Camera di Commercio, un secondo semestre pesante per l’economia bergamasca

Prosegue la caduta della produzione manifatturiera in provincia di Bergamo, riflettendo nei dati del secondo trimestre del 2020 gli effetti della pandemia e delle misure di contenimento adottate. Secondo le ultime rilevazioni il divario rispetto ai livelli produttivi dello stesso periodo del 2019 ha raggiunto il -20,1% per le imprese industriali con almeno 10 addetti e il -22,3% per quelle artigiane con 3 o più addetti. L’indice della produzione, che fa riferimento al livello medio del 2010 pari a 100, scende per entrambi al minimo storico: rispettivamente 85,2 per l’industria e 78,7 per l’artigianato. In compenso, risalgono le aspettative degli imprenditori con un miglioramento del clima di fiducia rispetto al primo trimestre, anche se resta negativo il saldo tra previsioni di crescita e di diminuzione, ben lontano dai livelli dell’anno scorso.
Per l’industria bergamasca il calo congiunturale della produzione rispetto al trimestre precedente risulta pari al -11,6%, con una accelerazione rispetto al primo trimestre (quando era di -9,8%). Nel complesso, il risultato della provincia di Bergamo è però leggermente migliore di quello registrato a livello regionale: in Lombardia il calo congiunturale è stato del -12,7% con una variazione su base annua del -20,7%.
Lo shock economico non ha colpito tutti i settori in modo uniforme: sono state minori le perdite per l’industria alimentare e la chimica, mentre gomma-plastica e meccanica hanno mostrato un calo vicino alla media complessiva. I contraccolpi più pesanti hanno riguardato i comparti legati alla filiera della moda, con perdite produttive su base annua nell’ordine del 40%.
Il fatturato, che nel primo trimestre aveva evidenziato un calo su base annua più limitato, nel secondo trimestre registra una discesa più pronunciata con un -20,3% rispetto ai livelli del 2019, in linea con il dato della produzione.
Anche il dato sugli ordinativi mostra un ulteriore peggioramento della dinamica: quelli relativi al mercato interno scendono del -26,1% su base annua (la variazione tendenziale era pari al -10,5% nel primo trimestre), mentre gli ordini esteri, che nel primo trimestre avevano fatto registrare un segno ancora positivo, mostrano adesso un forte calo (-22,6%). Come previsto, con l’allargarsi della pandemia agli altri paesi anche la domanda estera è venuta progressivamente a ridursi.
Gli strumenti a sostegno dell’occupazione e il blocco dei licenziamenti hanno per ora “congelato” il dato sull’occupazione delle imprese. Mentre la Cassa Integrazione è utilizzata dal 74% delle imprese industriali intervistate a Bergamo, il numero di addetti risulta in lieve calo rispetto al trimestre precedente (-0,2%).
Il calo della produzione manifatturiera bergamasca nei due primi trimestri del 2020 è di intensità maggiore anche in confronto alla crisi finanziaria internazionale del 2008-2009. Le aspettative degli imprenditori registrano però nel secondo periodo un miglioramento dei livelli di fiducia, con saldi tra le previsioni di aumento e diminuzione della produzione che, pur negativi, si riducono significativamente (per la produzione la differenza tra pessimisti e ottimisti passa da  -58,8% a -16,1%). I risultati sono in linea con una possibile ripresa nella seconda parte dell’anno, anche se la fiducia rimane lontana dai livelli pre-Covid, con tempi di pieno recupero tutti da valutare.
Anche il calo della produzione dell’artigianato manifatturiero bergamasco nel secondo trimestre è stato molto rilevante. Con una variazione congiunturale di -10,2% – in rallentamento in confronto ai primi tre mesi dell’anno (-16%) – la perdita su base annua si attesta a -24,3%, dato lievemente meno marcato rispetto alla media lombarda. Anche il fatturato e gli ordinativi interni registrano flessioni superiori al 20% rispetto allo stesso periodo del 2019 (rispettivamente -22,3% e -21,9%), completando un quadro di estrema gravità per l’artigianato produttivo della provincia; l’unico indicatore a mostrare una sostanziale tenuta è quello relativo al saldo occupazionale (-0,1% nel trimestre), spiegato dall’ampio ricorso alla Cassa Integrazione (72% delle imprese). Come per le imprese industriali, le aspettative degli imprenditori artigiani indicano un miglioramento per il prossimo trimestre, anche se il livello di fiducia è più basso che nell’industria. L’indicatore su cui le valutazioni sono più ottimiste è la domanda estera, per cui il maggior grado di dipendenza dell’artigianato dal mercato domestico si traduce in valutazioni più pessimistiche degli imprenditori sulla possibilità di una ripresa in tempi rapidi.
Anche per le imprese bergamasche dei servizi prosegue il significativo calo dei livelli di fatturato, che fa registrare una perdita su base annua del -24,2% dopo il -12,1% del primo trimestre. Le attività di alloggio e ristorazione si confermano il settore più colpito, con una diminuzione di fatturato superiore al 50%, mentre i servizi alle imprese riescono a limitare i danni grazie alla possibilità di lavorare in remoto.
Il commercio al dettaglio conferma la flessione più ridotta tra i macro settori analizzati (-17,1% la variazione di fatturato su base annua), per via della tenuta dei consumi alimentari di cui hanno beneficiato soprattutto i supermercati. Le perdite risultano però molto ingenti per i negozi non alimentari, dove le vendite risultano diminuite di circa il 30%. Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “Ci aspettavamo questi risultati perché il blocco produttivo è iniziato con marzo ma ha interessato soprattutto il secondo trimestre. Si tratta di numeri certamente preoccupanti, tuttavia le aspettative espresse dagli imprenditori intervistati mostrano un miglioramento del clima di fiducia rispetto al periodo precedente, cosa che fa auspicare risultati più incoraggianti per il prossimo trimestre.”




Distretto di Seriate, questionario per un bando a misura del commercio

L’Amministrazione comunale di Seriate partecipa, in collaborazione con Ascom Confcommercio Bergamo, Confesercenti e le associazioni del territorio, al nuovo bando regionale per i Distretti del Commercio. L’obiettivo è rilanciare e incrementare la competitività degli esercizi commerciali interni all’area distrettuale, elevare l’attrattività dell’offerta e la qualità urbana.
 
Per sostenere le attività del territorio nella difficile situazione causata dall’emergenza sanitaria Covid-19, il Distretto del Commercio (DUC) Città di Seriate, nato nel 2010, a breve pubblicherà un bando di contributo, che permetterà di erogare 100 mila euro messi a disposizione dalla Regione Lombardia.
Per comprendere al meglio l’effettivo fabbisogno delle imprese, il DUC ha predisposto un breve questionario, disponibile sul sito comunale al seguente link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfKuuGE87LLRWewBsNtEjF6cqJIYZ9P26BSDYJbEexjh4azjw/viewform?vc=0&c=0&w=1. Le informazioni raccolte saranno utilizzate per comprendere le principali esigenze delle imprese del territorio, in modo da pubblicare un bando che sia il più possibile in linea con le necessità riscontrate.
 
«Questo bando è una nuova opportunità che si inserisce tra le politiche di rilancio e supporto alle attività di vicinato, così da sostenerne la ripresa economica attraverso progetti mirati – dichiara l’Assessore al Commercio Gila Cremonini -. Il Distretto della Città di Seriate in queste settimane sta predisponendo un progetto strategico da candidare sul bando di Regione Lombardia. Grazie ad esso, il territorio potrebbe ottenere dei fondi da destinare allo sviluppo del tessuto economico-commerciale seriatese. Per orientare al meglio le strategie d’azione e definire le priorità di intervento è necessario conoscere le principali esigenze delle imprese del territorio. Per questo motivo è stato predisposto un questionario. Mi auguro che siano numerosi i commercianti che risponderanno alle domande, perché attraverso le loro risposte si può registrare meglio l’impatto subito dalle attività di vicinato a causa del Covid e si possono accogliere suggerimenti per disegnare le future strategie di rilancio e sviluppo».
 
Il bando si rivolge alle imprese commerciali dell’area distrettuale che svolgono attività di ristorazione, somministrazione o vendita diretta al dettaglio di beni o servizi, con vetrina su strada o al piano terreno degli edifici, o forniscono servizi tecnologici innovativi di logistica, trasporto e consegna a domicilio alle imprese del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato che coprano in tutto o in parte il territorio del Distretto del Commercio. Per loro la Regione Lombardia mette a disposizione 100 mila euro di contributi, che potranno essere usati per:
– avviare nuove attività o subentrare in locali sfitti
– rilanciare attività esistenti
– adeguare gli standard di sicurezza sanitaria
– attivare la vendita online e di trasporto e consegna a domicilio
– integrarsi con le infrastrutture e servizi comuni del Distretto
 
Il contributo regionale sarà erogato a fondo perduto per finanziare le spese sostenute in conto capitale. Il contributo sarà calcolato nella misura massima del 50% delle spese sostenute dai negozianti a partire dal 5 maggio scorso e riguardanti:
– opere edili private (ristrutturazione, ammodernamento dei locali, lavori su facciate ed esterni
ecc.)
– installazione o ammodernamento di impianti
– arredi e strutture temporanee
– macchinari, attrezzature e apparecchi
– veicoli da destinare alla consegna a domicilio
– realizzazione, acquisto o acquisizione tramite licenza pluriennale di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc.
– materiali per la protezione dei lavoratori e dei consumatori e per la pulizia e sanificazione dei locali e delle merci
– spese per eventi e animazione
– spese di promozione, comunicazione e informazione a imprese e consumatori
– affitto dei locali per l’esercizio dell’attività di impresa
 
I titolari di attività del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato, attive nell’area del Distretto Urbano del Commercio di Seriate, con vetrina sul fronte strada o al piano terreno degli edifici, interessati a partecipare al bando compilino il questionario e scrivano una mail a suap@comune.seriate.bg.it.



Immobiliaristi, Caironi entra nel consiglio nazionale Fimaa

Oscar Caironi, presidente Fimaa Bergamo e coordinatore e presidente Fimaa Lombardia, è stato eletto nel consiglio di Fimaa nel corso dell’assemblea elettiva. Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari, (aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia), in rappresentanza delle oltre 12mila imprese associate, ha confermato Santino Taverna presidente nazionale dell’associazione per il quinquennio 2020-2025.
Oscar Caironi, 55 anni, titolare di Oromedia, agenzia immobiliare cittadina, sottolinea l’importanza della rappresentanza in questo momento storico, in cui la Federazione ha il compito di indicare le nuove strade da percorrere a tutela delle categorie rappresentate, in un mondo radicalmente cambiato anche a causa della pandemia da Covid-19. “Ci aspetta un quinquennio impegnativo, con il mercato in continua evoluzione- commenta Caironi- . Fondamentale per la nostra associazione puntare su servizi e formazione. Oltre il 70% dei nostri associati è composto da mono-partite Iva e molti agenti non hanno ufficio e si appoggiano su spazi in condivisione o temporanei. Continueremo a puntare sulla qualificazione professionale, battendoci per ottenere l’obbligatorietà della formazione, con crediti formativi e corsi realizzati in collaborazione con le università. Intendiamo anche regolamentare la professione, che va esercitata in esclusiva, come accade per gli ordini e categorie professionali. Solo così si rende concreta la crescita professionale degli operatori”. Tra le principali sfide, la semplificazione burocratica e la digitalizzazione per agevolare la gestione di ogni pratica: “Le agenzie devono aprirsi al mondo 4.0: la registrazione on line dei contratti preliminari e la condivisione delle schede catastali e documentali con l’Agenzia delle Entrate possono ridurre tempi e rendere più snella l’intermediazione. Ci batteremo per rendere più veloce ed efficace la gestione documentale e catastale degli immobili” conclude Caironi

Il nuovo consiglio Fimaa

L’assemblea è stata chiamata ad eleggere anche i componenti del Consiglio nazionale e dei Collegi dei Revisori dei conti e dei Probiviri.

Fanno parte del nuovo Consiglio oltre al presidente Santino Taverna (Fimaa Varese) e a Oscar Caironi (Fimaa Bergamo) anche: Valerio Arseni (Fimaa Lecce), Pier Luigi Bairo (Fimaa Genova), Carlo Barbagli (Fimaa Arezzo), Mirko Bargolini (Fimaa Como), Luciano Bianchi (Fimaa Grosseto), Davide Bisi (Fimaa Pavia), Giuseppe Campisciano (Fimaa Milano, Lodi, Monza e Brianza), Roberto Capriglione (Fimaa Marche Centrali), Giancarlo De Bartolomeo (Fimaa Taranto), Vincenzo De Falco (Fimaa Campania), Silvia Dell’Uomo (Fimaa Padova), Pasquale Di Santo (Fimaa Foggia), Pietro Alfredo Falbo (Fimaa Calabria Centrale), Enrico Fenoglio (Fimaa Asti), Laura Forzano (Fimaa Savona), Alessandro Gabriele (Fimaa Lucca e Massa Carrara), Francesco Gentili (Fimaa Verona), Maurizio Iori (Fimaa Roma), Roberto Maccaferri (Fimaa Bologna), Marco Mainas (Fimaa Sud Sardegna), Antonino Nicolosi (Fimaa Catania), Andrea Oliva (Fimaa Trieste), Maurizio Pezzetta (Fimaa Roma), Vittorio Piscitelli (Fimaa Lazio Sud), Alessandro Simonetto (Fimaa Venezia e Rovigo), IvanoVenturini (Fimaa Ravenna).




Istat, prosegue a giugno la diminuzione dell’occupazione

Rispetto al mese di maggio 2020, a giugno prosegue, a ritmo meno sostenuto, la diminuzione dell’occupazione e la crescita del numero di persone in cerca di lavoro, a fronte di un calo dell’inattività. Continua anche il recupero del numero di ore lavorate pro capite. La diminuzione dell’occupazione su base mensile (-0,2% pari a -46mila unità) coinvolge le donne (-0,9% pari a -86mila), i dipendenti permanenti (-0,4% pari a -60mila) e gli under50, mentre gli occupati aumentano tra gli uomini (+0,3% pari a +39mila), i dipendenti a termine, gli indipendenti e gli ultracinquantenni. Nel complesso, il tasso di occupazione scende lievemente, attestandosi al 57,5% (-0,1 punti percentuali). L’aumento delle persone in cerca di lavoro è consistente (+7,3% pari a +149mila unità), riguarda soprattutto gli uomini (+9,4% pari a +99mila unità, contro il +5,0%, pari a +50mila, delle donne) e interessa tutte le classi di età. Il tasso di disoccupazione risale all’8,8% (+0,6 punti) e, tra i giovani, al 27,6% (+1,9 punti). La diminuzione del numero di inattivi (-0,7% pari a -99mila unità) si registra tra gli uomini (-2,5% pari a 131mila unità) e tra i minori di 64 anni, a fronte di un aumento delle donne inattive (+0,4% pari a +31mila). Complessivamente cala il tasso di inattività che si attesta al 36,8% (-0,3 punti). Nella media del secondo trimestre 2020, rispetto al primo, l’occupazione risulta in evidente calo (-2,0% pari a -459mila unità) per entrambe le componenti di genere. Diminuiscono nel trimestre anche le persone in cerca di occupazione (-15,7% pari a -364mila), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+5,9% pari a +793mila unità). Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione hanno determinato un calo rilevante rispetto al mese di giugno 2019 (-3,2% pari a -752mila unità), che coinvolge entrambe le componenti di genere, i dipendenti (-613mila), gli autonomi (-140mila) e tutte le classi d’età; l’unica eccezione risultano essere gli over50 (+102mila). Il tasso di occupazione scende in un anno di 1,8 punti. Infine, nell’arco dei dodici mesi, calano in misura consistente le persone in cerca di lavoro (-11,5%, pari a 286mila unità), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+6,8%, pari a +899mila). L’indagine statistica ha risentito degli ostacoli che l’emergenza sanitaria in corso pone alla raccolta dei dati di base. Sono state sviluppate azioni correttive che ne hanno contrastato gli effetti statistici negativi e hanno permesso di elaborare e diffondere i dati relativi al mese di giugno 2020.




Turismo, al via la campagna “Quanto sei bella Bergamo!”

Giorgio Beltrami, presidente VisitBergamo

In questo contesto di  inizio ripartenza, nasce la nuova campagna di promozione del territorio di Bergamo promossa da Visit Bergamo, un’iniziativa che proseguirà lungo tutto l’anno 2020. Bergamo è oggi conosciuta nel mondo intero come l’epicentro occidentale della pandemia: è necessario cogliere l’occasione della notorietà della parola Bergamo, soprattutto sulla rete internet, per dissociare da essa il concetto di sofferenza e associarle invece un nuovo e semplice concetto di bellezza.
Per questo nasce “Quanto sei bella Bergamo!” una semplice affermazione che si rivolge ai bergamaschi in primis, ma che si allarga all’Italia e al mondo intero per raccontare a tutti che Bergamo è soprattutto bellezza e rinascita.
La campagna si declinerà “Through The Line” ovvero social e web, ma punta a intercettare anche un pubblico più eterogeneo con una promozione “Above The Line” attraverso una serie di affissioni e spot televisivi. Le affissioni prevedono una diffusione sul territorio provinciale, all’aeroporto di Orio al Serio il Caravaggio, ma anche in alcuni luoghi di Milano, Firenze, Siena, Genova (per un periodo che va dalle due alle quattro settimane), oltre a spot televisivi 
Per quello che riguarda il mercato internazionale, VisitBergamo prevede un concorso attraverso il quale sarà possibile vincere una vacanza di quattro giorni sul territorio bergamasco e una campagna sui social network particolarmente massiccia, declinata nazione per nazione e con una particolare attenzione alla promozione delle esperienze disponibili a Bergamo.
“Promozione, formazione e rete: queste le parole chiave verso cui  la strategia per il rilancio del turismo bergamasco dovrà puntare  nei prossimi mesi- commenta Claudio Bolandrini, Consigliere delegato al turismo della Provincia di Bergamo-.  A partire da questi elementi, occorre proseguire nel lavoro di costruzione di alleanze tra enti locali, soggetti istituzionali ed economici che possono permettere la valorizzazione dei diversi prodotti turistici integrando le opportunità dell’offerta presente sul territorio provinciale.”
Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo ha sottolineato:  “I dati dei flussi di visitatori del 2019 confermano come il turismo – grazie anche allo straordinario sviluppo dell’aeroporto – sia emerso negli ultimi anni come una componente essenziale della nostra economia. Oggi è pressoché azzerato. Bergamo – lo sappiamo – non è una qualunque città alle prese con la crisi innescata dal coronavirus. Bergamo si è trovata ed essere l’epicentro di questo flagello. L’impresa a cui Bergamo è chiamata è dunque quella di riprendersi da un colpo da ko, ricostruendo ciò che è andato distrutto in poco più di due mesi, di ribaltare l’immagine della città – oggi universalmente collegata al nome del virus – per tornare a renderla attrattiva, soprattutto sotto il profilo turistico”. L’obiettivo, ribadisce il sindaco, è ridisegnare e ricostruire  l’immagine della città in chiave turistica e culturale, visto che con Brescia sarà nel 2023 capitale italiana della cultura: “Ci aspetta un grande lavoro, in cui il capoluogo è chiamato ad un ruolo di riferimento per tutto il territorio provinciale. Abbiamo iniziato questo percorso con l’alleanza con Brescia, Cremona, Mantova e Milano, promuovendoci di fatto a vicenda in quest’estate 2020 con la campagna “Why not?”, ora siamo pronti a rilanciare con “Quanto sei bella Bergamo!”, primo tassello per la rinascita turistica futura del nostro territorio. Con un orizzonte preciso, quello del 2023, quando la nostra città, insieme a Brescia, sarà capitale italiana della cultura”. Giorgio Beltrami, Presidente di VisitBergamo, aggiunge:  “Oggi registriamo l’importante dato relativo al 2019, un anno che  confermava il trend positivo in ambito turistico, ma soprattutto registriamo i primi cenni di ripresa del comparto nel 2020,che vogliamo leggere come segnale della rinascita di questo territorio. Una rinascita che porta con sé tutto il lavoro corale delle istituzioni che compongono VisitBergamo: la Camera di Commercio , la Provincia e il Comune di Bergamo assieme agli operatori di tutto il territorio bergamasco, che ringrazio”. Carlo Mazzoleni, Presidente della Camera di commercio di Bergamo, sottolinea il ruolo dell’Ente in questa difficile fase: “La Camera di commercio sostiene da tempo l’attrattività del territorio per missione istituzionale e ha lanciato diversi progetti di promozione per valorizzare il turismo. La pandemia Covid-19 ha provocato una profonda crisi nel “Sistema Turismo” e la nostra volontà di promuovere e sostenere fortemente questa importante campagna di comunicazione è finalizzata a recuperare in positivo l’immagine del nostro territorio e ristabilire un generale clima di fiducia, anche in vista degli importanti appuntamenti di Bergamo e Brescia Capitali italiane della Cultura 2023 e delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.” 

 

 

 




Auto, Loreno Epis nel direttivo nazionale di Federmotorizzazione

Loreno Epis, presidente del Gruppo Autosalonisti Ascom Confcommercio Bergamo, è stato eletto tra i componenti della Giunta di Federmotorizzazione, la rappresentanza nazionale del settore automotive Confcommercio. Epis, 56 anni, titolare dell’Autosalone Epis di Scanzorosciate, attività storica da tre generazioni specializzata nella vendita di auto usate, era già consigliere della Federazione dal 2015. “Non posso che ringraziare l’assemblea per la fiducia rinnovata, un riconoscimento alle attività che con Ascom abbiamo portato avanti, dalla formazione all’organizzazione di eventi nazionali e convegni di grande richiamo, come quello dedicato alle auto elettriche” commenta Epis. Il settore è in grande difficoltà e l’azione sindacale sarà centrale per dare voce alle imprese e ottenere dalle istituzioni aiuti per sostenere l’automotive. “Siamo in prima linea per chiedere incentivi per l’acquisto di auto nuove e usate. Abbiamo il parco circolante più vecchio d’Europa, con il 35% di auto “ante Euro 4”, quindi altamente inquinanti. Eppure al nostro settore sono state destinate risorse pari a 50 milioni di euro, contro i 5 miliardi di euro stanziati da Francia e Germania. Inoltre gli incentivi non sono vincolati alla rottamazione di auto vecchie, ma sono a disposizione (seppur con un dimezzamento delle risorse a disposizione, da 1500 euro per l’acquisto con demolizione a 750 euro senza radiazione veicolo) anche per chi decide di acquistare una nuova autovettura. Inoltre gli incentivi sono legati a vetture a bassissime emissioni, in particolare ibride e elettriche, e il nostro desiderio è di vederli estesi agli Euro 6”.

Le nomine dell’Assemblea Nazionale di Federmotorizzazione sono confermate per il quinquennio 2020-2025. Alla Presidenza, per acclamazione, è stato rieletto Simonpaolo Buongiardino (Milano), che sarà affiancato dai vicepresidenti Klaus Algieri (Cosenza) e Gianluca Mascagni (Bologna). In Giunta, oltre a Loreno Epis, Saul Mariani (Lecco), Luigi Pucciarelli (Bologna) – Settore Autorimesse, e Oscar Zorgniotti (Gorizia) – Settore Autoriparazioni. Il consiglio è composto da: Michele Biselli (Perugia), Vittorio Graziani (La Spezia), Giovanni Innocenti (Caserta), Sergio Iovino (Napoli), Francesco Maldarizzi (Bari), Roberto Scavuzzo (Varese) – Settore Ricambi e Assistenza, Andrea Toffoli (Lodi) e Maurizio Zoccarato (Alessandria). 




Saldi estivi, la Regione Lombardia li anticipa a sabato 25 luglio

Saldi anticipati di una settimana. La decisione è arrivata ieri da Regione Lombardia che con una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Mattinzoli, ha deciso di far partire i saldi già sabato 25 luglio.
L’anticipo si è reso possibile in virtù della decisione assunta dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome lo scorso 7 maggio, che rimetteva alla valutazione delle singole Regioni l’eventuale anticipo rispetto alla data del 1° agosto, in relazione alla situazione economica derivante dal Covid-19. Un anticipo che non mancherà di causare in questi pochi giorni tempo disagi al mondo del commercio. Da sempre, infatti, i saldi, dividono gli operatori tra chi ritiene giusto ritardarli e chi anticiparli, ma una decisione così affrettata non giova a nessuno.

“L’augurio che facciamo è che questo anticipo possa realmente aiutare le nostre imprese – sottolinea il direttore Ascom Bergamo, Oscar Fusini -. Tutto dovrà essere organizzato nel giro di poco e la situazione è talmente grave che ci sono state pressioni sia da chi ritiene giusto ritardare i saldi, sia da chi invece li ha voluti riportare a luglio. Molti operatori si trovano in difficoltà perché non hanno tempo di programmare questo atteso appuntamento. La questione saldi ha sempre diviso gli operatori, ma dopo il lockdown era stato deciso di ritardarli pensando così di favorire la vendita della merce a margine pieno, anche la nostra categoria si era espressa per il posticipo”.

Ma non solo: quest’anno i saldi dovranno essere a prova di coronavirus, con l’obbligo di sanificazione delle mani prima di toccare la merce (a discrezione del commerciante invece la sanificazione degli indumenti) e una complessa gestione dei flussi.
“Il percorso che ha portato alla decisione di anticipare i saldi – ha spiegato l’assessore Mattinzoli – nasce da sollecitazioni scaturite da un confronto serrato con le categorie. La strada del dialogo è sempre stata e continuerà a essere alla base del rapporto tra la nostra Giunta e le associazioni di settore”.

IL DECALOGO DEI SALDI CHIARI E SICURI

  1. Mantenere la distanza di 1 metro tra i clienti
  2. Igienizzare le mani prima di toccare i prodotti
  3. Utilizzare obbligatoriamente la mascherina
  4. Il cambio dei prodotti è a discrezione del negoziante e solo se non danneggiati
  5. La prova dei capi è a discrezione del negoziante in questo caso indossare la mascherina e igienizzare le mani
  6. Favorire modalità di pagamento elettroniche
  7. Assicurare la stagionalità dei prodotti in saldo e il deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo
  8. Ė obbligatorio esporre il prezzo di vendita, lo sconto e il prezzo finale
  9. Modifiche e/o adattamenti sartoriali sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione
  10. Sostare all’interno dei locali solo il tempo necessario all’acquisto di beni



Notti in sicurezza: per prevenire gli incidenti si torna a casa con il Safe Driver

Con la riapertura dei locali ritorna il progetto Safe Driver, una delle iniziative di “Notti in Sicurezza” che mira alla prevenzione degli incidenti stradali alcol e droga correlati con la finalità specifica di favorire la diminuzione del numero di guidatori con tasso alcolemico superiore allo zero. Il Safe Driver è infatti un individuo che decide di astenersi dal bere alcolici in occasioni sociali all’obiettivo di guidare e riaccompagnare i passeggeri in sicurezza. L’iniziativa è coordinata dal SerD di Bergamo dell’Asst PG23 e dall’ Associazione Genitori Atena ed è sostenuta oltre che da Ascom anche da Ats Bergamo, Polizia Stradale di Bergamo, Croce Rossa Italiana Delegazione di Bergamo, Rotary Club Dalmine Centenario, Bolgia Dj’s from World, con la collaborazione di Aci di Bergamo, Polizia Locale Bergamo, Comune di Bergamo – Assessorato alle Politiche Giovanili.

Fari accesi sulla prevenzione      
Safe Driver costituisce un punto di riferimento costante e credibile negli spazi d’intrattenimento e della movida notturna offrendo un intervento selettivo in materia di prevenzione sul consumo di sostanze nei luoghi di divertimento. Il progetto coinvolge principalmente i giovani ma è rivolto anche a tutti coloro che frequentano i luoghi di aggregazione di Bergamo e si basa sulla presenza di volontari e operatori appositamente formati.

Come funziona
Verrà allestita una postazione presso la quale sarà possibile ricevere informazioni riguardanti l’uso di alcol e sostanze e la guida, richiedere materiale informativo di sensibilizzazione sull’uso delle sostanze alcoliche ed effettuare la misurazione del tasso alcolemico. Qualora il tasso alcolemico registrato dall’etilometro risulti pari a zero, l’utente riceverà un omaggio (drink analcolico, ingresso alla discoteca gratuito) che potrà utilizzare nel medesimo luogo. Le persone interessate all’iniziativa potranno compilare un questionario anonimo per esprimere il proprio punto di vista ed eventualmente rilasciare un contatto per partecipare all’iniziativa.

 

Per informazioni:

Telefono: 3662780232 – 0352676391 (ASST PG 23) – safedriver.nottiinsicurezza@gmail.com

Facebook: Notti in Sicurezza – Safe Driver

 




Dalla Regione 17 milioni di euro per la riqualificazione di alberghi, villaggi e campeggi

Poche prenotazioni e fatturati in calo. Contro il turismo in difficoltà Regione Lombardia scende in campo a sostegno del settore con un bando che rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno per alberghi e non solo. Pubblicato sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia il bando prevede uno stanziamento di 17 milioni per la realizzazione e la riqualificazione di strutture ricettive alberghiere e strutture ricettive non alberghiere all’aria aperta. L’obiettivo è promuovere progetti di eccellenza che possano migliorare l’offerta ricettiva di alberghi, hotel, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi e condhotel, ma anche di strutture ricettive non alberghiere all’aria aperta come villaggi turistici, campeggi e aree di sosta.

Domande entro il 15 ottobre
Lo stanziamento di 17 milioni di euro è dedicato alle micro, piccole e medie imprese e le domande potranno essere presentate fino a giovedì 15 ottobre 2020. La misura finanzierà al 50% e a fondo perduto progetti per un investimento minimo complessivo di 80.000 euro, con la possibilità di ricevere un contributo massimo fino a 200.000 euro per progetti che rientrino nei seguenti macrotemi: enogastronomia-food experience; natura-green; sport-turismo attivo; terme e benessere; fashion-design; business congressi-incentive.
Le domande devono essere presentate esclusivamente in forma telematica, accedendo alla piattaforma www.bandi.servizirl.it e compilando l’apposita modulistica (per tutte le informazioni sul provvedimento è possibile consultare il link: bando turismo aree aperte).

Nessun click day ma la progettualità diventa fondamentale
Se il bando è aperto non bisogna affrettarsi come ha spiega Antonio Allievi, consulente Fogalco ed esperto di finanza agevolata, al webinair organizzato martedì 21 luglio per presentare il bando e le altre opportunità di finanziamento: “Si tratta di un bando a valutazione e c’è tempo fino al 15 ottobre per partecipare. Non bisogna quindi fare tutto di corsa quindi ma è importante pensare a un’attenta progettazione a monte nei tempi e nei modi. Si tratta, infatti. di un bando la cui tempistica permette alle imprese di affrontare l’ivnestimento una volta saputo se quel contributo verrà ottenuto. Oggi si possono presentare le domande e dal 15 ottobre per 120 giorni la Regione si occuperà di stilare la graduatoria e da gennaio l’imprenditore saprà se il suo progetto andrà a contributo”.

L’assessore Lara Magoni

L’assessore Lara Magoni: “Nuova linfa all’offerta ricettiva del nostro territorio”
“Questa misura garantisce nuova linfa all’offerta ricettiva del nostro territorio – sottolinea l’assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, Lara Magoni -. Un ulteriore segnale mirato a far ripartire il comparto e guardare al futuro con maggiore ottimismo. Le montagne, i laghi e le città d’arte della Lombardia sono da sempre accoglienti e attrattive, siamo impegnati al massimo per continuare a far sì che questi luoghi siano sempre protagonisti. Oltre al bando, abbiamo in programma una campagna promozione del valore di 2 milioni di euro che andrà a sostenere tutti i territori a vocazione turistica della Lombardia. Oggi, infatti, l’offerta c’è ed è molto valida ma manca la domanda e come Regione abbiamo il dovere di sostenere il settore turistico”.

Il bando “Safe working – Io riapro sicuro”
Per aiutare ancora di più le micro e piccole imprese nella ripresa dopo l’emergenza Covid-19, la Giunta di Regine Lombardia, su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Mattinzoli, ha approvato una delibera con cui si amplia la platea destinataria del bando “Safe working – Io riapro sicuro”. Vi potranno partecipare tutte le micro e piccole imprese la cui attività era stata sospesa dai provvedimenti delle autorità competenti per l’emergenza sanitaria e quindi anchge quelle del settore turistico-rivettivo: strutture alberghiere, ricettive, attività d’intrattenimento, artistiche, sale da concerto. Lo stanziamento complessivo della misura è di circa 16 milioni e il bando prevede un contributo per gli interventi che riguardano la messa in sicurezza sanitaria dell’impresa e i dispositivi di protezione individuale come mascherine, guanti, occhiali. Sono comprese quelle riguardanti i macchinari e le attrezzature per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali; apparecchi di purificazione dell’aria. Sono ammessi interventi strutturali per il distanziamento sociale all’interno dei locali, nonchè le strutture temporanee e arredi finalizzati al distanziamento sociale all’interno e all’esterno dei locali d’esercizio, termoscanner; strumenti e attrezzature di igienizzazione per i clienti. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il 10 novembre.

Giovanni Zambonelli

Giovanni Zambonelli: “Investire per ripartire”
Per ridare slancio al turismo la parola d’ordine è quindi una sola: investire. Come? “Cogliendo le opportunità do questo band – ha sottolineato Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo -. Le opportunità ci sono e vanno colte ed è nostro dovere imprenditoriale valutare tutte le possiblità che abbiamo per ripartire nel migliore dei modi. Dobbiamo guardare con sano realismo al futuro. È quindi ora di investire in questa opportunità, con tutta la prudenza del caso, e come imprenditori va valutata con attenzione. Colgo l’occasione per rilanciare l’invito all’assessore Magoni di rifinanziare il bando in futuro e se possibile con maggiori risorse. La selezione del mercato ricettivo e alberghiero in futuro dipenderà molto dalla qualità del servizio offerto e il bando va proprio in questa direzione”.
“Questo bando – aggiunge Riccardo Martinelli, presidente di Fogalco –  porta una ventata di ottimismo in tempi difficili per le imprese del settore turistico e come Fogalco siamo chiamati a dare tutto il nostro sostegno in campo economico alle imprese”. Infine, come ha ricordato il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini, “questi due bandi non sono gli unici strumenti al servizio degli associati. Per chi ha un’esigenza di tipo finanziario legata ad investimenti e progettualità, Fogalco è a disposizione degli imprenditori con una rete di consulenti pronti a illustrare le misure più vantaggiose”.

 




Decreto Rilancio: incentivi per l’acquisto di auto Euro 6, ibride ed elettriche

Incentivi all’acquisto di auto, soprattutto elettriche ed ibride, e riduzione degli oneri fiscali sulle registrazioni dei trasferimenti di proprietà: sono questi i binari su cui corrono alcuni degli interventi a sostegno dell’automotive previsti dal Decreto Rilancio. Tra i provvedimenti più significativi spiccano infatti gli incentivi fino a 3.500 euro per chi acquista un’auto Euro 6 (categoria che comprende anche mezzi a benzina e gasolio) e ne rottama una vecchia di almeno 10 anni.

Incentivi fino al 31 dicembre 2020
Il bonus, che vale fino al 31 dicembre 2020 per auto con prezzi fino a 40 mila euro, punta a facilitare l’acquisto di veicoli nuovi (senza rottamazione l’incentivo viene ridotto del 50%) con particolare attenzione per le auto “green”. L’incentivo sale infatti a 10 mila euro per le auto elettriche e a 6.500 per le ibride. Per moto e motorini elettrici o ibridi, inoltre, l’ecobonus sale fino a 4 mila euro in caso di rottamazione di un mezzo vecchio. L’incentivo scatta anche senza rottamazione, ma si ferma a 3 mila euro. “Finalmente – afferma Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione – ha visto la luce il tanto atteso sostegno al settore auto, rispetto al quale da tempo abbiamo avanzato proposte concrete e sollecitato il mondo politico, portando sempre la loro attenzione sulla situazione grave del comparto Automotive che necessitava, e necessita tutt’ora, di spinte propulsive importanti per riprendere il cammino”.         
“A onor del vero ci si aspettava una manovra più organica, sia per le autovetture nuove sia per quelle usate – aggiunge Loreno Epis, presidente del gruppo Autosalonisti di Ascom Confcommercio Bergamo -. Abbiamo avanzate le nostre richieste e abbiamo battuti i pugni su più fronti e possiamo ritenerci soddisfatti. Il lavoro portato avanti dal presidente Buongiardino fa infatti ben sperare perché sono tanti i settori che a oggi non hanno ottenuto alcun beneficio. Ora ci auguriamo che con i fondi europei si riesca ad avviare e mettere in pratica una riforma strutturale anche per l’automotive”.

Loreno,Epis presidente del gruppo Autosalonisti di Ascom Confcommercio Bergam

Oneri fiscali ridotti
Infine, se restano ancora inascoltate le segnalazioni e richieste di sostegno per macchine agricole, autocarri e camper limitando così il rilancio dei rispettivi settori, è stata ben accolta la decisione di ridurre pur di poco gli oneri fiscali relativi alle registrazioni dei trasferimenti di proprietà su veicoli usati, validi per gli Euro 6 tradizionali. “Avevamo chiesto – aggiunge Buongiardino – la detraibilità dell’Iva per tutte le utenze aziendali e i professionisti, come avviene nei Paesi europei più importanti. Speriamo di ottenerla in un futuro provvedimento, anche grazie alle iniziative che noi ed altre associazioni dell’automotive singolarmente abbiamo avviato, ma tutte fortemente allineate sui temi da affrontare e sui risultati da ottenere. Con piacere constatiamo come un piccolo aiuto arrivi anche per il settore dell’usato, grazie ad una sensibile riduzione degli oneri fiscali relativi alle registrazioni dei trasferimenti di proprietà valida solo, appunto, per veicoli Euro 6 tradizionali”.