Campagna di Natale Ascom, la solidarietà è anche sulle bustine di zucchero

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Il saluto del presidente dell’Ascom, Paolo Malvestiti

A Bergamo il mondo del commercio è ancora una volta in prima fila per la campagna solidale natalizia. L’Ascom è infatti al fianco del Centro Missionario diocesano per il 13esimo anno consecutivo (vale a dire dalla prima edizione) nella raccolta fondi a favore di progetti missionari e di sostegno al territorio durante le festività. Un percorso che ha consentito di raccogliere sino ad ora oltre un milione di euro (1.092.000, per la precisione), di cui 75mila l’anno scorso.

Il tema delle iniziative di ques’anno è “Colora le stelle… per un Natale da fratelli” e il ricavato andrà a sostegno di tre progetti. A Bergamo e provincia promuoverà percorsi lavorativi per persone rimaste senza impiego. In Terra Santa fornirà aiuto alle famiglie e comunità cristiane, in un progetto che verrà affidato all’Amministratore del Patriarcato di Gerusalemme, l’Arcivescovo bergamasco Pierbattista Pizzaballa. Una terza parte dei fondi sarà destinata ai soccorsi per la zona di Esmeraldas, in Ecuador, colpita da un disastroso terremoto nello scorso mese di aprile.

campagna-di-natale-2016-testimonialcampagna-di-natale-zucchero-bustine-1Il testimonial è un alberello in legno bianco decorato con nastri rossi. Ai commercianti è stato chiesto di acquistarlo (all’interno di un kit contenente anche la presentazione dell’iniziativa e dei tre progetti e mini calendari da offrire ai clienti) e di esporlo per trasmettere ai clienti il messaggio di solidarietà. Da quest’anno c’è anche un nuovo “strumento” di raccolta fondi e sensibilizzazione, semplice ma presente, in pratica, in ogni gesto quotidiano: le bustine di zucchero. I bambini delle scuole aderenti alla campagna hanno realizzato disegni che sono stati stampati su 300mila confezioni di zucchero, messe in vendita nelle scuole stesse e proposte ai bar e ristoranti Ascom, che servendo il caffè potranno perciò ricordare l’impegno per chi è in difficoltà. È stata inoltre confermata la partecipazione dei centri commerciali, Orio Center e Iper di Seriate, dove saranno presenti rispettivamente spazi per la vendita di presepi e per il confezionamento dei pacchi.

«La campagna di Natale – ha affermato il direttore dell’Ascom Oscar Fusini, nel corso della presentazione – è in linea con lo spirito della nostra associazione, fatta di persone che hanno il fine comune non solo di promuovere e tutelate l’impresa ma anche valori sociali». «È importante perché invita ad una solidarietà diffusa e promuove la partecipazione, ma anche perché nei progetti finanziati il filo conduttore non è l’assistenzialismo ma cercare di creare opportunità per il soggetto beneficiario. In questi 13 anni abbiamo contribuito al benessere e allo sviluppo della dignità delle persone – ha sintetizzato efficacemente – e per il futuro ci impegneremo a diffondere e condividere con il maggior numero di associati gli obiettivi dell’operazione».

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Susanna Scarpelli, Oscar Fusini e don Giambattista Boffi

La campagna, che vede la collaborazione anche dell’associazione Il Telaio della Missione-onlus, coinvolge oltre ai commercianti tante e diverse realtà, ecclesiali e non, presenti nella sede dell’Ascom nella conferenza stampa di presentazione, alla quale sono intervenuti don Giambattista Boffi, direttore del Centro missionario diocesano e Susanna Scarpellini, presidente de Il Telaio della Missione.

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Queste le principali iniziative

Cartoline solidali

WebSolidale-onlus donerà un euro per ogni cartolina virtuale natalizia inviata tramite il proprio sito (www.websolidale.org), senza alcun costo per chi invia e chi riceve. Le immagini di Natale sono realizzate dai bambini delle scuole dell’infanzia e primarie di Bergamo e di alcune missioni nel mondo.

Concerto di Natale

Nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna sabato 10 dicembre alle ore 21 alla presenza del vescovo di Bergamo Mons. Francesco Beschi e di diverse personalità del territorio. Durante la serata sarà assegnato il premio “Papa Giovanni XXIII” (nona edizione) a tre missionari bergamaschi.

“Note di notte stellata”

Elevazione musicale dell’Orchestra Sinfonica del Centro di Musicoterapia dell’Associazione Spazio Autismo – onlus, sabato 17 dicembre alle ore 21 nella Chiesa Parrocchiale di Santa Caterina a Bergamo.

Kit dedicato a commercianti

L’alberello in legno bianco decorato con nastri rossi, testimonial della campagna, e calendarietti da offrire ai clienti per promuovere il messaggio di solidarietà. È presente anche in uffici, condomini, oratori e famiglie.

Capanna natalizia nel centro di Bergamo

Allestita in collaborazione con l’Eco di Bergamo dal 6 dicembre al 6 gennaio, con alcuni momenti di animazione promossi da Sesaab.

“Panettone della solidarietà”

È il frutto dell’impegno di numerosi volontari che hanno realizzato una simpatica confezione con un panettone classico della ditta La Torinese. Il panettone sarà consegnato il 16 dicembre alle ore 18 presso l’Ottagono della parrocchia di San Paolo in città, piazzale San Paolo, ai rappresentati di alcune realtà di impegno sociale del territorio.

“Zucchero di stelle”

I bambini delle scuole aderenti alla campagna hanno realizzato disegni che stampati su bustine di zucchero e messe in vendita presso le scuole stesse o presso bar e ristoranti.

Stand per la vendita di presepi e “presenti natalizi”

Dal 25 novembre al 22 dicembre, grazie a Oriocenter, che gratuitamente mette a disposizione uno spazio, e a Ascom Bergamo per l’allestimento dello stand.

Stand di presepi e materiale etnico

Dal 7 al 10 dicembre presso San Moises a Venezia.

Stand confezionamento pacchi regalo

All’Iper Seriate fino al 24 dicembre ad opera di alcuni volontari

“La melodia delle Stelle Alpine”

Elevazione Musicale del Coro Idica di Clusone presso la chiesa parrocchiale di San Paolo, venerdì 30 dicembre alle h 21.

Esposizione di presepi tradizionali e vendita di presepi da tutto il mondo

Dal 6 al 18 dicembre nella saletta della parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna in via s. Alessandro (salendo prima della Basilica sulla desta)

Per conoscere dettagliatamente i progetti e tutte le iniziative: www.cmdbergamo.org – www.websolidale.org – www.iltelaiodellamissione.org




Confcommercio, accordo su relazioni sindacali e modello contrattuale

aquila confcommercioConfcommercio, Cgil, Cisl e Ui hanno firmato l’accordo sul nuovo sistema di relazioni sindacali e il nuovo modello contrattuale nel Terziario. La firma e la presentazione sono avvennute nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso la sede confederale alla quale hanno partecipato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, e il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. L’accordo parte dall’intesa per stabilire criteri di misurazione della rappresentanza non solo per le organizzazioni sindacali, ma anche per la parte datoriale, per lottare contro il “dumping” contrattuale. Il contratto nazionale rimane centrale ed è affiancato dal contratto aziendale o territoriale che può in parte modificarlo. Non ci sono automatismi per gli aumenti, ma si fa riferimento agli andamenti dei settori e ai risultati della trattativa. “Cuore dell’accordo – commenta Enrico Betti, responsabile della’Area Politiche del Lavoro dell’Ascom Confcommercio Bergamo – è l’intesa sui criteri di misurazione della rappresentanza non solo per le organizzazioni sindacali, ma anche per la parte datoriale, al fine di lottare contro il “dumping” contrattuale”.

I contenuti dell’accordo:

  • Definisce le principali direttrici attraverso cui sviluppare un nuovo sistema di relazioni sindacali e di regole per i contratti collettivi nei settori rappresentati da Confcommercio.
  • Le parti condividono l’importanza di criteri di misurazione non solo per le Organizzazioni sindacali, ma anche per la parte datoriale, e Confcommercio conferma la propria disponibilità ad individuare idonei indicatori in tal senso.
  • La rappresentanza deve essere un pre-requisito per sottoscrivere i contratti.
  • In questa logica le Parti condividono la necessità di arginare fenomeni di dumping, soprattutto di tipo retributivo, attraverso adeguate misure legislative, che garantiscano (come già previsto oggi per i minimi contributivi) il rispetto delle retribuzioni individuate dai contratti sottoscritti dalle Organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative.
  • Si evidenzia che il ruolo dei corpi intermedi non si esaurisce con la firma dei contratti, deve potersi esprimere nella rappresentanza degli interessi collettivi in tutte le sedi Istituzionali e su tutti i temi di rilevanza economica e sociale, recuperando con una sede di confronto permanente quella precisa funzione affidata al CNEL dalla Costituzione.
  • Si condivide la centralità del Contratto Nazionale, che avrà durata quadriennale, e sarà la sede non solo per definire le retribuzioni, ma anche per concordare norme operative per migliorare la produttività e la competitività delle imprese.
  • Per gli aumenti retributivi, il contratto collettivo nazionale prenderà a riferimento le dinamiche macro economiche, gli andamenti del settore e dei tradizionali indici dei prezzi al consumo, all’interno dell’equilibrio negoziale complessivo risultante dal rinnovo contrattuale.
  • Ciascun CCNL individuerà elementi oggettivi e condivisi per la valutazione e la verifica, all’interno della vigenza, degli aumenti retributivi definiti, in relazione alle variabili economiche e sociali dei singoli contesti settoriali.
  • Il contratto nazionale deve potersi anche adeguare a esigenze specifiche individuate in azienda e quindi, si potranno definire, con accordi aziendali o territoriali, modifiche e/o deroghe di norme e istituti, anche economici, previsti dallo stesso Contratto Nazionale.
  • A livello aziendale sarà possibile definire nuove figure professionali e a livello territoriale si potranno sottoscrivere accordi quadro, offrendo cosi ulteriori spazi per il miglioramento di produttività e premialità detassata.
  • Si valorizza il welfare contrattuale sottolineando che grandi pilastri del welfare, quali previdenza e sanità integrativa, non si sviluppano nella frammentazione di mille rivoli, ma nelle masse critiche che garantiscono sostenibilità e buone prestazioni.
  • Si apprezza che il governo, abbia assunto il principio, sostenuto e rappresentato dalle Parti stesse, che il welfare contrattuale va sostenuto in correlazione al contributo valoriale che offre, non per il livello contrattuale che lo prevede prevedendo l’applicazione del vantaggio fiscale anche al welfare che deriva dal contratto nazionale.
  • Richiamando l’accordo sulla Governance della bilateralità del 2014, Le parti riconfermano l’importanza di proseguire nella riforma adottando strumenti idonei a favorire l’efficienza delle gestioni, affinchè gli enti bilaterali siano sempre più considerati un valore reale e concreto da dipendenti e imprese.
  • Si condivide infine un impegno a consolidare le relazioni sindacali confederali attraverso incontri periodici su temi di interesse comune.

 




La Corte Costituzionale: illegittime le leggi regionali che limitino le liberalizzazioni nel commercio

Con la sentenza n. 239/2016 la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo ogni eventuale intervento legislativo che limiti la liberalizzazione nel settore del commercio. Il riferimento nel caso specifico é ad una legge della Regione Puglia (legge regionale n. 24 del 2015), ritenuta appunto illegittima perché in contrasto con i principi di semplificazione e liberalizzazione stabiliti dalla legislazione statale. La Corte Costituzionale ha precisato che ogni intervento legislativo in tema di disciplina delle attività commerciali incide inevitabilmente sulla materia della tutela della concorrenza, di esclusiva competenza dello Stato ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione. Le Regioni non possono, quindi, come nel caso specifico, prevedere alcuna forma di regolazione, diretta o indiretta, degli orari di esercizio, sia quelle prescritte per via normativa, sia quelle frutto di accordi tra operatori economici.




Appassionati e professionisti della cucina, in fiera c’è il corso che fa per voi

L’Accademia del Gusto di Ascom Confcommercio Bergamo trasloca a GourmArte, la manifestazione dedicata a custodi, maestri, esploratori e interpreti del gusto che si svolge in Fiera a Bergamo dal 26 al 28 novembre.

accademia-del-gusto-a-gourmarte-progammaTra le proposte che la scuola di cucina dell’Ascom offre ai ristoratori bergamaschi, la più curiosa e intrigante è in calendario lunedì 28 novembre dalle ore 14.30 alle 16.30. Si tratta di un incontro con Valerio Massimo Visintin, scrittore e critico gastronomico del Corriere della Sera. È noto come il critico mascherato perché ha scelto di non mostrare in pubblico il suo volto per salvaguardare l’indipendenza del giudizio. Con ironia, sarcasmo e divertenti aneddoti Visintin traccia la storia contemporanea di una ristorazione che sempre più spesso è sotto le luci dei riflettori. A Gourmarte racconta quale tipo di cucina piace oggi ai clienti e come incidono guide e critica gastronomica sul destino di un’attività di ristorazione.

Sempre lunedì altre due proposte sono indirizzate a chef e ristoranti: dalle 10.30 alle 12 “L’essenzialità del piatto” con Riccardo Camanini, chef patron del ristorante Lido 84 di Gardone Riviera, una stella Michelin; e dalle 16.30 alle 17.30 il corso il Food cost al ristorante, su come valutare i principali costi e calcolare il margine di profitto per ogni piatto mantenendo alta la qualità. Completa la giornata di lunedì lo sportello social, con la consulenza gratuita di un’esperta in social media marketing per i ristoratori.

Sabato 26 e domenica 27 novembre sono giornate dedicate agli appassionati, con i corsi di Fabio Pontenzano, chef noto al pubblico televisivo per la partecipazione a “Detto Fatto”; Francesca Marsetti, che dalla “Prova del Cuoco” a GourmArte prepara originali confetture dolci e salate e bicchierini gioiello; Tommaso Cecca, bartender del Cafè Trussardi alla Scala, di Milano, che presenta alcuni degli aperitivi più rappresentativi del locale; Tiziano Casillo che propone le preparazioni delle sue focacce e pizze senza glutine; Diego Mei impegnato in un laboratorio dedicato ai dolci al cioccolato.

La prenotazione ai corsi dell’Accademia è obbligatoria e include il biglietto d’ingresso a GourmArte. Per tutti i dettagli www.ascomformazione.it

Il programma

Sabato 26 novembre 2016

ore 11- 12.30

Fabio Protenzano – Detto fatto: veloci ricette gourmet

ore 14.30 – 16.30

Francesca Marsetti – A Natale regala le tue confetture

ore 17.30 – 19

Tommaso Cecca – Drink d’autore

Domenica 27 novembre 2016

ore 11 – 12.30

Tiziano Casillo – Impasti gluten free

ore 14.30 – 16.30

Diego Mei – Dolci al cioccolato

ore 18 -19.30

Francesca Marsetti – Bicchierini gioiello

Lunedì 28 novembre 2016

ore 10 – 18

Sportello social media

ore 10.30 – 12

Riccardo Camanini – L’essenzialità nel piatto

ore 14.30 – 16.30

Valerio Massimo Visintin – Viaggio in incognito nella ristorazione

ore 16.30 – 17.30

Pillole di food cost




Fare la spesa per chi ne ha bisogno, sabato torna la colletta alimentare

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Sabato 26 novembre ritorna in tutta Italia la Giornata nazionale della colletta alimentare, promossa dalla Fondazione banco alimentare. Saranno 12mila i supermercati dove più di 140mila volontari inviteranno a donare alimenti a lunga conservazione che verranno poi distribuiti alle 8.100 strutture caritative su tutto il territorio nazionale.

Come sempre anche quest’anno Bergamo sarà impegnata in quello che è diventato l’evento di carità più partecipato a livello nazionale, schierando più di 5.000 volontari nei 250 supermercati di città e provincia ad oggi aderenti.

Già dalla mattina i volontari saranno davanti ai supermercati a distribuire i sacchetti che ogni acquirente potrà riempire a suo piacimento di cibo da devolvere a famiglie e persone in difficoltà.  I generi che viene consigliato di donare sono alimenti a lunga conservazione: omogeneizzati, pasta, riso, olio, biscotti e prodotti in scatola. Il cibo raccolto verrà trasportato nei magazzini temporanei del Banco Alimentare allestiti a supporto dell’evento per poi essere distribuiti a chi ne ha bisogno.

L’anno scorso la Colletta ha raccolto oltre 9.200 tonnellate di cibo, donate da 5 milioni e mezzo di persone in tutta Italia. A Bergamo sono state raccolte 220 tonnellate di cibo e aiutate 1.800 persone.

 




Professionisti Ict, in Confcommercio nasce l’associazione

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Deborah Ghisolfi

Se è vero che i professionisti del digitale stanno aumentando rapidamente e che costituiscono l’ossatura della Trasformazione Digitale, è altrettanto vero che in Italia non hanno vita facile. Il mercato è una prateria in cui la concorrenza è sfrenata, complice soprattutto la corsa al ribasso delle tariffe che mina la qualità del lavoro. Inoltre le competenze non vengono spesso garantite e tanto meno certificate, così fare business diventa un’impresa.

Per tutelare la professionalità e incidere come categoria a livello di mercato e politico è nata Pro4Ict, Associazione nazionale dei professionisti Ict. «Ciò che serve è creare un contesto in cui ci si possa mettere in gioco a livello identitario e avere la forza per far sentire la propria voce – spiega la neo presidente Deborah Ghisolfi -. Pro4Ict nasce in seno a Confcommercio Imprese per l’Italia, del cui peso istituzionale potremo beneficiare fin da subito per partire con le attività rivolte ai nostri associati, e raccoglie il knowhow di Assintel, che rappresenta l’altra faccia della medaglia della rappresentanza dell’Ict a livello aziende».

logo pro4ict - confcommercio professioni digitali«Una nuova associazione nasce all’interno di Confcommercio – aggiunge Anna Rita Fioroni, responsabile professioni Confcommercio – e aderisce al nostro Coordinamento delle professioni per la rappresentanza e la tutela di professionisti nel settore Ict, la cui opera è strategica per la competitività delle imprese e del Sistema Paese. Insieme faremo un cammino di valorizzazione delle qualità e delle competenze per distinguersi nel mercato dell’innovazione».

Per seguire le attività, chiedere informazioni e partecipare alle discussioni è attiva la pagina Facebook Pro4Ict.




“Il buon cibo tra diritto, sostenibilità e sicurezza alimentare”, convegno in Città Alta

sala-curoQuasi un anno fa, il 22 gennaio 2016, il Comune di Bergamo ha dato l’annuncio della vittoria di un bando europeo, un finanziamento su progetti di sicurezza alimentare dell’importo di circa 130mila euro. Il nome del progetto europeo, che ha visto Bergamo partecipare con il suo Orto Botanico Lorenzo Rota insieme ai più importanti orti botanici d’Europa, è “The Big Picnic Big Questions engaging the public with Responsible Research and Innovation on Food Security”. Venerdì il progetto viene finalmente presentato alla città di Bergamo, in un pomeriggio di lavori alla sala Curò di Piazza Cittadella a Bergamo Alta organizzato dall’associazione Amici dell’Orto Botanico di Bergamo Lorenzo Rota-Valle della Biodiversità e Aiga – Associazione Nazionale Giovani Avvocati, sezione di Bergamo, unitamente all’Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”.

Il progetto internazionale, intende avviare un confronto tra le varie realtà europee (12 i paesi partecipanti) e uno africano (Uganda), con l’obiettivo di promuovere uno studio e un dibattito sull’alimentazione. La popolazione mondiale è in continua crescita e richiede una riflessione su quali strategie adottare nel futuro per far sì che tutte le persone possano avere accesso a un cibo sicuro e nutriente mantenendo però gli equilibri con la natura e i territori. Grazie alla collaborazione con Aiga Bergamo, l’evento italiano del progetto si propone anche, per la prima volta, di affrontare la tematica della sicurezza alimentare sotto il profilo giuridico e di analizzare la normativa, interna ed europea, con particolare riguardo all’etichettatura e tracciabilità dei prodotti, alle truffe di cui troppe volte il nostro paese è purtroppo vittima, con uno sguardo alla recente normativa italiana cd anti-spreco.

Gli enti che organizzano in sinergia l’evento, patrocinato anche da East Lombardy, dichiarano l’obiettivo di far sedere ad uno stesso tavolo a discutere di tematiche così importanti, del presente e del futuro, soggetti con diverse competenze, vale a dire botanici, avvocati, dottori agronomi, rappresentanti dei coltivatori diretti, imprenditori, ristoratori stellati, che utilizzano la sostenibilità e sicurezza alimentare quale leva di crescita. Verranno coinvolti a vario titolo, tra gli altri, il Comune di Bergamo con le sue istituzioni, l’Ordine degli Avvocati di Bergamo e l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Bergamo, Coldiretti Bergamo, CESVI Onlus, LIONS CLUB Bergamo Sant’Alessandro, consulenti in materia di sicurezza alimentare ed etichettatura dei prodotti, Food Consulting e verrà svolta, prima del momento conviviale conclusivo, una riflessione sulle tematiche del convegno mediante la spiegazione del menu da parte di ISchool High.

Qui il programma completo

 




La Fipe: “L’80% dei clienti sceglie un locale se c’è musica d’ambiente”

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La musica nei locali è molto apprezzata dai consumatori e si sta rivelando un binomio sempre più vincente. In generale, circa il 77% dei clienti si reca con maggiore frequenza in un locale se è a conoscenza del fatto che c’è la possibilità di ascoltare musica. A dirlo è una ricerca della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) sulle abitudini musicali degli italiani, presentata in collaborazione con la Siae nei giorni scorsi a Milano in un convegno a Palazzo Giureconsulti. Secondo la ricerca l’83% dei clienti apprezza la musica registrata e la percentuale sale a più dell’87% quando si parla di musica live. Per l’87% della clientela la possibilità di ascoltare musica o assistere a un concerto dal vivo migliora la reputazione di un locale e l’81,7% si reca in un dato locale proprio per questo motivo. Il 50% dei clienti sarebbe addirittura disponibile a pagare un differenziale di prezzo per avere un sottofondo musicale o per assistere ad un concerto live (pagando ad esempio un ingresso o con un aumento del prezzo delle consumazioni). L’indagine ha evidenziato anche un grande aumento delle esibizioni live nei locali: dal 2008 a oggi, in Lombardia, il numero è cresciuto del 24,1% (l’aumento medio nazionale è di 21,9%). Secondo i dati, nei negozi il genere più trasmesso è il pop, con il 18%, seguito da jazz e blues (17,3%), rock/metal (16,9%) e rap/hip hop (16,3%), mentre la musica classica si ascolta soprattutto a casa (38,2%), negli spostamenti (33,7%) e nei concerti (20,4%). I motivi di tale apprezzamento sono vari: più del 55% ritiene che possa creare atmosfera e aiutare a rilassarsi; per oltre il 49% è un’opportunità di ascoltare musica dal vivo; per il 32,8% dovrebbe invece rappresentare solo un sottofondo di accompagnamento, mentre il 25,6% ritiene che sia funzionale alla socializzazione. Non mancano voci di dissenso: per il 15,9% dei clienti la presenza di musica risulta perché spesso impedisce di parlare.

«Nonostante i tv talent, i pubblici esercizi continuano ad essere amati dal pubblico come luogo per conoscere e ascoltare gli artisti emergenti – ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe -. Un altro aspetto emerso dalla ricerca riguarda il fatto che tra coloro che frequentano abitualmente gli esercizi pubblici l’81% si reca in un locale perché c’è un particolare intrattenimento musicale. Un indicatore importante che conferma il valore della collaborazione stretta con Siae, per promuovere la musica quale valore aggiunto del fuoricasa. Una ragione in più per ridare slancio al ruolo della musica che nei pubblici esercizi ha trovato spesso ispirazione e palcoscenico per nuovi artisti, offrendo opportunità per coltivare potenzialità e tendenze artistiche, rafforzando la sua funzione culturale che il Premio Nobel della Letteratura 2016 a Bob Dylan ha solo confermato».
«Il fatto che da questa ricerca emerga che la musica d’ambiente sia considerata un elemento importante nell’offerta dei locali pubblici non può farci che grande piacere – ha commentato Filippo Sugar, Presidente di SIAE. – Proprio con questo spirito abbiamo rinnovato, nell’ottica della semplificazione, gli accordi per la determinazione dei compensi del diritto d’autore per la diffusione della musica nei pubblici esercizi. E proprio per semplificare il lavoro degli utilizzatori del repertorio tutelato da SIAE, abbiamo introdotto la possibilità di attivare e rinnovare l’abbonamento on line, attraverso il portale dedicato alla musica d’ambiente».

I dati sull’ascolto della musica tra gli italiani

Secondo la ricerca, la musica viene ascoltata prevalentemente in casa (50,4%), ma è alta anche la percentuale di chi utilizza la musica come “sottofondo” negli spostamenti (32,7%), mentre il 10% degli italiani ascolta soprattutto la musica nei locali pubblici. I generi più ascoltati, come prevedibile, sono pop e dance (45,5%), soprattutto negli spostamenti (36,2%) e a casa (24,4%), poco nei concerti (10,7%); a seguire rock e metal (28,8%), ascoltati negli spostamenti per il 36%, a casa per il 26,1% e nei concerti per il 14,5%; terzo posto per rap e hip hop (24,2%), ascoltati principalmente in ambito privato (27,9%) e negli spostamenti (35,3%); infine il blues e il jazz (20,5%) e la musica classica (16,7%), principalmente fruita tra le mura domestiche (38,2%), negli spostamenti (33,7%), e, molto più rispetto agli altri generi indicati, nei concerti (20,4%). Per quanto riguarda invece i generi principalmente ascoltati dal pubblico all’interno dei pubblici esercizi, la ripartizione è piuttosto omogenea tra pop (17,6%) e blues/jazz (17,3%), seguiti da rock/metal (16,9%) e rap/hip hop (16,3%).
Venendo ai tempi dedicati all’ascolto, la maggior parte del pubblico (32,1%) passa il tempo alle prese con le sette note per 2-3 ore a settimana. Sono le donne le più fervide fruitrici di musica: le più assidue la ascoltano per più di 6 ore a settimana, sono di età compresa tra i 18 e i 24 anni e risiedono nel Nord Est. Gli over 64 ascoltano in generale meno musica, per un’ora alla settimana (il 19,9%). I principali canali di ascolto sono siti internet (35,9%), radio (30,5%), cd/dvd (18,1%), televisione (8,3%), mentre il 2% del campione continua ad ascoltare canzoni in vinile. Il 46% degli italiani interessati a scoprire nuovi autori o brani si serve soprattutto della radio (46%), seguita da internet, blog, siti, app (39,8%), Youtube (36,1%). Una buona percentuale è occupata dal passaparola (26,5%) e dalla televisione (23,4%). Il 19% degli intervistati non è interessato a scoprire nuovi brani o autori.

 

 




Polizia locale, «quest’anno a Bergamo attività da record»

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Il vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi è intervenuto all’incontro “Legalità, mi piace!” organizzato dall’Ascom

«In tema di sicurezza la situazione non è diversa dal passato, anzi secondo i dati delle interforze di polizia i reati, compresi furti e rapine, sono in calo. È anche vero che ci sono categorie a rischio, come gioiellerie e tabaccherie, e che certi episodi fanno scattare l’allarme e il senso di insicurezza, quindi l’attenzione deve rimanere alta».

A margine dell’incontro “Legalità, mi piace!” organizzato dall’Ascom di Bergamo in occasione della giornata di mobilitazione nazionale promossa dalla Confcommercio, il vicesindaco di Bergamo e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi affronta la cronaca e l’emergere del problema al Quadriportico del Sentierone e in piazza Dante dopo la spaccata alla gioielleria Curnis. «Dove si segnalano criticità interveniamo – evidenzia -. Con la Polizia locale siamo in via Bonomelli tutti i pomeriggi, ora abbiamo istituito il presidio in centro, siamo stati a Boccaleone e in via Moroni per gli episodi legati ai locali notturni. La tutela dell’ordine pubblico tocca alle forze dell’ordine, occorre ricordarlo, certo non ci tiriamo indietro se c’è da dare una mano, ma è anche opportuno valutare attentamente come distribuire le attività, perché ci sono altri versanti importanti su cui siamo chiamati ad agire e se può infondere sicurezza vedere in giro gli agenti in divisa, è però difficile pensare che possano essere presenti nel luogo e nel momento giusto in cui si verifica un fatto criminoso. Le risorse sono sempre poche ed è importante poterle utilizzare nel modo più efficace, non è detto che correre dietro agli allarmi lo sia».

Insomma la Polizia locale ha anche altri compiti, che vanno gestiti in equilibrio con il controllo del territorio per il buon funzionamento della vita cittadina: «Parliamo di attività investigativa, sicurezza stradale, contrasto all’abusivismo e all’accattonaggio – ricorda Gandi -. Ci tengo a precisare che se non si vedono agenti in strada non è perché se ne stanno senza far nulla. A gennaio presenteremo i dati dell’attività annuale e posso anticipare che saranno numeri da record, anche per quanto riguarda le sanzioni. Si dirà che l’Amministrazione vuole fare cassetto, ma posso testimoniare con un pacco di esposti la richiesta di controlli e interventi per la sosta selvaggia, eccesso di velocità, rispetto del codice della strada, anche così si garantisce sicurezza». Intanto potrebbe arrivare anche una risposta alla cronica carenza di organico con lo sblocco delle assunzioni. «Abbiamo avviato la procedura più veloce, quella della mobilità, ossia l’arrivo di personale da altri Comuni – evidenzia il vicesindaco – e presto potremmo contare su quattro nuovi agenti e un ufficiale».

Tra i problemi su cui Palafrizzoni ha operato una stretta c’è l’abusivismo, fenomeno sul quale anche l’Ascom ha portato più volte l’attenzione. «In occasione dell’8 marzo abbiamo effettuato una vasta operazione di controlli e sanzioni – ricorda -, non certo con l’obiettivo non è accanirci contro i venditori, ma per dare un segnale forte e necessario contro l’illegalità e a tutela delle imprese che operano nel rispetto delle regole e pagano le tasse. Più difficile intervenire sugli affitti turistici, perché lì il fenomeno non è evidente, ma ci stiamo muovendo».

Bolla infine come «mossa politica di chi non ha altri argomenti» la sollecitazione a richiedere al Governo l’arrivo di militari per potenziare i controlli. «Il sindaco si è già attivato a gennaio e non vogliamo lasciare nulla di intentato, ma obiettivamente dieci militari in divisa non risolvono il problema, così come non lo risolvono i 150 a Milano. Parliamo di persone che non conoscono il territorio, che si muoveranno accompagnate dai nostri agenti, con regole di ingaggio che non permettono loro di fare attività investigativa né di svolgere compiti come le forze dell’ordine. Se arrivano sarà qualcosa in più, resta però triste il gioco di chi agita soltanto degli slogan»,




Contraffazione, «oggi il contrasto è più difficile: ecco perché tutti dobbiamo dire di no»

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L’Ascom di Bergamo ha scelto ancora una volta la scuola per declinare i temi della giornata di mobilitazione nazionale “Legalità, mi piace!”, l’iniziativa della Confcommercio per analizzare e denunciare l’entità e le conseguenze dei fenomeni criminali sull’economia reale e sulle imprese.

Lo ha fatto in un incontro con 250 studenti delle superiori all’Isis Natta di Bergamo, capofila del Centro di Promozione della Legalità, che coinvolge 60 istituti scolastici e 20 soggetti pubblici e privati del territorio e che ha ottenuto, prima realtà di questo genere, l’assegnazione di un bene confiscato alla mafia, uno spazio a Seriate che sarà inaugurato il prossimo febbraio.

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Sensibilizzare i cittadini cominciando dalle generazioni più giovani pare, del resto, la strada migliore per contrastare fenomeni sempre più pervasivi e “intelligenti”. Come la contraffazione, percepita, secondo i dati forniti durante la giornata, come fatto normale e addirittura utile dal 72% dei consumatori. «Voi siete i controllori – ha ammonito la platea il colonnello Vincenzo Tomei, comandante provinciale della Guardia di Finanza -. La contraffazione è in mano a organizzazioni criminali ed è fonte di concorrenza sleale, ma significa anche frode fiscale e danno erariale e, quindi, per l’economia dello Stato e della collettività. Occorre perciò mettere da parte il buonismo ed essere più severi con se stessi e dire no agli acquisti». Anche perché l’industria del falso si è “evoluta” per sfuggire alle legislazioni più forti messe in atto negli Stati più attenti al problema.

«Oggi in Italia non ci sono più grandi depositi di merce contraffatta – ha spiegato Tomei -, la criminalità ha ridotto il rischio d’impresa, spostandoli nei paesi dell’Est Europa, dove i controlli sono minori. Succede quindi che gli articoli, solitamente provenienti da Cina e India, vengono etichettati in queste strutture all’estero e in Italia arrivano furgoni, spesso scalcinati, con un carico di falsi da piazzare sul mercato. A questo punto ciò che possiamo fare è poco: denunciare a piede libero l’autista, sequestrare la merce, che però è in quantitativi ridotti rispetto ai grandi depositi, e un furgone inutilizzabile». Da qui il forte richiamo alla responsabilità personale: «Anche in casi più complessi – ha fatto notare – come, come i reati ambientali, all’origine c’è sempre una falla, una persona che non ha controllato con diligenza o che è corrotta».

Di un contesto globalizzato ha parlato anche Iole Galasso, vicecapo di Gabinetto della Prefettura di Bergamo. «Oggi le imprese operano ovunque e nessun territorio è immune a infiltrazioni criminali nell’economia – ha ricordato -. Di pari passo la sensibilità in tema di antimafia si affina sempre più e ciò che la Prefettura fa è un’azione preventiva, da un lato tenendo sotto osservazione reati “spia”, come le turbative d’asta, dietro a comportamenti scorretti può infatti esserci un’organizzazione malavitosa, dall’altro con un’attività di tipo amministrativo, i controlli per la certificazione antimafia, che possono sembrare un appesantimento burocratico, ma servono a garantire che operino solo imprese sane».

legalita-mi-piace-2016-platea-2La Prefettura effettua anche attività di sostegno alle vittime di racket e usura, attraverso uno sportello. «Gli imprenditori che hanno subito danni alla propria attività possono ricevere dallo Stato una somma a fondo perduto per ricominciare – ha detto Galasso -. A Bergamo le richieste sono state limitate, è giusto però far sapere che esiste». «Contiamo pochissimi casi di usura di tipo delinquenziale – ha aggiunto Tomei – è un’attività “complicata” e può essere che la vittima non abbia poi i soldi da restituire, il crimine preferisce forme più redditizie».

Su abusivismo, contraffazione e taccheggio si è soffermato il direttore dell’Ascom Oscar Fusini, evidenziando che il 68% delle imprese ritiene di aver subito un episodio di taccheggio e di un impatto stimato del 5,2% sui ricavi di vendita, mentre il 65,1% si ritiene danneggiato da abusivismo e contraffazione. «Per contrastare l’abusivismo e la concorrenza sleale – ha sottolineato – chiediamo una rivisitazione del codice penale in materia di contraffazione: da reato contro la fede pubblica a reato contro il patrimonio. E poi norme procedimentali più efficaci per garantire la repressione dei reati, individuazione di misure di contrasto a mezzo web, tutela del made in Italy e contrasto dell’italiansounding su scala europea ed internazionale e un’Agenzia Europea per la lotta alla contraffazione e misure doganali».

malvestiti-legalita-mi-piaceL’incontro, coordinato da Andrea Valesini, caporedattore de L’Eco di Bergamo, ha portato ai ragazzi anche gli incoraggiamenti di Patrizia Graziani, dirigente Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, Maria Amodeo, dirigente scolastico del Natta, del vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi e del presidente dell’Ascom Paolo Malvestiti: «La nostra Associazione sarà sempre al fianco della legalità – ha ribadito Malvestiti -. È un impegno che appartiene profondamente alla nostra cultura associativa e che abbiamo cercato di rafforzare negli ultimi anni, grazie a manifestazioni come questa e al coinvolgimento dei nostri imprenditori e della società bergamasca».