Legge anti-sprechi, le istruzioni per i commercianti. E l’Ascom invita i Comuni a premiare i virtuosi

doggy-bag-rit

È entrata in vigore lo scorso 14 settembre ed è stata accolta con favore dai commercianti, ma rimangono ancora dubbi su come funziona e come va applicata la legge “antisprechi” (Legge n. 166/2016).

Fipe chiarisce le novità. Gli operatori del settore alimentare possono cedere gratuitamente le eccedenze alimentari a enti pubblici e privati, onlus ecc, che possono ritirarle e destinarle in forma gratuita prioritariamente agli indigenti. Mentre le eccedenze non idonee al consumo umano possono essere cedute per l’alimentazione di animali o per autocompostaggio.

Dal punto di vista fiscale la cessione dei beni è esente da Iva. L’unico impegno, se la merce non è deperibile e ha un valore superiore ai 15mila euro, è di trasmettere entro la fine del mese una comunicazione telematica all’amministrazione finanziaria o alla guardia di finanza competente indicando  le donazioni effettuate. Non serve invece nessuna comunicazione se gli alimentari donati hanno un valore inferiore ai 15mila euro o sono facilmente deperibili. Per la maggior parte delle cessioni da parte di bar e ristoranti non è richiesta quindi nessuna comunicazione.

In tutti i casi, invece, per ogni cessione il commerciante  deve scrivere un ddt o un documento similare in cui sia indicato anche solo il peso della merce donata.

Intanto l’Ascom di Bergamo invita le amministrazioni a studiare premi e incentivi per i negozi alimentari e i ristoranti che donano derrate alimentari per fini di solidarietà. «Come associazione abbiamo sposato da subito gli obiettivi della legge. La lotta allo spreco è una azione positiva e va portata avanti – dice Giorgio Lazzari, responsabile delle Relazioni esterne dell’Ascom -. Il nostro gruppo alimentaristi è da sempre molto attento a questo tema. I comportamenti virtuosi sono sempre stati portati avanti. Va detto comunque che rispetto alle realtà più grandi della Gdo i negozi hanno poco spreco».

Per quanto riguarda i ristoranti, «l’introduzione della doggy bag è interessante e da promuovere perché permette al ristoratore di non sprecare il cibo e al contempo di dare un servizio aggiuntivo al cliente  – dice Lazzari -. In base alla legge, le Regioni possono stipulare accordi per dotare gli operatori della ristorazione di contenitori idonei all’asporto dei propri avanzi di cibo».

«L’elemento su cui bisognerà agire – afferma – è la premialità dei comportamenti virtuosi. La legge prevede che gli esercizi che limitano gli sprechi abbiano un vantaggio. Alcuni Comuni si sono già mossi per premiarli favorendoli sulla riduzione Tasi. Come associazione, insieme a Fipe, stiamo sollecitando le amministrazioni affinché mettano in atto i sistemi premianti previsti dalla legge, che possono essere la riduzione della tassa sui rifiuti, ma non solo».




Finti buoni Carrefour, la truffa corre su Whatsapp

whatsappUna nuova truffa si sta diffondendo in questi giorni tramite Whatsapp: sui cellulari di molte persone, infatti, arriva un semplice e allettante messaggio “Per te, un buono spesa Carrefour di 100 euro”, che, con la classica delle catene di Sant’Antonio, gira di telefonino in telefonino nella speranza che lo stesso si traduca nel bonus di spesa promesso, in occasione del 60esimo anniversario della catena di supermercati che, va detto, è del tutto estranea all’accaduto. “E’ una delle ultime truffe che corrono sul filo del cellulare – dice Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo. Spesso capita di leggere sui cellulari offerte e “vincite” allettanti, ma si tratta anche in questo caso di un raggiro che può già contare su un buon numero di vittime”. Il meccanismo è semplice: un contatto dell’utente condivide un questionario da compilare per ottenere il buono spesa del Carrefour. Si tratta di un semplice ‘copia e incolla’, porta a credere che già lui abbia  partecipato con successo all’operazione. In effetti, è un link esterno che porta direttamente alla pagina web dove è ospitato il questionario. Qui, l’hacker che sta gestendo l’operazione sarà in grado di immagazzinare tutte le vostre informazioni personali (nome, indirizzo, numero di telefono, e-mail). Adiconsum  mette in guardia i consumatori – continua Busi – ricordando che nessuno regala qualcosa senza avere niente in cambio, quindi è opportuno non lasciarsi ingannare da offerte incredibili, senza dimenticare che si può anche incorrere in virus che danneggiano il sistema del telefonino”.




Terziario, fisco meno pesante sui premi di produttività

accordo-detassazione-produttivita-da-sinistra-enrico-betti-alberto-citerio-mario-colleoni
La firma dell’accordo. Da sinistra: Enrico Betti (Ascom Confcommercio), Alberto Citerio (Fisascat Cisl) e Mario Colleoni (Filcams Cgil)

Ascom Bergamo, Fipe e Federalberghi e le organizzazioni sindacali dei lavoratori Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs hanno raggiunto un’intesa quadro territoriale per la detassazione, che prevede premi di produttività per i lavoratori del terziario. Si tratta di un importante vantaggio fiscale per i lavoratori delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi, soprattutto per gli effetti che possono derivare dagli accordi sulla detassazione dei premi di produttività siglati per Bergamo e Provincia. L’intesa raggiunta dà la possibilità alle aziende aderenti a Confcommercio – che applicano integralmente il Contratto del terziario (distribuzione e servizi) e quello del Turismo (alberghi e pubblici esercizi) – di erogare ai propri dipendenti, con un reddito annuo non superiore ai 50.000 euro, premi di produttività, applicando un’aliquota agevolata che riduce il cuneo fiscale. Si tratta di un risparmio molto significativo: l’aliquota applicata sui premi di produttività passa dal 27% medio al 10% comprensivo delle varie addizionali fiscali.

“La detassazione dei premi di produttività, convertibile anche in servizi di welfare completamente detassati, è un importante passo in avanti della fiscalità a beneficio di imprese e lavoratori – dichiara Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo -. Questo accordo dimostra ancora una volta l’utilità dei corpi intermedi, come le organizzazioni sindacali più rappresentative sul territorio,che sono un ottimo collante tra Stato e imprese”. “Si tratta di un accordo necessario che riafferma e rafforza l’importanza e l’efficacia della contrattazione realizzata dalle Organizzazioni sindacali – dichiara Enrico Betti, responsabile area politiche del lavoro di Ascom Confcommercio Bergamo -. L’accordo coglie le opportunità offerte dalla legge di stabilità 2016, collegando le erogazioni premiali al raggiungimento di performance significative per l’azienda e introducendo la facoltà, per i collaboratori, di fruire degli incentivi sotto forma di prestazioni di welfare. In tal modo, nelle tasche dei lavoratori bergamaschi potranno rimanere circa due milioni di euro”.

“Con questi accordi- afferma  Mario Colleoni, segretario generale Filcams CGIL  – riusciamo a raggiungere numerosi lavoratori in settori  frammentati come quelli del commercio e del turismo. Il valore dell’intesa sta soprattutto nello spazio che viene dato alla contrattazione territoriale e dallo stimolo introdotto, finalizzato alla partecipazione di tutti alle scelte. Da non sottovalutare poi i vantaggi fiscali consequenziali all’accordo che potranno far aumentare il potere di acquisto dei lavoratori”. “Sono settori quelli del terziario del commercio e del turismo che producono la maggior parte della ricchezza del paese – dichiara Alberto Citerio, segretario generale Fisascat-CISL -. Queste intese riconoscono vantaggi economici per i lavoratori e premiano la produttività delle imprese. Vanno estese le previsioni di legge sulla detassazione di produttività per spingere la crescita e la creazione di posti di lavoro”. “E’ un’intesa nell’insegna della continuità di un percorso di relazioni sindacali sul territorio bergamasco importante – sostiene Maurizio Regazzoni, segretario generale Uiltucs-UIL –  e che consentirà di poter intraprendere un dialogo fra sindacato e imprese, in particolare quelle di piccole dimensioni che sono la stragrande maggioranza nei settori del turismo e del commercio da noi rappresentate, garantendo maggior salario ai lavoratori”.

 

 




Ristorazione 2.0, riflettori accesi su recensioni e prenotazione online

TripAdvisorIl ristorante del futuro? Sempre più smart e 2.0. La Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) – associazione della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo che rappresenta oltre 360mila imprese per un milione circa di addetti e un valore aggiunto di oltre 38 miliardi di euro1 – ha discusso di recente, attraverso un confronto con TripAdvisor e TheFork, su come le nuove tecnologie e il potere della rete stiano modificando profondamente il mondo dei pubblici esercizi italiani. Una giornata di lavori, dal titolo “Il ristorante 2.0”, per presentare un focus della collana Le Bussole dedicato alle Prenotazioni on line al ristorante e per affrontare i temi della cultura digitale nelle imprese della ristorazione partendo proprio da prenotazioni e recensioni on line. Uno spunto significativo per illustrare il nuovo scenario della ristorazione italiana 2.0 e le azioni che il sistema associativo sta sviluppando per accompagnare le imprese al cambiamento. Il tema sarà al centro del roadshow dal titolo “Ristorante 2.0 – Prenotazioni e recensioni on line” promosso da Fipe, in collaborazione con le piattaforme informatiche The Fork e TripAdvisor, in programma a Milano, il 24 ottobre, alle 16, nella sede di Confcommercio in  Corso Venezia 47. L’evento si pone appunto l’obiettivo di presentare il ruolo delle recensioni e prenotazioni on line come leve di business e “facilitatori” per le imprese del settore. L’iscrizione è gratuita

Le tecnologie digitali hanno profondamente cambiato processi produttivi e catene del valore, ma anche comportamenti e abitudini dei consumatori. Una rivoluzione che ha generato importanti processi di disintermediazione con un forte impatto su alcune filiere produttive. Da questa premessa è nata l’esigenza da parte di Fipe di promuovere all’interno del mondo della ristorazione la cultura dell’innovazione digitale, con un duplice scopo: valutare l’onda del cambiamento nei rapporti con il consumatore e fornire alle imprese strumenti per migliorare gestione e performance aziendali. L’appuntamento romano appena concluso inaugura un roadshow che si terrà nei prossimi mesi in altre 9 città chiave italiane. Obiettivo: informare le imprese su cosa sta avvenendo nel settore della ristorazione in termini di innovazione tecnologica e formarle sull’utilizzo degli strumenti digitali perché creino valore per il proprio business. “L’innovazione, riprendendo le parole del Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, non è solo uno strumento ma una dimensione identitaria” dichiara il Presidente di Fipe Lino Enrico Stoppani. “La nostra attenzione al tema delle tecnologie digitali quali portatrici di innovazione nasce soprattutto per guidare le imprese nella comprensione delle novità digitali del settore e consentire loro di individuare le opportunità che questi strumenti possono fornire per le strategie aziendali”. Stoppani interviene inoltre sul delicato tema delle recensioni on line e della manipolazione talvolta tentata da alcuni utenti del web: “Fipe ha una posizione aperta e senza preconcetti, ma non per questo subalterna, nei confronti delle grandi piattaforme on line, e questa collaborazione con TheFork e TripAdvisor, referenti autorevoli e qualificati, lo testimonia ampiamente. In questi anni abbiamo denunciato tentativi di manipolazione e rischi senza sottovalutare le grandi potenzialità di questi strumenti per avvicinare imprese e consumatori e dare così un servizio migliore”.

“La nostra partnership con Fipe in essere già da due anni ha portato risultati importanti e concreti. La formazione e il coinvolgimento dei ristoratori hanno migliorato la loro conoscenza della gestione della reputazione on line dando più consapevolezza agli stessi sull’uso della piattaforma. Inoltre, accogliamo i feedback che riceviamo dall’associazione e li teniamo in considerazione quando sviluppiamo e miglioriamo il sito” commenta Helena Egan, Global Industry Relations Director di TripAdvisor. “Allo stesso tempo, registriamo anche un aumento del punteggio medio dei ristoranti italiani su TripAdvisor negli ultimi anni (da 3.97 su 5 nel 2013 a 4,03 su 5 nel 2015), che significa inoltre un miglioramento della qualità e del servizio dell’offerta ristorativa. Siamo entusiasti di dare il via al roadshow in alcune città chiave italiane, per rafforzare e ampliare ulteriormente la partnership e aiutare sempre più i soci di FIPE a promuoversi on line e migliorare così il loro business”. “Dal suo arrivo in Italia poco più di un anno fa, TheFork ha lavorato con Fipe nell’ottica di formare i ristoranti e fare cultura digitale nel settore per aumentarne la competitività a livello globale”  afferma Almir Ambeskovic, Country Manager TheFork Italia. “Dal lancio di TheFork abbiamo iniziato una collaborazione molto intensa con Fipe, che ha portato alla realizzazione di un focus dedicato alla prenotazione on line dei ristoranti e che nei prossimi mesi si articolerà in un roadshow sul territorio. L’obiettivo è formare gli esercenti sulla prenotazione on line e sui suoi vantaggi. L’e-booking della ristorazione, infatti, permette di generare ulteriore valore in un comparto che rappresenta un’eccellenza della nostra economia”.

 




Amanti del vintage? A Bergamo c’è una nuova associazione che lo promuove

blackout-vintageGli amanti del vintage hanno un nuovo punto di riferimento. A Bergamo è nata Blackout Vintage, una nuova associazione che vuole promuovere designer, artisti di ogni genere e collezionisti di vintage attraverso vari canali. L’attività, si articola infatti su tre versanti: Blackout Vintage Market (mostra mercato e vetrina di prodotti e creazioni uniche nel loro genere), Blackout Vintage Radio (canale radiofonico non professionale in cui si parlerà, con toni leggeri, degli espositori, dei principali eventi e luoghi della città con particolare attenzione a quei luoghi rimasti unici e non intaccati dal consumo di massa) e Blackout Vintage Clothing (linea di accessori e abbigliamento Vintage, Second Hand e Handmade)

«Il fascino del passato rivive ogni giorno perché il passato non è mai passato» è il motto motto di Blackout Vintage, progetto di Laura Pelizzari, già tra i promotri del Dejavù Market




Alternanza scuola lavoro, accordo tra Confcommercio Lombardia, Regione e Ufficio Scolastico

Giovanna Mavellia
Giovanna Mavellia

E’ stato siglato nei giorni scorsi il Protocollo d’intesa per promuovere informazione e iniziative nel campo dell’alternanza scuola-lavoro tra Confcommercio Lombardia, Regione Lombardia e Ufficio Scolastico regionale. “Abbiamo aderito convintamente al Protocollo per significare il nostro impegno nel passaggio culturale di avvicinamento  tra sistema dell’educazione e mondo del lavoro” commenta Giovanna Mavellia segretario generale di Confcommercio Lombardia. “Non nascondiamo le difficoltà che il nuovo modello presenta, soprattutto per le imprese più piccole e meno strutturate, ma ci presentiamo oggi con la consapevolezza che un ruolo propulsivo può essere giocato proprio dalle organizzazioni imprenditoriali. Con questa intesa avviamo dunque un primo passo per dare agli studenti lombardi – lavoratori e imprenditori del domani – la possibilità di conoscere da vicino il sistema delle imprese lombarde del Terziario attraverso percorsi  didattici, educativi, formativi e sperimentali”. “Un modo per instaurare un dialogo costante tra scuole e imprese del commercio, turismo, servizi, Distretti del Commercio e dell’Attrattività e reti d’impresa, per guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni e degli interessi personali sia per agevolare possibili sbocchi occupazionali al termine del percorso di studi sia in ottica di autoimprenditorialità”.




A novembre torna “Nati per Leggere”, aperte le adesioni dei librai

nati30ottob.jpgTorna a novembre l’edizione “Nati per Leggere”, il progetto di sensibilizzazione alla lettura che coinvolge 130 biblioteche di Bergamo e provincia e migliaia di famiglie con bambini in età prescolare.

All’iniziativa aderisce il Gruppo Librai, Cartolai di Ascom Confcommercio Bergamo che propone nelle librerie aderenti uno sconto del 10% sul prezzo di copertina per tutti i libri per bambini acquistati presentando il coupon distribuito dalle biblioteche che fanno parte del progetto. La scontistica è riservata agli acquisti effettuati dal primo al 30 novembre 2016, termine oltre il quale il coupon perderà la sua validità.

L’iniziativa è completamente gratuita per i librai ed è aperta eccezionalmente anche alle librerie non associate.

Per partecipare a “Nati per leggere” è sufficiente compilare il modulo e trasmetterlo alla segreteria di direzione dell’Ascom via fax 035.231082 o via  direzione@ascombg.it.

Per informazioni 035 4120202




La Cena Sospesa regala i primi 200 pasti

cena-sospesa-3-rit
Da sinistra: Andrea Lombardini, don Claudio Visconti, Marco Bertoli, Oscar Fusini

Ha scelto una data fortemente simbolica, il 17 ottobre, Giornata mondiale per l’eradicazione della povertà, il Rotary Città Alta per consegnare la prima teca con i fondi raccolti da “Cena Sospesa”, l’iniziativa che permette di trasformare una serata al ristorante in un gesto di solidarietà per chi ne ha bisogno.

Prendendo ispirazione dalla tradizione napoletana del “caffè sospeso”, che vuole che il cliente paghi un espresso in più da offrire ad uno sconosciuto, e da un’analoga esperienza avviata con successo a Milano dalla Caritas Ambrosiana nell’anno dell’Expo, il progetto raccoglie donazioni che saranno convertite in ticket restaurant da distribuire a persone e famiglie della Bergamasca in difficoltà economica.

La prima cena sospesa si è tenuta ad Astino con la presentazione dell’iniziativa alla presenza del sindaco del Comune di Bergamo, che patrocina l’iniziativa, Giorgio Gori e di Benedetta Parodi, madrina che in prima persona sostiene il progetto. Nell’occasione sono stati raccolti quasi 2mila euro, consegnati nelle mani di Don Claudio Visconti, direttore della Caritas diocesana, in un incontro nella sede di Ascom Confcommercio Bergamo, che ha sposato appieno l’operazione coinvolgendo i ristoratori associati. Il gesto si traduce, quindi, nei primi 200 buoni pasto del valore di 10 euro che saranno assegnati a chi vive in una situazione di disagio economico e sociale.

Attualmente i ristoranti che partecipano, in città e in provincia, sono 34. In ognuno si troverà sul proprio tavolo una cartellina che racconta l’iniziativa e una piccola busta. Dopo la cena si può lasciare una donazione di qualunque importo per garantire una pasto a chi non se lo può permettere. È sufficiente anche solo un euro. Le buste inserite nelle teche vengono consegnate dai volontari alla Caritas Bergamo e le donazioni sono trasformate in buoni pasto, senza alcuna commissione, e destinati alle famiglie Caritas del fondo diocesano di solidarietà “Famiglia e Lavoro”.

cena-sospesa-1«I nostri ristoratori hanno capito immediatamente l’importanza di questa iniziativa – ha commento Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo – e il loro ruolo nel coinvolgere la comunità. Oggi la povertà è più diffusa di quando immaginiamo e dare un supporto alle famiglie per riprendersi è fondamentale».

Anche UBI Banca Popolare di Bergamo, L’Eco di Bergamo e Confindustria Bergamo, si sono fatti attori e sostenitori del progetto. «Il senso del Rotary è quello di diffondere il valore del servizio nei confronti della collettività – ha dichiarato Marco Bertoli, presidente del Rotary Club Bergamo Città Alta – e questa iniziativa ci consente di costruire una rete virtuosa di soggetti in grado di trasformare un piccolo gesto in una grande iniziativa di solidarietà. La nostra cena si tramuta così in un pasto per chi ha bisogno: è la dimostrazione di come un momento di convivialità semplice e abitudinario possa divenire un atto di attenzione nei confronti degli altri, con la giusta discrezione. Consegnare la prima teca a Caritas è per noi un grande orgoglio perché vuol dire che l’iniziativa sta incominciando a dare i primi frutti».

«Bergamo è una città sensibile alla povertà, a chi ha bisogno – ha aggiunto don Claudio Visconti – già “l’Amatriciana” per i terremotati sul Sentierone aveva portato all’attenzione dei bergamaschi come con una cena si può essere vicini a chi ha bisogno. Questa iniziativa è un’altra prova di solidarietà, verso la nostra città, perché già sul nostro territorio ci sono molte situazioni di povertà, famiglie che non hanno il pasto garantito».

Oggi il testimone viene passato nelle mani di tutti i bergamaschi perché siano partecipi attivi di questa iniziativa, che si concluderà alla fine di marzo 2017. I ristoratori che vogliono unirsi al progetto solidale possono farlo mandando un’email all’Ascom (info@ascombg.it) o al Rotary Città Alta (info@rotbgalta.org)

Ecco chi partecipa

(per aggiornamenti http://cenasospesa.caritasambrosiana.it/bergamo/)

In città

  • Al Bacio
  • All’Ancora
  • Osteria Al Gigianca
  • Arlecchino
  • Byron
  • Il Circolino
  • Da Franco
  • Gennaro e Pia
  • Grotta Azzurra
  • Da Mimmo

In provincia

  • Tranquilla – Algua
  • Ristorante pizzeria Giardino – Almé
  • Frosio – Almé
  • Bellaria – Almenno San Salvatore
  • Caffè dell’Angolo – Azzano San Paolo
  • Villa Cavour – Bottanuco
  • La Vacherie – Brusaporto
  • Amalfitano – Calcinate
  • Dimora storica Tre Re – Caravaggio
  • Trattoria del Sole – Fiorano al Serio
  • Al Vigneto – Grumello del Monte
  • Trattoria Bolognini – Mapello
  • La Caprese – Mozzo
  • La Rotonda di Bacco – Roncola San Bernardo
  • Ristorante Posta – Sant’Omobono Terme
  • Il Giardinetto – Scanzorosciate
  • Franco – Seriate
  • Della Torre – Trescore Balneario
  • Al Santuario – Treviglio
  • Papillon – Torre Boldone
  • Al Santuario – Urgnano
  • Antica Osteria Il Forno – Valbrembilla
  • Trota – Valbrembilla
  • Cadei – Villongo



Moda, i consigli dei negozi bergamaschi per un autunno-inverno di tendenza

abbigliamento uomo

Anche i più nostalgici dell’estate, di fronte al freddo degli ultimi giorni, avranno capitolato. Dopo aver terminato il cambio-armadi, il passo successivo per molti è un giro nei negozi alla ricerca di capi nuovi. Abbiamo pensato quindi di chiedere ad alcuni tra i protagonisti della moda a Bergamo quali sono le tendenze per questo autunno inverno e alcune dritte per fare gli acquisti “giusti”. Ecco cosa ci hanno risposto.

«Per l’uomo c’è un ritorno all’eleganza con abiti moderni, giacche più corte e pantaloni meno asciutti rispetto agli anni scorsi per una maggiore vestibilità, e un filone country-chic ispirato al militare, con parka, fit jacket e giacche che richiamano quelle da caccia. Un trend iniziato l’anno scorso e quest’anno esploso», dice Dario Salvi di Petronio in via Locatelli. «Poi sono di tendenza tutto il mondo dei tessuti tecnici e lana cotta, i pantaloni cargo con tasconi in fustagno o velluto, le camicie a quadrettoni. La maglieria è più girocollo che con scollo “a V” ed è molto colorata: tantissimo verde, arancio, rosso, indaco, ma soprattutto il blu in tutte le sue tonalità, dal blu marino al blu notte sia negli abiti dallo stile classico che in quelli sportivi, e il colore mastice, lanciato da Cucinelli, che sostituisce il beige classico, anche sul capospalla».«E vanno ancora gli abiti in piccole fantasie e i montgomery» dice Monica Volpi di Carom in via Matteotti.

Nella scarpa c’è il ritorno dello scarponcino simil montagna in versione città, del polacchino, della scarpa alta allacciata.

«Sempre per l’uomo – dice Mariagrazia Biffi, della omonima boutique in via Tiraboschi – cappotti fitted e corti sia in tinta unita sia con pattern. E in quanto a colori, i toni del verde, dall’oliva al kaki al petrolio. Per la donna pellicce e parka di ogni genere, dallo sportivo all’elegante. Il parka infatti è un pezzo sempre giovane e duttile. Da non dimenticare i cappelli». E poi stivali bassi, da quelli alla cavallerizza ai bikers, fino ai cruissardes a quelli più classici poco sotto il ginocchio; cappotti dal taglio maschile di colore cammello, a quadretti o verde militare, da portare lunghi e con scarpe rasoterra.

In quanto a capi spalle «sarà la stagione del cappotto – nero a fare da passepartout o rosso per chi osa di più – asserisce Volpi – e per le giovanissime ritorna in voga il bomber rivisto in versione elegante.  Tra i colori di punta, moltissimo grigio, rosa, verde, grandi fantasie».

Per l’ufficio l’oufit uomo perfetto per Salvi è «abito nelle tonalità blu e grigio gessato con riga marcata, camicia bianca, cravatta in lana colori uniti o falsi uniti, scarpa inglese nera o testa di moro, ma anche francesina o la scarpa con lavorazione coda di rondine, sempre colore nero o moro». Mentre Biffi consiglia «tutto slim, giacca, pantalone».

La donna anche in ufficio ha più margine di scelta: «Non ne esiste uno perfetto – dice Biffi – dipende dal ruolo che si riveste e dal contesto di riferimento».




IndispArte, il ristorante culturale diventa anche Alzheimer Cafè

Il locale in dispArte
Il locale in dispArte

La cooperativa Bergamo Sanità lancia il progetto “Alzheimer Cafè – Avrò cura di te”. L’inaugurazione è fissata per venerdì 21 ottobre, al Bar Ristorante Culturale “IndispArte”, in via Madonna della Neve 3, a Bergamo. La serata avrà inizio alle 18 con un’apericena e raccolta fondi. La quota di partecipazione è di 15 euro. Il Cafè “Avrò Cura di Te” – che sarà attivo dal 10 novembre e aperto tutti i giovedì, dalle 15 alle 17 – affronta il tema della malattia come momento di confronto e di condivisione fra le famiglie in risposta alle richieste di aiuto di quei familiari che si sentono soli ed impreparati di fronte alla patologia. Sempre più frequentemente, infatti, emerge nelle persone che prestano cura ai loro cari affetti da demenza una richiesta d’ aiuto concreta. E’ in quest’ottica che quindi nasce il Cafè Alzheimer, un’opportunità di cura e di informazione per i familiari e per le persone affette da demenza. Un Cafè, un luogo di incontro, uno spazio di ascolto e di accoglienza per le persone che vivono quotidianamente la sofferenza e le difficoltà che la malattia spesso comporta, un luogo di condivisione e di attenzione per i bisogni palesi e nascosti dei pazienti e della famiglia. Un luogo accogliente e intimo dove i familiari possono passare del tempo in tranquillità supportati da personale medico specializzato, mentre la persona malata viene inserita in percorsi e attività di stimolazione cognitiva e comportamentale.

È previsto un incontro settimanale dedicato ai familiari e ai loro cari. Verrà inoltre strutturato un calendario con incontri informativi/formativi. Saranno infine organizzati seminari, visione di film a tema, incontri di condivisione delle problematiche gestionali della persona malata. Più nel dettaglio sono in calendario:

  • Giornate di informazione e formazione (tenute da personale qualificato);
  • Formazione sulle terapie non farmacologiche inseribili a domicilio;
  • Trattamenti non farmacologici dedicati sia alle persone malate che ai loro familiari;
  • Informazione e formazione del caregiver in merito alle corrette modalità di approccio con il paziente affetto da demenza;
  • Aiuto al caregiver nell’elaborare e accettare la malattia dei loro cari per facilitare il sostegno e il prendersi cura.

Chi vuole contribuire all’iniziativa puoi fare una donazione: IBAN – IT84L0886953740000000021194

Info: 392 944 1185 o eventi@bergamosanita.it