduzione di un nuovo  quadro regolatorio per il lavoro autonomo professionale indipendente. Per la prima volta si dà risposta alle istanze provenienti da questo settore, accogliendo anche molte  delle  nostre sollecitazioni», è il commento di Annarita Fioroni, responsabile di Confcommercio Professioni.

«Positivo  il tentativo di introdurre misure per la competitività e la crescita professionale valide per tutti i professionisti permettendo, ad esempio, la deducibilità integrale delle spese per la formazione e l’aggiornamento professionale, comprese le spese di viaggio e soggiorno. Bene – continua Fioroni – anche le misure che contrastano i ritardati pagamenti anche a carico della PA e la previsione dell’inefficacia delle clausole che stabiliscono pagamenti ai professionisti oltre i 60 giorni. Sul tema dei compensi rimangono comunque le difficoltà di negoziazione quando c’è asimmetria tra le parti. Maggiori opportunità anche dall’estensione a tutti i professionisti dell’accesso agli appalti pubblici e l’introduzione di misure per la riqualificazione, la  ricollocazione e l’orientamento dei lavoratori autonomi, oltre all’accesso ai Fondi europei che viene confermato in modo strutturale per i professionisti al pari delle Pmi. Il contratto di rete per i professionisti e le associazioni temporanee professionali potranno  favorire l’accesso ai bandi».

«In tema di congedo parentale – aggiunge la responsabile di Confcommercio Professioni -, un importante avanzamento è stato fatto estendendo ed ampliando il relativo trattamento, ci sono modifiche migliorative sui trattamenti per le malattie gravi per gli iscritti alla gestione separata Inps. Tra le altre misure introdotte, per  i professionisti senza cassa, è significativa la possibilità di fruire della indennità di maternità, indipendentemente dall’effettiva astensione della lavoratrice autonoma dalla propria attività». «Per il futuro – conclude –  ci auguriamo che venga affrontato il problema della costante riduzione di reddito dei professionisti con azioni che soprattutto semplifichino burocrazia e fisco, cosa che non avviene ad esempio  con le ultime misure del Governo contenute nella Manovra come l’estensione dello split payment ai professionisti che lavorano con la PA e le società quotate».

Le novità

PAGAMENTI TUTELATI

Norme sulle transazioni commerciali già in vigore applicate a professionisti, artigiani e collaboratori coordinati: i compensi per le prestazioni dovranno avvenire entro un termine concordato, ma mai superiore a 60 giorni, e se il termine non è pattuito la scadenza naturale sarà entro 30 giorni dall’emissione della fattura.

MATERNITÀ E MALATTIA

Gravidanza, malattia e infortunio non comporteranno automaticamente l’estinzione del rapporto, la cui esecuzione, su richiesta della lavoratrice, rimarrà sospesa, senza diritto al corrispettivo, per un periodo non superiore a 150 giorni per anno solare, fatto salvo, però, “il venir meno dell’interesse” del cliente. I congedi parentali saliranno da 3 a 6 mesi e saranno fruibili fino a che il bambino (anche adottato, o in affidamento) non compirà 3 anni.

ATTI P.A. A PROFESSIONISTI

Esercitando una delega, il Governo dovrà individuare funzioni della Pubblica amministrazione da devolvere agli esponenti delle varie categorie.

PIÙ WELFARE DA ENTI DI PREVIDENZA

Le Casse pensionistiche private potranno attivare ulteriori prestazioni sociali, “finanziate da apposita contribuzione”, destinate soprattutto ad associati vittime di una “significativa riduzione del reddito per ragioni non dipendenti dalla propria volontà”, o con “gravi patologie”.

FORMAZIONE “SCONTATA”

Deducibili, entro i 10.000 euro all’anno, i costi sostenuti per seguire master, o corsi di aggiornamento, o per iscriversi a convegni.

DIS-COLL AI RICERCATORI

Dal primo luglio 2017 verrà riconosciuta la Dis-coll (l’indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi introdotta nel 2015 da un decreto attuativo Jobs Act, ndr) ai collaboratori, agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca universitari, a fronte di un incremento dell’aliquota contributiva dello 0,51%.

CENTRI PER L’IMPIEGO

Nei Centri per l’impiego pubblici (Cpi) verrà allestito uno sportello dedicato al lavoro autonomo, per favorire l’incontro fra domanda ed offerta.

LAVORO AGILE REGOLAMENTATO

Si promuove lo “smart working”, inteso come modalità di esecuzione del rapporto subordinato “stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro”, e con “il possibile utilizzo di strumenti tecnologici”.




L’Assemblea dell’Ascom / Eletto il nuovo Consiglio Direttivo. Tre i nuovi ingressi

Sono stati eletti, questo pomeriggio, nel corso dell’Assemblea di Ascom Bergamo Confcommercio, i nuovi organi dell’Associazione per il quinquennio 2017-2021.

Il Consiglio direttivo eletto dai soci Ascom vede la riconferma di Paolo Malvestiti (Servizi alle imprese), Giorgio Beltrami (Caffè bar pasticcerie), Livio Bresciani (Dettaglianti ortofrutticoli), Lorenzo Cereda (Mobili ed arredi), Giuseppe Milazzo (Altro commercio BTC), Luciano Patelli (Agenti immobiliari), Diego Pedrali (Abbigliamento calzature); Alessandro Riva (Commercianti di preziosi); Adriano Vacchelli (Fioristi), Giovanni Zambonelli (Albergatori); e di tre nuovi eletti: Luca Bonicelli (Gastronomi salumieri), Petronilla Frosio (Ristoratori) e Giampietro Rota (Distributori vini e bevande).

L’Assemblea ha eletto anche il Collegio dei revisori dei conti, che risulta composto da Gianfranco Ceruti (riconfermato), Massimiliano Serra e Mario Volpi; e il Collegio dei Probiviri, composto da Antonio Pasinetti (riconfemato), Fabrizio D’Adamo e Vincenza Carissimi.

Il Consiglio Direttivo si riunirà lunedì 15 maggio, alle 15, nella sede dell’Associazione per eleggere il presidente, i vicepresidenti e la cooptazione dei presidenti di associazioni ed enti aderenti ad Ascom.

 




Gori: “Commercio centrale per la città, ma con inevitabili paletti in Città Alta”

Giorgio Gori
Giorgio Gori

Il sindaco Giorgio Gori, nel suo intervento all’assemblea dell’Ascom oggi pomeriggio, in Fiera, ha tenuto a sottolineare il lavoro comune portato avanti per la valorizzazione della città: «In questi anni difficili per le attività commerciali, alle prese con calo dei consumi e cambiamenti del mercato, tra esplosione dell’ e-commerce e avvento della sharing economy, abbiamo portato avanti un grande lavoro attraverso il distretto urbano del commercio, di cui finalmente i commercianti hanno preso direttamente la guida, come ho sempre desiderato».

Un’occasione di crescita e valorizzazione del tessuto imprenditoriale, sostiene Gori: «Abbiamo una maggiore consapevolezza e conoscenza del mercato grazie a studi e ricerche commissionate dal Distretto del Commercio. Abbiamo condiviso un’ idea di fondo che riporta il commercio alla sua centralità, in quanto fattore fondamentale di rivitalizzazione del centro. Di qui la scelta di superare e andare oltre la divisione tra piccole e grandi attività. La mancanza di una pianificazione commerciale ha portato il commercio tradizionale a soffrire della concorrenza dei mall nei comuni limitrofi. Il piano urbanistico ribadisce l’attenzione alla città e al commercio, sancendo la fine della competizione tra grandi strutture e piccole attività, attraverso una nuova alleanza per creare un polo attrattivo. Il centro città deve diventare un grande centro commerciale all’aperto». Il sindaco ha tenuto a sottolineare l’impegno per il decoro urbano e per tutelare il centro storico di Città Alta: « Per tutelare il patrimonio culturale di Città Alta un passo inevitabile è rappresentato dal mettere un freno al proliferare di attività destinate a turisti mordi e fuggi. Attraverso il Decreto Franceschini porremo un argine al dilagare di attività ad uso e consumo di turisti con relativo squilibrio del mercato. Bergamo è la seconda città dopo Firenze ad usare questo strumento. Abbiamo presentato in Regione una sorta di “white-list” di attività consentite in quanto consone alla tutela del borgo storico e porre così inevitabili paletti».
Molto si è fatto anche sul fronte turistico: “Bergamo ha trovato consapevolezza della propria forza turistica: è stata l’occasione per guardarsi allo specchio e riscoprire la sua bellezza, i suoi punti di forza, grazie ai flussi turistici internazionali legati al nostro aeroporto. Con Turismo Bergamo è stato fatto un grande lavoro per la creazione di Visit Bergamo,  per accompagnare la crescita turistica della città». I dati segnano infatti un’ulteriore crescita: «Gli ultimi dati dell’Osservatorio sul Turismo fotografano una crescita dello 0,2% in provincia, ma di ben il 5,3% in città (con oltre il 7% in più di presenze straniere). Se la Val Brembana segna un lodevole +14%, la Grande Bergamo registra una crescita di turisti del 9%. La redistribuzione dei flussi turistici dal centro evidentemente funziona e il nostro impegno sarà quello di valorizzare ulteriormente il territorio».

 




Dolci (Fiva): «Con la crisi ce la giochiamo, ma contro politica e burocrazia dobbiamo arrenderci»

Mauro Dolci - assemblea Ascom 2017«Per superare la crisi ci stiamo dando da fare e arriva pure qualche risultato, ma contro politica e burocrazia dobbiamo arrenderci». La denuncia di Mauro Dolci, presidente provinciale della Fiva, la Federazione dei venditori ambulanti, nel corso dell’assemblea dell’Ascom è precisa e dettagliata.

Basta scorrere le tappe che dal 2006 ad oggi la categoria ha dovuto affrontare a seguito dell’approvazione della direttiva Bolkestein sul libero mercato dei servizi. «Il recepimento in Italia è avvenuto nel 2010 – ha ricordato -, è seguita una discussione impegnativa durata due anni per arrivare all’intesa Stato-Regioni che tutelasse le attività già avviate e poi cinque anni per l’adeguamento. E a pochi mesi dalla scadenza cosa succede? I politici hanno pensato bene di dare ascolto a qualche movimento di piazza e siamo di nuovo nel caos. Con il decreto Milleproroghe il termine per i rinnovi slitta al 2019 e ci troviamo di nuovo in una fase transitoria e così le aziende non investono più e il loro valore cala drasticamente.  Senza contare che ora si pensa anche a modifiche all’intesa…».

Sul piano locale l’approccio è considerato simile. «Per il mercato della Malpensata, il più importante appuntamento della città e della provincia – ha evidenziato Dolci -, ci aspettavamo una programmazione seria. D’accordo l’esigenza di rinnovare il parco ma occorreva prima di tutto pensare al mercato. Ora ci si chiede di spostarci, sacrifici ne possiamo fare ma a patto che dietro ci sia una linea chiara che ci dia prospettive e ci metta in grado di lavorare»




L’Assemblea dell’Ascom / Premiati i presidenti di categoria uscenti. Assegnate quattro medaglie d’oro

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Nel corso dell’Assemblea dell’Ascom Confcommercio Bergamo, oggi pomeriggio, alla Fiera di Bergamo, sono stati premiati, con il Distintivo d’oro, i presidenti di categoria uscenti: Gianluca AndreottiAngelo BrembatiLuca BonicelliGiovanni Cacciolo MolicaBruno FedericoClaudia Marrone, Giuseppe Milazzo, Mirco MoioliMarco PaciollaLuciano Patelli e Mauro Rocchi.

La Medaglia d’oro con l’Aquila di Confcommercio – massimo riconoscimento associativo –  è stata consegnata a Ivan Rodeschini, presidente Ascom fino al 2000 e nel Consiglio delle categoria fino a quest’anno; a Gianfranco Lodetti, che lascia la carica di Probiviro, e  ai due revisori dei conti, Maria Grazia Volpi e Zaverio Cortinovis.




Rota (Quattoerre): «L’Associazione è un bene prezioso per supportare le aziende»

Enrico Rota - Ascom Assemblea 2017Ha sottolineato la capacità/necessità dell’Ascom di stare al passo con i tempi Enrico Rota, titolare con i fratelli della Quattroerre di Torre de’ Roveri, storica associata, intervenendo all’Assemblea. «Con la mia famiglia e la nostra azienda siamo sempre stati vicini all’associazione: un matrimonio felice che l’anno prossimo festeggerà i 35 anni – ha ricordato  -. Rispetto a qualche anno fa, le sfide, sia in ambito aziendale che in quello associativo, sono certamente aumentate. Di conseguenza, anche la nostra associazione ha dovuto far fronte ad un incremento delle richieste e delle esigenze degli associati che oggi si aspettano di ricevere informazioni puntuali e consulenze specifiche sulle diverse tematiche. Ritengo che la nostra Ascom abbia accettato, senza mai tirarsi indietro, tutte le sfide che si sono presentate nel corso degli anni, nello specifico i temi dell’innovazione, della formazione, della ricerca, della consulenza, dell’internazionalizzazione e dei servizi, che rappresentano ancora oggi la spina dorsale della nostra associazione».

L’invito alla platea è stato a continuare a guardare con fiducia, ottimismo e determinazione al futuro dell’associazione, «un’officina che ha forgiato persone capaci di anteporre il bene comune ai propri interessi, prerogativa senza la quale non avremmo oggi una realtà così solida e vitale». L’Ascom quindi come «bene prezioso, che tutti noi dobbiamo impegnarci a difendere e preservare, partendo dai valori umani e lavorativi che ci hanno sempre contraddistinto».