Black Friday, iniziato l’iter della legge lombarda

black fridayE’ iniziato in Commissione Attività produttive di Regione Lombardia l’iter legislativo per consentire ufficialmente l’organizzazione del cosiddetto “Black Friday” in Lombardia. Il progetto di legge, di cui è relatore il presidente della Commissione Pietro Foroni (Lega Nord) va a modificare il testo unico del commercio per regolamentare definitivamente una pratica commerciale ormai consolidata anche in Italia ma che al momento la legge regionale lombarda del 2010 vieta espressamente, non consentendo le vendite promozionali dei prodotti destinati ai saldi dal 25 novembre fino al 31 dicembre. “Il primo confronto con le associazioni di categoria è stato molto positivo – ha commentato Foroni -. In un periodo di congiuntura economica non semplice dobbiamo essere pronti e celeri nell’agevolare chi lavora e aggiornare di conseguenza gli strumenti legislativi”. Come è stato ricordato in Commissione, infatti, non sono mancati casi di negozianti multati dalla Polizia locale per aver organizzato manifestazioni nel giorno del Black Friday, proponendo ai clienti prodotti a prezzi scontati.

Il progetto di legge propone di accorciare il periodo di divieto di effettuare vendite promozionali nei soli 30 giorni antecedenti alle vendite di fine stagione (l’avvio dei saldi è stato fissato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome il primo giorno feriale antecedente l’Epifania e il primo sabato del mese di luglio). Il Black Friday (“venerdì nero” in inglese) è negli Stati Uniti il giorno successivo al Giorno del ringraziamento e tradizionalmente dà inizio alla stagione dello shopping natalizio. Il Black Friday cade l’ultimo venerdì del mese di novembre, generalmente tra il 23 e il 29 novembre. All’audizione di oggi erano presenti Confcommercio, Federdistribuzione, Federmoda, Anci, Unioncamere, Alleanza Cooperative Lombardia, Legacoop, Confcooperative.

 




Negozi Storici, riconoscimento per altre due attività bergamasche

macelleria Gastoldi«Riconoscimento per altri 28 Negozi Storici lombardi che rappresentano un patrimonio della nostra regione. Locali storici del commercio che vogliamo continuare a valorizzare e sostenere in quanto punti di riferimento ed elementi di attrattività per i centri urbani. Non solo, anche perché dietro queste insegne ci sono storie di vita significative, che raccontano l’identità regionale e un modo di fare attività economica in grado di durare nel tempo, nonostante la crisi e i rapidi cambiamenti imposti dal mercato». Così ha parlato Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico, annunciando stamane il riconoscimento e l’inserimento nell’apposito Registro regionale dei Negozi Storici di altre 28 attività nelle province di Bergamo, Como, Cremona, Lecco, Milano e Sondrio.

A Bergamo i riconoscimenti sono andati alla Gastoldi Macelleria Salumeria Gastronomia di Bariano, aperta nel 1937 (Storica Attività) e al Panificio Zatti di Tavernola Bergamasca, avviato nel 1849 (Storica Attività). «È dal 2004 – ha aggiunto Parolini – che la Regione, in accordo con gli enti locali e le associazioni di categoria, ha istituito questo riconoscimento proprio per tener viva la memoria e premiare la professionalità di quelle generazioni di imprenditori che da più di 50 anni hanno saputo unire tradizione e innovazione e creare con il loro servizio un valore per le comunità di riferimento».

insegna storica panificio zatti - tavernola

Le sfongadine del panificio Zatti – Affari di Gola – giugno 2011




Nuove tariffe Siae, l’Ascom apre uno sportello e fa risparmiare

music-barLa scadenza per il  pagamento dell’abbonamento Siae che interessa bar, ristoranti, locali e pizzerie, prevista per il 28 febbraio, slitta al 24 marzo. Ma attenzione, le tariffe cambiano. Il nuovo accordo per la musica d’ambiente tra Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e Siae ha introdotto un nuovo sistema di calcolo degli importi che mira a rendere i conteggi più oggettivi.
Per assistere i gestori nel calcolo delle nuove tariffe e aiutarli a risparmiare, l’Ascom ha attivato un servizio di consulenza.
«Per tre anni, se non si hanno variazioni rispetto all’anno scorso, si potrà pagare il vecchio importo – spiega Andrea Comotti, responsabile dell’Area gestionale e del servizio di consulenza -. Chi ha modificato la composizione degli apparecchi presenti nel proprio locale e/o vuole usufruire del nuovo sistema dovrà dichiararlo con tempestività alla Siae e procedere al ricalcolo della tariffa per il 2017.
In questi  giorni Siae sta spedendo in automatico i MAV 2017 con le vecchie tariffe.
«Consigliamo di non pagarli e di venire con tempestività nei nostri uffici per calcolare i nuovi importi e valutare quali sono più economici – avverte Comotti – . In generale, le nuove tariffe dovrebbero rivelarsi meno costose per i locali di piccole dimensioni e scegliendo gli abbonamenti tutto compreso si può risparmiare».

I cambiamenti previsti riguardano diversi aspetti.  La novità principale è che la tariffa non viene più calcolata in base alla categoria del locale, ma rispetto alla superficie di somministrazione, cioè l’area destinata al servizio ai clienti che di solito è riportata sulla Scia o sull’autorizzazione. Non vengono conteggiati magazzini, cucine, depositi, locali di lavorazioni.
I locali sono suddivisi in tre fasce: fino a 75mq, parametro che interessa la maggior parte dei pubblici esercizi e che prevede la tariffa più bassa; da 76 a 250mq e da 251 a 500 mq.

Andrea Comotti
Andrea Comotti, responsabile dell’Area gestionale dell’Ascom di Bergamo

«Un’altra novità importante – sottolinea Comotti – è che chi ha nel locale più monitor, altoparlanti e sistemi multimediali può risparmiare scegliendo l’abbonamento tutto incluso (flat): solo audio se non ci sono TV e monitor; audio-video se ci sono anche TV e monitor».

Le tariffe cambiano anche per le aree esterne: l’importo ora viene calcolato con una maggiorazione del 10% sull’importo della tariffa relativa all’interno del locale per le aree fino a 50metri quadrati e del 20% per le aree di superficie maggiore. Infine, da quest’anno si potrà pagare l’abbonamento on line registrandosi sul portale Siae dedicato alla Musica d’Ambiente, senza doversi recare preso i loro uffici.
Per il pagamento dell’abbonamento SCF la scadenza è fissata al 31 maggio, ma è possibile pagare entrambi in una unica soluzione, sia attraverso il portale sia agli sportelli Siae.

Lo sportello di consulenza Ascom è a disposizione gratuitamente alla sede di via Borgo Palazzo, al piano terra, dal lunedì al venerdì. Basta presentarsi con i dati relativi proprio locale: numero di metri quadrati dell’area destinata alla somministrazione, eventuali metri esterni con filodiffusione (entrambi sono riportati sulla Scia/autorizzazione), numero e tipo di strumenti utilizzati nel locale e copia della fattura SIAE del 2016. Sempre allo sportello può essere richiesto il modulo sconto Fipe per pagare una tariffa ridotta.

Per informazioni: Ascom Sistemi gestionali tel. 035.4120325 – gestionale@ascombg.it.





Albergatori, Zambonelli confermato alla presidenza. “Le priorità? Lotta all’abusivismo, rilancio del centro di Bergamo e della montagna”

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Il Gruppo Albergatori dell’Ascom di Bergamo

Gli albergatori hanno confermato Giovanni Zambonelli alla guida del Gruppo Ascom. 56 anni, sposato e con due figli, l’imprenditore dell'”Hotel Cappello d’Oro” e dell'”Hotel Monza e Brianza Palace” (entrambi della catena Best Western), dal 2005 rappresenta la categoria come presidente e dal 2013 ricopre anche la carica di vicepresidente dell’Associazione Commercianti. Il nuovo consiglio a 11 vede l’ingresso delle nuove leve Alessandro Capozzi dell'”Hotel Città dei Mille” e Davide Scanavino del “Best Western Albergo Piemontese” (Best Western). Fanno parte del nuovo direttivo, in forza fino al 2021, Luciano Bolandrina dell'”Hotel Sporting Lago d’Endine” di Endine Gaiano, Gianfranco Invernizzi dell'”Hotel Des Alpes” di Foppolo, Ferdinando Carrara dell'”Albergo Giardinetto”di Serina, Mario Marini del “Cocca Hotel” di Sarnico, Natalia Minato dell'”Hotel San Carlo al Lago” di Spinone al Lago, Maurizio Nugnes dell'”Arte & Hotel Aeroporto” di Stezzano, Uta Wilmer del “Petronilla Hotel” di Bergamo e Giorgio Zilli dell'”Albergo Ristorante Papa” di San Pellegrino Terme.

Affiancano Giovanni Zambonelli con il ruolo di vicepresidenti Graziella Bonomi dell'”Hotel Parigi 2″ di Dalmine, dal 2005 parte del direttivo Albergatori, e Alessandro Capozzi. Gli alberghi in provincia di Bergamo sono 264 ( dato al 31 dicembre 2016), di cui 39 sono presenti in città Negli ultimi 5 anni si è registrato un incremento delle strutture alberghiere del 8,64%, essendo cresciuti da 243 nel 2012 a 264 nel 2016. In città nel 2012 c’erano 25 alberghi, al fine 2016 se ne contano 39.

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Il presidente Giovanni Zambonelli (al centro) con i vicepresidenti Alessandro Capozzi e Graziella Bonomi

«Abbiamo creato una squadra più giovane per rappresentare con rinnovata energia la categoria – commenta Zambonelli -. Sul fronte sindacale, il nuovo mandato sarà contraddistinto dal contrasto all’abusivismo dilagante, lavorando in collaborazione con le istituzioni e sulla sensibilizzazione ai problemi delle località montane, dal sostegno finanziario degli impianti di risalita alla soluzione dei nodi viabilistici. Il sommerso ha volumi di affari mostruosi, in costante crescita, e a poco o nulla servono le nostre segnalazioni – sottolinea ancora il presidente -. Siamo nelle mani delle istituzioni, con cui intendiamo intensificare la collaborazione a tutela della legalità e del rispetto delle regole. Confidiamo nella volontà politica a livello nazionale di fare emergere il sommerso, un’operazione senza troppe difficoltà dato che la maggior parte di queste attività viene promossa sul web. Federalberghi ha dimostrato in un’analisi degli annunci on-line sui principali portali che queste attività non sono occasionali e né si tratta di forme integrative del reddito, smascherando le bugie della sharing economy che punta sulla condivisione dell’esperienza con il titolare e sullo sviluppo di strutture ricettive alternative dove c’è carenza di offerta. In realtà nel 70,2% degli appartamenti non abita nessuno e gli alloggi sono concentrati soprattutto nelle grandi città e nelle principali località turistiche».

Quanto alle località montane, già in difficoltà per una nuova stagione invernale senza neve, urge affrontare la questione pendente dei rinnovi delle concessioni degli impianti di risalita e rendere le Orobie, in particolare la Val Brembana, più accessibili a livello viabilistico. «Sono problemi di cui si discute da anni, ma che le istituzioni devono affrontare per salvaguardare l’economia delle nostre valli, da sempre meta di turisti anche stranieri». Gli albergatori in città attendono che il Comune dia il via al piano del rilancio del centro, fondamentale per attrarre turisti a Bergamo. «Non esiste solo Città Alta: il centro di Bergamo bassa non può essere da meno – continua il presidente del Gruppo Albergatori -. Il centro si sta spegnendo: attendiamo il piano di rilancio annunciato dall’amministrazione, anche perché la sicurezza percepita è sempre più bassa. Inoltre, la nuova politica viabilistica è nata per disincentivare le auto senza però dotare la città di valide alternative ai mezzi privati. E l’estensione del pagamento dei parcheggi la domenica per fare cassetto non contribuisce certo a rendere più vitale la città».

 




Bolkestein, primo ok del Senato alla proroga a fine 2018. Oggi il voto in aula

Proroga fino a tutto il 2018 della direttiva Bolkestein per gli ambulanti. Il Senato ieri ha dato il primo ok al rinvio delle nuove norme sulle concessioni per il commercio in strada al termine di una lunga giornata di trattative, anche con i diretti interessati: gli ambulanti infatti hanno manifestato davanti Palazzo Madama per ore e sono stati ricevuti addirittura in commissione. E dato che il decreto legge oggi approda in Aula, dove è molto probabile che il governo chieda la fiducia per poi passare “blindato” all’esame della Camera, appare molto difficile che vi sia spazio per ulteriori modifiche. Verso l’ok anche la proroga dei modelli Ires e Irap per recepire la riforma dei bilanci e la misura che punta a riportare da quattro a tre anni il periodo di prima assegnazione presso gli uffici giudiziari dei magistrati di prima nomina. Più incerto il destino di un emendamento del governo che secondo una denuncia dell’Anci ridurrebbe le compensazioni destinate ai Comuni che ospitano i vecchi impianti nucleari.




Fruttivendoli, Bresciani lancia la sfida “green”

dettaglianti ortofrutticoli - consiglio direttivo 2017
Da sinistra, in piedi: Ezio Sangalli e il segretario del Gruppo Pietro Bresciani. Seduti: Roberto Busca, Egidia Rosbuco e Livio Bresciani

Livio Bresciani, titolare del negozio di ortofrutta in via Masone a Bergamo, è stato confermato presidente del gruppo Dettaglianti ortofrutticoli dell’Ascom. Lo ha stabilito l’assemblea per il rinnovo delle cariche per il prossimo quinquennio, tenuta ieri nella sede dell’Associazione. Vicepresidente è stato nominato Roberto Busca del negozio De Lorenzi & c di Bergamo, già componente del Direttivo nello scorso mandato. Confermati anche gli altri consiglieri: Ezio Sangalli (Caravaggio), Egidia Rosbuco (Osio Sotto) e Agostino Fusini (Bergamo). Segretario del Gruppo è Pietro Bresciani.

Classe 1950, Bresciani guida il gruppo dalla metà degli anni 80 e dal 2006 è presidente nazionale dei dettaglianti ortofrutticoli Fida Confcommercio; fa inoltre parte del Consiglio direttivo di Ascom e di Masec, la Mutua assistenza sanitaria dell’Associazione.

«Dopo un momento difficile e di forte selezione, oggi i negozi di ortofrutta vogliono stare sul mercato da protagonisti – afferma il presidente -. Gli anni della crisi hanno portato gli operatori a dare tutto, mettendo in campo qualità, servizio, disponibilità, competenza e professionalità. Come associazione abbiamo sempre sottolineato questi valori e stimolato con iniziative di formazione e con proposte lo sviluppo in questa direzione. Ora un versante che può dare un ulteriore valore aggiunto è la promozione dell’anima “green” delle nostre botteghe. Da sempre trattiamo i prodotti della natura e operiamo secondo buone pratiche, dalla ricerca della stagionalità, delle produzioni locali e di qualità fino alla gestione degli scarti. Sono tutte attività che fanno parte del nostro lavoro, del nostro Dna, ma che magari non sono così evidenti e che vorremmo perciò sottolineare, visto che oggi l’attenzione è particolarmente rivolta alle tematiche della sostenibilità dei consumi e all’economia circolare, quella cioè che punta sulla rigenerazione delle materie».

I negozi di frutta e verdura in provincia di Bergamo sono 258 (dato al quarto trimestre 2016), in aumento di 6 unità rispetto al 2015 (+2,38%), in città si registrano 36 fruttivendoli, uno in più rispetto al 2015.




Servizi alle imprese, il Gruppo Ascom si rinnova. Malvestiti confermato presidente

Paolo Malvestiti
Paolo Malvestiti

Sono iniziate oggi le assemblee per il rinnovo dei vertici delle categorie merceologiche di Ascom Bergamo Confcommercio. La prima è stata quella del Gruppo Servizi alle Imprese, che ha confermato alla presidenza Paolo Malvestiti. Nel consiglio è stato confermato anche Italo Testa di Bergamo (settore consulenze) mentre i neo eletti sono: Pierluigi Cucchi di Romano di Lombardia (formazione), Maria Teresa Lodi di Bergamo (interpretariato e servizi linguistici) e Caterina Arnoldi di Bergamo (servizi spedizione).

Si tratta di un settore fortemente cresciuto negli ultimi anni che sta ora attraversando un momento difficile. Il numero delle imprese è infatti sceso del 6,9% nello scorso anno, passando dalle 4.463 al 31 dicembre del 2015 alle 4.155 del 2016, con un saldo negativo di 308 unità.

«La rappresentanza dell’Ascom nel settore dei servizi è cresciuta negli ultimi anni, raccogliendo da un lato imprese innovative e dall’altro quelle che tradizionalmente operano in questo settore. È un settore che ancora sta soffrendo e sul quale dovremmo concentrarci nei prossimi anni per rafforzare la tutela del comparto che è abbastanza frammentato – afferma Malvestiti -. Le prospettive future sono inoltre quelle di allargare la rappresentanza verso i servizi alle persone».

Una volta ultimati i rinnovi dei consigli direttivi dei 28 gruppi merceologici, il 4 aprile si riunirà il Consiglio Generale delle categorie che stabilirà la lista dei candidati al Consiglio Direttivo per il prossimo quinquennio; in calendario l’8 maggio l’assemblea elettiva e il 15 maggio il nuovo Consiglio direttivo eleggerà il presidente dell’Associazione.




Osservatorio sulle imprese, a Bergamo ancora in crescita quelle straniere

Camera di CommercioLe imprese registrate a fine 2016 – secondo l’Osservatorio sulle imprese della Camera di Commercio di Bergamo – sono risultate 95.552, con una riduzione di 391 unità sul 2015. Il saldo tra iscrizioni (5.395) e cessazioni (5.824), è stato negativo per 429 unità, cifra che cala (a -202) se si escludono dal conteggio le 227 cancellazioni d’ufficio. Anche le imprese attive sono diminuite: dalle 85.455 dello scorso anno alle 85.242 di fine 2016 (-213, pari al -0,2%). Prosegue nel frattempo il riassetto delle forme giuridiche. La contrazione delle società di persona, soprattutto delle Società in Nome Collettivo, è compensata dall’espansione delle società di capitale che, da un triennio a questa parte, aumentano ad un tasso crescente, anche se ancora distante dal periodo pre-crisi. Tra queste ultime si riducono le Srl con unico socio e a capitale ridotto a vantaggio delle Srl e delle Società a responsabilità limitata semplificata. In lieve riduzione, probabilmente a causa delle cancellazioni d’ufficio, anche le Società per azioni. Si riducono ulteriormente le imprese individuali e sono complessivamente in lieve arretramento (nonostante la crescita delle associazioni) le altre forme giuridiche, tra cui le cooperative. I flussi delle iscrizioni diminuiscono (-5,1%) sui livelli dell’anno passato mentre le cessazioni risultano in leggero aumento (+1,6% ma a causa di un numero di cancellazioni d’ufficio doppio rispetto all’anno scorso).

Continua la contrazione delle imprese artigiane attive che si portano a fine anno a 31.228, di cui 31.134 attive (-328 per una variazione del -1%). L’analisi della dinamica nei settori si basa sul confronto degli stock delle imprese attive a fine periodo e non sui flussi di nate e cessate, poco significativi a livello settoriale per la concentrazione di gran parte delle nuove iscrizioni tra le imprese non ancora classificate merceologicamente. L’edilizia è il settore in maggiore sofferenza: le posizioni attive si riducono di 378 unità (-2% annuo), con un calo tra società di persona e imprese individuali, ma un incremento (+26) tra le società di capitale. Variazioni negative si osservano anche nel trasporto e magazzinaggio, nelle attività estrattive, in agricoltura, nelle attività immobiliari e, con l’eccezione delle società di capitale (93 in più nel corso dell’anno), nella manifattura. Diminuiscono anche leggermente le imprese del commercio (-63) nonostante il forte incremento (+124) delle società di capitale. Nei restanti settori, tutti del terziario, aumentano le imprese dei servizi di alloggio e ristorazione (+77), dei servizi di informazione e comunicazione (+37), finanziari e assicurativi (+11), professionali e tecnici (+51), delle altre attività di servizi (+63), istruzione (+11), sanità (+36) e intrattenimento (+34) e nei servizi alle imprese (+111 con una variazione del +4,5%).

Ampliando l’osservazione all’intero periodo 2010 -2016, spiccano le contrazioni delle attività estrattive ed edili (queste ultime fatto 100 il livello 2010 sono scese a 88,2) e all’opposto la forte dinamica delle imprese operanti nei servizi di fornitura di energia, gas e acqua (indice a quota 168 nel 2016). Nel sottoinsieme dell’artigianato, il peso preponderante dell’edilizia e il minor peso dei servizi implicano un risultato complessivamente negativo. Anche tra le imprese artigiane, si osserva una dinamica più favorevole dei servizi, alle imprese e alle persone, e delle attività professionali e di informazione e comunicazione. Nel 2016 sono nettamente diminuite le procedure concorsuali e di fallimento, sono aumentate quelle di scioglimento e liquidazione. Per quanto riguarda le caratteristiche di genere, età e nazionalità delle imprese continua la crescita dello stock di imprese straniere: sono 9.598 quelle registrate a fine 2016, contro le 9.269 di un anno prima per un incremento del +3,5% e un’incidenza sul totale delle imprese pari al 9,7%. Più contenuta la dinamica positiva (+0,4% annuo) delle imprese femminili che valgono il 19,4% del totale. Lo stock delle imprese giovanili si riduce a 9.125 (-4,1%), in parte anche per l’effetto demografico dovuto alla minore numerosità della coorte in ingresso rispetto a quella in uscita dalla classe di età. Resta elevata (al 30,5%) l’incidenza delle imprese giovanili tra le nuove iscrizioni. A livello sub-provinciale, dinamiche positive nella variazione degli stock di imprese attive tra 2015 e 2016 si osservano solo in 4 ambiti territoriali: le zone di Lovere, Bergamo città e hinterland, Isola e Treviglio. Situazione invariata per le zone di Romano e Endine. Flessioni rilevanti soprattutto nelle aree delle Valli.

 

 




San Valentino, ecco “La cucina di coppia” secondo l’Accademia del Gusto

Anche all’Accademia del Gusto si festeggia San Valentino. Ascom Formazione propone per la sera del 14 febbraio il corso “La cucina di coppia: aspettando San Valentino”, una serata dedicate alle coppie e “diretta” dallo chef Mirko Ronzoni. I temi trattati durante le 3 ore di lezione – dalle 20 alle 23 – saranno: la cucina afrodisiaca, la scelta dei cibi che seducono, gli abbinamenti per ottenere l’effetto desiderato, la mise en place e la realizzazione di tre ricette. «E’ un corso che ha sempre un grande successo – spiega Daniela Nezosi, responsabile di Ascom Formazione -. Ed è il corso di formazione ideale per prendere per la gola il tuo lui o la tua lei. L’esperienza di manipolare il cibo, di partecipare insieme alla sua preparazione può rivelarsi un’attività sorprendentemente stimolante e divertente». Il corso si svolge all’Accademia del Gusto in piazzetta don Gandossi 1 a Osio Sotto.




Bolkestein, a giorni l’emendamento che prolungherà i tempi tecnici

Fiva Bolkestein
Da sinistra Cesare Rossi, Oscar Fusini, Mauro Dolci e Giulio Zamblelli

Per metà settimana prossima dovrebbe essere approvato l’emendamento che prolungherà i tempi tecnici della Bolkestein. Per gli ambulanti il consiglio è di preparare comunque le domande, sarebbe rischioso non farlo».
Sono queste le indicazioni di Fiva Bergamo e Anva Bergamo, le associazioni rappresentanti degli ambulanti bergamaschi. Ne hanno parlato ieri sera, alla Casa del Giovane di Bergamo, nell’incontro “Il complicato caso Bolkestein”, a cui hanno partecipato oltre duecento operatori dei mercati.
L’incontro era finalizzato a fare chiarezza dopo che il decreto Milleproroghe, non ancora convertito in legge, ha allungato i tempi sulle decisioni gettando tutta la categoria nel caos e spaccato i Comuni tra quelli che hanno sospeso i bandi e quelli che hanno deciso di espletare comunque le procedure, riservandosi eventuali correttivi dopo la conversione in legge del decreto.
«La riunione è servita a sciogliere molti dubbi creati in parte da spinte ideologiche di alcuni rappresentanti della categoria, in parte dalla confusione creata dalla proroga – dice il direttore dell’Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini -. La Bolkestein come associazione purtroppo la conosciamo bene. Negli anni è intervenuta nella regolamentazione di altre categorie, ad esempio stabilendo la liberalizzazione delle medie superfici e la soppressione degli agenti di commercio e la liberalizzazione delle medie superfici». «Pensare che gli ambulanti potessero rimanerne immuni era pura utopia – prosegue Fusini -. Da cinque anni abbiamo intrapreso il percorso più corretto, che è la difesa del principio dell’anzianità di servizio e dell’impresa come criteri premianti nell’assegnazione dei posteggi, in un percorso che ha visto coinvolto lo Stato, le Regioni  gli Enti locali. Oggi si attende l’approvazione dell’emendamento che permetta ai Comuni che già hanno promosso il bando di portarli a temine nei tempi stabiliti e agli altri di avere più tempo”.

Fiva_Bolkestein«La preoccupazione della maggior parte degli operatori era di salvaguardare il proprio lavoro, di continuare a lavorare senza problemi – spiega Mauro Dolci, presidente di Fiva Bergamo -. Abbiamo sfatato alcune false certezze e dato più tranquillità agli operatori. Crediamo che le cose si stiano mettendo a posto. Molto probabilmente ci sarà una proroga tecnica a fine anno. Tra martedì e mercoledì l’emendamento dovrebbe passare al Senato e diventare definitivo». Intanto rimangono aperte le querelle con alcuni Comuni di natura interpretativa. «Stiamo dialogando con alcune amministrazioni, esempio Trescore, Ranica e Curno dove si vorrebbe mettere mano alla distribuzione dei banchi».

La Bolkestein (direttiva 2006/123/CE) è nata nel 2006 per disciplinare la concorrenza nel mercato interno ed è stata  recepita nel 2010 dal Governo italiano, che ha rinviato a un’intesa, in Conferenza unificata, i criteri per il rilascio e il rinnovo delle concessioni di commercio su aree pubbliche. L’intesa del 2012 ha definito i criteri, salvaguardando la professionalità d’impresa e quella maturata sul posteggio in concessione, prorogando le concessioni, secondo una diversa scansione di tempi, al 7 maggio e al 4 luglio 2017. Tutte le Regioni (ad eccezione di Molise, Basilicata e Sardegna) hanno adottato i relativi atti di recepimento, insieme a una modulistica a beneficio dei Comuni, che, a loro volta hanno elaborato e pubblicato i bandi. In questo iter, a fine 2016, è intervenuto il decreto legislativo 244 (Milleproroghe), il cui articolo 6 comma 8 ha stabilito una proroga delle concessioni al 31 dicembre 2018, non specificando nulla sui bandi già avviati, molti dei quali in pieno corso di espletamento. In bergamasca sono coinvolti 246 mercati per un totale di circa 7 mila posteggi