Negozi, dalla Regione contributi fino a 5mila euro per chi investe in sicurezza e ambiente

La Regione Lombardia mette disposizione 9 milioni di euro per i negozi che investono in innovazione, sicurezza e risparmio energetico.  Il Bando si chiama “IES Lombardia”(Impresa eco-sostenibile e sicura) ed è rivolto alle micro e piccole imprese commerciali e artigiane che hanno almeno una sede operativa o un’unità locale in Lombardia.
Sono previste due aree d’intervento. Con una misura si finanziano interventi per la sicurezza (sistemi antifurto, antirapina o antintrusione ad alta tecnologia) o per l’acquisto di dispositivi di pagamento per la riduzione del flusso di denaro contante. Con l’altra misura si sostiene l’acquisto di apparecchiature e impianti per la riduzione del consumo energetico e dell’impatto ambientale della loro. L’imprenditore può presentare domanda su entrambe le misure.
Il contributo a fondo perduto è pari al 50 per cento delle sole spese considerate ammissibili nel limite massimo di 5.000 euro per la sicurezza e di 10.000 euro per la sostenibilità ambientale.
La domanda può essere presentata dal 12 febbraio al 7 marzo a Unioncamere Lombardia solo tramite il sito https://webtelemaco.infocamere.it. 

Per maggiori informazioni e assistenza nella presentazione delle domande è a disposizione lo Sportello del Credito Fogalco: Matteo Milesi al numero 035.41.20.210 – mail. matteo.milesi@fogalco.it 




Rinnovo abbonamento canone speciale RAI per pubblici esercizi

Si ricorda che l’abbonamento speciale alla RAI per gli apparecchi televisivi e radiofonici presenti negli esercizi pubblici andrà rinnovato entro il 31 gennaio 2019.

Gli importi del canone non hanno subito nessuna variazione rispetto al 2018 e sono consultabili al seguente link: http://www.canone.rai.it/Speciali/Categorie.aspx.

Per quel che concerne le modalità di pagamento, si ricorda che, oltre alla tradizionale modalità di pagamento attraverso i bollettini di c/c postale che la RAI invia alle imprese prima della scadenza, è ora disponibile anche il servizio di addebito diretto (c.d. “SEPA”) che consente di pagare il canone con addebito dell’importo direttamente sul conto corrente bancario (cfr. Circolare Fipe n. 69/2018).

Per tutte le altre informazioni (modalità di pagamento, variazioni, disdette, ecc.) si rinvia al sito della RAI consultabile al seguente indirizzo http://www.canone.rai.it/Speciali/Speciali.aspx.

Ai sensi dell’art. 16 comma 2 della Legge n. 488/1999, il canone speciale per la televisione ricomprende anche quello per la radio; pertanto, i soggetti che hanno nel proprio locale sia radio che televisione sono tenuti a pagare solo il canone per la televisione, mentre i soggetti che hanno la radio ma non la televisione, saranno tenuti al pagamento del canone speciale per gli apparecchi radiofonici.

La Federazione ha avviato da tempo un tavolo di confronto con la RAI con la finalità di ridefinire i criteri di tariffazione del canone speciale, ormai obsoleti in quanto ancorati alla classificazione dei pubblici esercizi in categorie da tempo disapplicata. Come primo risultato concreto, la RAI, su richiesta ed impulso della Federazione, si è impegnata ad attivare nei prossimi mesi, e comunque prima dell’avvio della prossima stagione estiva, un mini-abbonamento speciale di durata trimestrale attivabile in qualsiasi momento dall’utente, a seconda delle sue specifiche esigenze. Sarà cura di questa Direzione fornire tempestivi aggiornamenti sulla questione.




Una campagna valorizza le arance italiane

Arance in tavola? Sì, ma italiane. Arriva una campagna nazionale per favorire i consumi di arance made in Italy, protezione naturale ed efficace in questo periodo dell’anno così freddo. La promuove fino al 22 aprile Ortofrutta Italia, l’organizzazione Interprofessionale che rappresenta l’intera filiera, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo. All’iniziativa aderiscono tutte le rappresentanze delle filiera ortofrutticola, dalla produzione alla distribuzione.
L’obiettivo è educare il consumatore alla stagionalità del prodotto e dimostrare ai consumatori finali quanta professionalità, esperienza e serietà hanno i negozi alimentari. Possono aderire i punti di vendita di tutte le maggiori catene della distribuzione moderna, i negozi del dettaglio specializzato e i grossisti dei principali mercati agroalimentari.

Ascom Bergamo Confcommercio invita tutti i commercianti di ortofrutta e i negozianti alimentari con banco frutta ad aderire esponendo la locandina della campagna che evidenzia soprattutto gli aspetti salutari delle arance, ossia l’alto contenuto di vitamina C, A e B, di sali minerali e polifenoli.

L’attività di promozione deve essere svolta per almeno un mese. La locandina può essere personalizzata con il proprio logo e con quelli degli operatori della filiera coinvolti. Le arance da promuovere sono, ovviamente, quelle made in Italy, provenienti da qualunque parte del territorio.

I commercianti interessati possono scaricare qui la locandina e per maggiori informazioni contattare Ascom Bergamo al numero 035 4120135 o al seguente indirizzo mail: alessandro.rota@ascombg.it




Dinamica più incerta nel mercato del lavoro in Lombardia

Secondo i dati lstat nel terzo trimestre 2018 gli occupati in Lombardia sono 4 milioni e 385 mila, in lieve aumento su base annua (+0,4%). Al di là delle fluttuazioni trimestrali durante il 2018, emerge un progressivo rallentamento della crescita iniziata nel 2013.

Prosegue il riassorbimento della disoccupazione, con il tasso che in un anno passa dal 6,3% al 5,4%: in questo trimestre la diminuzione sembra ascrivibile non solo alla crescita dell’occupazione ma anche a una minore partecipazione al mercato del lavoro. Più che dimezzate rispetto all’anno precedente le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni che scende così per la prima volta sotto i livelli del 2008, per effetto della prolungata fase di ripresa ma anche delle restrizioni poste dal legislatore nell’utilizzo dello strumento.

Rispetto a 10 anni fa il numero di lavoratori è aumentato (+1,9%): sono stati quindi pienamente recuperati i livelli occupazionali pre-crisi. Il tasso di occupazione invece è lievemente inferiore poiché la crescita degli occupati si è accompagnata a quella della popolazione in età lavorativa.

La crescita della base occupazionale lombarda rallenta in particolare nei Servizi. L’industria cresce per il secondo trimestre consecutivo, mentre le costruzioni continuano a registrare variazioni negative. Rispetto al 2008 i servizi hanno però registrato una significativa espansione del +9,4%, mentre l’industria non è ancora riuscita a recuperare pienamente (-2,2%); la recessione sembra aver causato perdite difficilmente recuperabili nell’edilizia, che in dieci anni ha lasciato sul campo oltre un terzo degli occupati.

Analizzando l’occupazione per genere, le donne, impiegate soprattutto nei servizi, risentono maggiormente del rallentamento rispetto agli uomini, che proseguono la crescita. Si allarga quindi il divario di genere, che negli anni della crisi si era ridotto grazie alla maggiore propensione delle donne a cercare lavoro. In Lombardia il tasso di occupazione femminile è comunque superiore di quasi 9 punti rispetto al valore nazionale (49,4%).

Inoltre, in dieci anni il peso della fascia più matura di lavoratori (55 anni e oltre) sullo stock occupazionale lombardo si è ampliato dal 10,7% al 19,1%. Parallelamente la quota giovanile (15-34 anni) si è ridotta dal 31,4% al 23%.

Il maggior contributo alla crescita occupazionale proviene, anche per il terzo trimestre 2018, dai dipendenti a termine (+7,3%): l’incidenza di questa tipologia di lavoratori ha raggiunto ormai il 10% del totale (era il 7,6% nel 2008).




Influencer a Bergamo: Grande successo per il tour di #inLombardia365

Grande successo per l’edizione 2018 di #inLombardia365, il progetto che ha come protagonista le destinazioni lombarde più belle, tra cui Bergamo che è stata la prima tappa di questo tour dedicato alle bellezze nostrane.

Blogger e influencer italiani e stranieri da Francia, Germania, Spagna, Regno Unito hanno avuto la possibilità di scoprire il territorio e le eccellenze lombarde e raccontare tutto attraverso i social media.

Tra le destinazioni anche Lago di Como, Varese e il Lago Maggiore, Cremona e Mantova, Valtellina, mentre musei, esperienze gastronomiche e cooking classes hanno completato questo tour originale.

Dal 2016 #inLombardia365 ha realizzato 62 tappe con oltre 210 bloggers/influencers coinvolti, mentre sono state oltre 25 milioni le impression sull’hashtag #inLombardia356, più di 1500 contenuti prodotti e oltre 830.000 azioni di engagement.

*Video dell’edizione 2017




Startup: Boom di nascite a Bergamo

Bergamo è quarta nella classifica nel lungo elenco di nascite di aziende nella prima settimana del 2019.

Già nei primi giorni del nuovo anno, secondo un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano, sono nate 76 attività nella bergamasca, in coabitazione con Cuneo.

Nei primi tre posti Roma, Milano e Torino, mentre complessivamente in Lombardia ogni giorno sono create 90 startup.

Commercio all’ingrosso e dettaglio, alberghi, ristorazione, costruzioni, manifatturiero, servizi sono tra i settori prevalsi delle attività appena formate.

 




FederModaMilano: saldi invernali milanesi 2019 da 430 milioni di euro

Da domani 5 gennaio al via a Milano, come nel resto della Lombardia, i saldi invernali: la stima delle vendite di FederModaMilano (Confcommercio Milano) è di 430 milioni di euro, con un acquisto medio a famiglia di 362 euro e, a persona, di quasi 170 euro. Lo sconto medio dei saldi invernali milanesi – stima FederModaMilano – sarà dal 30 al 40%.

Renato Borghi, presidente di FederModaMilano (Confcommercio Milano), commenta: “A Milano le stime sui saldi sono leggermente migliori rispetto al dato nazionale e dello scorso anno. Auspichiamo che questi saldi rispecchino le attese degli operatori del fashion retail e risveglino i consumi. Nei negozi di prossimità si troveranno ‘vere’ occasioni, attenzione al consumatore, personalizzazione e affidabilità del servizio”.

“I saldi – prosegue Borghi – sono la risposta dei negozi di vicinato al world ‘wild’ web e rappresentano anche una sorta di rito collettivo che esalta l’attrattività di Milano e dei Comuni dell’area metropolitana. Serve, però, un cambio di marcia nei consumi che può arrivare solo da una ripresa economica più solida. Auspichiamo che il 2019 parta nel segno della fiducia anche con questi saldi. Noi, con le nostre vetrine, la nostra professionalità e il nostro modo di fare impresa, ce la mettiamo tutta ed auspichiamo che da Milano possano giungere segnali positivi”.

Con l’avvio dei saldi invernali 2019 ritorna la tradizionale iniziativa dei “Saldi chiari” promossa da FederModaMilano (Confcommercio Milano) in sintonia con le associazioni dei consumatori.
Carte di credito. Durante i saldi l’operatore commerciale non può rifiutare il pagamento con carta di credito.

Cambi merce. Il dettagliante si impegna a sostituire, se possibile, o a rimborsare i capi acquistati che presentano gravi vizi occulti così come previsto dal Codice Civile ed in particolare dalle norme di recepimento della Direttiva 1999/44/CE.

Nel caso di non corrispondenza della taglia, il capo verrà sostituito con prodotti disponibili all’atto della richiesta di sostituzione. Qualora non fosse possibile la sostituzione per mancanza di capi o per mancato gradimento da parte del cliente, l’operatore rilascerà un buono acquisto di pari importo del prezzo pagato relativo ai capi da sostituire. Buono che il cliente dovrà spendere entro i successivi 120 giorni dall’emissione dello scontrino fiscale (che dev’essere presentato).

Prova prodotti. Il cliente ha diritto di provare i capi per verificarne la corrispondenza della taglia e il gradimento del prodotto. Sono esclusi dalla facoltà della prova i prodotti che rientrano nella categoria della biancheria intima e quei prodotti che, per consuetudine, non vengono normalmente provati.

Uniformità dei prezzi. Le catene di negozi che effettuano saldi si impegnano a porre in vendita gli stessi prodotti agli stessi prezzi. In caso di variazione del prezzo, la variazione viene praticata contemporaneamente in tutti i punti vendita della catena.

Riparazioni. Se il costo per l’adattamento o la riparazione dei capi acquistati è a carico del cliente, l’operatore commerciale deve darne preventiva informazione al cliente stesso e deve inoltre esporre, in modo ben visibile, un cartello informativo sul quale si dichiara espressamente che le riparazioni sono a carico del cliente.

Contenzioso. Eventuali contenziosi fra consumatori e imprese che aderiscono a “Saldi Chiari” saranno esaminati e giudicati dallo sportello di conciliazione istituito dalla Camera di Commercio.

 




Fatture: Dal 1 gennaio si entra nell’era digitale

Tra pochi giorni, dal 1 gennaio, entra in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica tra privati titolari di partita Iva. Nonostante le critiche e le richieste di rinvio, la nuova era della fatturazione porterà vantaggi per le aziende.

Come commenta il direttore Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini, dopo l’impatto iniziale, sul quale si dovrà recuperare il ritardo tecnologico e digitale di molti settori ci sarà un vantaggio diretto per le aziende perché l’emissione e la trasmissione della fattura elettronica ridurranno una serie di fasi legate alla gestione dei dati contabili.

Ascom Bergamo ha organizzato numerosi incontri spiegando gli strumenti necessari per capire come si produce la fatturazione elettronica ed è a disposizione di ogni impresa per accompagnare gli imprenditori nel passaggio dall’analogico al digitale.

Cosa fare
Entro il 1 gennaio 2019 tutti gli imprenditori devono scegliere un programma di fatturazione in formato xml o aggiornare il programma già in possesso, dotarsi di una firma elettronica, pensare alla modalità di ricezione delle fatture (pec o codice destinatario), integrare l’anagrafico dei proprio clienti con l’indirizzo telematico preventivamente richiesto, dotarsi dei codici personali per l’accesso alla propria area riservata, aggiornare la propria area riservata indicando il proprio indirizzo telematico, creare il proprio QR-code, dotarsi di un programma di trasformazione dei file xml in pdf (per la lettura facilitata), sottoscrivere un contratto con un operatore certificato per affidare la conservazione sostitutiva dei documenti.




Sistri ufficialmente abolito dal 1° gennaio 2019

Il sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali (Sistri) sarà definitivamente soppresso a partire dal 1 gennaio del 2019. Dal primo gennaio 2019 il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti sarà gestito in maniera diretta dal ministero dell’Ambiente e, fino alla sua piena operatività, i titolari soggetti alla tracciabilità dovranno continuare a usare il medesimo sistema utilizzato ora, quello cartaceo.

Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri, attuando così nel Dl Semplificazioni la volontà politica espressa dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa (M5S), già nei primi giorni del suo insediamento. “Il Sistri è stato uno dei più grandi sprechi nella gestione dei rifiuti speciali – ha detto Costa -, un sistema mai entrato effettivamente in funzione, che però ha comportato costi sostenuti dalle imprese coinvolte e dallo Stato, che hanno superato i 141 milioni di euro dal 2010 ad oggi”.

Dal 2010 al 2014 sono stati fatturati 290 milioni, di cui quasi 90 pagati, mentre dal 2015 al 2018 fatturati 66 milioni, pagati 51. Attualmente era in corso un affidamento da 260 milioni in 5 anni, che viene quindi sospeso cancellando il Sistri.

“Il Sistri aveva lo scopo, assolutamente condivisibile e anzi necessario, di tracciare l’intero sistema di rifiuti speciali del Paese, ma non è mai stato operativo – ha spiegato Costa -. Nel frattempo le imprese aderenti, quelle con più di 10 addetti, hanno dovuto pagare iscrizioni, adeguamenti tecnologici, aggiornamenti per i mezzi e per il personale e infilarsi in un ginepraio di norme, sanzioni, poi sospese, poi riattivate, quindi nuovamente sospese, esenzioni, eccezioni, nuovi obblighi: insomma un inferno normativo durato otto anni”.

Il nuovo Sistri, gestito direttamente dal ministero dell’Ambiente, costerà circa 3 milioni di euro l’anno. “Si deve entrare in una sorta di Sistri 2.0 – ha concluso Costa – che digitalizzi l’intera tracciabilità dei rifiuti e i documenti fiscali, superando in tal modo il doppio binario cartaceo/digitale e il registro di carico e scarico”.




Festività natalizie, uffici Ascom chiusi il 24 dicembre

 

In occasione delle festività natalizie tutti gli uffici Ascom di Bergamo e di Albino, Calusco d’Adda, Clusone, Lovere, Osio Sotto, Romano di Lombardia, Sarnico, Trescore, Treviglio e Zogno rimarranno chiusi tutto il giorno lunedì 24 dicembre. Riapriranno regolarmente giovedì 27 dicembre.