A Zanica la festa di compleanno di Gioppino. In campo anche i commercianti

buon compleanno gioppino locandinaNon poteva che essere nato il 29 febbraio un personaggio così fuori dagli schemi come Gioppino. E per il compleanno Zanica, il paese che la tradizione vuole gli abbia dato i natali, ha organizzato una grande festa, domenica 28 al Palazanica di via Padergnone, a partire dalle 14.

L’iniziativa è promossa dall’Associazione Culturale “Ol Giopì de Sanga” in collaborazione, tra le altre, con l’Associazione Esercenti il Commercio Arti e Professioni di Zanica e con il patrocino di Comune, Camera di Commercio e Ducato di Piazza Pontida. Ci saranno giochi e divertimento a volontà, con lo spettacolo di burattini “Gioppino e la metà del bottino”, i canti e i balli con “I Gioppini di Bergamo”, i cori “Voce e persona” e “I Contadini Canterini” e i truccatori per bambini. Senza dimenticare il gusto. I commercianti prepareranno infatti la merenda per tutti i bambini, mentre i più grandi potranno assaggiare i vini Valcalepio della speciale etichetta “Trigós” (“tre gozzi”, caratteristica della maschera bergamasca e della sua famiglia), che fa parte dei gadget a tema realizzati dall’associazione culturale.

«Con questo evento – evidenzia l’assessore alle Attività produttive Luca D’Angelo – prosegue il lavoro di valorizzazione delle tradizioni fatto proprio anche dall’Amministrazione Comunale e finalizzato alla promozione del territorio. La figura di Gioppino è tra i protagonisti di questo percorso e assolutamente centrale nell’azione del Distretto del Commercio Morus Alba che ha dato vita nel maggio e giugno scorsi al primo festival internazionale di burattini “Baraca Festival” con una serie di iniziative di piazza nei cinque comuni che partecipano all’aggregazione (oltre a Zanica, Stezzano, Azzano San Paolo, Grassobbio e Orio al Serio ndr.)».

Dalla collaborazione tra Comune e l’Associazione dei commercianti sono in arrivo ulteriori novità per il rilancio e la promozione del commercio e dell’artigianato locale.




Il pacco te lo ritira il negoziante. La bergamasca Fermo!Point tra i campioni dell’innovazione

premio innovazione Fermo!Point - il fondatore Alberto Luisi
Alberto Luisi


Anche un’idea made in Bergamo ha ricevuto ieri a Roma – nell’Aula del Palazzo dei gruppi Parlamentari – il Premio Nazionale per l’Innovazione nei Servizi 2015, conosciuto anche come “Premio dei Premi”, organizzato dalla Fondazione Cotec su concessione del Presidente della Repubblica e riservato ad aziende, enti pubblici o persone fisiche individuate tra i vincitori dei premi per l’innovazione assegnati annualmente a livello nazionale.

Si tratta di Fermo!Point, un servizio nato per risolvere il problema delle consegne degli acquisti in Internet quando non si può assicurare che ci sarà qualcuno in casa per ritirarli. La società non ha creato punti di distribuzione ex novo, ma ha pensato di coinvolgere i negozi e le attività commerciali che già esistono chiedendo loro di essere disponibili a ritirare la spesa e a conservare la merce. È il cliente a decidere quando e dove ritirarla. Gli basta scegliere il posto più comodo tra quelli localizzati sul sito – il negozio davanti alla scuola del figlio, l’edicola accanto all’ufficio, la cartoleria del paese dove abita una cara amica – e passare presso l’attività negli orari di apertura a seconda delle proprie esigenze.

Il progetto, sviluppato con il supporto dell’Università di Bergamo e di Bergamo Sviluppo, l’azienda speciale della Camera di Commercio, che ha seguito le fasi di start up con il suo Incubatore d’Impresa, è stato premiato nella categoria “Università e ricerca pubblica”. A ritirare il riconoscimento il fondatore e amministratore delegato Alberto Luisi e il co-founder e direttore operativo Claudio Saloni.

Alla cerimonia era presente il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. Tra gli enti che partecipano al Premio Nazionale per l’Innovazione c’è anche Confcommercio, che ha promosso la selezione nel settore “Commercio, Turismo, ICT & Service Design nei Servizi”.

Fermo!Point si attiva acquistando i “Fermo!Ticket” di durata illimitata. Il singolo costa 2,90 euro, mentre per i pacchetti la spesa si riduce in proporzione. Il servizio è utile ai clienti digitali, ma offre vantaggi anche per l’e-commerce, i negozi e i corrieri. Per le attività commerciali, in particolare, l’affiliazione è completamente gratuita e per ogni movimentazione si ha un guadagno. Partecipare al network, che attualmente conta oltre 1.500 negozi in Italia, aumenta, inoltre, il passaggio di potenziali nuovi clienti in negozio e offre visibilità a fronte di un impegno minimo per la gestione delle consegne.

www.fermopoint.it




Sostegno alle imprese e rilancio dei centri storici, le proposte di Malvestiti

Tavolo Imprese Malvestiti
L’insediamento del Tavolo Permanente dell’Impresa Lombarda

Il 24 febbraio, s’è insediato il tavolo Permanente dell’Impresa Lombarda convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Mauro Parolini. Confcommercio Lombardia ha partecipato all’incontro con il vice presidente Giovanni Paolo Malvestiti – presidente anche dell’Ascom di Bergamo nonché della Camera di Commercio.

Posto l’accento sulla crisi, che ancora pesa su cittadini e imprese, Malvestiti, nel suo intervento, è tornato a sottolineare la necessità di una forte lotta alla burocrazia che «non significa abbattere il sistema normativo, ma distinguere tra una burocrazia “buona” orientata a dare regole “certe” ed una burocrazia “cattiva” che incide negativamente sulla vita delle imprese, attraverso la creazione di adempimenti inutili, ripetitivi e spesso costosi».

«Per questo – ha aggiunto – occorre incidere sulle Semplificazioni, mantenendo regole certe (anche per esempio rispetto a nuove attività presenti nel web come Airbnb, e-commerce ecc.), ma alleggerendo gli adempimenti delle imprese».

Il vicepresidente di Confcommercio Lombardia ha poi portato l’attenzione sulle aggregazioni tra imprese, che contribuiscono ad accrescere la competitività e il posizionamento delle micro e pmi lombarde sui mercati. «Occorre – ha rimarcato – dare nuovo impulso all’esperienza lombarda per lo sviluppo delle Reti d’impresa, sia capitalizzando l’esperienza delle reti nate negli ultimi anni, sia favorendo le aggregazioni di filiera e la nascita di nuove reti. Occorre inoltre dare nuove strategie e nuove sfide alla positiva esperienza dei distretti – Duc, Did e Dat – che hanno saputo evolversi dall’originaria funzione di valorizzazione dei centri urbani a forte vocazione commerciale fino a diventare veri e propri strumenti di marketing territoriale che legano commercio, turismo, attrattività».

In questo ambito, Malvestiti ha avanzato una serie di proposte, come accrescere progettualità e programmi a medio-lungo termine nelle realtà distrettuali; valorizzare la nascita e lo sviluppo di nuove reti e distretti; sostenere (anche con voucher) le reti già operative da almeno due anni; prevedere abbattimento dell’Irap o altre agevolazioni sui tributi locali, per le imprese aderenti ad una rete o distretto.

 Nuove imprese e passaggio generazionale

Al centro, l'assessore regionale Mauro Parolini
Al centro, l’assessore regionale Mauro Parolini

Il 2015 ha visto in Lombardia la nascita di oltre 59mila nuove imprese con un aumento pur lieve rispetto all’anno precedente. Di queste, oltre 10mila appartengono al settore commercio, più di 3mila al turismo e alla ristorazione. Positiva – è stata giudicata da Confcommercio Lombardia – l’azione dell’assessorato allo Sviluppo Economico che sta attivando un nuovo piano di intervento a favore dell’avvio di impresa, attingendo anche alle risorse della nuova Programmazione Comunitaria. Si tratta di un investimento significativo (circa 70 milioni di euro complessivi nei prossimi anni). Le tra le proposte che Malvestiti ha evidenziato figurano il sostegno a tutte le nuove imprese, comprese le attività meno strutturate (micro imprese e pmi) di tutti i settori economici; il consentire anche alle nuove imprese con scarso patrimonio di accedere ai contributi (anche con la garanzia dei consorzi fidi) e l’investimento nella continuità d’impresa, con misure a sostegno del passaggio generazionale.

Rigenerazione urbana, mobilità e centri commerciali naturali

«La sfida delle città del futuro – ha puntualizzato Malvestiti – vedrà vincenti quelle realtà che sapranno coniugare arte, attrattività dei luoghi, mobilità e logistica in ottica di smart city. Il sistema distributivo ed il turismo rappresentano una rete straordinaria di attrattività delle nostre città, assicurando conoscenza dei luoghi e capacità relazionale con il cittadino/consumatore. Valorizzare i centri commerciali naturali – ha proseguito il presidente dell’Ascom – significa affrontare il degrado di edifici abbandonati, prevedere forme di contrasto alla desertificazione dei centri storici, aumentare le attività di servizio, assicurare le diverse forme di accesso alla città e di modalità di spostamento, migliorare la logistica e la mobilità, introdurre forme innovative di approvvigionamento delle imprese (carico/scarico). Anche in questo ambito non sono mancate le proposte. Tra queste, avviare nuove misure per sostenere lo sviluppo di aree cittadine o di vie interessate dalla desertificazione, incentivando l’apertura di nuove attività; attivare politiche per l’attrattività, mantenere un forte raccordo tra commercio e turismo e favorire il recupero dei negozi sfitti».

Internazionalizzazione

Le sempre maggiori opportunità di rapporti commerciali con l’estero delle pmi lombarde – anche alla luce del positivo traino offerto da Expo 2015 – richiedono oggi un più ampio panorama di servizi di accompagnamento e iniziative di sostegno, «rispetto alle quali – ha detto Malvestiti – è fondamentale l’apporto della Regione Lombardia. Iniziative anche per i settori del terziario interessati come il manifatturiero e l’artigianato ai mercati esteri. Tra le proposte avanzate: prevedere nuovi voucher per l’internazionalizzazione, anche per sostenere le spese di logistica, trasporti, servizi assicurativi, manutenzione e post vendita; sostenere l’import strategico (di tecnologia, semilavorati, materie prime e tutto quello che serve al settore manifatturiero); aiutare le imprese lombarde semplificando controlli e procedure doganali.




Treviglio, «le navette possono aiutare lo shopping»

Dal disagio all’opportunità. Per sopperire alla mancanza di parcheggi a ridosso del centro in occasione dei lavori per il rifacimento di piazza Setti, il Comune di Treviglio ha istituito un servizio di trasporto pubblico – frequente e per di più gratuito! – che offre la possibilità non solo di affrontare il problema contingente ma anche di ipotizzare un nuovo modo di muoversi in città. I minibus hanno cominciato a circolare lo scorso 23 dicembre senza incontrare, è il caso di dirlo, grande interesse da parte dei trevigliesi (e per questo suscitando le polemiche di diversi schieramenti politici che hanno denunciato le corse a vuoto al costo di 430 euro al giorno), ma avranno l’effettivo banco di prova da mercoledì 2 marzo, quando la piazza sarà chiusa per consentire prima lo spostamento dei sottoservizi e poi l’avvio del cantiere, che consegnerà alla città un’ampia area pedonale e due piani interrati di parcheggi e box.

treviglio ti porto in centroPer i commercianti le navette sono una chance, tanto è vero che il logo del Distretto del commercio compare sul materiale informativo – mappa, orari e locandine – che promuove il servizio, denominato “Ti porto in centro”. «Ad oggi non possiamo dare un giudizio sull’iniziativa perché piazza Setti non è ancora stata chiusa e non si è ancora manifestata, perciò, la necessità di utilizzare un’alternativa – afferma il presidente dell’Associazione Commercianti trevigliesi Gabriele Anghinoni –, possiamo dire però che crediamo nel fatto che il servizio di bus possa dare un segnale per vivere la città e il commercio in maniera diversa, con meno auto e più facilità nel muoversi a piedi».

Non a caso il pieghevole che illustra i percorsi delle due linee (una con partenza dalla stazione Ovest e una dal piazzale del cimitero) cita l’offerta del “centro commerciale all’aria aperta” forte di oltre 200 negozi, oltre a bar, ristoranti, servizi e ai due mercati settimanali e riporta pure il calendario degli eventi. «I bus diventeranno anche un mezzo per informare cittadini e visitatori delle iniziative del Distretto – annuncia Anghinoni –, saranno infatti rivestiti con una grafica apposita che farà spazio anche agli eventi che organizziamo e diventeranno perciò dei promoter itineranti delle iniziative del commercio».

È già previsto che il servizio, che va dalle 7.45 alle 20 dal lunedì al sabato con frequenza di 15 o 30 minuti a seconda delle fasce orarie, possa essere esteso alla sera e nei festivi in occasione delle manifestazioni, offrendo una soluzione ai problemi di traffico e parcheggi in circostanze di grande afflusso. Ad esempio è già stato stabilito che le navette circoleranno domenica 28 e lunedì 29 febbraio, festa cittadina, quando saranno allestite le bancarelle della fiera della Madonna delle Lacrime, e domenica 6 marzo per la rievocazione storica “Miracol si grida”. «Le valutazione le faremo passo dopo passo – dice il presidente dei Commercianti – noi lo consideriamo un inizio per pensare anche ad un allungamento del percorso che metta in collegamento centro e periferia».

Lo scarso utilizzo delle navette nei primi due mesi non preoccupa l’amministratore di Treviglio Futura, la società di trasformazione urbana interamente partecipata dal Comune di Treviglio, che sta curando il rifacimento di piazza Setti ed ha lanciato il servizio. «Un periodo di test serviva – afferma Paolo Gatti -, per verificare i percorsi, i tempi di percorrenza nelle diverse situazioni di traffico, le fermate: non è così immediato che tutto funzioni. Poi siamo passati all’informazione realizzando locandine e mappe, in distribuzione da circa un mese con il coinvolgimento dei negozi, e presto renderemo i mezzi riconoscibili vestendoli con il logo e l’immagine del progetto, insomma stiamo lavorando perché il servizio venga conosciuto e utilizzato».

Se un errore c’è stato è stato chiamarle navette. «È riduttivo e genera fraintendimento – nota Gatti -. Con navetta si intende un semplice collegamento da un punto all’altro, qui invece abbiamo realizzato due linee vere e proprie e l’abbozzo di un sistema di trasporto per il prossimo futuro. Al di là del cantiere di piazza Setti, sono sul piatto temi più generali come accessibilità, mobilità e qualità dell’aria. Treviglio è una città che sta vivendo delle trasformazioni e le navette possono essere considerate un punto di partenza del cambiamento. Significa che si può pensare di muoversi in modi alternativi, in bicicletta, a piedi e se non si vuole camminare si prende la navetta che permette di salire e scendere dove è più comodo e gratuitamente. È un vero e proprio servizio per la mobilità, tanto è vero che è collegato con le stazioni, comodo se si deve prendere il treno e per chi arriva a Treviglio e vuole raggiungere il centro».

Nulla vieta, anzi sarà opportuno, che con il proseguimento dell’esperienza se ne valutino vantaggi, criticità e si attuino eventualmente modifiche. «Poiché oggi il Comune è commissariato, una prima verifica sarà chiamata a farla la nuova amministrazione, alla luce dei dati dopo la chiusura del parcheggio – rimarca l’amministratore della Stu -. La cosa certa è che non si tratta di uno spreco ma di un investimento per una mobilità diversa all’interno di Treviglio».

Intanto il programma prevede che il servizio resti istituito fino alla chiusura del cantiere di piazza Setti. La fine dei lavori è prevista entro 18 mesi.




I negozi Lego arrivano in Italia. Li apre Percassi

Un altro marchio “leggenda” entra nel mondo retail di Percassi. Si tratta dei negozi Lego “certificati” che l’azienda bergamasca aprirà grazie all’accordo siglato con il Gruppo danese.

Entro l’estate 2016 sarà inaugurato il primo Lego Certified Store nel nuovo centro commerciale di Arese, in provincia di Milano. Sarà il primo di una serie di negozi, gestiti dalla business company Percassi, che saranno aperti nei prossimi anni su tutto il territorio nazionale.

I Lego Certified Store offriranno ad adulti e bambini una vera e propria immersione nel mondo Lego e nei valori del brand. Sarà infatti possibile vivere esperienze di gioco esclusive, oltre a trovare un assortimento completo di tutti i prodotti dell’azienda danese.

Fondato nel 1932 da Ole Kirk Kristiansen, Lego Group è un’azienda a conduzione familiare con sede a Billund, in Danimarca, e uffici a Enfield, negli USA, a Londra, nel Regno Unito, a Shanghai, in Cina, e a Singapore. All’insegna del motto “only the best is good enough”, la società è fortemente impegnata nello sviluppo della creatività dei bambini e ha l’obiettivo di ispirare e sviluppare i costruttori del domani tramite il gioco e l’apprendimento.

Grande protagonista è il famoso mattoncino, identico al primo creato dall’azienda nel 1958 e tutt’ora compatibile con i mattoncini dei set più attuali. È proprio grazie ad esso che Lego Group sviluppa giocattoli offrendo esperienze di gioco originali a bambini in oltre 130 paesi nel mondo.

L’area House of Brands di Percassi si occupa dello sviluppo e gestione delle reti commerciali di grandi marchi, quali Gucci, Polo Ralph Lauren, Nike, Victoria’s Secret e da ora, appunto, anche Lego. In passato Percassi ha sviluppato a livello globale i negozi del gruppo Benetton ed ha contribuito all’ingresso e alla diffusione sul mercato italiano dei brand del gruppo Inditex (Zara, Massimo Dutti, Oysho, Pull and Bear, Bershka, Stradivarius) oltre che di Swatch, Calvin Klein, Guess, Tommy Hilfiger e Levi’s.




Albino progetta il nuovo centro. Spazio anche ai tavolini all’aperto

Il traffico nel centro di Albino verrà limitato per garantire la sicurezza delle persone e maggiore vivibilità. L’amministrazione cittadina, dopo aver riaperto alle auto via Mazzini, pensa a come farle convivere con i pedoni e annuncia l’apertura di un bando per lo studio e la realizzazione di un progetto di arredo urbano.

Gli obiettivi sono due: mettere in sicurezza chi si muove a piedi nel centro storico e restringere la carreggiata così da limitare la velocità delle auto in transito.

cristiano coltura - assessore commercio e lavori pubblici AlbinoLunedì 29 febbraio alle 20.30, alla sala consigliare del Comune, si terrà un’assemblea pubblica dove verranno illustrate le linee guida e le finalità della gara. «L’apertura al traffico era un punto fondamentale del nostro programma elettorale, dopo l’esperienza della precedente amministrazione della zona a traffico limitato – spiega l’assessore ai Lavori pubblici e al Commercio Cristiano Coltura -. Ora si pone  l’esigenza di controllare il flusso delle auto perché ci sono veicoli che transitano a velocità elevate e auto parcheggiate ovunque che creano molti disagi a chi passa a piedi, alle mamme coi passeggini, alle persone anziane. La zona pedonale scontenta tutti, i commercianti ma anche i cittadini che non riescono a fare la spesa, quindi abbiamo trovato una soluzione già utilizzata anche in altri comuni, soprattutto all’estero. Realizzeremo una “Zona 30” posizionando arredi urbani per mettere in sicurezza i pedoni e restringere la carreggiata, così da ridurre la velocità».

L’amministrazione è al lavoro da mesi per verificare le questioni tecniche relative a questo progetto e la documentazione è ormai pronta. «Dovremmo aprire il bando per la fine di marzo – dice Coltura -. Abbiamo abbandonato l’idea di promuovere un concorso di idee perché avrebbe richiesto tempi lunghi. Saranno le ditte a presentare il progetto, insieme all’offerta economica per la realizzazione. In questo modo il “nuovo centro” dovrebbe essere pronto subito dopo l’estate».

Allo studio dell’amministrazione ci sono anche la sistemazione della pavimentazione e la questione parcheggi: «Non vogliamo riempire di parcheggi, fisseremo dei posti auto ben definiti per evitare le soste selvagge e pericolose. Oggi sono 12, pensiamo di crearne qualcuno in più e fissare un tempo di sosta di 15 minuti per le spese veloci – anticipa l’assessore ai lavori pubblici -. Inoltre vogliamo aumentare le aree di carico e scarico e aprirle anche alle abitazioni che non hanno autorimesse».

L’area interessata è di circa 500 metri quadrati. Il bando darà indicazioni su dove sarà possibile posizionare gli arredi e dove sarà interdetto. Un capitolo speciale sarà il sagrato della Chiesa di Sant’Anna per il quale l’amministrazione auspica un progetto di qualificazione ad hoc che scoraggi usi inappropriati. Nella valutazione dei progetti in gara sarà considerato anche la facilità di manutenzione degli arredi. Oltre al bando, l’amministrazione punta a coinvolgere i commercianti, per questo sta valutando la possibilità con alcuni bar di occupare le aree esterne con tavolini estivi e di dare in gestione aiuole e spazi verdi ad alcuni negozianti.

 




Il presidente uscente Marchesi: «Un successo l’unità ritrovata e la partecipazione»

Roberto MarchesiIl nuovo mandato delle Botteghe di Borgo Palazzo si apre all’insegna della partecipazione. Ed è una buona premessa, considerando che tra i problemi più frequenti lamentati dalle associazioni di via e quartiere ci sono la scarsa disponibilità a confrontarsi e a mettersi in gioco. L’assemblea per il rinnovo delle cariche dello scorso 22 febbraio ha visto la presenza di una sessantina di operatori ed espresso un direttivo di 12 persone, che rafforza il vertice e individua dei referenti per le diverse zone del Borgo.

Un risultato del quale il presidente uscente Roberto Marchesi, che rimane come consigliere, è più che soddisfatto. «È stato bellissimo vedere tante persone all’assemblea e trovare tra i colleghi sensibilità, voglia di collaborare in armonia e riconoscimento per la professionalità e l’impegno con i quali abbiamo lavorato. Non è affatto scontato, per questo è un traguardo tanto significativo. Abbiamo preso in eredità un’associazione viva anche se spaccata in due, tra la parte storica del Borgo e quella più moderna, ed ora ci ritroviamo compatti ad affrontare le nuove sfide, prima fra tutte la partecipazione al Distretto del commercio di Bergamo, dove è fondamentale presentarci come via unita».

La chiave del successo la individua nella capacità di «buttare il cuore oltre l’ostacolo». «Ci siamo detti, “noi facciamo, chi vuole ci seguirà” – ricorda -. Siamo entrati in carica il 7 novembre (2013 ndr.) e l’8 dicembre si accendevano le luminarie di Natale su tutta la via, mentre nel settembre successivo abbiamo rilanciato con la Festa del Borgo, visitata da 25mila persone». All’attivo ci sono anche la prima notte bianca, nell’agosto scorso, la riapertura di alcune vetrine sfitte con progetti legati all’arte e all’artigianato e l’ingresso nel Distretto del commercio cittadino, che si è ampliato e oltre al centro comprende Città alta, Borgo Santa Caterina e Borgo Palazzo.




Botteghe di Borgo Palazzo, Viscardi presidente. «La nuova sfida è il Distretto»

direttivo botteghe borgo palazzo 2016 rit correttaIl nuovo Direttivo dell’associazione Botteghe di Borgo Palazzo

Ha 25 anni il nuovo presidente delle Botteghe di Borgo Palazzo. È Nicola Viscardi, laureando in Ottica e Optometria e impegnato nell’attività di famiglia, il negozio storico Ottica Skandia, aperto nel 1957.

Vicepresidente nel mandato precedente, Viscardi riceve il testimone da Roberto Marchesi, che non ha ripresentato la propria candidatura ritenendo giusto promuovere una rotazione ed è stato confermato nel direttivo come consigliere. Il nuovo vertice, che resterà in carica due anni, è emerso al termine di una partecipata assemblea, almeno 60 persone, ieri sera nell’Artilab, lo spazio riaperto dal Gruppo Giovani di Confartigianato Bergamo, e segna un rafforzamento del gruppo dirigente, con ben 12 componenti, che sono anche punto di riferimento per i diversi segmenti della lunga arteria commerciale compresa tra il cavalcavia e l’incrocio con via Camozzi, per un totale di circa 200 attività.

Vice presidente è stato eletto Giorgio Maver (Smok bar), mentre la segretaria è Patrizia Marchesi (Progetto Casa Design). Sono entrambi nuovi ingressi, come i consiglieri Sergio Poli (Casa della Borsa), Marco Catoia (Cartoleria Bonfanti), Domenico Giordano (ristorante pizzeria Marechiaro), Habte Andom (ristorante eritreo Dahlak), Fabio Vanotti (panificio Vanotti) e Angelo Lizzola (La Sartoria). Confermati Roberto Marchesi (panificio Marchesi), Andreina Facchinetti (Facchinetti gioielli) e Maria Grazia Voltattorni (parrucchiera Patrizia).

Nicola Viscardi
Nicola Viscardi

Giovanissimo ma con già all’attivo due anni fitti di progetti e iniziative all’interno dell’Associazione, Viscardi ha ben chiara la direzione verso la quale è chiamato a muoversi il commercio tradizionale per guardare al futuro con qualche ambizione. «Il concetto di fondo – dice – è che bisogna essere incisivi fuori dalle proprie vetrine per esserlo anche dentro. Professionalità e qualità dei prodotti sono fondamentali, ma non bastano per confrontarsi con i centri commerciali e Internet. Bisogna essere in grado di fare la differenza proponendosi prima di tutto come rete».

In questi due anni le Botteghe si sono date da fare su più versanti, dall’animazione alla riapertura dei locali sfitti, all’ingresso nel Distretto del commercio. Un cammino da proseguire…

«La linea è sicuramente quella della continuità. In particolare, ciò che apre maggiori orizzonti – e sfide – è la partecipazione al Distretto urbano del commercio, perché è lo strumento che permette di considerare nell’insieme il sistema commerciale e di mettere in campo ragionamenti e progettualità che possono davvero diventare incisivi, combinandosi con altri aspetti della vita della città, come la viabilità e la gestione degli spazi urbani. Stiamo attendendo che la Regione accolga la richiesta di ampliamento del Duc (che dal centro è stato allargato a Città alta, Borgo Santa Caterina e, appunto, Borgo Palazzo ndr.) ed entreremo anche noi nella cabina di regia dell’organismo».

Il Distretto diventa, quindi, la sede ideale per interfacciarsi con l’Amministrazione comunale. Che cosa chiedete?

«Che i progetti vengano condivisi e che anche i commercianti possano essere protagonisti delle scelte, perché sono una parte importante della città, sono un presidio ma sono anche coloro che in prima persona possono prendersi cura del territorio in cui lavorano. Ciò di cui non si ha bisogno sono gli interventi “tanto per essere fatti”, ad esempio pezzi di pista ciclabile sparsi qua e là, che non servono a gran che se si interrompono dopo una cinquantina di metri, o pedonalizzazioni e limitazioni del traffico varate senza interpellare i negozi. L’idea è di poter partecipare ad un piano complessivo e mi sembra che sia condivisa dall’attuale Amministrazione nonché facilitata dal Distretto».

Come vorreste Borgo Palazzo?

«Un punto su cui continuare a lavorare è quello delle vetrine sfitte. Ne abbiamo riaperte tre in forma temporanea, con l’Artilab che resterà attivo fino al primo giugno, investendo tempo e impegno e dando un segnale forte di voler riscattare la via. È un’iniziativa che dimostra ciò che dicevo prima, il prendersi cura del “fuori”, superando l’interesse particolare del singolo negozio. Con l’ingresso nel Distretto ci auguriamo che il recupero degli spazi sfitti possa proseguire, con più risorse e magari in maniera più duratura».

Nel nuovo consiglio direttivo c’è anche un imprenditore straniero, Habte Andom del ristorante eritreo. È il segno che anche le attività “etniche” sono interessate al rilancio del commercio…

«Andom è in Italia da tanti anni ed è un’eccellenza con la sua attività. Tra i fondatori del festival Lo Spirito del Pianeta e presente all’Artigiano in fiera, rappresenta un tassello importante per l’Associazione perché speriamo che possa aiutarci a coinvolgere altre attività straniere. La multiculturalità dell’offerta commerciale è un dato di fatto che non si può nascondere e con il quale occorre confrontarsi».

Sul fronte dell’animazione e degli eventi cosa farete?

«Contiamo di proseguire e potenziare ciò che abbiamo proposto con successo in questi due anni, come la Festa nel Borgo, le iniziative per il Natale e la Notte bianca che la scorsa estate è stata una sorta di “numero zero”. Ci piacerebbe anche impostare un percorso per la promozione e la pubblicizzazione delle attività. L’obiettivo è inltre continuare a dialogare con tutti, con le associazioni e i residenti, e sviluppare collaborazioni».

A darvi una mano ci sono anche i social…

«In questi due anni sono stati utilissimi. Hanno snellito e velocizzato molto la comunicazione, l’organizzazione e la promozione. Speriamo che sempre più commercianti decidano di utilizzarli».




Torna lo “Sbaracco”, a Lovere supersconti nei negozi

SBARACCO LOVEREA Lovere ritorna”Sbaracco in negozio… scontiamo gli sconti”, l’occasione per comprare i super saldi di fine stagione.

L’appuntamento è promosso dall’associazione commercianti Asarco per sabato 27 e domenica 28 febbraio.  A differenza dei tradizionali sbarazzi, gli “sconti degli sconti” loveresi saranno proposti all’interno dei negozi.

All’iniziativa aderiscono 17 tra boutique e negozi di abbigliamento ma non solo: bijoux e accessori Al Portico; casalinghi e giocattoli Bacchetta; abbigliamento Botta; streetwear Largo; calzature, pelletteria, casalinghi, articoli regalo M.C. Capitanio; gioiellerie Collini; abbigliamento e intimo La Primavera; calzature e accessori Passo dopo Passo; Piruets abbigliamento 0-16; calzature abbigliamento Sandrini; abbigliamento Silini & co.; Spatti calzature; centro ottico Tagliabue; foto e video Tarzia; Visionottica Alberti; abbigliamento Volpi; abbigliamento Zanetta.

L’iniziativa, già apprezzata nella sua versione estiva, richiama centinaia di clienti provenienti anche fuori provincia ed è anche un’occasione per strizzare l’occhio al turismo in vista della prossima bella stagione. «L’iniziativa segue la scia dello “Sbaracco In Piazza” che viene fatto d’estate – dice Sara Raponi, presidente di Asarco -. I nostri negozi si distinguono per la qualità dei prodotti offerti e questa è davvero un’occasione per trovare ottimi prodotti a prezzi davvero vantaggiosissimi».




Alternanza scuola-lavoro, in campo anche i pubblici esercizi

pubblici eserciziNei giorni scorsi, il direttore generale del ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Carmela Palumbo ed il direttore generale di Fipe Marcello Fiore, hanno siglato un importante protocollo d’intesa nella prospettiva di una maggiore integrazione tra scuola e lavoro. Come è noto, con la recente riforma della scuola l’alternanza con il lavoro è entrata ufficialmente nel curriculum scolastico e coinvolgerà, a partire dalle terze classi, tutti gli studenti delle scuole superiori. Attraverso il protocollo siglato, il MIUR e la Fipe promuoveranno il raccordo ed il confronto tra sistema di istruzione e formazione professionale e il sistema delle imprese, al fine di favorire lo sviluppo delle competenze degli studenti nel settore di riferimento e coniugare le finalità educative con le esigenze del mondo produttivo.

L’intesa raggiunta con la sottoscrizione del protocollo consentirà infatti di realizzare una serie di iniziative tra le quali: attività di orientamento; attività di formazione rivolta ai docenti per rendere i percorsi formativi quanto più connessi alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro; attività formative rivolte agli studenti, per sviluppare nei ragazzi le competenze cosiddette “trasversali”, necessarie per il saper lavorare (es. il lavoro di gruppo, senso di responsabilità civile e sociale, imprenditorialità); la costruzione di alleanze tra i diversi soggetti istituzionali e non; la realizzazione di tirocini formativi in aziende del settore, visite aziendali ecc. per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

La collaborazione con il MIUR si aggiunge a quella già instaurata con Re.Na.I.A nell’ottica di definire i rapporti tra gli istituti professionali e le Associazioni territoriali al fine di creare una rete tra i vari soggetti per diffondere pratiche di alternanza scuola lavoro. Il protocollo avrà una durata di tre anni e prevede un’azione di monitoraggio per proporre opportuni adeguamenti per il miglioramento dei risultati. Affinché il protocollo possa tradursi in proposte concrete Vi invitiamo a darne ampia diffusione presso gli associati e a creare canali di comunicazione diretta con le scuole, con l’obiettivo di favorire la stipula di Protocolli d’intesa a livello territoriale e sviluppare forme di collaborazione tra le istituzioni scolastiche e le imprese.