Torna nei negozi del Centro di Bergamo lo “Sbarazzo”

Dopo il clamoroso successo della prima edizione, torna a Bergamo lo Sbarazzo. Ben 90 negozi del Centro cittadino saranno sul Sentierone con i loro stand per presentare i propri articoli in offerta super scontata: un’occasione per tutti i gusti e tutte le tasche.
Articoli rimasti in magazzino, stock del passato, articoli invenduti, ultimi capi dei saldi: i commercianti aderenti del centro città si “sbarazzeranno” di tutto questo durante una giornata destinata a dare grandissima visibilità alle attività commerciali dell’area centrale della città. Sono previste anche attività e eventi collaterali. L’iniziativa è  organizzata da BergamoInCentro.




A Lovere ritorna lo shopping superscontato

Domenica 1 settembre a Lovere ritorna lo “Sbaracco in Piazza”, l’appuntamento con le occasioni di fine stagione promosso dall’associazione commercianti locale Asarco. 
Per l’occasione dalle 10 alle 19.30 numerosi negozianti saranno in Piazza Tredici Martiri un ampia scelta dei capi di abbigliamento e di calzature della primavera estate per adulti e bambini a prezzi supeconvenienti, ma anche occhiali e altri articoli.  All’iniziativa aderiscono i negozi Mirko Botta, Largo, VisionOttica Alberti,  Piruetas, La Primavera, Schiavi Cachemire, Silini, Spazzi Calzature, Paola Volpi e Zanetta. In caso di maltempo l’iniziativa sarà rinviata a domenica 15 settembre. Per info: asarcolovere@gmail.com.




In Fiera torna la Festa di Sant’Alessandro

Alla Fiera di Bergamo il ritorno dopo la pausa estiva coincide con uno degli appuntamenti più amati dal grande pubblico: da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre 2019 torna, infatti, per la 16esima edizione al polo fieristico di via Lunga, la Fiera di Sant’Alessandro (FdSA), evento caro a tutti gli agricoltori, allevatori, produttori e appassionati della sempreverde filiera agroalimentare.

La rassegna, da anni una delle più importanti anche a livello regionale per chi si occupa di zootecnia, agricoltura, selvicoltura, equitazione, macchinari, attrezzature e prodotti enogastronomici tipici, è come sempre organizzata da Bergamo Fiera Nuova in collaborazione con Ente Fiera Promoberg, e può contare anche quest’anno su un importante gioco di squadra, grazie alla rete fatta di partner e main sponsor (Credito Bergamasco Banco BPM, Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura di Bergamo e UBI Banca), patrocini (Provincia e Comune di Bergamo) e supporti (Regione Lombardia, Ecaho, Anica, Fitetrec Ante, Ltp). Regione Lombardia, insieme al proprio Ersaf (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste) è presente con un significativo spazio sempre molto visitato dal pubblico della FdSA. Come sempre si registra una grande partecipazione di enti, istituzioni, associazioni imprenditoriali e Gruppo di azione locale (Gal), in prima linea nel sostenere il mondo rurale.

Per sostenere concretamente le imprese e il pubblico, anche quest’anno è stato confermato l’ingresso gratuito per l’interna giornata inaugurale di venerdì. Orari di apertura: venerdì dalle 14.30 alle 22.30 (cerimonia inaugurazione ufficiale ore 15). Sabato 9.00 – 22.30; domenica 9.00 – 19.00. Ingresso sabato e domenica: 7 euro (intero), ridotto 5 euro (12-16 anni e over 65 anni). Parcheggio (venerdì, sabato e domenica) 3 euro.

La kermesse – le cui origini risalgono a dodici secoli fa, per ringraziare e festeggiare da parte della comunità, allora prevalentemente contadina, il Santo Patrono di Bergamo – è sempre stata un punto di riferimento per tutti gli operatori e appassionati del settore primario, prima a livello locale e poi, con il passare dei decenni, a livello regionale, sino ad assumere, oggi, un carattere nazionale per le imprese e dell’Italia settentrionale per quanto concerne il pubblico.

La manifestazione abbina come sempre a una ricchissima e ampia area espositiva, molti appuntamenti ed eventi collaterali in cui tecnologia, produttività e professionalità stringono la mano a folklore, cibi genuini e spettacolo. I tanti apprezzamenti raccolti ogni anno dalla fiera sono frutto della capacità degli organizzatori di intercettare nuovi trend del mercato e di coniugare le antiche tradizioni che si tramandano di generazione in generazione con le innovative tecnologie del mondo contadino 2.0; un nuovo contesto nel quale sta crescendo la quota dei giovani, spesso con una laurea attaccata alle pareti. I temi più gettonati tra gli stand restano qualità, innovazione e sicurezza.

Il notevole sforzo organizzativo è dato anche dalle presenza di centinaia di animali all’interno di un contesto che vede la partecipazione di migliaia di famiglie con bambini. Fondamentale la collaborazione delle associazioni di categoria (Coldiretti, Confagricoltura, Upag) e del Dipartimento Veterinario e sicurezza degli alimenti di origine animale e l’Unità operativa complessa (Uoc) Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’Agenzia di Tutela della Salute (Ats) di Bergamo.

La FdSA rappresenta per le aziende l’appuntamento nel quale stilare un bilancio dopo il duro lavoro (spesso complicato dal maltempo, che anche quest’anno ha fatto danni) e per concludere affari importanti. Per il grande pubblico di appassionati, invece, la fiera dà la possibilità di toccare con mano il meglio del mondo contadino in città: un incontro pieno di emozioni in quella che è a tutti gli effetti per tre giorni una grande e moderna azienda agricola.

I NUMERI DELL’EDIZIONE 2019

Circa 55mila i metri quadrati complessivi di superficie (al coperto e in area esterna) destinati alla rassegna, suddivisi in aree specifiche per consentire al pubblico una visita armonica. Da molti anni evento a carattere regionale, la Fiera di Sant’Alessandro in realtà è andata ben oltre i confini lombardi. Delle 200 imprese presenti quest’anno, infatti, oltre alle 153 della Lombardia (con il primato alle aziende di Bergamo, 114), 43 provengono da altre 11 regioni (dal Trentino Alto Adige alla Calabria, dal Piemonte alla Puglia, passando da Campania, Emilia romagna, Liguria, Marche, Sardegna e Toscana) e 4 dall’estero (2 austriache, una a testa per Francia e Ecuador). Il pubblico ha così l’opportunità di compiere, in un’unica grande e comoda location, un giro d’Italia tra le cose buone e belle del mondo contadino. Delle 12 province lombarde manca all’appello solo Varese. Dietro al gruppone orobico (114 imprese), troviamo le province di Milano e Brescia (10 imprese a testa), Cremona e Lecco (4), Monza Brianza e Sondrio (3), Pavia (2), Lodi, Mantova e Como (1). A livello regionale, sul secondo gradino del podio sale il Veneto (11 imprese), terzo posto per il Piemonte (8). Poi, Emilia-Romagna (6), Puglia (4), Toscana e Marche (3 a testa), a seguire Campania, Liguria, Calabria, Sardegna e Trentino Alto Adige.

Una ventina le categorie merceologiche in esposizione. La parte del leone spetta al settore Prodotti tipici e Agro-alimentari, con il 34% delle imprese totali. Al secondo posto il settore delle Macchine agricole (comprese quelle a campo aperto) e attrezzature (17%), seguito da Prodotti per la casa (9,5%) e Zootecnia (7,5%).

Oltre a centinaia di macchinari e attrezzature varie, anche quest’anno il pubblico troverà centinaia di capi di bestiame (circa 800), tra cui spiccano 250 cavalli e 250 bovini coinvolti in esposizioni e concorsi, oltre a ovicaprini, suini e altri animali da fattoria. Una bella opportunità, amata soprattutto dai più piccoli, che, proprio alla Fiera di Sant’Alessandro hanno spesso la prima occasione di vedere da vicino e toccare con mano, sotto l’attenta vigilanza degli operatori, gli animali.

Anche quest’anno il Concorso internazionale per cavalli purosangue arabi (Show E.C.A.H.O. categoria B internazionale), giunto alla 7a edizione, presenta dei numeri di assoluto livello. Ben 102 i purosangue iscritti, con una significativa presenza straniera. Sul totale degli splendidi esemplari che si sfideranno sul campo gara condotti dai fidati handler, una quarantina sono infatti di proprietà estere: Europa (Germania, Belgio, Grecia), Penisola Araba (Qatar, Emirati Arabi Uniti, Kuwait), Giordania, Israele e Stati Uniti d’America. Il concorso proietta Bergamo a livello mondiale, grazie anche alle migliaia di contatti da ogni angolo del pianeta per assistere alle dirette streaming di Arabian Essence WebTv (www.arabianessence.tv), la tv online che trasmette le più importanti esibizioni internazionali di cavalli arabi.

La Fiera di Sant’Alessandro 2019 coincide con il debutto al polo fieristico di Giuseppe Epinati, neo Amministratore Unico di Bergamo Fiera Nuova, società per azioni proprietaria della Fiera di Bergamo, e di Fabio Sannino, neo Presidente di Ente Fiera Promoberg, società che gestisce le attività in Fiera e che raggruppa con 20 realtà tutto il mondo associativo economico di Bergamo.

“Ringrazio i soci di BFN per l’importante incarico affidatomi – sottolinea Giuseppe Epinati, nominato lo scorso 29 aprile -: la Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Bergamo, il Comune di Bergamo, la Provincia di Bergamo, Ubi Banca, Banco Bpm, Promoberg, Cassa Rurale Banca di Credito Cooperativo di Treviglio e Comune di Seriate. La mia prima azione è stata quella di convocare i vari tecnici che hanno operato costantemente sulla struttura, per avere una relazione dettagliata sullo stato di conservazione degli immobili. In seconda battuta, nei limiti delle risorse in bilancio, ho dato il via ad alcuni interventi per garantire la maggiore sicurezza possibile per gli utenti. Il tema della sicurezza e il rispetto delle normative saranno i punti cardine del mio mandato. Per ottenere ciò è indispensabile monitorare adeguatamente la struttura, realizzando costanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria: solo in tal modo possiamo garantire la funzionalità degli edifici e la sicurezza per le persone che vi entrano. La Fiera è un’eccellenza della Città di Bergamo – prosegue Epinati -, un patrimonio importante per tutta la Bergamasca. Sono convinto che il nostro polo fieristico abbia tutte le potenzialità per un maggiore sviluppo al fine di aumentare la propria offerta. Collocata in una zona strategica dell’area urbana di Bergamo, è facilmente raggiungibile con ogni mezzo. Il vicino aeroporto internazionale “Il Caravaggio”, terzo in Italia per numero di passeggeri, collega Bergamo con 135 destinazioni in 37 Paesi stranieri e ha già dato un importante apporto a diverse manifestazioni: è il caso di Industrial Valve Summit, manifestazione organizzata da Promoberg e Confindustria Bergamo, che vede arrivare operatori da tutto il mondo. E’ questa la strada che dobbiamo intraprendere con decisione e tanta nuova progettualità – evidenzia Epinati – valorizzando al meglio le opportunità di internazionalizzazione che l’aeroporto ci consente. Il tanto agognato collegamento ferroviario dell’aeroporto, che interesserà direttamente anche le nostre aree, ora non è più un miraggio e la progettazione è in fase avanzata. Anche quest’opera sarà l’ulteriore importante tassello per completare la rete trasportistica. Tornando alla Fiera di Sant’Alessandro – conclude Epinati -, gli operatori del settore avranno modo di fare business, mentre il pubblico potrà confrontarsi e acquistare direttamente dai produttori. Sarà anche una bella festa per le famiglie, che potranno accompagnare i propri figli a toccare con mano e conoscere le bellezze del mondo rurale”. 




Ascom punta alla finanza agevolata

L’Associazione di categoria del terziario bergamasco ha siglato un contratto con la Pellegrino Consulting Service Srl per la fornitura di servizi di finanza agevolata agli imprenditori associati.

“I nostri settori stanno attraversando una fase di grande trasformazione. Da un lato gli imprenditori hanno la necessità di innovare, dall’altro l’attuale clima di incertezza frena o ostacola gli investimenti. Ci sarebbe bisogno di maggior tranquillità e di un clima di fiducia migliore- spiega Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo- Accanto a questo però, c’è anche la necessità di conoscere tutti gli strumenti che gli enti pubblici in particolare mettono a disposizione per chi decide di investire”.

Da un recente indagine commissionata da Ascom Confcommercio Bergamo all’Agenzia romana Format Research sul credito, relativa al periodo che va da ottobre 2018 a marzo 2019, risulta che il 40,7% delle imprese del terziario bergamasche che ha chiesto credito (il 29% sul totale delle imprese) si è recato in banca per il cosiddetto ‘credito buono’, ovvero quello destinato ad investimenti. “E’ un dato buono, non abbiamo però il raffronto con gli anni precedenti, ma sappiamo che a livello nazionale la quota di imprese che dichiarano di aver effettuato investimenti nel corso degli ultimi due anni è peggiorata, anche se solo lievemente. Per questo abbiamo pensato di proporre un servizio da affiancare a Fogalco che permetta ai nostri associati di scoprire il vasto mondo delle agevolazioni che provengono da bandi pubblici, nazionali, regionali, camerali e  comunitari Abbiamo pertanto avviato una selezione che ci ha portati ad individuare il profilo del partner più adatto alle esigenze dei nostri associati”.

L’accordo è stato siglato con la Pellegrino Consulting Service Srl che dal 1992 opera nel settore della finanza agevolata con fondi regionali, nazionali e comunitari, ed è specializzata in tre aree: ricerca e innovazione, internazionalizzazione e investimenti per lo sviluppo aziendale. L’Ente è accreditato al Ministero dello Sviluppo Economico ed  a Regione Lombardia.

“Vogliamo aiutare le aziende non solo nei loro investimenti ma anche ad aprirsi ai mercati nazionali, internazionali e partecipare a manifestazioni fieristiche – afferma Riccardo Martinelli, presidente della Cooperativa di Garanzia Fogalco, che fa parte del sistema Asconfidi Lombardia -. Offriremo una panoramica sui bandi a 360°. Raccoglieremo tutti le agevolazioni pubbliche presenti sul mercato e le renderemo fruibili a tutti, pubblicandole anche sui siti di Ascom e Fogalco. I nostri portali diventeranno la ‘vetrina’ della finanza agevolata dedicata al settore del terziario. Oggi che si accade ad un bando tramite un click è necessario che tutti abbiamo la possibilità di farlo, da soli e o accompagnati. E noi saremo al servizio dei nostri imprenditori anche in questo. Inoltre, dal momento che la maggior parte dei bandi prevede degli investimenti per i quali ci sono contributi a fondo perduto, Fogalco potrà intervenire nel supportare l’importo richiesto, sia garantendo l’operazione che con la nostra fideiussione bancaria. In questo modo permettiamo alle attività imprenditoriali di individuare il sostegno finanziario complessivo necessario aLl’avvio di un investimento”

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Il presidente della Fogalco, Riccardo Martinelli

Il servizio offre alle aziende tre step: la valutazione e l’analisi della fattibilità del progetto su cui l’impresa ha intenzione di investire; la ricerca delle diverse tipologie agevolative tra contributi a fondo perduto, in conto interessi, finanziamenti pubblici agevolati, voucher, crediti d’imposta, bonus fiscale; la relativa assistenza nell’iter procedurale di presentazione e fruizione delle domande. Il terzo passaggio riguarda il percorso di rendicontazione delle domande di agevolazione. A ciò si aggiunge un servizio informativo mensile di aggiornamento sulle agevolazioni di carattere nazionale, regionale e comunitario.

Per ora i bandi attivi e imminenti sono per il terziario circa un ventina in Lombardia che vanno dall’acquisto macchinari al credito d’imposta per la formazione, dalla creazione di impresa alla partecipazione a società e imprese miste all’estero; dalle reti d’impresa alla sostenibilità ambientale. 

Il servizio in Ascom è già attivo. I riferimenti sono Matteo Milesi (035 4120210 – matteo.milesi@fogalco.it) e Giorgio Puppi (035 4120123 – giorgio.puppi@ascombg.it)




Alberghi verso il tutto esaurito per il ponte di Ferragosto

In città e sui laghi record di stranieri, sulle valli le presenze sono in leggera flessione e sono quasi tutti italiane. Sul Lago d’Iseo tedeschi. olandesi e francesi si fermano fino a due settimane. Lovere registra + 6% di visitatori.
L’estate 2019 conferma il trend per il turismo di Bergamo e del territorio. I visitatori si mantengono sui numeri dello scorso anno in città, mentre nelle valli si registra una leggera flessione delle presenze, che oscilla tra il 10 e il 20%. Sui laghi c’è molta vivacità, soprattutto a Lovere dove il dato è +6% di turisti.
E se i visitatori della città si fermano 1-2 giorni, in montagna piace ancora la classica settimana, che in alcuni casi si allunga a 10 giorni, e sul lago d’Iseo – per la prima volta – molti turisti stranieri scelgono la vacanza lunga fino a due settimane.
Per Ferragosto ci si aspetta il tutto esaurito un po’ ovunque. Secondo una tendenza che si è radicata negli ultimi anni, le prenotazioni tendono infatti ad arrivare spesso last minute, soprattutto per le festività, per cui i dati potrebbero crescere ulteriormente.
È quanto emerge dal sondaggio fatto da Ascom Confcommercio Bergamo su un campione di strutture a Bergamo e fuori città. Ecco le tendenze in dettaglio.
La città – Bergamo in questo inizio estate registra numeri record di visitatori stranieri, ma rimane meta di escursioni e non è ancora una destinazione turistica dove soggiornare per le vacanze. 

Sulle valli – Le località di montagna, probabilmente anche a causa dell’instabilità del clima, soffrono un po’: le presenze rispetto all’estate 2018 sono meno numerose, con cali fino al 20%. Ma la previsione degli albergatori è di esaurire tutte le camere per il weekend lungo di ferragosto. 

A San Pellegrino, a parte gli abitué italiani che anche quest’anno hanno deciso di tornare, sono pressoché tutti turisti stranieri, tedeschi, olandesi, belgi e francesi, e il soggiorno è per lo più di due-tre notti. Tra gli albergatori c’è chi per aiutare le prenotazioni ha abbassato le tariffe. 
Foppolo registra il calo di turisti più pronunciato (- 20%), con tante richieste per Ferragosto ma poche conferme per il momento. I visitatori sono tutti italiani e si fermano per 5/7 giorni. A Clusone clima sottotono rispetto alle attese, con un turismo fatto per lo più da clienti affezionati che ritornano in Valle Seriana per l’abituale settimana di vacanza. Numeri in linea con la scorsa estate per la Valle Imagna scelta da turisti quasi tutti italiani che soggiornano anche per 10 giorni. 

Sui laghi – Mentre sul Lago di Endine la stagione non è ancora partita e si lavora a rilento con soggiorni in media di 3 giorni e turisti per lo più stranieri (in particolare belgi e francesi), sul Lago d’Iseo il flusso dei turisti è vivace. I visitatori stranieri sono ulteriormente in crescita, secondo la tendenza iniziata dopo l’esperienza del ponte di Christo (The Floating Piers), e per Ferragosto le camere sono già quasi tutte esaurite: chi vorrà passare i prossimi giorni sul lago dovrà quindi affrettarsi a confermate la prenotazione.

A Lovere le presenze sono anche migliori della scorsa estate (+6%), con tanti gruppi di turisti provenienti dall’estero – Nord Europa, Germania e Francia – e coppie e famiglie da tutta Italia. A Sarnico il mese di luglio ha visto moltissime cancellazioni nelle strutture a causa delle precipitazioni violente e probabilmente anche per le elevate temperature registrate nel Nord Europa che hanno convinto i turisti olandesi &c a fermarsi sui laghi vicini. Già nei primi giorni di agosto le prenotazioni sono comunque tornate ad arrivare e per ferragosto è ormai quasi tutto al completo. La novità è che i soggiorni si allungano: non c’è più solo la vacanza ‘mordi e fuggi’ legata ai voli di Ryanair con le classiche 2-3 notti. Diversi turisti dalla Francia, Germania e Gran Bretagna scelgono il lago bergamasco per fare la settimana e anche due settimane, soprattutto nelle case vacanza. Merito anche dei tantissimi eventi e delle numerose esperienze che vengono proposti nel mese di agosto sul lago: aperitivi in barca, concerti sul battello, sagre, escursioni in canoa. 

“La città sta mantenendo i dati dell’anno scorso ma le presenze potrebbero essere anche superiori qualora il sommerso venisse alla luce. Ricordiamoci che c’è una grossa componente del turismo che sfugge a questi dati statistici – evidenzia Giovanni Zambonelli presidente di Ascom e del Gruppo Albergatori Ascom che aggiunge – Bergamo è ancora meta di escursioni e non è ancora una destinazione turistica. In questo senso c’è un mercato da costruire e il nuovo board di Visit Bergamo ha le competenze per farlo perché ha una visione non ‘bergamocentrica’”. 

Giovanni Zambonelli

“L’impegno per le prossime stagioni è di valorizzare la destinazione Bergamo come città e provincia, costruendo dei pacchetti con soggiorni in città e escursioni in provincia e viceversa – dice Giorgio Beltrami presidente del Gruppo Bar Caffè e Pasticcerie Ascom e presidente di Visit Bergamo   – in questo modo il prodotto Bergamo sarà più ampio e ciò porterà ricadute positive sia per la città che per la provincia”.




A Ferragosto negozi e ristoranti aperti in città

Alla vigilia del week-end del grande esodo, con migliaia di bergamaschi in partenza, anche i negozi di Bergamo si concedono qualche giorno di ferie. Secondo i dati raccolti da Ascom Bergamo Confcommercio, in Città Alta bar, ristoranti e negozi (alimentari e non) saranno anche quest’anno praticamente tutti aperti per rispondere all’afflusso turistico; nelle vie centrali di Città Bassa 8 negozi su 10 terranno la saracinesca alzata e il 90% dei bar e ristoranti farà lo stesso.

Nelle vie periferiche della città 7 negozi su 10 saranno aperti e 8 ristoranti e bar su 10 continueranno a lavorare. In provincia, nelle località turistiche, pubblici esercizi, negozi e botteghe alimentari saranno tutti aperti, mentre nei paesi fuori dalle mete dei visitatori si stima che sarà aperto il 50% dei negozi e il 70% di bar e ristoranti.Anche nei giorni più “caldi” di ferragosto quindi saranno pochi i cartelli “chiuso per ferie“ e chi rimane in città non avrà difficoltà a fare acquisti e godersi colazioni, pranzi, cene e spuntini fuori casa.
In media le chiusure saranno di 6-7 giorni e si concentreranno dall’11 al 18 agosto, con diverse serrande che si abbasseranno solo dal 15 al 18 agosto.

La fotografia emerge dall’indagine condotta da Ascom Bergamo Confcommercio per informare i bergamaschi che rimangono in città e i turisti sull’offerta di prodotti e servizi. “La percentuale degli esercizi che ha deciso di chiudere nei prossimi giorni è davvero molto bassa. La maggior vocazione turistica della città e delle località di villeggiatura sul lago e nelle Valli porta i commercianti a usare il mese di agosto come mese di lavoro e quindi a fare ferie più corte – commenta il direttore Oscar Fusini -. Molti negozi decideranno solo all’ultimo minuto quando chiudere, in base al flusso di clienti di questi giorni. Una linea che offre anche un servizio di carattere sociale in quei quartieri e paesi dove molte persone, che non hanno la possibilità di fare vacanze, rimangono in città”.




Da Regione Lombardia incentivi sull’acquisto di auto diesel

A partire da ottobre chi decide di sostituire il proprio veicolo inquinante con un mezzo a basso impatto ambientale, anche diesel, potrà beneficiare di contributi regionali. Lo prevede il nuovo bando “Rinnova veicoli – 2019-2010” approvato nei giorni scorsi dalla giunta di Regione Lombardia. Il provvedimento vede accolte alcune delle sollecitazioni avanzate dalla Federmotorizzazione e Ascom e rappresenta un risultato storico. Per la prima volta infatti il contributo viene calcolato in base alle emissioni del veicolo acquistato e non sulla tipologia di alimentazione: minori saranno le emissioni del veicolo acquistato, maggiore sarà il contributo concesso.

Per i cittadini sono previsti incentivi per 18 milioni, per le imprese la dotazione finanziaria è di 8,5 milioni. Il contributo è a fondo perduto in base alla tipologia dei veicoli. Possono beneficiare dell’incentivo le micro, piccole e medie imprese che hanno la sede operativa in Lombardia che potranno acquistrare fino a un massimo di 5 veicoli. Sono ammesse spese per l’acquisto di autoveicoli per il trasporto di persone o di merci (in conto proprio o in conto terzi) di categorie N1, N2, N3, M1, M2 e M3. Per accedere al contributo è richiesta la radiazione per demolizione o per esportazione all’estero di un veicolo benzina fino ad Euro 2/II incluso o diesel fino ad Euro 5/V incluso. 
Il bando sarà pubblicato a settembre e sarà supportato da una campagna di promozione a cura di Regione Lombardia Assomobilità e Federmotorizzazione.

L’iniziativa del Pirellone è doppiamente significativa perchè nel riconoscere il contributo dà centralità alla reale capacità o meno di inquinare del mezzo e pone fine alla demonizzazione dei veicoli diesel, prendendo atto che le diesel di ultima generazione non inquinano più delle benzina. Un presupposto importante per aiutare il comparto delle auto che sta subendo anche il grande contraccolpo della campagna di stampa negativa sulle auto diesel dei mesi passati.

Commenta Loreno Epis, presidente del gruppo Autosalonisti Ascom e consigliere nazionale di Federmotorizzazione (nella foto): “È una novità storica, risultato di una battaglia che portiamo avanti da molto tempo. La nostra Federazione – attraverso il presidente Simonpaolo Buongiardino, che ha portato avanti in prima persona le trattative al tavolo “Aria” in Regione Lombardia – è stata quella che più si è battuta, con Ascom Bergamo e il sottoscritto, per far capire che i motori diesel di nuova generazione non inquinano più degli altri e che il controllo delle emissioni si fa svecchiando il parco auto circolante con incentivi sull’acquisto delle vetture di nuova generazione. Siamo riusciti a far cadere il ‘fronte anti diesel’ in Lombardia, ora speriamo di riuscire a fare lo stesso anche nelle altre regioni che limitano pesantemente i veicoli a gasolio. In particolare il Piemonte, il Veneto l’Emilia Romagna che sono i territori a più alto traffico su strada. La finalità è far capire a tutti che il veicolo diesel è equiparato a quelli benzina, elettrici e a metano. Il veicolante da sostituire nella nostra regione per l’80% è diesel. Regione Lombardia ha stanziato 18 milioni di euro. Non sono pochi bisogna utilizzarli. Non è obbligatorio acquistare una macchina nuova, si può risparmiare anche sull’usato recentissimo e a km zero”. “Spesso i colleghi dicono che si parla tanto e non si fa niente, che il tempo speso in associazione è tempo perso – afferma Epis – non è vero. Questo bando è il risultato del lavoro che abbiamo ottenuto unendoci in associazione e collaborando con la federazione di Milano”.

I contributi non sono la sola novità prevista da Regione Lombardia per il controllo delle emissioni. Per chi non ha la possibilità di cambiare l’automobile, sempre a ottobre la Regione proponeMOVE-IN (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti), un progetto sperimentale che offre ai proprietari dei veicoli soggetti a limitazioni (Benzina Euro 0 o Diesel Euro 0, 1, 2 e 3) la possibilità dipassare a un regime di limitazioni delle percorrenzeparametrato rispetto alla classe emmissiva del proprio veicolo. Basterà installare sulla vettura una scatola nera (black-box), che rileva i km percorsi dal veicolo e lo stile di guida e tramite un’APP dedicata e scaricabile da IOS e Google store, si potranno monitorare i km percorsi, accedere a bonus chilometrici aggiuntivi in caso di guida eco-friendly (poche frenate, velocità ridotte, percorrenza di strade extraurbane) e ricevere le notifiche di servizio e di alert rispetto all’attivazione delle limitazioni temporanee alla circolazione.




Franchising orobico, aumentano i negozi ma calano gli occupati

A Bergamo le imprese che fanno franchising rimangono costanti, aumentano i loro punti vendita e diminuiscono gli addetti occupati. Mentre il “fenomeno franchising” continua a crescere nel nostro Paese, come mostra il Rapporto di Assofranchising Italia, l’associazione nazionale aderente a Confcommercio), Bergamo presenta dati in chiaroscuro.
Nel 2018 le catene con sede legale in provincia sono rimaste 20, mentre i punti vendita sono cresciuti del 2,21% rispetto al 2017 passando da 725 a 741 e il numero di addetti si è assottigliato del 2,20% scendendo da 2.125 a 2.088.
Nel dettaglio, è interessante rilevare che: dei 741 punti vendita 56 sono all’estero; e delle 20 catene bergamasche 7 riguardano l’abbigliamento (il 35% con un giro d’affari del 39,4%del totale), 4 la ristorazione (20% con il 15,5% del giro d’affari), 3 la bellezza e benessere (15% con il 17,5% del giro d’affari), 3 i servizi (5% con il 12%) e le 3 rimanenti altri settori (15% con il 15,6%).
Spiega
Il trend Nazionale: più insegne, più occupati e fatturato sempre in crescita
La realtà bergamasca si discosta dal trend nazionale. Il Rapporto Assofranchising Italia 2019, presentato da Assofranchising e Istituto Piepoli, fotografa un settore in continua espansione in Italia e all’estero con tutti i dati positivi: rispetto al 2017, + 3,4% di insegne, più 4,5% di punti vendita, più 3,8% di occupati e più 2% di fatturato.
Dal 2014 ad oggi gli occupati sono cresciuti del 10,9%, i punti vendita l’8,3% e il giro d’affari del 7,8%. Negli ultimi dieci anni c’è stato un
aumento del giro d’affari del 17% e delle imprese estere che hanno deciso di investire nel nostro paese addirittura del 35,8%. In Italia nel 2018 il franchising ha generato un giro di affari di oltre 25 miliardi di euro e ha dato lavoro a più di 200mila persone.

Il sondaggio ha preso in esame 961 insegne: ben 861 sono italiane e di queste, 174 sono presenti anche all’estero. A livello regionale, la Lombardia si riconferma l’area in cui sono presenti più insegne (268), seguita dal Lazio con 107 e del Veneto con 90.

Punti vendita italiani all’estero in franchising
Il franchising italiano vince anche all’estero. Nel 2018 sono aumentati del 7,6% i punti vendita italiani delle catene che da tempo si sono consolidate al di fuori del territorio nazionale e che oggi superano i 10.800 negozi.

Occupazione
Quasi il 90% dei franchisee presenti in Italia ha un’età compresa tra i 25 e i 45 anni. Il 34,3% degli investimenti non supera i 20mila euro, mentre il 50% si attesta nella fascia fra 20 e 100mila euro.
“Il franchising si conferma un settore sempre più in crescita e appetibile anche per i più giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro – dichiara
Augusto Bandera, Segretario Generale di Assofranchising -. La crescente richiesta e la nascita di nuovi format sono sintomo di un sistema che funziona e che ispira fiducia grazie al ridotto rischio di impresa. Seppur il settore sia composto per la maggior parte da giovani imprenditori, significative sono anche le richieste da parte degli over 45, che rappresentano l’11% dei franchisee. Spesso, si tratta di persone che a un certo punto della propria carriera decidono di mettersi in proprio, di imparare un nuovo mestiere e diventare imprenditori di sé stessi”.

Per quanto riguarda le categorie merceologiche, va a gonfie vele il settore della ristorazione, in particolar modo dei bar, delle gelaterie, dei pub e delle pasticcerie che segna un +20% sull’anno precedente. Il giro di affari per il 2018 è stato di oltre 447 milioni di euro e gli occupati più di 5.500. In forte crescita anche l’alimentare specializzato che con la nascita sempre più frequente di negozi dedicati a diete ed esigenze alimentari particolari, ha visto incrementare il proprio fatturato del 23,3% superando i 227 milioni di euro. Stabile e sempre ben posizionato il comparto delle palestre e dei centri estetici.
In calo invece le librerie e le profumerie in franchising, che perdono rispettivamente il 19,2 e il 15,5%. Ma il dato più significativo è registrato dal settore energia, che comprende i negozi specializzati nella vendita di offerte per l’energia domestica e nell’assistenza, ormai sempre più affidata in outsourcing a contact center dedicati. Una lieve flessione viene registrata anche dal settore della GDO Food con -2,0%, che mantiene in ogni caso un fatturato superiore ai 7 miliardi di euro e che incide per il 30,9% sul totale del giro di affari del franchising.




Estate, è il cibo l’argomento più chiacchierato e fotografato in vacanza

È il food sharing il fenomeno dell’estate, che trascorre tra la fotografia di un piatto e l’altra. Di cibo si parla in spiaggia, in montagna e tra le vie delle città d’arte, ma è soprattutto sulla rete che si “scatena” la discussione. Con il selfiefood, il cibo diventa quasi un rito, con una regola fondamentale, prima di essere gustato, un piatto deve essere fotografato e postato. Anche per questo cresce sempre più l’attenzione verso il lato estetico dei piatti, i ristoratori non possono che adeguarsi ed assecondare la crescente propensione dei consumatori a pubblicare i piatti sui social attraverso foto e video, al fine di esaltarne forme e cromatismo.

Il food sharing è un fenomeno ormai globale, che riguarda tanto i piatti cucinati dagli chef quanto quelli “casalinghi” e, soprattutto se italiano, il food è un valore aggiunto, tanto da dare vita a decine di hashtag a tema, tra gli altri: #italianfood, #italianfoodlover, #italianfoodstyle.

“Anche in estate il rapporto con il cibo si dimostra un tratto distintivo della cultura degli italiani, ma non solo: il proliferare di hashtag che sintetizzano in una parola la ricchezza della nostra tradizione culinaria è l’ulteriore dimostrazione del fatto che la cucina italiana è una passione e un’ispirazione anche per milioni di turisti”, dichiara Lino Enrico Stoppani, Presidente Fipe. “Sono orgoglioso di rappresentare una categoria che ancora una volta si dimostra fondamentale per la valorizzazione della filiera agro-alimentare del Paese in quanto vetrina del Food in Italy e formidabile strumento di promozione della cultura e dei valori dell’Italia”.

I PIATTI DELLE VACANZE
Ma quali sono i piatti delle vacanze? Al primo posto il piatto unico, meglio se vegetariano, forse non tanto o non solo per esigenze salutistiche quanto piuttosto perché in vacanza il tempo dedicato alla cucina non è poi così tanto. Sul podio anche pasta e pesce, mentre si consuma meno la carne. Per le bevande, invece, tanta acqua per rimanere idratati e birra più che vino.

LA SPESA FUORICASA E L’ANDAMENTO DEI CONSUMI ESTIVI
La spesa per il cibo dei 24 milioni di italiani che andranno in vacanza quest’estate – 11 milioni solo ad agosto – è di 6,5 miliardi, tant’è che quella per pranzi e cene in locali e ristoranti è la prima voce di spesa nel budget dei turisti.

Numeri importanti che, tuttavia, non sono sufficienti a fornire un quadro positivo dei consumi estivi dei due mesi già conclusi (giugno e luglio) e neppure di quello che sta per iniziare (agosto). 
Tra i ristoratori i pessimisti prevalgono nettamente sugli ottimisti, e la maggioranza pensa che l’estate 2019 sarà come l’estate 2018. I risultati di giugno sono più o meno in linea con quelli dello scorso anno, è a luglio che la valutazione diventa più negativa, con un saldo tra chi ritiene che il mese sarà migliore dell’anno scorso e chi, al contrario, ritiene che sarà peggiore pari a -21,9%. Ad agosto la situazione migliora, ma sempre con molte riserve (-15,8%).

È tuttavia sul turismo interno che i giudizi sono più cauti, mentre per gli stranieri le indicazioni risultano improntate a maggior ottimismo. Nel dettaglio, il saldo tra chi dice che sono in aumento i flussi di italiani e chi dice che sono in flessione è pari a -9,6%, mentre il saldo delle risposte sui flussi degli stranieri è positivo (+5,7%).

È già tempo di tirare le somme anche se la stagione è ancora lontana dalla chiusura. Il sentiment della ristorazione è fortemente negativo con un saldo tra chi si aspetta una stagione migliore dell’anno scorso e chi, al contrario, se l’aspetta peggiore pari a -22%.

“Anche quest’anno la stagione estiva, complici le sempre più ricorrenti condizioni meteo sfavorevoli,ha faticato a prendere il via. – commenta Stoppani – Ma il meteo da solo non basta a spiegare un quadro di pessimismo così accentuato tra i nostri imprenditori. Il clima di incertezza che si respira nel Paese è la vera zavorra che impedisce ai consumi, anche a quelli turistici, di spiccare il volo. Ma siamo ancora nel pieno della stagione e solo alla fine tireremo le somme”.




Bando Archè, contributi per le neo imprese

Regione Lombardia ha stanziato 16 milioni di euro a sostegno dell’avviamento e consolidamento delle imprese neocostituite lombarde (costituite entro 48 mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione). A favore delle startup innovative lombarde iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese sono stati riservati 3 milioni di euro.

Sono ammessi i seguenti interventi:

MISURA A (PIANI DI AVVIO): Progetti di sviluppo per la realizzazione dei primi investimenti necessari all’avvio dell’impresa/dell’attività professionale e alle fasi di prima operatività;

MISURA B (PIANI DI CONSOLIDAMENTO): Progetti di sviluppo per la realizzazione degli investimenti necessari a consolidare ed espandere le attività di impresa/professionale.

La durata massima dei progetti potrà essere di 15 mesi, con possibile proroga di 3 mesi.

Possono beneficiare dei contributi:
– Per la Misura A: PMI attive da massimo 2 anni; liberi professionisti, singoli (in possesso di partita Iva o che abbiano avviato l’attività professionale da massimo 2 anni) e studi associati in possesso dell’atto costitutivo dello studio e della partita Iva associata allo studio da massimo 2 anni. I liberi professionisti (singoli o associati) iscritti al registro delle imprese dovranno partecipare in qualità di MPMI

– Per la misura B: PMI attive da più di 2 anni e fino a 4 anni; liberi professionisti singoli (in possesso di partita Iva o che abbiano avviato l’attività professionale da più di 2 anni e fino a 4 anni) e studi associati (in possesso dell’atto costitutivo dello studio e della partita Iva associata allo studio da più di 2 anni e fino a 4 anni). I liberi professionisti (singoli o associati) iscritti al registro delle imprese dovranno partecipare in qualità di MPMI.

Sono escluse le aziende in difficoltà e quelle che operano nei settori turistico e ricettivo e fabbricazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti del tabacco.

Per la Misura A sono ammesse spese che riguardano: Acquisto di nuovi impianti, attrezzature, materiali, macchinari, hardware e software (escluso usato e leasing); spese di adeguamento degli impianti e ristrutturazione funzionale dei locali; spese di locazione/noleggio per attrezzature tecnico-specialistiche e laboratori/sede operativa; spese di personale riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 20% dei restanti costi diretti; costi indiretti riconosciuti in maniera forfettaria nella misura del 7% dei restanti costi diretti; acquisto licenze software e servizi software, compreso lo sviluppo del sito web; servizi di consulenza nella percentuale massima del 2% della spesa totale.

Per la misura B sono ammesse spese per: acquisizione sedi produttive, logistiche, commerciali all’interno del territorio regionale; acquisto di brevetti, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud; spese per certificazione di qualità, deposito dei marchi e registrazione e difesa dei brevetti; servizi di consulenza esterna specialistica (legale, fiscale, business etc.) non relativa all’ordinaria amministrazione, nella percentuale massima del 2% della spesa totale; spese di personale riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 20% dei restanti costi diretti; costi indiretti riconosciuti in maniera forfettaria nella misura del 7% dei restanti costi diretti; acquisto di impianti, attrezzature, materiali, macchinari, hardware e software –escluso usato e leasing; spese di adeguamento degli impianti e ristrutturazione funzionale dei locali.

Per la Misura A è previsto un contributo a fondo perduto fino a 50.000€ a fronte del 40% dell’investimento ammissibile e l’investimento minimo deve essere pari ad almeno di 30.000€; per la Misura B il contributo a fondo perduto è fino a 75.000€ a fronte del 50% dell’investimento ammissibile e l’investimento minimo deve essere pari ad almeno 40.000€.

Le domande di agevolazione potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del 2 ottobre 2019 fino alle ore 12 del 15 novembre 2019, salvo esaurimento anticipato delle risorse.

Per maggiori informazioni e per avere assistenza nella presentazione delle domande contattare Matteo Milesi – Sportello del Credito Fogalco al numero 035.41.20.210 – mail matteo.milesi@fogalco.it