Calano le imprese giovanili, ma crescono quelle aperte da stranieri

La Camera di Commercio di Bergamo
La Camera di Commercio di Bergamo

Il terzo trimestre dell’anno si chiude con 95.978 imprese registrate in provincia di Bergamo. Quanto allo stock di quelle attive, s’è attestato a 85.666, dato che confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente, evidenzia una riduzione di 109 unità con una variazione del -0,1%. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio sulle imprese della Camera di Commercio di Bergamo. Nel terzo trimestre si sono avute 980 nuove iscrizioni, il valore più basso nella serie storica, e 957 cessazioni, di cui 69 dovute a cancellazioni d’ufficio, con un saldo positivo di 23 unità, contro le 172 nel corrispondente periodo del 2015. Le imprese registrate aumentano su base tendenziale tra le sole società di capitale (+0,9%). Diminuiscono le imprese individuali (-0,2%), le società di persona (-1,6%) e le altre forme giuridiche (-1%), in prevalenza cooperative. Il settore artigiano, con 31.251 imprese a fine settembre, registra una riduzione del -1,3% delle unità registrate su base annua. Lo stock delle posizioni attive si riduce di 408 unità rispetto a un anno prima. Le iscrizioni (341) non compensano le cessazioni (393) e determinano un saldo negativo nel trimestre pari a 52 unità. Nel complesso dei settori produttivi, la contrazione delle imprese attive, rispetto ad un anno fa riguarda l’edilizia (-411 in totale, -434 tra i soli artigiani), il trasporto e magazzinaggio (-27, ma -46 tra gli artigiani), le imprese agricole (-11), le imprese di fornitura di energia elettrica e gas (-9) e la manifattura (-81 nel complesso, -120 tra gli artigiani).

Nell’intero comparto del commercio, all’ingrosso e al dettaglio, il saldo è solo marginalmente positivo (+4). Aumentano le imprese attive nei comparti dei servizi: +124 nei servizi di supporto alle imprese, +31 nelle attività finanziarie e assicurative, +27 nei servizi di informazione e comunicazione, +37 nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, +92 nei servizi di alloggio e ristorazione, +30 nei servizi di intrattenimento, +58 nelle altre attività dei servizi alle persone; crescono anche le imprese nei settori dell’istruzione (+11) e della sanità e assistenza sociale (+23). Lo spaccato per genere, età e nazionalità1 delle posizioni attive, conferma la tendenza alla forte crescita su base annua delle imprese straniere (+3,5%), all’aumento delle imprese femminili (+0,8%) e alla flessione (-3,4%) delle imprese giovanili. In lieve aumento le procedure concorsuali di fallimento, scioglimento e messa in liquidazione: 312 nel terzo trimestre del 2016, in confronto alle 301 del corrispondente trimestre del 2015.

 

 




Ecco le dieci cose che gli italiani portano via dagli hotel

Bottigliette dello shampoo, saponi, cuffie per la doccia, non è una novità, i clienti degli hotel amano portarsi via come souvenir la maggior parte degli accessori messi a disposizione nei bagni delle camere. E non sorprende scoprire che spesso si sono presi anche asciugamani o posacenere (quando ancora era possibile fumare nelle stanze). Ma, dall’ultima indagine del motore di ricerca di voli e hotel Jetcost è emerso che a volte si sono “rubati” anche molte altre cose .
Ad esempio, anche se frutta e dolci vengono messi come omaggio in camera per i clienti, non è la stessa cosa per vassoi e cesti che li contengono, e che invece tendono a sparire. E altri furti sono ancora più ingiustificati; alcuni hanno prelevato le batterie del telecomando, o il controller, anche se fuori dalla stanza non funziona, o le lampadine dei lampadari, o la Bibbia in diverse lingue che si trova nei cassetti di tavolini e comodini (nonostante il settimo comandamento inviti a non rubare!). Qualcuno si è portato via anche cuscini e coperte dall’armadio, i più esperti hanno preso quelli con piume di qualità migliore, lasciando i più scadenti. La cosa più assurda è che si tratta comunque di oggetti di poco valore, talvolta pochi centesimi, in camere d’albergo che costano spesso più di 100 euro a notte.
tv albergo 5In alcuni hotel sono stati usati cacciaviti o altri strumenti per staccare immagini, maniglie delle porte, asciugacapelli, portasciugamani, specchi, elettrodomestici e stereo. Un luogo particolarmente “pericoloso” è il business center per gli uomini d’affari, da dove spariscono frequentemente stampanti, computer e risme di carta. E’ divertente notare che la maggior parte di questi “cleptomani” non ha mai ammesso di aver “rubato” qualcosa, ma ha detto di aver preso un “ricordo”. Tutte piccole cose, naturalmente, anche se nel 2008 dalla catena di hotel Holiday Inn sono spariti più di mezzo milione di asciugamani.
Ogni albergo ha una spesa media annuale che supera i 200mila euro per gli accessori e i servizi offerti, che ricadono sul costo della camera. I migliori usano prodotti di marca, e anche se scompaiono, ne forniscono di nuovi ogni giorno. Altri hotel, invece, hanno i loro punti vendita con i prodotti di qualità nella hall, dove è possibile trovare oggetti e accessori con il loro marchio, dai mobili agli articoli per la tavola, dagli accappatoi ai cuscini.
Ci sono poi clienti più furbi, che conoscono bene piccoli accorgimenti da prendere per non destare sospetti quando vogliono portarsi via qualcosa; per esempio, sfilare un asciugamano o un accappatoio o le bottigliette dei liquori dal carrello degli addetti alle pulizie quando sono nei corridoi per rifare le camere. Oppure prendere piatti, posate e vassoi dagli avanzi del servizio in camera abbandonati fuori dalle stanze. Tra i pezzi più gettonati, saliere e portauovo. E non mancano i furti durante la prima colazione a buffet, o negli spuntini che spesso è possibile consumare fino a mezzogiorno. Anche se portarsi via del cibo sarebbe vietato, vengono prelevati vasetti di marmellata, formaggi, merendine e biscotti. Un’altra tentazione è il minibar; non è raro, infatti, che dopo aver consumato la bottiglia del gin o della vodka, i clienti la riempiano con acqua, avendo cura che il tappo sembri davvero chiuso. Capita anche con whisky o cognac, sostituendo l’alcool con tè o altro liquido di colore simile.
Gli hotel possono prendere qualche precauzione per limitare i piccoli furti, ma tutto ha un costo. Alcuni scelgono grucce particolari legate tra loro e fissate sulla barra interna degli armadi, difficili da staccare. Altri, inseriscono speciali microchip in biancheria e accappatoi che si attivano se vengono portati fuori dall’hotel; ed esistono minibar che addebitano direttamente sul conto della camera ogni bottiglia che viene prelevata. Ma in un hotel di Tokyo un cliente audace aveva scoperto che le bottiglie potevano essere prese dalla parte posteriore, senza che la loro “uscita” venisse registrata. Al momento di pagare il conto, però, con suo stupore, se le è trovate addebitate. Anche nel più tecnologico degli alberghi, infatti, il personale lo aveva scoperto limitandosi a contare le bottiglie mancanti.
Secondo lo studio di Jetcost, oltre il 79% degli italiani ha ammesso di essersi portato via qualcosa da un hotel, mentre i danesi sarebbero gli ospiti più onesti: l’88% ha detto di non aver mai rubato nulla. Dopo di loro, in quanto a correttezza, gli olandesi e i norvegesi: l’85% e l’84% di loro, rispettivamente, ha dichiarato di non aver mai preso oggetti. Tra quei viaggiatori che hanno invece riconosciuto di essersi portati via un ricordo durante il soggiorno, c’è il 62% dei francesi, il 69% dei britannici, il 76% dei portoghesi e l’81% degli spagnoli, maglia nera.

Le 10 cose che vengono prelevate più frequentemente in albergo:

1. Prodotti da bagno (tra cui a volte il vassoio o il cestino in cui vengono offerti)
2. Asciugamani, soprattutto quelle più grandi
3. Lampadine, batterie del telecomando
4. Oggetti di cancelleria, penne, piccoli libri, riviste, Bibbia
5. Fiori e frutta, compresi vasi o cestini
6. Bottiglie di liquore dal minibar, bevute e riempite
con acqua e altri liquidi
7. Pezzi di ceramica, posate, bicchieri e tazze
8. Federe, cuscini e trapunte
9. Asciugamani, asciugacapelli, specchi
10. Elettrodomestici, piatti, orologi, candelabri, dvd

 

 




Conoscere e promuovere Donizetti, commercianti “a lezione” da Micheli

La tshirt Donizetti Pride in bella vista in un negozio di abbigliamento
La tshirt Donizetti Pride in bella vista in un negozio di abbigliamento

A Bergamo prosegue il contagio dell’orgoglio doniziettiano. Dopo la diffusione delle opere del compositore bergamasco sulla Corsarola, in Città alta, anche i commercianti e gli esercenti bergamaschi sono chiamati a diventare “casse di risonanza” per la promozione e la conoscenza della sua figura e delle iniziative che la riguardano.

In vista del nuovo festival Donizetti Opera, in programma dal 23 novembre al 4 dicembre prossimi, la Fondazione Donizetti, in collaborazione con il Comune, il Duc e l’Ascom, invita gli operatori del commercio, del turismo e dei servizi della città e di tutta la provincia al primo educational con il direttore artistico Francesco Micheli, che darà modo di ricevere gli strumenti di base per comunicare la vita e l’opera di Gaetano Donizetti a turisti e clienti.

Il direttore artistico della Fondazione Donizetti, Francesco Micheli
Il direttore artistico della Fondazione Donizetti, Francesco Micheli

L’appuntamento è lunedì 14 novembre nella sala Riccardi del Teatro Donizetti alle 19.30 per un aperitivo, seguito, alle 20.30, dall’incontro con il direttore artistico e la distribuzione di materiali promozionali.

«L’iniziativa – spiega Pietro Bresciani, responsabile marketing dell’Ascom – si inserisce nel percorso che vuole valorizzare sempre più Gaetano Donizetti e il legame con la sua città, fino a farlo diventare un vero e proprio brand, un elemento fortemente distintivo e caratterizzante. Negozi, bar, ristoranti e strutture ricettive possono diventare importanti canali di promozione in questo senso, ma oggi, onestamente, non c’è, non solo tra gli operatori ma tra i bergamaschi in generale, grande conoscenza del personaggio e delle sue opere. L’incontro con il direttore artistico Micheli vuole essere un primo passo per trasmettere ai chi è quotidianamente in contatto con clienti e turisti le inofrmazioni salienti e soprattutto lo stimolo ad appassionarsi al nostro compositore».

L’occasione, del resto, è significativa. «Siamo alla vigilia del nuovo festival Donizetti Opera – prosegue Bresciani – che porterà a Bergamo appassionati di opera da fuori provincia e anche dall’estero. Accoglierli e dare loro informazioni, dettagli e curiosità sul programma e sul musicista è senz’altro un bel biglietto da visita per le attività e la città».

All’incontro sono inviatati tutti i commercianti e gli esercenti di Bergamo e provincia. Nel corso della serata sarà possibile acquistare le tshirt Donizetti Pride per allestire le proprie vetrine. Tutti i partecipanti riceveranno inoltre un kit gratuito di materiali cartacei e una cartella di immagini ad alta risoluzione da stampare e incorniciare, con le quali potranno contribuire a diffondere lo spirito della “Donizetti Revolution”.

A questo indirizzo il link per iscriversi all’evento




Lotta alla ludopatia, sindaci lombardi e Regione scrivono a Renzi

Putting Money Into  the Slots
Putting Money Into the Slots

“Potremmo ribattezzarlo il ‘fronte compatto’ dei sindaci della Lombardia. Uno schieramento coeso che, partendo dal milanese Beppe Sala e dal bergamasco Giorgio Gori, arriva al bresciano Emilio Del Bono e coinvolge tutti gli altri sindaci dei capoluogo di provincia della nostra regione”.  Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana con delega alla ludopatia, parte da questa considerazione per annunciare che oggi ha provveduto a inviare una lettera, condivisa con tutti i sindaci delle maggiori città lombarde, al Presidente del
Consiglio, Matteo Renzi, nella quale “si esprime – spiega Viviana Beccalossi – la preoccupazione causata dall’orientamento che il Governo sembra voler prendere in tema di contrasto al gioco d’azzardo patologico”.  La lettera, oltre che da Viviana Beccalossi, è firmata da Giorgio Gori (sindaco di Bergamo), Emilio Del Bono (sindaco di Brescia), Carlo Lucini (sindaco di Como), Gianluca Galimberti (sindaco di Cremona), Virginio Brivio (sindaco di Lecco), Mattia Palazzi (sindaco di Mantova), Giuseppe Sala (sindaco di Milano), Roberto Scanagatti (sindaco di Monza), Massimo Depaoli (sindaco di Pavia), Alcide Molteni (sindaco di Sondrio), Davide Galimberti (sindaco di Varese).
“Carissimo Presidente, il tema della ludopatia e del contrasto al gioco d’azzardo patologico – si legge nell’attacco della missiva – e’ ormai da oltre tra anni al centro dell’azione di governo di Regione Lombardia e di moltissimi Comuni lombardi. Un’azione forte e condivisa che nasce dalla consapevolezza di come questa dipendenza sia una grave piaga sociale da contrastare sia in termini di prevenzione, che di cura e repressione”.
Poi l’affondo nel quale Viviana Beccalossi e i sindaci spiegano a Renzi come eventuali nuovi provvedimenti ipotizzati dal Governo potrebbero mettere a rischio tutto il buon lavoro fin qui svolto in Lombardia. “Infatti – si legge nella lettera – se da una parte appare lodevole il suo intento di eliminare, per esempio, le slot machine da bar e tabaccherie, dall’altra non possiamo sottacere che nelle ‘carte’ del Governo, che riguardano la revisione delle norme riguardanti il gioco d’azzardo, è previsto l’incremento di macchinette mangia soldi in altre tipologie di esercizi commerciali. Così come, sempre a titolo esemplificativo, è altrettanto chiaro che verrebbe a cadere ogni barriera sulla limitazione degli orari in cui è possibile giocare e ogni tipo di divieto riguardante le distanze minime tra il punto in cui verrebbe installata una slot machine e i cosiddetti luoghi sensibili (scuole, oratori, centri per anziani, ospedali)”. “Mi auguro – spiega Viviana Beccalossi – che il Presidente Renzi sappia cogliere il senso della nostra iniziativa e prenda in considerazione concretamente le istanze non solo di Regione Lombardia, ma di tutti i sindaci che quotidianamente vivono una piaga sociale che, di recente, don Antonio Mazzi non ha esitato a definire l’ eroina del terzo millennio”.

 

 

 




Bergamo, fino a sabato il concorso per diventare re e regine dello shopping

shopping-master«Cosa faresti con 2.000 euro a tua completa disposizione da spendere in una sola giornata?». Questa è la domanda che il Duc di Bergamo lancia ai cittadini nel presentare “Bergamo Shopping Master”, il concorso – che animerà lo shopping cittadino grazie all’adesione di 215 negozi del Centro, Città Alta, Borgo Palazzo e Borgo Santa Caterina – per eleggere il primo Re o Regina dello shopping bergamasco.

I negozi aderenti saranno riconoscibili grazie a due elementi distintivi in vetrina: la vetrofania ufficiale o la locandina che riporta tutti gli altri esercizi che aderiscono. Partecipare è semplicissimo: dal 5 al 12 novembre i clienti degli esercizi che partecipano all’iniziativa riceveranno una cartolina ogni 20 euro di spesa (fino a un massimo di 100 euro per singolo scontrino). Le cartoline, compilate con i propri dati, andranno imbucate nelle apposite urne per partecipare all’estrazione finale di “Bergamo Shopping Master”. In palio ci sono appunto 2.000 euro da spendere nell’arco di una sola giornata (dal 26 novembre al 3 dicembre) negli stessi negozi che aderiscono al concorso.

Ma non è tutto: oltre ad aggiudicarsi il montepremi, il fortunato “Shopping Master” potrà godere anche di una serie di esperienze uniche e servizi esclusivi per una vera giornata da sogno.

L’iniziativa è stata ideata dai commercianti e promossa dal Distretto Urbano del Commercio di Bergamo in collaborazione con il Comune. Tra gli obiettivi vivacizzare il tessuto commerciale del Distretto attraverso iniziative nuove, attrattive e coinvolgenti; aggregare i commercianti all’interno di progetti condivisi; sviluppare sinergie strategiche tra il commercio cittadino e le istituzioni, gli enti, le organizzazioni e le aziende bergamasche; incentivare gli acquisti attraverso benefici diretti per i clienti e iniziare un percorso virtuoso che si sviluppi sul medio/lungo periodo.

Allora, chi sarà il fortunato “Shopping Master” della città? Il trono è vacante: Bergamo è in cerca del suo Re dello Shopping!

>>Ecco tutti i negozi che partecipano




Cologno al Serio, domenica il borgo medievale ospiterà un percorso di sapori

presentazione-erg-castelliDomenica 6 novembre si terrà l’ultimo appuntamento con le “Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali” della pianura bergamasca con uno speciale evento in vista dell’anno 2017. Infatti la Lombardia orientale con le sue quattro province (Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova) è Regione Europea della Gastronomia e per l’occasione il circuito dei Castelli Aperti stringe fin d’ora una partnership con il progetto EAsT Lombardy: eccellenze turistiche ed eccellenze gastronomiche unite per promuovere il nostro territorio, in un unico connubio tra storia, arte e gusto.

Già a partire da domenica 6 novembre sarà possibile assaggiare una gustosa anteprima di questo progetto, perché insieme all’apertura congiunta dei 9 castelli e palazzi della bassa bergamasca, il borgo medievale di Cologno al Serio (Bg) ospiterà per tutta la giornata un vero e proprio percorso dei sapori, nel quale troverete una varietà di produttori pronti a deliziarvi con le specialità tipiche bergamasche, bresciane, cremonesi e mantovane. Presente anche il nuovo Food truck di EAsT Lombardy con la sua cucina e i menù dai territori. Un format che nel 2017 sarà replicato in ciascun comune del circuito per tutte le prime domeniche del mese da marzo a novembre 2017, con eventi speciali ed itineranti tra castelli e borghi con i piaceri della tavola che si sposeranno con i piaceri della cultura. In programma anche una Giornata speciale dei Castelli Aperti di tutte le 4 province di EAsT Lombardy.

“Le giornate dei Castelli Aperti permettono a castelli, palazzi e borghi medievali di trovare nuova vita, di ri-popolare siti storici di grande valore culturale attraverso nuovi temi, come quello dell’enogastronomia e della produzione locale. Quella tra enogastronomia, eccellenze produttive del territorio e luoghi di interesse culturale è una sinergia vincente, capace di promuovere in modo integrato un patrimonio in grado di attirare nuovi flussi turistici, distribuendoli peraltro in modo sostenibile sul territorio in linea con i principi e valori del progetto EAsT Lombardy 2017- Regione Europea della Gastronomia” dichiara Roberta Garibaldi, direttore scientifico di EAsT Lombardy- Regione Europea della Gastronomia 2017.

“Sinergia è la parola chiave che in questi due anni ha sancito il successo del circuito che ad oggi comprende 9 realtà della pianura bergamasca aderenti alle Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali: amministrazioni comunali, associazioni e realtà private che insieme hanno trovato la possibilità di far emergere a livello turistico un’area poco valorizzata. Proprio per questo motivo l’ulteriore sinergia con il progetto EAsT Lombardy può far evolvere questo percorso di promozione territoriale unendo due progettualità di notevole rilevanza che ci auguriamo portino visitatori dall’Italia e dall’estero” afferma Diego Moratti, vicepresidente dello IAT – Pro Loco Martinengo, ente organizzatore dell’iniziativa.

“È un’iniziativa importante – spiega Christophe Sanchez, amministratore delegato di Visit Bergamo-. che non solo unisce arte, cultura e gusto ma valorizza anche una parte del territorio della nostra provincia ricco di storia e di traduzione. Il compito di Visit Bergamo è proprio quello di promuovere tutto quanto il territorio della provincia propone, integrandolo con quanto offrono la città e le città vicine. Il progetto presentato oggi va in questa direzione”.

Domenica 6 novembre 2016

Oltre all’anteprima di Cologno al Serio, continuano anche domenica 6 novembre le novità che hanno determinato il successo dell’iniziativa che ha visto nel 2016 oltre 15 mila ingressi nelle 7 Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali: il 6 novembre nei nove comuni visite guidate e eventi aperti al pubblico e previsto anche un comodo servizio pullman che per questa ultima domenica farà tappa a Palazzo Gallavresi di Caravaggio, al borgo storico di Cologno al Serio e al maestoso Castello di Malpaga; un servizio molto apprezzato da turisti bergamaschi ma anche stranieri: nessuna preoccupazione su dove parcheggiare e nessuna attesa per gli orari delle visite guidate, oltre ad un gustoso pranzo tipico incluso. Il pullman partirà alle 9.30 dal piazzale della Malpensata a Bergamo per farvi rientro alle 17.30 circa. Il costo del servizio ammonta a 40€ comprensivo di trasporto, ingressi, visite guidate e pranzo. Iscrizioni e informazioni al numero 0363 988336 dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 o tramite mail all’indirizzo: info@bassabergamascaorientale.it
Al di là del servizio del pullman, domenica 6 novembre, chi non l’avesse ancora fatto non perda l’occasione di visitare monumenti e luoghi spesso chiusi al pubblico che saranno fruibili singolarmente da tutti i visitatori, i quali potranno scegliere in autonomia quali e quanti castelli e borghi visitare, sulla base degli orari di apertura e dei tanti eventi organizzati per l’occasione.
Tutte le info su percorsi, menù e costi saranno consultabili sul sito: www.bassabergamascaorientale.it, e sulle relative pagine Facebook.
Per prenotazioni e informazioni si prega di rivolgersi all’indirizzo mail: info@bassabergamascaorientale.it o allo 0363/988336 dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.

Orari, costi e iniziative locali

Di seguito i dettagli degli orari, dei costi e le iniziative di ogni comune:
Tutti gli aggiornamenti su: www.bassabergamascaorientale.it

  • Cologno al Serio: visite dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30 (costo 3€ – gratis fino ai 12 anni)
  • Torre Pallavicina: visite dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 (costo 3€ – gratis fino ai 12 anni)
  • Martinengo: visita alle 11 e dalle 15 alle 18 (costo 3– gratis fino ai 12 anni)
  • Pagazzano: visite dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.30, costi e prenotazioni online
  • Malpaga: visite dalle 10 alle 18 (costo 7€ adulti – 4€ dai 6 ai 12 anni – gratis fino ai 5 anni)
  • Caravaggio: visite dalle 15 alle 18 (costo 5€- gratis fino ai 12 e oltre i 65 anni)
  • Brignano: visite solo alle 10.30, alle 14.30 e alle 15.45 (costo 7€ con gratuità fino a 12 anni e oltre i 65 anni)
  • Urgnano: visite dalle 14.30 alle 17 (costo 3€,- gratis fino ai 12 anni)
  • Romano di Lombardia: visite dalle 15 alle 17 (costo 3€ – gratis fino ai 12 anni)

I visitatori sono liberi di pianificare il proprio percorso in base agli orari di apertura di ciascun aderente. Ogni visita durerà circa un’ora. Di seguito i dettagli sui ritrovi, sulle visite e sugli eventi in occasione dell’apertura. Prenotazione non obbligatoria ma vivamente consigliata per gruppi numerosi e per il castello di Pagazzano. Vedi dettagli nei singoli comuni.

Tutti gli aggiornamenti sugli orari e sulle iniziative collaterali dei diversi comuni saranno pubblicate sul sito: www.bassabergamascaorientale.it
Per info: Ufficio Iat-Pro Loco Martinengo Tel: 0363/988336 (lun-sab, dalle 9 alle 12)
Mail: info@bassabergamascaorientale.it

COSA VISITARE

Borgo di Cologno al Serio

– Visita del centro storico che ha mantenuto la struttura di epoca medioevale
Il Borgo si è sviluppato intorno al Castello, posto a difesa del territorio dalle invasioni nemiche. Il Castello nel XIV secolo divenne un importante centro logistico dei Guelfi bergamaschi, lodigiani e cremonesi. Attualmente la Rocca è sede del Comune ed ospita anche un Museo della Civiltà Contadina.
– cinta murarie costruite per la difesa del borgo con fossato e i quattro portoni di accesso ancora intatti e la torre poligonale di vedetta
-Visita al museo della Civiltà contadina nel parco della Rocca
Dalle 9 alle 19 lungo Via Rocca non perdetevi un gustoso percorso dei sapori con la presenza del Food truck di EAsT Lombardy unitamente a vari produttori pronti a deliziarvi con le specialità tipiche bergamasche, bresciane, cremonesi e mantovane.

Visite dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30 della durata di un’ora. Ultimo ingresso 17.30.
Costo 3€ – gratis fino ai 12 anni.
Ritrovo di fronte alla porta di via Rocca.
www.comune.colognoalserio.bg.it – accessibile

Borgo di Torre Pallavicina

– Visita all’interno delle sontuose stanze di palazzo Barbò
– Visita all’adiacente Torre di Tristano
– Apertura al pubblico del grande parco verde del palazzo

Visite guidate dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, ultimo ingresso 17.30.
Costo 3€ – gratis fino ai 12 anni.
L’entrata principale del castello si trova sulla strada provinciale Pumenengo – Soncino, di fronte al ponte che porta al fiume Oglio.
www.comune.torrepallavicina.bg.it – parzialmente accessibile

Martinengo

La visita dell’antico borgo di Martinengo, di origine romana, prevede un itinerario che comprende:
– I resti della torre del castello di origine altomedievale
– I caratteristici portici quattrocenteschi di Via Tadino e la casa del capitano Colleoni
– Il monastero di Santa Chiara, fondato da Bartolomeo Colleoni, con all’interno uno splendido ciclo di affreschi dipinti dal “Maestro di Martinengo”.
– Visita del “Filandone” esempio di architettura industriale.- Domenica 6 novembre da non perdere il mercatino del collezionismo e dell’antiquariato sotto i portici quattrocenteschi di Martinengo. Sempre domenica 6 ultimo giorno per assistere alla mostra “I volti della Misericordia” visitabile dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30.

Costo della visita al borgo storico di Martinengo (3€ – gratis fino ai 12 anni)
Orario della visita al centro storico: alle 11 e dalle 15 alle 18, ultima visita alle 17, durata 1 ora. Ritrovo presso la nuova sede della Pro Loco in Via Allegreni, 29 (centro storico).
www.martinengo.org – accessibile

Castello di Pagazzano

La visita comprende:
– il palazzetto cinque-settecentesco con l’imponente camino con i fregi viscontei, l’originale pavimento in cotto, la scalinata in pietra a ventaglio, la corte d’onore dalla pavimentazione in mattonato;
– i sotterranei in cui è allestito il Museo della Civiltà Contadina; il mastio a cui si accede dalla scalinata elicoidale in cotto; gli spalti e il ponte levatoio di attraversamento del fossato adacquato;
– il Museo Storico multimediale “Pagazzano e i Castelli di confine” e l’imponente torchio a leva del 1736;
– il MAGO – Museo Archeologico delle Grandi Opere – con i reperti rinvenuti negli scavi archeologici di grandi opere pubbliche che hanno interessato la pianura bergamasca (prenotazione obbligatoria)
È consigliata la prenotazione online della visita scegliendo il percorso di interesse (visita completa Castello e Musei o visita solo ai Musei).

Orari di apertura dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.30, ultimo ingresso 17.30. Ritrovo di fronte al castello in piazza Castello.
Durata visita completa castello e dei musei 2 ore, visita solo al castello circa 1 ora. Ritrovo di fronte al castello in piazza Castello.
Costo biglietto ingresso: € 7.00 dai 25 ai 70 anni, per riduzioni e gratuità consultare il sito:
www.castellodipagazzano.it – parzialmente accessibile

Castello di Malpaga

Visita guidata all’interno delle splendide sale del castello arredate con ricostruzioni di mobili d’epoca e interamente affrescate da famosi artisti del 1400, 1500 e 1600.
– Per tutta la giornata possibilità di provare gratuitamente abiti d’epoca per un selfie d’altri tempi.

Il castello sarà aperto dalle 10 alle 18 con visite guidate, ultimo ingresso ore 17. Costo della visita guidata è di 7 euro per adulti e 4 euro per i bambini dai 6 ai 12 anni, gratuito fino a 5 anni. Durata della visita: un’ora.
www.castellomalpaga.it – parzialmente accessibile

Caravaggio

Visita guidata a Palazzo Gallavresi, situato in piazza Garibaldi e alla Pinacoteca. L’edificio, risalente al XIII secolo, passò in mano agli Sforza e ai Gallavresi, da cui prende il nome.
Attualmente è sede del Comune. Il palazzo, a pianta rettangolare si rifà a uno stile gotico-lombardo.
– Visita alla sala dei Cloni dove sono visibili riproduzioni ad altissima fedeltà, del trittico di San Matteo capolavoro romano del Caravaggio.

Visite guidate dalla durata di circa 1 ora, visite dalle 15 alle 18 con ultimo ingresso alle 18.
Costo 5€- gratis fino ai 12 e oltre i 65 anni.
www.comune.caravaggio.bg.it  – accessibile

Palazzo visconteo di Brignano

-Visita guidata a Palazzo Visconti, edificato nel XVI secolo, con analisi e lettura iconografica degli affreschi seicenteschi e settecenteschi, con particolare attenzione alla componente mitologica delle decorazioni
– Presentazione della figura di Francesco Bernardino Visconti (l’Innominato dei Promessi Sposi) e della famiglia Visconti
– esposizione permanente “Le maschere di Palazzo Visconti”, sculture lignee del XVII sec.
Visite guidate solo alle 10.30, alle 14.30 e alle 15.45 della durata di circa un’ora. Costo 7€ con gratuità fino a 12 anni e oltre i 65 anni.
– Durante la visita guidata sarà possibile visitare anche le mostre “Anima Mundi” di Giuseppe Menozzi e “Terra” di Sergio Scatizzi.

Ritrovo di fronte al Palazzo in via Vittorio Emanuele II, n. 36 Brignano Gera D’Adda.
www.brignanoproloco.com  – accessibile

Rocca di Urgnano

Visita completa del Castello Albani. Il tour comprende: La “Sala dei Satiri”, La “Sala Rossa”, arricchita da un meraviglioso soffitto in legno a cassettoni e da un monumentale camino in pietra;  La “Sala delle Grottesche” con affreschi di soggetto mitologici del XVI secolo; Il “Passaggio degli Ovali”, La “Sala degli Stemmi”, La “Sala Pio V”, nel Mastio, dove, secondo la tradizione, dormì Fra Michele Ghisleri, ospite nella rocca e successivamente eletto Papa.
-Visita al “Giardino Pensile”, arricchito dal vialetto delle statue “Grottesche” e il “Cortile del Pozzo”, che prende il nome dal pozzo in pietra recentemente restaurato.
Domenica 6 novembre dalle 14 alle 18 nella sala d’armi del castello potrete assistere alla mostra rievocativa “Cent’anni fa… La Grande Guerra” organizzata dall’ ”Associazione Storica Cime e Trincee” in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e le Associazioni d’Arma di Urgnano in concomitanza con l’anniversario della Vittoria e la festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate.

Visite dalle 14.30 alle 17.00 della durata di un’ora, con partenza ogni mezz’ora. Ultimo ingresso ore 17.00. Costo 3€. Bambini fino ai 12 anni gratuito. Ritrovo davanti alla Rocca, entrata in via Rimembranze Urgnano.
www.urgnanoturistica.it  – non accessibile

Borgo di Romano

-Visita esterna alla Rocca con la sua massiccia costruzione caratterizzata da quattro imponenti torri e da un cortile interno.
-Visita alla Casa Museo del tenore Giovan Battista Rubini
-Visita al centro storico con i caratteristici portici della Misericordia e il Palazzo della Ragione

Visita dalle 15 alle 17 alle della durata di un’ora, ultimo ingresso alle 17.
Costo 3€ – gratis fino ai 12 anni.
Ritrovo davanti alla Rocca in piazza della Rocca.
www.comune.romano.bg.it – accessibile




Bergamo, commercio e servizi in affanno

Industria e artigianato in leggera flessione ma positive nel bilancio annuale, più in difficoltà commercio, servizi ed edilizia. Sono i dati dell’indagine congiunturale in provincia di Bergamo nel terzo trimestre 2016, realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio.

Nel periodo luglio-settembre la produzione industriale registra una flessione minima (-0,1% la variazione congiunturale) ma si mantiene in territorio ampiamente positivo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+1,8%). Il risultato è migliore del dato medio regionale, che registra un calo nel trimestre (-0,2%) e una dinamica tendenziale (+0,4%) in marcata decelerazione rispetto alle indagini precedenti. Nell’arco dei primi tre trimestri la produzione industriale a Bergamo è cresciuta a un tasso medio del +2% (contro il +1,3 in Lombardia): si profila quindi un risultato positivo per l’intero anno 2016.

La fase espansiva è confermata dai ritmi di crescita del fatturato industriale che, sempre nei primi tre trimestri del 2016, aumenta su base annua del 4,3%, con un andamento più brillante delle vendite all’estero rispetto alla pur positiva performance sul mercato interno.

L’indebolimento del ciclo nell’ultimo trimestre, più evidente nel quadro dell’intera regione, è confermato nell’indagine provinciale da alcuni elementi: la minore estensione settoriale della ripresa, la lieve riduzione delle imprese in forte crescita e il parallelo aumento di quelle in difficoltà, la flessione degli ordini interni (mentre gli ordinativi dall’estero risultano ancora in crescita, anche se meno intensa rispetto agli scorsi trimestri).

Sul versante occupazionale, i nuovi ingressi si riducono rispetto all’anno precedente (quando erano ancora fortemente incentivati) e determinano un saldo trimestrale nullo al netto della stagionalità. Nei primi tre trimestri del 2016 gli addetti dell’industria risultano in crescita tendenziale del +0,7%, mentre continua il progressivo calo nell’utilizzo della Cassa integrazione.

Le previsioni delle imprese industriali per il prossimo trimestre restano positive ma in attenuazione per quanto riguarda la produzione. Riprende quota anche l’ottimismo sulla domanda estera. Restano invece negative le aspettative sull’evoluzione della domanda interna e, marginalmente, per l’occupazione.

L’artigianato manifatturiero registra una flessione della produzione su base trimestrale (-1,2%), meno intensa nel confronto tendenziale (-0,2%). Anche l’artigianato può contare su un bilancio complessivamente positivo dei primi tre trimestri dell’anno, con una variazione (+0,7%) superiore al dato medio regionale.

Gli addetti dell’artigianato manifatturiero risultano in riduzione nel trimestre per effetto congiunto di un calo degli ingressi e di un incremento delle uscite. Nei primi 9 mesi dell’anno l’occupazione dell’artigianato mette comunque a segno un incremento medio (+0,9%) significativo.

Più ombre che luci dalle informazioni sulle vendite del commercio al dettaglio in sede fissa. A Bergamo il volume d’affari è stazionario su base annua (+0,1% ma il più robusto dato medio regionale indica un calo del -0,9%) come risultato di un +0,1% nel settore alimentare, di una flessione del -1% in quello non alimentare e di un aumento del +1,2% nel commercio non specializzato.

Informazioni di altra fonte (IRI – Information Resources) segnalano a Bergamo volumi e valori delle vendite di prodotti del largo consumo confezionato in ipermercati e supermercati ancora in calo tendenziale nel terzo trimestre dell’anno (e da quattro trimestri consecutivi).

Nel campione dell’indagine congiunturale, le imprese commerciali di Bergamo che indicano una riduzione delle vendite prevalgono su quelle in ripresa con un saldo negativo ancora consistente, anche se in leggera attenuazione rispetto alla precedente indagine.

I prezzi sono in calo nel trimestre tanto in provincia (-0,7%) che nella media regionale (-0,6%) e gli addetti nel terzo trimestre del 2016 aumentano marginalmente a Bergamo (+0,1% a saldo di un tasso d’ingresso del 3,1% e di un tasso di uscita del 3%) e risultano in lieve flessione (-0,1%) in Lombardia. Nel periodo gennaio-settembre gli addetti sono aumentati su base annua dello 0,1% a Bergamo e dello 0,2% in Lombardia.

Negativa la dinamica del giro d’affari dei servizi a Bergamo, sia su base congiunturale (-2,4) che annuale (-0,9). Il dato regionale è anch’esso in lieve flessione ma, a differenza di Bergamo, si conferma stabilmente al di sopra dei livelli minimi toccati nel 2013. Le vendite a Bergamo crescono nel commercio all’ingrosso, di poco, e più ampiamente nei servizi alle persone; in flessione il giro d’affari di alberghi e ristoranti e dei servizi alle imprese.

Infine, nelle costruzioni si segnala un calo del volume d’affari a livello regionale (-1,8% su base annua).

 




Auto, ad ottobre crescita dimezzata. E la legge di Stabilità scontenta i rivenditori

mercato-autoA ottobre la Motorizzazione ha immatricolato 146.632 autovetture, con una variazione di +9,75% rispetto a ottobre 2015, durante il quale ne furono immatricolate 133.610 (nel mese di settembre 2016 sono state invece immatricolate 154.200 autovetture, con una variazione di +17,87% rispetto a settembre 2015).

Sempre ad ottobre sono stati registrati 409.556 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -5,48% rispetto a ottobre 2015, durante il quale ne furono registrati 433.280 (nel mese di settembre 2016 sono stati invece registrati 392.072 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +1,48% rispetto a settembre 2015, durante il quale ne furono registrati 386.347).

A ottobre il volume globale delle vendite (556.188 autovetture) ha dunque interessato per il 26,36% auto nuove e per il 73,64% auto usate. Nel periodo gennaio-ottobre 2016 la Motorizzazione ha in totale immatricolato 1.553.394 autovetture, con una variazione di +16,72% rispetto al periodo gennaio-ottobre 2015, durante il quale ne furono immatricolate 1.330.885. Nello stesso periodo di gennaio-ottobre 2016 sono stati registrati 3.912.170 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +4,5% rispetto a gennaio-ottobre 2015, durante il quale ne furono registrati 3.743.771.

«Il superammortamento – afferma Massimo Nordio, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilitiche estere, commentando i dati del mercato auto di ottobre – ha dimostrato di funzionare soprattutto nella direzione di accelerare la velocità di smaltimento del parco anziano, pertanto avrebbe dovuto essere confermato in forma strutturale per tutte le auto aziendali e non solo per quelle strumentali».

Tra i veicoli attualmente esclusi dalla proroga, il comparto delle vetture acquistate dai liberi professionisti e dalle ditte individuali solo nel 2015 ha rappresentato circa 160.000 immatricolazioni, il 10% del totale immatricolato nell’anno, a cui si devono aggiungere tutte le auto acquistate dalle società e date in uso promiscuo ai dipendenti, anch’esse escluse dal provvedimento. «Giova, inoltre, ricordare – continua Nordio – che la mancata conferma del superammortamento sulle auto aziendali sta determinando un aumento della domanda nella parte finale dell’anno, con un prevedibile calo sui primi mesi del 2017». «L’Unrae – prosegue Nordio – apprezza che nell’attuale testo del DdL sul Bilancio 2017 siano previsti la proroga della “Nuova Sabatini” e l’aumento delle soglie di deducibilità di talune categorie di auto aziendali, ma deve sottolineare la necessità che venga rivista la modulazione del superammortamento estendendolo a tutte le auto aziendali, visti i positivi risultati ottenuti nel 2016». «Guardando alla fine dell’anno – conclude Nordio – si irrobustisce la nostra previsione già formulata a luglio di un mercato decisamente positivo a 1.850.000 immatricolazioni, di poco al di sopra del 17%. Per il prossimo anno le immatricolazioni di autovetture dovrebbero stabilizzarsi su una crescita del 5,4%, a 1.945.000 unità».

Il presidente di Federauto Filippo Pavan Bernacchi sottolinea, invece, la flessione di ottobre che, di fatto, «ha consuntivato un dimezzamento della crescita media italiana registrata da gennaio a settembre. Questo è dovuto anche a quello che abbiamo ribattezzato “effetto referendum” – spiega -. Facendo un sondaggio sulla nostra clientela, anche potenziale, pare, infatti, che da una larga fascia della popolazione e da molti media il quesito referendario venga vissuto come un sì o un no al governo Renzi. Per questo molti consumatori che temono cosa potrebbe accadere all’indomani del voto preferiscono rimandare l’acquisto, contribuendo a determinare una contrazione delle vendite. Riduzione sui privati, ossia sulle famiglie, bilanciata dalla crescita su aziende e noleggio che stanno approfittando del superammortamento del 140%». «In giro per il mondo – prosegue -, in ordine sparso, registriamo la contrazione del mercato Usa del -4,7% (risultato negativo per il terzo mese consecutivo) e il primo calo 2016 del mercato francese a -4,4%».

Federauto evidenzia che si entra nell’ultimo trimestre dell’anno con un risultato ancora positivo, seppur ridimensionato rispetto alla media dei primi 9 mesi, ben supportato da una vasta gamma di promozioni commerciali. Conclude Pavan Bernacchi: «Ad ottobre ha preso forma la Legge di Stabilità per il 2017, un appuntamento molto importante anche per la nostra filiera. Ad oggi, siamo molto scontenti perché nell’ambito di una manovra complessiva di circa 27 miliardi di euro ci si è ricordati degli autoveicoli solo per penalizzarli con la riduzione del superammortamento, a danno del mercato delle Partite Iva che sta rispondendo molto bene. Come abbiamo espresso al Ministro dello Sviluppo Economico Calenda, il nostro settore non ha attualmente bisogno di aiuti o incentivi ma di rivedere la fiscalità per i privati e per le aziende».




Edicole su aree pubbliche, in arrivo i bandi per il rinnovo delle concessioni

Verranno pubblicati a breve i bandi per il rinnovo delle concessioni per le edicole su aree pubbliche. Il provvedimento rientra nella direttiva Europea 2006/123/CE (direttiva Bolkestein) che riguarda in particolare le concessione dei posteggi per le aree mercatali e che interessa anche le edicole e i chioschi posti su aree pubbliche. I bandi predisposti dai Comuni dovranno essere compilati e inviati alle Amministrazioni comunali nei primi mesi del 2017.

Le edicole e i chioschi interessati alla normativa nella Bergamasca sono poco meno di 100, dei quali 50 sono in città. Per gli edicolanti, così come per gli ambulanti, è attivo in Ascom lo sportello Bolkestein che offre consulenza per la compilazione della documentazione richiesta. Il servizio è da prenotare all’Area Accoglienza Soci di Ascom Confcommercio Bergamo al numero 035 4120304.




Maestri del Commercio, aperte le adesioni al premio

aquila-confcommercioSono aperte le candidature degli operatori bergamaschi al riconoscimento di Maestro del Commercio, il premio alla carriera assegnato da 50&Più, l’associazione per la rappresentanza e la tutela degli over 50 dei settori commercio, turismo e servizi.

Possono presentare richiesta coloro che hanno svolto attività commerciale, turistica o dei servizi per almeno 25 anni e che sono soci di 50&Più. Il riconoscimento consiste in un diploma e nel prestigioso distintivo con l’Aquila, simbolo della Confcommercio che trae origine dall’Arte dei Mercatanti o di Calimala, corporazione della Firenze del XII secolo.

Il premio è suddiviso in tre categorie: Aquila d’Argento, per chi può vantare dai 25 ai 39 anni di attività; Aquila d’Oro, dai 40 ai 49 anni, e Aquila di Diamante, per i 50 anni di anzianità lavorativa e oltre. Possono richiedere l’assegnazione del riconoscimento sia i titolari di azienda sia i coadiutori. Contribuiscono al conteggio degli anni di attività anche i periodi nei quali l’operatore ha lavorato come dipendente in aziende commerciali, turistiche o dei servizi. Le domande si raccolgono fino al 31 dicembre. La premiazione si terrà domenica 5 marzo 2017.

Qui il modulo di richiesta da compilare e spedire a 50&Più Bergamo (l.benigni@enasco.it), indicando anche il settore di attività.

Per ulteriori informazioni: 50&Più – via Borgo Palazzo 133 – Bergamo – tel. 035 4120127