All’assemblea del Gruppo Gestori Carburanti anche il segretario nazionale Figisc, Paolo Uniti

Sarà un’assemblea dalla doppia valenza quella del Gruppo Gestori Carburante di Ascom Confcommercio Bergamo in programma lunedì 28 ottobre, alle ore 20,45, presso la sede in via Borgo Palazzo 137. A tenere banco è infatti lo stato di agitazione della categoria, con lo sciopero nazionale del 6 e 7 novembre indetto dai sindacati di categoria e che coinvolgerà anche i benzinai aderenti a Figisc/Anisa Confcommercio.

I gestori sono pronti a incrociare le braccia, quindi, “contro l’illegalità “figlia delle liberalizzazioni selvagge” e il mancato intervento di compagnie, organizzazioni e governo per riformare il settore – sottolinea Renato Mora, presidente del Gruppo Gestori Carburante di Ascom -. Secondo le stime il fenomeno dilagante dell’illegalità nella distribuzione dei carburanti vale numerosi miliardi di euro ogni anno, frutto di evasione di Iva e accise: una quota che si aggira intorno al 15% di prodotti “clandestini” sul totale dei 30 miliardi di litri erogati. È necessario, quindi, che il Governo attui una riforma complessiva che metta riparo ad oltre un decennio di deregolamentazione e che tuteli la categoria all’interno di un sistema oggi facilmente aggirabile. Inoltre, ci auspichiamo che il Governo convochi un tavolo con le compagnie petrolifere per discutere le condizioni economiche che hanno bloccato i margini di guadagno della categoria, fermi di fatto da più di 7 anni”.

Il presidente Renato Mora

 

Nuovi adempimenti fiscali in arrivo

Categoria che è alle prese anche con nuovi adempimenti fiscali come la fatturazione elettronica e l’obbligo, dal 1 gennaio 2020, dell’invio telematico dei corrispettivi per i prodotti non-oil, ovvero beni e servizi extra rifornimento come vendita di accessori, bar, autolavaggio: tema che sarà al centro dell’assemblea, aperta anche ai non associati, alla quale parteciperà anche il segretario nazionale Figisc-Confcommercio, Paolo Uniti, e il direttore di Ascom, Oscar Fusini.




Anche Ascom in campo per la sostenibilità

Anche Ascom Bergamo Confcommercio sposa la sostenibilità. L’associazione di via Borgo Palazzo ha aderito al protocollo regionale promosso da Confcommercio Lombardia che mira a favorire lo sviluppo responsabile delle imprese del commercio e del terziario.
Ascom ha inaugurato la sua svolta ‘green’ con la consegna a tutti i 150 dipendenti di una borraccia d’alluminio per sensibilizzare ciascuno all’eliminazione delle bottigliette di acqua in ufficio, ma anche a casa. Questo gesto simbolico ma concreto è il primo passo verso un cambiamento culturale che l’associazione dei commercianti di via Borgo Palazzo ha deciso di intraprendere per essere sempre più sostenibile.
Ascom raccoglie così l’invito di Confcommercio Lombardia e prima ancora di Confcommercio nazionale che hanno dato il via a una campagna di sensibilizzazione importante in questo senso.

“Come associazione abbiamo deciso di impegnarci per adottare un modo di lavorare più attento al risparmio. Promuoveremo azioni di contrasto allo spreco di carta e plastica, di risparmio energetico e di acquisti in ottica green seguendo il decalogo delle «Buone pratiche per la sostenibilità» di Confcommercio Lombardia” dice il direttore Oscar Fusini. 

Entro il 2020 il nostro Paese dovrà recepire cinque direttive europee: l’eliminazione della plastica monouso, nuovi vincoli per lo smaltimento in discarica, l’utilizzo di materiali ecologici per le costruzioni e le demolizioni, la promozione e diffusione di biomassa e materiali biologici e la riduzione di produzione di rifiuti urbani e alimentari. 

«L’attenzione concreta ai temi ambientali è considerata un aspetto irrinunciabile dell’attività imprenditoriale del commercio, del turismo e dei servizi e offre ai clienti una garanzia di responsabilità, affidabilità e qualità, che si traduce in ricadute anche sul piano economico – sottolinea Fusini -. Da un’anticipazione della ricerca Format Research, su un campione di imprese del turismo e del commercio alimentare che sarà presentata a breve da Confcommercio emerge che gli imprenditori sono attenti a questi temi e che lo sviluppo sostenibile piace: in Lombardia il 73% delle imprese sta già adottando politiche di riduzione dell’utilizzo di prodotti in plastica monouso».

Per sensibilizzare le imprese verso scelte più responsabili e rispettose dell’ambiente, Ascom ha pubblicato il decalogo delle «Buone pratiche per la sostenibilità» sul sito www.ascombg.it e lo divulgherà sui social media. Il decalogo offre consigli su come si può risparmiare in azienda.

 

IL DECALOGO DELLE BUONE PRATICHE PER LA SOSTENIBILITÀ

Plastica

  • Ridurre l’utilizzo della plastica monouso
  • Utilizzare gli erogatori alternativi di acqua per l’ufficio
  • Dotare il personale di borracce

Carta

  • Impostare le stampanti in modalità bozza
  • Stampare fronte/retro di default
  • Utilizzare cartucce e toner ricondizionati e riciclati
  • Utilizzare carta riciclata

Risparmio energetico

  • Arrestare il sistema del PC
  • Regolare i sistemi di climatizzazione sul consumo energetico ottimale

Acquisti in ottica green

  • Creazione albo fornitori eco-sostenibili (delle imprese associate)

 

 

 

 

 

 




Contributi a fondo perduto per chi sostituisce un veicolo inquinante con uno a basso impatto ambientale

Nei giorni scorsi Regione Lombardia ha pubblicato il Bando “Rinnova veicoli 2019-2020” finalizzato a supportare le PMI lombarde in un percorso di innovazione con lo scopo di incentivare la rottamazione di un veicolo inquinante, con conseguente acquisto di un nuovo veicolo a zero o a bassissime emissioni.

CHI PUÒ BENEFICIARNE
Possono presentare domanda le PMI lombarde che radiano per demolizione un veicolo con alimentazione a benzina fino ad euro 2 o diesel fino ad euro 5 e che acquistano per il trasporto di persone e di merci, veicoli di categoria M1, M2, M3, N1, N2 o N3.

L’acquisto può avvenire anche nella forma del leasing finanziario.

Non sono invece ammissibili gli acquisti di veicoli già immatricolati cosiddetti “a KM 0”.

L’AGEVOLAZIONE:
L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto variabile in base alla categoria dei veicoli, alla classe emissiva e al livello di emissioni prodotte.

Veicoli elettrici: Contributo da 8.000 € fino a 20.000 €;

Veicoli di Classe Euro VI:

  • Ibrido, metano e Gpl: Contributo da 5.000 € fino a 16.000 €;

  • Altre motorizzazioni (diesel e benzina): Contributo da 3.000 € fino a 8.000 €.

Veicoli M1 Euro 6: Contributo da 2.000 € fino a 8.000 € (in base alle emissioni di CO2 e NOX)

Veicoli N1 Euro 6 classe I: Contributo da 2.000 € fino a 8.000 € (in base alle emissioni di CO2 e NOX)

Veicoli N1 Euro 6 classe II: Contributo da 2.000 € a 8.000 € (in base alle emissioni di CO2 e NOX)

Veicoli N1 Euro 6 classe III: Contributo da € 2.000 € fino a 8.000 € (in base alle emissioni di CO2 e NOX)

Ciascuna impresa può presentare domanda di contributo fino a 5 veicoli (a fronte di un medesimo numero di veicoli rottamati).

COME VIENE CONCESSO IL CONTRIBUTO

Il contributo è concesso a seguito di una procedura valutativa “a sportello”, con prenotazione delle risorse secondo l’ordine cronologico di invio delle domande.

TERMINI PER PRESENTARE LA DOMANDA:

Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 10 del 16 ottobre 2019 fino alle ore 10 del 30 settembre 2020 (salvo chiusura anticipata dello sportello per esaurimento delle risorse).

Per informazioni e assistenza nelle domande è a disposizione lo Sportello del Credito Fogalco: Matteo Milesi tel. 035.41.20.210 – mail matteo.milesi@fogalco.it.

 
 

 




Corrispettivi telematici, la scadenza si avvicina. Al via gli incontri Ascom

La scadenza si avvicina: dal 1 gennaio 2020 scatta l’obbligo dell’invio telematico dei corrispettivi che comporterà una rivoluzione per il mondo delle imprese del commercio. In quest’ottica Ascom Confcommercio Bergamo ha organizzato una serie di incontri sul territorio, che prenderanno il via mercoledì 30 ottobre presso la sede di Bergamo, per dare agli imprenditori una panoramica completa sul nuovo adempimento insieme agli esperti di Ascom. Se a luglio i primi ad aver dato l’addio al vecchio scontrino e alla vecchia ricevuta fiscale sono stati infatti i commercianti e gli esercenti con un volume di affari superiore a 400mila euro, dal 1° gennaio 2020 toccherà a tutti gli altri. Il passaggio è netto: i corrispettivi ricevuti non saranno più documentati con il rilascio di scontrini e ricevute ma verranno memorizzati elettronicamente e trasmessi per via telematica all’Agenzia delle Entrate (scontrino elettronico), mentre al consumatore verrà rilasciato un «documento commerciale».

«C’è ancora molta disinformazione sul tema e anche molta apprensione da parte dei commercianti per l’entrata in vigore del provvedimento – sottolinea Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo -. Per un commerciante si tratta infatti di un passaggio culturale ancor prima che tecnologico che sostituisce un modus operandi ormai radicato nella vita lavorativa e legato alla “chiusura” di cassa giornaliera». Gli incontri serviranno proprio a spiegare la normativa in ogni suo dettaglio, a cominciare dall’opportunità legata alla sconto fiscale del credito d’imposta pari al 50% sulla spesa sostenuta per ogni singolo strumento fino a un massimo di 250 euro in caso acquisto di un nuovo registratore, o fino ad un massimo di 50 euro in caso di adattamento.

«Per venire incontro alle imprese abbiamo stipulato delle convenzioni con tre rivenditori di Bergamo nostri associati e che presenteremo proprio durante gli incontri sul territorio – prosegue Fusini -. La normativa sembra banale ma in realtà è complessa e l’impatto sulle imprese sarà pesante perché, di fatto, comporta più responsabilità che vantaggi. Non siamo contro l’innovazione ma l’escalation cominciata con la fattura elettronica rappresenta uno scoglio troppo grande che va oltre il salto tecnologico e l’ammodernamento delle attività che la nostra categoria è chiamata a fare. Al di là del credito d’imposta, infatti, l’obbligo di sostituire o adeguare il registratore fiscale rimane un investimento da fare. Inoltre, ogni esercente dovrà assumersi la totale responsabilità dell’invio dei corrispettivi a prescindere dalle problematiche legate al funzionamento della connessione internet del dispositivo».

Insomma più ombre che luci si profilano in vista dell’obbligo che scatterà a gennaio, con qualche dubbio sui reali benefici per il settore: «I vantaggi arriveranno a medio lungo termine quando i dati del “traffico” telematico saranno resi disponibili – conclude Fusini -. Ad ogni modo, stiamo parlando di vantaggi che sicuramente non comporteranno ne una riduzione dei costi ne aumento dei ricavi per le imprese».

Le convenzioni per gli associati Ascom

L’obbligo dell’invio telematico dei corrispettivi comporterà un adeguamento tecnologico obbligato per i commercianti, chiamati a riconvertire i sistemi attualmente in uso in registratori telematici. Per abbattere i costi legati all’acquisto di un nuovo apparecchio, Ascom Confcommercio Bergamo ha stipulato una convenzione con tre rivenditori di Bergamo (Brevi Due, Cadei Bruno e Steva Data Sistema) associati ad Ascom e a Comufficio-Confcommercio, l’Associazione che rappresenta gli operatori commerciali nei settori dell’informatica, delle telecomunicazioni e dell’automazione dei punti vendita.
Nel concreto la convenzione consente agli associati Ascom di usufruire di uno sconto sul prezzo di vendita del registratore telematico che è compreso tra l’8% e il 15%, a seconda della tipologia e tecnologia dell’apparecchio scelto. Per informazioni sulle convenzioni in atto contattare l’ufficio Innovazione e Digitalizzazione (referente Giorgio Puppi – tel. 035 4120123).

 

 




Forme: vince un americano ma Bergamo si conferma la capitale mondiale dei formaggi

Il formaggio più buono del mondo? È l’Organic Blue Cheese Rogue River Blue, vincitore dei World Cheese Awards, le «olimpiadi del formaggio» andate in scena alla Fiera di Bergamo nell’ambito di Forme, manifestazione che fino a domenica ha portato in città il meglio dell’arte casearia di ogni latitudine. Bergamo capitale internazionale del formaggio, quindi, e nella prestigiosa competizione mondiale al suo debutto in Italia, l’erborinato prodotto dall’azienda casearia statunitense Rogue Creamery ha sbaragliato il numero record di 3.804 formaggi provenienti da 42 paesi diversi, esaminati da una giuria internazionale di esperti.

Chi è il formaggio americano vincitore dei Wca 2019
Prodotto annualmente con latte biologico di mucca proveniente dalla Rogue Valley, Sud dell’Oregon, il Rogue River Blue viene invecchiato in delle grotte per un periodo tra i nove e gli 11 mesi e, successivamente, avvolto a mano nelle foglie dell’uva biologica Syrah che sono impregnate di liquore alla pera.
Al termine dell’esame della giuria, il formaggio americano aveva ottenuto 100 punti esattamente come il Nazionale del Parmigiano Reggiano Latteria Sociale Santo Stefano invecchiato 24 mesi, lasciando così il compito di assegnare il voto decisivo a Nigel Barden, presidente della Giuria e critico gastronomico.
Al terzo posto, con 92 punti, si è classificato il Torta del Casar Dop Virgen Del Prado, un formaggio realizzato con latte crudo di pecora, proveniente dalla Spagna e prodotto da Queseria Doña Francisca.

Forme vincitore Wca

Bergamo: 38 medaglie in 32 edizioni
E Bergamo? Il formaggio che si è piazzato meglio nella classifica mondiale assoluta con un sesto posto, è stata la Via Lattea di Brignano con il suo «Quintano». Via Lattea ha poi bissato le sue «Supergold» con una vecchia conoscenza del medegliere Wca come il caprino «Morla», portando a casa anche un argento e due bronzi. Supergold anche per il «Bontaleggio» della Mauri di Treviglio e il «Barba blu» della Arnoldi Valtaleggio. Complessivamente la nostra provincia rivaleggia con le province emiliane (Parma, Reggio e Modena, con Mantova le patrie del Parmigiano) per numero di medaglie complessive conquistate nelle 32 edizioni dei Wca: ben 38, con 4 Supergold », 9 «Gold», 7 «Silver» e 18 «Bronze».

Il bilancio della manifestazione
Il successo di Forme 2019 lo confermano i numeri: circa 50.000 visitatori, di cui più di 15.000 nel padiglione nella fiera e numerosissimi alla mostra And the winner is… i città Alta che per la prima vedeva esposti tutti i gioelli caseari campioni del mondo in un gustoso red carpet di tutti i premiati, anno dopo anno.

E ancora 15 quintali di formaggi venduti nel Cheese market sotto i portici di Palazzo Ragione, con una stima di 5 quintali di formaggi offerti in degustazione in occasione della mostra-mercato aperta al pubblico dedicata alle eccellenze casearie delle #CheeseValleys, il progetto che candiderà Bergamo, insieme ai territori delle province di Lecco e Sondrio, come #CittàCreativaUNESCO per la Gastronomia.

E il pubblico in fiera? Oltre 420 partecipanti ai Cheese Lab, le degustazioni guidate di alcuni dei formaggi più pregiati della produzione casearia italiana e internazionale in collaborazione con ONA, e 480 ai Cheese Tour a conferma che attorno al sistema lattiero caseario italiano ruota un interesse economico ma anche culturale che può fare la differenza.

In questo slancio di forza e qualità Forme si candida a essere un punto di riferimento mondiale e un momento di riflessione e condivisione dell’intero settore.

L’inaugurazione del Cheese Festival in Città Alta

Il supporto del mondo pubblico e privato
Anche il mondo istituzionale ha fatto da traino: Progetto Forme è patrocinato dal ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo e organizzato dall’Associazione Promozione del Territorio in collaborazione con la Regione Lombardia, il Comune di Bergamo, la Camera di Commercio di Bergamo e le più importanti associazioni di categoria. Il risultato è un evento di sistema, un progetto di rete che unisce imprese ed enti pubblici e rivolto a consumatori e operatori del settore con un solo obiettivo: far conoscere lo spettacolare patrimonio caseario bergamasco, regionale e italiano e promuovere la conoscenza dei formaggi, delle tecniche di produzione, del territorio d’origine e della loro storia.

Dati e curiosità dei World Cheese Awards 2019: 

  •  32a edizione
  • Record di 3.804 candidati (10% in più del record precedente raggiunto nel 2018)
  • 6 continenti e 42 Paesi rappresentati
  • Caseifici candidati fondati a partire dal 1225        
  • 260 giudici provenienti da 35 Paesi diversi

Curiosità sui formaggi in gara

  • 42 candidati dal Giappone. Per la prima volta i formaggi giapponesi saranno giudicati ai WCA
  • 845 candidati dall’Italia, nel suo primo anno come Paese ospitante (aumento del 102% rispetto al 2018)
  • Formaggi messicani che comprendono sia prodotti tradizionali come il Queso Chihuahua e il Queso Panela sia quelli più internazionale come il Gouda, la Mozzarella e il Manchego
  • Un formaggio di pecora della tipologia dei pecorini da Israele
  • Formaggi del Sud Africa dalle note di cioccolato, caramello, zucca violina e harissa
  • Un formaggio molle di capra muffettato a crosta fiorita dall’Australia avvolto in foglie di vite di un vigneto locale

 

Forme serata beneficenza

Bergamo e il pane di Aspan: vince la generosità
Il sostegno di Forme a Banco Alimentare della Lombardia ha prodotto risultati importanti: più di 600 chili di formaggio, in perfette condizioni di conservazione, recuperati al termine della manifestazione in Fiera e immediatamente inviate al punto di smistamento della squadra bergamasca di Banco Alimentare. Tante anche le mele offerte da Bergamo Mercati, il pane de panificatori di Aspan, riso, grissini e cracker donati da Esselunga. Ultimo, ma non meno importante, quanto raccolto attraverso la vendita dei CD Verdi’s Mood, della cantante Cinzia Tedesco Music Page al concerto offerto nella serata “Buono come il formaggio” nella Sala Capriate di Palazzo Ragione.

Le iniziative Ascom per tutto il mese
Salumieri, ristoratori, panificatori e fioristi sono stati protagonisti dentro e fuori Forme. E lo saranno ancora fine a fine mese. Ciascuna categoria ha infatti reso omaggio ai prodotti caseari: i gastronomi salumieri con «Il tagliere di Forme» ( due diverse proposte da cinque formaggi ciascuna, una delle quali con soli prodotti bergamaschi, con la guida degli esperti Onaf), i fioristi con «Il centrotavola di Forme» a uso domestico e professionale (per i ristoranti): entrambi, ovviamente richiamano il mondo dei formaggi per design, colori e profumi.
Nel «fuori salone» di Forme, infine, non è mancata la proposta della ristorazione e i ristoranti con «Il formaggio al ristorante». Infine, è stata presenta la «Carta del pane e dei formaggi» studiata da Aspan che contiene alcune proposte di abbinamento di pane con una selezione di formaggi bergamaschi.




A Bergamo 38 nuove attività storiche riconosciute. Siamo secondi in Lombardia dietro a Milano

Sono 189 le nuove attività storiche e di tradizione sul territorio regionale in possesso dei requisiti prevista dalla legge regionale 5/2019 e dalla Delibera di Giunta regionale n. 1503 dell’8 aprile 2019. La Regione Lombardia, in particolare l’Assessorato allo Sviluppo economico guidato da Alessandro Mattinzoli, ha infatti terminato l’iter per il loro riconoscimento: le 189 nuove attività sono 133 negozi storici, 47 locali storici e 9 botteghe artigiane storiche. Le attività riconosciute vanno ad arricchire l’elenco regionale delle attività storiche e di tradizione, che comprende 1.765 imprese in totale.

Secondo posto per Bergamo 
Bergamo ottiene un secondo posto con ben 38 attività riconosciute dietro solo a Milano che ne conta 48. Segue Brescia (28), Varese (27), Mantova (26), Como (10), Sondrio (9) Pavia (6), Cremona, Lecco, Monza-Brianza (5), Lodi (3). Si tratta di un attestato che sostiene tutte le attività commerciali con una storia di almeno 40 anni per preservarne i fattori culturali, sociali, economici e per valorizzarne la spiccata identità anche a favore del territorio di appartenenza. La Regione Lombardia riconosce infatti negozi, locali e botteghe storiche caratterizzate dalla continuità secondo diversi aspetti: gestione, insegna, merceologia offerta, ma anche la collocazione in strutture di pregio e la conservazione di arredi e attrezzature storici Diversi i settori merceologici rappresentati: dai negozi di abbigliamento ai panifici, dai ristoranti alle macellerie.

Nove i riconoscimenti in città
Nove i riconoscimenti assegnati in città: i ristoranti-pizzeria Arlecchino (1967), Il Sole (1969), Da Nasti (1969), (1963), Gennaro e Pia (1974), Birreria del Belvedere (1959), Galleria Previtali (1963) e i negozi Nocenti Pierino (1976), Calzoleria Agazzi (1978) e VerdeVivo (1975).

E 29 in provincia
Di seguito le altre attività che hanno ottenuto il riconoscimento in provincia: Fuselli Sport (1953) ad Almè; Merletti Fiori (1968) ad Almenno San Salvatore; Da Sandro La Busa (1978) ad Alzano Lombardo; Cooperativa di consumo di Bariano (1945); Macelleria salumeria da Claudio (1958) a Bottanuco; Pasini Alfredo snc (1953)a Caprino Bergamasco; La bottega di Pepo (1969) e Panificio Stuani (1940) a Caravaggio; Zanetti gioielli (1964) a Ciserano; a Cologno al Serio Panificio Goisis (1972); a Costa Volpino Torri abbigliamento (1962); a Dalmine Panificio Cornago (1967); a Gandosso Trattoria Pierì (1950), Pasticceria Wender (1957) a Lovere; a Mozzanica Cafè Roma (1963); a Osio Sotto Bar Commercio (1970). Piazza Brembana, Donazelli (1946); Ponte Nossa, Ottica Claseri (1960); Ponteranica, Salumeria Leidi Osvaldo snc (1968); Ranzanico La Romanella (1962); San Pellegrino Terme, ristorante dell’Albergo Centrale (1934); Scanzorosciate, Autosalone Epis (1960); Serina, La Fenice (1965); Sorisole, Panificio Leidi (1943), Spirano, Panificio Beretta (1966); Trescore Balneario, La Conca Verde (1961); Treviglio, Merceria Antignati (1967) e Panificio Testa (1973); Zogno, La Staletta (1979).

A dicembre la consegna degli attestati: quali sono le attività associate ad Ascom
I primi di dicembre si terrà l’evento in Regione Lombardia per la consegna degli attestati e saranno presenti anche le attività associate ad Ascom. Ecco quelle che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento:
In città: Arlecchino, Il Sole, Da Nasti, Gennaro e Pia, Birreria del Belvedere, Galleria Previtali, Nocenti Pierino, VerdeVivo.
In provincia: Fuselli Sport, Merletti Fiori, Da Sandro La Busa, Macelleria salumeria da Claudio, La bottega di Pepo, Panificio Stuani, Zanetti gioielli, Panificio Goisis, Torri abbigliamento, Panificio Cornago, Trattoria Pierì, Cafè Roma, Bar Commercio, Donazelli, Ottica Claseri, La Romanella, Albergo Centrale, Autosalone Epis, La Fenice, Panificio Beretta, La Conca Verde, Merceria Antignati, Panificio Testa, La Staletta.

 

Il marchio identificativo delle imprese iscritte nell’elenco regionale

 

 

Sgravi fiscali e incentivi
Grazie alla norma approvata dal Pirellone a febbraio, che prevede uno stanziamento di 900.000 euro nel triennio 2019-2021 e che apre anche alle imprese artigiane, queste realtà potranno essere sostenute in modo più efficace anche attraverso incentivi, agevolazioni e sgravi fiscali.

I Distretti storici del commercio
La legge regionale consente inoltre alle Amministrazioni locali di concorrere a vedersi riconosciuto il ‘”Distretto storico del commercio”, cioè un’area caratterizzata da un consistente insediamento, prolungato nel tempo, di punti vendita, vie, piazze e mercato cittadino, in un contesto urbano omogeneo e continuo che possa favorire itinerari di visita e fruizione da parte dei visitatori e consumatori. Lo scorso anno venne riconosciuto il primo Distretto storico del commercio in Lombardia al Comune di Busto Arsizio (Va).

 




“RistorantiBergamo”: 30 ristoratori uniti per proporre nuove esperienze tra gusto e cultura

Al via “RistorantiBergamo”, iniziativa che nasce dall’idea di oltre 30 ristoratori che hanno scelto di fare gruppo per nuove iniziative enogastronomiche con l’obiettivo di trasmettere cultura attraverso il cibo e la tavola, valorizzando il territorio e le sue qualità enogastronomiche. Il nuovo progetto, evoluzione dell’iniziativa trentacinqueuro.it nata con successo di pubblico nel 2014, ha l’obiettivo di creare iniziative culturali, sempre nuove proposte che con la cucina, il sapere gastronomico e la ricchezza dei sapori del territorio offriranno, mese dopo mese, esperienze di gusto per i bergamaschi e per chi vorrà scoprire le ricchezze del territorio.
“Siamo ristoratori, radicati sul territorio con passione e conoscenza, e divulghiamo cultura a partire dalla nostra tavola – spiega Beppe Acquaroli, portavoce del gruppo RistorantiBergamo oltre che titolare del Baretto di San Vigilio -. Il progetto nasce dall’esigenza di convogliare la cultura del territorio attraverso quello che sappiamo fare meglio: raccontare la bellezza della Bergamasca con cibi e sapori, rendere ancora più accessibili progetti che, stagione dopo stagione, saranno al centro della vita della nostra provincia”.

Beppe Acquaroli

 

L’evoluzione di trentacinqueuro
RistorantiBergamo è un gruppo eterogeneo composto da oltre 30 ristoranti di tutto il territorio orobico, che valorizza da sempre il cibo e la cultura locale e che da oggi dà il via a questa nuova avventura: “Siamo partiti cinque anni fa con trentacinqueuro.it: la proposta era prettamente gastronomica e commerciale. Ora avrà uno sviluppo più esteso, con progetti che nascono sul territorio, legati alla cultura, e che valorizzeremo proprio passando attraverso il cibo”, continua Acquaroli. Cibo da conoscere, valorizzare, scoprire nelle sue peculiarità e attraverso ricette sempre diverse, raffinate, genuine, “studiate per chi a tavola vorrà vivere un’esperienza a 360 gradi”, spiega Acquaroli.
“RistorantiBergamo sarà il canale attraverso il quale scoprire il mondo e le esperienze che abbiamo vissuto, che ora metteremo a disposizione dei nostri ospiti – continua il gruppo di ristoratori -. Vogliamo proporre un progetto di ricchezza trasversale, multidisciplinare, multiculturale e soprattutto coinvolgente. Puntiamo a raccontare ai nostri viaggiatori del gusto la cultura della nostra bella terra, la diversità come ricchezza e la ristorazione come nutrimento dell’anima”.
L’idea consiste nel proporre iniziative culturali che siano divulgate attraverso l’estro e l’interpretazione di RistorantiBergamo. “Ognuno di noi promuoverà una sua visione dell’elemento culturale attraverso menù, percorsi o altri suggerimenti che di volta in volta ideerà come base di cultura”, commenta ancora Acquaroli.

Risotto mantecato al Blu Rossini di Arrigoni Battista con Raisin e riduzione al Valcalepio rosso Riserva

 

Menù legati ad eventi: si comincia con Forme
Ogni iniziativa a cui RistorantiBergamo si collegherà, permetterà ai bergamaschi e ai fruitori del territorio di vivere un’esperienza culinaria unica e indimenticabile. Si parte quindi con “Progetto Forme – Bergamo capitale europea dei formaggi”, manifestazione che quest’anno dal 17 al 20 ottobre porta in città il World Cheese Award, concorso di rilevanza internazionale che premia i formaggi più buoni del mondo. Dal 17 al 31 ottobre i locali aderenti a RistorantiBergamo offriranno menù speciali, a 35 euro, che parleranno in questo caso di formaggio, tradizione casearia, valorizzazione del prodotto, da pensare con sempre nuove ricette, esaltandone il gusto e l’alta qualità.
Ogni ristorante presenterà la sua offerta enogastronomica al prezzo concorrenziale di soli 35 euro a persona: tutti i dettagli dei menù e del progetto sono online all’indirizzo www.ristorantibergamo.com, nuovo dominio e nuovo sito web in fase di sviluppo per avviare in maniera globale l’offerta dei locali.

“La manifestazione Forme è la prima iniziativa alla quale si ispira il nuovo gruppo RistorantiBergamo che, per l’occasione, presenta menù tematici e a un prezzo concorrenziale. Si continuerà poi a offrire cultura attraverso il cibo, con nuove iniziative che saranno man mano presentate attraverso il nuovo sito web e le pagine Instagram e Fb di RistorantiBergamo” conclude Acquaroli, che rilancia: “Il gruppo è aperto a nuovi iscritti, che possono contattarci attraverso il nostro sito web, per estendere il progetto soprattutto alle nuove leve, a chi desidera valorizzare il cibo e il territorio”.

 

L’elenco dei ristoratori aderenti al progetto

  • Al Carroponte (Bergamo)
  • Al Portichetto (Gandino)
  • Baretto di San Vigilio (Bergamo Alta)
  • Caffè del Tasso (Bergamo Alta)
  • Cantina Lemine (Almenno S. Salvatore)
  • Cece e Simo Ristorante (Bergamo)
  • Da Mimmo (Bergamo Alta)
  • Don Luis (Torre Boldone)
  • Enoteca Zanini (Bergamo)
  • Fatur (Cisano B.)
  • I Sapori di Terra e Mare (Bergamo)
  • Il Ducale (Bergamo Alta)
  • La Corte Del Noce (Villa D’adda)
  • La Fricca – il Ristorante (Bergamo)
  • La Marianna (Bergamo Alta)
  • La Tana (Bergamo Alta)
  • Lalimentari (Bergamo Alta)
  • M1lle (Bergamo)
  • Mariet Ristorante (Romano Lombardia)
  • Negrone Ristorante (Scanzorosciate)
  • Pampero Ristorante (Ranzanico)
  • Panoramico (Fonteno)
  • Polisena Agriturismo (Pontida)
  • Ponte di Briolo (Valbrembo)
  • Posta al Castello (Gromo)
  • Ristorante della Torre (Trescore)
  • Ristorante Parco dei colli (Ponteranica)
  • Trattoria del Tone (Curno)
  • Trattoria Falconi (Ponteranica)
  • Trattoria Sant’Ambroeus (Bergamo Alta)
  • Trattoria Visconti (Ambivere)
  • Zu Ristorante (Riva di Solto)

Per tutte le informazioni sul progetto e i menù di ciascun ristorante, è possibile consultare www.ristorantibergamo.com e seguire i continui aggiornamenti sui profili Instagram e Fb di RistorantiBergamo.

 




A Forme fari accesi sull’internazionalizzazione del settore caseario

Il successo delmade in Italy” agroalimentare in questi anni è frutto dell’azione corale di tutti gli operatori della filiera. Partendo da questa premessa, Assocaseari-Confcommercio organizza giovedì 17 ottobre, dalle ore 10.30 alle ore 13 presso la Fiera di Bergamo, un convegno sul particolare momento che il commercio internazionale sta attraversando, con il contributo dei vari rappresentanti della filiera sul futuro del settore.

Il convegno, dal titolo “Internazionalizzazione del settore caseario: prospettive e strategie per il successo dei nostri formaggi”, si propone di offrire una sintesi delle opportunità e delle prospettive offerte dalla legislazione europea e dalle tendenze dei mercati, tenendo conto dell’attuale contingenza, in particolare relativamente agli accordi di libero scambio già raggiunti o in via di sottoscrizione da parte della UE.

L’evento è anche un invito a tutti gli operatori del settore che, oltre ad un interesse commerciale, vogliano approfondire il tema delle opportunità offerte dalla internazionalizzazione. A chiudere i lavori sarà Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio.

 

Programma

Moderatore: Carlo Gomez De Teran, Direttore Assocaseari

10:30 Saluti Istituzionali – Roberto Luongo, Direttore Generale ITA-ICE

10:40 “Il grande successo dei prodotti caseari: quale è il possibile contributo dei formaggi di qualità ad alto valore aggiunto nel mercato internazionale” – Christophe Lafougere, esperto internazionale del settore caseario (ricerche di mercato, strategie e consulenza) e Direttore di Girà

11:20 “Politiche dell’Unione Europea per l’Internazionalizzazione e la promozione dei prodotti di qualità” – Christian Jochum, Copa-Cogeca Presidente del Gruppo Qualità dell’Organizzazione a Bruxelles

11:50 “Il nuovo Parlamento Europeo: grandi sfide per nuovi accordi di libero scambio” – Riccardo Garosci, Vice-Presidente AICE

12:20 “Esperienze di internazionalizzazione: lo stato dell’arte degli accordi firmati dall’Unione Europea” – Paolo Zanetti, Consigliere Delegato Zanetti SpA e Vice-Presidente Federalimentare

12:50 Intervento conclusivo – Alice O’Donovan, Legal&Policy Adviser Eucolait 13:00 Chiusura dei lavori – Donatella Prampolini, Vice-Presidente Nazionale Confcommercio




Confcommercio “capofila” della rigenerazione urbana a Bruxelles. E Bergamo si conferma caso di eccellenza

Confcommercio “capofila” della rigenerazione urbana a Bruxelles con Bergamo che si conferma un caso di eccellenza. All’incontro organizzato da Confcommercio-Imprese per l’Italia, intitolato “Urban Regeneration: best practices for vital European city centers”, accreditato quale side event della Settimana Europea delle regioni e delle Città, il presidente di Ascom Confcommercio Bergamo, Giovanni Zambonelli, insieme al sindaco di Bergamo Giorgio Gori, ha presentato il lavoro portato avanti in questi anni in materia di sviluppo urbano e ruolo del commercio.
L’incontro, che è stato patrocinato dagli eurodeputati Andrea Cozzolino (PD) e Rosa D’Amato (M5S), è infatti servito per mettere a confronto le esperienze maturate in questi anni da Confcommercio in materia di rigenerazione urbana nel solco della pluriennale collaborazione con Anci su questi temi. L’obiettivo dell’evento, ribadito dall’incaricato per le politiche urbane ed europee per Confcommercio-Imprese per l’Italia, presidente Alberto Marchiori, era quello di proseguire in questo impegno aprendosi sempre più alla dimensione internazionale ed europea, in modo da individuare sempre nuove idee e strumenti da mettere a disposizione delle nostre realtà.

Più risorse alle città
Cozzolino, che nella scorsa legislatura europea è stato vicepresidente della Commissione Affari Regionali del Parlamento Ue, ha sottolineato che il Parlamento intende insistere nella richiesta che nella prossima politica di coesione, almeno il 10% delle risorse sia destinato proprio alle città, con attenzione specifica a quelle medie e piccole che fino ad ora sono state invece penalizzate nella definizione dei regolamenti che permettono l’accesso alle risorse europee.

Investire in promozione e formazione
La D’Amato, coordinatrice per il M5S nelle Commissioni Affari Regionali e Trasporti del Parlamento europeo, ha sottolineato inoltre l’importanza di investire nella promozione e formazione delle competenze necessarie a utilizzare meglio le risorse europee, evidenziando l’importanza della collaborazione avviata in questi anni con organizzazioni come Confcommercio.
A seguire, Roberta Capuis ha illustrato i contenuti del quaderno e tracciato le linee di sviluppo della prossima attività del Settore Urbanistica di Confcommercio nazionale con attività di formazione per Associazioni e amministrazioni locali, in programma già dalla prossima settimana, e un prossimo dibattito sulla normativa regionale per la rigenerazione urbana e impatto commercio nelle città, previsto il 14 novembre a Torino nell’ambito della manifestazione Urbanpromo 2019.

Bergamo tra le buone pratiche internazionali
A conclusione dell’incontro è seguita una tavola rotonda con confronto di buone pratiche internazionali tra Ilse Snick, general city manager della città di Oostende (Belgio), Simon Glinvad Nielsen, partner and co-fondatore del think-tank danese LivingCities e la città di Bergamo, la cui esperienza ha messo in luce nel dibattito la particolare sintonia tra l’operato del sindaco Giorgio Gori, da poco riconfermato alla guida della città, e di Confcommercio Bergamo, rappresentata dal presidente Giovanni Zambonelli. 




Con “C’è posto per te!” oltre 150 ore di formazione gratuita per bar e alberghi

Prenderà il via martedì 22 ottobre il ciclo di corsi di “C’è posto per te!”, il progetto formativo promosso e finanziato dall’Ente bilaterale Turismo Bergamo e rivolto alle aziende e ai loro dipendenti del settore alberghiero e pubblici esercizi che operano in provincia di Bergamo. Nel concreto sono oltre 150 ore di formazione gratuita presso la sede di Ascom Formazione a Osio Sotto e una proposta molto variegata. Qualche esempio? Dal corso “Come allestire un buffet” (4 incontri, 12 ore) a “Conoscere e degustare i vini italiani” (5 incontri, 12 ore), da “La miscelazione: cocktail per il bar” (5 incontri, 24 ore) a “Il food cost: come marginare di più ottimizzando i costi” (3 incontri 18 ore).

Il progetto “C’è posto per te!” è legato da un doppio filo di intenti e di destinatari come spiega Enrico Betti, presidente dell’Ente bilaterale Turismo Bergamo: “L’Ente ha promosso questi corsi gratuiti raccogliendo le esigenze di imprese e lavoratori: l’obiettivo della formazione professionale è infatti quello di incrementare le capacità lavorative attraverso percorsi di abilitazione, specializzazione, aggiornamento e perfezionamento. In quest’ottica si inserisce “C’è posto per te!” che è il risultato di una convenzione con l’Ente bilaterale nazionale del turismo che ha dettato le linee guida in tema di formazione, dando indicazioni a gli enti bilaterali provinciali impegnati a sostenere percorsi formativi con l’obiettivo di uniformare la formazione e renderla omogenea sul territorio nazionale”.

“L’adesione dell’Ente Bilaterale Turismo di Bergamo al progetto nazionale in tema di formazione certificata rappresenta un tassello importante per la diffusione nel territorio nazionale di un servizio innovativo a favore di lavoratori e imprese del settore – prosegue Betti -. Infatti, solo una formazione a contenuti realmente rispondenti ai fabbisogni delle aziende può risultare utile alla necessità impellente di favorire l’ingresso nel mondo del lavoro di persone (giovani e non). In questo senso, l’esperienza bilaterale è la sede più appropriata per fornire indicazioni e strumenti utili, con l’auspicio che anche le strutture pubbliche rivolgano adeguata attenzione a questa realtà nell’ambito delle proprie iniziative in tema di politiche attive.”

“Ci auguriamo che questa iniziativa abbia successo e che le aule siano piene – conclude Maurizio Regazzoni, vicepresidente dell’Ente bilaterale Turismo Bergamo -. Naturalmente daremo priorità alle aziende e lavoratori aderenti al sistema bilaterale ma non scartiamo l’ipotesi, qualora vi siano posti disponibili, di inserire anche persone senza occupazione”.