Regione Lombardia, definiti i criteri per il bando alberghi

Regione Lombardia ha approvato i criteri del bando “Sostegno alla competitività delle strutture ricettive alberghiere e delle strutture ricettive non alberghiere all’aria aperta”.

Il bando prevede uno stanziamento di 17 milioni di euro per sostenere la competitività delle strutture ricettive lombarde (ma potrebbero essere di più in caso di economie derivanti dalla chiusura della rendicontazione del bando nella prima edizione). Il contributo è al 50% e a fondo perduto ed è previsto per progetti di investimento minimo di 80.000 euro e massimo di 200.000 euro.Il bando sarà aperto presumibilmente intorno ad aprile/maggio 2020. La misura ha lo scopo di la finalità di promuovere progetti di eccellenza per favorire

Possono partecipare al bando le micro, piccole e medie imprese: strutture ricettive alberghiere (alberghi o hotel; residenze turistico-alberghiere; alberghi diffusi; condhotel) e strutture ricettive non alberghiere all’aria aperta (villaggi turistici, campeggi e aree di sosta) che investono in interventi di riqualificazione di qualità. 

La misura è indirizzata alle micro, piccole e medie imprese e ha la finalità di promuovere progetti di eccellenza per favorire la realizzazione e la riqualificazione di strutture ricettive alberghiere (alberghi o hotel; residenze turistico-alberghiere; alberghi diffusi; condhotel) e strutture ricettive non alberghiere all’aria aperta (villaggi turistici, campeggi e aree di sosta).

Interventi ammissibili
Sono ammessi al contributo progetti di realizzazione e riqualificazione di alberghi e aziende ricettive all’aria aperta. I progetti dovranno riguardare i seguenti macrotemi: Enogastronomia & food experience; Natura & green; Sport & turismo attivo; Terme & benessere; Fashion & design; Business congressi & incentive. Tra le spese ammissibili ci sono arredi, macchinari, attrezzature, strutture ed opere edili-murarie e impiantistiche.

Spese ammissibili
Sono ammesse spese per arredi, macchinari e attrezzature; opere edil-murarie e impiantistiche; progettazione e direzione lavori per un massimo dell’8% delle spese ammissibili).
Tutti i giustificativi di spesa conformi sono ammissibili se emessi successivamente alla data di presentazione della domanda.

Criteri di valutazione
Gli interventi saranno valutati secondo criteri di qualità progettualità e impatto sui temi di interesse. ad esempio, accessibilità family friendly, disabilità, sostenibilità ambientale e sociale, addizionabilità finanziarie, titolarità femminile/giovanile e/o rilevanza della componente femminile/giovanile nella compagine societaria, appartenenza a progetti di stabile aggregazione tra reti di imprenditori.

La durata massima dei progetti di intervento è di di 18 mesi dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia della graduatoria.

Per ulteriori informazioni si può contattare lo Sportello del Credito Fogalco: Matteo Milesi tel.0354120210, mail matteo.milesi@fogalco.it.

 




Ascom taglia i costi di bollette di energia e gas. E con il Led si risparmia fino al 50 per cento

Un taglio alle bollette per limare i costi fissi delle imprese del terziario, dalle realtà più piccole a quelle strutturate, con la garanzia di energia verde, proveniente da fonti rinnovabili.
Ascom Confcommercio Bergamo ha siglato nei giorni scorsi un accordo con Power.it, realtà locale nata nel 2019, forte dell’esperienza decennale del personale nel campo dell’efficientamento energetico, che fornisce assistenza diretta sul territorio con consulente dedicato, pronto a garantire in meno di un’ora la gestione documentale della pratica di attivazione, voltura o subentro. La convenzione garantisce un risparmio medio del 7 per cento sul costo della materia prima. In un mercato come quello della fornitura di energia e gas che cambia quotidianamente, Power.it garantisce, in accordo con Ascom, la migliore soluzione in base a profilo di consumo e all’andamento delle quotazioni energetiche. Ascom Confcommercio Bergamo prosegue così con successo la consulenza personalizzata sulle esigenze di ogni impresa per ottimizzare le risorse destinate alle utilities e garantire alle imprese un risparmio nella maggior parte dei casi considerevole. Da dieci anni l’Area Gestionale Ascom garantisce infatti un check-up energetico gratuito alle imprese per valutare come e dove risparmiare sulle forniture.
Per avere una valutazione dei costi basta rivolgersi all’Area Gestionale Ascom nella sede cittadina presentando (o inviando via e-mail) una bolletta dell’energia elettrica e del gas. Nessuna visita o telefonata in azienda da parte di venditori talvolta invadenti, tanto che il partner selezionato da Ascom non si avvale per scelta dell’utilizzo di call-center, ma solo in base ai costi effettivi si individuerà se il contratto in essere è già valido o se ci sono margini di miglioramento. Che si cambi o meno contratto il risultato garantito è che le aziende associate risparmiano (in alcuni casi, anche parecchio) sulle forniture. “Si parte sempre dai numeri, da un’analisi accurata delle bollette: se il nostro socio dispone già di un contratto vantaggioso, non c’è motivo di cambiare, ma se c’è la possibilità di risparmiare lo invitiamo ad operare di conseguenza- spiega Andrea Comotti, responsabile dell’Area Gestionale Ascom-. E la consulenza prosegue nel tempo, attraverso un accurato monitoraggio dei costi, data la velocità con cui variano”. La consulenza ha permesso finora a molte imprese di andare ad incidere sui costi fissi: “In questi anni abbiamo assistito soprattutto le imprese più strutturate, dagli alberghi alle grandi aziende di servizi, più sensibili a rivedere i costi- continua Comotti-. Ma i benefici sono evidenti per tutte le imprese”. In questi anni rivedere il contratto di fornitura interesserà tutti, anche i privati, con l’obbligo di passaggio al libero mercato, slittato dal 1°luglio di quest’anno al 1°gennaio del 2022. “Ad oggi, in base ai più recenti dati Arera, il 53% degli utenti domestici e il 43% degli utenti non domestici non sono ancora passati al libero mercato- precisa Comotti-. Il nuovo obbligo porta con sé l’occasione di rivedere i costi”. Non manca l’invito a prestare attenzione a tutte le voci di spesa in bolletta, a partire dalle accise: “Numerose attività beneficiano delle accise agevolate, ma molte non trovano la corretta applicazione in fattura. In questi casi il risparmio in bolletta sfiora anche il 30 per cento” avvisa Comotti.
Per avere un’analisi dei costi energetici, è a disposizione l’Area Gestionale Ascom, in Via Borgo Palazzo 137. tel 035.4120325 mail energia@ascombg.it

Lo studio illuminotecnico e lampade a Led consentono di dimezzare i costi

L’illuminazione è uno dei fattori meno considerati, ma è fra i più impattanti nel definire l’esperienza di consumo. Con l’obiettivo di migliorare l’esperienza d’acquisto nei negozi e nei locali, andando anche a dimezzare i costi in bolletta, Ascom Confcommercio Bergamo studia l’illuminazione di ogni attività. Grazie alla tecnologia a led si incide sulla spesa elettrica, oltre che sulle emissioni, dato che si stima che con la sostituzione di una sola lampada si salvino sette alberi. Gli studi illuminotecnici permettono di costruire un appeal del prodotto, o di un ambiente, attraverso l’utilizzo specifico della luce abbinato al suo contesto, dalla vetrina al bancone alla sala ristorante. Il servizio Ascom permette di avere un sopralluogo del tutto gratuito in azienda da parte di un tecnico specializzato che analizzerà il numero e la potenza delle lampade, i consumi e le necessità di illuminazione degli ambienti e dei prodotti. Raccolta tutta la documentazione verrà costruito uno studio personalizzato, con in evidenza anche il risparmio sulla bolletta della luce – che può raggiungere anche il 70 per cento – e il tempo in cui si ripaga l’investimento. Per le imprese c’è anche il noleggio operativo che permette di avere le nuove illuminazioni pagando un canone mensile per 36 o 48 mesi e, dopo questo termine, di riscattare con una cifra minima le lampade.




Torna Libri per sognare, quest’anno i ragazzi incontrano gli autori

Al via la quarta edizione di Libri per sognare, la manifestazione nata nel 2017 e ideata dal Gruppo Librai e Cartolibrai di Ascom Confcommercio Bergamo, organizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, con il sostegno di Ubi Banca. L’iniziativa ha anche quest’anno come obiettivo quello di promuovere la lettura ed è rivolta ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie della città e della provincia di Bergamo. È un evento che favorisce il coinvolgimento attivo e creativo dei giovani studenti, chiamati al doppio ruolo di lettori e recensori di quattro titoli di letteratura contemporanea per ragazzi, selezionati dalle librerie organizzatrici. Quest’anno partecipano 877 ragazzi, 18 istituti comprensivi, 22 scuole, 43 classi. Le classi coinvolte nel progetto ricevono gratuitamente una copia dei libri scelti. Ogni ragazzo si impegna nella lettura per poi votare il libro preferito e pubblicarne la recensione sul sito www.libripersognare.it.

La manifestazione, presentata nella sede di Ubi City in Piazza Vittorio Veneto, rappresenta un’occasione per vedere crescere i lettori di domani: “E’ il secondo anno che Ubi Banca, da sempre impegnata nel promuovere e sostenere, in ogni sua forma, l’istruzione scolastica e l’educazione dei giovani, supporta la manifestazione – interviene Luca Gotti, Responsabile della Macroarea Territoriale Bergamo e Lombardia Ovest di UBI Banca –. Riteniamo infatti che sia un’iniziativa fondamentale per la crescita personale e sociale dei ragazzi, veri protagonisti del progetto, che attraverso la lettura dei libri e la possibilità di esprimere in piena libertà il loro giudizio, portano avanti una straordinaria esperienza educativa, emozionante e divertente”.

La manifestazione dei Librai Ascom ogni anno si arricchisce di iniziative ed è sempre più partecipata: “Come organizzazione attraverso questa manifestazione ci avviciniamo al mondo giovanile per accompagnare  la crescita dei ragazzi- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Iniziamo dai piccoli lettori con una selezione di libri accurata fatta dai nostri librai, con attenzione particolare ai contenuti”. La quarta edizione di “Libri per sognare” porta con sé una novità: gli incontri sul territorio tra autori e studenti. Il Gruppo Librai di Ascom Confcommercio ha infatti accolto la richiesta degli insegnanti e ha organizzato un percorso di incontri con gli autori, che saranno piccole tappe di avvicinamento all’evento finale in programma il 13 maggio nell’Auditorium del Seminario di Bergamo.”Gli incontri con gli autori rappresentano uno stimolo in più per i giovani lettori, che possono avere un confronto diretto con chi ha scritto le pagine preferite e trarre ispirazione per la stesura delle recensioni dei libri- spiega Cristian Botti, presidente del Gruppo Librai e Cartolibrai Ascom-. I titoli selezionati invitano i ragazzi a riflettere su grandi temi e a trovare coraggio e ispirazione in personaggi che con la loro passione hanno fatto la storia. La giornata conclusiva dell’iniziativa vedrà la premiazione del libro vincitore e degli studenti che hanno inserito nel portale le migliori recensioni e sarà una grande festa dedicata alla cultura e alla condivisione della lettura”. Teresa Capezzuto dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, ha sottolineato il valore dell’iniziativa, che “promuove la cultura, attraverso un percorso virtuoso che vede un’alleanza tra pubblico e privato, nell’interesse di uno scambio e di un accrescimento attraverso la lettura”. 

Gli incontri con gli autori

Il primo appuntamento è il 12 febbraio con Sara Rattaro. Dalle 9 alle 12.30 nella sede cittadina Ascom (Via Borgo Palazzo, 137- Sala Conferenze) l’autrice-biologa genovese presenta a un pubblico di 150 alunni il suo penultimo libro “Sentirai parlare di me”, edito da Mondadori. Nel pomeriggio l’autrice incontra oltre 80 ragazzi a Mapello, nell’auditorium Papa Giovanni XXIII (Via Agazzi 14), dalle 14 alle 15.30. Gli incontri proseguono a marzo. Matteo Corradini, scrittore ed ebraista, presenta il suo libro “Solo una parola. Una storia al tempo delle leggi razziali” a Clusone. L’appuntamento è il 7 marzo, dalle 11 alle 12,30, alla Scuola Media Statale Prina (in Via Sant’ Alessandro 4/b). E’ in programma un terzo appuntamento con gli autori, i cui dettagli saranno comunicati nei prossimi giorni. 

I libri selezionati dagli autori Ascom 

Dalle leggi razziali a un teatro dove tutto è possibile, dalla storia della prima reporter donna, Nellie Bly, al racconto di una vita a fianco di Rita Levi Montalcini affidato al suo assistente di laboratorio. I titoli selezionati dai librai Ascom Confcommercio Bergamo invitano i ragazzi a riflettere su grandi temi e a trovare coraggio e ispirazione in personaggi che con la loro passione hanno fatto la storia.

“Sentirai parlare di me” di Sara Rattaro, edito da Mondadori, racconta il sogno di Bianca che da grande vuole fare la giornalista e si occupa col suo amico Martino del giornale della scuola. Durante la settimana dei mestieri i ragazzi incontrano Vittoria, giornalista, invitata a tenere una lezione appassionante che però sarà costretta ad interrompere sul più bello per seguire una misteriosa indagine. Bianca vuole a tutti i costi rintracciarla per chiederle aiuto: è alla ricerca di un anonimo artista che sta colorando la città con alcuni strani murales. Quando incontrerà Vittoria, però, Bianca riceverà una sorpresa esclusiva: il racconto della vita e delle avventure di Nellie Bly, la prima donna nella storia ad aver osato il mestiere di reporter e ad aver combattuto per i diritti delle donne. E sarà proprio attraverso il coraggio e la ribellione della prima giornalista della storia che Bianca troverà ispirazione e entusiasmo.

“Mosche, cavallette, scarafaggi e Premio Nobel” di Luigi Garlando, edito da Harper Collins, racconta come l’incontro con Rita Levi Montalcini segni il destino di Luigi,detto Gigino. Nato in Calabria, terzo figlio di una famiglia di poverissimi pescatori, Gigino a soli sedici anni lascia l’Italia per lavorare, ma un giorno incontra una scienziata che riconosce in lui grandi potenzialità, una donna che cambierà la sua vita per sempre e che farà di lui il suo assistente di laboratorio.

“Il fenomenale P.T. Heliodore” di Guido Sgardoli, autore vincitore del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019 con “The Stone. La settima pietra”, edito da Il Battello a Vapore, racconta la storia di P.T. Heliodore, un ragazzo speciale che vede cose che gli altri non riescono a vedere e che crede nei sogni e nella loro materializzazione. Così si inventa un teatro delle meraviglie dove i sogni e la fantasia prendono forma e che mette in scena cose e personaggi fenomenali.

“Solo una parola. Una storia al tempo delle leggi razziali” di Matteo Corradini, edito da Rizzoli, prende spunto dalla storia vera di Roberto Bassi, bambino ebreo espulso dalla sua scuola elementare. Matteo Corradini scrive una storia dalla grande forza simbolica, illustrata da Soniaqq, in cui il bimbo è isolato dagli altri perché “porta gli occhiali”. Nella parte conclusiva del libro, l’autore racconta ai ragazzi, immaginando le loro domande, che cosa sono state le leggi razziali e quali effetti hanno avuto sull’Italia di ottant’anni fa.

I quattro autori di Libri per sognare 2020

Sara Rattaro è nata a Genova. Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, ha lavorato come informatore farmaceutico prima di dedicarsi completamente alla scrittura. È docente di Scrittura creativa all’Università degli studi di Genova e autrice di diversi romanzi: “Sulla sedia sbagliata”, “Un uso qualunque di te”, “Non volare via” (Premio Città di Rieti 2014), “Niente è come te” (Premio Bancarella 2015), “Splendi più che puoi” (Premio Rapallo Carige 2016), “L’amore addosso”, “Uomini che restano” (Premio Cimitile 2018), “Andiamo a vedere il giorno” (Sperling & Kupfer 2018), “Il cacciatore di sogni”, il suo primo libro per ragazzi, “Sentirai parlare di me” (Mondadori 2019) e “La giusta distanza” (Sperling & Kupfer, 2020). Ha curato la raccolta di racconti “La vita vista da qui” (Morellini 2018).

Luigi Garlando, giornalista della “Gazzetta dello Sport”, da anni scrive libri di successo per adulti e per ragazzi ed è da sempre attento a raccontare ai più giovani storie di personaggi che hanno lasciato il segno. Con il Battello a Vapore ha pubblicato anche ‘O Maé. Storia di judo e di camorra, Mio papà scrive la guerra, Da grande farò il calciatore, La vita è una bomba! e la fortunata serie “Gol!”. Nel 2017 ha vinto il Premio Strega Ragazze e Ragazzi con L’estate che conobbi il Che (Rizzoli).

Guido Sgardoli, medico veterinario e scrittore, coltiva fin da giovanissimo la passione per la scrittura, il disegno e l’animazione. Dopo una serie di racconti pubblicati all’interno di riviste e antologie, nel 2004 esordisce nella letteratura per ragazzi con l’editore Salani. Ha pubblicato con le più importanti case editrici italiane con numerose traduzioni all’estero e adattamenti teatrali. Nel 2009 ha vinto il Premio Bancarellino e il Premio Andersen con Eligio S. – I giorni della Ruota (Giunti). È stato finalista e vincitore di diversi premi anche con il recente Frozen Boy (San Paolo). Nel 2018 escono “Che squadra” (EL), “Oltre il sentiero” (De Agostini) e “Il figlio di Sherlock Holmes” (Rizzoli). Nel 2019 esce per De Agostini “I grigi”, per Piemme Battello a vapore “Il fenomenale P.T. Heliodore” e per Lapis Edizioni “Mago, un destino da campione”. È tra i soci fondatori della prima Associazione Italiana Scrittori per Ragazzi (ICWA) e di Writers With Children (WWC), un movimento che si batte per il riconoscimento della cittadinanza a tutti i bambini nati in Italia.

Matteo Corradini è scrittore ed ebraista. Autore di libri per ragazzi e per adulti, è curatore di Scrittorincittà e fa parte del team di lavoro del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. Come giornalista collabora a diverse testate, quali Avvenire, Popotus, Andersen. Ha insegnato per alcuni anni all’università Metodi e tecniche del gioco e dell’animazione come docente a contratto; prepara laboratori di espressione e didattica della Memoria in Italia e all’estero. Ha lavorato come regista teatrale, e con alcuni musicisti organizza conferenze musicali.Nel 2001 ha conseguito il premio Benassi come miglior giovane giornalista dell’Emilia Romagna, e nel 2004 il premio nazionale Alberto Manzi per la migliore opera educativa per ragazzi. Nel 2012 ha pubblicato con Grazia Nidasio per Salani “L’alfabeto ebraico”. Nel 2019 esce per Rizzoli “Solo una parola. Una storia al tempo delle leggi razziali”.

I numeri di Libri per sognare

La manifestazione ha coinvolto in questi anni oltre 2mila ragazzi, 63 classi, 28 istituti scolatici e 7 autori. Hanno partecipato a Libri per Sognare i più grandi autori della letteratura italiana per ragazzi: Giuseppe Festa, Cristiano Cavina, Riccardo Cazzaniga, Annalisa Strada, Emanuela Nava e Luigi Garlando (che partecipa anche a questa quarta edizione).

Per informazioni: www.libripersognare.it 




Albergatori, indicazioni operative per la gestione della questione Coronavirus

L’assemblea del Gruppo Albergatori Ascom Confcommercio Bergamo, svoltasi ieri, è stata l’occasione per fare il punto, oltre che sulla stagione chiusa e sull’abusivismo, su come gestire eventuali disdette da parte di turisti cinesi e su come affrontare la questione Coronavirus. “Il turismo cinese è residuale nella nostra provincia e vale meno del 2 per cento, ma temiamo le ripercussioni economiche di un mercato fondamentale per il business mondiale. La preoccupazione è che influenzeranno, a cascata, il turismo d’affari” commenta Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo Albergatori e alla guida di Ascom Confcommercio Bergamo. Alcune grandi aziende stanno già sospendendo o rimandando i viaggi e meeting d’affari, programmati a febbraio, che non siano strettamente necessari, anche nella nostra provincia. Al momento gli albergatori bergamaschi non rilevano invece alcun calo delle prenotazioni nel mercato interno e leisure.
Federalberghi ha fornito indicazioni operative per la gestione di disdette di turisti cinesi, con cui tanti hotel sono alle prese in tutta Italia. Le disdette da parte di turisti di nazionalità cinese sono, complice il blocco dei voli, da attribuire a cause di “forza maggiore” e pertanto gli hotel sono tenuti a restituire anticipi per le prenotazioni e caparre. Per tutte le altre eventuali disdette da parte di turisti restano ferme le usuali politiche di cancellazione. La stima della Federazione dell’effetto-Virus è di una perdita del settore compresa tra 300 e 440 milioni di euro in un anno che avrebbe dovuto essere quello della cultura, del turismo e dell’interscambio Italia-Cina.

Giovanni Zambonelli

Da Federalberghi un vademecum multilingua per limitare il rischio di trasmissione del virus
La Federazione ha distribuito il vademecum di buone prassi igieniche multilingua per prevenire la diffusione del virus, con indicazioni pratiche per limitare il rischio esposizione al virus, dalla pulizia accurata delle mani al coprire bocca naso con un fazzoletto di carta al momento di tossire, dall’evitare il contatto ravvicinato con chiunque abbia febbre e tosse alla consultazione di un medico in caso di difficoltà respiratorie, con l’indicazione anche del numero verde 1500 del Ministero. Anche il Ministero della Salute ha diffuso la sua nota nella quale ha alzato da “molto bassa” a “bassa” il rischio di diffusione di casi in Italia, dando indicazioni operative per la sicurezza sui luoghi di lavoro, dall’igiene delle superfici alle limitazioni di contatti con persone con sintomi influenzali.

Coronavirus. Scarica il vademecum Federalberghi




Legge sul libro, lo sconto massimo scende al 5% per tutti

 
Lo sconto massimo praticabile sui libri scende dal 15% al 5%, anche per le piattaforme ecommerce, e solo per i testi scolastici dal 20% al 15%. La legge sul libro è stata approvata all’unanimità dal Senato dopo dopo anni di confronto che hanno visto lunghe discussioni e divisioni tra gli editori sui provvedimenti.
La legge porta molte novità nelle librerie e un piano di sostegno sostengo e alla promozione della lettura.
Le librerie potranno organizzare, una volta l’anno, sconti fino ad un massimo di 15%, mentre gli editori potranno offrire sconti maggiori, fino al 20%, per un mese all’anno, tranne a dicembre. 
Inoltre: viene inoltre istituito l’Albo delle librerie di qualità riservato alle librerie che vendono al dettaglio in locali accessibili al pubblico e che offrono un servizio innovativo; e viene aumentato di 3.250.000 euro l’anno il credito d’imposta di cui possono usufruire le attività commerciali che operano del settore dei libri (il cosiddetto tax credit librerie). 
Per la prima volta viene varato un Piano triennale di promozione della lettura: una card per l’acquisto di libri riservata alle famiglie disagiate, un albo delle librerie di qualità, il sostegno concreto a Biblioteche scolastiche e Patti locali per la Lettura.
Numerose anche le iniziative a sostegno della lettura: viene introdotta la Carta della cultura, una card di spesa, con un tetto massimo di 100 euro per le famiglie disagiate; il sostegno concreto a Biblioteche scolastiche con un milione di euro per finanziare la formazione del personale scolastico impegnato nella gestione delle biblioteche scolastiche; e Patti locali per la Lettura e la designazione ogni anno di una capitale del libro, ossia una città che verrà selezionata dal consiglio dei ministri in base ai progetti presentati.
 
Adei, Associazione degli editori indipendenti con Ali Confcommercio e Federcartolai Confcommercio esprimono grande soddisfazione per l’approvazione della Legge sul libro e la lettura. “È un risultato storico per il Paese, un successo per editori e librai indipendenti. Siamo convinti che la nuova Legge rappresenti un primo passo per far finalmente crescere la lettura e ridare slancio a un settore fondamentale per lo sviluppo economico del Paese”. Per anni ci si è cullati nell’illusione che giocare sulla leva degli sconti fosse proficuo. Ora si prende finalmente atto che la scelta non ha prodotto i frutti attesi: moltissime librerie e biblioteche in meno, indici di lettura fermi a 17 anni fa.



Buoni pasto al collasso, gli esercenti chiedono subito una riforma

L’attuale sistema dei buoni pasto genera una tassa occulta del 30% sul valore di ogni ticket a carico degli esercenti. In pratica, tra commissioni alle società emettitrici e oneri finanziari, i bar, i ristoranti, i supermercati e i centri commerciali perdono 3mila euro ogni 10mila euro di buoni pasto incassati che accettano.

È la denuncia che arriva dalle associazioni di categoria della distribuzione e della ristorazione Fipe Confcommercio, Federdistribuzione, ANCC Coop, ANCD Conad, FIDA e Confesercenti per la prima volta riunite in un tavolo di lavoro congiunto.

Senza correttivi urgenti, a partire dalla revisione del codice degli appalti nella pubblica amministrazione, la stagione dei buoni pasto potrebbe essere destinata a concludersi presto e quasi tre milioni di dipendenti pubblici e privati potrebbero vedersi negata la possibilità di pagare il pranzo o la spesa con i ticket.

La crisi dei buoni pasto è l’effetto delle gare bandite da Consip per la fornitura del servizio alla pubblica amministrazione, che hanno ormai spinto le commissioni al di sopra del 20%. Ecco perché i vertici delle sei associazioni di categoria hanno deciso di scrivere al Ministro dello Sviluppo Economico e al Ministro del Lavoro, sollecitando la revisione del codice degli appalti nella pubblica amministrazione per garantire il rispetto del valore nominale dei buoni pasto lungo tutta la filiera.

Ma le iniziative non si fermano qui. Il tavolo, da un lato promuove una campagna di comunicazione congiunta che interesserà tutti gli esercizi della ristorazione e della distribuzione commerciale, dall’altro ha deciso di avviare un’azione di responsabilità nei confronti di Consip per aver ignorato i campanelli d’allarme in merito alla vicenda Qui!Group, azienda leader dei buoni pasto alla pubblica amministrazione che, dopo essere stata dichiarata fallita a settembre 2018, ha lasciato 325 milioni di euro di debiti, di cui circa 200 milioni nei confronti degli esercizi convenzionati.

Ascom Confcommercio Bergamo si unisce alla richiesta delle sigle nazionali: “Il sistema è al collasso. La filiera è in gravissima difficoltà e sempre più esercenti decidono di non accettarli – commenta il direttore Oscar Fusini -Esiste il rischio che la sostenibilità dei buoni pasto, per chi li accetta, sia possibile solo con una riduzione drastica della qualità del servizio offerto e di conseguenza che possano venire accettati solo in locali dedicati e con qualità inferiore. Il timore è che precipiterà la qualità del servizio e che aumenteranno i prezzi. A danno di tutti: consumatori, lavoratori esercenti”. “Non è possibile che lo Stato sia l’unico a guadagnarci a danno delle imprese e dei lavoratori, se il sistema non cambia è probabile che le imprese più illuminate spostino il benefit dal buono ad altre voci di welfare aziendale”.

Secondo la stima di Ascom tra città e provincia,  le imprese che accettano buoni pasto sono 830: 250 tra ristoranti, trattorie e pizzerie; 110 alimentaristi, distribuzione organizzata e grande distribuzione, 470 bar, caffè e gelaterie. In città, sono interessate 435 imprese, di cui 110 ristoranti trattorie e pizzerie, 65 alimentaristi, distribuzione organizzata e grande distribuzione, 260 bar, caffè e gelatiere.

IL PUNTO

  • Nel 2019 sono stati emessi 500 milioni di buoni pasto per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro.
  • A beneficiarne sono circa 2,8 milioni di lavoratori, di cui 1 milione dipendenti pubblici.

  • Per ciascun buono da 8 euro il bar, il negozio alimentare o il supermercato incassa 6,18 euro. Una volta scalati anche gli oneri finanziari si registra un deprezzamento del 30%: ogni 10mila euro di buoni incassati, gli esercizi convenzionati pagano circa 3mila euro.

  • Il sistema ha mostrato tutte le sue criticità nel 2018 con il fallimento di Qui!Group: 325 milioni di euro di debiti di cui circa 200 milioni nei confronti degli esercizi convenzionati. Da allora il governo non ha dato alcuna risposta concreta.

I NUMERI NAZIONALI

Ogni giorno circa 10 milioni di lavoratori pranzano fuori casa. Di questi, 2,8 milioni sono dotati di buoni pasto e il 64,7% li utilizza come prima forma di pagamento ogni volta che esce dall’ufficio. Complessivamente si stima che nel 2019 siano stati emessi in Italia 500 milioni di buoni pasto, di cui 175 milioni acquistati dalle pubbliche amministrazioni, che li hanno messi a disposizione di 1 milione di lavoratori. In totale, ogni giorno i dipendenti pubblici e privati spendono nei bar, nei ristoranti, nei supermercati i e in tutti gli esercizi convenzionati 13 milioni di euro in buoni pasto.

 

 




Immobili, i diritti e doveri degli agenti nella proposta d’acquisto

Venerdì 7 febbraio Fimaa Bergamo propone il seminario “La proposta d’acquisto: diritti e doveri dell’agente immobiliare nella sua compilazione”, in programma dalle ore 16.30 alle 18 nella sede cittadina di Ascom Confcommercio Bergamo (via Borgo Palazzo 137, Sala Conferenze). L’incontro intende mettere a fuoco, anche attraverso l’illustrazione delle situazioni controverse più frequenti, come concludere nel modo corretto la trattativa di acquisto di immobili, a tutela di entrambe le parti, sia dell’agente immobiliare che dell’acquirente. “L’approfondimento sul momento iniziale della trattativa nasce da una necessità emersa nel corso delle consulenze legali che la nostra associazione assicura agli agenti attraverso uno sportello dedicato- spiega il presidente di Fimaa Bergamo Oscar Caironi-. È utile indicare, anche attraverso l’analisi di casi concreti, le situazioni in cui la provvigione va corrisposta e quelle invece in cui non spetta, a tutela della trasparenza nei confronti del consumatore”.

Il seminario tratterà i seguenti temi: le “dichiarazioni tecniche” del venditore e le verifiche di conformità urbanistica, con Paolo Crippa, architetto. Elena Albricci, responsabile dell’area immobiliare Studio JLC, si concentrerà sulle “dichiarazioni giuridiche” del venditore e i rapporti con il condominio. Luca Baj, avvocato del Foro di Bergamo, Studio JLC affronterà il tema del deposito cauzionale, della caparra confirmatoria, del preliminare e di condizioni sospensive e risolutive per esercitare il diritto alla provvigione. Sara Vetteruti, responsabile litigation Studio JLC, si concentrerà sulle responsabilità del mediatore secondo la giurisprudenza di legittimità. L’incontro sarà moderato da Patrizia Gualdi, vice Presidente Fimaa, agente immobiliare.




Campagna di Natale, raccolti 55 mila euro per le missioni

E’ di 55 mila euro il ricavato della raccolta fondi promossa da Centro Missionario diocesano, Ascom Confcommercio Bergamo e Websolidale onlus con la campagna di Natale “La stella ci custodisce! In cammini di fraternità”. A cui si aggiungono 5 mila euro, raccolti alla capanna dell’Eco di Bergamo e donati alle scuole dell’infanzia Adasm-Fism. 
Il sodalizio tra la diocesi e il mondo del commercio bergamaschi da quindici anni, durante il periodo natalizio, cerca di aiutare le realtà che vivono situazioni difficili in diverse parti nel mondo con svariate iniziative benefiche promosse in città che coinvolgono anche  scuole e oratori. Quest’anno uno degli appuntamenti più apprezzati è stato il Concerto di Natale nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna, con la regia del Conservatorio di Bergamo.

I contributi raccolti verranno destinati a quattro progetti: circa 6 mila euro sono stati destinati a un un progetto sul lavoro minorile e l’alfabetizzazione in Siria; 15 mila euro a percorsi educativi per contrastare l’arruolamento in Sud Sudan; 15 mila euro per arginare la deforestazione in Amazzonia; e  5 mila euro a Casa Amoris Laetitia, realtà della Fondazione Angelo Custode che ospita bambini con disabilità complesse e in fin di vita. 

 




Fida Confcommercio lancia la app anti-sprechi alimentari

Nel 2019 gli alimenti buttati sono diminuiti del 25% ma si calcola che finiscono nel cestino dei rifiuti prodotti per un valore complessivo di poco meno di 10 miliardi di euro. La lotta allo spreco coinvolge anche i negozi.  Fida Confcommercio ha lanciato una propria campagna contro gli sprechi. Si chiama “Last minute sotto casa” ed è una  app che consente al commerciante che ha in negozio alimenti, anche freschi, in prossimità di scadenza di inviare offerte scontate (dal 40 al 60%,) e al cliente di valutare in tempo reale una possibile spesa al risparmio.
La app è partita in diverse regioni del Nord e in Emilia Romagna ha prodotto una riduzione degli sprechi fino al 20%».

 

 

 
 
 

 




Effetto Coronavirus, a Bergamo l’interscambio con la Cina vale 1 miliardo di euro

Sei su dieci si aspettano conseguenze, resta un terzo di ottimisti sul timore che l’emergenza Coronavirus possa incidere sul business dell’impresa in Cina. Fino ad ora non ci sono avvisaglie o contraccolpi negli affari per quasi la metà delle imprese, ma per l’altro 50% le conseguenze, seppur limitate, si fanno sentire. Le informazioni sul virus sono chiare e spesso dirette per uno su tre ma per sei su dieci è ancora presto e bisogna aspettare per capire meglio le conseguenze. Uno su sei ha fonti dirette dalla Cina con cui segue questi aggiornamenti. Circa la metà, se la situazione fosse prolungata, potrebbe avere una riduzione del suo business estero. Lo rileva un’indagine di Promos Italia, l’agenzia nazionale delle Camere di commercio per l’internazionalizzazione, insieme ai numeri della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su oltre 200 imprese già attive sui mercati esteri sentite in questi giorni. “Dalla nostra indagine emerge che alcune conseguenze per il business delle nostre imprese in Cina sono già tangibili – spiega Alessandro Gelli, direttore di Promos Italia, l’agenzia nazionale delle Camere di commercio per l’internazionalizzazione – e che la preoccupazione per l’evoluzione degli affari nei prossimi mesi è alta. La maggioranza delle imprese intervistate, infatti, ritiene che, se la situazione non migliorerà, i rapporti economici con la Cina potranno ridursi. Detto ciò – prosegue Gelli – la maggior parte delle imprese ritiene che le informazioni ad oggi disponibili siano ancora troppo frammentarie e confuse per poter calcolare con chiarezza le ricadute che questa emergenza avrà sui loro affari nel breve-medio periodo, ma al contempo questa incertezza genera inevitabile preoccupazione”.

È di oltre 13 miliardi in nove mesi l’interscambio lombardo con la Cina sui 34 miliardi italiani. La Lombardia rappresenta infatti più di un terzo del totale nazionale (38,7%). L’import da solo vale circa 10 miliardi sui 24 nazionali (41%) e l’export 3 miliardi su 9 (33%). Le importazioni sono in crescita sia in Lombardia (+2,2%) che in Italia (+5,4%). In flessione l’export che consiste soprattutto in macchinari ma aumenta a livello regionale quello di prodotti alimentari (+8,6%), articoli farmaceutici (+5,5%) e abbigliamento (+4,2%) mentre a livello nazionale bene i prodotti farmaceutici (+11,8%) e i tessili (+5,2%). L’import lombardo privilegia l’elettronica (27,3% del totale), l’abbigliamento (12,6%) e gli apparecchi elettrici (11,2%), quello italiano il tessile (20%). Dopo la Lombardia le regioni più attive nell’interscambio sono Veneto ed Emilia Romagna (13% circa del totale) mentre Milano spicca tra le province con 6,4 miliardi di scambi (+3,6%, 4,7 di import e 1,7 di export). È seguita da Torino con 1,6 miliardi e da Lodi con 1,4 miliardi. Superano il miliardo anche Bologna, Bergamo, Napoli e Treviso. Tra le prime 20 anche le lombarde Monza Brianza, Brescia, Varese, Como e Mantova. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Promos Italia, la struttura del sistema camerale a supporto dell’internazionalizzazione su dati Istat a settembre 2019 e 2018.

Se ci sono intoppi nel business con la Cina è consigliabile la mediazione, la Camera di commercio ha un centro specializzato. Per incentivare, consolidare i rapporti tra imprese italiane e cinesi e, soprattutto, per risolvere velocemente le controversie, evitando lentezze burocratiche e tenendo nel giusto conto le differenze culturali, è attivo dal 2005 il Centro ICBMC- Mediazione Italia Cina (Italy China Business Mediation Centre), un centro dalla doppia nazionalità, perché gestito per l’Italia dalla Camera Arbitrale di Milano e per la Cina dal Centro di mediazione del CCPIT di Pechino. Sono 100 le mediazioni fino ad oggi gestite tra imprese italiane e cinesi, in tempi rapidi, per controversie di diverso valore economico, da valori più bassi a fino ad arrivare a cause di 40 milioni. Il centro è un luogo neutrale in cui il mediatore, formato ad hoc, nella gestione di contenziosi commerciali italo-cinesi, aiuta le parti a dialogare, nella massima riservatezza. Perché la mediazione con la Cina? Nei rapporti tra imprese italiane e cinesi è sempre consigliabile inserire una clausola che preveda in caso di liti il ricorso alla mediazione perché andare in giudizio in Italia o in Cina potrebbe non risolvere il problema. Potrebbe essere difficoltoso andare a chiedere l’esecuzione di una sentenza di un tribunale italiano o intentare una causa in una sperduta città cinese. Il ricorso alla mediazione, a differenza del giudizio davanti al giudice, serve a mantenere i buoni rapporti commerciali con le imprese e partner cinesi.