Musica in negozio, tariffe scontate prorogate al 31 marzo

negozio - shopping - abbigliamento

È stato prorogato al 31 marzo (dal 28 febbraio) il termine per il pagamento agevolato da parte degli esercizi commerciali dei diritti Scf, il consorzio che gestisce in Italia la raccolta e la distribuzione dei compensi dovuti ai produttori discografici per l’utilizzo in pubblico di musica registrata, come stabilito dalle direttive dell’Unione Europea e dalla legge sul diritto d’autore.

La scadenza riguarda gli esercizi commerciali ed artigianali – incluse panetterie, rosticcerie, etc – mentre per pubblici esercizi, strutture ricettive, acconciatori ed estetisti il termine è il 31 maggio e la raccolta è affidata alla Siae.

Agli associati Ascom che effettuano il pagamento entro il 31 marzo è riservato uno sconto sulle tariffe del 30%. Per poterne usufruire è necessario contattare l’ufficio Accoglienza dell’Associazione, nella sede di Bergamo, in via Borgo Palazzo 137 (tel. 035 4120304) e richiedere il documento che certifica l’iscrizione all’associazione.

Le modalità di pagamento sono due. È possibile sottoscrivere un modulo di licenza, che permette di ricevere direttamente la fattura con l’importo già definito ed effettuare successivamente il versamento, nonché di ricevere automaticamente negli anni successivi la fattura con le tariffe di miglior favore previste dalla convenzione associativa senza dover più compilare nulla e solo comunicando eventuali variazioni intervenute in corso d’anno.

In alternativa è possibile effettuare il versamento tramite l’apposito bollettino postale con le tariffe scontate.




Garibaldi: “Sarà una East Lombardy tutta da gustare”

Un’East Lombardy tutta “to Eat”, da gustare, da Bergamo a Brescia con monti, valli, pianura e laghi, fino a Mantova e Cremona, città cariche di storia e tradizione lungo il Po. Il progetto che ha fatto delle quattro province la Regione Europea della Gastronomia del 2017, presentato a maggio scorso ad Astino, sta entrando nel vivo. Si inizia con il lancio ufficiale fissato il 6 marzo a Milano, a Identità Golose, la rassegna ideata da Paolo Marchi, che presiede tra l’altro il Comitato Food dell’iniziativa, e che quest’anno mette a tema proprio il viaggio, perché “tutto viaggia e da sempre: viaggia l’uomo, viaggiano i prodotti, viaggiano le idee”.

Roberta Garibaldi
Roberta Garibaldi

Roberta Garibaldi, direttrice scientifica di East Lombardy, responsabile del Tourism-lab e professore aggregato di Marketing e di Economia e gestione delle imprese turistiche dell’Università di Bergamo, fa il punto sul progetto che farà della nostra provincia una destinazione europea del turismo enogastronomico. A iniziare dai numeri: «Oltre ai 10 main partner del progetto, East Lombardy conta oggi su 99 stakeholder tra consorzi, enti locali, associazioni, che hanno già espresso supporto al progetto – spiega Roberta Garibaldi -. Sono circa 700 gli operatori che hanno fatto richiesta di adesione alla rete: si spazia dai ristoranti ai produttori, dai rivenditori alle agenzie di viaggio».

L’obiettivo portato avanti attraverso la costruzione di una rete tra le varie province è di valorizzare l’identità enogastronomica, anche attraverso la proposta di tour esperienziali che prendono per la gola e regalano emozioni uniche ai visitatori: «La grande maggioranza dei Turisti Leisure, il 93% come evidenziato dall’ultimo studio del 2016 della World Food Travel Association, prende parte intenzionalmente e attivamente ad attività enogastronomiche quando viaggia. I Culinary Traveler – il 49% dei turisti leisure – hanno partecipato ad un’esperienza enogastronomica unica o memorabile durante un viaggio recente e la presenza di esperienze enogastronomiche influisce notevolmente nella scelta della destinazione. Di qui la scelta di proporre alcune formule particolari, dal giro in auto d’epoca tra le vigne della Franciacorta alla cena con l’Abate nel monastero a Mantova, dall’aperitivo con spritz in barca al lago al giro in trattore in campagna a Cremona, al massaggio con olio del Garda, ai corsi di cucina tipica».

L’estensione a circa 700 stakeholder, tra negozi e ristoranti, offre un ampio ventaglio di proposte per tutti i gusti e per tutte le tasche, oltre a moltiplicare l’esperienza tra social e recensioni on-line. «L’enogastronomia motiva e incentiva sempre di più ad intraprendere un viaggio, qualunque esso sia. Il 70% degli intervistati è stato spinto da amici a visitare una destinazione, un ristorante, un bar o un’attrazione culinaria – continua Garibaldi -. Più di un terzo dei turisti intervistati nello studio della World Food Travel Association è stato stimolato anche da quanto letto sui siti di recensioni (44%), da programmi televisivi o canali relativi al cibo (46%), da riviste di viaggi, rubriche e sezioni enogastronomiche di giornali (38%), e da post e/o fotografie di prodotti enogastronomici sui social media (34%)».

Tra le attività enogastronomiche, molto popolari sono quelle legate al mondo beverage, tra visite in cantina e a birrifici, tour tra le vigne e consorzi, per amplificare il piacere della visita davanti ad un calice di vino o a un boccale di birra artigianale.

East Lombardy«Il 46% degli intervistati dallo studio ha partecipato a un’attività legata alla birra, al vino o ad altre bevande alcoliche. Questi turisti sono denominati “beverage travelers”- continua la direttrice scientifica di East Lombardy -. Il 24% degli intervistati – “beer travelers”-  ha partecipato a un’attività legata alla birra. Il 31% dei rispondenti – i “wine traveler”-  ha partecipato a un’attività legata al vino. Per conquistare questi turisti East Lombardy è pronta a valorizzare le produzioni enoiche e la peculiarità dei birrifici tradizionali».

Un’altra cifra distintiva della Regione Europea della Gastronomia sarà rappresentata dall’anima green, con una grande attenzione alla sostenibilità: «Raccogliamo l’eredità di Expo 2015 andando a valorizzare alcune buone prassi ed esempi green, dal bio distretto agricolo creato a Bergamo a iniziative virtuose come quella portata avanti dalla Cooperativa Cauto di Brescia per il recupero degli scarti alimentari o l’iniziativa del “Pasto buono” a Mantova, portata avanti dagli esercenti a favore di chi è in difficoltà» continua Roberta Garibaldi.

Il progetto promette di incrementare il turismo: le quattro province lombarde attraggono oggi 11,5 milioni di visitatori, contano 3.400 strutture ricettive e quasi 23mila persone impiegate nei comparti della ricettività e ristorazione. «È un territorio di eccellenza, che costituisce metà della superficie regionale, includendo un terzo della popolazione lombarda, oltre che località di grande attrattiva turistica, dal lago di Garda ai luoghi d’arte e siti Unesco, alle rinomate destinazioni montane. Con i 25 prodotti Dop e Igp, 126 Prodotti Agroalimentari Tradizionali, 25 tra vini Docg, Doc e Igt e 22 ristoranti stellati menzionati dalla Guida Michelin 2016, la Regione Europea dell’Enogastronomia attirerà sempre più turisti. Difficile però fare previsioni oggi. L’obiettivo di East Lombardy, in questa prima fase, è stato quello di mettere a sistema le diverse esperienze provinciali, portando avanti un percorso che vede impegnate tutte le parti nello sviluppo di azioni che favoriscano la valorizzazione e promozione delle culture alimentari tipiche del territorio e l’integrazione di queste nel palinsesto turistico».

Il calendario degli eventi, già pubblicato sul sito del Food Film Festival, in programma dal 13 al 17 giugno, mette a sistema le principali rassegne organizzate nelle quattro province. A Bergamo rientrano tra i grandi eventi “I Maestri del Paesaggio” in programma a settembre e “Bergamo Scienza” a ottobre. Tra i primi eventi a primavera il “Festival pianistico internazionale”, da aprile a giugno,  “De Casoncello” il 13 maggio, il “Festival Danza Estate”, dal 21 maggio al 24 giugno in città e in diversi comuni della provincia, “Erbe del Casaro” nei comuni dell’alta Valle Brembana il 27 e 28 maggio e dall’1 al 4 giugno e “Beerghem” a San Pellegrino Terme dall’1 al 4 giugno.




Il congresso Cisl all’ex centro Le Acciaierie, “Mai più cattedrali nel deserto”

AcciaierieIn due anni, dalla fine del 2013 alla fine del 2015, l’estensione della superficie di terreno destinata alla Grande Distribuzione è aumentata di altri 30 mila metri quadri. L’occupazione nel settore è scesa di qualche centinaio di unità. “Serve una moratoria immediata e assoluta sulla costruzione e sull’ampliamento di superfici commerciali superiori agli ottocento metri quadri, compresi progetti già autorizzati, in attesa di un serio piano dei territori. Chiediamo ai rappresentanti delle istituzioni un intervento presso la Regione Lombardia in questo senso. In futuro qualunque nuovo investimento deve prevedere, per essere autorizzato, anche gli eventuali costi di smaltimento e di ripristino della struttura che non devono, come nell’esempio che abbiamo dinnanzi, ricadere sulla collettività delle Comunità locali”.

Alberto Citerio, segretario generale uscente di Fisascat Cisl, non usa mezzi termini. Il congresso della categoria, aperto ieri pomeriggio presso il dismesso centro commerciale “Le Acciaierie” di Cortenuova, servirà anche a lanciare il messaggio di battaglia per i prossimi anni: “mai più cattedrali nel deserto”. Qui, oltre 50mila metri quadri di asfalto e cemento rimangono a monito di una politica che forse ha fatto il suo tempo. Eppure, sono già programmate nuove grandi superfici a Celadina e a Bonate; ampliamenti a Orio, a Curno e a Stezzano; allo studio una grande investimento a Caravaggio. Il tutto mentre continua la riduzione dei consumi e l’occupazione nel commercio è sostanzialmente stabile. Nel 2013, erano quasi 500 mila metri quadri di terreno destinati alla grande distribuzione. 150mila in più di 10 anni prima. Oggi, a quattro anni di distanza, si assiste a nuove colate di cemento, mentre i sindacati sono quotidianamente alle prese con trattative per la chiusura di punti vendita, ammortizzatori sociali, sospensione di contratti integrativi aziendali. A fine del 2015, in provincia di Bergamo, il Rapporto sul sistema distributivo del  Ministero dello Sviluppo Economico censiva 234 supermercati per una superficie di 204000 metri quadri; 119 Grandi Magazzini (per 105.000 mq); 28 Grandi Superfici Specializzate (90.000 i metri quadri occupati) e 18 Iper su 113.000 metri quadri. Il tutto, per un totale di 8752 addetti (erano più di 9.000 nel 2013).

“Abbiamo deciso di organizzare i nostri lavori nella cornice del Centro Commerciale Le Acciaierie abbandonato da oltre 3 anni – dice Citerio – perché più di tante parole, dà visivamente il segno del messaggio che vogliamo trasmettere: un monumento di decadenza e simbolo di declino di un modello di commercio e distribuzione già obsoleto dopo pochi lustri di ascesa e splendore. Parliamo di modello in crisi perché il mercato della Grande Distribuzione è ormai saturo da tempo; ciononostante continuano a moltiplicarsi le notizie di nuove aperture nella nostra provincia e ampliamenti importanti. Il risultato è che aumentano le superfici ma la torta da spartire rimane quella, anzi parlando di consumi alimentari, questi stanno regredendo già da alcuni anni; il risultato è un crollo della produttività e redditività per metro quadro”. Che farsene ora di una struttura come questa abbandonata? “Difficile dare una risposta, perché una risposta non c’è: nessuno ha pensato, nessuno ha previsto. Rimangono oltre cinquantamila metri quadri di fertile suolo pianeggiante mangiati dal cemento con un costo ambientale salatissimo, come monito rispetto ad altre scelte scellerate poste in cantiere”.

 




Recupero dei seminterrati per uso commerciale, via libera della Regione

Regione LombardiaCon 37 voti favorevoli e 32 contrari, il Consiglio regionale ha dato il via libera  alla legge per il recupero dei vani e dei locali seminterrati esistenti, sul quale il relatore Fabio Altitonante (FI) ha presentato nuovi emendamenti “con l’obiettivo di recepire ulteriori contributi e suggerimenti emersi durante le audizioni e il confronto in Commissione”. La proposta di legge vuole facilitare la ristrutturazione di ciò che già esiste, ma che non viene sfruttato, consentendo di recuperare i seminterrati per un uso abitativo, commerciale o terziario.
“Con l’approvazione di questa legge perseguiamo un duplice obiettivo – ha detto il relatore Fabio Altitonante (FI): -da una parte regolarizziamo, rendendoli abitabili, i seminterrati, spesso utilizzati oggi come taverne o magazzini o come stanze di lavoro e studio, dall’altra diamo nuovo impulso e spinta al settore edile, tuttora ancora pesantemente condizionato dalla crisi economica. Il tutto senza nuovo consumo di suolo e con interventi mirati al contenimento dei consumi energetici”.
Il testo finale definisce come seminterrato “il piano di un edificio il cui pavimento si trova a una quota inferiore, anche solo in parte, rispetto a quella del terreno posto in aderenza all’edificio, e il cui soffitto si trova, anche solo in parte, a una quota superiore rispetto al terreno posto in aderenza all’edificio”.
La legge, di cui sono primi firmatari i Consiglieri regionali comaschi Francesco Dotti (FdI), Alessandro Fermi (Forza Italia) e Daniela Maroni (Lista Maroni), prende spunto da una proposta delle associazioni di categoria lariane Ance e Confedilizia Como.
In avvio di seduta era stata respinta con 33 voti contrari, 31 favorevoli e 1 astenuto la questione pregiudiziale presentata da Roberto Bruni (Patto Civico), secondo cui questo provvedimento presenta profili di incostituzionalità e potrebbe essere impugnato dal Governo nazionale. “In tema di governo del territorio la Regione può  esercitare potestà  legislativa soltanto nel rispetto dei principi fondamentali determinati dalla normativa statale –ha spiegato Bruni- mentre il progetto di legge in discussione presenta elementi di conflitto con il testo unico dell’edilizia”.

I contenuti della legge

Uno dei principali parametri a cui il nuovo provvedimento permette di derogare è l’altezza dei locali da recuperare, che comunque non potrà essere inferiore a 2,40 metri. Nel caso di incremento del carico urbanistico, è previsto l’obbligo di reperire nuovi spazi per parcheggi e servizi consentendo, in caso di difficoltà nel reperimento, la possibilità di monetizzarli: sono esenti dal versamento del costo di costruzione vani e locali seminterrati con una superficie lorda di pavimento non superiore ai 200 metri quadrati se destinati a uso residenziale e non superiore ai 100 metri quadrati se destinati ad altri usi, che costituiscono pertinenza diretta di unità immobiliari.
E’ fissato un termine massimo perentorio di 120 giorni dall’entrata in vigore della legge, entro il quale a ciascun Comune resta in ogni caso la facoltà di disporre l’esclusione di parti del territorio dall’ambito di applicazione della legge stessa, per esigenze legate alla necessità di tutela paesaggistica o igienico sanitaria, rischio idrogeologico e difesa del suolo. Restano in ogni caso escluse le parti di territorio interessate da operazioni di bonifica in corso o già effettuate e quelle dove siano presenti fenomeni di risalita della falda acquifera, così come contenuto in due distinti emendamenti presentati da Giampiero Reguzzoni (Lega Nord). I Comuni potranno aggiornare gli ambiti di esclusione anche dopo la scadenza dei 120 giorni, qualora in presenza di nuovi eventi alluvionali o a seguito di specifiche analisi di rischio geologico e idrogeologico locale  (emendamento Assessore Viviana Beccalossi).
Ogni intervento dovrà essere effettuato nel pieno rispetto di tutte le prescrizioni igienico-sanitarie e sarà possibile solo laddove i seminterrati siano stati legittimamente realizzati alla data di entrata in vigore della legge e laddove siano posti in edifici già serviti da tutte le urbanizzazioni primarie. Le norme possono essere applicate agli immobili realizzati successivamente all’entrata in vigore della legge, solo se saranno decorsi almeno 5 anni dalla loro costruzione.
Un emendamento inizialmente presentato da Giampiero Reguzzoni (Lega Nord) e poi fatto proprio da Iolanda Nanni (M5Stelle), stabilisce che i vani e i locali seminterrati non potranno essere oggetto di mutamento di destinazione d’uso nei dieci anni successivi al conseguimento dell’agibilità; ogni cambio di destinazione d’uso sarà assoggettato al pagamento di un corrispettivo secondo quando già previsto nella legge n°12 del 2005. Via libera a scrutinio segreto con 35 voti a favore e 34 contrari anche ad un altro emendamento fatto proprio da Iolanda Nanni (M5Stelle), dopo essere stato inizialmente ritirato dal suo primo presentatore Giampiero Reguzzoni (Lega Nord), con il quale si prevede che qualora il recupero dei locali seminterrati dovesse comportare la creazione di un’autonoma unità abitativa, i Comuni dovranno trasmettere comunicazione alle ATS dell’avvenuto rilascio del certificato di agibilità, ai fini dei controlli necessari per accertare l’idoneità igienico-sanitaria dei locali.
Complessivamente sono stati discussi e votati in Aula 46 emendamenti. In Commissione era già stato approvato un emendamento di Riccardo De Corato (FdI), confermato nella versione finale del testo, che, richiamandosi alle norme dell’art.72 della legge regionale n°12 del 2005, vieta la possibilità di recuperare i seminterrati per adibirli a finalità di culto.
Via libera infine anche a un ordine del giorno presentato da Carlo Malvezzi (Lombardia Popolare) che impegna la Giunta regionale a introdurre elementi di maggiore flessibilità nell’esenzione dei contributi sul costo di costruzione anche per quanto riguarda il recupero dei sottotetti esistenti.




Febbraio, prezzi in crescita a Bergamo. Rincarano frutta e verdura

frutta-e-verdura-di-stagione-febbraioNel mese di febbraio, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), a Bergamo, si attesta a +0,2%. Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), si attesta a +0,7%, in aumento rispetto al +0,5% registrato il mese scorso. La variazione più importante si ha nella divisione “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” con un aumento del +1,9% dovuto principalmente a rincaro di vegetali e frutta. Sono in crescita anche i “Trasporti” a causa del ‘trasporto aereo passeggeri’ e del ‘trasporto passeggeri su rotaia’. Si ha un incremento più contenuto per “Comunicazioni”, “Ricreazione, spettacoli e cultura” e “Mobili, articoli e servizi per la casa”.

La diminuzione più consistente si registra per la divisione “Servizi ricettivi e di ristorazione” con -1,3%, calo causato principalmente dai ‘servizi di alloggio’. Seguono le divisioni “Abbigliamento e calzature e “Altri beni e servizi”. Non si registra nessuna variazione per le divisioni “Bevande alcoliche, tabacchi”, “Servizi sanitari e spese per la salute”, “Istruzione”. Anche per la divisione “Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e combustibili” nessuna variazione, nonostante un aumento del ‘Gasolio per riscaldamento’.




Lavoro e finanziamenti agevolati, ecco le opportunità per i ristoratori

Costi del personale e accesso al credito sono due dei problemi più “caldi” nella gestione dei pubblici esercizi. Onerosi i primi, difficile il secondo, non devono però essere considerati un argomento tabù dalle piccole aziende, che possono approfittare di alcuni strumenti e agevolazioni messi a loro disposizione.

L’Ascom di Bergamo li ha illustrati in un incontro con i ristoratori, che sarà replicato lunedì 13 marzo con i gestori di caffetterie e bar, nell’appuntamento che precede il rinnovo delle cariche della categoria.

incontro ristoratori - credito e lavoro

Sul versante del lavoro – come ha spiegato Enrico Betti, responsabile dell’area in Ascom e presidente degli Enti bilaterali del Terziario e del Turismo – è operativo, strutturale fino al 2018, a livello territoriale solo per le aziende iscritte all’Ascom l’accordo con i sindacati per la detassazione dei premi di produttività, per i quali è prevista un’aliquota ridotta dal 27% al 10%. «Per l’azienda non significa spendere meno ma poter riconoscere qualcosa in più ai dipendenti – ha precisato -. Per usufruire dell’agevolazione occorre costruire un sistema premiante per obiettivi e misurabile, non è proprio semplice, ma è di certo un’opportunità».

Così come lo sono gli incentivi, dai 2 ai 3mila euro, per l’assunzione di giovani disoccupati, messi in campo dall’Ente bilaterale, che a questo intervento ha destinato quest’anno un totale di 40mila euro. Senza dimenticare tutte le altre forme di sostegno all’impresa (dalla formazione alla certificazione dei contratti di lavoro, dalla sicurezza alla qualità) e di sussidio per i lavoratori (assistenza ai figli disabili, contributo oltre il 180esimo giorno di malattia o infortunio, concorso alle spese per libri di testo, mensa scolastica, trasporto pubblico, asilo nido, compilazione del modello 730) erogate dall’Ente. «L’adesione all’Ente bilaterale comporta per l’azienda una spesa di 12-14 euro all’anno per ogni dipendente – ha ricordato Betti -, ma può essere ampiamente ripagata da ciò che si riceve».

Buone notizie arrivano anche dal fronte dei finanziamenti agevolati. È prevista per marzo-aprile l’apertura del bando regionale “Turismo e attrattività”, che mette complessivamente a disposizione 35 milioni per la riqualificazione delle strutture alberghiere, extra alberghiere e dei pubblici esercizi lombardi. «Era da tempo che non veniva promossa una misura a favore di questi settori – ha evidenziato Matteo Milesi, responsabile dello Sportello del Credito della cooperativa di garanzia Fogalco -. Il contributo è a fondo perduto per il 40% dell’investimento fino ad un massimo di 50mila euro. La gamma delle spese va dall’acquisto di arredi e attrezzature alle opere edili».

Attenzione ai pubblici esercizi e al terziario la riserva anche il Bando Inail di quest’anno, con uno stanziamento specifico che copre il 65% dei costi per progetti dedicati al miglioramento della salute e della sicurezza sul lavoro, anche in aziende senza dipendenti. Ci sono poi i contributi al credito per gli investimenti di Lombardia Concreta e per le start up il bando Intraprendo.

«Con la nostra struttura – ha dichiarato il direttore della Fogalco Antonio Arrigoni – intendiamo potenziare l’attività di supporto e gestione dei procedimenti per l’accesso ai finanziamenti agevolati. Un aspetto sempre più critico per le aziende è poi quello del costo complessivo del credito. Sebbene i tassi di interesse siamo bassi, le condizioni applicate dalle banche risultano spesso penalizzanti. Ecco perciò che diventa fondamentale il check up della situazione finanziaria e la promozione di una maggiore cultura del credito: se non se ne conoscono i meccanismi, infatti, si rischia di pagarlo molto caro». Un’altra opportunità è quella della garanzia fideiussoria, che contribuisce a mitigare il rischio del credito e, perciò, ad agevolarlo.




Treviglio, San Martino d’oro al commerciante storico

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Giovanni Enrico Bresciani con il direttore dell’Ascom Oscar Fusini

C’è anche un ex commerciante storico tra le personalità benemerite che riceveranno dal Comune di Treviglio il San Martino d’oro, il riconoscimento civico che viene assegnato in occasione della festa della Madonna delle lacrime, il 28 febbraio.

È Giovanni Enrico Bresciani, 86 anni, per 54 macellaio nel centro storico, fortemente impegnato anche nell’associazionismo imprenditoriale, nella promozione del territorio e nella solidarietà. L’Ascom di Bergamo ha supportato la sua candidatura al premio, in considerazione dell’attiva partecipazione alla vita associativa e per il suo supporto allo sviluppo del commercio.

Dal 1965 al 1999 Bresciani è stato prima vice e poi presidente del gruppo Macellai, seguendo anche le attività della Federazione nazionale come consigliere. È stato inoltre un componente del Consiglio direttivo dell’Ascom e all’inizio degli anni Ottanta ha dato vita a Treviglio alla Cooperativa Botteghe del Centro. Ne è stato presidente per 15 anni, fino al 1996.

Per più di un decennio, fino al 2007, è stato invece alla guida della Pro Loco, di cui oggi è presidente onorario. In questo ambito ha promosso manifestazioni che oggi fanno stabilmente parte del calendario cittadino, a cominciare da “Miracol si grida”, la rievocazione del miracolo della Madonna delle lacrime che il 28 febbraio 1522 salvò la città dalle truppe francesi, e poi ancora la Sagra di Sant’Anna e la festa di San Silvestro al Palafacchetti.

A più di vent’anni di distanza, Bresciani ricorda ancora con dovizia di particolari (67 signore in gara, un milione di lire in palio) anche il concorso con il quale le Botteghe hanno donato a Treviglio un suo dolce tipico, la Turta de Treì, entrata stabilmente nel novero delle specialità orobiche. Negli ultimi tempi la sua sfida, condotta insieme al collega salumiere Lino Ronchi, è stata un’imponente raccolta fondi per donare alla Croce Rossa di Treviglio e della Geradadda due nuove ambulanze indispensabili per garantire la continuità dei servizi.

Treviglio - San Martino d'oroNel 2010 ha anche ricevuto onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica. «Grazie a Bresciani – evidenzia il direttore dell’Ascom, Oscar Fusini – sono cresciuti la delegazione e gli uffici di Treviglio e, in generale, l’intera categoria. Con l’organizzazione di iniziative ed eventi ha inoltre contribuito a gettare le basi del moderno commercio urbano e a quella integrazione e collaborazione tra i soggetti che oggi sono fattori di successo del Distretto del commercio». «La nostra Associazione – aggiunge Fusini – ritiene che premiando Bresciani si riconosca il ruolo portante del commercio per lo sviluppo della città e l’impegno anche di molti altri esercenti che silenziosamente e con grande passione hanno contribuito al benessere dei trevigliesi».




Il commercio cambia, in Ascom nasce il Gruppo per le nuove categorie

consiglio direttivo Altro commercio BTC
Da sinistra: Gregory Airapetyan, Paolo Gozzoli, Giuseppe Milazzo, Maria Teresa Mastropietro e il direttore dell’Ascom Oscar Fusini

Confcommercio Ascom Bergamo inaugura una nuova rappresentanza: la categoria “Altro commercio BTC – Business to consumer” che raggruppa gli operatori legati alle forme innovative di commercio, tra cui commercio elettronico, vendita porta a porta, multiutility e altre forme di distribuzione innovativa. Una realtà che nella bergamasca conta diverse centinaia di imprese e che oggi rappresenta il comparto di maggiore dinamicità del settore commerciale.

Presidente del nuovo Gruppo è Giuseppe Milazzo, titolare di Essebi Italia srl – che opera nel settore delle vendite a domicilio – che è stato per anni alla guida del Gruppo Benzinai di Ascom Bergamo.

«Il Gruppo riunisce le forme speciali di vendita, commercio elettronico, vendita porta a porta e altre imprese dalla formula nuova – spiega il Milazzo -. Finora questi operatori erano statisticamente iscritti in Ascom sotto una generica categoria e con la creazione di un gruppo specifico vogliamo valorizzare la loro rappresentanza».

Accanto a Milazzo, sono stati nominati nel consiglio: Gregory Airapetyan di Promax Energia, Maria Teresa Mastropietro di A.E.C. Advertising, Paolo Gozzoli di Makemedia Studios e Claudio Gualdi di Devon srl.




Alla bergamasca Credipass l’85% delle quote di MedioFimaa

Santino Taverna
Santino Taverna

Il 23 febbraio, a Milano, si è conclusa un’importante operazione di aggregazione del settore, che ha visto FIMAA Servizi cedere la maggioranza di MedioFimaa alla Holding Hpass, già proprietaria della bergamasca Credipass. MedioFimaa è una società di mediazione creditizia, fondata da FIMAA Italia, Associazione nazionale di categoria più importante del settore immobiliare italiano, con oltre 11.000 imprese iscritte, confederata a Confcommercio. Advisor finanziario dell’operazione è Thymos Business & Consulting, società di corporate finance di Milano guidata da Fabio Tesei e Marinella Latteri. Hpass ha bruciato le tappe concludendo in poco più di un mese la trattativa che ha visto farsi avanti diversi tra i principali operatori del settore. La scelta di FIMAA Italia è stata dettata dalla volontà di dare continuità implementando un ambizioso progetto industriale.

Dopo l’acquisizione, il gruppo Hpass conterà circa 500 agenti con un intermediato di oltre 650 mln di euro. Hpass-Credipass-MedioFimaa si avvia a diventare, quindi, la prima realtà del settore. Al timone di MedioFimaa ci sarà un Consiglio di amministrazione il cui Presidente è Laurence Camps e Amministratori Fabio Graziotto con deleghe amministrative e Stefano Grassi con deleghe commerciali. Quest’ultimo si è detto soddisfatto per la chiusura dell’accordo in perfetta armonia con il progetto di sviluppo e crescita intrapreso da Credipass / Hpass ormai da qualche anno. Il nuovo Direttore commerciale nominato dal Consiglio sarà Maurizio Visconti, professionista operante da molti anni nel settore. Il presidente nazionale FIMAA, Santino Taverna, esprime la propria soddisfazione per aver, con questa operazione, consolidato e dato nuovo slancio allo sviluppo di un progetto industriale che permetterà di garantire un servizio di eccellenza e una copertura capillare a clienti e operatori immobiliari, oltre ad incrementare la rappresentanza politica di FIMAA Italia presso le Istituzioni e la Pubblica Amministrazione. La nuova compagine azionaria di MedioFimaa sarà dunque composta da Hpass, che detiene la maggioranza assoluta, con l’85,5% delle quote, FIMAA Italia che resta nel capitale con una quota del 9,50% e infine Allianz con il residuo 5%.

 

 




Sbaracco, a Lovere un fine settimana con i super saldi d’inverno

A Lovere ritorna lo “Sbaracco in negozio”, il weekend dedicato ai super saldi di fine stagione. Nei negozi e nelle boutique della piazza e del Centro storico per tutta la giornata di sabato 25 e domenica 26 febbraio si potranno acquistare capi di abbigliamento e accessori con gli sconti più alti e trovare le occasioni più vantaggiose.
L’iniziativa, già apprezzata nella versione estiva, richiama centinaia di clienti provenienti anche fuori provincia ed è anche un’occasione per strizzare l’occhio al turismo in vista della prossima bella stagione. La formula loverese si differenzia dai tradizionali sbarazzi perché la vendita rimane all’interno dei negozi. I negozi aderenti sono riconoscibili dal logo “Sbaracco” esposto in vetrina.

sbaracco lovere feb2017