Alitalia torna a volare su Bergamo

Alitalia torna finalmente a volare su Bergamo. La compagnia aerea nazionale, che sta vivendo un momento di sviluppo delle proprie attività, complice la chiusura dell’aeroporto di Milano Linate per il rifacimento della pista, ha riposizionato il collegamento per Roma dal nostro scalo.
Un’operazione destinata a durare anche dopo la riapertura di Linate, considerato anche il successo che stanno registrando i quattro collegamenti giornalieri con la Capitale.
Un vantaggio per tutto il nostro territorio, sia per i viaggi di lavoro che leisure, grazie alla possibilità di acquistare voli per le principali destinazioni mondiali. Sul sito Alitalia è dunque possibile prenotare il Bergamo Johannesburg con unico check in alla partenza, scalo a Roma e ripartenza. E così per altre decine di destinazioni vicine o lontane.
La compagnia aerea nazionale, che sta vivendo un momento di sviluppo delle proprie attività, complice la chiusura dell’aeroporto di Milano Linate per il rifacimento della pista, ha riposizionato il collegamento per Roma dal nostro scalo. Grande soddisfazione da parte di Sacbo, a partire dal direttore generale Emilio Bellingardi. “Un caloroso benvenuto ad Alitalia che riporta a Bergamo un collegamento strategico per tutto il nostro territorio”.
Lo spostamento su Bergamo è nato per sopperire alla chiusura di Linate, ma si tratta di un’operazione a lungo termine per un territorio che sta reagendo molto bene con un ottimo load factor” – commenta Fabio Maria Lazzerini, chief business officer di Alitalia – Tanto che si sta già lavorando per aumentare a 5/6 frequenze il volo per Roma nei mesi di settembre e ottobre. 
Cosa succederà alla riapertura di Linate? “Da fine ottobre almeno tre voli giornalieri rimangono definitivamente su Bergamo – prosegue Lazzerini -. È un collegamento molto utilizzato per i viaggi intercontinentali, Sud America in cima alla lista. E il primo volo ad essere riempito è il 6,45, perché bergamasco è abituato a lavorare e a svegliarsi presto… battuta a parte mi preme ringraziare la comunità bergamasca e la Sacbo”.
La presentazione ufficiale del volo, cui ha preso parte anche Giacomo Cattaneo, direttore aviation di Sacbo, si è chiusa con le parole del presidente Roberto Bruni.
“Oggi è una bella giornata e sono grato ad Alitalia perché ha risposto ad un’esigenza molto forte del territorio. Il collegamento con Roma è anche simbolico perché ci unisce alla capitale e il primo volo civile decollato da Orio con Itavia è stato proprio il Bergamo-Roma. Arrivando nella capitale si apre poi una porta sul mondo. Siamo molto contenti – prosegue Bruni -. perché non si tratta di una mera supplenza ma di una decisione strutturale. Auspichiamo quindi un rafforzamento di questo collegamento e, perché no, che ne arrivino altri”.




Il mondo celebre le eccellenze lombarde

Dal cioccolato ai formaggi, dal buon cibo al latte sino alle biciclette, alle barche e agli articoli sportivi. Cresce in maniera esponenziale l’export di prodotti legati al turismo dalla Lombardia nel mondo: 1,8 miliardi di euro nel primo trimestre 2019, +5,8% rispetto allo stesso periodo del 2018, su un export italiano che vale oltre 10
miliardi di euro, con una crescita del 5,5%. 
I dati sono stati elaborati sulla base di una ricerca condotta dalla Camera di Commercio di Milano Monza Lodi e Promos Italia, certificano il successo della Lombardia nel mondo. Dal food al
vino, dalle biciclette alle barche, dagli articoli sportivi ai prodotti fotografici fino ai prodotti delle attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, l’appeal della nostra regione è in forte crescita.

 




Confcommerco e ANCI, accordo per la rigenerazione urbana

Confcommercio e ANCI hanno rinnovato la collaborazione per la rigenerazione urbana. Le due associazioni hanno firmato nei giorni scorsi un nuovo protocollo d’intesa  della durata di tre anni che traccerà la base per azioni sinergiche a favore del rilancio socio-economico delle città e dei loro territori.
Gli obiettivi condivisi nell’accordo sono di favorire l’aggiornamento del quadro normativo nazionale in materia urbanistica; promuovere l’attenzione verso i sistemi commerciali urbaninegli strumenti urbanistici e nelle norme locali, anche prevedendo misure di fiscalità di vantaggio; rafforzare l’attività di formazione e informazione sui temi della città, del terziario di mercato e delle opportunità europee; sostenere politiche che garantiscano un quadro certo di risorse locali e nazionali dedicate alle città e ai territori, in coerenza con la politica di coesione europea. Tra le azioni  di intervento previste ci sono la collaborazione tra gli uffici su attività legislative e tecniche, anche presentando congiuntamente proposte per la nuova Politica di coesione 2021-2027; accordi o intese tra Comuni e Confcommercio locali, per realizzare processi condivisi di rigenerazione urbana, anche a valere sulle risorse europee; incontri di approfondimento sui temi della città e della rigenerazione urbana e offerta di formazione congiunta per associazioni e amministrazioni locali; l’utilizzo della leva fiscale locale sia per limitare la presenza di spazi commerciali sfitti sia per facilitare l’insediamento di attività merceologiche funzionali al territorio di riferimento.Ascom Confcommercio Bergamo esprime soddisfazione per l’accordo. “Anci e Confcommercio hanno ribadito la centralità del commercio per la qualità della vita in città – dice il direttore Oscar Fusini – Il protocollo rappresenta l’occasione per rafforzare la collaborazione con i Comuni, al fine di promuovere un miglioramento dei nostri centri storici”.
Protocollo Anci Confcommercio 9 aprile 2019

 

 




Giorgio Beltrami alla guida di Visit Bergamo

Giorgio Beltrami consigliere della Camera di Commercio di Bergamo con delega al turismo e vicepresidente di Ascom Bergamo Confcommercio è il nuovo presidente di Visit Bergamo, l’agenzia di promozione del turismo orobico. Beltrami subentra a Luigi Trigona, che ne ha rivestito la carica dal 2013 ad oggi. Christophe Sanchez, capo di Gabinetto del Sindaco Gori e delegato dal Comune di Bergamo, è stato riconfermato nella carica di Amministratore Delegato e legale rappresentante.
Si tratta di una scelta che va nel senso della continuità e che riconferma la volontà di continuare con la positiva sinergia tra gli enti coinvolti e di riconoscimento all’egregio lavoro di promozione svolto negli ultimi anni.
L’Assemblea si è riunita ieri nella sede di Viale Vittorio Emanuele II e ha nominato il nuovo Consiglio d’Amministrazione che guideranno l’ente per i prossimi tre anni.
Nel Consiglio d’Amministrazione, che rimane in carica per i prossimi tre anni, siedono: Beltrami e Leda Canfarelli (riconfermata), entrambi in rappresentanza della Camera di Commercio, Claudio Bolandrini e Desirèe Cividini, nominati dalla Provincia di Bergamo e 

«In un primo tempo ho avuto qualche esitazione nell’accettare questo incarico, perché gli impegni lavorativi e camerali mi assorbono già molte energie – afferma il neo presidente Beltrami – poi ho avuto modo di leggere in una recente intervista a Christophe Sanchez, quale era la sua visione del turismo e ho condiviso molti dei presupposti e delle sue affermazioni. Come lui anche io penso che per fare grande Bergamo non si possa pensare soltanto a Bergamo, ma si debbano aggiungere nel paniere dell’offerta anche tutte le altre eccellenze del territorio per prolungare il tempo di permanenza dei turisti. Sentirgli definire come opportunità molti degli aspetti del turismo che io considero strategici mi ha fatto capire che siamo in sintonia e mi ha definitivamente convinto ad essere parte della squadra.”

Il consigliere provinciale delegato al turismo: Claudio Bolandrini rimarca che “La Provincia di Bergamo è più che soddisfatta della continuità di intenti con le altre istituzioni e conferma l’assoluta sintonia con il lavoro svolto fino ad ora; Il turismo di città e provincia è uno degli asset strategici per l’ente provinciale e siamo pronti alle sfide future del settore, che anche se in trend positivo ha sempre bisogno di impulso e di crescita. Puntiamo non solo ad un numero maggiore di visitatori ma a farli innamorare del territorio e delle sue tradizioni. Turismo è crescita culturale, ma anche crescita economica con conseguente aumento dei posti di lavoro”.

“Sono molto contento di poter continuare il lavoro che ho avviato più di tre anni fa assieme ai partner istituzionali e al team di VisitBergamo” afferma Christophe Sanchez “i risultati sono stati decisamente positivi, lo dicono i numeri e lo dicono gli operatori del settore, siamo entrati nel circuito principale delle destinazioni turistiche e la sfida da affrontare adesso è quella di migliorare il nostro posizionamento e di aprirci al turismo intercontinentale. Dobbiamo riuscire a intercettare i mercati che portano turisti con alto profilo di spesa, con questo penso in maniera particolare a Cina e Usa senza ovviamente dimenticare le destinazioni europee. Sono molto felice di poter lavorare con un presidente rappresentativo dei territori e con consiglieri la cui preparazione non potrà che dare un apporto prezioso a VisitBergamo. Voglio infine salutare e ringraziare il Consiglio di amministrazione uscente e in modo particolare il dottor Trigona, con cui ho collaborato con entusiasmo nel mio primo mandato e che ringrazio per aver sostenuto le idee innovative che han caratterizzato questi tre anni di lavoro“.

Christophe Sanchez




Finita la corsa alle aperture di nuovi ristoranti

Di bar e ristoranti se ne aprono sempre meno, nonostante la provincia di Bergamo sia in controtendenza -con cinque ristoranti in più al termine del 2018- rispetto alla media nazionale dove nel 2018 hanno chiuso più ristoranti di quelli che hanno aperto, secondo i dati del Centro Studi Fipe (Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi.

Bar e ristoranti costituiscono in media il 16,5% del totale delle attività del terziario della Provincia di Bergamo, secondo i dati Ascom. Il turnover resta molto alto come dimostrano i numeri: le aperture nel 2018 sono state 320 (203 bar e 117 ristoranti), su un totale di 1.394, pari al 22,3% del totale. Le chiusure sono state complessivamente 354 (242 bar e 112 ristoranti) su 1.928, pari a 18,4% del totale).

Finita la corsa alle aperture di nuovi ristoranti, che negli anni scorsi aveva visto l’affermarsi anche di molti locali a prezzi fissi, soprattutto giapponesi, le prospettive per il 2019 non sono rosee. Come afferma il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini: “Quanto avevamo previsto si sta purtroppo verificando. I settori della ristorazione e dei pubblici esercizi non possono crescere all’infinito. Negli ultimi anni il grande turnover con molte cessazioni era compensato dallo slancio di molte nuove aperture. L’intero comparto si stava però indebolendo e la crescita dei consumi fuori casa non poteva proseguire a lungo. Oggi le chiusure stanno per superare le aperture anche a Bergamo, non è un caso che le regioni turistiche con un grado di maturità alto come Marche Trentino, Umbria e Piemonte stiano soffrendo di più”.

La crescita è terminata e ora quel che ci si aspetta è una fase di discesa. Un po’ meglio sta tenendo la città, dove l’effetto turismo ha favorito una crescita dell’ultimo anno di 8 imprese (+ 1,34% contro però il + 12,94% degli ultimi tre anni e addirittura + 23,11% degli ultimi 5 anni. Di fatto per la città è stato un cambio di vocazione a favore della ristorazione che ha accompagnato la crescita dei flussi turistici. “In primo luogo il settore è fortemente impostato sulle imprese individuali che sono più deboli delle compagini societarie. La dimensione media delle imprese sta regredendo e soffre la concorrenza di poche grandi imprese o di medi piccole ma organizzate in catena”, aggiunge Fusini.

I dati
I dati Ascom al 31 marzo 2019, i più aggiornati a disposizione, dimostrano che nell’ultimo anno i Pubblici esercizi sono aumentati in provincia dello 0,79%, contro il 6,7% degli ultimi tre anni e il 11,74% degli ultimi 5 anni. È chiaro che la crescita è terminata ed ora inizierà un’inesorabile discesa.




I turisti diventano chef all’aeroporto di Orio al Serio

L’Aeroporto di Milano Bergamo lancia un concorso di cucina tra i suoi passeggeri. L’iniziativa si chiama “Chef in aeroporto” e possono partecipare i passeggeri maggiorenni in possesso di un documento di viaggio effettuato nel corso del 2019 o in procinto di farlo entro il 31 dicembre dell’anno in corso. La prova prevede di realizzare una ricetta di ispirazione territoriale, che rappresenti il territorio di riferimento dell’Aeroporto di Milano Bergamo, utilizzando ingredienti principali prevalentemente lombardi.

I partecipanti avranno tempo fino al 31 agosto per collegarsi al sito www.bgychef.milanbergamoairport.it, inserire i dati personali insieme alla copia del documento di viaggio, la descrizione della ricetta per una lunghezza massima di 1.500 caratteri in lingua italiana, e le foto che rappresentano le fasi di esecuzione (in formato jpeg, Gif o Png) fino a una dimensione massima di 5 Mb. Entro il 20 settembre 2019 una giuria di esperti procederà alla selezione delle tre migliori ricette, i cui ideatori saranno invitati a partecipare al cooking show che si terrà al Vicook Bistrot dell’Aeroporto di Milano Bergamo, dove potranno cimentarsi nella preparazione della propria ricetta alla presenza dello chef tristellato Chicco Cerea.Il vincitore vedrà pubblicata la ricetta per un anno intero nel menù di Vicook Bistrot, giudicato tra i migliori ristoranti aeroportuali a livello mondiale.

L’iniziativa mira a coinvolgere i passeggeri nel mondo della cultura enogastronomica su cui da tempo ha puntato l’Aeroporto di Milano Bergamo, con proposte basata su esperienze del gusto e riscoperta delle identità territoriali.




La comunicazione digitale sbarca nelle edicole di città

“Digicity, è il nuovo network di comunicazione digitale di Bergamo, istallato su alcune edicole della città e nato dall’accordo tra Ascom Confcommercio Bergamo, Dif Spa e Comune di Bergamo”
Nove per il momento le edicole che hanno aderito al progetto e che si trovano in via Locatelli, Largo Medaglie d’Oro, via Zambonate/largo Cinque Vie, via Palazzolo/Via Baschenis, via Cesare Battisti, Colle Aperto, viale Papa Giovanni XXIII, via Statuto e Piazza S. Anna.

I nuovi dispositivi rappresentano l’avanguardia della segnaletica digitale stradale 2.0 e si presentano come tablet a tutti gli effetti.

“Bergamo si è mossa tempestivamente nella direzione della segnaletica del futuro e nel Giugno 2019 è diventata la seconda città italiana, dopo Milano, a poter vantare di una nuova rete operativa di comunicazione” afferma Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo.

Due sono state le parti fondamentali per l’attuazione e la sopravvivenza del progetto: le edicole e il Comune.

“Questa rete, che tra le molte altre positività proietta Bergamo verso uno scenario di digitalizzazione metropolitana, ha come punti cardine il rinnovamento delle edicole, la creazione di un canale comunicativo tra il Comune e i cittadini, la formazione di un ecosistema digitale al servizio della comunità” spiega Giorgio Corno, presidente di Dif Spa in rappresentanza delle edicole.
L’accordo offre anche un servizio utile ai cittadini, in quanto permette alle edicole di rilasciare certificati anagrafici.

“Il servizio si articola in due proposte, una di marketing territoriale attraverso la gestione dei Digicity sui quali vengono trasmesse le news di Visit Bergamo e l’altra legata all’erogazione dei certificati anagrafici presso le edicole – afferma Giacomo Angeloni, assessore all’innovazione, semplificazione, servizi demografici del Comune di Bergamo –. Questa iniziativa rappresenta un altro passo verso il lavoro di decentramento dei servizi, e offre una nuova opportunità per le persone, soprattutto le cosiddette ‘non digitalizzate’, che potranno trovare nell’edicola sotto casa un punto per erogazione dei certificati”.

Per il servizio di rilascio dei certificati al momento sono state selezionate dieci edicole, per lo più nei quartieri della città.

 




L’ente camerale pronto a rinnovare il direttivo

Il Consiglio della Camera di Commercio di Bergamo ha compiuto il primo passo verso il rinnovo del suo direttivo.

Il mandato dell’attuale Consiglio scadrà l’11 marzo 2020 e le operazioni di rinnovo saranno avviate il 13 settembre 2019, ovvero 180 giorni prima della scadenza.
In base alla nuova normativa, il Consiglio della Camera di Bergamo è composto da 22 consiglieri ai quali si aggiungono i 3 seggi in rappresentanza delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori, delle Associazioni di tutela degli interessi dei Consumatori e degli utenti e dei Liberi Professionisti.

I consiglieri sono ripartiti tra i diversi settori economici secondo procedure di calcolo definite dai regolamenti ministeriali. I parametri da prendere in considerazione per determinare il numero dei consiglieri spettanti a ciascun settore sono quelli riferiti al 31 dicembre 2018 per quanto riguarda il numero delle imprese e l’importo del diritto annuale versato, mentre quelli relativi all’indice di occupazione e al valore aggiunto sono riferiti al 31 dicembre 2016 e sono pubblicati sul sito del MISE con Decreto direttoriale 30 maggio 2019.

Il Consiglio ha pertanto approvato la futura composizione: 1 seggio spetterà all’agricoltura, 4 all’artigianato, 6 all’industria, 4 al commercio, 1 alla cooperazione, 1 al turismo, 1 ai trasporti e spedizioni, 1 al credito e assicurazioni e 3 ai servizi alle imprese. A questi si aggiungono, come detto, i 3 consiglieri in rappresentanza di Sindacati, Consumatori e Professionisti.

Novità anche per l’azienda speciale, Bergamo Sviluppo, dove è stato previsto che i membri del Consiglio di amministrazione durino in carica tre anni e decadano contestualmente al termine del mandato del Consiglio camerale.

A sottolineare il cambiamento è stato rinnovato anche il logo della Camera di commercio, che valorizza l’emblema del Sant’Alessandro in veste di ufficiale romano, campeggiante tra l’immagine della “Torre dei caduti” e quella della “Torre Civica”, sullo sfondo di una linea di montagne, contornato dalla dicitura “Al servizio dei valori bergamaschi”, affiancato dalla denominazione “Camera di Commercio Bergamo” secondo il tratto grafico proposto dall’Unioncamere Nazionale, con ciò contemperando il valore della dimensione locale a quello della linea grafica proposta dal livello nazionale del sistema.




Emiliano Amadei è il presidente dell’Unione lombarda fioristi

Non solo. “Il mondo del fiore sta cambiando. Cercheremo anche di ragionare sul futuro dei nostri negozi. Negli anni passati ci siamo concentrati sulla formazione, sul professionalizzare i fioristi, ora è importante far percepire ai clienti il nostro lavoro, il nostro mestiere, in particolare sul web e questo significa adottare strategie di marketing per valorizzare la nostra azienda anche sui canali social, in modo che il cliente possa riconoscere quando dietro a una bella immagine c’è un professionista.

Giovani Imprenditori Ascom. Raccolti 2.500 euro per l’Associazione Angelman

È di duemila e cinquecento euro il ricavato della 13° edizione dell’evento di solidarietà promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Ascom Confcommercio all’Abbazia Benedettina di San Paolo d’Argon il 13 giugno scorso. I fondi raccolti sono stati devoluti all’Associazione Angelman, onlus con sede a Credaro nata con lo scopo di aiutare la ricerca sulla Sindrome di Angelman, una malattia genetica rara molto seria che comporta assenza di linguaggio, difficoltà cognitive e motorie, epilessia e disturbi del sonno. I proventi dell’evento saranno impiegati per finanziare il progetto “Registro italiano Sindrome di Angelman” realizzato da From Fondazione per la ricerca dell’Ospedale di Bergamo.  

L’iniziativa è stata sostenuta da Enti Bilaterali del Commercio e del Turismo; Fogalco soc. coop. cooperativa di garanzia dell’Ascom. L’evento ha goduto del contributo di: BMW Lario Bergauto; Dif spa Grassobbio; Ros forniture alberghiere di Zanica; Lupia pavimenti di Ponte San Pietro; Infac serramenti di Cavernago; Dolce dormire di Raimondi di Pedrengo; Fioreria Amadei Azzano san Paolo. Alla lotteria benefica hanno contribuito Hotel cappello d’oro di Bergamo, Ristorante al Gigianca di Bergamo, Ottica Skandia di Bergamo; Palestra Reborn di Almè. 

L’evento è un appuntamento tradizionale per il Gruppo Imprenditori Ascom da sempre legato alla solidarietà verso i bambini che dimostrano un coraggio da leoni nell’affrontare gravi difficoltà insieme alle loro famiglie. La scelta di aiuto quest’anno è ricaduta sulla onlus di Credaro che dal 2012 aiuta la ricerca sulla sindrome di Angelman e che coinvolge oltre 100 volontari, nessuno dei quali percepisce compenso. Oltre al Registro Italiano Angelman realizzato con From all’Ospedale di Bergamo, negli ultimi anni ha finanziato la borsa di studio di una ricercatrice bergamasca all’Erasmus MC di Rotterdam in Olanda, uno dei centri di ricerca più importanti sulla sindrome di Angelman, e diversi progetti di inclusione.

Il Gruppo Giovani di Ascom è nato nel 2005 con l’apporto della maggior parte dei settori merceologici dell’Associazione e con la volontà di creare un osservatorio sui cambiamenti del settore e un laboratorio di idee per affrontare i nuovi bisogni, soprattutto dei neo imprenditori. Negli anni il gruppo è cresciuto e oggi rappresenta un incubatore di nuovi dirigenti, una palestra che prepara gli imprenditori di domani in ambito associativo. Il Gruppo propone diverse attività formative, alcune delle quali nate grazie al coinvolgimento di altre realtà associative sui temi del fare impresa, del lavoro e della formazione. Fanno parte del Gruppo Giovani imprenditori, come da Statuto nazionale, gli imprenditori con meno di 42 anni.