Decreto legge “Cura Italia” del 17 marzo 2020 – novità per le imprese del terziario

Sono quattro i fronti principali su cui interviene il Decreto Legge approvato dal Consiglio dei ministri il 17 marzo 2020 e riguardano il finanziamento per il potenziamento del Sistema sanitario nazionale, della Protezione civile e degli altri soggetti pubblici impegnati sul fronte dell’emergenza; il sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito; il supporto al credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese, tramite il sistema bancario e l’utilizzo del fondo centrale di garanzia; e la sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi nonché di altri adempimenti fiscali ed incentivi fiscali per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi ai dipendenti che restano in servizio Il Decreto-legge è immediatamente in vigore dalla data della sua pubblicazione ma le norme possono essere modificate in sede di conversione in Legge.

Elenchiamo di seguito i principali interventi per imprese e gli addetti del terziario

Cassa integrazione e Fondo Integrazione salariale

La cassa integrazione in deroga viene estesa all’intero territorio nazionale, a tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi. I datori di lavoro, comprese le aziende con meno di 5 dipendenti, che sospendono o riducono l’attività a seguito dell’emergenza epidemiologica, possono ricorrere alla cassa integrazione guadagni in deroga con la nuova causale “COVID-19” per la durata massima di 9 settimane. Tale possibilità viene estesa anche alle imprese che già beneficiano della cassa integrazione straordinaria. La possibilità di accesso all’assegno ordinario con causale “emergenza COVID-19” è esteso anche ai lavoratori dipendenti presso datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale (FIS) che occupano mediamente più di 5 dipendenti. Questi due strumenti non sono immediatamente fruibili.  Per il FIS è necessario attendere la circolare Inps prima di procedere con ragionevole certezza mentre per la CIGD, l’accordo fatto in Regione Lombardia antecedente al decreto dovrà necessariamente essere rivisto. A seguire attenderemo il decreto regionale e la circolare Inps. Ascom fornirà i preziosi aggiornamenti appena disponibili.

Indennizzo per gli autonomi

È riconosciuto un indennizzo di 600 euro, su base mensile, non tassabile, per i lavoratori autonomi e le partite IVA. L’indennizzo va ad una platea molto ampia di persone: professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, commercianti, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo, lavoratori agricoli. E’ istituito un Fondo per il reddito di ultima istanza con una dotazione di 300 milioni di euro come fondo residuale per coprire tutti gli esclusi, compresi i professionisti iscritti agli ordini. Anche in questo caso occorrerà aspettare le circolari esplicative per capire come fruirne. 

Rinvio delle scadenze di marzo

Per il settore turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cultura (cinema, teatri), sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse, sospensione, senza limiti di fatturato, dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile, insieme al versamento Iva di marzo. I versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020.

Il decreto prevede tuttavia criteri più ampi per i territori più colpiti, fra cui la Provincia di Bergamo. I dettagli saranno approfonditi alla luce del Decreto.

Sospensione dei termini per il pagamento delle rate di mutuo

Per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale delle piccole e medie imprese, il pagamento delle rate o dei canoni di leasing in scadenza prima del 30 settembre 2020 è sospeso sino al 30 settembre 2020 e il piano di rimborso delle rate o dei canoni oggetto di sospensione è dilazionato, unitamente agli elementi accessori e senza alcuna formalità, secondo modalità che assicurino l’assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti. Sono inoltre previste misure di tutela per le aperture di credito a revoca e per i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti esistenti (che non potranno essere revocati fino al 30 settembre 2020) e per i prestiti non rateali (la cui scadenza viene prorogata fino al 30 settembre 2020).

Fondo di garanzia

Viene stanziato un miliardo di euro per potenziare il fondo di garanzia destinato alle piccole e medie imprese. Per un periodo di nove mesi, sono previste deroghe alle norme che regolano l’erogazione delle garanzie (gratuità della garanzia, fissazione dell’importo massimo a 1,5 milioni di euro, ammissibilità della rinegoziazione del debito, etc.).

Divieto di revoca del credito

Le PMI potranno disporre, fino al 30 settembre 2020, dei crediti di cassa e degli anticipi fatture che attualmente hanno in essere, sia sulla parte utilizzata che quella ancora disponibile. Gli stessi non potranno essere revocati. I prestiti non rateali con scadenza prima del 30/09/2020 rimarranno in essere, senza alcuna formalità, fino alla succitata data, unitamente ai rispettivi elementi accessori.

La cooperativa di garanzia Fogalco con Asconfidi Lombardia è operativa per l’assistenza delle imprese.

Altre misure

Credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro

Allo scopo di incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro, ai soggetti esercenti attività d’impresa è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta nella misura del 50 per cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino ad un massimo di 20.000 euro.

Contratti di soggiorno – rimborsi a mezzo voucher

Qualora un cliente annulli la prenotazione di un soggiorno invocando l’impossibilità sopravvenuta determinata dall’epidemia Covid-19 e dai provvedimenti alla stessa correlati, la struttura ricettiva ha facoltà di procedere, in luogo del rimborso del corrispettivo versato, all’emissione di un voucher di pari importo da utilizzare entro un anno dall’emissione.

Ritenuta d’acconto professionisti

Disapplicazione della ritenuta d’acconto per professionisti senza dipendenti, con ricavi o compensi non superiori a euro 400.000 nel periodo di imposta precedente, sulle fatture di marzo e aprile. Chi si avvale dell’opzione, rilascia un’apposita dichiarazione dalla quale risulta che i ricavi e compensi non sono soggetti a ritenuta e provvede a versare l’ammontare delle ritenute d’acconto non operate dal sostituto in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020, senza applicazione di sanzioni e interessi. 

Affitti commerciali

A negozi e botteghe viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo. Attenzione che il decreto sembrerebbe fissare il bonus solo per gli immobili rientranti nella categoria castale C1 (negozi e botteghe). Anche in questo caso è necessario attendere la circolare relativa.




Credito, una nuova convenzione con UBI Banca

Per sostenere le imprese Ascom con Fogalco/Asconfidi Lombardia hanno messo in atto alcune misure volte a aiutare le imprese durante e dopo lo stato di urgenza in cui il territorio si trova.

1) Credito Liquidità  SOS Imprese:  viene prevista l’erogazione di finanziamenti chirografari da parte di UBI Banca, principalmente a favore di esercizi commerciali, turistici,  dei servizi e delle professioni,  per un massimo di 100.000 Euro , con durata  di 36 mesi , di cui 6 mesi di preammortamento, garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia dello Stato e da Fogalco/Asconfidi Lombardia.  Le richieste avranno priorità e potranno godere di un’istruttoria e condizioni privilegiate.

2) Supporto alle Imprese che hanno sofferto una riduzione di fatturato a causa dell’attuale emergenza: viene fornita la garanzia statale alla Cassa Depositi e Prestiti, fino ad un massimo dell’80% dell’esposizione assunta, per necessità di liquidità e/o  anticipi su crediti/fatture verso i clienti:  le operazioni verranno effettuate tramite Banche convenzionate anche grazie all’intervento  riassicurativo statale  del 90%  a favore di Fogalco/Asconfidi Lombardia.

3) Prestiti mirati ad investimenti e ristrutturazione del debito con la garanzia  dello Stato sulle PMI:  per nove mesi dal provvedimento odierno ,  lo Stato fornisce una garanzia sui prestiti  finalizzati agli investimenti ed alle  ristrutturazione di situazione debitorie : con l’intervento di riassicurazione statale a favore di Fogalco/Asconfidi Lombardia  potrà essere concessa la garanzia fino all’80% dell’importo erogato.

4) divieto di revoca : le PMI potranno disporre, fino al 30  settembre 2020, dei crediti di cassa e degli   anticipi fatture  che attualmente hanno in essere,  sia sulla  parte utilizzata che su quanto ancora è nella disponibilità. Gli stessi non potranno essere revocati.  I prestiti non rateali con scadenza prima del 30/09/ 2020 rimarranno in essere, senza alcuna formalità, fino alla  succitata  data, unitamente ai rispettivi elementi accessori.

5) Sospensione delle rate in scadenza: tutte le rate dei mutui, dei finanziamenti, cambiali agrarie, canoni leasing, in scadenza prima del 30 settembre 2020  possono essere dilazionati, unitamente agli elementi accessori,  senza alcuna formalità e secondo modalità che assicurino l’assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti.  Fogalco/Asconfidi Lombardia potrà concordare con gli Istituti di Credito  e gli Imprenditori richiedenti la sospensione delle  rate in linea capitale ed interessi  fino ad un massimo di  12 mesi dalla data di richiesta.

6) Stop alla rata del mutuo di prima casa: Tutti gli Imprenditori , Professionisti e Lavoratori  Autonomi che conseguono un calo di fatturato di almeno il 33%, a causa del “corona-virus”,  potranno richiedere la sospensione delle rate sulla prima casa fino a 18 mesi, senza vincolo  relativo alla presentazione dell’ Isee  attualmente previsto  fino ad un massimo di 30.000 euro.     




Stop in tutta Italia fino al 25 marzo Le misure restrittive del Governo

L’Italia verso lo stop. Almeno fino al 25 marzo. Il governo annuncia una nuova stretta nel contrasto al coronavirus. Il premier, Giuseppe Conte, parla in diretta Facebook – alle 21.45 dell’11 marzo – in un discorso a tratti anche drammatico. “Grazie agli italiani che compiono sacrifici. Stiamo dando prova di essere una grande nazione”, comincia. Poi elenca le nuove misure, premettendo: “Ho fatto un patto con la mia coscienza, al primo posto c’è la salute degli italiani”. Quindi spiega: “Saranno chiusi tutti i negozi tranne quelli per i beni di prima necessità, come farmacie e alimentari”. Sono sospese dunque le attività di bar, pub, ristoranti (per tutto il giorno e non solo dopo le 18). Mentre restano garantite le consegne a domicilio. Chiudono parrucchieri, centri estetici, servizi di mensa, mercati di ogni tipo. Saranno invece aperti tabacchi, lavanderie ed edicole. Lavoreranno anche idraulici, meccanici, benzinai e pompe funebri. Le industrie resteranno aperte ma con “misure di sicurezza”, cioè purché garantiscano iniziative per evitare il contagio. Chiusi invece i reparti aziendali “non indispensabili” per la produzione. E le aziende sono invitate a incentivare ferie, congedi retribuiti e smart working. “Garantiti i servizi bancari, assicurativi, postali, e i trasporti”, con possibili riduzioni però per quanto riguarda quelli locali – le regioni decideranno caso per caso – i taxi, ma anche treni, aerei e trasporti marittimi. Insomma, misure improntate a un difficile equilibrio, che provano a evitare la serrata totale, per consentire all’economia in qualche modo di restare a galla. Ci saranno infatti accordi locali tra aziende, regioni e sindacati.Il premier annuncia anche la nomina di un commissario per le terapie intensive con “ampi poteri”: Domenico Arcuri, l’uomo attualmente alla guida di Invitalia. Dovrà coordinare gli acquisti per le strutture sanitarie e potrà anche darà il via a nuove linee di produzione. “Se i numeri dovessero continuare a crescere, cosa nient’affatto improbabile – dice ancora Conte – non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure. Non dovremo fare una corsa cieca verso il baratro. Dovremo essere lucidi e responsabili”. Il discorso si conclude con un messaggio-appello: “Restiamo distanti oggi per abbracciarci domani”.

Ecco il testo integrale del decreto, con validità dal 12 marzo

 



Gelato day. I gelatieri Ascom annullano la promozione e fanno una donazione all’Ospedale di Bergamo

Il direttivo Gelatieri Bergamaschi ha deciso di sospendere la promozione della Giornata Europea del Gelato Artigianale fissata per il 24 marzo.

“Nella situazione attuale – dice la presidente Giorgia Mologni – ci sembra opportuno invitare la popolazione a stare a casa, piuttosto che uscire a mangiare il gelato.

Il Comitato Gelatieri Bergamaschi di Ascom ha deciso di devolvere la cifra destinata all’iniziativa al reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, come gesto di vicinanza in questo momento drammatico per i malati e per chi si occupa di loro.

 

 




Dolci (Fiva) invita gli ambulanti lombardi a rinunciare temporaneamente al loro lavoro

Il presidente degli ambulanti aderenti a Confcommercio ha scritto oggi a tutti i colleghi – compresi quelli di generi alimentari – invitandoli a restare a casa e a sospendere momentaneamente la loro attività

“Vista la situazione che sta attraversando il mondo intero, ma in particolare la nostra regione Lombardia, desidero raggiungervi con questo messaggio affinché prevalga il senso di responsabilità e si possa guardare con speranza al prossimo futuro- scrive Dolci che è presidente di Fiva Lombardia e e Fiva Bergamo -. Comprendo la grande difficoltà che hanno dovuto e dovranno ancora affrontare molte aziende ambulanti a causa del Coronavirus: ci siamo trovati a dover affrontare una situazione che non ha precedenti. Capisco che per molti la preoccupazione economica non può essere messa in secondo piano, ma non posso sottovalutare l’attuale situazione perciò devo mettere al primo posto la vostra salute, quella delle vostre famiglie e quella di tutte le persone che devono convivere con la imperversante presenza del COVIT 19”. E invita: “ad assumere comportamenti che garantiscano la vostra sicurezza e la sicurezza delle persone che vi stanno attorno, anche se questo significa dover rinunciare temporaneamente al vostro lavoro. L’emergenza sanitaria che sta investendo il mondo, si risolve soprattutto attraverso la gestione responsabile del problema da parte di ciascuno di noi: siamo chiamati a non sottovalutare il problema. La situazione è allarmante perciò mio malgrado vi sto suggerendo di rimanere nelle vostre case”.

Dolci conclude la lettera scrivendo “Sono certo di rappresentare una categoria coraggiosa che nel tempo ha dimostrato di saper superare molte difficoltà, sempre a testa alta, con dignità, ma si è presentata una sfida che non ha bisogno del nostro coraggio: rimaniamo a guardare dalle finestre delle nostre case finché tutto è passato e prepariamoci a tornare più determinati di prima”

 




Ascom invita negozianti alimentari e farmacie a fare consegne a domicilio

Ascom Confcommercio Bergamo,  per aiutare a contenere la diffusione del contagio Coronavirus e preservare la salute collettiva (in base ai recenti decreti di marzo 2020 sulle Misure urgenti di contenimento del contagio del virus COVID-19), garantire l’approvvigionamento alimentare e farmaceutico a tutti i cittadini che lo necessitino e sostenere il lavoro in sicurezza dei commercianti alimentari e del settore farmaceutico:

  • ha invitato e invita, in collaborazione con i Distretti del commercio, tutte le Amministrazioni a sensibilizzare i propri negozianti perché attivino servizi di consegna a domicilio gratuita di prodotti alimentari e farmaceutici a tutti coloro che ne hanno bisogno, in particolare ai concittadini fragili come anziani, disabili e malati
  • invita tutti i negozianti alimentari e le farmacie ad aderire alla richiesta dei propri Comuni e, in ogni caso, a consegnare in base alle proprie disponibilità orarie gli acquisti effettuati telefonicamente nel suo negozio presso le abitazioni dell’acquirente in maniera gratuita, comunicandoli ai propri clienti, al proprio Comune e all’Ascom a questo indirizzo: consulenza@ascombg.it

Le attività commerciali che si renderanno disponibili a questo importante ed essenziale servizio di prossimità saranno inserite in un elenco di esercizi disponibili alla consegna a domicilio dei prodotti che verrà comunicato ai cittadini dall’amministrazione comunale e da Ascom sui propri canali.-

Per info: Roberto Ghidotti tel. 035.4120201/3687017706 – Giorgio Puppi tel. 035.4120123. 




Serve uno shock forte e contrario per contrastare l’emergenza Coronavirus

Le prime proposte delle Regioni italiane al Governo hanno subito centrato il problema dell’impatto del Coronavirus nel nostro Paese.

L’emergenza da un punto di vista sanitario è in questo momento in cima alla lista delle priorità del Governo che non bada a spese nell’individuare nuove corsie, anche nelle caserme, attrezzature per la respirazione assistita e personale medico e paramedico anche reclutando infermieri in congedo. Giusto così. Ne va della vita delle persone.

L’altra reale emergenza, quella economica, sembra riscuotere finora meno attenzione. Eppure in Lombardia e nel territorio di Bergamo la situazione è altrettanto critica.

Il decreto Legge 9/2020 emanato pochi giorni fa, ha infatti previsto lo slittamento delle scadenza di versamenti, contributi, ritenute e premi al 31 maggio per le imprese turistico ricettive, tour operator e agenzie di viaggio a livello nazionale. Un rinvio troppo corto per essere realmente efficace è per di più non esteso anche agli altri settori del commercio colpiti, bar e ristoranti in primis.

Anche la seconda previsione stabilita dal Decreto legge, la cassa in deroga per le imprese della Lombardia, prevede uno stanziamento di soli 135 milioni per l’intera Regione e limitata ad un mese di utilizzo. Unitamente a tanti punti ancora oscuri per la sua applicazione.

Non lo diciamo solo noi e i nostri imprenditori ma anche il documento ufficiale della Conferenza delle Regioni che “le misure messe in campo finora risultano insufficienti”.

Le Regioni e le Province autonome hanno ben individuato l’obiettivo di mantenere la continuità produttiva, sostenere la continuità nei flussi di approvvigionamento e di distribuzione, a sostegno della liquidità aziendale anche fuori l’area rossa. Dobbiamo cioè salvare il maggior numero possibile di imprese e di posti di lavoro.

Quello che è in atto è un vero e proprio corto circuito del flusso degli incassi. Le imprese hanno quasi azzerato gli introiti e non hanno i soldi per pagare le spese.

Per far riprendere l’economia serve produrre uno shock forte e contrario con un piano di investimenti poderoso e ben canalizzato. Occorre far riprendere investimenti e consumi pubblici velocemente, snellendo le procedure degli appalti. Qualcuno suggerisce di ripetere in grande l’operazione “Ponte Morandi” attribuendo poteri speciali. Inoltre è necessario sospendere subito il rimborso dei mutui e dei leasing e di ogni altro peso tributario per una anno, lasciando la liquidità alle famiglie e alle imprese.

Ad emergenza sanitaria finita dovremo quindi finanziare il rilancio del sistema fieristico, Made in Italy e del turismo e sostenere le imprese italiane per l’internazionalizzazione e l’innovazione.

Da quanto trapela il Governo è pronto a fare la sua parte con un secondo Decreto legge da emanarsi nei prossimi giorni che stanzierà i fondi necessari.

Tanti soldi speriamo, da spendere bene.




Seggiolino anti-abbandono, scatta l’obbligo. Ecco gli incentivi

Dal 6 marzo chi non ha provveduto all’installazione dei seggiolini anti-abbandono sulla propria auto per il trasporto dei bambini fino al quarto anno di età, sarà passibile di sanzione.

Le multe vanno dagli 83 ai 333 euro più la sottrazione di 5 punti dalla patente. Come per le altre multe, se si paga entro 5 giorni, gli importi si riducono a 58 e 100 euro. In caso di due infrazioni in 2 anni, scatta la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.

ADICONSUM ricorda che per l’acquisto del seggiolino è previsto un bonus del valore di 30 euro che è una sorta di sconto sul prezzo di acquisto. Nel caso in cui il costo del seggiolino sia inferiore a 30 euro il bonus sarà pari al prezzo pagato.

Il bonus viene erogato sotto forma di un buono di spesa elettronico, e è associato al codice fiscale del minore;  vale solo per l’acquisto di un dispositivo a bambino. Non si applica, quindi, all’acquisto di più dispositivi per lo stesso bambino.

Ha durata di 30 giorni. Se non viene utilizzato entro questo periodo viene annullato e va richiesto nuovamente.

La richiesta deve essere fatta da uno dei due genitori o da chi esercita la patria potestà. La domanda va presentata, prima di acquistare il dispositivo, attraverso la piattaforma sul sito di Sogei o del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. A tal proposito, come per usufruire di altri bonus, bisognerà essere in possesso dell’identità digitale SPID (sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale) e nel caso non si abbia bisognerà richiederla.

Una volta registrato alla piattaforma, il richiedente inserisce anche il codice fiscale

Al momento dell’acquisto del seggiolino anti-abbandono, il bambino non deve aver compiuto 4 anni; assieme alla richiesta del bonus, il richiedente allega dichiarazione (ai sensi del DPR 445/2000) in cui attesta di essere il genitore o l’esercente la patria potestà del minore.

Per poter usufruire del bonus, il seggiolino va acquistato presso le strutture, gli esercenti e gli enti registrati presso la piattaforma. Essi vengono inseriti in un apposito elenco consultabile attraverso l’applicazione web.

Come ottenere il rimborso in caso di acquisto del seggiolino già effettuato

Se hai acquistato il seggiolino anti-abbandono prima del 21 febbraio 2020

  • La domanda di rimborso va presentata tramite la piattaforma entro 60 giorni dalla sua attivazione (cioè a partire dal 21 febbraio 2020)
  • Alla domanda vanno allegati gli scontrini fiscali o fatture attestanti l’acquisto
  • Se lo scontrino/fattura non riporta la scritta “dispositivo anti-abbandono”, il richiedente può compilare l’apposito modello presente sulla piattaforma e autodichiarare che la spesa è relativa all’acquisto di un seggiolino anti-abbandono
  • Il bonus dei 30 euro viene rimborsato mediante accredito sul conto corrente del richiedente attraverso l’IBAN fornito in sede di presentazione della domanda di rimborso.

Per ulteriori info, cliccare sulleFAQ predisposte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti o scrivere alla casella di posta elettronica: dispositiviantiabbandono@sogei.it

IMPORTANTE: In caso di problemi con la compilazione del Modulo, è possibile rivolgersi agli sportelli ADICONSUM




Emergenza Coronavirus, limiti e i provvedimenti fino al 15 marzo

È stato emanato questa notte il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri con le nuove misure, le prescrizioni e i divieti per il contenimento del contagio e i provvedimenti da adottare in via preventiva sull’intero territorio nazionale. Il provvedimento richiama l’articolo 2 del precedente decreto emanato il 1°marzo. La validità delle norme è fino al 15 marzo.

“I limiti e i divieti sono quelli cui abbiamo avuto modo di convivere nelle ultime settimane. Ad oggi il provvedimento presenta ancora qualche incertezza interpretativa, che ci stiamo impegnando a chiarire” commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo.

Ecco i provvedimenti confermati che interessano la categoria

Svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
 
Apertura delle attività commerciali diverse da ristorazione, bar e pub condizionata all’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori;

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 1° marzo stabilisce inoltre, per le sole province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona, la chiusura delle medie e grandi strutture di vendita e degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati nelle giornate di sabato e domenica.

Il provvedimento non si applica alle farmacie, parafarmacie e ai punti vendita di generi alimentari.

In tutta la Lombardia e nella sola provincia di Piacenza inoltre sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei “livelli essenziali di assistenza”), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.

 

 

 




33 nuove attività storiche di città e provincia

Regione Lombardia ha aggiunto 246 nuove attività storiche e di tradizione alle 2011 imprese che già sono inserite nello speciale elenco regionali. Tra queste nuove attività, 33 sono bergamasche.  Di seguito l’elenco delle nuove attività storiche suddivise per province.
“Siamo orgogliosi di queste attività – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Mattinzoli – che sono la storia delle nostre più belle tradizioni”.

Regione Lombardia riconosce negozi, locali e botteghe storiche caratterizzate dalla continuità nel tempo, per almeno 40 anni, della gestione, dell’insegna e della merceologia offerta, e da altri fattori, quali la collocazione in strutture di pregio e la conservazione di arredi e attrezzature storici. 

Per avere informazioni e assistenza nelle domande per l’iscrizione al Registro regionale si può contattare lo sportello Negozi Storici Ascom al numero tel. 035 4120340 o scrivere a ata@ascombg.it. Si avrà assistenza dalla raccolta dei documenti necessari per il riconoscimento regionale, alla stesura della relazione fino all’inoltro della richiesta in Regione.
Sono previsti quattro riconoscimenti: storica attività (sono richiesti almeno 50 anni di esercizio), negozio storico (oltre ai 50 anni di attività il locale deve avere pregio architettonico, attrezzature storiche o tipicità di prodotto in vendita), locale storico e insegne storiche e di tradizione. 
Ascom Confcommercio Bergamo ricorda inoltre che i negozi iscritti al Registro regionale Attività storiche possono partecipare al nuovo bando previsto dal Pirellone che prevede contributi a fondo perduto fino a 30mila euro per riqualificazioni e restauri. Per informazioni, contattare Fogalco, tel. 035.4120210 o Ascom tel. 035. 41220123.

Ecco le nuove attività di Bergamo e provincia

– Albino, Trattoria Moro (1961), Storica attività
– Albino, Gastronomia Morotti (1955), Storica attività
– Albino, Enoteca (1962), Storica attività
– Bergamo, Bottega Della Chiave (1969), Bottega Artigiana storica
– Bergamo, Macelleria Lussana (1954), Storica attività
– Bergamo, Gioielleria Ruggieri (1970), Storica attività
– Bergamo, dal 1938 Leidi Raviolificio Gastronomia (1938), Storica attività
– Bergamo, Paolo Fiori (1978), Storica attività
– Bergamo, Bar Circolino (1961), Storica attività
– Bossico, Ristorante Sette Colli (1961), Storica attività
– Bottanuco, Alimentari Pasinetti (1949), Storica attività
– Brignano Gera D’Adda, Bar Ristorante San Rocco (1973), Storica attività
– Castelli Calepio, Fratus Tende (1974), Storica attività artigiana
– Cene, Cicli Moto Bazzana (1937), Storica attività
– Chiuduno, Macelleria Finazzi (1952), Storica attività
– Colere, Cooperativa di consumo Colere (1920), Storica attività
– Lallio, Facchinetti Angelo srl. (1976), Storica attività
– Nembro, Ottica Ceroni (1973), Storica attività
– Osio Sopra, Panificio Testa (1939), Storica attività artigiana
– Rovetta, Macelleria Pezzoli (1954), Storica attività
– Sarnico, Bar Centrale (1970), Storica attività
– Selvino, Ristorante Sorriso (1975), Storica attività
– Seriate, Da Franco (1979), Storica attività
– Serina, La Taverna Rottigni (1941), Storica attività
– Stezzano, Bar Company (1965), Storica attività
– Telgate, Trattoria del Bersagliere (1974), Storica attività
– Trescore Balneario, Parimbelli abbigliamento (1925), Storica attività
– Trescore Balneario, Enoteca Rizzi (1973), Storica attività
– Treviglio, De Pascalis Barbieri (1953), Storica attività artigiana
– Treviolo, Macelleria Carminati (1966), Storica attività
– Treviolo, Panificio Finazzi (1975), Storica attività artigiana
– Urgnano, Ristorante al Santuario (1979), Storica attività
– Zanica, Ortofrutta Valietti (1969), Storica attività