Sarnico, nuova piazza mercato nell’ex Stoppani. Intanto i banchi restano sul lungolago

A pochi giorni dall’annuncio via Facebook arriva la conferma. Il mercato di Sarnico traslocherà dal lungolago in un’area dedicata in zona ex Stoppani, a pochi passi dal centro. Se ne è parlato martedì nel corso di una riunione tra gli amministratori e le associazioni degli ambulanti. I tempi non saranno immediati. Per realizzare la piazza che ospiterà le bancarelle del giovedì ci vorrà circa un paio di anni.

Nel frattempo il mercato resterà dov’è. Per i prossimi mesi sono previsti lavori sul lungolago ma interesseranno solo qualche banco e l’Amministrazione ha mostrato la volontà di trovare soluzioni per limitare i disagi.

La decisione del trasloco e l’area individuata hanno trovato il consenso delle associazioni ambulanti «C’è massima collaborazione – dice Mauro Dolci, presidente della Fiva Ascom -. Avevamo qualche dubbio rispetto agli spazi ma l’Amministrazione ha sciolto le nostre riserve. Il progetto di riqualificazione dell’area è importante e, una volta terminati i lavori, tutti i banchi verranno ospitati nella nuova piazza».




«Fuori norma e insicuro», il mercato di Sarnico verso il trasloco

sarnico-piazzaSe ne parla da anni, ma l’idea di spostare il mercato del giovedì a Sarnico sembra ora un progetto concreto. L’Amministrazione, tramite il suo primo cittadino Giorgio Bertazzoli, ha annunciato via Facebook di stare «lavorando per spostare definitivamente il mercato. Così non ci saranno più problemi e libereremo le nostre piazze». «Il mercato è fuori norma ed è insicuro. Non riescono ad entrare mezzi di soccorso né i vigili del fuoco», ha spiegato Bertazzoli.

L’idea è di trasferire il mercato dal lungolago all’area ex Stoppani, su una piazza servita da parcheggi, ben ordinata e con le adeguate norme di sicurezza. Ma i tempi non saranno immediati. «Stiamo cercando di far abbattere i capannoni della Stoppani e far dare una ripulita e sistemata. Ed è in corso la bonifica – informa il primo cittadino -. Dove è ora, il mercato è fuori norma e potenzialmente pericoloso, non ci sono vie di fuga, non si possono sistemare le piazze».

Il trasloco sembrerebbe raccogliere il consenso degli ambulanti che, scrive Bertazzoli, «sul lungolago non vogliono stare per il freddo e per lo scarso passaggio di persone», inoltre darebbe risposta alle annose lamentele dei residenti e dei commercianti per i disagi subiti dal mercato sulla piazza principale del paese.

In attesa del trasloco, l’Amministrazione sta valutando soluzioni temporanee per andare incontro alle diverse esigenze di utilizzo delle piazze e al contempo salvaguardare al meglio gli interessi dei commercianti. Martedì 6 dicembre, alle 17.30 è stato fissato un incontro con le associazioni ambulanti per valutare il progetto.

Siamo disponibili a valutare le proposte – dice il presidente di Fiva Ascom Bergamo Mauro Dolci -. Abbiamo qualche dubbio sul fatto che l’area individuata sia sufficiente e adeguata a ospitare il mercato, dal confronto con l’Amministrazione avremo comunque più informazioni».

Il mercato del giovedì di Sarnico è un appuntamento storico. Nato nel 1566 su decisione del Senato Veneziano nell’area di Fosio, da 440 anni si svolge sulla piazza e sul lungolago di Sarnico.




Regali di Natale, budget confermato. Ecco chi sale e chi scende

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Per il Natale 2016, gli italiani regaleranno in prevalenza generi alimentari, giocattoli e giochi per bambini, capi di abbigliamento, libri, prodotti per la cura della persona, vino, calzature, telefoni cellulari e smartphone. I generi alimentari si confermano anche per il 2016 la tipologia di regalo più diffusa: il 73,7% (contro il 74,7% del 2015) del campione dell’indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con Format-Reserach ha affermato che effettuerà un regalo di questo genere.

Tra i prodotti maggiormente acquistati nel 2016 salgono rispetto al 2015 i giocattoli per i bambini (46,7% contro il 45,4% del 2015), capi d’abbigliamento (46,3% contro il 46,2% del 2015), i libri (41,7% contro il 36,4% del 2015), i prodotti per la cura della persona (34,9% nel 2016, erano il 30,6% nel 2015), il vino (27,8% contro il 26,4% del 2015) e le calzature (17,1% nel 2016, erano il 15,5% nel 2015). In aumento anche la percentuale dei consumatori che pensano di acquistare gioielli e bijoux (10,8% contro il 7,8% del 2015). In diminuzione cellulari, smartphone e articoli tecnologici: accessori per il pc, tablet, stampanti, etc.

Forse anche per un senso di incertezza per l’attuale situazione – rileva l’indagine – si faranno più regali ai propri familiari (il 68,6% contro il 67,8% del 2015) e a se stessi (44,4% contro il 37,1% dello scorso anno) e un po’ meno a conoscenti, amici e parenti lontani (il 30,5% contro il 32,5), anche se, ed è un segnale positivo, quest’anno si riduce di quasi 20 punti la percentuale di chi attenderà gli ultimissimi giorni a ridosso delle festività per acquistare i regali (dal 37,3% al 18,6%).

Quanto al budget di spesa previsto, la stragrande maggioranza dei consumatori (93,3%) cercherà di non superare complessivamente i 300 euro (sostanzialmente in linea con l’anno scorso), cifra che potrebbe aumentare anche per effetto dell’abolizione della Tasi.

Gli acquisti saranno effettuati in prevalenza presso i punti vendita della grande distribuzione (75,6%) e i negozi tradizionali (56%), ma è in forte crescita l’utilizzo del web, un canale di acquisto a cui nel 2009 si rivolgeva appena il 3,8% degli italiani. Dopo tre anni, nel 2012 la percentuale è salita al 28,3%, nel 2015 al 39,6% e oggi si attesta al al 44%.

>>L’indagine




Premio “Papa Giovanni XXIII”, ecco i tre prescelti

concerrto-di-nataleTorna la serata dedicata al Concerto di Natale a sostegno delle missioni di Bergamo nel mondo e il Premio Papa Giovanni XXIII. È l’evento culminante di “Colora le stelle!”, un insieme di iniziative promosso da importanti realtà locali, che l’anno scorso ha raccolto 75 mila euro destinati a situazioni difficili in ogni parte del mondo.

IL CONCERTO

Organizzato dal Centro Missionario Diocesano, dall’Ascom Bergamo e dall’Associazione Il Telaio della Missione, il concerto si terrà nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna sabato 10 dicembre, alle 21. Sarà eseguito da: Orchestra da Camera Giovanile di Domodossola, Ensemble fiati e gruppo ottoni del Conservatorio Donizetti, Coro voci bianche i Piccoli Musici, ensemble vocale femminile i Piccoli Musici, voci maschili del Coro dell’Immacolata. Il direttore sarà il maestro Christian Serazzi, con Mario Mora e don Ugo Patti direttori di coro. Si esibiranno quasi 60 musicisti dell’orchestra composta da giovani studenti e da professori; a loro si uniranno quasi 80 coristi. Il concerto vedrà un ventaglio incredibile di proposte musicali ad iniziare dal pezzo di apertura del celebre Magnificat di Bach e dall’imponente Amen finale del Messiah di Handel seguito da uno spettacolare concerto per 4 violini solisti di Antonio Vivaldi che metterà in luce due violinisti che già si sono esibiti nelle precedenti edizioni – Francesca Temporin e Davide Sberze (di 13 anni) – insieme ad un violinista trentino che è prossimo alla laurea presso l’Accademia di Lugano e una promessa del territorio bergamasco e figlia d’arte, Emile Chigioni (16 anni). La prima parte vedrà anche l’esecuzione dell’Allegro finale della celeberrima Sinfonia Jupiter di Mozart, l’ultima sinfonia da lui composta ma un’incredibile anticipazione Beethoveniana. La seconda parte vedrà un momento dedicato esclusivamente al Coro dei Piccoli Musici di Casazza, egregiamente preparato dal M° Mario Mora con due brani di profondo significato, In Dulci Jubilo e Beatitudines; il concerto proseguirà con un ringraziamento per le bellezze della terra musicato da John Rutter e con una melodia di gioia per la Santa Notte, Oh holy night. Il concerto si concluderà con A Christmas Festival di Anderson, un delizioso meddly di temi natalizi che è ormai diventato una tradizione del Concerto di Natale. Il concerto è su invito, che può essere ritirato presso il CMD donando un contributo economico a sostegno dei progetti della campagna Colora le stelle! Al termine dell’evento il gruppo Alpini di Petosino offrirà sul sagrato della Basilica vin brulè.

IL PREMIO PAPA GIOVANNI XXIII

Durante la stessa serata sarà assegnato il premio “Papa Giovanni XXIII” (nona edizione), istituito per richiamare l’attenzione sull’attività e l’impegno dei missionari nel mondo, a tre bergamaschi:

Mariano Ambrosini
Mariano Ambrosini

1) P. Mariano Ambrosini, di Arcene, decano dei missionari bergamaschi, 101 anni il prossimo 15 dicembre, prete dal ’39 e in Messico dal ’53, dove ancora oggi continua il suo ministero dalle 5 del mattino fino a tarda sera da vero “chilango” – così come chiamano quelli che vivono a Città del Messico: una lunga vita spesa al servizio dell’uomo e della Chiesa, un riconoscimento per ricordare tutti coloro che offrono la loro vita nelle periferie del mondo.

Antonia Locatelli
Antonia Locatelli

2) Antonia Locatelli, di Bergamo, infermiera che ha lasciato il reparto maternità degli Ospedali Riuniti e ha portato la sua professionalità in Laos, nelle Filippine e in Bolivia, sperimentando la povertà e la violenza dell’espulsione con l’ascesa del regime comunista (1975), il servizio ai malati e, negli ultimi anni, a chi è segnato dalla droga e dell’alcol, senza distinzione di età: un riconoscimento a una laica che, come tanti altri, mette la propria professionalità al servizio del prossimo.

Maria Urbica Zucchetti
Maria Urbica Zucchetti

3) Sr.Maria Urbica Zucchetti, nata a Ciserano nel 1930, ad Asmara dal 1958 dove fonda e dirige dal 1961 il Centro di Promozione Donna che oggi offre anche corsi di informatica e di cucina: un grazie a lei e a tutte le religiose che hanno fatto e fanno la storia missionaria della nostra terra.

 

 




Auto, a novembre un’altra frenata

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La Motorizzazione ha immatricolato a novembre 145.835 autovetture, l’8,19% in più rispetto al corrispondente mese dell’anno scorso. Sempre a novembre, si legge sul sito del Ministero dei Trasporti, sono stati registrati 412.194 trasferimenti di proprietà di auto usate, il 3,58% in meno rispetto a un anno fa e pertanto il volume globale delle vendite (558.029 autovetture) ha interessato per il 26,13% auto nuove e per il 73,87% Auto usate.

Nei primi 11 mesi dell’anno la Motorizzazione ha immatricolato 1.699.944 autovetture (+16,51% a/a) e registrato 4.324.364 trasferimenti di proprietà di auto usate (+3,67%). Il dato rappresenta un calo marginale rispetto alla crescita di ottobre quando state invece immatricolate 147.225 autovetture, (+10,19% rispetto a ottobre 2015).

«Le immatricolazioni del mese di novembre sono prevalentemente caratterizzate dal forte incremento del canale delle vendite a società – afferma Massimo Nordio, presidente dell’Unrae, l’associazione delle Case automobilistiche estere – e, come da noi preannunciato, questa crescita è determinata soprattutto dall’anticipazione degli acquisti per usufruire delle agevolazioni fiscali del superammortamento, considerato che, secondo la formulazione attuale del DdL di Bilancio 2017, le auto aziendali che non hanno la caratteristica di essere un bene strumentale per l’attività di impresa saranno escluse dal beneficio nel 2017». «Sappiamo già che come conseguenza dovremo gestire un calo nei primi mesi del prossimo anno – continua Nordio – che si rifletterà anche sulle possibilità di crescita del mercato, pertanto se da un lato il 2016 proietta ormai un fine anno da 1.830.000 immatricolazioni (+16,1%), dobbiamo confermare una previsione di una crescita più contenuta per il 2017, anche per effetto del confronto con un 2016 decisamente alto, di circa il 6%, a 1.945.000 unità».

«A novembre, al di là del segno più, che è sempre benvenuto, il mercato è simile a ottobre – commenta Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto -, registrando una nuova flessione del tasso di crescita ed un trend in netto calo rispetto a quello registrato nel progressivo annuo. Diminuzione della crescita, rispetto alla media dei mesi precedenti, di circa il 50%. Le ragioni sono molteplici: in primis l’indice di fiducia dei consumatori, fonte Istat, che scende sia per i privati che per le imprese, ma poi c’è “l’effetto referendum” e del timore di quello che può accadere dopo il voto. Mentre l’incremento della domanda dei privati, e quindi della famiglie, rimane contenuto, volano sicuramente aziende e noleggio. Questo soprattutto per merito del superammortamento del 140% che rende più equa la pressione fiscale sulle aziende». Federauto ritiene che essendo a portata di mano il traguardo delle 1.850.000 immatricolazioni annue, occorre valutare con molta cautela gli sviluppi per il 2017 legati, prima di tutto, alla stabilità politica post referendaria e al tasso di crescita, purtroppo contenuto, del Paese.

Passando all’analisi del mercato, gli acquisti dei privati, sostenuti dalle campagne promozionali delle case automobilistiche, in un contesto di stabilità del clima di fiducia delle famiglie, segnano un incremento contenuto nel mese del 5,2%, dopo la crescita del novembre 2015, quando si registrò un +25%. Nel cumulato degli 11 mesi la crescita in volume è del 13,3% e la quota scende di 1,6 punti, al 61,6% del totale mercato. Rallenta il noleggio, che in novembre fa registrare un +2,4%, a causa del calo del 20% del breve termine, a cui si contrappone il lungo in aumento dell’11,3%, mentre negli 11 mesi la crescita complessiva è del 16,8%, con una quota stabile al 20,3%. Come anticipato, grandi protagoniste dei risultati di novembre sono le società, che segnano un incremento del 28% ed una quota che raggiunge il 21,5% (+3,2 p.p.). Nel cumulato gennaio-novembre l’incremento dei volumi è del 26,6%, portandosi al 18,1% di quota.

Sempre positiva la performance mensile delle immatricolazioni di vetture diesel (+12,5%), benzina (+7,9%) e ibride (+36,3%), mentre continuano a flettere Gpl (-7,4%) e soprattutto metano (-27,2%), crescono infine del 16,1% le vetture elettriche. Negli 11 mesi il diesel sfiora il 60% di quota, la benzina il 30%, le ibride salgono al 2,3%, mentre perdono un punto il Gpl (al 5,6% del totale) ed il metano (al 2,2% di quota). Da segnalare che, rispetto all’incremento a doppia cifra di tutti i segmenti in cui si scompone il mercato, le utilitarie del segmento B in novembre perdono l’1,2% e l’alto di gamma l’8,5% dei suoi volumi. Nel cumulato gennaio-novembre tali segmenti, seppur in crescita, sono quelli che presentano un tasso di incremento più basso, con le utilitarie che perdono 2,6 punti percentuali. Anche le carrozzerie performano in novembre con tassi di crescita a doppia cifra, ad eccezione delle berline (+6,9%) e dei monovolume piccoli e compatti che cedono in volume.




Fimaa assegna il “Premio alla carriera” a Emanuele Prati

Da sinistra: Oscar Fusini, Oscar Caironi, Luciano Patelli, il figlio e la moglie di Emanuele Prati, Alessandro e Antonella, e Paolo Malvestiti
Da sinistra: Oscar Fusini, Oscar Caironi, Luciano Patelli, il figlio e la moglie di Emanuele Prati, Alessandro e Antonella, e Paolo Malvestiti

È stato consegnato ieri il Premio alla Carriera 2016, il riconoscimento che Fimaa Bergamo, la Federazione degli agenti immobiliari aderenti ad Ascom Confcommercio Bergamo, attribuisce ad un personaggio bergamasco che si è distinto in ambito lavorativo.

Questa seconda edizione è stata un premio alla memoria, in quanto si è voluto ricordare Emanuele Prati, segretario generale della Camera di Commercio di Bergamo, morto improvvisamente lo scorso 13 ottobre. La targa è stata consegnata da Paolo Malvestiti, presidente dell’Ascom Confcommercio Bergamo e della Camera di Commercio Bergamo, e da Luciano Patelli, presidente Fimaa Bergamo, alla moglie e al figlio di Prati, con la seguente motivazione: “Per aver contribuito alla crescita professionale della categoria degli agenti immobiliari bergamaschi”. Prati, infatti, nel corso della sua carriera, ha valorizzato il ruolo degli agenti immobiliari, ha istituito per la categoria i corsi di formazione e ha sempre presieduto le commissioni d’esame.

La cerimonia di consegna è avvenuta ieri nell’ambito del convegno promosso da Fimaa, Ascom Confcommercio Bergamo, Collegio dei geometri di Bergamo, Appe – Confedilizia dal titolo “Fascicolo casa/ Relazione di conformità, certezze e responsabilità” che si è svolto all’Istituto Giacomo Quarenghi.

Davanti ad una platea di oltre 200 geometri e agenti immobiliari è stato presentato il protocollo d’intesa tra Fimaa e Collegio provinciale dei geometri e dei Geometri laureati a tutela del consumatore, che garantisce la regolarità urbanistico-catastale degli immobili.

 




Moda, acquisti con segno “più”. «Ma manca slancio alla ripresa»

 

È una fotografia in chiaroscuro quella scattata da Federazione Moda Italia in occasione dell’assemblea di FederModaMilano. L’andamento delle vendite in valore registrato sulle aziende associate nei primi otto mesi del 2016 fa segnare -1,8% in Italia rispetto al 2015. Va meglio a Milano e in Lombardia con un +0,3% rispetto al dato medio nazionale. Il dato sugli acquisti degli italiani con carta di credito nei negozi moda rilevato dall’Osservatorio Acquisti CartaSi nei primi otto mesi del 2016 è invece migliore, con un incremento di circa l’1,3% in Italia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e a Milano un +3,2%. Valori diversi che tengono conto della diversa composizione del mercato analizzato. I punti vendita associati da FederModa sono, infatti, soprattutto i multi-brand mentre nei dati CartaSi sono compresi anche i mono-brand.

Dal “Fashion & High Street Report”, illustrato sempre durante l’incontro, emerge invece l’andamento settore per settore, con il segno sia positivo per abbigliamento (+1,7%), accessori (+5,4%), articoli sportivi (+3,3%) e pelletterie/valigerie (+0,7%). Negativo per calzature (-5,2%) dove è forte per il dettaglio tradizionale la concorrenza del canale di vendita online, e pellicceria (-8,1%).

«I dati dell’andamento del nostro settore – commenta Renato Borghi, presidente di Federmoda Italia – sono in linea con un contesto economico in cui l’elemento predominante continua ad essere la mancanza di slancio della ripresa, nonostante qualche timido segnale sembri arrivare dall’incremento, nell’ultimo trimestre, dello 0,3% del Pil. Un segnale positivo che, se confermato a fine anno, vedrà presumibilmente una crescita dello 0,8% per il 2016. Il dettaglio, tuttavia, beneficerà dei presumibili effetti positivi soltanto in un secondo momento».

Nell’attesa il saldo delle imprese è negativo. Al 30 giugno erano 125.569  rispetto alle 137.001 nel 2012 (- 8,3%). «Sette negozi al giorno in meno – rileva FederModa – nelle nostre strade. Un dramma anche sul piano occupazionale, con oltre 2.600 posti di lavoro persi. Tuttavia il nostro Paese mantiene, rispetto al resto d’Europa, la sua peculiarità con una percentuale di penetrazione del dettaglio tradizionale multibrand di qualità (27,7%) superiore a quella degli altri Paesi (più vicina all’Italia è la Spagna con il 27%)».

In discesa anche gli acquisti degli stranieri. Le transazioni tax free (dati Global Blue) nei primi 6 mesi del 2016 in Italia sono in calo del 7% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Anche Milano non è immune, pur con un segno negativo inferiore (- 5%). Un trend che preoccupa FederModa: «Lo shopping straniero – afferma Borghi – rappresenta, infatti, una boccata d’ossigeno a fronte di un mercato interno che stenta a ripartire. È un dato che, però, va letto anche alla luce dell’effetto Expo nel 2015». Lo shopping extraUe è prevalentemente cinese (28%) e russo (12%) con i top spender per spesa media che provengono dal Sud-Est asiatico, dai Paesi del Golfo e dagli Usa: Hong Kong (con uno scontrino medio del valore di 1.118 euro), Paesi del Golfo (994 euro), Thailandia (973 euro), Cina (891 euro) e Stati Uniti (882 euro).




Lovere, compri nei negozi e puoi vincere subito 500 euro

Lo shopping natalizio a Lovere fa vincere buoni spesa. Dal primo dicembre fino all’8 gennaio chi farà acquisti e comprerà i suoi regali nei negozi del paese parteciperà a un concorso che mette in premio buoni spesa fino a un valore di 500 euro.

Anche quest’anno i negozi di Lovere, coordinati dall’Asarco, per le feste di Natale, hanno quindi pensato di premiare i loro clienti. Le insegne aderenti all’iniziativa sono oltre 50 e spaziano dall’abbigliamento alla profumeria, dalle calzature all’oggettistica regalo e tanto altro ancora. Si possono riconoscere dalla locandina del concorso affissa in vetrina. I cliente al termine del suo acquisto riceverà una busta che potrà contenere o un messaggio di augurio di buone feste o i buoni spesa da spendere subito, compreso il superpremio di 500 euro. Il montepremi messo in palio è di 10mila euro.

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Bonus arredi, tutto quello che c’è da sapere in un sito e un video

Federmobili Confcommercio Imprese per l’Italia, grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha lanciato una campagna di comunicazione al grande pubblico riservata ai negozi indipendenti di arredamento. Il claim, “Vuoi arredare la casa? Hai il 50% di ragioni in più per farlo”, mira a catturare l’attenzione sui bonus fiscali a disposizione per gli acquisti di arredi legati agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e all’acquisto della prima casa da parte di giovani coppie. Ma l’informazione fornita al consumatore non si limita ai bonus arredi disponibili: grazie al sito web creato appositamente per la campagna, il pubblico interessato può trovare anche tutte le informazioni sui negozi aderenti, organizzati per area geografica.

L’iniziativa è supportata dall’impegno costante che Federmobili, insieme alle altre organizzazioni di categoria interessate, mette in campo per mantenere alta l’attenzione del Governo sul settore dell’arredamento, nell’ambito delle misure a sostegno degli investimenti per la casa. A questo riguardo è bene precisare che, mentre il bonus mobili ed elettrodomestici legato alle ristrutturazioni è stato prorogato a tutto il 2017 dalla Legge di Bilancio attualmente all’esame delle Camere, lo stesso non vale ancora per il bonus arredi giovani coppie, per il momento previsto in scadenza al 31 dicembre 2016. Federmobili sta lavorando insieme a FederlegnoArredo affinché anche il Bonus Giovani possa essere prorogato ma, a scanso di equivoci, nello spot usato per la campagna è stata inserita prudenzialmente la data di scadenza vigente.

Lo spot rimanda al sito dedicato www.bonusarredi.it che contiene le informazioni sui bonus e l’elenco dei negozi aderenti alla campagna ai quali il consumatore può rivolgersi per fare i propri acquisti. Ogni punto vendita ha una scheda personalizzata con immagini, contatti e link diretto al sito dello showroom. Il video stato diffuso per sette giorni nelle sale cinematografiche – un canale che rappresenta una novità assoluta nelle scelte di comunicazione – ed ora la campagna prosegue sul web, mirata al target di consumatori maggiormente interessati.

«Siamo molto soddisfatti di poter collaborare con il Ministero dell’Economia e delle Finanze – ha dichiarato il presidente di Federmobili Confcommercio Imprese per l’Italia, Mauro Mamoli – con un’iniziativa specifica per il settore che si iscrive nell’ambito della campagna informativa del Governo #CasaConviene per comunicare alle famiglie italiane tutte le agevolazioni fiscali che ruotano attorno al sistema casa. È importante che chi cerca informazioni sulle agevolazioni legate ai mobili trovi anche delle indicazioni sui negozi ai quali potersi rivolgere per fare i propri acquisti in sicurezza e ricevendo la consulenza necessaria: sul sito bonusarredi.it è possibile farlo. Si tratta di una grande opportunità per i negozi di arredamento che si distinguono per affidabilità, garanzie, servizio al cliente, e che vogliono mantenere le distanze da una comunicazione focalizzata solo su sconti e offerte speciali che non scadono mai».




Feste di Natale, i bergamaschi non rinunciano al ristorante

Il prezzo resta un fattore importante per la scelta, ma il desiderio di trovarsi al ristorante per scambiarsi gli auguri prima delle Feste o di sedersi a tavola e farsi servire comodamente il giorno di Natale c’è. Il barometro dei ristoratori bergamaschi alla vigilia del periodo più importante dell’anno volge al bello. Nessun exploit, intendiamoci, ma il dato che emerge da un piccolo sondaggio realizzato nel corso del Natale del cuoco – l’evento conviviale dell’Associazione cuochi bergamaschi dedicato ai professionisti dei fornelli, tra i quali numerosi titolari di locali – è che i clienti non tradiscono l’insegna di fiducia e la scelgono per condividere anche la stagione dei brindisi.

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Tarcisia Belotti

«C’è voglia di Natale», sintetizza Tarcisia Belotti, del ristorante Cadei di Villongo. «Forse è per ritagliarsi un momento di serenità tra le tante brutte notizie che ci colpiscono ogni giorno – riflette -, ma mi sembra che sia più forte quest’anno il desiderio di fare festa e stare insieme. C’è sempre una grande attenzione al prezzo, la prima cosa che il cliente mette in chiaro è il budget che ha a disposizione e ormai più nessuno ordina bottiglie speciali ma si affida al vino della casa, eppure a passare una serata in compagnia non si rinuncia. Questo a noi piace, un tipo di accoglienza meno pretenziosa, che sottolinea invece l’aggregazione, il conoscersi un po’ tutti. Per il menù di Natale stanno già chiedendo informazioni, sono tutti nostri clienti».

Monica Vitale
Monica Vitale

«Da un po’ di anni ormai le difficoltà economiche si sentono – le fa eco Monica Vitale del Ristoro Pugliese di via Tasso, a Bergamo -, è un fatto con il quale ci dobbiamo ormai confrontare costantemente. Capita così che, per gli auguri, amici e colleghi preferiscano incontrarsi a pranzo, approfittando del menù a prezzo fisso, e se in passato in prossimità delle Feste facevamo affidamento sulle cene aziendali, oggi lo facciamo un po’ meno. Ad avere la meglio è il rapporto qualità-prezzo, il che non ci dispiace visto che è la nostra politica – annota -. Per il pranzo di Natale la scelta è legata alla fiducia, stiamo ricevendo richieste da chi è già nostro cliente, segno che si vuole andare sul sicuro».

Carlo Fontana
Carlo Fontana

Di tenuta parla Carlo Fontana, del ristorante pizzeria Belvedere di Mozzanica. «Per le prenotazioni è un po’ presto – rileva – ma i clienti cominciano a informarsi. Abbiamo preparato menù e programmi interessanti per Natale e Capodanno. Per ora con le cene di colleghi, delle squadre e delle scuole siamo sugli standard degli altri anni. Vanno molto i menù fissi, con casoncelli, risotto ai porcini, grigliate e fritto di pesce su tutti».

Giuliana Carenini (a sinistra) con la cognata Bianca e la sorella Iosette
Giuliana Carenini (a sinistra) con la cognata Bianca e la sorella Iosette

«Mi sembra persino strano – rileva Giuliana Carenini della Trattoria Del Moro di Ponteranica – ma quest’anno sta andando meglio dello scorso. Abbiamo già prenotazioni per Natale e per le cene di lavoro. Il menù di Natale è fermo da due anni a 45 euro, forse la gente fa due calcoli e trova comodo e conveniente farsi servire dall’aperitivo al caffè, senza dover cucinare in casa o andare in gastronomia». In tavola non mancheranno i casoncelli, preparati freschi in proprio da 47 anni a questa parte.

Giorgio Sarinelli
Giorgio Sarinelli

Un lieve incremento delle richieste lo rileva anche Giorgio Sarinelli che, sempre a Ponteranica, gestisce il ristorante Parco dei Colli. «Il mercato si sta svegliando – afferma -, ma i prezzi sono quelli dell’anno scorso, per fidelizzare il cliente non si può pensare di aumentare. Molto incerto è diventato il settore delle cene aziendali, tra chi ha chiuso, chi non fa più la cena e chi ha compresso il budget».

Elena Corbetta e Stefano Ghisleni
Elena Corbetta e Stefano Ghisleni

 

 

 

 

A Bottanuco Stefano Ghisleni e la moglie Elena Corbetta gestiscono da due anni e mezzo il ristorante Morlacchi. «Per riempire a Natale non ci sono mai problemi – dicono -, ma quest’anno qualcosa in più si sta muovendo anche sul versante delle aziende». Il loro menù per il pranzo del 25 dicembre costa 58 euro, esclusi i vini. «Per Capodanno invece chiuderemo, per mantenere il livello della nostra proposta dovremmo stare sui 150 euro e non saremmo competitivi». La carta del locale si caratterizza per crudité pregiate e tagli di carni speciali, «scegliamo materie prime eccellenti e le rispettiamo il più possibile, la nostra è una cucina ricercata, ma vera, in cui i sapori si riconoscono ed i clienti ci danno ragione».

Igor Regazzoni
Igor Regazzoni

Anche dalle Valli arrivano segnali di ottimismo. «Un incremento del turismo si intravede – dice Igor Regazzoni dell’Albergo ristorante Coira di Santa Brigida -. Forse è perché alcune mete internazionali come Sharm El Sheik stanno perdendo quota per il timore di attacchi, ma sembra che si preferisca stare vicino casa e riscoprire le Valli». E scegliere il Coira vuol dire soggiornare in una dimora storica di 200 e gustare gli originali ravioli di maschérpa e parùch.