Via Moroni, oltre Porta Osio il commercio scompare

Le 13 vetrine vuote in via dei Caniana del Low Cost store cinese
Le 13 vetrine vuote in via dei Caniana del Low Cost store cinese

Nel giro di pochi mesi la via Moroni oltre Porta Osio – e ciò che resta del vecchio casello del dazio delle Muraine – sta vedendo scomparire una dopo l’altra insegne storiche, tra chiusure e trasferimenti. Il negozio di elettrodomestici a marchio Trony si è visto costretto ad abbassare le saracinesche e nello stesso stabile è scomparsa anche la sede di Mauri Luce, colosso di elettroforniture recentemente acquisito dal Gruppo Comolli Ferrari che ha trasferito l’attività in via dell’Industria 35, come annuncia un cartello sulla vetrina, dove nel frattempo sono comparse alcune sagome in cartone di persone impegnate in diverse attività.

Poco prima del passaggio a livello che spezza in due la città, negli ultimi metri di via dei Caniana si contano ben 13 vetrine abbassate a partire dal civico 8. In quella che era stata un tempo la sede di un rivenditore di auto, aveva aperto un grande Low-cost store cinese ad ottobre 2015, ma nonostante la vendita di ogni sorta di articoli di cancelleria ed altri articoli da regalo, a due passi da scuola e università, dopo poco più di un anno di attività, ad agosto 2016, anche il proverbiale spirito imprenditoriale del Dragone si è arreso alla crisi.

L'ex distributore di benzina En
L’ex distributore di benzina Eni

Oltrepassato il passaggio a livello, all’incrocio con via Cerasoli, persiste la desolazione dell’area che un tempo ospitava un distributore di benzina a marchio Eni: la bonifica del sito è stata effettuata, si era annunciata anni fa una nuova apertura ma evidentemente il progetto di rilancio è andato in fumo. Restano solo erbacce e spazzatura dietro le transenne, periodicamente sostituite, ed è stato murato l’accesso agli uffici dell’ex stazione di servizio per evitare che si trasformi in bivacco. È chiuso da tempo e in vendita lo stabile al civico 267, come annunciano i cartelli dell’agenzia immobiliare Tecnocasa.

Le saracinesche di Piantoni abbassate dopo 25 anni di attività
Le saracinesche di Piantoni abbassate dopo 25 anni di attività

Piantoni, punto di riferimento per la fornitura idraulica, l’arredo bagno e il riscaldamento, ha deciso di chiudere l’attività, nata nel 1978 e presente dal 1992 in via Moroni: «Manteniamo solo per qualche mese la vendita all’ingrosso per liquidazione del magazzino – spiega Roberto Piantoni -. La crisi economica che ha investito l’edilizia e, a cascata, l’idraulica ha avuto il suo peso, come la concorrenza dei grandi brico center. Di qui la scelta di chiudere l’attività e di affittare nell’immediato futuro il negozio. Spiace assistere al progressivo impoverimento commerciale della zona, tra chiusure e trasferimenti. Quando c’era l’attività di riparazioni Distretti, ora trasferitosi a Longuelo, c’era molto più passaggio e movimento».

Anche la difficoltà nel trovare parcheggio ha penalizzato la via: «Università e liceo gravano enormemente sul quartiere e i vigili si concentrano su via dei Caniana e altre zone – continua Piantoni -. Salvo passare dai commercianti, come mi è capitato qualche mese fa, per controllare la regolarità delle insegne, con tutta la mia incredulità, perché mi chiedo come sia possibile pensare che possa aver esposto un’insegna abusiva in 25 anni di attività».

Ha chiuso, nonostante l’accesso praticamente diretto alla sede di via dei Caniana dell’Ateneo, la Libreria Universitaria Liub al 249: il negozio ospita ora l’agenzia immobiliare Ethicasa, che ha deciso di spostarsi di qualche metro, optando per una superficie commerciale ridotta, rispetto alle due vetrine che occupava al civico 241.  Anche l’Auto Foresti, dal 1948 in via Moroni, ha deciso di rinunciare a parte dello show-room espositivo al civico 244 ridimensionando l’attività di autosalone, che affianca quella di autofficina.

Il tabaccaio che ha allargato l'attività aprendo il Good Time Cafe'
Il tabaccaio che ha allargato l’attività aprendo il Good Time Cafe’

Si è invece ingrandito il tabaccaio con rivendita giornali, che ha aperto anche la caffetteria Good Time Cafè: «Abbiamo scelto di investire nella via, nonostante il momento storico e il governo disincentivino in ogni modo qualsiasi attività economica – commenta Monica Facoetti -. Abbiamo ristrutturato quella che era una sede di un kebab e mi sono sentita contestare dall’Asl che il bagno ad uso privato ed esclusivamente nostro non ha il miscelatore, quando ci sono attività etniche che vendono parrucche e banane insieme. Spiace lavorare in una via che si sta svuotando, ma senza incentivi se si spopola il centro città, figuriamoci la periferia».

Paolo Moto
Paolo Moto

Paolo Moto, storica presenza nella via dal 1980, ha visto il quartiere crescere e poi decadere: «Negli ultimi anni l’attività si è ridotta anche del 75 per cento: l’e-commerce per i ricambi e la vendita tra privati sono cresciuti in modo esponenziale – spiega Paolo Lucco -. Un tempo nella via c’era più passaggio. Ora anche il traffico auto con la lungaggine del passaggio a livello, che sta quasi più chiuso di quanto stia aperto, è dirottato in via dei Caniana. L’ex distributore dell’Eni, da dieci anni completamente abbandonato, affossa ulteriormente l’immagine della via. La questione parcheggio va affrontata e al più presto: impossibile da quando ci sono scuole e università trovare posteggio di giorno».

Serena Scarpellini di Italpet
Serena Scarpellini di Italpet

Nonostante i posti auto di fronte al negozio, il supermercato per animali Italpet, dall’altra parte del passaggio a livello, di fronte all’ex Trony, soffre l’invasione di auto e il parcheggio selvaggio nella zona: «Ogni giorno è una guerra per i posti auto: serve una soluzione per il quartiere – spiegano Serena Scarpellini e Laura Notario -. I tempi del passaggio a livello poi sono insostenibili e molti si scoraggiano. Il passaggio a livello alla Motorizzazione è velocissimo, qui, invece, nonostante la linea sia la stessa, a pochi chilometri in linea d’aria, i tempi sono biblici. Fortunatamente la nostra è un’attività particolare e la clientela non manca, anzi contiamo molto sulla fidelizzazione, ma di certo molto si può fare per migliorare e valorizzare la zona e agevolare i commercianti che resistono».

La soluzione per i posteggi potrebbe passare dalla trasformazione in parcheggio dell’ex distributore, come suggerisce lo chef-patron Paolo Algeri de “Il Ristorantino”, dal 2003 nella via. «È un’area privata che potrebbe essere impiegata con investimenti minimi in parcheggio, uscendo dallo stato di abbandono e dall’immagine di desolazione in cui versa. Quando c’era il distributore c’era modo di posteggiare l’auto». Nonostante il passaggio sia diminuito negli anni e chiusure e trasferimenti non invoglino a passeggiare nell’area, il Ristorantino conta su una clientela affezionata e l’attività affronta più che a testa alta la crisi: «La via sta soffrendo e sicuramente sarebbe più incentivante lavorare in un contesto più vivace da un punto di vista commerciale, ma non possiamo certo lamentarci – continua Algeri -. In questi anni abbiamo fidelizzato la clientela e grazie al passa-parola l’attività continua a crescere. A tarpare le ali all’imprenditorialità è la burocrazia: ci siamo battuti per avere un’area esterna, presentando ben tre progetti al Comune, salvo poi ricevere all’ultimo un’opposizione, dopo le spese per lo studio del nostro dehors, perché l’area è trafficata. Così abbiamo deciso di inventarci un’area estiva affittando l’orto del vicino e ottenendo finalmente il via libera per una trentina di posti all’aperto».

Sturi Pizza
Sturi Pizza

Stefano Sturiale di Sturi Pizza, in via Moroni dal 2011, ha visto crescere la sua attività: «Di giorno la via è frequentata dagli studenti delle superiori e dell’università, mentre la sera, non essendoci particolari attrattive, non vi è sostanzialmente passaggio pedonale. Negli ultimi anni la presenza di B&B e altre strutture ricettive nella zona e la vicinanza al Papa Giovanni XXIII  ha portato qui anche qualche turista straniero e parenti di chi è in cura in ospedale». La questione-parcheggio è il vero nodo da sbrogliare nella zona: «I posti auto sono pochi e negli ultimi anni tanti ragazzi del liceo, oltre agli universitari, hanno iniziato a muoversi in auto – continua Sturiale -. Non c’è ricambio perché dove è in vigore il disco orario non viene quasi mai rispettato e le auto restano posteggiate anche tutto il giorno. Poco o nulla cambia per un’attività come la nostra che lavora sulla consegna a domicilio, anche se la possibilità di parcheggiare potrebbe favorire tutta l’area. Quanto al passaggio a livello, i nostri addetti alle consegne hanno da tempo imparato a fare il giro largo, sennò le pizze arriverebbero a destinazione fredde».

Nadja Ruggeri di Enne8 che lancia il primo timbrificio in franchising
Nadja Ruggeri di Enne8 che lancia il primo timbrificio in franchising

Soddisfatta della sede scelta per la sua attività anche Nadja Ruggeri di Enne8 che ha aperto al 234 di via Moroni il primo timbrificio specializzato anche in consumabili da stampa e grafica, iniziativa replicata poi nel 2014 in centro, in via Garibaldi, e poi seguita dall’idea nel 2016 di creare il primo timbrificio franchising italiano a marchio “Ruggeri Timbrifici”, pronto a cercare nuovi affiliati. «Per il nostro settore la via è strategica per il passaggio di auto, in particolar modo dalla provincia e dai paesi limitrofi – spiega Nadja Ruggeri -. La vicinanza dell’università è un altro plus, perché ci porta lavoro per grafica e impaginazione di tesi di laurea e quant’altro. L’unico problema è rappresentato dalla difficoltà di trovare posteggio: ci vorrebbe maggior turn-over per le auto, che invece spesso restano parcheggiate ore». Quanto al percorso di affiliazione iniziano ad arrivare le prime richieste: «Stiamo partecipando alle prime fiere: l’interesse per l’attività non manca, a partire dalla specializzazione nella realizzazione di timbri particolari per legno o presse, una caratteristica che ci ha permesso di rientrare nel novero delle Eccellenze Italiane».

Anche attraversando via Carducci, e proseguendo per via Moroni fino all’incrocio con Via Palma il Vecchio, il commercio soffre. Hanno chiuso poco prima di Natale il Panificio Bonini e anche il negozio per gli appassionati di running Pianeta Corsa e la storica tipografia Stamperia Editrice Commerciale, che occupava un intero stabile al 206.

«Il lavoro non manca e la via (a parte il problema parcheggio che si trascina da anni, con una corsia riservata agli autobus che crea caos e pochi posteggi carico e scarico che vengono presi d’assalto) non ha nulla a che fare con le recenti chiusure – commentano dal Fruttivendolo Brivio Marzia Cagnoni e Carla Brivio -. La zona è buona e la clientela non manca, ma siamo tartassati da tasse e oneri burocratici in un Paese che penalizza il commercio». Della stessa opinione anche Roberto Breciani di Cicli Bonfanti, storica insegna di rivendita e riparazione biciclette, forte di 85 anni di storia nella via: «Il parcheggio manca e si potrebbe fare molto per migliorare la situazione, ma il problema è che continuano ad aumentare tasse, imposte e burocrazia, a partire dalla tassa sui rifiuti che ha raggiunto livelli folli. Spiace vedere tante chiusure nel giro di dieci anni, che stanno cambiando la via. La clientela non manca, ma soffriamo la concorrenza dell’e-commerce, che non ha regole. E non manca chi arriva con il pezzo di ricambio sbagliato acquistato on-line a chiedere la possibilità di un cambio da noi in negozio».




Notti in sicurezza, i locali premiano chi non beve e riaccompagna gli amici

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Per i clienti dei locali che si offrono come “safe driver”, ossia guidano e accompagnano gli amici senza aver bevuto, arrivano buoni consumazione omaggio e ingressi gratuiti.

A febbraio riprende, per tutto il 2017, il progetto dell’Asl (ora Ats) nato nel 2014 “Safe Driver”, che mira a prevenire gli incidenti stradali correlati all’alcol attraverso campagne di sensibilizzazione in pub, bar e discoteche.

Al progetto, che vede l’Ascom di Bergamo impegnata nel coinvolgimento degli esercenti, partecipano 18 locali, di cui 16 pub nel comune di Bergamo – Ritual (irish pub), Edonè, Spazio Polaresco, Spazio Malpensata gestito da cooperativa Empeiria, Doma Cafè, Reef, Tassino cafè, Tucan’s, Pub Sant’Orsola, Birreria di Città alta, La Chupiteria, Shake Bar, Crocevia, Divina, Chiringuito, Marika’sss di Bergamo – e due discoteche, il Bolgia di Osio Sotto e il Setai di Orio al Serio.

La campagna punta a incrementare i risultati ottenuti la scorsa edizione, condotta da 27 volontari formati in tema di alcol e guida e 2 operatori Asl, e prevede 34 uscite nei locali per un totale di 194 ore. L’invito è chiaro: «Proteggi la tua vita e affidati a un guidatore che non ha bevuto» e verrà diffuso attraverso desk e roll-up, etilometri digitali, opuscoli, magliette, cappellini, etilometri monouso, bandiere e gazebo.

safe driver (4)L’obiettivo è diminuire il numero di guidatori che lascia il locale con alcolemia al di sopra di zero. I gestori dei locali in questo senso avranno un ruolo attivo: far conoscere il progetto sui social e tramite volantini, sorvegliare i clienti, sconsigliarli dal bere troppo, indirizzarli eventuali all’info-point dell’Asl e incentivare chi non beve e supera l’alcoltest con buoni omaggio.

Nel corso delle serate di sensibilizzazione, gli operatori intercetteranno i gruppi di persone che entrano nel locale e chiederanno loro di identificare il conducente. Questi sarà informato dell’iniziativa e gli si chiederà di partecipare in forma anonima e gratuita. Al guidatore verrà effettuata una prova alcolimetrica e fatto indossare un braccialetto identificativo oppure un timbro. A fine serata, prima di lasciare il locale, se l’alcolemia risulterà zero, gli verrà consegnato un buono valido per l’ingresso gratuito nella stessa discoteca oppure per una consumazione analcolica gratuita al locale, altrimenti si sconsiglierà di non mettersi alla guida o di farsi accompagnare lui stesso.

Quello del “safe driver” (guidatore sicuro) è un accorgimento che da tempo viene utilizzato con successo anche in altri Paesi: si tratta di un guidatore designato che, per la serata, non berrà alcolici, accompagnando così a casa in sicurezza tutti gli amici.

Il progetto fa parte delle le iniziative messe in campo dall’Ats per “Notti in sicurezza”, a tutela della prevenzione dei comportamenti a rischio legati al divertimento notturno ed è promosso in sinergia con Asst Papa Giovanni XXIII Bergamo – Dipartimento delle Dipendenze; Polizia Stradale di Bergamo – Ministero degli Interni; Croce Rossa Italiana; Associazione Genitori Atena – Bergamo; Rotary Club Dalmine Centenario; Rotaract Club Città Alta Bergamo; Discoteca Bolgia; Cooperativa Itaca, in collaborazione con Ascom Confcommercio Bergamo.

safe driver (11)Dal 2014 allo scorso anno i guidatori designati sono aumentati da 252 a 1.208 e i passeggeri accompagnati da 1.008 a 4.832.

«In Italia ogni giorno muoiono 9 persone per guida in stato di ebbrezza, il 30% degli incidenti è correlato all’alcol – spiega il dottor Andrea Noventa dell’Asst Bergamo Papa Giovanni XXIII –. Questi incidenti spesso avvengono di notte e generalmente nei fine settimana. Inoltre, coinvolgono spesso giovani, fascia di popolazione che frequenta maggiormente i locali notturni. Ecco perché è importante sensibilizzare le persone nei locali».

«Il progetto rappresenta un enorme lavoro di squadra di volontari, operatori, gestori, persone interessate, amministratori locali, forze dell’ordine, volontari di altre associazioni – dice Giorgio Lazzari, responsabile relazioni esterne e affari legali di Ascom Confcommercio Bergamo -. Grazie all’impegno di tutti e alla forte sinergia e collaborazione con l’Asst Papa Giovanni XXIII, siamo riusciti ogni anno ad aumentare il numero dei locali coinvolti, migliorare i contatti, i guidatori designati e le persone potenzialmente trasportate in sicurezza. Più di 60 volontari formati in questi tre anni, una ventina attualmente attivi nel progetto e tanto entusiasmo hanno prodotto un’azione di prevenzione veramente impensabile».




Sognate nozze da favola? La boutique diventa per voi il castello di Cenerentola

Nozze da favola? La boutique Pigal di Almé ha preso alla lettera l’espressione e nel proprio stand a Bergamo Sposi – la fiera che si apre oggi alle 17 al polo espositivo di via Lunga a Bergamo e che rimarrà allestita fino a domenica 5 febbraio -, ha ricreato niente meno che il castello di Cenerentola, un’opera realizzata a mano con grande creatività da Emanuele Tarchini che ha riprodotto fedelmente le guglie e le torri del più famoso dei palazzi incantati, circondandole con la colonna sonora originale del film Disney.

In un tale scenario non poteva che essere da sogno anche l’abito da sposa, con un corpino coperto da più di mille gocce lucenti e un’ampia gonna che volteggia ad ogni movimento. Senza dimenticare l’abito per lui, raffinato e di alta sartoria, perché l’uomo amato è il principe per ogni donna.

«Vogliamo far vivere ai futuri sposi la favola di Cenerentola perché Pigal – spiega la titolare Marisa Gamba – con passione aiuta e consiglia ogni donna e uomo a trovare e realizzare l’abito dei propri sogni. E così in fiera abbiamo voluto ricreare un’atmosfera magica e regalare a tutti coloro che visiteranno il nostro stand l’emozione di un momento speciale».

L’allestimento è una sorpresa per chi sarà in fiera, ecco però qualche indizio…

Boutique Pigal - fiera sposi - cenerentola sposa sposo completo_1

 




Sicurezza in agricoltura, Upag accende i fari su diserbo e antincendio

trattore - diserbo - agricoltura - upagPer gli addetti ai lavori è ormai diventato un “marchio” conosciuto. “Agricoltura sicura” è il titolo sotto il quale puntualmente torna il convegno regionale dedicato a chi opera in agricoltura e nella manutenzione del verde che l’Upag – l’Unione dei professionisti Agri Garden aderente all’Ascom di Bergamo – organizza in collaborazione con Confai, Coldiretti e Confagricoltura provinciali.

La nuova edizione (a partecipazione libera, previa prenotazione) è in programma giovedì 16 febbraio a partire dalle ore 8, a Treviglio, nell’auditorium della Same Deutz-Fhar (via Cassani, 15), da tre anni a questa parte sede da tutto esaurito dell’iniziativa.

Il focus, nell’occasione, sarà sul “diserbo sostenibile in ambiente agricolo e urbano” e sulle “misure antincendio nel settore agricolo”. Le due tematiche saranno affrontate da un pool di esperti che illustreranno novità normative e soluzioni tecniche per lavorare in sicurezza e tutelando la salute.

La direzione scientifica del convegno è di Matteo Guerretti, agronomo e dottore di ricerca in Genio Rurale. Relatori sono Marco Giorgetti, presidente dell’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali di Varese; Marco Magnano, coordinatore responsabile del Servizio Verde di Amia Verona Spa; Marco Mingozzi per Officine Mingozzi, azienda ferrarese specializzata nel pirodiserbo; Domenico Pessina, professore ordinario del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Milano; Davide Facchinetti, ricercatore dello stesso Dipartimento; Vanni Ferrari, product manager SDF Italia; Roberto Guidotti, giornalista e responsabile dell’area Tecnica di Cai – Unimaconfai. A moderare i lavori Marco Limina, capo servizio di Mad Macchine Agricole Domani.

Si farà il punto sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari a tre anni dell’applicazione del Pan, il Piano d’azione nazionale sull’uso sostenibile degli agrofarmaci, sulle alternative al diserbo chimico tradizionale in ambiente agricolo e urbano, sui nuovi adempimenti per le macchine irroratrici, sul calore come tecnica per il diserbo applicata in ambito urbano, sull’elettronica nei trattori per garantire il diserbo sostenibile e sulle misure di prevenzione incendi nel settore agricolo.

Al termine degli interventi ci sarà spazio per il dibattito, seguito dal pranzo a buffet e dalla possibilità di partecipare alla visita guidata dello stabilimento SDF, che ha innovato le linee di montaggio.

Per informazioni e iscrizioni occorre contattare i referenti di ciascuna associazione o il coordinatore Matteo Guerretti (347 7991548 – formazione@lagunacons.com). Per Upag, referente è il segretario Giuseppe Ogliari (tel. 334 3988365 – giuseppeogliari@libero.it). La partecipazione alla visita guidata allo stabilimento deve essere segnalata al momento dell’iscrizione. L’auditorium SDF è in via Cassani, 15.

IL PROGRAMMA

8.00 > Accoglienza e registrazione dei partecipanti

8.45 > Saluti SDF

I parte – DISERBO SOSTENIBILE IN AMBIENTE URBANO E AGRICOLO

09.00 > L’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari a tre anni dell’applicazione del Pan (Marco Giorgetti)

09.30 > Quali alternative al diserbo chimico tradizionale in ambiente agricolo e urbano (Marco Magnano)

10.15 > Linee guida per utilizzo del calore (pirodiserbo ecc…) come tecnica applicata all’ambiente urbano (Marco Mingozzi)

10.45 > I nuovi adempimenti per le macchine irroratrici alla luce del Pan (Domenico Pessina e Davide Facchinetti)

11.30 > L’elettronica nei trattori quale contributo per garantire il diserbo sostenibile (Vanni Ferrari)

II parte – LE MISURE ANTINCENDIO DA APPLICARE NELLE AZIENDE AGRICOLE

11.45 > Le misure di prevenzione incendi nel settore agricolo (Roberto Guidotti)

12.30 > Dibattito

13:00 > Pranzo a buffet

14:00 > Inizio visite guidate stabilimento SDF

>> L’INVITO




Per famiglie e imprese il 2017 sarà un anno difficile. Confcommercio: “Serve un taglio generalizzato della pressione fiscale”

1MIl direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, ha presentato ieri i risultati dell’Outlook Italia Confcommercio-Censis su clima di fiducia e aspettative di famiglie e imprese, andamento dei consumi e prospettive economiche. “Il 2017 – ha detto Bella – non sarà un anno facile. Non facciamo riferimento solo ai diversi appuntamenti elettorali che potrebbero ridurre ulteriormente la coesione dei Paesi europei e aprire scenari davvero imprevedibili; anche sul piano interno ci sono più incognite che certezze. Nel 2016 c’è stato un miglioramento della capacità di spesa delle famiglie ma al tempo stesso il clima di fiducia è peggiorato creando una dicotomia forte tra reddito disponibile e fiducia”. “Da questo punto di vista – ha osservato Bella – è interessante ribadire il ruolo, più volte sottolineato delle spese obbligate; il tema è caldo, perché l’incremento delle materie prime petrolifere potrebbe fare tornare a crescere queste spese che hanno un impatto sul bilancio e sulla fiducia nelle effettive possibilità di scelta offerte dal proprio reddito disponibile”.

E’ vero che negli ultimi due anni si è mediamente recuperato un po’ di reddito (600 euro a testa rispetto al 2014 mentre ne restano altri 2.700 da recuperare rispetto al massimo del 2007) però l’intonazione della fiducia resta debole”. “Mettiamo a sistema la fiducia con alcuni parametri macroeconomici per chiarire il senso delle nostre preoccupazioni sul 2017: l’occupazione dovrebbe crescere meno che nel 2016, cioè dello 0,4% contro l’1%, anche a motivo della riduzione della decontribuzione”. “I bonus- ha sottolineato il direttore dell’Ufficio Studi – spiace dirlo ma è una cosa ben nota: provocano una specie di assuefazione. Hai bisogno di sempre maggiori bonus per ottenere un certo effetto, oppure, ridotto il bonus si riduce la risposta”.  “Proprio la politica dei bonus – ha detto Bella – non ha funzionato in termini di messaggio esteso a tutti i cittadini che si stesse intraprendendo un percorso di vera riduzione fiscale. Nella legge di Stabilità ci sono tanti provvedimenti, ottimi presi uno per volta, ma forse slegati, incapaci di testimoniare una strategia efficace, di cui fidarsi e su cui, puntare”. “Per Confcommercio, come ha sempre ripetuto il presidente Sangalli, la soluzione è quella di un taglio generalizzato della pressione fiscale, quindi lavorare sulla riduzione delle aliquote Irpef”.

 

 




Sicurezza sul lavoro, torna il bando Inail e pensa a bar, ristoranti e negozi

fornelli chef rit

Prenderà il via il prossimo 19 aprile la prima fase della procedura di assegnazione degli incentivi a fondo perduto stanziati dall’Inail per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il bando Isi 2016 (settima edizione dell’intervento avviato dall’Istituto nel 2010) mette a disposizione delle imprese, anche individuali, 244.507.756 euro, ripartiti su singoli avvisi regionali e assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande.

Attraverso il bando saranno finanziati, nello specifico, progetti di investimento, progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, progetti di bonifica da materiali contenenti amianto e progetti di micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività. La principale novità è rappresentata proprio dall’introduzione di un nuovo asse di finanziamento dedicato ai progetti delle micro e piccole imprese che operano in alcuni settori del terziario (dai ristoranti ai bar, dalle gelaterie ai minimarket, al catering), classificati con uno dei codici ATECO 2007 specificati nel bando.

Fogalco, la cooperativa di garanzia dell’Ascom di Bergamo, attraverso lo Sportello del Credito è disposizione degli imprenditori per tutte le informazioni sul bando.

Ecco cosa c’è da sapere

Finalità

Il bando ha l’obiettivo di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro. Per “miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro” si intende il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti e riscontrabile con quanto riportato nella valutazione dei rischi aziendali.

Tipologie di progetti finanziabili

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto:

  • Progetti di investimento
  • Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale
  • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività.

Le imprese possono presentare un solo progetto riguardante una sola unità produttiva per una sola tipologia di progetto tra quelle sopra indicate.

Risorse finanziarie

Per la Lombardia lo stanziamento è pari complessivamente a 40.940.777 euro, di cui:

  • 27.365.448 euro per i progetti di investimento ed i progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
  • 11.728.049 ero per i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto
  • 1.847.280 euro per i progetti per micro e piccole imprese del terziario, i cui soggetti beneficiari sono le piccole e microimprese, ubicate in ciascun territorio regionale o provinciale, iscritte alla Camera di Commercio, le cui attività sono classificate secondo i seguenti codici ATECO:

56.10.11 – Ristorazione con somministrazione;
56.10.12 – Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
56.10.20 – Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto;
56.10.30 – Gelaterie e pasticcerie;
56.10.41 – Gelaterie e pasticcerie ambulanti;
56.10.42 – Ristorazione ambulante
56.10.50 – Ristorazione su treni e navi;
56.21.00 – Catering per eventi, banqueting;
56.29.10 – Mense
56.29.20 – Catering continuativo su base contrattuale;
56.30.00 – Bar e altri esercizi simili senza cucina
47.11.40 – Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari;
47.29.90 – Commercio al dettaglio di altri prodotti alimentari in esercizi specializzati nca.

Requisiti dei destinatari e condizioni di ammissibilità

Al momento della domanda, l’impresa richiedente deve soddisfare, a pena di esclusione, i seguenti requisiti:

  • avere attiva nel territorio della Regione autonoma l’unità produttiva per la quale intende realizzare il progetto;
  • essere iscritta nel Registro delle imprese o all’Albo delle imprese artigiane;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti non essendo in stato di liquidazione volontaria, né sottoposta ad alcuna procedura concorsuale;
  • essere assoggettata e in regola con gli obblighi assicurativi e contributivi di cui al Documento unico di regolarità contributiva disciplinato dai decreti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 30 gennaio 2015 e 23 febbraio 2016 e dall’articolo 31,commi 3 e 8bis, del decreto legge 69/2013 convertito con modificazioni dalla legge 98/2013 (pagamento diretto agli Enti previdenziali ed assicurativi ed alla Cassa edile di quanto ad essi dovuto per le inadempienze contributive accertate);
  • non aver chiesto e non aver ricevuto altri finanziamenti pubblici sul progetto oggetto della domanda; non costituisce causa di esclusione l’accesso ai benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito, quali quelli gestiti dal Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all’articolo 2, comma 100, lett. a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 , quelli gestiti da Ismea ai sensi dell’articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 e quelli previsti da disposizioni analoghe;
  • non aver ottenuto, a seguito della verifica amministrativa e tecnica della documentazione a conferma della domanda online, il provvedimento di ammissione al finanziamento per uno degli Avvisi pubblici Isi Inail 2013, 2014, 2015 per gli incentivi alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
  • non aver ottenuto il provvedimento di ammissione al finanziamento per il Bando Inail Fipit 2014; le imprese che abbiano ottenuto il provvedimento di ammissione potranno essere ammesse al finanziamento solo previa formale rinuncia ai benefici concessi con il provvedimento di cui al Bando Inail Fipit 2014; le imprese che hanno già ottenuto l’anticipazione del finanziamento sul Bando Inail Fipit 2014 non saranno, in ogni caso, ammesse a partecipare al presente Avviso così come le imprese che abbiano già ottenuto l’erogazione del finanziamento di cui al Bando Inail Fipit 2014.

È richiesto, inoltre, che il titolare o, per quanto riguarda le imprese costituite in forma societaria, il legale rappresentante non abbia riportato condanne con sentenza passata in giudicato per i delitti di omicidio colposo o di lesioni personali colpose, se il fatto è commesso con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative all’igiene del lavoro o che abbia determinato una malattia professionale, salvo che sia intervenuta riabilitazione ai sensi degli articoli 178 e seguenti del codice penale.

Tali requisiti e condizioni di ammissibilità devono essere mantenuti anche successivamente alla presentazione della domanda a valere sul presente Avviso, fino alla realizzazione del progetto ed alla sua rendicontazione.

Progetti ammessi al contributo

Sono ammessi al contributo i progetti finalizzati alla riduzione dei seguenti rischi:

  • rumore;
  • taglio e cesoiamento dovuto a macchine o attrezzature con organi di lavoro taglienti;
  • ustioni;
  • caduta dall’alto e/o in piano.

Gli investimenti dovranno essere realizzati nel periodo compreso tra il 6 giugno 2017 e il novembre 2018. Viene garantita la possibilità di finanziare, nell’ambito dello stesso progetto, più interventi fra quelli sopraelencati.

Entità del finanziamento e risorse

Come detto, le risorse sono ripartite a livello regionale o provinciale. Il contributo, in conto capitale, è erogato fino ad una misura massima corrispondente al 65% dei costi ammissibili sostenuti e documentati per la realizzazione del progetto. Il contributo massimo per ciascuna impresa, nel rispetto del regime de minimis, non può superare l’importo di 50.000 euro, mentre quello minimo ammissibile è pari a 2.000 euro.

Per i progetti che comportano un contributo superiore a 30.000 euro è possibile chiedere all’Inail un’anticipazione del 50% dell’Importo del contributo stesso, che sarà concesso previa la costituzione di una garanzia fidejussoria a favore dell’Istituto.

Presentazione delle domande

Le domande dovranno essere presentate, in modalità telematica, a partire dal 19 aprile 2017, fino alle ore 18 del 5 giugno 2017, nella sezione “Accedi ai servizi online” del sito Inail. Le imprese registrate avranno a disposizione un’applicazione informatica per la compilazione della domanda, che consentirà di:

  • effettuare simulazioni relative al progetto da presentare;
  • verificare il raggiungimento della soglia di ammissibilità;
  • salvare la domanda inserita;
  • effettuare la registrazione della propria domanda attraverso l’apposita funzione presente in procedura tramite il tasto “invia”.

Per accedere alla procedura di compilazione della domanda l’impresa deve essere in possesso delle credenziali di accesso ai servizi online (Nome Utente e Password). Per ottenere le credenziali di accesso è necessario effettuare la registrazione sui portale Inail, nella sezione “Accedi ai servizi online”, entro e non oltre le ore 18 del 3 giugno 2017.

Punteggi

Per essere ammessi, i progetti devono raggiungere il punteggio soglia di 120 punti. I parametri che determinano i punteggi sono i seguenti:

  • dimensione aziendale;
  • progetti condivisi con le parti sociali;
  • tipologia di intervento;
  • rischiosità delle lavorazioni.

Informazioni

Sportello del Credito della cooperativa FOGALCO

via Borgo Palazzo, 137
Bergamo
tel. 035 4120321 (responsabile del servizio Matteo Milesi)



Peggiora la qualità dell’aria, da oggi scattano i divieti. Anche per i negozi

smog

Dopo sette giorni consecutivi di sforamento della soglia di 50 microgrammi di PM10 per metro cubo, scattano le limitazioni di primo livello previste dal Protocollo Aria di Regione Lombardia, sottoscritto da oltre 25 comuni della Provincia di Bergamo, tra i quali il capoluogo.

Da domani stop alla circolazione dei veicoli euro 3 diesel dalle ore 9 alle 17 (dalle ore 7.30 alle 9.30 per i veicoli commerciali diesel euro 3), divieto di circolazione dei veicoli Euro 0 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel anche nelle giornate di sabato, domenica e ai giorni festivi dalle ore 7.30 alle 19.30, stop alle stufe con rendimento inferiore alla classe 3 stelle, divieto assoluto di combustioni all’aperto e di spandimento liquami zootecnici in agricoltura e introduzione del limite a 19 gradi (con tolleranza di 2 gradi) delle temperature medie degli edifici, con divieto di lasciare le porte aperte degli esercizi commerciali.

Le misure di 1° livello (al superamento per 7 giorni consecutivi del valore di 50 microg/mc di PM10)

  • Per i Comuni aderenti appartenenti agli Agglomerati e alla zona A estensione delle limitazioni all’utilizzo dei veicoli Euro 0 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel (come da limitazioni vigenti) alle giornate di sabato, domenica e ai giorni festivi nell’articolazione oraria 7.30 – 19.30, per tutte le tipologie di veicoli già limitate in modo strutturale dalle dd.G.R. n. 7635/08 e n. 2578/14. Per i Comuni aderenti appartenenti alla zona B, per i quali non sono vigenti le misure strutturali di limitazione del traffico, si applicano le limitazioni all’utilizzo dei veicoli Euro 0 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel di cui alle dd.G.R. n. 7635/08 e n. 2578/14, con l’ulteriore estensione alle limitazioni previste al punto A). In entrambi i casi vengono mantenute le stesse deroghe ed esclusioni previste dalle limitazioni strutturali invernali di cui alla d.G.R. 2578/14, fatte comunque salve le vigenti disposizioni comunali relative alle Zone a Traffico Limitato (ZTL) e alle modalità di carico-scarico;
  • limitazione all’utilizzo delle autovetture private di classe emissiva Euro 3 diesel in ambito urbano dalle 9 alle 17 e dei veicoli commerciali di classe emissiva Euro 3 diesel dalle 7.30 alle 9.30. Si mantengono le stesse deroghe ed esclusioni previste dalle limitazioni strutturali invernali di cui alla d.G.R. 2578/14 con l’aggiunta dei veicoli speciali definiti dall’art. 54 lett. f), g) e n) del Codice della Strada e fatte salve le vigenti disposizioni comunali relative alle Zone a Traffico Limitato (ZTL) e alle modalità di carico-scarico;
  • divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle in base alla classificazione ambientale riportata in Allegato 2 alla d.G.R. n. 5656 del 3/10/16;
  • divieto assoluto, per qualsiasi tipologia (falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio, scopo intrattenimento, etc…), di combustioni all’aperto anche relativamente alle deroghe consentite rappresentate dai piccoli cumuli di residui agricoli e forestali bruciati in loco;
  • introduzione del limite a 19°C (con tolleranza di 2°C) per le temperature medie nelle abitazioni e spazi ed esercizi commerciali;
  • divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso;
  • divieto di spandimento dei liquami zootecnici e, in presenza di divieto regionale, divieto di rilasciare le relative deroghe;
  • invito ai soggetti preposti a introdurre agevolazioni tariffarie sui servizi locali di TPL;
  • divieto di lasciare le porte aperte per gli esercizi commerciali;
  • potenziamento dei controlli con particolare riguardo a rispetto divieti di limitazione della circolazione veicolare, di utilizzo degli impianti termici a biomassa legnosa, di combustioni all’aperto e di divieto di spandimento dei liquami.

Al superamento per 7 giorni consecutivi del valore di 70 microg/mc di PM10, scattano invece le misure di 2° livello

  • estensione delle limitazioni per le autovetture private Euro 3 diesel nella fascia oraria 7.30-19.30 e per i veicoli commerciali nella fascia oraria 7.30 – 9,30 e 18.00 – 19.30;
  • divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle (in base alla classificazione ambientale riportata nell’allegato la protocollo).

Le ordinanze sindacali di revoca di 1° e/o di 2° livello si attivano dopo due giorni consecutivi sotto i rispettivi limiti di 50 microgrammi/m3 e/o di 70 microgrammi/m3 con conferma da parte di Regione Lombardia, e cioè il 3° giorno dal rientro con conseguente sblocco dal 4° giorno.




Mercato immobiliare, a Bergamo continua il trend positivo

corsi-immobiliareContinua il trend positivo del mercato immobiliare bergamasco. È quanto emerge dai dati presentati dal Comitato Consultivo dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrare della Provincia di Bergamo.

Il secondo semestre del 2016 ha visto un aumento delle compravendite nel residenziale del 20% rispetto al 2015, con una tenuta dei prezzi in città e una diminuzione dei valori del 3% in provincia, in particolare nella macroarea della Bassa (Caravaggio, Martinengo, Osio Sotto, Romano di Lombardia e Treviglio).

Tengono invece i valori nelle valli. In Valle Imagna il prezzo medio è di 971 euro al mq, con punte di 1.000 euro al mq a Costa Valle Imagna e di 1.187 euro al mq a Sant’Omobono Terme; in Valle Brembana il prezzo medio si aggira attorno ai 930 euro al mq e arriva a 1.375 euro al mq a Branzi e a 1.376 euro al mq a Piazza Brembana. In Valle Seriana il pezzo medio di un immobile residenziale è di 1.144 euro al mq, con punte di 1.433 euro al mq a Songavazzo e 1.300 euro al mq a Onore.

In difficoltà il mercato non residenziale: con un –11% nelle compravendite di capannoni in provincia, venduti in media a 698,26 euro al mq. I valori più alti sono stati riscontrati nei comuni di Orio al Serio e Bergamo (890 euro al mq), mentre quelli più bassi nei comuni di Ciserano e Verdello (510 euro al mq). Le quotazioni sono diminuite del 10% nelle macroaree della Bassa, Isola, Val Calepio e del 15% nelle macro aree della Valle Brembana, Val Seriana e Valle Imagna.

Per quanto riguarda le locazioni sia nel residenziale sia nel commerciale in città e provincia si riscontrano canoni in diminuzione. «Il residenziale continua la sua crescita, anche se risulta difficile parlare di ripresa vera e propria. Il mercato è ancora in stagnazione, lo salvano gli sconti che vengono applicati in fase di contrattazione – afferma Enzo Pizzigalli, componente del Comitato Consultivo dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare in rappresentanza di Fimaa Bergamo -. Se i prezzi dell’immobile non sono già di mercato, in corso di trattativa si arriva ad applicare uno sconto anche del 10/15%. Per il 2017 si spera che il trend positivo innescatosi nel 2016 continui».




Clusone, via libera a nuovi negozi nell’ex Mirage

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Via libera a nuovi spazi commerciali nell’area dell’ex cinema Mirage a Clusone. Il Consiglio comunale di ieri ha approvato le modifiche al programma di intervento, in particolare, la conversione della destinazione d’uso di 750 mq da terziario a commerciale.

Nella zona alle porte della città, dove ha già trovato posto il supermercato Conad, ci sarà così spazio anche per tre o quattro nuovi esercizi di vicinato. Una scelta che non piace ai commercianti e alle minoranze, già da tempo mobilitati per contrastarla. Dare il “la” ad un nuovo insediamento commerciale fuori dal centro storico (con la previsione che anche l’ex hotel Europa faccia spazio a negozi) significa infatti creare un polo d’attrazione concorrente per le botteghe e gli esercizi, già alle prese con crisi e chiusure.

L’associazione Cluosonecentro ha comunicato chiaramente il proprio dissenso non partecipando alla seduta del Consiglio e annunciando un’azione di protesta come l’abbassamento delle serrande dei negozi.

Il sindaco Paolo Olini ha parlato invece di una decisione ragionata, dettata dalla necessità di ultimare la riqualificazione dell’area dell’ex cinema, senza che questo escluda iniziative dedicate al rilancio del centro storico. L’invito agli operatori è di essere propositivi e di mettersi in gioco, con la disponibilità da parte dell’Amministrazione a confrontarsi e mettere a disposizione risorse.




Black friday, anche in Lombardia “legali” i supersconti

black fridayDa quest’anno anche in Lombardia il black friday sarà “legale”. La Regione Lombardia ha approvato ieri, su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico Mauro Parolini, una modifica alla normativa sulle vendite straordinarie che abolisce il divieto di vendite promozionali nel periodo dal 25 novembre al 31 dicembre, mantenendo esclusivamente la disposizione che le vieta nei trenta giorni antecedenti i saldi. Per quanto riguarda il 2017 lo stop agli sconti dovrebbe scattare (perché sia ufficiale la modifica deve essere approvata dal Consiglio regionale) perciò il 6 dicembre, lasciando campo libero alle superofferte del black friday, la corsa allo shopping in uso negli Stati Uniti che sta prepotentemente prendendo piede anche in Italia e che interessa anche i giorni precedenti e successivi all’evento.

L’appuntamento – lo si ricorda – cade il venerdì dopo il Giorno del Ringraziamento, a sua volta mobile, poiché si celebra il quarto giovedì di novembre. E così è capitato che nel 2016 la giornata risultasse “fuorilegge” per la disciplina lombarda. «Ora la normativa è la stessa presente in quasi tutte le regioni d’Italia – spiega il direttore dell’Ascom di Bergamo Oscar Fusini – ed è la stessa in vigore per i saldi estivi, che prevede il divieto alle vendite promozionali nei trenta giorni precedenti, senza ulteriori limitazioni».

https://www.youtube.com/watch?v=UYLyEaAEprg

«Anche la Lombardia, come praticamente tutte le altre regioni d’Italia, potrà  avere il suo black friday – commenta il presidente di Federazione Moda Italia Renato Borghi -. Un evento in cui si potrà offrire per un solo giorno sconti eccezionali al fine di stimolare le vendite, ma anche un’occasione per creare un pacchetto di proposte con i settori della cultura, del food e del design. Di fronte ad un ciclone come è stato il “Black Friday” da un punto di vista commerciale, non  si poteva rimanere indifferenti. Il dettaglio indipendente è stato di fatto discriminato rispetto alle multinazionali che hanno bypassato le regole a fronte di un basso rischio di sanzioni. Il divieto di effettuare promozioni partirà, come già previsto dalla legge regionale e una volta concluso l’iter di approvazione in Consiglio Regionale, nei trenta giorni antecedenti i saldi sia invernali sia estivi. Chiediamo ora alle Istituzioni locali controlli più efficaci contro i trasgressori che faranno sconti nei periodi non consentiti e sanzioni proporzionate alle superfici del punto vendita».