Effetto movida, il giovedì orario continuato nei negozi

È in programma giovedì 7 luglio il secondo dei quattro appuntamenti con Bergamo Balla, l’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Distretto Urbano del Commercio e i negozianti per animare le sere d’estate.

Il programma prevede la chiusura al traffico di una vasta area urbana, dalle 19.30 alle 00.30, negozi aperti e una fitta serie di iniziative di animazione tutte legate al tema della danza.

Ma si può cominciare a godersi lo shopping in città sin dalla pausa pranzo. Attraverso la sua pagina Facebook InCentro, l’associazione dei commercianti Bergamo Vive ha infatti annunciato che a partire da domani molti negozianti hanno deciso di tenere aperto al giovedì con orario continuato, creando continuità con l’evento serale. L’occasione, del resto, è ghiotta visto che i saldi sono partiti da poco e che nelle botteghe prosegue l’iniziativa “Ecosaldi da record”, che premia con una sorpresa chi si presenta con il biglietto Atb o con la maglietta dell’Abbraccio alle Mura.

Per quanto riguarda l’animazione, gruppi di balli latino americani si esibiranno in via Papa Giovanni XXIII e in via Tiraboschi, in largo Medaglie d’Oro ci saranno invece le danze etniche, al Quadriportico esibizioni di Tango argentino e Flamenco. Spazio a danza classica, modern, hip hop e dancehall in piazza Matteotti, mentre in via Paglia ai balli country. Non mancheranno le postazioni animate da dj set.

Grazie all’attiva collaborazione tra gruppi di commercianti si segnalano, tra le molte, le proposte di largo Rezzara con il dj set Vinnie Barbarino, le animazioni con toro meccanico in via Paglia, il laboratorio cosmetico in via Don Luigi Palazzolo e le tante postazioni di street food, esposizioni e degustazioni.

Oltre al centro città, per la data del 7 luglio, anche via Borgo Palazzo si anima a festa con dj set, musica rock ‘n roll e lezioni di zumba e anche gli esercenti di Borgo Palazzo offriranno alla popolazione diverse occasioni di intrattenimento, shopping e divertimento. In piazza Sant’Anna, inoltre, grazie alla collaborazione tra l’oratorio e la rete di quartiere di Borgo Palazzo, verrà organizzata una cena condivisa con tutte le famiglie.

Accanto alle offerte proposte da bar e ristoratori saranno attive delle postazioni di somministrazioni a cura dell’Associazione Paolo Belli – Lotta contro la Leucemia, con lo scopo di sostenere una raccolta fondi in sostegno ai malati e alle loro problematiche .

IL PROGRAMMA

In centro

PALCO PIAZZA MATTEOTTI – DANZA CLASSICA, MODERN, HIP HOP

Accademia Arte Bergamo
Americana Exotica
Ambra Bellydance
Centro Studi Danzarea
La Scuola dei Sogni
On Stage
Patrizia Motta e le sue allieve
Scuola di Danza dell’iIola

LARGO MEDAGLIE D’ORO – MUSICA E DANZE ETNICHE

Radio Italia Network
Harem Danza

VIA PAPA GIOVANNI XXIII – DANZE POPOLARI

La Compagnia Del Re Gnocco

VIA PAPA GIOVANNI XXIII – LATINO AMERICANO

Latin Space

VIA TIRABOSCHI – LATINO AMERICANO

Es Pujols

VIALE ROMA – BALLI DA SALA

Orobic Dance

PIAZZA SANTO SPIRITO – FITNESS E DANZA

Scuola Etude Danza e Fitness

QUADRIPORTICO – TANGO E MILONGA

Csc Anymore – Davide Mosconi
Tango Tambien
Tangolpe
Ass. Cult. Tangobergamo El Ultimo Tren
Mitica Milonga- Anna Maria Rota
Tango Pasion
Scuola di Tango Argentino Bruno Calvo e Elena Precise Rota

VIA PAGLIA – BALLI COUNTRY

In via Borgo Palazzo

PIAZZETTA ROSSA

Dj Set Federico Spini e Live Art Performance Paolo II Baro Baraldi

VIA BORGO PALAZZO 82

Zumba Bergamo

PIAZZA S. ANNA

Rock N Roll Metropolis

PIAZZA S.ANNA

Cena conviviale con le famiglie

VIA BORGO PALAZZO 15

Rock N Roll Alma Progettto

 




Dedurre le spese per colf, badanti e baby sitter: la proposta di Terziario Donna per dare una mano alla crescita

confcommercio - assemblea terziario donna

Terziario Donna Confcommercio ha rilanciato la propria proposta di legge per introdurre la possibilità per il datore di lavoro di dedurre dal reddito le spese sostenute per la retribuzione dei collaboratori familiari, comprese baby sitter e badanti. Lo ha fatto nei giorni scorsi alla terza edizione del Forum “Donne motore della ripresa”, a Roma nella sede confederale, affrontando il tema del contributo che può dare l’imprenditoria femminile alla crescita del Paese. Anche se in Italia ci sono più donne (anche laureate) che uomini, le imprenditrici rappresentano solo un terzo del mondo imprenditoriale – è stato rilevato -. La conciliazione tra gli “impegni di cura” e quelli di lavoro rendono l’imprenditoria un’opzione meno attrattiva per le donne, sottraendo più che in altre economie avanzate competenze, risorse e opportunità al presente e futuro dell’Italia.

Chi invece sceglie di affidarsi a dei collaboratori familiari affronta delle spese, che risultano necessarie per la produzione di reddito. «A nostro parere sussiste una connessione funzionale diretta tra i costi ed oneri sostenuti per i servizi di cura dell’ambiente e di assistenza ai familiari e la produzione dei compensi che concorrono alla formazione del reddito – spiega Terziario Donna -. Reddito sul quale lo Stato ci richiede il puntuale pagamento delle tasse senza formulare alcuna considerazione accessoria. Riteniamo che, per ragioni di equità, lo Stato debba permetterci di depurare la nostra situazione reddituale complessiva di un costo che è essenziale perché questa prenda vita e corpo».

«Il lavoro all’interno della famiglia e per le cure domestiche funziona da “calmiere dei costi” del servizio pubblico – evidenzia la proposta -. C’è un atteggiamento parassitario dello Stato che realizza enormi risparmi (ad esempio evitando la istituzionalizzazione degli anziani), ma è il momento di aprire la discussione e la riflessione su questo aspetto della nostra organizzazione sociale ed è anche il momento di operare in concreto. Questa situazione determina di fatto condizioni di svantaggio, e dunque di discriminazione, che si riflettono sulla libera entrata delle donne nel mondo del lavoro cosiddetto produttivo, in quanto lavoro retribuito. Questo condiziona il libero svolgersi delle prestazioni di lavoro e ostacola le opportunità di avanzamento».

«Vogliamo mettere in evidenza – prosegue il documento – che nel caso in cui il lavoro all’interno della famiglia sia svolto da soggetto estraneo alla stessa, il compenso versato al collaboratore familiare costituisce un esborso necessario per la produzione di reddito. Se non deleghiamo le mansioni domestiche a un altro soggetto non possiamo utilizzare le nostre energie e le nostre competenze. Non possiamo nemmeno cercare una collocazione nel mondo del lavoro. Non possiamo svolgere serenamente la nostra attività professionale. Non possiamo produrre reddito. Quando invece lo facciamo, possiamo avere un percorso lavorativo durante il quale produciamo reddito. A nostro parere sussiste dunque una connessione funzionale diretta tra i costi ed oneri sostenuti per i servizi di cura dell’ambiente e di assistenza ai familiari e la produzione dei compensi che concorrono alla formazione del reddito».

Oggi in Italia questi costi vengono sostenuti dalla persona, ma non viene riconosciuta la loro inerenza alla produzione di reddito, altri paesi dell’Unione europea, invece, come Svezia, Belgio e Germania hanno inserito nella normativa fiscale agevolazioni relative ai costi per servizi domestici di cura della casa, baby sitting, e finanche aiuto ai bambini per i compiti a casa. Anche la Francia ha prodotto un documento di programmazione che include agevolazioni fiscali riconnesse ai costi degli impiegati in casa.

Ulteriore aspetto non trascurabile è che, secondo le promotrici, l’agevolazione fiscale avrà l’effetto di fare aumentare il numero dei contratti regolarmente denunciati con l’emersione di centinaia di migliaia di rapporti di lavoro che attualmente si svolgono in nero. «I dati di numerose ricerche ci dicono che il settore del lavoro domestico in Italia è l’unico che non conosce la crisi e che è in continua espansione – rileva Terziario Donna -. Ma ci dicono anche che il lavoro domestico illegale è più esteso di quello regolare. Almeno il 40% dei rapporti di lavoro che si stimano in vigore risulterebbe totalmente o parzialmente irregolare. La emersione di questi contratti di lavoro evidentemente farebbe abbassare il tasso di disoccupazione, e, ulteriore vantaggio, porterebbe nelle casse dell’Inps un considerevole montante di contributi previdenziali. Questo effetto andrebbe a compensare il minore gettito contributivo che in questi anni si sta verificando e che è destinato ad aumentare ancora a causa dell’aumento della disoccupazione e della precarizzazione del lavoro».

Il testo

Proposta di legge (Deducibilità ai fini Irpef delle spese sostenute per collaboratori familiari)

All’art. 10, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con D.P.R. del 22 dicembre 1986, n.917, è aggiunta la seguente lettera:

m) le spese sostenute per la retribuzione dell’opera dei collaboratori familiari, nella misura massima di € 9.000,00 annui, ivi comprese tutte le voci retributive, anche differite, e relativi oneri contributivi. La deduzione è riconosciuta a condizione che il rapporto di lavoro sia regolato conformemente alla normativa vigente, ivi compresa l’apertura di una posizione previdenziale. Sono altresì deducibili, nella medesima misura, le prestazioni qualificabili come occasionali. Nella nozione di collaboratori familiari ai sensi di cui al precedente periodo sono ricompresi anche i soggetti che prestano servizio di vigilanza o assistenza a familiari o altri conviventi, in ragione dell’età o per malattia. Se il collaboratore familiare presta servizio di vigilanza ovvero assistenza a figli di età inferiore a 12 anni, la deduzione di cui al primo periodo della lettera è riconosciuta nella misura massima di € 6.000,00, con esclusione dei casi in cui i destinatari delle prestazioni di assistenza sono affetti da malattia invalidante per i quali si applica il limite di deduzione indicato nel primo periodo.




Accordo Ascom-Popolare di Vicenza, nuove convenzioni per gli associati

accordo popolare vicenza (2) - rit
Da sinistra, seduti: Paolo Malvestiti e Riccardo Martinelli. In piedi Oscar Fusini, Diego Ipprio, Antonio Arrigoni e Maurizio Rossi

L’Ascom di Bergamo e la Banca Popolare di Vicenza hanno rinnovato nei giorni scorsi l’accordo siglato nel settembre 2013, aggiornandolo ed integrandolo con nuove opportunità per gli associati.

Il pacchetto comprende condizioni agevolate su conti correnti, sistemi di incasso e pagamento e alcune forme di elasticità di cassa come l’anticipo sugli incassi Pos calcolato sul transato trimestrale. Le maggiori novità riguardano due strumenti di finanziamento: un prestito chirografario entro i 18 mesi non finalizzato e uno, sempre chirografario, della durata massima di 84 mesi, per un importo fino a 50mila euro, destinato alle start up. Ci sono inoltre alcuni servizi di base per l’operatività con l’estero.

L’intesa pensa anche alle esigenze personali degli imprenditori associati Ascom e di tutti i loro dipendenti. Prevede per entrambi i profili un conto corrente a costo zero e un affidamento fino a 5mila euro al tasso del 4,75%. «Con l’ingresso del fondo Atlante e l’aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro – hanno evidenziato Diego Ipprio e Maurizio Rossi, responsabili di area e del mondo dei confidi della Popolare di Vicenza – sono rientrate le criticità emerse a fine anno. La banca è stata messa in sicurezza ed oggi la situazione patrimoniale è tra le migliori del settore. L’istituto di credito è pronto a scendere in campo mettendo a disposizione due miliardi per operazioni da qui alla fine dell’anno».

«L’economia mostra segnali di miglioramento, ma il momento resta difficile – ha affermato il presidente dell’Ascom di Bergamo Paolo Malvestiti -. Compito dell’associazione è ricercare tutti gli strumenti che possano essere d’aiuto alle aziende per uscire da questa lunga crisi. L’attenzione al mondo del credito è una delle priorità e l’accordo con la Banca Popolare di Vicenza si inserisce nel quadro delle nostre trattative con i diversi istituti per mettere a disposizione degli associati servizi e prodotti interessanti».

Per informazioni e dettagli sulle condizioni è possibile contattare in Ascom-Fogalco il numero 035 4120212.




Giovedì la notte bianca è maxi. E arriva anche in Borgo Palazzo

Sarà una Notte Bianca allungata quella di giovedì 7 luglio a Bergamo. Per il secondo anno arriva infatti anche in via Borgo Palazzo il divertimento di Bergamo Balla, il cartellone di spettacoli, musica e intrattenimento che ha per tema la danza e il ballo e che fa da filo conduttore alla “movida” cittadina.

Dalle 19.30 a mezzanotte sarà chiuso al traffico il tratto tra viale Pirovano e via Camozzi, i negozi ed i locali saranno aperti e proporranno le iniziative che hanno messo a punto per l’occasione, come momenti musicali, ma anche offerte capaci di rendere ancora più interessante l’avvio dei saldi.

bergamo balla borgo palazzo 2016L’Associazione delle Botteghe, dal canto suo, ha organizzato quattro eventi in altrettante postazioni. Da non perdere il dj set di Federico Spini accompagnato dalla performance di live art di Paolo “il Baro” Baraldi, in piazzetta Rossa, e il concerto rock dei Metropolis in piazza Sant’Anna. In programma anche la zumba al numero 82 e il rock and roll di Alma Progetto all’altezza del civico 15. Ci sarà inoltre la possibilità di vivere il quartiere in maniera diversa partecipando alla cena condivisa, organizzata sempre in piazza Sant’Anna: ognuno potrà portare piatti e prodotti da gustare insieme, seduti ai tavoli allestiti nel cuore del borgo.

«In Borgo Palazzo – ricorda il presidente delle Botteghe Nicola Viscardi – la notte bianca ha debuttato lo scorso anno con un’ottima partecipazione. Ora replichiamo, con un programma più ricco e strutturato. L’obiettivo è far vivere la nostra zona e soprattutto promuovere le attività commerciali». E dà un suggerimento per godersi al meglio la serata all’aria aperta in città: «Si può parcheggiare in viale Pirovano e arrivare passeggiando fino in largo Rezzara, la pedonalizzazione del Borgo si unisce infatti a quella del centro e crea un’ampia area da vivere tra shopping, locali, animazione, incontri e angoli da scoprire».

Tante saranno del resto anche le proposte in centro, con palchi, balli di gruppo, esibizioni, punti ristoro e negozi aperti.

In centro la manifestazione tornerà anche i giovedì 21 luglio e 8 settembre. Dopo la notte bianca Borgo Palazzo invece si prepara all’evento clou del proprio carnet, quello con la Festa del Borgo, che si terrà domenica 25 settembre e già promette alcune sorprese.




Zogno, la Notte Bianca si accende con la magia delle lanterne

Li hanno misurati. Sono 1.576 metri di festa, quella che sabato 2 luglio accenderà la notte di Zogno dalle 20 all’1. La manifestazione è organizzata dall’associazione dei commercianti Punto Amico e dell’Amministrazione comunale e prevede numerose iniziative distribuite nelle vie Circonvallazione, Pietro Ruggeri, viale Martitiri della Libertà, villa Belotti, piazza Belotti, via Cavour, via Mazzini, via Cavagnis, piazza Italia, piazza Marconi, piazza Garibaldi.

Ci saranno artisti di strada, concerti, esibizioni di ballo, la banda in concerto, la gara dei boscaioli, naturalmente il maxi schermo per la partita dell’Italia agli Europei. E ancora musei gratuiti, mostre e lo schiuma party.

Uno degli appuntamenti più suggestivi sarà quello con la “Lanternata sul Brembo”, dal ponte Nuovo. I negozianti vogliono creare un’atmosfera unica e mettono a disposizione lanterne completamente biodegradabili che ognuno potrà far volare in cielo esprimendo un desiderio, un messaggio, un augurio. Le prime 300 lanterne saranno regalate, le altre distribuite al costo di 2 euro.

IL PROGRAMMA

  • “Aspettando la Notte Bianca” – dalle 16 alle 18 gonfiabili ed animazione presso Rinaldi Calzature in Ambria
  • Palazzo Rimani – ” Una Banda alla Finestra” – apertura ore 20
  • Piazza Marconi – Campionato Boscaiolo Orobico
  • Piazza retro Palazzo Rimani – arrivo Barcellona-Bergamo e maxi schermo+ maxi TV per seguire la partita degli Europei Italia-Germania
  • Museo della Valle aperto
  • Parrocchiale e Battistero visita gratuita con guida
  • via Mazzini – animazione e giochi
  • via Cavour – trucca bimbi e distribuzione merenda
  • piazza Belotti – gonfiabili e animazione
  • Parco e Biblioteca Belotti – Il parco delle favole, animazione in costume
  • Piazza Garibaldi – maxi schermo Europei Italia-Germania
  • Piazza Garibaldi – Ambulaclown
  • Piazza Italia – Royal Wine Cocktail
  • Piazza Italia – Valle Brembana in 3D
  • Via Circonvallazione – Raduno Auto-Tuning
  • Via Pietro Ruggeri – Hobbisti
  • Via XXV Aprile – Smart officina pittorica
  • Via Circonvallazione – Schiuma Party
  • Ponte Nuovo – Lanternata sul Brembo



Curno, alla festa dei commercianti la partita dell’Italia in compagnia del Vava

 

curno piazza papa giovanni e chiesa parrocchiale

I commercianti di Curno scendono in piazza e regalano una serata di festa, shopping, sport e divertimento. Sabato 2 luglio, a partire dalle 18 in piazza Papa Giovanni XXIII, è in programma “Note d’Estate 2016”, organizzata dall’Associazione Botteghe di Curno in collaborazione con l’amministrazione Comunale, il Distretto del Commercio dei Colli e del Brembo e il Gruppo Alpini di Curno.

Gli ingredienti sono numerosi. Innanzitutto le bancarelle di tanti espositori del commercio e dell’artigianato, che offriranno anche dimostrazioni e laboratori. E poi il il cibo, con i ristoratori e i bar della zona in campo per realizzare un grande ristorante a cielo aperto e un ricco menù in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.

vavaLa grande attrazione della serata è Vava77, l’ironico artista che anticiperà con uno spettacolo speciale la partita Italia-Germania e continuerà al termine della stessa, proprio per permettere ad appassionati e non di godersi l’evento sportivo in un contesto unico e conviviale grazie ai due maxischermi collocati in piazza Papa Giovanni XXIII.

La manifestazione vedrà la partecipazione attiva di una ventina di commercianti del territorio, con la volontà di promuovere i prodotti e dei servizi rappresentativi della categoria merceologica a cui appartengono, in spazi espositivi allestiti con la creatività che li contraddistingue. Per quanto riguarda invece l’artigianato, la kermesse offre la scoperta di tante attività produttive degli oggetti più sfiziosi: dalla bigiotteria alla ceramica greca, dall’alluminio alle resine, dai gessetti profumati alle collane in stoffa e molto altro ancora, anche per la cura della persona e i trattamenti corpo.




Compravendite immobiliari, a Bergamo cresciute del 12,5% nel secondo semestre del 2015

agenzia entrate bergamoContinuano ad arrivare segnali di ripresa dal mercato delle compravendite immobiliari residenziali in Lombardia. I dati, calcolati sulla base delle quote di proprietà (NTN, numero di transazioni normalizzate), sono riportati nello studio pubblicato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. A Milano, con un totale di oltre 9.481 transazioni nel secondo semestre 2015, si registra un incremento del 21,2% sul medesimo periodo del 2014. A livello provinciale le compravendite sono state 18.316 con un aumento percentuale del 16,7. In generale, con 47.823 transazioni, in Lombardia crescono gli scambi con un trend positivo del 12,2% rispetto al secondo semestre 2014. Se nella provincia di Milano sono state registrate il più alto numero di transazioni, 18.316 NTN, è la provincia di Mantova che fa segnare l’incremento percentuale più elevato + 17,2%, con 1.489 transazioni. Positivi i segnali anche nel mercato delle altre province nelle quali si registrano aumenti delle compravendite con percentuali d’incremento in alcuni casi superiori al 10%. In provincia di Lodi, ad esempio, l’incremento è pari al 12,7%, con 959 transazioni. In provincia di Monza e Brianza 4.346 transazioni attestano una crescita dell’11,3%.  La provincia di Bergamo, con 5.117 compravendite, si porta a un + 12,6%. Positivo anche il trend della provincia di Brescia, che con 5.297 operazioni arriva a un +13,4%. Sviluppi si registrano anche nelle provincie di Pavia: 8,6% in più con 2.250 compravendite; Lecco, + 8,3% con 1.398 transazioni e Como con 2.672 operazioni raggiunge un + 6,6%. Incrementi più contenuti nelle province di Varese +5,2% con 3.937 transazioni e Sondrio +0,3% con 712. Tendenza negativa in una sola provincia, quella di Cremona, con 1.330 operazioni pari a un – 3,1%.

Quanto ai valori medi delle abitazioni, la quotazione media regionale rilevata nel II semestre 2015 è di 1.740 euro al metro quadro, invariata rispetto alla quotazione media del semestre precedente. L’incremento più rilevante si riscontra nelle province di Lodi con un +2,2% e Lecco +1,9%. Tutte le altre province hanno un incremento contenuto entro l’1%. Invariata la quotazione della provincia di Sondrio. Milano è la provincia con la quotazione media più elevata, 2.677 euro al metro quadro. Seguono Monza e Brianza, con 1.680 euro, e Brescia con 1.527 euro. Mantova è invece la provincia lombarda con le abitazioni meno costose, pari a una media di 821 euro al metro quadro. Per approfondimenti e confronti con le note territoriali relative ai precedenti semestri, è possibile consultare la Nota sul sito www.agenziaentrate.gov.it, nella sezione Documentazione/ Osservatorio del Mercato Immobiliare/Pubblicazioni/Note territoriali.




Per chi usa i mezzi pubblici un week end di sconti e sorprese nei negozi del centro

via XX SettembreSi chiama “EcoSaldi da Record”: è l’iniziativa che oltre 200 commercianti del centro di Bergamo hanno predisposto in vista del prossimo fine settimana, in concomitanza con l’inizio del periodo dei saldi estivi, con l’iniziativa a sostegno della candidatura Unesco di Bergamo L’Abbraccio delle Mura e con la chiusura di “The Floating Piers”, la passerella sul lago d’Iseo progettata dall’artista Christo. L’evento, realizzato dall’Associazione Bergamo inCentro in collaborazione con il Comune di Bergamo e Distretto Urbano del Commercio, prevede sconti, attenzioni particolari e sorprese sia sabato 2 che domenica 3 luglio nella maggior parte dei negozi del centro: tutti i clienti che si presenteranno in centro con i mezzi pubblici (da qui il richiamo ecologico nel titolo dell’iniziativa), potranno, semplicemente presentando il biglietto ATB alla cassa, godere di ulteriori sconti, ricevere un piccolo regalo o conoscere in anteprima nuovi prodotti.

All’iniziativa collabora anche ATB, che per l’occasione ha disposto l’estensione della validità del biglietto convalidato a tutta la giornata: il possesso e la validazione del titolo di viaggio consentirà quindi di potersi spostare con autobus, funicolari e tram per tutta la giornata di sabato 21 maggio. L’agevolazione si applica ai biglietti ordinari e ai carnet 10 corse, convalidati al primo viaggio e validi per la zona tariffaria della tratta scelta delle 5 zone servite da ATB. Non solo: i negozianti del centro vogliamo premiare con una sorpresa anche chi parteciperà all’evento di domenica 3 luglio sulle Mura: tutti i clienti che si presenteranno con la maglietta dell’ Abbraccio alle Mura, saranno premiati con una sorpresa. “Due settimane fa – sottolinea il presidente dell’Associazione Bergamo In Centro, Marco Recalcati – l’evento che i commercianti hanno presentato in occasione dell’apertura di Floating Piers è stato un grande successo. Abbiamo registrato anche la presenza di molti turisti, sul nostro territorio proprio per l’apertura della passerella di Christo. Abbiamo quindi pensato di proporre nuovamente questo modo di fare aggregazione tra esercizi commerciali anche in occasione dell’apertura del periodo dei saldi estivi e della manifestazione l’Abbraccio delle Mura, che richiamerà ben 12.000 persone in Città Alta”.




Bergamo, a giugno leggero rialzo dei prezzi al consumo

A giugno, a Bergamo, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), è risultato in aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente. Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), s’è attestato a -0,5%, in diminuzione rispetto al -0,3% registrato il mese scorso. La variazione più marcata si registra nella divisione dei “Trasporti” dovuta ai rincari di carburanti e lubrificanti, trasporto aereo e marittimo. Segue “Ricreazione, spettacoli e cultura” con aumenti dei servizi ricreativi e sportivi, pacchetti vacanza, giornali e periodici; in calo supporti di registrazione, giochi, giocattoli e hobby. Positiva anche la divisione “Servizi ricettivi e di ristorazione” nella quale si registrano rialzi dei servizi alloggio. Medesima variazione per la divisione “Bevande alcoliche e tabacchi” con aumenti di alcolici e tabacchi; in discesa la spesa per i vini. Lieve rialzo per “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” con rincari di frutta, prodotti alimentari, caffè, tè e cacao, mentre risultano in diminuzione pane e cereali, oli e grassi, vegetali, acque minerali, bevande analcoliche e succhi di frutta. Identica variazione per “Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili” dovuta principalmente ai rincari del prodotto gasolio per riscaldamento e dei prodotti per la manutenzione della casa. Forte diminuzione viene registrata nella spesa “Comunicazioni” con cali di apparecchi telefonici e telefax. Segue la divisione dell’ Istruzione nella quale scende quella secondaria. Negativa anche la spesa di “Altri beni e servizi” con cali delle assicurazioni sui mezzi di trasporto. In controtendenza, invece, gli apparecchi elettrici per la cura della persona. Lieve discesa per “Abbigliamento e calzature” nella quale diminuisce la spesa per gli altri articoli e accessori d’abbigliamento; in rialzo i servizi di lavanderia e la riparazione calzature. Invariate le divisioni “Mobili, articoli e servizi per la casa” e “Servizi sanitari e spese per la salute”.

prezzi giugno2016

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Fusini (Ascom): “Così siamo riusciti a limitare il pesante impatto della Direttiva”

Oscar Fusini
Oscar Fusini

 

di Oscar Fusini*

In Italia, spiace constatarlo, i principi sono troppo spesso messi in discussione. Dai cittadini, ma anche dai loro rappresentanti politici. Prendiamo la Bolkestein. Parlare in questi giorni dell’ormai arcinota Direttiva, significa evocare un’epocale scossone che ha terremotato il sistema e i principi delle professioni, ma anche additare una delle cause che hanno portato via via allo sfilacciamento dell’Ue. La sua introduzione, ce lo ricordiamo tutti, fu un parto più che difficile. A sostenerla, a suo tempo, c’era il Regno Unito e i Paesi freschi membri dell’Ue, a contestarla tutti gli altri. Posizioni in contrasto, che hanno generato una forte disaffezione dei cittadini europei verso le istituzioni comunitarie. Non a caso, oggi la Bolkestein è considerata una delle ragioni del fallimento dei referendum francese e olandese sulla Costituzione europea. La Direttiva, che porta il nome impronunciabile dell’omonimo politico olandese, all’epoca Commissario europeo, fin dalla sua introduzione ha impattato pesantemente sui nostri principi. Perché un conto è affermare che un cittadino comunitario può esercitare una professione o erogare un servizio senza discriminazioni rispetto ad un residente e secondo le norme del suo Paese di origine, un altro asserire che quel diritto giustifica la destrutturazione completa del sistema di requisiti e autorizzazioni per l’esercizio. Che è poi quel che è avvenuto in Italia con la fine delle autorizzazioni o delle licenze. In altre parole, quelli che per una parte erano lacci e lacciuoli – o addirittura barriere all’ingresso nel mercato – per l’altra rappresentavano un sistema di regolazione e di tutela. Evidente, quindi, lo scontro sui principi: la prevalenza del singolo a intraprendere (e su questo siamo forse tutti d’accordo) rispetto al diritto di avere un sistema di regole che favorisca programmazione, tutela del cliente consumatore ecc. ecc.

Diciamolo, in molti casi si sarebbe potuto trovare l’equilibrio. Invece, abbiamo spazzato via cinquant’anni di storia di commercio e servizi. Anziché di liberismo o liberalizzazione, abbiamo parlato di deregulation o, addirittura, di destrutturazione dei comparti, ben oltre la portate della Direttiva. Oggi, alla luce dello shock Brexit, possiamo ben comprendere come parte del rancore verso l’Unione Europea sia attribuibile – è vero, spesso in modo strumentale e artificioso – anche alla stessa partecipazione al progetto europeo e alle scelte impopolari spesso giustificate in nome del “Ce lo chiede l’Europa”. In Italia, l’impatto della Bolkestein sui nostri settori è stato sin dall’inizio negativo. Perché la Direttiva è stata interpretata in maniera distorta, recepita male e accettata peggio. L’effetto sarebbe stato ancor più devastante se non ci fosse stato il lavoro costante e incisivo delle Associazioni di categoria. E’ una verità inoppugnabile. Penso, per esempio, agli agenti immobiliari, che ne hanno risentito in modo pesante ed hanno assistito alla fine del ruolo agenti. Senza l’intervento delle Associazioni, che hanno difeso l’obbligo dei requisiti per l’esercizio, ci saremmo trovati come la Spagna, dove le truffe ai danni dei clienti si sono moltiplicate a seguito delle liberalizzazione dell’attività di mediazione. Poco, purtroppo, è stato ottenuto nell’ambito della somministrazione, dove è stato difeso il requisito professionale pur nella liberalizzazione totale delle autorizzazioni che – dopo le “lenzuolate” di Bersani sulle “distanze minime” – ha messo di fatto fine alla programmazione nell’insediamento dei pubblici esercizi. Il tutto si è tradotto, nel giro di pochi anni, in un incremento verticale del numero di esercizi in un mercato fortemente indebolito.

Il problema maggiore, anche se in Bergamasca poco ci tange, resta quello della riassegnazione delle concessioni balneari. In questo caso, la rigidità delle posizioni, l’assenza di colloqui e di riconoscimenti reciproci hanno creato un problema che sembra insormontabile tra Stato, Unione Europea, Regioni, con il rischio che a decidere sulla sua futura applicazione sarà chiamata la Corte Europea di Giustizia. Il risultato migliore dall’applicazione della Direttiva, unitamente all’affermazione dei nostri principi, ci giunge invece dal versante dei posteggi su area pubblica. Non è casuale. In questo ambito, le associazioni Fiva e Anva stanno giocando egregiamente la partita, congiuntamente ed in piena sintonia. Con un lavoro instancabile, prima in Conferenza Stato-Regioni e poi sulle singole Regioni, hanno affermato i principi dell’assegnazione attraverso il bando, il diritto di concorrenza ma anche il criterio della professionalità, promuovendo l’anzianità di impresa e l’anzianità di posteggio come valori da riconoscere, al pari della regolarità contributiva e della compatibilità ambientale.

Il sistema, quindi, premia chi crede nella propria impresa, chi s’impegna e si sacrifica e tutela la concorrenza leale. La stabilità delle regole resta fondamentale per investire, ammodernare, assumere e sostenere la qualità nei servizi. Regione Lombardia, prima fra tante, ha già emanato le disposizioni necessarie per rendere operativi i principi. Quanto fatto oggi costituisce un esempio virtuoso. Basti pensare che l’anno scorso la Conferenza unificata Stato-Regione ha esteso l’applicabilità dell’ intesa del 5 luglio 2012, raggiunta per gli ambulanti, anche alle edicole che operano su suolo pubblico. Il lavoro, tuttavia, non è ancora terminato. Inizia infatti la partita, altrettanto difficile, dell’applicazione della legge che vedrà da un lato gli enti locali chiamati a redigere e amministrare i bandi e, dall’altro, le Associazioni di categoria pronte ad assistere le imprese nella partecipazione. Senza dimenticare il lavoro necessario per il superamento di alcune rigidità della legge e il monitoraggio della sua applicazione.

*direttore di Ascom Confcommercio Bergamo