Premiazione “Maestri del Commercio”

Diciassette imprenditori sono stati premiati domenica 24 febbraio nell’ambito della cerimonia dei “Maestri del Commercio” promossa da 50 & Più di Bergamo, l’Associazione che riunisce gli anziani del commercio aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia.

Ai “veterani” del terziario è stata assegnata l’Aquila di Calimala, simbolo della più antica corporazione dei mercanti italiana e distintivo che celebra una vita dedicata al lavoro e allo sviluppo della vitalità dell’economia locale.

“Premiamo con il titolo di ‘Maestri del commercio’ 17 imprenditori e lavoratori bergamaschi che si sono distinti nella propria attività professionale, per aver espresso valori positivi come l’impegno, la capacità professionale, la passione e la tenacia di resistere di fronte agli inevitabili momenti di difficoltà”, spiega Giuseppe Capurro, presidente di 50 & Più Bergamo.

Sono tre le “Aquile” assegnate, in base al numero di anni di attività: per i 25-39 anni l’aquila d’argento, per i 40-49 l’aquila d’oro e oltre i 50 l’aquila di diamante.

«È un’onorificenza che mi sta molto a cuore perché premia una vita di lavoro e la capacità di guidare con successo la propria attività, di radicarla sul territorio, in alcuni casi di tramandarla a figli e nipoti», aggiunge Capurro.

L’Aquila d’Argento (25-39 anni) va a tre imprenditori, l’Aquila d’Oro (40-49 anni) a sette, come anche l’Aquila di Diamante (oltre 50 anni).

La cerimonia di consegna delle onorificenze si è svolta in sala conferenze di Ascom Confcommercio Bergamo, in via Borgo Palazzo 137 con i saluti di benvenuto da parte del presidente Ascom Confcommercio Bergamo, Giovanni Zambonelli, del direttore Ascom Confocommercio, Oscar Fusini, del presidente 50& Più Bergamo, Giuseppe Capurro, del presidente 50&Più, Renato Borghi, del referente regionale 50& Più, Domenico Copreni, del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori e del consigliere di provincia di Bergamo, Ezio Deligios.

I ‘Maestri del commercio’ premiati

Osvaldo Basetti, Agente di commercio nel settore del petrolio Bonate Sotto

Pierino Gastoldi, Macelleria Salumeria Gastronomia Bariano

Francesca Giupponi, Bar del centro Carona

Maria Elisabetta Minuscoli, Cartoleria Clusone

Aimone Peracchi, Casalinghi ferramente Gazzaniga

Francesco Previtali, Ristorante Arlecchino Bergamo

Isaia Vassalli, Ambulante abbigliamento Sorisole

Aquile d’oro – dai 40 ai 49 anni

Claudio Breviario, Agente di commercio Azzano San Paolo

Giovanni Mauro Dolci, Ambulante vendita formaggi e salumi Zogno

Marcello Ghirardi, Panetteria Ghirardi Bergamo

Riccardo Loda e Rita Raccagni, Bar Torre Palosco

Luigi Prandi, Benzinaio Bergamo

Pietro Rossetti, Salumeria Calvenzano

    

 




La Mutua di Confcommercio è sbarcata in Ascom

L’Ente Mutuo Regionale è sbarcato in Ascom Confcommercio Bergamo. Dal 1° gennaio 2019 è operativa nella sede dell’Associazione Commercianti di via Borgo Palazzo l’Assistenza sanitaria erogata dalla Società di Mutuo Soccorso di Confcommercio, nata a Milano nel 1955 nell’ambito dell’Unione Commercianti.

Ente Mutuo Regionale ha una lunga storia alle spalle; nel corso dei suoi 60 anni di vita ha aumentato e affinato a tal punto i suoi servizi che oggi si pone a pieno merito tra le prime assistenze sanitarie integrative a livello nazionale ed è riconosciuta come assistenza sanitaria dedicata di eccellenza e riservata agli imprenditori e ai professionisti aderenti alle Confcommercio Lombarde, e da inizio gennaio anche ad Ascom Bergamo. La rete di strutture sanitarie convenzionate ad oggi conta oltre 700 tra medici, poliambulatori e ospedali, tutte strutture di eccellenza clinica secondo i requisiti previsti dalla normativa regionale.

“La nostra è una proposta di sanità integrativa completa, di eccellente livello qualitativo, ispirata a valori radicati e grande attenzione alla persona e al suo nucleo familiare – afferma Giuseppe dalla Costa, direttore di Ente Mutuo-. Da oltre 60 anni siamo a disposizione degli iscritti a Confcommercio per dare risposte di elevato profilo che il Servizio Sanitario Nazionale, seppure in un quadro di ottimi standard a livello nazionale, non riesce a dare, soprattutto in termini di velocità nella prenotazione, erogazione delle prestazioni ed efficienza del servizio”.

I soci beneficiano di prestazioni sanitarie senza anticipo della spesa o a costi ridotti e senza lunghe liste di attesa presso i centri convenzionati. A proposito di questi, “nell’ultimo anno abbiamo lavorato molto sul rafforzamento del rapporto con ospedali, cliniche, centri diagnostici di riferimento su tutto il territorio lombardo, ma con particolare riferimento alla città e alla provincia di Bergamo per la quale abbiamo progetti di ampio sviluppo” spiega il direttore.

Cinque le forme di assistenza tra cui è possibile scegliere e che, a seconda della formula, prevedono l’erogazione di visite specialistiche ed esami diagnostici in forma diretta o indiretta, ricoveri, prestazioni odontoiatriche, terapie, rimborsi dei ticket sanitari.

Si parte della Forma B che propone assistenza specialistica ambulatoriale ed una serie di contributi (per la natalità, il trasporto autoambulanza, le lenti correttive, le cure odontoiatriche, il rimborso ticket) con un costo annuo che va dai 255 ai 681 euro, a seconda della fascia di età compresa tra gli 0 e oltre 70 anni. La seconda proposta – la Forma C – è scelta da chi desidera una valida assistenza ospedaliera anche presso strutture sanitarie private; per accedervi il contributo annuo parte dai 177 euro e arriva ai 1.114 euro sempre secondo le diverse età. La Forma D abbina l’assistenza specialistica ambulatoriale con quella ospedaliera fino ad un massimale annuo di spesa per quest’ultima di 155 mila euro a persona e va a soddisfare chi vuole ottenere una protezione più ampia, comprensiva delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e assistenza ospedaliera. Il costo della terza formula per il 2019 va dai 418 euro ai 1.681 a seconda dell’età. Infine la quarta formula è la Tipo D Plus che si rivolge a chi, oltre alla protezione comprensiva di assistenza specialistica ambulatoriale, desidera un’assistenza diretta e indiretta economicamente più vantaggiosa. Il costo va dai 488 ai 2.556 euro per persona all’anno a seconda della fascia di età.

A queste quattro proposte si aggiunge la Forma Smart, semplice e veloce, che permette di accedere alle strutture convenzionate con agevolazioni per l’assistenza ambulatoriale. A chi si iscrive viene rilasciata una card nominativa che consente l’accesso alla rete di strutture convenzionate con un’apposita autorizzazione rilasciata da Ente Mutuo Regionale. L’elenco delle strutture convenzionate, che è costantemente aggiornato, si trova sul sito www.entemutuo.com

“Opportunità che si completano – conclude dalla Costa – con una serie di servizi di assistenza gratuiti, di cui è possibile usufruire sia in Italia sia all’estero”. Tra questi: consulenza medica telefonica 24 ore su 24, 7 giorni su 7 (per pareri medici, informazioni sanitarie e farmaceutiche, segnalazione centri specialistici), assistenza medica e a domicilio (ad esempio, invio di un medico, di un pediatra, dell’ambulanza), trasporto sanitario e assistenza in viaggio.

Per info su preventivi e scontistica per gli Associati di Confcommercio Bergamo: 035 4120303; entemutuo@ascombg.itwww.entemutuo.com.

Box:

Forma B: Assistenza specialistica ambulatoriale ed altri contributi

Forma C: Assistenza Ospedaliera

Forma D: Assistenza specialistica ambulatoriale, assistenza ospedaliera ed altri contributi

Forma D Plus: Assistenza Specialistica ambulatoriale Assistenza ospedaliera diretta e indiretta più vantaggiosa ed altri contributi

Forma Smart: condizioni vantaggiosi per servizi o acquisto di prodotti 




Lombardia: approvata la legge che punta sulla valorizzazione delle attività storiche di tradizione

E’ stata approvata dal Consiglio Regionale la nuova Legge sulle Attività Storiche e di Tradizione. La nuova legge abbassa a 40 anni la soglia per potere richiedere il riconoscimento regionale e attiva una norma finanziaria ad hoc con lo stanziamento di 2,8 milioni di euro per l’inserimento lavorativo di giovani in attività storiche e di tradizione, fiscalità di vantaggio, premialità nei bandi regionali.

“Giusto e doveroso difendere la nostra tradizione. Ringrazio dunque il Consiglio per aver approvato un provvedimento mirato a salvaguardare la passione, l’impegno e la grande energia con cui alcuni commercianti, artigiani e piccoli imprenditori lavorano ogni giorno per tutelare e valorizzare il grande grande patrimonio delle attività storiche. La Lombardia ha un grande merito: quello di saper coniugare l’importanza della tradizione all’innovazione restando sempre al passo con i tempi”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha commentato l’approvazione all’unanimità della legge regionale sulla ‘Valorizzazione delle attività storiche di tradizione’. Si conclude in questo modo l’iter del progetto di legge approvato in Giunta lo scorso 26 novembre, su proposta del presidente Fontana di concerto con l’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Mattinzoli.

LA LEGGE
Una legge nata per riconoscere, valorizzare e sostenere le imprese storiche commerciali e per la prima volta quelle artigiane. Il provvedimento introduce misure di sostegno come incentivi, agevolazioni e possibili sgravi fiscali. Fra gli obiettivi anche il ricambio generazionale finalizzato ad assicurare la continuità di impresa storica in un’ottica di
innovazione. La dotazione finanziaria della legge ammonta a 3 milioni e 400 mila euro sul triennio 2019-2021.

“Oggi con grande senso di responsabilità – ha detto l’assessore Alessandro Mattinzoli – raggiungiamo un traguardo importante nella storia del nostro commercio e artigianato. Vogliamo proseguire in modo più incisivo nella valorizzazione delle botteghe storiche commerciali e artigiane che, nonostante le grandi difficoltà di questi anni, hanno vinto le sfide più complesse, riuscendo a rimanere sul mercato. Se da una parte hanno una funzione economica, dall’altra non dimentichiamo la loro funzione sociale: sono un punto di riferimento fondamentale per la nostra vita quotidiana contro l’abbandono e la
desertificazione”.

Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, ha aggiunto: “Un provvedimento fondamentale che attraverso la valorizzazione delle attività e dei luoghi storici del commercio, incluse le botteghe artigiane, contribuisce a rafforzare la competitività e l’attrattiva turistica di Regione Lombardia. È questo un percorso che
riconosce a livello legislativo il sostegno alle tradizioni e al ‘saper fare’ tipico della nostra regione”.

Soddisfazione di Confcommercio Lombardia per l’approvazione, da parte del Consiglio Regionale, della nuova legge sulle attività storiche di tradizione. Con la legge, sottolinea in particolare Confcommercio Lombardia, si potrà realizzare un bando a sostegno degli esercizi storici: dall’innovazione, al passaggio generazionale, agli interventi di valorizzazione dei negozi e dei locali. Bene, inoltre, la premialità sui bandi e la possibilità di individuare forme di agevolazione sui tributi locali e per l’accesso al credito.

“La legge per la valorizzazione delle attività storiche e di tradizione – afferma Carlo Massoletti, vicepresidente di Confcommercio Lombardia – dimostra l’impegno di Regione Lombardia. Per la prima volta, infatti, si riconosce in Italia il ruolo dei negozi storici per l’economia di una regione e per la comunità locale. In particolare, si guarda al futuro sostenendo imprese che sono riuscite a fare della tradizione e dell’innovazione due punti di forza. Imprese che generano valore economico, rendono identificabili brand a livello internazionale e diventano luoghi di incontro per turisti e cittadini”.

“Il fascino delle imprese storiche – aggiunge Alfredo Zini, coordinatore del Club Imprese Storiche di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – è parte integrante dell’attrattività di tutte le nostre città. Gli esercizi storici sono imprese vive che esprimono e restituiscono al territorio in cui operano un grande valore non solo economico”.




Per la prima volta una donna presidente del gruppo gelatieri Ascom

Il Gruppo Gelatieri Ascom rinnova il consiglio direttivo e sceglie un nuovo presidente. È Giorgia Mologni, 25 anni, figlia d’arte nel mondo del gelato artigianale, da sette anni a fianco del padre Giuseppe nella gelateria di famiglia L’Oasi di Villongo.

Mologni subentra a Massimo Bosio, classe 1966, titolare della Gelateria Selz Cafè di Clusone che ha guidato il gruppo per quattro mandati.

Vicepresidente è stato eletto Matteo Corna di Gelatiamo a Treviolo (prende il posto di Giuseppe Mologni di L’Oasi di Villongo).

In consiglio sono stati confermati Paolo Bignardi della gelateria Fiordipanna di Almenno San Bartolomeo, Vincenza Carissimi del Bar Commercio di Osio Sotto, Enrica Giovanna Amboni della gelateria Cherubino a Bergamo. Il direttivo gelatieri Ascom si completa con tre nuove entrate: Vito Giammello della gelateria Lo chef del gelato di Trescore Balneario, Edoardo Ceroni della gelateria Il Dolce Freddo di Albano Sant’Alessandro e Nicolò Panattoni de La Marianna di Bergamo.

Il nuovo Consiglio direttivo rimarrà in carica fino al 2021.

“Essere presidente è una grande opportunità professionale e personale perché aiuta chi ha questo incarico a migliorare sia come persona che come imprenditore. Sono molto contento di averlo fatto per tanti anni- si è congedato il presidente uscente Massimo Bosio -. La scelta di lasciare il passo a terzi è perché da alcuni anni mi occupo anche di altro e ritengo fondamentale per un presidente di riuscire a vivere e sentire quello che sta succedendo nel suo settore. Per me questo è diventato un po’ più difficile perché sono scollegato rispetto a questo settore. Inoltre, c’è bisogno che ci sia il massimo della partecipazione e dell’impegno. Per cui la mia speranza è che ci siano persone nuove, fresche con idee innovative. Tutti questi anni c’è stata un’evoluzione di professionalità: una volta era più facile acquisire una competenza restando in bottega e mai rinnovando, oggi questo è più difficile ed è molto più complesso il mercato. Il cliente è più sofisticato, più nomade, più difficile legarlo a se. Una volta bastava fare il gelato buono, oggi bisogna farlo buono ma anche presentarlo bene, avere un bel ambiente, evidentemente tutto è molto più complesso. Negli ultimi anni c’è stato anche l’inserimento del concetto delle catene che hanno creato delle situazioni di innovazione e di rottura di determinati equilibri. Auguro al nuovo presidente e al gruppo dei gelatieri di fare con passione questo mestiere leggermente diverso che è quello della rappresentanza sindacale che è un po’ spogliarsi dei propri interessi per avere uno sguardo più ampio e collettivo. Auguro che ci sia la possibilità di essere onestamente al servizio dell’associazione”.

“Raccolgo con emozione il testimone di Massimo Bosio e l’esperienza in associazione di mio padre – commenta la neopresidente Mologni -. Insieme al gruppo continueremo a lavorare per far conoscere il nostro lavoro di artigiani del gelato basato su tecnica, prodotti di qualità e passione. Riproporremo le campagne di solidarietà nei ricoveri della provincia per la Festa del nonno e l’iniziativa per i bambini ‘La merenda non si paga’. E svilupperemo nuove iniziative dedicate alla Stracciatella che rappresenta un brand di eccellenza per le nostre gelaterie. La comunicazione è un aspetto importante: un buon artigiano deve saper raccontare il proprio lavoro”.

GELATO ARTIGIANALE, IL PIÙ AMATO DAGLI ITALIANI: I NUOVI DATI FIPE
• Oltre il 94% degli intervistati lungo lo Stivale dichiara di consumare abitualmente gelato artigianale, secondo la nuova indagine di Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi a Sigep 2019. 
• Nella diatriba tra cono e coppetta vince il primo, con ben 7 consumatori su 10. Più del 65% dei consumatori acquista il gelato anche in formato vaschetta. 
• I gusti di crema trionfano su quelli alla frutta (44,1% delle preferenze contro il 14,1%). In pole position cioccolato, nocciola e pistacchio.
• Italiani, popolo di abitudinari: quasi 7 consumatori su 10 tendono a scegliere sempre gli stessi gusti di gelato. 
• Il 34,2% del campione presta particolare attenzione agli ingredienti tenendo conto di allergie e intolleranze.

 




Continuano i saldi ma gli acquisti segnano calo

Nonostante la partenza promettente il periodo dei saldi invernali, che continuano per le prossime tre settimane, si è contraddistinto da un calo dei consumi per l’abbigliamento del 15% rispetto all’anno scorso.

“Il calo è stato netto, senza appello -commenta sull’Eco di Bergamo il presidente del Gruppo Abbigliamento e Calzatura di Ascom, Diego Pedrali, che è anche consigliere di FedermodaItalia-. La gente spende meno principalmente per due fattori: il reddito delle famiglie e la poca voglia di fare acquisti”. Quest’anno poi a complicare le cose ci si è messo il Black Friday che “ha inciso tantissimo, chi doveva comprare ha comprato in novembre rinunciando agli acquisti nei mesi di dicembre e gennaio”.

Abbigliamento e calzature i settori che ne hanno risentito maggiormente. Ascom indica uno scontrino medio di 40 euro per le scarpe, poco più alto per l’abbigliamento.

“Nell’assemblea di FedermodaItalia che sei terrà lunedì prossimo a Pisa valuteremo se è il caso di proporre un posticipo dei saldi. Dalla fine di gennaio ai primi giorni di febbraio e non oltre”, annuncia Pedrali, che chiede un inasprimento delle sanzioni per chi fa il furbo.

“Servono multe più elevate per contrastare le svendite celate sotto altre forme e regole più rigide anche per il commercio online”, aggiunge Pedrali che propone di limitare per legge gli sconti sulla merce venduta sul web, “senza dimenticare che fare acquisti nei negozi di vicinato consente al cliente di valutare il prodotto e di godere della professionalità del negoziante, cosa che non accade sul web”.




Pierangelo Cassotti: il benzinaio storico di Verdello va in pensione e riprende a… volare

Una vita intera dedicata al mondo magico dei motori. Fin dai primi anni ’80 il suo amore verso gli automobili l’ha spinto a diventare autista e poco dopo a intraprendere un percorso come gestore di impianto di carburanti, attività durata 36 anni. Pierangelo Cassotti, vicepresidente del Gruppo benzinai di Ascom Confcommercio Bergamo e distributore di benzina a Verdello, resta un punto di riferimento. Sempre sorridente, gentile e pronto a risolvere qualsiasi problema dei suoi clienti che nel tempo grazie alla sua cortesia e professionalità sono diventati fedelissimi.

Con l’aiuto prezioso della moglie Mariangela è riuscito a diventare uno dei benzinai storici di Verdello e ora che sta per andare in pensione, tutti i clienti lo salutano con affetto.

“Pochi giorni fa mi hanno scritto un sms: ‘Senza di te e tua moglie il posto non sarà più uguale, vi ricorderò sempre”. Sembra quasi un addio ma è bello vedere l’affetto dei clienti”, commenta Cassotti sorridendo.

Bar, lavaggio, tabacchi: molti lavori in uno per Cassotti e sua moglie che da sempre al suo fianco è diventata la sua migliore compagna di viaggio. “Se non avessi avuto lei sarebbe stato più difficile, perché è molto resistente come tutte le donne, va a fondo in tutti i problemi ed era anche la contabile dell’attività. È molto brava. Certe volte, però, mi critica perché sono intenso; ma mi conosce bene e sopporta come fanno tutte le donne con i loro mariti”, aggiunge e nel suo sguardo si intravede l’amore, il rispetto e la gratitudine che prova per la signora Mariangela.

Nei lunghi anni di lavoro la sua attività ha subito una profonda trasformazione. Cassotti elenca la lunga lista di cambiamenti: “Una volta c’era il classico benzinaio con lo straccio in tasca che controllava l’olio, mentre ora le macchine non hanno neanche l’asta dell’olio. Una volta non c’era l’automazione, invece ora sì. C’è il self service che inizialmente è stato introdotto negli orari di chiusura e piano piano è stato inserito anche durante il giorno. Inoltre, la crisi ci ha toccato parecchio, perché più il prezzo del carburante aumenta meno si vende. Lo stesso vale anche per il servizio del bar, dove c’è stato un incremento”.

Ora che lascia la gestione a due giovani ragazzi, dandogli consigli su come capire i bisogni della gente e come assecondare i loro desideri, pensa al suo tempo libero e non vede l’ora di occuparsi della sua seconda più amata attività: volare!

Oltre ad essere un professionista dedicato al suo lavoro, Cassotti ama profondamente il suo aereo di turismo. Fin dai primi anni ’70 è un pilota esperto con molte ore di volo: “Una volta si volava di più, si andava in giro di domenica, al mare d’estate, a mangiare in Valtellina. Ora che sono passati gli anni non volo così spesso. Ma mi piacerebbe riprendere. Ho avuto, anche, delle emergenze che ho gestito bene: nel 1995 ho perso l’elica dell’aereo per un difetto di fabbrica e sono riuscito ad atterrare senza farmi male. Sempre per un guasto meccanico dei dischi nella fase del decollo ho dovuto effettuare un atterraggio d’emergenza in un campo adiacente alla pista”.

Oltre però alla sua passione per il suo aereo di turismo bianco e rosso, Cassotti ha anche un’altra occupazione molto piacevole. “Ora con mia moglie faremo i nonni ai due nostri nipotini”, racconta e aggiunge che rimarrà comunque vicepresidente del gruppo benzinai Ascom fino a fine mandato. Si profilano nuovi hobby all’orizzonte: Cassotti va in pensione ma i suoi sogni, come i voli, lo aspettano.

Pierangelo Cassotti

Nella foto principale con il direttore Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini, e il responsabile marketing Ascom, Giorgio Lazzari

 

 




A Bergamo i certificati anagrafici si fanno nelle edicole

Un facile e comodo modo per ottenere certificati senza doversi recare alle sedi dell’anagrafe: dalle prossime settimane sarà possibile richiedere certificati direttamente nelle edicole della città di Bergamo grazie all’accordo che il Comune di Bergamo ha siglato con ASCOM Bergamo e DIF spa. Si tratta di un passo importante per quello che riguarda il decentramento dei servizi da parte del Comune di Bergamo: le edicole rappresentano, per visibilità dell’ubicazione e per numero di persone che le frequentano, un luogo privilegiato per l’informazione del cittadino e la rete di questi esercizi si estende capillarmente su tutto il territorio cittadino.

Il Comune di Bergamo provvederà, a titolo gratuito, ad abilitare il personale delle edicole interessate, fornendo loro le buste contenenti le credenziali di autenticazione (password) oltre a materiale informativo necessario per la stampa dei certificati. Le edicole (saranno 10 nella fase iniziale, ubicate soprattutto in periferia) non potranno pretendere il pagamento di somme, corrispettivi, provvigioni o quant’altro da parte del Comune di Bergamo: la somma massima che potrà essere richiesta al cittadino sarà di € 1,00 per certificato, con obbligo di esposizione del tariffario relativo da parte degli edicolanti. L’eventuale imposta di bollo sarà corrisposta dal cliente richiedente un certificato tramite l’acquisto di una marca da bollo da consegnarsi all’edicola. L’edicola, al momento del rilascio del certificato, sarà tenuta ad indicare nel servizio online il numero seriale riportato sulla marca da bollo e apporlo sul certificato. Il Comune non richiederà il pagamento di diritti di segreteria per il rilascio dei certificati con procedure online.

Non solo: l’Amministrazione sarà in grado anche di rafforzare la comunicazione istituzionale e dei propri servizi attraverso nuovi canali di comunicazione, degli appositi “rotor” che saranno installati sulle edicole (anche in questo caso una decina, in questo caso più vicine al centro città) che possano intercettare l’attenzione dell’utenza in luoghi di forte passaggio e frequenza: un ottimo modo per informare i propri concittadini e i visitatori delle iniziative che li riguardano e che avvengono a pochi passi da loro. Il Comune di Bergamo potrà infatti utilizzare per la comunicazione e passaggi pubblicitari dei suoi eventi fino ad un massimo di 5’ ogni ora, concordandone tempi e modalità con il concessionario. Per il resto del tempo i dispositivi installati, di proprietà della società Dif spa (alla quale compete la manutenzione), potranno trasmettere messaggi e suggerimenti commerciali.

 “L’iniziativa che presentiamo oggi – sottolinea il Sindaco Giorgio Gori – rappresenta un punto qualificante in ottica di attuazione del piano dei tempi e degli orari e per la conciliazione lavoro-tempo libero dei nostri concittadini: le edicole hanno orari di apertura molto estesi (compreso il sabato e la domenica mattina), in cui i bergamaschi potranno vedersi erogare servizi. Si tratta di un altro passo: ci avviciniamo così al ruolo che le edicole stanno assumendo in altri paesi europei, dove si stanno affermando come reali centri di erogazione di servizi per i cittadini.”

“L’attivazione del servizio di erogazione dei certificati anagrafici presso le edicole – spiega l’Assessore ai servizi demografici Giacomo Angeloni – è un altro passo avanti nel lavoro fatto sul decentramento dei servizi da parte del Comune di Bergamo. Si tratta di un percorso che ci ha visto sperimentare molto in questi anni, dai totem anagrafici ai punti facili nei Centri Terza età della città. Questa iniziativa rappresenta una nuova opportunità per le persone, soprattutto per quelle cosiddette “non digitalizzate”, che potranno evitare di usare l’auto per venire in centro per l’erogazione del certificato.”

“La convenzione – dichiara il direttore di ASCOM Bergamo Oscar Fusini – segna una novità per la nostra città: l’accordo pubblico privato che da una parte sostiene le rivendite esclusive di giornali oggi in difficoltà, dall’altro offre un servizio di informazione e di assistenza ai cittadini. Da anni anche con Giorgio Corno stiamo cercando delle leve di sostegno ai punti vendita di giornali, soprattutto i chioschi che sono più in difficoltà. Il mercato non sta premiando per numeri e i margini sono spesso limitati. Molti di questi edicolanti fanno fatica, lavorano 7 su 7 con orari estesi. Oggi c’è sempre più bisogno di dare informazioni ai visitatori e dobbiamo trovare dei canali semplici e smart per comunicare con loro. Abbiamo, quindi, incorporato una funzione di informazione. Il comune ad esempio avrà la possibilità di potere utilizzare questo strumento in maniera simultanea per eventi di particolare rilievo, come è successo a Milano con la prima della Scala. Inoltre, molte persone oggi con problemi di mobilità possono trovare molto più comodo avere un certificato in edicola al costo di 1 euro anziché spostarsi presso un ufficio comunale. Ci sono dei vantaggi di decentramento di questo tipo”.

“Il nuovo canale di comunicazione – secondo il presidente di DIF spa Giorgio Corno – sarà semplice immediato e fruibile, collegato con il codice di E015 offrirà servizi utili ai cittadini. Dall’altro la rete di edicole erogherà servizi ai cittadini 7/7 giorni senza bisogno di spostarsi. La convenzione firmata oggi tra il Comune di Bergamo, Ascom e Dif spa, porta in sé due grandi novità, sostenendo le rivendite esclusive di giornali: da un lato, il Comune si avvicina ai cittadini, dando loro la possibilità di rivolgersi a edicole selezionate per ottenere i certificati anagrafici; dall’altro le informazioni utili al cittadino e al turista saranno divulgate attraverso un innovativo mezzo di comunicazione: il Rotor Digitale, installato sull’edicola, che rappresenta un passo verso la digitalizzazione metropolitana. In questo modo, quindi, si metterà a disposizione ai clienti la possibilità di produrre certificati anagrafici del comune. Si tratta di un vero progetto di comunicazione e siamo molto soddisfati come coordinatori di questa iniziativa. La prima installazione dei rotor sarà disponibile entro i primi giorni di marzo, a un mese da oggi, quindi si tratta di operazione imminente e siamo sicuri che riusciremo a realizzare gli obiettivi”.

Il sindaco Gori racconta l’iniziativa: https://www.youtube.com/watch?v=Z6C-RjoKulI




Il Distretto del commercio di Treviglio allarga il perimetro d’azione a tutta la città

La Giunta di Regione Lombardia ha approvato la richiesta avanzata dall’Amministrazione Comunale di Treviglio di estendere il perimetro del Distretto Urbano del Commercio (DUC) all’intero territorio cittadino, comprese le frazioni. Sarà così possibile superare la limitazione territoriale finora vigente, che consentiva di operare solo all’interno della prima circonvallazione, per attuare con l’intero sistema del commercio trevigliese nuove iniziative di promozione e valorizzazione delle attività commerciali ed attrattive della Città.

«L’allargamento del perimetro porta benefici a tutti commercianti trevigliesi anche in vista dei prossimi bandi che regione Lombardia sta per emanare inerenti i distretti del commercio – commenta il presidente del DUC, Roberto Ghidotti -. Inoltre l’unitarietà di tutto il territorio ci permette di favorire progetti integrati e condivisi tali da permettere un salto di qualità nelle politiche commerciali con l’obiettivo di creare le condizioni di uno sviluppo economico e di tutela dei negozi di vicinato».

Anche Gabriele Anghinoni, presidente dell’Associazione Commercianti, Professionisti ed Artigiani Trevigliesi, approva la decisione della Regione ed aggiunge: «Associazione e DUC possono ora avere gli strumenti per proporsi concretamente e più efficacemente a tutte le attività commerciali trevigliesi, coinvolgendole nella partecipazione a bandi di finanziamento così come alla promozione e realizzazione di iniziative e manifestazioni che interessino tutta la Città. Un grazie a chi ha lavorato per raggiungere questo risultato e l’augurio perché sappiamo tutti insieme far fruttare le occasioni di crescita che abbiamo creato».

Beppe Pezzoni, assessore al Commercio della Città, chiude: «Si trattava di un punto essenziale del programma di mandato: favorire la promozione del “sistema-città” nel suo complesso e non solo per le attività del centro. Abbiamo a disposizione un’arma in più, che già abbiamo rafforzato anche delegando alcune politiche di coordinamento per le iniziative di grande attrattività e che intendiamo, superata questa fase iniziale, far andare a regime come una delle principali agenzie di promozione del territorio».




Lotta allo spreco alimentare. Ascom lancia la campagna “Rimpiattino” nei ristoranti

Anche Ascom Bergamo celebra la Giornata dedicata alla lotta allo spreco alimentare e lo fa dando il via alla campagna “Rimpiattino, la doggy bag all’italiana”: contenitori in cartoncino riciclabile firmati da affermati designer e illustratori che permettono di portare a casa dal ristorante, in tutta comodità, il cibo e le bevande non consumate.

L’associazione commercianti di via Borgo Palazzo accoglie così l’iniziativa di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) che promuovono insieme una iniziativa di sensibilizzazione per coinvolgere i ristoratori bergamaschi sul tema dello spreco alimentare e diffondere nei locali l’uso del “rimpiattino”.

Da una recente indagine di Fipe risulta infatti che lo spreco di cibo al ristorante è significativo: sono pochi i clienti che richiedono di portare via quanto resta nel piatto.

Alla campagna hanno aderito nella prima fase ‘pilota’ 45 ristoranti della città e della provincia associati ad Ascom, a cui l’associazione ha regalato i primi kit di ‘Doggy bag all’italiana’. L’obiettivo è aumentare il più possibile il numero dei ristoranti bergamaschi coinvolti.

Il costo riservato per il singolo rimpiattino è di 0,95 euro compreso iva. Chi desidera aderire alla campagna e acquistare i rimpiattini può farlo compilando il modulo di adesione al link 

La campagna è stata presentata ieri, lunedì 4 febbraio, nella sede Ascom di via Borgo Palazzo a Bergamo.  Giorgio Beltrami, vicepresidente Ascom Confcommercio Bergamo, Petronilla Frosio, presidente Gruppo Ristoratori Ascom Confcommercio Bergamo e Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo,  insieme a Lino Enrico Stoppani presidente Fipe, e  Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco hanno mostrato i nuovi e colorati contenitori riciclabili realizzati da Comieco e Fipe e spiegato l’importanza di contrastare lo spreco a tavola.

Il nome ‘rimpiattino’ è stato scelto attraverso un concorso tra i ristoranti italiani, che mirava a trovare un termine italiano alla doggy bag. Il termine è frutto della fantasia del Ristorante Duke’s di Roma e riporta alla cultura, tutta italiana, del ‘rimpiattare’, ovvero del rielaborare gli avanzi del giorno precedente.
“L’iniziativa è lodevole e interessantissima, lo spreco a qualunque livello è da evitare o comunque da limitare il più possibile – ha detto Frosio – Negli ultimi anni la sensibilità delle imprese della ristorazione e dei clienti sul tema dello spreco alimentare è notevolmente cresciuta. Nel nostro Paese non c’è tradizione di piatto unico e le porzioni sono limitate ma senz’altro va aumentato l’impegno per ridurre gli avanzi a tavola. Spero che all’iniziativa aderiscano quanti più ristoratori possibile”.

“Rimpiattino è a nostro parere una scelta che sintetizza perfettamente lo spirito di questa iniziativa e l’impegno messo in campo dal mondo della ristorazione contro lo spreco alimentare -ha commentato il presidente Fipe Stoppani -. Non un vero e proprio neologismo ma un concetto che riporta alla cultura, tutta italiana, del “rimpiattare”, ovvero del saper rielaborare gli avanzi del giorno precedente perché il cibo non si spreca non solo per ragioni economiche ma per rispetto alla fatica ed al lavoro necessari per portarlo in tavola. Come immaginavamo i nostri ristoratori hanno saputo sorprenderci, mostrando inoltre, come testimoniano i dati dell’ufficio studi Fipe una crescente sensibilità al tema dello spreco alimentare. Una sensibilità che da oggi sarà sempre più concreta, grazie ai Rimpiattini che nei prossimi giorni saranno messi a disposizione in diversi ristoranti del territorio di Bergamo e a seguire in tutta Italia”.

“Oltre a rappresentare un’opportunità per poter contribuire alla lotta allo spreco alimentare, i nuovi rimpiattini in cartoncino sono anche oggetti ‘d’autore’, riutilizzabili in ogni occasione”, ha sottolineato Montalbetti, direttore generale di Comieco. “Allargare l’adozione di questa buona pratica è un ulteriore passo avanti nella crescita di comportamenti responsabili e sostenibili. Come la raccolta differenziata di carta e cartone in cui la città di Bergamo si distingue per gli ottimi risultati. Secondo i dati in possesso di Comieco, infatti, nel 2018 nel capoluogo orobico sono stati raccolti circa 82 chili di carta e cartone per abitante, un dato ben al di sopra della media nazionale e regionale”.

I ristoranti che vogliono aderire alla campagna e acquistare i rimpiattini possono farlo compilando il modulo al seguente indirizzo web: https://goo.gl/forms/dshdS6Ef2gKio5mH3

Il costo riservato per il singolo rimpiattino è di 0,95 euro compreso iva.

aderenti rimpiattino

 

 




Sospeso lo sciopero dei gestori di distributori di carburanti

E’ stato sospeso lo sciopero dei gestori dei distributori di carburanti, che era previsto per la giornata di mercoledì 6 febbraio prossimo.
A pochi giorni dall’annunciato stato di agitazione dai gestori di carburante, le organizzazioni di categoria hanno deciso di procedere alla sospensione dello sciopero, che era stato motivato da una serie di problematiche legate alla fatturazione elettronica e alle commissioni sulle carte di credito.
Faib, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio hanno, quindi, deciso di “congelare” sia lo sciopero, che l’avvio dell’iniziativa -programmata per domani 1° febbraio- che avrebbe portato all’emissione della fattura elettronica solo per i rifornimenti carburanti pagati con bonifico anticipato o assegno circolare.
Resta, comunque, alta la tensione e anche lo stato di agitazione soprattutto nel fatto della questione della fattura elettronica che sta mettendo in ginocchio la categoria.
Le sigle sindacali sono state convocate per il giorno 5 febbraio prossimo.
“Il fatto dell’apertura del negoziato è positivo, ma la nostra categoria ha bisogno di risposte certe e durature perché è allo stremo delle forze”, nota il presidente dei benzinai di Ascom Bergamo Confcommercio, Renato Mora.