Ascom in assemblea, oggi il rinnovo gli organi direttivi

SedeAscom_x_GiornaliLunedì 8 maggio, alle 15, è in programma l’assemblea generale di Ascom Bergamo Confcommercio, che è chiamata a rinnovare gli organi dell’Associazione per il quinquennio 2017-2021. La parte pubblica prevede la relazione del presidente Paolo Malvestiti, l’esame e l’approvazione del Rendiconto 2016, del Conto preventivo 2017 e la premiazione dei presidenti di categoria uscenti.

La parte privata vede la nomina del nuovo Consiglio Direttivo, dei Revisori dei conti e dei Probiviri. I candidati in corsa sono 18: Giovanni Paolo Malvestiti (Servizi alle imprese), Giorgio Beltrami (Caffè bar pasticcerie), Livio Bresciani (Dettaglianti ortofrutticoli), Luca Bonicelli (Gastronomi salumieri), Cristian Botti (Librai cartolai), Lorenzo Cereda (Mobili ed arredi), Gianmario Ciceri (Ferro metalli macchine), Ettore Coffetti (Macellai), Loreno Epis (Autosalonisti), Petronilla Frosio (Ristoratori), Giuseppe Milazzo (Altro commercio BTC), Luciano Patelli (Agenti immobiliari), Diego Pedrali (Abbigliamento calzature), Alessandro Riva (Commercianti di preziosi), Giampietro Rota (Distributori vini e bevande), Adriano Vacchelli (Fioristi), Paolo Visinoni (Locali da ballo), Giovanni Zambonelli (Albergatori).

Di questi, 13 entreranno a far parte del Direttivo di Ascom Bergamo Confcommercio. L’elezione del presidente è in programma nella prima riunione del Consiglio direttivo fissata per lunedì 15 maggio, alle 15. Nel corso dell’Assemblea verranno premiati con il distintivo d’oro i presidenti di categoria uscenti: Gianluca Andreotti, Angelo Brembati, Luca Bonicelli, Giovanni Cacciolo Mollica, Bruno Federico, Claudia Marrone, Giuseppe Milazzo, Mirco Moioli, Marco Paciolla, Luciano Patelli e Mauro Rocchi.

La medaglia d’oro con l’Aquila di Confcommercio va a Ivan Rodeschini, presidente Ascom fino al 2000 e nel Consiglio delle categoria fino a quest’anno; a Gianfranco Lodetti, che lascia la carica di Probiviro, e a ai due revisori dei conti, Maria Grazia Volpi e Zaverio Cortinovis. L’Assemblea si svolge al Polo Fieristico di Bergamo in via Lunga ( Sala Caravaggio).




Bando Turismo e Attrattività, il via alle domande slitta al 15 maggio

turismo e attrattività logo bandoSlitta al 15 maggio l’apertura del bando regionale Turismo e attrattività, inizialmente prevista per il 2 maggio. Le domande potranno essere presentate dalle ore 12 on line sul portale SiAge, fino a esaurimento delle risorse. Il bando, ricorda Ascom Confcommercio Bergamo, è di 32 milioni e dà la possibilità di ottenere fondi per riqualificare strutture ricettive e pubblici esercizi.

Possono partecipare le pmi, comprese le ditte individuali, del settore alberghiero (alberghi, residence, foresterie, locande, case vacanza, ostelli, rifugi, campeggi, villaggi turistici – Ateco 55) e dei pubblici esercizi (ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie, anche ambulanti – Ateco 56, escluso il codice 56.2, ossia le attività di catering), sono ammessi all’incentivo anche i bed and beakfast in forma non imprenditoriale che svolgono regolarmente attività economica.

Il contributo, a fondo perduto, è pari al 40% delle spese sostenute fino ad un massimo di 40mila euro. Per i b&b condotti in forma non imprenditoriale il contributo massimo è di 15mila euro. Per tutti l’investimento minimo richiesto è di 20mila euro.

Sono ammesse spese relative a arredi, macchinari, attrezzature (ad esempio piscine, dehors, zone fitness), hardware e software, tecnologie innovative, opere edili-murarie e impiantistiche, inclusa una quota per la progettazione e la direzione dei lavori.

I progetti di riqualificazione devono riguardare i sei macrotemi che la Regione ha individuato come strategici, ossia enogastronomia e food experience; fashion e design; business congressi e incentive; natura e green; sport e turismo attivo; terme e benessere.

Altra novità, accanto al posticipo della data di apertura, è la possibilità anche per i gestori, in forma societaria, di presentare progetti relativi ai soli beni mobili (quali arredi, macchinari, attrezzature, hardware e software). Per tale casistica è ammissibile anche la tipologia di spesa per opere edili-murarie e impiantistiche, unicamente per i costi delle opere strettamente funzionali e necessarie all’installazione di arredi, macchinari, attrezzature, hardware e software nella misura massima del 20%dei costi ammissibili per l’acquisto dei beni installati.

A Bergamo, lo Sportello del Credito della Cooperativa di garanzia Fogalco di Ascom Confcommercio è a disposizione per assistere gli imprenditori nell’accesso al bando. Per informazioni: Matteo Milesi, responsabile del servizio, tel. 035 4120321.




Prezzi a Bergamo, in crescita trasporti e servizi ricettivi

Nel mese di aprile, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), a Bergamo, s’è attestato a +0,4%. Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), è a quota +1,7%, in aumento rispetto al +1% registrato il mese scorso. La variazione più importante si è registrata per la divisione “Servizi ricettivi e di ristorazione” con un aumento di +2,1% dovuto al rincaro dei servizi di alloggio. Una crescita significativa si è avuta anche per la divisione “Trasporti” dovuto principalmente a quello aereo passeggeri (+ 31,7%), al trasporto marittimo e per vie d’acqua interne, e al trasporto passeggeri su rotaia. Sono saliti anche i costi per “Bevande alcoliche e tabacchi” e “Altri beni e servizi”. La diminuzione più importante si è invece avuta nella divisione “Servizi sanitari e spese per la salute” con -0,3%. In discesa anche le spese per “Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e combustibili”: più precisamente si è evidenziato un aumento per l’energia elettrica e il gasolio per riscaldamento, e una diminuzione per il gas per abitazione. Si è registrato un calo anche per “Prodotti alimentari e bevande analcoliche”, “Abbigliamento e calzature”, “Comunicazioni” e “Ricreazione, spettacoli e cultura”. Non si ha nessuna variazione per le divisioni “Mobili, articoli e servizi per la casa” e “Istruzione”.




Spesa al mercato, a caccia di bontà tra le bancarelle dello stadio

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Girare fra i numerosi banchetti stipati di golosità, confrontare i prezzi, acquistare i cibi più appetibili da mettere in tavola. Fare la spesa al mercato non è solo un piacere ma un lavoro certosino. Bisogna infatti aguzzare la vista per selezionare i prodotti migliori. In Bergamasca durante tutta la settimana ci sono diversi appuntamenti ambulanti che offrono occasioni per cucinare un ottimo pranzetto spendendo poco. Il più grande è quello del lunedì alla Malpensata con ben 252 posteggi per le bancarelle. Di queste il 30% è gestito da stranieri. C’è poi il mercato dello stadio, il secondo in ordine di grandezza in città: con i suoi 52 stand di cui 20 alimentari, ha saputo mantenere negli anni la sua impronta orobica con una presenza di commercianti locali che si aggira attorno al 95%.

Arrivare in piazzale Goisis il sabato mattina significa intraprendere un viaggio sensoriale in cui i profumi pungenti di formaggi erborinati si mischiano con l’odore più ruspante di pesciolini fritti e polli alla brace. Pani caserecci, soffici focacce e brioche cosparse di zucchero vanigliato appagano la vista trasformandosi in un’irresistibile tentazione. E poi ci sono frutta colori brillanti e broccoletti arcobaleno che spuntano dalle casse dei rivenditori di ortofrutta creando una sinestesia di tinte e profumi. Ma il giro tra le bancarelle non può limitarsi a un mix inebriante di voci, aromi e colori in cui perdersi, come faceva Amélie Poulain nel suo favoloso mondo. La poesia deve presto lasciar spazio alla praticità. E così, con un occhio agli spiccioli rimasti nel portafoglio, l’obiettivo resta quello di far quadrare i conti a fine mese.

DAI SAPORI NOSTRANI…

Alex Alberti
Alex Alberti

Il territorio orobico è celebre per i suoi formaggi. Al mercato non possono certo mancare banchetti ricchi di leccornie casearie. Stagionati o freschi, piccanti o dolci, da spalmare o da abbinare al miele: di specialità ce ne sono parecchie. Accanto ai classici come il Taleggio, il Gorgonzola e il Branzi, si può scovare anche qualche chicca come il burro artigianale di Giovanni e Albina Quistini. I due fratelli propongono ai clienti formaggi nostrani della Valle del Riso come la robiola e lo zola di capra o il magrone di mucca.

Tra le eccellenze orobiche spicca anche il cotechino di capra dell’azienda agricola Alberti. Seppur piccolo, questo banchetto ha un’ampia scelta di formaggi e yogurt (di capra e mucca) ma anche di carne nostrana e biologica di razza piemontese, capretti e salumi. «Tra le novità su cui puntiamo quest’anno c’è il nostro ragù proposto in tre varianti: di bovino, di capra e di bufala – spiega Alex Alberti –. La carne proviene dai nostri allevamenti mentre ci affidiamo all’esperienza di una cuoca per la preparazione del sugo che viene pastorizzato seguendo le linee guida dell’Asl per una corretta e duratura conservazione degli alimenti».

… ALLE SPECIALITÀ REGIONALI

Al mercato del sabato si possono trovare i giusti ingredienti per preparare una cena ispirata non solo alla gastronomia locale ma anche a quella regionale. La rosticceria di qualità Nico alimentari di Ponteranica, per esempio, propone prodotti che travalicano i confini orobici. Tra le specialità spicca la Carnia, un formaggio stravecchio dalla pasta semidura tipico degli alpeggi al confine tra Austria e Slovenia. Ha un sapore molto intenso, con note di erbe di montagna, talvolta gradevolmente aromatico. È ottimo accostato a miele di castagno, mostarda piccante di frutta e pane di segale, magari sorseggiando un bicchiere di vino rosso. C’è poi il Piave Dop, formaggio che nella cucina povera ma sana della montagna bellunese era l’espressione di una tradizione fatta di sapore e genuinità. Interessante il suo abbinamento con una birra bianca bavarese come la Weiss. Nicola Carrara ci suggerisce anche varie specialità valtellinesi come i funghi, i ravioli e gli gnocchi di grano saraceno. E poi il bitto, quello “ribelle”, Presidio Slow Food prodotto a cavallo tra la provincia di Sondrio, Bergamo e Lecco. Per chi ama sapori più mediterranei c’è il Silani, formaggio tipico delle regioni del sud (Basilicata, Calabria, Molise e Puglia) che prende il nome dall’altopiano della Sila, mentre chi resta legato alle tipicità locali può assaggiare la formaggella di Zambla, direttamente dagli alpeggi della Valle Seriana.

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NEL REGNO DI FRUTTA E VERDURA

1702 mercato bergamo stadio (2)Passeggiando tra gli stand del mercato è difficile non venire contagiati dal buonumore di Alberto Biava. Mentre le clienti osservano indecise i rigogliosi ortaggi in esposizione, chiedendosi quale sia il più appropriato per preparare un buon pranzetto, l’ambulante le incalza proponendo qualche assaggio e intercala canticchiando orecchiabili motivetti. Per una spesa che guarda anche alla salute, al mercato si possono trovare spinaci, cavolo verde, barbabietole, cavolini di Bruxelles, patate, peperoni, coste, carote, fagiolini, zucca, cavolfiore, cipolla, porri, melanzane e, con l’arrivo della primavera, zucchine e pomodori. Chi ha fretta può invece optare per confezioni di insalate già pulite o per cipolline, cavolini o spinaci sottovuoto.

Negli ultimi tempi va molto di moda anche lo zenzero. Digestiva e antiossidante, questa radice è sempre più richiesta dai bergamaschi per aromatizzare tisane e biscotti oppure per dare un tocco di brio ai piatti più ordinari rendendoli unici e originali. «Fare la spesa al mercato significa prediligere alimenti stagionali – spiega Manuel Garaguso di Eurofrutta –. Non vanno mai acquistati prodotti fuori stagione perché il prezzo aumenta troppo. In inverno è meglio scegliere arance e mele tra la frutta e carciofi, verze e broccoli come verdura. Con l’arrivo della primavera tornano le zucchine».

IL PIATTO FORTE

I ragazzi della Polleria Dell'Orto
I ragazzi della Polleria Dell’Orto

Più che per la carne fresca, chi si reca al mercato cerca cibo a metà tra lo street food e il piatto unico già pronto. Dalla Rosticceria Giovanetti alla Polleria Dell’Orto, si può scegliere tra una vasta gamma di carne arrostita che va dai wurstel al galletto, dagli spiedini di maiale al pollo allo spiedo, il tutto accompagnato da patatine fritte o gustose crocchette.

Danilo bettoni - ambulante
Danilo Bettoni

Dal pesce affumicato a quello fritto, anche il banchetto “Da Monte Isola con sapore” è una tappa obbligata per tutti gli amanti delle specialità ittiche. Vasta è pure l’offerta di molluschi freschi come polipi, totani, moscardini. E se avete qualche dubbio su come prepararli, niente paura. Danilo Bettoni conosce moltissime ricette e trascorre la mattinata dispensando consigli su come accompagnare le sue bontà di lago. D’altronde lui è chiamato il “Re del Bertagnì”, baccalà impanato e fritto in pastella: «In passato questo piatto era l’unico a base di pesce di mare che le famiglie si potevano permettere – dice Danilo –. Ora si trova quasi solo nei mercati anche se alcuni ristoranti lo stanno riponendo come piatto tipico».

DULCIS IN FUNDO

Anche i pasticceri sbizzarriscono la loro fantasia con specialità che variano a seconda della stagione. Il banchetto della Premiata panetteria Aurelio Belussi per esempio è un tripudio di leccornie. Per Carnevale, accanto alle classiche brioche, hanno fatto capolino frittelle, zeppole, chiacchiere e croccante mentre a Pasqua non potevano mancare le colombe artigianali con canditi all’arancia. Tra le bontà salate è invece la focaccia a farla da padrone in tutte le sue varianti. Idem per le pizze. Dalle pagnotte alle baguette, anche il pane più tradizionale al mercato non manca mai. Attenzione però alle condizioni meteorologiche che possono rendere le michette in esposizione troppo gommose se c’è umidità e stoppose quando il clima è secco.

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Il presidente Fiva Ascom

Dolci: «Si può trovare di tutto, al giusto rapporto qualità-prezzo»

Mauro Dolci
Mauro Dolci

«Nei mercati si punta sui prodotti di largo consumo per soddisfare un’ampia fetta di clientela. Ma non manca qualche chicca». È questa l’opinione del presidente della Fiva Ascom di Bergamo, Mauro Dolci, che al mercato del sabato allo stadio gestisce un banchetto di alimentari. Le stramberie culinarie non sono il target più appropriato per i cittadini a caccia di occasioni. Meglio andare sul sicuro con sapori tipici locali e prodotti artigianali. «Gli operatori dello stadio sono riusciti a mettere in campo un valido rapporto qualità prezzo – conferma Dolci – qui si può trovare di tutto».

Bergamo è terra di formaggi, quali sono i più gettonati al mercato?

«Si va da una vasta gamma di prodotti tipici delle Valli Seriana o Brembana come il Taleggio e il Branzi, fino all’Emmental svizzero o al pecorino sardo. Anche il Gorgonzola è presente nelle sue tre varianti: dolce, piccante e con il mascarpone».

Negli ultimi anni si è registrato anche un aumento dei consumi di formaggio di capra…

«Sì, anche se si tratta di una produzione legata alla stagionalità. In inverno è più difficile trovare questi formaggi perché le capre non hanno latte. A partire dalla primavera si intensificherà l’offerta di caprini soprattutto della Valle Brembana».

Sul mercato c’è ancora chi vende un burro artigianale?

«Il burro artigianale al 100 per cento ormai è rarissimo. Diciamo che gli ambulanti vendono un burro praticamente a chilometro zero che proviene da aziende agricole orobiche».

1702 mercato bergamo stadio - formaggiQuali sono le chicche che si possono trovare al mercato?

«Di solito gli operatori agricoli propongono prodotti di ampio consumo. La scelta di portare sul mercato articoli di nicchia come per esempio il Bagoss che supera i 40 euro al chilo si può rivelare rischiosa. In generale gli ambulanti optano per cibi in grado di accontentare un numero più ampio di clienti. Anche con i salumi si spazia dai prodotti italiani a quelli esteri, ma alla fine il classico prosciutto di Parma va sempre per la maggiore».

Via libera ai classici quindi?

«A volte facciamo esperimenti con alcuni prodotti più particolari per capire se hanno appeal sulla clientela e se vale la pena riproporli ancora, una volta finita la fornitura. Per esempio abbiamo provato a tenere la lingua o la coppa di testa ma attirano solo una cerchia ristretta. Di contro mi è arrivato un Sardegna di capra che sta riscuotendo successo».




Stop ai fast food in Città alta, «una scelta che fa bene al commercio»

fish and chips - street food - cartoccio

All’Ascom piace lo stop al “cibo selvaggio” in Città alta, ossia la scelta del Comune di Bergamo di vietare l’apertura di alcune attività commerciali – a cominciare dal food “monotematico” che sta andando per la maggiore – per salvaguardare l’identità del borgo. Il provvedimento tiene conto del confronto con le associazioni di categoria e del Duc e trae la propria forza normativa dal “decreto Franceschini” che restituisce ai sindaci, di contro alla generale liberalizzazione, la possibilità di regolamentare il piccolo commercio nei centri di particolare pregio storico e artistico.

La novità dovrebbe entrare in vigore prima dell’estate, dopo il vaglio della Regione e della Soprintendenza e il passaggio in Giunta e Consiglio comunale, e farà del capoluogo orobico la seconda città in Italia, dopo Firenze, e la prima in Lombardia a mettere al bando fast food e negozi di chincaglierie varie. Per 18 mesi – tanto durerà la sperimentazione – le mura venete saranno off limits per self service, friggitorie, take away e tutti gli alimentari monoprodotto, dallo yogurt alle patatine fritte, ma anche sexy shop, solarium, centri massaggi, distributori automatici: in tutto una sessantina di attività individuate dai relativi codici Ateco.

«Il lavoro con l’Amministrazione è stato positivo – afferma il direttore dell’Ascom Oscar Fusini -. La scelta di definire per Città alta le attività che possono o non possono aprire da un lato favorisce la salvaguardia delle funzioni commerciali per i residenti, dall’altro permette di mantenere un livello alto nella qualità dell’offerta rivolta ai turisti». «La crescita delle insegne monoprodotto, spesso catene e in piccoli spazi – rileva –, è un’evoluzione che testimonia le difficoltà del commercio nei centri storici e che indebolisce l’offerta poiché non porta effettivi vantaggi all’appeal turistico come invece fanno insegne tipiche ed originali. Una limitazione non può perciò che fare bene». «Dal divieto – tiene a precisare – sono escluse le attività che hanno già aperto, vengono perciò salvati i diritti acquisiti e tutelati gli investimenti». Nessun veto nemmeno per ristoranti, pizzerie e pub con cucina.

In tema di decoro il Comune prevede inoltre norme – non solo in Città alta ma in tutte le aree del Duc, quindi anche centro, Borgo Palazzo e Borgo Santa Caterina – per rendere insegne, accessi, vetrine, illuminazione interna più armonici con il contesto. «La vetrina dovrà essere intesa in senso proprio – spiega il direttore Ascom – per presentare prodotti e sevizi e non, ad esempio, essere occupata da scaffalature. Si interviene anche sui negozi sfitti le cui vetrine dovranno essere oscurate con materiale che non produca un effetto negativo sull’immagine complessiva dell’area. Insomma, una serie di prescrizioni per aumentate il livello qualitativo dei negozi di Città alta e dei borghi». I negozianti avranno tre mesi di tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni.




A maggio i commercianti vestono Bergamo di fiori

bergamo in fiore locandinaPerché vestirsi a festa solo a Natale? I commercianti di Bergamo hanno scelto di farlo anche a maggio, celebrando la bella stagione e la voglia di godersi la città e i suoi negozi attraverso quanto di più coreografico ci sia: i fiori.

Nasce così “Bergamo in Fiore – Maggio un mese di colori”, la nuova manifestazione del Distretto urbano del commercio, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, che regala alle vie dello shopping fresche atmosfere tutte da scoprire.

L’evento si articola in quattro diversi momenti nei quali ogni area del Distretto fa spazio ad un colore. Si comincia da Borgo Palazzo, che si vestirà di rosso dal 6 al 12 maggio, per proseguire con il giallo di Borgo Santa Caterina dal 13 al 19, il rosa di Città alta dal 20 al 26 (è anche il periodo nel quale passerà il Giro d’Italia, in perfetta nuance), per finire con un tripudio floreale del centro, che si tingerà di bianco con richiami di rosso, giallo e rosa, dal 25 al 28 maggio.

Il Comune di Bergamo offrirà installazioni floreali nelle aree di verde pubblico. Ne sono previste due in Borgo Palazzo, tre in Borgo Santa Caterina e in Città alta e una decina in centro. I negozianti, invece, sono invitati a dotarsi dello speciale kit (al costo di 50 euro) che comprende una composizione da posizionare all’esterno del negozio, vicino all’ingresso, la vetrofania e la locandina della manifestazione. Sono inoltre chiamati a dare libero sfogo alla creatività interpretando il tema cromatico-floreale della propria area anche nell’allestimento delle vetrine.

Il progetto è coordinato e supervisionato da Emiliano Amadei, vicepresidente del Gruppo Fioristi dell’Ascom di Bergamo, campione regionale e nazionale d’Arte Floreale e rappresentante dell’Italia alla Coppa Europa d’Arte Floreale. Come accaduto con le luci di Natale, anche questa iniziativa promette scorci originali e suggestivi da immortalare in selfie e scatti fotografici, che potranno essere condivisi sulla pagina Facebook del distretto e con l’hastag #BergamoInFiore.

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Roberto Ghidotti

«Bergamo in Fiore è una nuova iniziativa all’interno della strategia di eventi e comunicazione del Duc per promuovere e valorizzare il tessuto commerciale della città – afferma il presidente Roberto Ghidotti -. La manifestazione prende spunto dalla positiva esperienza realizzata dai commercianti del centro nel 2016 ed è stata pensata in un’ottica integrata che coinvolga e valorizzi tutte le aree del Distretto: centro, Città alta, Borgo Palazzo e Borgo Santa Caterina. È una formula che vuole cementare l’unione tra le quattro zone, con una modalità semplice e colorata, ma di grande effetto». «L’evento – prosegue – si inserisce all’interno di un calendario annuale del Duc ricco di appuntamenti tra i quali spiccano la seconda edizione, a giugno, del Bergamo Shopping Master ossia il concorso a premi per i clienti dei negozi della città, un nuovo e speciale evento sul tema della moda, a settembre, e il progetto delle luminarie nel periodo natalizio».

Nessun problema per la collocazione sul suolo pubblico delle composizioni floreali. In occasione della manifestazione, il sindaco Gori ha infatti autorizzato il posizionamento delle fioriere all’esterno degli esercizi commerciali nelle quattro aree coinvolte. Invitando i titolari dei negozi a partecipare secondo le modalità previste dal progetto, il provvedimento ricorda che dovranno essere rispettate le norme del codice della strada, in particolare, non potranno essere collocati nastri o decorazioni sui semafori e su ogni altro tipo di impianto segnaletico. Le composizioni floreali all’esterno delle attività commerciali dovranno, inoltre, garantire uno spazio libero di almeno 1,5 metri per non intralciare il transito dei pedoni.




Ponte San Pietro, i commercianti festeggiano la primavera con i fiori

Ponte-in-fiore

Ponte San Pietro festeggia la primavera con un nuovo appuntamento. Si chiama “Ponte in fiore” ed è la prima iniziativa della nuova associazione “Noi commercianti di Ponte” realizzata con il patrocinio del Comune. Per due giorni – domenica 30 aprile e lunedì primo maggio – i negozi saranno aperti gli esercenti coloreranno via Vittorio Emanuele, piazza Libertà, piazza Moiana e via Piazzini di composizioni floreali e proporranno iniziative, laboratori e spettacoli con l’obiettivo di promuovere i fiori, le piante e la natura e rendere la cittadina più bella.

Il programma si aprirà domenica, alle 14, in piazza Moiana con una passeggiata sull’isolotto, mentre alle 16, allo Stall Lonc sarà offerta una merenda e la sera, a partire dalle 21 piazza Libertà ospiterà lo spettacolo musicale “Musica e…” in ricordo di Paolo Brena (il ricavato sarà devoluto all’Airc Associazione italiana ricerca sul cancro). Lunedì, alle 14, presso il ponte sarà proposto un laboratorio artistico dal titolo “Decoriamo il ponte”, aperto a tutti; e dalle 17 alle 23 in via Vittorio Emanuele si alterneranno concerti dal vivo. Alle 23 gran chiusura con l’anteprima dell’illuminazione del fiume Brembo.

Nel corso delle due giornate ci saranno infine passeggiate in calesse, laboratori floreali e discipline olistiche, un’area bambini e un punto relax (al Parco Ubiali) e aree picnic (al Parco, in piazza Moiana e allo Stall Lonc).

 




Il futuro dei negozi? Passa da e-commerce e capacità di collaborare

negozio e on line

Terziario sempre più vitale per competere e crescere, a patto di lavorare insieme e di investire. È quanto emerge nella presentazione dell’indagine Terziario Futuro 2020 a cura di CFMT, il Centro di formazione management del terziario nato nel 1994 per iniziativa della Confcommercio e Manageritalia.

Lo scenario costruito con il metodo Delphi e l’apporto di dieci esperti guarda al 2020 e mostra quali saranno le opportunità e i rischi che riguardano la rivoluzione del settore. L’economia del web continuerà a contenere due tendenze complementari: favorirà una struttura del mercato oligopolistica, a volte monopolistica, ma nello stesso tempo stimolerà la nascita di “killer application” capaci di mettere in discussione le regole del gioco, come spiega il sociologo Stefano Palumbo.

L’e-commerce sarà sempre più complementare del negozio tradizionale, la dimensione e la capacità di collaborare tra piccole e medie imprese sarà centrale per competere con colossi mondiali, secondo quanto illustrato a Milano nel corso dell’appuntamento giunto alla sesta edizione.Tra le maggiori evidenze a livello economico emerge che il “Made in Italy” necessiterà del terziario per mantenersi competitivo, per supportare la produzione del valore. Un contributo che va dal concepimento del prodotto alla sua comunicazione; la necessità di fare “massa critica” sulle competenze organizzative stimolerà partnership e alleanze.

Il piano Industria 4.0, pur apprezzato dagli esperti, si rivelerà complesso per deficit di competenza e di fiducia. L’Italia avrà difficoltà in funzione delle ridotte dimensioni delle imprese, inoltre le pmi «presenteranno il limite di una scarsa attitudine alla collaborazione». Sarà determinante «il ruolo di stimolo dell’attore pubblico che dovrà basarsi sulla promozione della cultura digitale e sulla trasformazione della Pa». Altro limite sarà la mancanza da parte di molte imprese «delle competenze per utilizzare la sempre più ampia disponibilità di Big Data».

Sul fronte del lavoro, la sostituzione tecnologica delle persone accelererà per la maggiore offerta di tecnologie, l’effetto sostituzione colpirà più le imprese che le categorie professionali: a un 20% di imprese al riparo da rischi farà da contraltare una grande quota destinata a soccombere. La necessità di riqualificare le risorse umane sarà quindi di grande importanza: saranno poche le professioni che scompariranno definitivamente – nell’ordine del 10% – mentre quasi tutte le altre verranno trasformate. Non solo investimenti fisici o sul fronte della sicurezza, ma soprattutto culturali, di know how e sulle persone. «Il principale elemento negativo – si legge nell’indagine Terziario Futuro 2020 – del prossimo futuro sarà la mancanza di investimenti in innovazione e nel digitale, con la conseguente scarsa crescita del Pil. Nel triennio, anche la crescita dell’Ict continuerà a rallentare la crescita della produttività nel nostro Paese». Eppure da qui al 2020 il fabbisogno di manager e managerialità aumenterà per far fronte alla maggiore complessità dell’organizzazione aziendale e dei nuovi business. Competenze relazionali e negoziali, capacità di visione e di anticipazione, condivisione e trasferimento del know how, le caratteristiche per i manager che vogliono essere protagonisti. Si rafforzerà il welfare contrattuale, sfruttando attraverso accordi sindacali «risorse derivanti da istituti ormai obsoleti». Cresceranno le possibilità di lavoro da casa o con orari flessibili, ma lo smart working, visti i maggiori investimenti, sarà concentrato nelle aziende medio-grandi.

«Oggi saltano i confini settoriali che separavano industria e terziario. L’innovazione non è più monopolio dell’industria ed è frutto di un’inedita coabitazione tra materiale e immateriale che cambia il significato attribuito tradizionalmente all’industria e al terziario». Così Francesco Rivolta, direttore generale di Confcommercio, intervenuto a alla presentazione dello scenario Terziario Futuro 2020. «Questo ha conseguenze dirompenti sull’assetto della rappresentanza imprenditoriale e sindacale, ancorata tuttora a confini settoriali e geografici che derivano dal secolo scorso e non reggono più – sottolinea -. Per tutti i soggetti collettivi, ma specialmente per chi fa della rappresentanza imprenditoriale, del lavoro e sociale il suo “mestiere”, si apre oggi un campo di azione decisivo: portare avanti le grandi trasformazioni dei modelli di business, dei modi di lavorare, delle forme di scambio, comunicazione e commercializzazione», ha concluso Rivolta.




AttrACT, incontro in Camera di Commercio sui fondi regionali

La Camera di Commercio di Bergamo
La Camera di Commercio di Bergamo

Giovedì 27 aprile, alle 14, nella Sala Giunta della Camera di Commercio di Bergamo, si terrà l’incontro sull’attrazione di investimenti nelle aree artigianali e industriali bergamasche e il marketing territoriale. L’occasione è la presentazione del progetto AttrACT – Accordi per l’Attrattività. Regione Lombardia ha infatti stanziato 7 milioni da destinare a fondo perduto a 70 Comuni lombardi che individueranno sul proprio territorio opportunità insediative rispetto alle quali assumeranno impegni in termini di semplificazione, di incentivazione fiscale e di promozione delle opportunità localizzative. Inoltre, con la collaborazione del sistema camerale lombardo, la Regione Lombardia si impegna a supportare i Comuni selezionati nelle attività di promozione delle aree localizzate in Italia e all’estero e a fornire un servizio di assistenza qualificata agli investitori interessati. L’obiettivo del progetto è mettere a disposizione delle imprese che intendono investire in Lombardia un contesto chiaro (aree, tempi di investimento, incentivi, eccellenze, opportunità), grazie anche all’aggregazione degli stakeholder territoriali che si impegnino a sostenere la finalizzazione degli investimenti, con beneficio sia degli imprenditori, che dell’intera collettività in termini occupazionali e di crescita economica. L’invito all’incontro è rivolto ai Comuni della provincia di Bergamo, alle associazioni di categoria, agli ordini professionali e agli Enti del territorio. Per confermare la partecipazione è sufficiente inviare entro il 26 aprile a promozione@bg.camcom.it  un’email indicante il nominativo e un recapito telefonico.

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“Elettricittà”, l’evento promosso da Barcella Elettroforniture punta anche sui giovani

BarcellaElettrofornitureTorna, il 5 e il 6 maggio, al Polo fieristico di Bergamo, “Elettricittà”, l’evento, alla sua terza edizione, ideato e promosso da Barcella Elettroforniture. Patrocinato da Regione Lombardia, Provincia e Comune di Bergamo, Fme, Alme, Aerme, Ascom Bergamo e Confartigianato Bergamo, si presenta con oltre 120 espositori, selezionati tra i produttori più affermati del mercato, confermandosi un appuntamento altamente qualificato per gli operatori del settore elettrico.

Si tratta di un’imperdibile occasione di aggiornamento professionale e di formazione: installatori, impiantisti, manutentori, tecnici e progettisti avranno la possibilità di conoscere le novità e le soluzioni tecnologiche più avanzate nei diversi campi, dall’installazione civile ed industriale all’efficienza energetica e all’illuminazione, dalla climatizzazione alla domotica, dalla sicurezza all’automazione industriale.

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Nata nel 2013 e affermatasi fin da subito come una delle più importanti manifestazioni del comparto elettrico in Lombardia, Elettricittà si è evoluta ed è cresciuta fino a divenire un evento riconosciuto ed apprezzato dal pubblico professionale, non solo per l’ampiezza dell’esposizione, ma anche per la capacità di proporre contenuti e occasioni di approfondimento formativo, nonché un’occasione irripetibile di business e networking.

Con questa nuova edizione, Barcella Elettroforniture ribadisce il suo importante ruolo nel mercato della distribuzione di materiale elettrico e conferma il suo inarrestabile trend di crescita, dimostrato anche dalla recente acquisizione della Zani Ranzenigo & C. di Brescia e dall’apertura della ventiseiesima filiale nel Nord d’Italia.

La fiera sarà aperta dalle 9 alle 18. La partecipazione, riservata a tutti i professionisti del settore, è gratuita previa registrazione sul sito www.elettricittabarcella.com.

https://www.youtube.com/watch?v=Xhbf0C2ry6E&feature=youtu.be